Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Fanamatore    04/11/2018    0 recensioni
Storia ambientata negli universi di Supernatural 10, The Vampire Diaries 8 e The Originals 4.
Racconto nato per dare spazio al "Crossover" mai realizzato tra queste tre magnifiche serie tv.
Infatti la premessa è questa:
Se i Bros Winchester venisserò a Mystic Falls, che accadrebbe ?
Domanda che in molti ci siamo fatta e bene in questa storia risponderó al quesito. Servendomi del grande aiuto dato dalla fantasia dal mio punto di vista, rappresenterò cosa potrebbe uscirne fuori dall'unione di questi seppur diversi, universi televisivi. Il tutto attraverso l'interazione dei suoi simpatici personaggi. Voglio assicurarvi che descriverò i personaggi più fedelmente possibili per come conosciuti nei rispettivi show. Spero apprezziate questa mia versione. Grazie della vostra attenzione. Vi auguro una bella e serena lettura. 😉
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap XXII 

RITORNO A MYSTIC FALLS  

 


New Orleans, Marcel dopo aver incaricato Josh di trovare Aurora De Martel, cercò l'alleanza dello stregone Vincent, sicuro che poteva trovare l'ibrido con facilità.

- Vincent, come vanno le cose per la tua fiorente comunità di streghe? Disse Marcel appena entrato nella chiesa di Sant'Anne.
- Marcel! ma guarda chi si rivede, il nuovo Re. Le cose se vuoi saperlo vanno bene, maestà. Che ci fai da queste parti? rispose Vincent.
- Non voglio farti perdere tempo, quindi passo subito a rivelarti perché sono qui. Disse il vampiro.
- Che succede Marcel? Problemi con i lupi? con i vampiri? Disse lo stregone curioso.
- No, nessun problema con loro. Il problema è un altro...Klaus Mikaelson.
È sparito dal buco dove l'avevo confinato da ormai cinque anni, scomparso nel
nulla...temo prepari un attacco alla città. disse Marcel

- Marcel, hah! non ci posso credere. È cinque anni che non si sente più parlare dei Mikaelson, da quando tu l'hai battuti tutti e hai punito il peggiore di loro, Klaus. E adesso mi stai dicendo che Klaus è libero e reclama vendetta per quello  che  gli  hai fatto, ho capito bene? Disse Vincent.
- Mi fa piacere lo trovi divertente, ascolta non è una buona idea lasciar correre. Klaus è feroce quando cerca vendetta, immagina come ridurrebbe questa città.
La migliore cosa è trovarlo! e al più presto. Rispose il vampiro.
- Capisco, me ne rendo conto Marcel, ma ho già provato a cercarlo.
Qualche giorno fa, sono venute due ragazze che lo cercavano... E non l'ho trovato. Probabilmente è stato occultato da qualcuno, non è facile trovarlo se così fosse. Rispose Vincent.

- hum! Hai detto due ragazze, eh? Da dove venivano? disse Marcel

Beh sai non ricordo bene...me l'hanno accennato, ma non mi ricordo. Aspetta forse mi torna in mente, se non sbaglio da un posto chiamato... Mystic Falls disse lo stregone.

- Mystic Falls eh? Perché questo nome non mi è nuovo...ma certo, ora ricordo è il luogo da dove veniva quel vecchio amico di Klaus, se non ricordo male, come si chiamava...a si, Stefan. Ho come il presentimento che si trova li. disse Marcel.

- Non lo so, può essere. Ma se così fosse, non è un male, no?
Non averlo qui a combinare caos. Disse Vincent.
- Già, ma meglio tenerlo d'occhio. Farò una visita a questa Mystic Falls. 
Vincent, occupati di tenere sotto controllo la città, mentre sarò via.
- Perchè, Marcel? che succede? disse Vincent preoccupato.
- Sento nell' aria, odore di tempesta." Disse Marcel, allontanandosi da Vincent uscendo dalla chiesa. 

Mystic Falls, residenza Salvatore. Sam, dopo aver indicato al fratello (servendosi del segnale proveniente dal cellulare di Klaus) la giusta direzione, stava cercando sul suo fidato portatile un modo per intrappolare Ares. Mentre armeggiava al PC, ricordó che non aveva ancora informato nessuno dei presenti dei suoi progressi. Così stava per chiamare i nuovi amici, ma neanche il tempo di girarsi dalla postazione sedentaria cui si trovava, che si trovó davanti l'altra sirena, Seline. Non conoscendola, perché mai vista, pensó fosse un amica di quei strambi personaggi appena conosciuti.

