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Autore: Ellygattina    31/10/2018    1 recensioni
Il cuore di Lucy si è distrutto tante volte nel corso della sua breve vita, ma questa volta il colpo sembra essere stato davvero troppo duro. Riuscirà a rialzarsi e ad andare avanti come ha sempre fatto o finirà per soccombere al suo dolore?
Spero vi piaccia ma fate attenzione ai vostri feels. Leggete a vostro rischio e pericolo! XD
*Questa storia partecipa all'iniziativa “Halloween Haunted Run” indetta dal forum Torre di Carta*
Storia pubblicata anche su AO3 con lo stesso nickname.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Virgo
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Together forever (Nalu triste) - Halloween Haunted Run
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Era mattina presto e una ragazza con un semplice abito scuro e lunghi capelli biondi stretti in un'elaborata acconciatura ormai quasi del tutto sfatta era in piedi da chissà quanto tempo davanti alla lapide posta sulla tomba che di lì a poco avrebbe ospitato il corpo martoriato del suo giovane marito. Da quando era arrivata, non aveva ancora smesso di riflettere confusamente su pensieri e sentimenti che da giorni le agitavano il cuore mentre le lacrime le rigavano, per l'ennesima volta, il bel viso arrossato dal pianto.
La guerra che da mesi infuriava contro il sovrano di un paese vicino le aveva davvero portato via tutto adesso, e anche se spesso le capitava di avvertire al suo fianco i cari che non avrebbe mai più rivisto, non poteva evitare di sentirsi sempre più simile agli zombie che popolavano gli antichi racconti della piccola cittadina in cui era nata e cresciuta. Pallida e smagrita, si aggirava infatti per la casa con un'andatura leggermente barcollante e gli occhi vuoti che si stupiva trovassero ancora lacrime da versare ogni volta che i suoi pensieri tornavano al suo amato Natsu, che partendo per la guerra, le aveva promesso sorridendo che sarebbe tornato da lei.
Allora, sia pur preoccupata, gli aveva creduto come sempre attendendo per mesi di rivederlo e corrergli incontro con gioia, ma pochi giorni prima aveva ricevuto la terribile notizia da cui, lo sapeva, non si sarebbe mai ripresa. Quel ragazzo dagli insoliti capelli rosa era sempre stato al suo fianco fin da quando aveva memoria e non si capacitava che proprio a lui fosse toccata una simile sorte. Quando il suo corpo era tornato a casa, molte persone avevano cercato di convincerla a non vederlo, ma Lucy, questo era il suo nome, non aveva voluto sentire ragioni. Decisa a riabbracciarlo per l'ultima volta, nonostante la consapevolezza che il suo amato non avrebbe potuto risponderle, gli si era avvicinata senza però nemmeno sfiorarlo. Con un grido strozzato era infatti svenuta all'istante tra le braccia di uno dei servi, che, previdente, aveva pensato bene di seguirla per poi riportarla nella sua stanza, dove lei si era svegliata solo dopo diverso tempo ancora sotto shock e con le lacrime che all'istante le erano sgorgate copiose dagli occhi mentre balbettava parole sconnesse.
L'immagine che aveva visto per un attimo prima di cadere nel buio era comunque riuscita a imprimersi a fuoco nella sua mente riapparendole impietosamente davanti, insieme al ricordo di quell'ultimo sorriso e di quella promessa non mantenuta, ogni volta che abbassava le palpebre, impedendole quindi di dormire e di fare praticamente qualsiasi altra cosa che non fosse piangere. Tutto questo però, contro ogni buonsenso, non le aveva impedito la mattina dopo di riprovarci, nonostante l'immenso strazio, permettendole dopo qualche minuto di sederglisi accanto e di accarezzargli delicatamente il volto e i capelli come tante volte aveva fatto fin da quando era bambina. Il loro rapporto era sempre stato speciale e non poteva credere che fosse finito in quel modo così orribile. Il suo Natsu, da quel poco che era riuscita a capire da discorsi sussurrati che aveva colto per caso, doveva aver sofferto molto prima di andarsene e Lucy, suo malgrado, riusciva quasi a vedere la sua lenta agonia ogni volta che i suoi occhi lo percorrevano tristi e amorevoli. Per questo motivo non voleva lasciarlo, ignorando le urla della sua anima e del suo cuore infranto, e così si era ridotta a passare le ore sulla poltroncina che aveva sistemato al suo fianco, in preda a pensieri sempre più oscuri, mentre la sua stessa vita sembrava scivolarle via insieme alle lacrime che percorrevano continuamente il suo volto.
