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Autore: Chichilina    14/07/2009    6 recensioni
Non ricordo com’è successo. Di sicuro però è accaduto. Un momento di distratto incedere dell’anima e …improvvisamente…tutto ciò che era vita non è che mera ipotesi. Tutto ciò che era un progetto non è che un’ infantile illusione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Riecco un barlume di ispirazione. sono mesi che non scrivo più su Efp per problemi lavorativi e di mancanza di ispirazione. Non so come ma stamattina...qualche idea ha fatto capolino tra i miei pensieri ed eccomi qui con una nuova storia su Ranma.

E' una rivisitazione della storia, niente sorgenti maledette o trasformazioni. Solo due ragazzi che si incontrano e...chissà, forse si innamorano. Si tratta di una fantasia, di una storia che mi sono raccontata per anni. Spero vi piacerà.

Aspetto comunque vostri pareri sinceri. le critiche fanno bene quando sono costruttuve e io vorrei proprio migliorarmi.

Mi auguro di cuore che vi piaccia.

Un abbraccio a tutti gli appassionati di Ranma come me.

Chichilina

*******VIVERTI********

CAP.1
SAPERE DI NOI

Prima parte

Non ricordo com’è successo. Di sicuro però è accaduto.
Un momento di distratto incedere dell’anima e …improvvisamente…tutto ciò che era vita non è che mera ipotesi. Tutto ciò che era un progetto non è che un’ infantile illusione.

I pensieri su quello che è stato si inseguono veloci ma immobili.
Bevo una tazza di latte bollente. Non mi è mai piaciuto molto ma il suo effetto rilassante è fuori discussione.
Il caldo che scende dentro di me contrasta con la brezza di fine settembre che  accarezza i ricci del mio pigiama sottile. E’ ora di sostituirlo con uno più spesso e caldo.

Finalmente mi rilasso e sento i capelli danzare con l’aria. Carezze ricevute da una mano invisibile.

Ed ecco, mai invitate alla mia festa solitaria, una, cento, mille lacrime fanno capolino silenziose.
E’ il mio corpo, lo so,  che si ribella a dolcezze di una mano estranea, di una mano che non è di nessuno, ma, soprattutto, non la sua.

___________________________________________________________________________


    -          Stai scherzando, vero Kasumi?!

    -          Certo che no Akane

    -          No, mi rifiuto di crederci!

    -          Puoi anche rifiutarti sorellina ma questi sono i fatti.

    -          Ma perché proprio io?

-          Perché non tu?

 -          Kasumi!! Non ho  ne il tempo ne la voglia di fare da balia a questo Panma, Lanma,…o come si chiama lui 

-          Akane, il suo nome è Ranma, Ranma Saotome, e tu sarai il suo riferimento nei primi giorni qui a Nerima. Avete la stessa età e frequenterete la stessa scuola. Sicuramente sei la più adatta ad accoglierlo.

La voce calma e senza inflessioni della sorella maggiore non ammetteva repliche dalla piccola di casa Tendo. Ma, d' altronde … era sempre, praticamente impossibile, contraddire la dolce Kasumi, l’acqua cheta capace di sbriciolare montagne con un solo sorriso.

Era passato già un anno da quando la prima figlia di Soun Tendo aveva lasciato la casa paterna per iniziare una vita nuova con l’uomo che amava ma, nemmeno per un instante, aveva dimenticato i suoi doveri di figlia e sorella.

    -          E’ nostro dovere accogliere gli amici di famiglia e garantire la massima disponibilità. Inoltre Ranma sarà sicuramente un ragazzo simpatico e a modo. Magari diverrete amici oltre che fidanzati.

    -          Cosaaaaaaaaaaaaaaa?!? Fidanzati?!?!

Il cuore di Akane conobbe per la prima volta da quando aveva memoria,  il ritmo concitato di mille tamburi che suonavano all’unisono. Le guance rosse e il fiatone per l’urlo interrogativo, avevano in meno di un istante stravolto il suo viso elastico.

    -          Perchè, vuoi dire che papà non te l’ha detto?

    -          Cosa avrebbe dovuto dirmi, Kasumi!?

    -          Tu e Ranma siete fidanzati praticamente da semopre. Il Padre di Ranma ha salvato il nostro da non so quale pericolo durante la loro giovinezza e nostro padre ha voluto  legare le nostre due famiglie concedendogli la sua figlia più giovane per il suo unico figlio.

    -          E tu da quando sapresti questa cosa?

    -          Da ieri

    -          ??

    -          Nostro padre prima di partire per il suo viaggio di allenamento  mi ha lasciato questa lettera con spiegato quello che ti ho appena detto.

 

Più veloce della luce del mattino, Akane strappò dalle mani di Kasumi la lettera incriminata. Non si fermò nemmeno per respirare tanta era l’ansia di leggerne il contenuto.

 

Carissime figlie,

come tutti gli anni parto per il mio allenamento speciale. Sapete quanto è importante fare questo viaggio per me. Come sempre starò via 6 mesi. Non preoccupatevi. Mi farò sentire per rassicurarvi sulla mia salute.

Questa volta non sarò solo però, con me viene il migliore degli amici, il sig. Genma Saotome. L’uomo a cui devo la mia vita stessa.