- Ciao, sei per caso un altra vampira o che so strega? Disse Sam con aria curiosa.
- He! Cosa dici dolcezza? Davvero non sai chi sono?! Disse Seline guardandolo con interrogazione.
- Beh no! Non ti conosco. Sai non sono proprio di queste parti. Rispose Sam confuso.
- Davvero? Caspita! Ma scusa non hai notato che in questa precisa stanza non c'é nessuno? Dove pensi siano tutti, sentiamo? Disse la sirena sorpresa dalla risposta del cacciatore.

- He? Beh non ne ho idea...giá vero, dove sono finiti tutti? Disse con tono confuso Sam guardandosi intorno.
- Seguimi avanti, ti faccio vedere. Rispose la sirena.

Sam seguí Seline che lo portó nell' altra stanza, la biblioteca. Stanza, dove stranamente c'era sempre il famoso camino acceso, ma adesso non lo era. Sam osservando la stanza si accorse che nelle poltrone e nei divani, vi erano seduti tutti i componenti.
I quali c'erano: Bonnie, Caroline, Alaric, Matt e le piccoline Lizzie e Josette. Essi stavano fermi immobili, in silenzio, come fossero statue. Il silenzio fu interrotto solo dalla voce della sirena che pose una domanda al cacciatore.

- Adesso hai capito chi sono?
- Quindi tu, sei una di quei mostri, una sirena! Disse Sam quasi sottovoce.
- Esatto! Bravo! in persona. Il mio nome e Seline, piacere di conoscerti. Presentandosi elargendo un inchino.
- Tu chi sei? Certo voglio dire oltre un succulento pasto. Disse la sirena, passando la lingua sulle labbra, umettandole, aspettando la risposta del cacciatore che non arrivó. Cosí proseguí.

- Che c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?
Scusa si dice mangiato o morso? mi confondo sempre, quando affamata. disse ridendo estasiata Seline, come una sciocca, esibendo un sorrisetto sarcastico.
- No aspetta, non me lo dire. Tu ti chiami...tu sei...aspetta, Samuel!
Ho ragione? Continuó Seline divertita dalla conversazione.
- Ma come??? Rispose Sam sbigottito.
- Penserai sia una maga o che so qualcosa di simile hah.
Ti chedi, o dio come fa a sapere il mio nome?!
Se vuoi te lo spiego. Vedi posso farlo grazie alla te...
- Telepatia! Suppongo. É l'unica che lo consente. Disse Sam precedendo Seline, interrompendola.
- Esatto! Bravo. Vedo che non sei poi cosí stupido. Disse la sirena facendosi beffe del ragazzo.

La sirena avendo notato con gran stupore di non aver minimamente intimorito il bel cacciatore, continuó con le battutine sarcastiche.

- Dimmi che tipo di dieta segui? Una di quelle sane?
Ti mantieni in forma, mangi molta carne? rise estasiata.
Ma che sto a dir, si vede che ti prendi moltissima cura del tuo corpo. Ho come l'impressione che sarai squisito.
Sai, quasi quasi voglio costatare se sarai piú saporito, rispetto ai pasti quotidiani.
Chissá, forse con i giusti condimenti. Disse con sorrisetto Seline, che dava a intendere che non fossero solo battutine, squadrando Sam dalla testa ai piedi. Ricambiata dal cacciatore, che la fissava con aria minacciosa.

- Sul serio? nemmeno una parola. Woow! Certo che non é facile terrorizzarti. Sbaglio? Disse Seline
- Giá, proprio cosí. Non hai idea delle cose strambe che ho visto in vita mia! Disse Sam irritato da Seline.
- Ma davvero! Beh ma di sicuro non una creatura come me. Ho ragione? Disse Seline con spavalderia.
- No in effetti a essere sincero, mi mancava la sirenetta Disney. disse Sam ironicamente.
- haha adesso basta con i convenevoli. Dove sono gli altri tuoi amici?

- Si, esatto, so che non sono tutti e ne mancano. Disse Seline sorprendendo Sam, stufa di quella conversazione.
- Non ho la piú pallida idea di cosa dici. Se vuoi saperlo io non sono memmeno di queste parti. Rispose Sam.
- Adesso basta! Non farmi perdere tempo cacciatore. Disse furiosa Seline.
Avvicinandosi a Sam prendendolo per il collo, quasi strangolandolo, alzandolo con una sola mano.