In realtà la sua cameriera personale Virgo, come del resto molti dei servi che dimoravano con lei in quell'enorme villa che era stata il loro nido d'amore, aveva provato più volte a portarla via di lì e tirarle su il morale, ma di risultati ne aveva ottenuti ben pochi, e il fatto che si trovassero isolati a Magnolia a causa della guerra, non aiutava di certo.
In un attimo di relativa lucidità, la giovane aveva scritto disperata alle sue più care amiche in cerca di un minimo di conforto, ma a parte qualche parola di sentita partecipazione alla tragedia che l'aveva colpita, non aveva ricevuto altro, e sebbene nessuna delle ragazze avesse osato dirglielo, era quasi certa che non si sarebbero nemmeno presentate al funerale lasciandola davvero sola quando avrebbe avuto più bisogno di loro. Non poteva però fargliene una colpa visto che Levy e le altre fanciulle dell'alta società con cui era cresciuta, trasferitesi altrove in seguito al matrimonio, erano bloccate come lei nelle rispettive case in attesa del marito. Le strade infatti avevano smesso da tempo di essere sicure e di certo nessun civile, volente o nolente, si sarebbe azzardato a uscire dal proprio piccolo ambiente per fare visite di cortesia...

Perchè, Natsu? Perchè?” si ritrovò a chiedere a un certo punto Lucy, con le mani premute sulla bocca per trattenere le urla e le spalle scosse dai singhiozzi, cercando di scacciare dalla sua mente, per l'ennesima volta, le terribili immagini che erano diventate la sua ossessione. Le sembrava di vivere in un incubo da cui non c'era modo di svegliarsi e d'istinto, come se il ragazzo si trovasse davanti a lei, allungò una mano per toccarlo in cerca di un abbraccio consolatorio, ma le sue dita incontrarono solo la fredda pietra grigia della lapide che aveva fatto preparare nel loro posto preferito di quell'immenso giardino, il luogo in cui tante volte si erano incontrati da bambini per giocare insieme nonché quello che aveva assistito alla sua proposta di matrimonio, e la giovane ebbe un fremito a quel contatto inaspettato. Per un attimo le era sembrato davvero che l'immagine che aveva costantemente davanti agli occhi fosse reale e tutto si confuse di nuovo mentre un velo di lacrime le offuscava ancora la vista.
Non ne poteva più di sogni e allucinazioni e per l'ennesima volta invocò Natsu, i suoi genitori, gli amici scomparsi, la morte stessa di venire a prenderla e donarle finalmente la pace, ben sapendo che, con ogni probabilità, non sarebbe stata ascoltata. Perchè non poteva raggiungerli anche lei e smettere così di soffrire?
Si appoggiò meglio alla lapide cominciando inconsciamente ad accarezzarla mentre, piangendo, si lasciava scivolare lentamente lungo la superficie finchè non avvertì qualcosa pungerle inaspettatamente la pelle. A quel punto spalancò gli occhi spaventati e un po' folli ricordando l'oggetto duro che aveva nascosto sotto il corpetto del vestito prima di uscire di nascosto alle prime luci dell'alba.
Sorpresa per essersene dimenticata, lo tirò fuori meccanicamente contemplandolo per un attimo e subito i ricordi a cui esso era legato riapparvero nella sua mente da quello che le parve un lontano passato. Non avrebbe mai dimenticato il giorno in cui Natsu, che per pura fortuna si trovava nelle vicinanze, l'aveva difesa con quel pugnale da un gruppo di banditi che aveva assaltato la sua carrozza, rimanendo ferito. Era successo una sera mentre tornava a casa dopo il tramonto, e come nelle favole, il suo migliore amico, nonché suo amore segreto, era sbucato fuori dal nulla per dare manforte alle sue guardie che stavano avendo la peggio. Da allora il suo affetto e la sua ammirazione nei suoi confronti erano cresciuti a dismisura facendola quasi saltare di gioia quando questi, qualche tempo dopo, le aveva chiesto di sposarlo in quello stesso luogo che ora la ospitava.
