Riecco un barlume di ispirazione. sono mesi che non scrivo più su Efp per problemi lavorativi e di mancanza di ispirazione. Non so come ma stamattina...qualche idea ha fatto capolino tra i miei pensieri ed eccomi qui con una nuova storia su Ranma.
E' una rivisitazione della storia, niente sorgenti maledette o trasformazioni. Solo due ragazzi che si incontrano e...chissà, forse si innamorano. Si tratta di una fantasia, di una storia che mi sono raccontata per anni. Spero vi piacerà.
Aspetto comunque vostri pareri sinceri. le critiche fanno bene quando sono costruttuve e io vorrei proprio migliorarmi.
Mi auguro di cuore che vi piaccia.
Un abbraccio a tutti gli appassionati di Ranma come me.
Chichilina
*******VIVERTI********
CAP.1
SAPERE DI NOI
Prima parte
Non ricordo
com’è successo. Di sicuro però
è accaduto.
Un momento di distratto incedere dell’anima e
…improvvisamente…tutto ciò che
era vita non è che mera ipotesi. Tutto ciò che
era un progetto non è che un’ infantile
illusione.
I pensieri su quello che è
stato si inseguono veloci ma
immobili.
Bevo una tazza di latte bollente. Non mi è mai piaciuto
molto ma il suo effetto
rilassante è fuori discussione.
Il caldo che scende dentro di me contrasta con la brezza di fine
settembre che accarezza
i ricci del mio pigiama sottile. E’
ora di sostituirlo con uno più spesso e caldo.
Finalmente mi rilasso e sento i capelli danzare con l’aria. Carezze ricevute da una mano invisibile.
Ed ecco, mai invitate alla mia festa
solitaria, una, cento,
mille lacrime fanno capolino silenziose.
E’ il mio corpo, lo so, che
si ribella a
dolcezze di una mano estranea, di una mano che non è di
nessuno, ma,
soprattutto, non la sua.
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- Stai scherzando, vero Kasumi?!
- Certo che no Akane
- No, mi rifiuto di crederci!
- Puoi anche rifiutarti sorellina ma questi sono i fatti.
- Ma perché proprio io?
- Perché
non tu?
- Kasumi!! Non ho ne il tempo ne la voglia di fare da balia a questo Panma, Lanma,…o come si chiama lui
- Akane, il suo nome è Ranma, Ranma Saotome, e tu sarai il suo riferimento nei primi giorni qui a Nerima. Avete la stessa età e frequenterete la stessa scuola. Sicuramente sei la più adatta ad accoglierlo.
La voce calma e senza inflessioni della sorella maggiore non ammetteva repliche dalla piccola di casa Tendo. Ma, d' altronde … era sempre, praticamente impossibile, contraddire la dolce Kasumi, l’acqua cheta capace di sbriciolare montagne con un solo sorriso.
Era passato già un anno da quando la prima figlia di Soun Tendo aveva lasciato la casa paterna per iniziare una vita nuova con l’uomo che amava ma, nemmeno per un instante, aveva dimenticato i suoi doveri di figlia e sorella.
- E’ nostro dovere accogliere gli amici di famiglia e garantire la massima disponibilità. Inoltre Ranma sarà sicuramente un ragazzo simpatico e a modo. Magari diverrete amici oltre che fidanzati.
- Cosaaaaaaaaaaaaaaa?!? Fidanzati?!?!
Il cuore di Akane conobbe per la prima volta da quando aveva memoria, il ritmo concitato di mille tamburi che suonavano all’unisono. Le guance rosse e il fiatone per l’urlo interrogativo, avevano in meno di un istante stravolto il suo viso elastico.
- Perchè, vuoi dire che papà non te l’ha detto?
- Cosa avrebbe dovuto dirmi, Kasumi!?
- Tu e Ranma siete fidanzati praticamente da semopre. Il Padre di Ranma ha salvato il nostro da non so quale pericolo durante la loro giovinezza e nostro padre ha voluto legare le nostre due famiglie concedendogli la sua figlia più giovane per il suo unico figlio.
- E tu da quando sapresti questa cosa?
- Da ieri
- ??
- Nostro padre prima di partire per il suo viaggio di allenamento mi ha lasciato questa lettera con spiegato quello che ti ho appena detto.
Più veloce della luce del mattino, Akane strappò dalle mani di Kasumi la lettera incriminata. Non si fermò nemmeno per respirare tanta era l’ansia di leggerne il contenuto.
Carissime
figlie,
come
tutti gli anni parto per il
mio allenamento speciale. Sapete quanto è importante fare
questo viaggio per
me. Come sempre starò via 6 mesi. Non preoccupatevi. Mi
farò sentire per
rassicurarvi sulla mia salute.
Questa
volta non sarò solo però,
con me viene il migliore degli amici, il sig. Genma Saotome.
L’uomo a cui devo
la mia vita stessa.
Sarà
un periodo importante in cui
ritroveremo i ricordi della nostra giovinezza e in cui miglioreremmo la
nostra
preparazione di artisti marziali.