- Tu- puf! Sei-una...stroo-ha uh! Sei una stronz-.. Disse Sam con difficoltá perché strangolato dalla sirena.
- Ooh! ma che maleducato che sei. Non é per niente carino da dire a una signorina. Sai? Rispose Seline con voce bassa, ma comunque irritata.

- Sai Sam, prima avevo pensato di mangiarti un pò alla volta, per lasciare al tuo fratellino qualche pezzo.
Ma visto che lui ha ucciso mia sorella, ti mangerò tutto adesso , in un sol boccone!
Che ne dici, Sam? disse Seline sogghignando.
- Fottiti! Stro- stronza! v-vai all' inf-ferno!. disse Sam.

All' improvviso dal nulla apparve Castiel che sorprendendo Seline spingendola lontano, afferrò Sam e si volatizzó.
- "Noo!! Maledizione! E' quello chi era?" disse Seline. 


Nel frattempo al piano di sopra all'oscuro di tutto, Stefan stava ancora chiacchierando con Katherine.

- Andiamo Katherine, sai che non ti trasformerei mai. Perché, chiedermelo? Disse il vampiro quasi sorridendo.
- Già, beh...una ragazza spera. Stefan, dimmi la verità, qual'è la vera ragione per cui mi hai portata qui? Disse la ragazza sedendosi sul letto del vampiro.
E non dirmi per avere risposte, perché non ci credo. Ti sono mancata, non è così?
ammettilo! Stefan. disse Katherine sdraiandosi sul letto, fissandolo in modo sensuale.

- La verità amore, è che anche dopo tutto quello che ho fatto, tu provi ancora qualcosa per me. Non è vero? Disse Katherine sorridente.

- Hahah, non sei cambiata di niente, ancora sei convinta ruoti tutto attorno a te. Non mi interessi Katherine!
Come devo spiegartelo meglio?

Tu sei la ragione per cui ho scelto Caroline. Lei è quella giusta per me, non tu. Non lo sei mai stata. Disse Stefan.
- Si continua a ripetertelo, se ti fa piacere. Rispose la ragazza

Tornati alla residenza Salvatore, Dean, Aurora e Klaus, quest'ultimo varcata la soia, avvertí che qualcosa non andava.

- che c'è? Cosa hai sentito Nik? Disse Aurora.
-  non ne sono sicuro... shh! c'è qualcosa che non va'. rispose Klaus.
- Cosa confabulate voi due? Si intromise Dean.
- lascia perdere... disse Klaus.
- E voi che fate qui? Disse Enzo seguito da Damon.
- Klaus? Che ci fai a casa mia? Disse Damon con sguardo interrogativo.
- Damon!! anche per me è un piacere vederti. Rispose l'ibrido con sorrisetto.
Sorriso ricambiato da Damon, che spostò lo sguardo focalizzandolo su Aurora.
- E tu, chi sei splendore? Disse il vampiro.

- Chi, io? Aurora! Piacere di conoscerti. Sei un altro vecchio amico di Nik? Disse la rossa.
- Ciao baby! io sono Damon! Vecchio amico, beh, non proprio. Ho cercato di ucciderlo numerose volte..Disse Damon con una smorfia.
- Hai provato ad ucciderlo? Come fai a essere ancora vivo, allora? Disse Aurora sorpresa.
- Sai che non ne ho idea. Figurati che mi ha curato da morte certa, molte volte e io sono uno stronzo. Disse Damon con risatina, osservando Klaus che lo guardava sorridente.

- Ho come l'impressione Nik, ti sia rammollito con gli anni. Disse Aurora stupita, spostando lo sguardo da Damon a Klaus.
- Sta scherzando, tesoro! non l'ho salvato per bontà d'animo, ma perché i nostri obiettivi allora, coincidevano, tutto quà. rispose l'ibrido irremovibile.
- Si certo, come no. rispose Damon.

- Damon! niente di strano in casa? avverto qualcosa...disse Klaus, criptico.
- Che vuoi dire? No, niente di strano. tutto come sempre. rispose il vampiro senza nemmeno guardarlo, essendo stato rapito dalla vista di Aurora.
- Adesso che abbiamo finito con i convenevoli.
Damon! a meno che le mie orecchie mi tradiscano, sento la voce della tua ragazza, l'adorabile Elena.
Mi sbaglio?
Perchè da quello che so, dovrebbe fare la bella addormentata. Spiegami! che mi sono perso? Disse Klaus, confuso.