Sorridendo alla sensazione delle sue labbra che le sfioravano la mano, Lucy sorrise mesta stringendo l'oggetto che, aveva scoperto in seguito, gli era stato regalato dal suo defunto padre Igneel poco prima della sua morte. Era per questo che Natsu non aveva mai perso l'abitudine di portarlo sempre con sé anche quando avrebbe potuto permettersi ben altre armi, e sapendo quanto lui ci tenesse, la sera in cui l'aveva visto in un angolo insieme alla sua spada e alle pistole dopo aver salutato il suo corpo senza vita prima di andare a letto, non aveva potuto fare a meno di prenderlo di nascosto e portarlo in camera con sé, per poi adagiarlo sotto il cuscino come se fosse un tesoro prezioso. Non temeva certo attacchi di qualunque genere che rendessero necessaria la presenza di un pugnale a portata di mano nella sicurezza della sua stanza, ma era stato l'istinto a suggerirglielo e la notte che aveva trascorso stringendolo tra le dita era stata forse, stranamente, l'unica in cui fosse riuscita a riposare un pochino.
Distratta da un brivido che veniva da dentro e dall'ennesimo singhiozzo, incapace di afferrare anche solo uno dei mille pensieri che le vorticavano in testa nello stesso momento, la ragazza rimase ferma a fissarne il manico per un tempo indefinito limitandosi semplicemente a flettere di tanto in tanto le dita intirizzite mentre cercava di decidersi. Come era accaduto la sera in cui l'aveva trovato in quel mucchio di armi, le sembrava quasi che l'oggetto la chiamasse invitandola a tirarlo fuori e rigirarselo tra le mani senza la custodia che la proteggesse, ma non aveva il coraggio di farlo. Sapeva che Natsu e la sua cara mamma non avrebbero approvato questa sua decisione, ma come poteva lei continuare a vivere senza più alcun tipo di conforto? Altre lacrime le sgorgarono dagli occhi mentre cercava di pensare a delle valide ragioni per restare viva, ma le poche persone che amava, con le mani tese verso di lei ma troppo distanti per poterle raggiungere, impallidirono velocemente ritornando ad essere piante e rocce, e nel momento di massimo sconforto, fu solo l'illusione di quella calda di Natsu sulla sua spalla a impedirle di compiere gesti inconsulti.
Incredula e confusa, si girò speranzosa aspettandosi quasi, contro ogni logica, di vederlo accanto a sé, ma le sue iridi scure e luccicanti di pianto incontrarono solo la lapide con su scritte le parole “Together forever” che vi aveva fatto incidere. In quell'istante pensò che non ci fosse niente di più vero, visto che da giorni non riusciva più a toglierselo dalla testa, ma ora la cosa non le sembrava per niente positiva come aveva sempre creduto. Ripensò a quando sua madre, quand'era piccola, le aveva spiegato che le persone care le sarebbero sempre rimaste accanto anche se la vita un giorno gliele avesse fisicamente tolte, e di colpo tutti coloro che aveva perso negli anni le riapparvero davanti con le loro voci e i loro sorrisi facendole tendere una mano verso di loro per il desiderio di raggiungerli. In fondo loro erano molti di più di chi era rimasto ed era certa che la stessero chiamando. Non potevano non volere che lei li raggiungesse, giusto?
Inconsciamente sorrise a quel pensiero cominciando ad avanzare lentamente, barcollando, in direzione del suo miraggio, ma un refolo d'aria fresca la distrasse di nuovo facendola fermare. Ad accarezzarle le spalle erano stati semplicemente i capelli sfuggiti al fermaglio che aveva messo alla meglio prima di uscire, eppure alla ragazza era sembrato che quel tocco leggero appartenesse a delle mani che cercavano di attirare la sua attenzione. Chi era che tentava di parlarle senza riuscire a farsi sentire?
Si girò confusa con la fronte aggrottata nel tentativo di scorgere il misterioso interlocutore stringendo intanto il pugnale con tanta forza che se questo fosse stato privo di fodero, si sarebbe sicuramente ferita.