Ho dei
messaggi per ognuna di voi:
-Nabiki:
dopo lunga riflessione ti
permetto di partire per quel viaggio che tanto ti stava a cuore.
Comportati
bene e tranne vantaggio.
-
Kasumi: bada alla casa e ad
Akane, conto su di te. Ah, mi raccomando, quando torno voglio sapere di
un
nipotino in arrivo.
- Akane,
piccolina, tra qualche
giorno conoscerai il fidanzato che ho scelto per te. Tu porterai avanti
il nome
della nostra palestra di arti marziali e lo farai insieme al figlio del
mio
amico, un grande artista marziale che, sono sicuro, sarà
alla tua altezza. Lui
arriverà nei prossimi giorni e vivrà a casa
nostra. Sono sicuro che sarai
felice di questo fidanzamento. Ti ricordi quante volte te ne ho parlato
da
bambina? In questi mesi, quando sentirò la tua mancanza,
penserò a quanto ti ho
resa felice con questo fidanzamento e sarò tranquillo
sapendoti al sicuro in
casa con un uomo forte e di valore. Quando tornerò penseremo
ad organizzare le
nozze.
Bene,
è tutto. Vi abbraccio forte
forte.
Papà
- Ma scherziamo?!
- No, no
- Io dovrei fidanzarmi con uno che non conosco e vivere con lui in questa casa da soli?
- Certo che no
- Ah, menomale….
- Non devi fidanzarti, sei già fidanzata
- …
- …io non voglio…
Come in una foto, l’immagine della piccola Akane che corre sbattendo la porta di casa, rimas impressa nella mente della sorella adulta.
…
…
…
Il pomeriggio imbruniva i colori della terra.
L’ombra della sua figura partiva dai piedi e lentamente si allungava avanti a lei.
Quella panchina stava diventando scomoda.
Le lacrime di rabbia si alternavano agli sforzi di concentrazione. Doveva ricordarsi tutto ciò che suo padre le aveva raccontato.
Non poteva credere che quelle frasi dette ogni tanto: “vedrai piccolina, preso arriverà per te un guerriero forte che ti sposerà e che porterà avanti il buon nome della palestra Tendo”, avessero un fondamento. Aveva sempre pensato che fossero le parole di un padre che sognava il principe azzurro per sua figlia, e non certo una dichiarazione di avvenuto fidanzamento.
Lei, Akane Tendo, era sempre stata fidanzata e non lo sapeva.
Lei, la ragazza più indipendente che Nerima avesse mai conosciuto, era stata legata ad un uomo che non conosceva nemmeno.
Era una cosa incredibile, un’imposizione impossibile.
E poi…
…come poteva dirlo a lui…
Non lo avrebbe mai accettato.
Non riusciva ad accettarlo lei, figuriamoci Ryoga. E si, quello pseudo fidanzato con cui usciva da 1 mese e che non aveva ancora il coraggio di dichiararle apertamente il suo amore, benché gli fosse praticamente scritto in faccia.
Era il primo ragazzo con cui Akane aveva accettato di uscire. L’unico che non le saltava addosso assatanato come i suoi compagni di scuola ogni mattina da quasi un anno.
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Il cipiglio imbronciato durò però solo lo spazio di un istante, fino a che nella memoria non apparve il icordo di quel primo pomeriggio insieme a Ryoga al parco.
Non che fosse innamorata di questo ragazzo apparso dal nulla in un pomeriggio d’estate.
Non aveva molta esperienza dell’amore, o meglio non ne aveva nessuna, però sapeva di non sentire farfalle o strani movimenti all’altezza dello stomaco come raccontavano le sue amiche e compagne di classe, però…era un ragazzo dolce e carino e stare in sua compagnia le piaceva.
- No, forse è meglio che a Ryoga non dica niente di questo fidanzamento…anche se…prima o poi lo verrà a sapere che vivo in casa con un altro ragazzo…e quindi…magari se gli spiego la situazione…
- Scusi,
posso chiederle un’informazione?
Presa
com’era dai suoi pensieri
Akane non si era nemmeno accorta che qualcuno le si era avvicinato. Di
scatto
alzò la testa per rispondere più cortesemente che
poteva
Fu la luce che apre
il cielo.
- Scusi, io
sto cercando la palestra Tendo. Potrebbe aiutarmi?
Occhi di notte la
stavano guardando
e labbra infuocate parlavano con lei. Le sembrò di
risvegliarsi da un sonno
profondissimo oppure, per contrario, di ave r appena cominciato a
sognare.
-…
- Ehmm, mi ha sentito?
- S-si
- Chiedevo per la palestra Tendo
- I-io sono la figlia del
proprietario…mio padre però non
c’è, se lo sta cercando…
- No, no. Non cerco lui. Sono stato fortunato a incontrarla. Comunque..., potremmo darci del tu. Infondo dovremmo avere la stessa età più o meno. Io mi chiamo Ranma Saotome, piacere di conoscerti.
... continua