Sansa sedeva accanto alle donne del popolo libero,insieme cucivano e scherzavano, con lei c erano anche lady di castelli ormai distrutti, serve,tutte insieme accanto a un piccolo fuoco mentre il leggero vento della primavera da poco giunta giocava con i loro capelli e con gli orli delle loro vesti. La guerra era finita diverse lune addietro ma gran parte di Westereos era stata distrutta, non esistevano più numerose casate ma se ne formavano di nuove, non esisteva più la fortezza rossa ma ne stavano costruendo un altra, gli estranei avevano chiuso un epoca, Jon ne aveva inaugurata un alta. Aveva sconfitto il Re della notte, aveva distrutto Cersei e i suoi uomini della compagnia dorata ed ora era lui il Re. Le donne parlavano di alcune superstizioni, alcune credenze che lei non conosceva ignorava infatti che quella sera iniziavano i tre giorni propizi di primavera utili alla semina e al concepimento, Sansa non poté non sorridere alle allusioni delle donne accanto a lei ,il giorno prima lei e Jon si erano sposati. Non sotto l albero del cuore, non con vesti sfarzose, avevano pronunciato i loro voti dinnanzi al nuovo popolo festeggiando poi con loro, tutti insieme ma non avevano dormito ancora condiviso il letto . Si fermò a ricordare quando si erano promessi che se alla fine della guerra fossero entrambi ancora vivi si sarebbero sposati. Nonostante Daenerys, nonostante lui fosse suo cugino, nonostante tutto. Benché il fuoco le riscaldasse ,Sansa aveva freddo e paura. La notte prima Jon era stato impegnato contro gli ultimi uomini della compagnia dorata ed era tornato con il sole già alto ma questa notte... sapeva che lui non era Ramsey ma temeva il pensiero di giacere con lui.. aveva paura di non farcela. La sera calò rapida e si ritrovò più spaventata che mai, raggiunse presto la tenda che condivideva con suo marito, si cambiò per la notte e lo attese seduta sul loro giaciglio con le mani strette in grembo, i capelli sciolti che le ricoprivano i seni, visibili sotto la leggera camiciola. Quando Jon entrò , Sansa non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bello, si slacciò il mantello e le sorrise si avvicinò a lei e la baciò dolcemente “ non dobbiamo farlo per forza, se non sei pronta, aspetteremo” le sue mani accarezzarono i suoi capelli e con un dito percorse i lineamenti del suo viso, fece per alzarsi ma Sansa lo fermò “ ti amo Jon, io ti ho amato dal nostro primo incontro alla barriera, ho sofferto quando ti ho visto tornare con Daenerys, io.. voglio essere tua...” lasciò cadere la camiciola e con essa ogni timore, Jon iniziò a baciarla , a esplorare quel corpo che tanto aveva desiderato, lentamente si spogliò e la fece sua con amore, con passione, perdendosi e riunendosi in un solo corpo. Non esisteva più dolore, non esisteva paura. Solo loro due. Stretti tra le pellicce , senza parlare si guardavano e le mani ansiose tracciavano percorsi proibiti, facendoli sorridere. “ Sai” disse Sansa “ le donne del popolo libero credono che questi siano i giorni propizi per il concepimento di un bambino “ Jon le spostò una ciocca di capelli dalla spalla e le rispose” allora dobbiamo insistere mia regina “ e ripresero ad amarsi, mentre fuori sorgeva una nuova alba.