Il leggero dolore sul palmo della mano la costrinse a guardarla e osservare di nuovo l'oggetto con paura e desiderio mentre altre lacrime ci cadevano sopra. Sarebbe riuscita a usarlo per far cessare ogni tormento? Sentiva caldo e freddo nello stesso tempo, la testa le doleva e le gambe faticavano a reggerla. Non aveva idea di quanto tempo fosse passato da quando era uscita di casa ma era certa che a breve qualcuno si sarebbe accorto della sua assenza, e il biglietto che aveva lasciato nella sua stanza per Virgo non avrebbe lasciato molto spazio ai dubbi su quali fossero le sue intenzioni.
Ripensò alle parole che aveva scritto a fatica bagnando più volte il foglio e mordendosi forte le labbra per non farsi scoprire mentre chiedeva, se le fosse successo qualcosa, di essere seppellita insieme al suo amato, avvertendo persino in quel momento una minuscola punta di sollievo all'idea che i servi che aveva sempre considerato amici o genitori adottivi, avrebbero almeno ricavato qualcosa di buono da una simile tragedia. Dando disposizioni affinchè fosse ritrovato quella sorta di testamento segreto che aveva lasciato per loro, aveva poi chiesto scusa a tutti per aver deciso di abbandonarli in quel modo confessando le ragioni che l'avevano spinta a farlo nella speranza che capissero. Non era sua intenzione seminare altro dolore in un mondo che già lo regalava a piene mani, ma non poteva sopportare oltre di vivere senza Natsu...
Avvertì l'ennesima ferita straziarle il petto come era sicuramente successo a lui quando aveva incontrato il suo destino sul campo di battaglia e questa volta le sfuggì quasi un grido immaginandone la sofferenza. Aveva sofferto come stava soffrendo lei in quel preciso istante? Non lo sapeva ma presto non avrebbe più avuto importanza perchè, se lo augurava con tutto il cuore, di lì a poco si sarebbero riabbracciati e consolati a vicenda come avevano sempre fatto. “Together forever”, finalmente.
Si avvicinò di nuovo alla tomba buttandocisi quasi contro mentre le gambe le cedevano costringendola ad aggrapparvisi con tutta la poca forza che le rimaneva nelle mani gelate di quel freddo innaturale.
Per qualche secondo rimase lì ferma a piangere e tremare finchè il pugnale non le sfuggì quasi di mano. A quel punto lo guardò di nuovo, e con la testa che le girava e il respiro affannoso, si decise finalmente ad appoggiarsi alla lapide con la schiena per poter vedere un'ultima volta il cielo.

Perdonami Natsu. Perdonatemi tutti” esalò a fatica con uno strano sorriso mentre snudava l'arma, e di colpo, dopo un'ultima esitazione, se la affondava con forza nel petto nello stesso momento in cui una voce disperata chiamava in lacrime il suo nome.
Virgo, trovato il biglietto indirizzato a lei nella stanza della ragazza quando era andata a svegliarla per prepararla come sempre a quell'orribile giornata, non era riuscita a trattenersi facendosi sentire in tutta la casa con immenso terrore dell'intera servitù.
In un attimo successe il finimondo ma Lucy Heartphilia, nel suo piccolo angolo tra Inferno e Paradiso, non poteva saperlo e quando a qualcuno venne in mente di andare a cercarla lì, la trovò morta ai piedi della lapide con un'espressione finalmente serena e il pugnale di Natsu conficcato nel cuore...



Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie mille per essere arrivati fin qui (davvero, meritereste un premio)! Spero di non aver causato vittime con questa storia tanto triste, ma se può consolarvi, sappiate che anch'io sono quasi annegata mentre scrivevo... :'(
Probabilmente non è una fic molto adatta ad Halloween, ma tra le tante immagini disponibili per partecipare all'iniziativa del forum c'era anche questa, che mi ha ispirata subito la disperazione della povera Lucy di fronte alla tomba del suo Natsu e le dita si sono praticamente mosse da sole.
Nel caso in cui qualcuno avesse dato un'occhiata al mio ennesimo delirio (e qui complimenti davvero per il coraggio, vista anche l'introduzione! ;) XD), gli sarei molto grata se volesse farmi sapere il suo parere, ma ovviamente ringrazio con tutto il cuore anche chi si è limitato a leggere. :)
Per chi ancora non lo sapesse, vi informo di aver creato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo felicissimi di accogliervi tra noi a questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da dire, per ora, quindi buonanotte a tutti e buona giornata per domani.
Alla prossima!
Ellygattina

  
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