Sarà un periodo importante in cui ritroveremo i ricordi della nostra giovinezza e in cui miglioreremmo la nostra preparazione di artisti marziali.

Ho dei messaggi per ognuna di voi:

-Nabiki: dopo lunga riflessione ti permetto di partire per quel viaggio che tanto ti stava a cuore. Comportati bene e tranne vantaggio.

- Kasumi: bada alla casa e ad Akane, conto su di te. Ah, mi raccomando, quando torno voglio sapere di un nipotino in arrivo.

- Akane, piccolina, tra qualche giorno conoscerai il fidanzato che ho scelto per te. Tu porterai avanti il nome della nostra palestra di arti marziali e lo farai insieme al figlio del mio amico, un grande artista marziale che, sono sicuro, sarà alla tua altezza. Lui arriverà nei prossimi giorni e vivrà a casa nostra. Sono sicuro che sarai felice di questo fidanzamento. Ti ricordi quante volte te ne ho parlato da bambina? In questi mesi, quando sentirò la tua mancanza, penserò a quanto ti ho resa felice con questo fidanzamento e sarò tranquillo sapendoti al sicuro in casa con un uomo forte e di valore. Quando tornerò penseremo ad organizzare le nozze.

 

Bene, è tutto. Vi abbraccio forte forte.

Papà

 

    -          Ma scherziamo?!

    -          No, no

    -          Io dovrei fidanzarmi con uno che non conosco e vivere con lui in questa casa da soli?

    -          Certo che no

    -          Ah, menomale….

    -          Non devi fidanzarti, sei già fidanzata

    -          

    -          …io non voglio…

 

Come in una foto,  l’immagine della piccola Akane che corre sbattendo la porta di casa, rimas impressa nella mente della sorella adulta.

 

Il pomeriggio imbruniva i colori della terra.

L’ombra della sua figura partiva dai piedi e lentamente si allungava avanti a lei.

Quella panchina stava diventando scomoda.

Le lacrime di rabbia si alternavano agli sforzi di concentrazione. Doveva ricordarsi tutto ciò che suo padre le aveva raccontato.

Non poteva credere che quelle frasi dette ogni tanto: “vedrai piccolina, preso arriverà per te un guerriero forte che ti sposerà e che porterà avanti il buon nome della palestra Tendo”, avessero un fondamento. Aveva sempre pensato che fossero le parole di un padre che sognava il principe azzurro per sua figlia, e non certo una dichiarazione di avvenuto fidanzamento.

Lei, Akane Tendo, era sempre stata fidanzata e non lo sapeva.

Lei, la ragazza più indipendente che Nerima avesse mai conosciuto, era stata legata ad un uomo che non conosceva nemmeno.

Era una cosa incredibile, un’imposizione impossibile.

E poi…

…come poteva dirlo a lui…

Non lo avrebbe mai accettato.

Non riusciva ad accettarlo lei, figuriamoci Ryoga. E si, quello pseudo fidanzato con cui usciva da 1 mese e che non aveva ancora il coraggio di dichiararle  apertamente il suo amore, benché gli fosse praticamente scritto in faccia.

Era il primo ragazzo con cui Akane aveva accettato di uscire. L’unico che non le saltava addosso assatanato come i suoi compagni di scuola ogni mattina da quasi un anno.

<> pensò fra se ricordandosi del motivo per cui ogni giorno doveva combattere con i suoi compagni di scuola prima di entrare in aula.

Il cipiglio imbronciato durò però solo lo spazio di un istante, fino a che nella memoria non apparve il icordo di quel primo pomeriggio insieme a Ryoga al parco.

Non che fosse innamorata di questo ragazzo apparso dal nulla in un pomeriggio d’estate.

Non aveva molta esperienza dell’amore, o meglio non ne aveva nessuna, però sapeva di non sentire farfalle o strani movimenti all’altezza dello stomaco come raccontavano le sue amiche e compagne di classe, però…era un ragazzo dolce e carino e stare in sua compagnia le piaceva.

 

    -          No, forse è meglio che a Ryoga non dica niente di questo fidanzamento…anche se…prima o poi lo verrà a sapere che vivo in casa con un altro ragazzo…e quindi…magari se gli spiego la situazione…

 

    -          Scusi, posso chiederle un’informazione?

 

Presa com’era dai suoi pensieri Akane non si era nemmeno accorta che qualcuno le si era avvicinato. Di scatto alzò la testa per rispondere più cortesemente che poteva

Fu luce.

Fu la luce che apre il cielo.

 

         -          Scusi, io sto cercando la palestra Tendo. Potrebbe aiutarmi?

 

Occhi di notte la stavano guardando e labbra infuocate parlavano con lei. Le sembrò di risvegliarsi da un sonno profondissimo oppure, per contrario, di ave r appena cominciato a sognare.

 

-

- Ehmm, mi ha sentito?

- S-si

- Chiedevo per la palestra Tendo

- I-io sono la figlia del proprietario…mio padre però non c’è, se lo sta cercando…

- No, no. Non cerco lui. Sono stato fortunato a incontrarla. Comunque..., potremmo darci del tu. Infondo dovremmo avere la stessa età più o meno. Io mi chiamo Ranma Saotome, piacere di conoscerti.

... continua

   
 
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