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Autore: _Akimi    27/10/2018    2 recensioni
[Batman Ninja - Writober - Questa storia partecipa al "Hot Dog Party!" a cura di Fanwriter.it!]
"Ma era contento di essersi sbagliato, era sollevato, persino, perché Bruce era lì, tra i suoi gadget – più rudimentali, questa volta – seduto sul tatami come se si fosse già abituato alla nuova ambientazione.
Doveva essere strano ritrovarsi catapultato in un paese straniero, in un'epoca che mancava della tecnologia e dei comfort a loro conosciuti.
Dick ci aveva fatto l'abitudine, ma non aveva mai smesso di sentire mancanza di casa; di quella sporca Gotham della sua pubertà e anche Blüdhaven, dov'era diventato uomo.
E rivedere Bruce rievocava tutti i ricordi, frammenti che aveva deciso di conservare in una parte remota della propria mente, sperando di non perdersi troppo in un'improduttiva malinconia."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bruce Wayne, Dick Grayson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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世界の終わり



Dick si era quasi dimenticato che cosa significasse condividere una stanza con Batman; aveva scordato l'ilarità procurata dal suo essere ricurvo nella bat-caverna, lavorando senza sosta sino all'alba.
Avevano passato anni così, con Alfred che suggeriva ad entrambi di riposare, e loro disobbedivano regolarmente, solo perché il crimine non prendeva mai una pausa.
Una parte di lui, dopo due anni di lontananza, aveva temuto che tutto ciò fosse cambiato, perso in quel folle viaggio nel tempo.
Ma era contento di essersi sbagliato, era sollevato, persino, perché Bruce era lì, tra i suoi gadget – più rudimentali, questa volta – seduto sul tatami come se si fosse già abituato alla nuova ambientazione.
Doveva essere strano ritrovarsi catapultato in un paese straniero, in un'epoca che mancava della tecnologia e dei comfort a loro conosciuti.
Dick ci aveva fatto l'abitudine, ma non aveva mai smesso di sentire mancanza di casa; di quella sporca Gotham della sua pubertà e anche Blüdhaven, dov'era diventato uomo.
E rivedere Bruce rievocava tutti i ricordi, frammenti che aveva deciso di conservare in una parte remota della propria mente, sperando di non perdersi troppo in un'improduttiva malinconia.
Ma ora...

«È l'ultimo tè nero per oggi, parole di Alfred.»
Imitò un perfetto accento britannico, ma Bruce non parve divertito dal suo breve spettacolo – e sì, Dick fu certo che nulla fosse cambiato tra loro.
«Ci sei mancato.»
A tutti, sebbene in modo differente; lui era sempre stato il più onesto, ma ora che lo aveva davanti a sé, non riusciva a trovare delle parole non scontate per confessarlo.
Aveva pensato ad una fine del mondo alla quale era abituato, ma Bruce era vivo – era lì, con lui – e ciò rafforzava quella pacata luce di speranza che, per testardaggine, mai si era spenta.
«Mi sei mancato, Bruce.»
E il sorgere del Sole che li accompagnava, parve preannunciare un nuovo corso della Storia.

 
  
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