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Autore: jocelynlove    03/11/2018    1 recensioni
Poems by a broken hearted girl who is trying to heal
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Some people may say I have a thing for desperate cases.
Actually, I am one.
But I prefer to define myself as a rollercoaster.
My life is a non-stop race of euphoria and depression.
This makes my body an amusement park.
A free amusement park. Where everybody has fun but doesn't pay any ticket.
My emotions are the seats. They run fast through my body.
Negative feelings hit me like a descent fast down to my heart stuck in my throat.
Positive feelings lift me up like an airplane taking off. So excited but still wondering when landing is.
I haven't always been like that.
I used to be like kids races. Spinning around quietly. Living slowly, enjoying every single moment. I used to go deep and I didn't care of coming up again. I used to swim in the shallow. I used to float like one of those helicopter balloons.
Now.
Now I dive from the highest cliff, I challenge myself to see how long I can hold my breath, I want to get scared, I want to wake up in Bali and fall asleep in New Orleans. I want to fall in love with the same man many times, I want every time to be different: in a different place, time, circumstances. I want to leave but don't care about coming back again.
So this is my life.
I wonder what is going to happen when the park will be closed and all kids gone.
But I don't worry about that, after all I'm a rollercoaster, not a teacup anymore.
 
 





TRADUZIONE
Alcune persone potrebbero dire che ho un’ossessione per i casi disperati. In realtà io sono uno di questi. Io preferisco definirmi una montagna russa. La mia vita è una corsa senza sosta tra euforia e depressione. Questo rende il mio corpo un luna-park. Un luna-park gratis. Dove nessuno paga il biglietto. Le mie emozioni sono i seggiolini. Corrono veloci nel mio corpo. I sentimenti negative mi colpiscono come una discesa giù verso il mio cuore incastrato in gola. I sentimenti positivi mi sollevano come un aereo che decolla. Così felice ma mi chiedo comunque quando sarà l’atterraggio. Non sono sempre stata così. Ero come le giostre per bambini. Giravo con calma. Vivevo lentamente, godendomi ogni singolo momento. Andavo nel profondo e non mi interessava tornare su. Nuotavo dove l’acqua è bassa. Galleggiavo come uno di quei palloncini a forma di elicottero. Adesso. Adesso mi tuffo dallo scoglio più alto, sfido me stessa per vedere quanto riesco a trattenere il respiro, voglio spaventarmi, voglio alzarmi a Bali e addormentarmi a new Orleans. Voglio innamorarmi dello stesso uomo molte volte, voglio che ogni volta sia diversa: in un posto, tempo, circostanze diverse. Voglio partire e non curarmi di tornare. Quindi questa è la mia vita. Mi chiedo cosa succederà quando il parco chiuderà e tutti i bambini se ne saranno andati. Ma non mi preoccupo, dopotutto sono una montagna russa, non più una tazzina.
  
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