- Ma che? Come hai fatto a... lasciamo perdere, beh e una lunga storia, Klaus. Non è un buon momento, non è Elena. Disse il vampiro.
- E? Che cosa? Che significa? Disse l'ibrido ancora più confuso.
- Si tratta di Katherine! Rispose Damon.
- Cosa! Caterina? Com'è possibile? Disse Klaus incredulo.
- Chi sarebbe Caterina o Katherine? Disse Aurora, seguita da Dean che aggiunse.
- Già, chi se ne frega! chiunque sia, io vado a vedere che combina il mio fratellino. rispose Dean allontanandosi.
- Meglio cambiare discorso, tesoro. disse Damon.
- Nik, chi è questa Katherine? Disse Aurora curiosa.
- te la farò conoscere, se vuoi, tesoro. Rispose l'ibrido, prima di sparire a velocità.
- Nik! Ma dov'è andato? Disse Aurora.
- Indovina un po'. Rispose Enzo.

Dean, nel frattempo era alla ricera di Sam.

- Sam! Sammy dove sei? sta cavolo di casa enorme, dove diamine sarà mio fratello.
Dean esplorava la grande villa, ma di Sam non vi era traccia. Poi arrivato vicino la biblioteca, aprì la porta e vide una ragazza.
- Ciao, tesoro! Disse Dean.
- Ci tenevo, ad incontrarti. Sai? disse Seline.
- E tu chi sei, dolcezza? disse il cacciatore.
- Chi sono, dici?
Strano, detto dall' uomo che ha ucciso mia sorella. Non pensi? disse la sirena.

- Cosa? tu sei l'altro pesce! Non è vero!
Cosa hai fatto a mio fratello? Dimmi dov'è! disse furioso Dean.

- Dovresti pensare più a te stesso, che al tuo caro fratellino. Perchè io non sono così sciocca, come mia sorella. disse Seline.
- Non mi fai paura! puttana! avanti, fatti sotto! disse il cacciatore, per niente intimorito dalla sirena, estraendo la Prima lama dalla tasca del giubotto.

Partiti entrambi allo scontro, arrivati quasi vicinissimi, furono interrotti da Ares, che apparse dal nulla e senza dir niente velocemente sparì, portandosi via Seline. Lasciando Dean, a bocca aperta e su di giri.
- Figlia di puttana! Ma dov'è sparita? chi era quello? disse il cacciatore confuso e furioso.

Nel frattempo, al piano di sopra nella stanza di Stefan, l' interrogatorio di Katherine continuava, ma senza alcun risultato. 

- Sappiamo entrambi, non è vero, tu nel profondo ami me, Stefan. Sai perché?
Noi due siamo simili, ci apparteniamo...noi ci completiamo a vicenda. Per quanto tu ti ostini a negarlo, la verità è questa, Stefan.
Tu non ami quella biondina senza cervello, oltretutto infatuata, di quel fastidioso ibrido immortale.
Vieni! Divertiamoci un po'. Te lo dimostrerò, se vuoi. Disse Katherine avvicinandosi a Stefan.

- Adesso basta! Katherine. Non voglio più sentire le tue sciocchezze.
Dimmi, perché sei tornata? Disse il vampiro, stufo, spingendo la ragazza , arrivata vicina a lui, facendola cadere sul letto.
- Va bene Stefan. Ti accontenterò, ti dirò ogni cosa. disse Katherine con aria esasperata, non era contenta del trattamento ricevuto dal vampiro.
Prima però, voglio tu faccia una cosa per me. disse Katherine.
- Che cosa? Disse il vampiro, ormai spazientito e infastidito dai giochetti della donna.
- Dammi un bacio. Disse Katherine sorridendo, avvicinandosi.
- Spero tu stia scherzando! Non ti darò mai un bacio, Katherine. Rispose Stefan, spingendo di nuovo la ragazza.
- Davvero! Non è carino sai? Voglio mostrarti, anche se non lo vuoi ammettere, che mi ami ancora.
Se non mi concedi un bacio, non ti dirò niente Stefan.

A te la scelta, baciarmi e conoscere i miei piani, o non farlo e rimanerne all'oscuro. Disse la ragazza sorridente.
- E va bene Katherine, hai vinto. Rispose il vampiro.

Così il vampiro anche se titubante, si avvicinò alla ragazza e arrivato a un centimetro di distanza dalle sue labbra, a sorpresa alzò le mani e glie le poggiò sulla testa, entrandovi. Cosa che si rivelò inutile, dato che non vide nulla.

- Hahaha ci hai provato amore, ma come vedi non ha funzionato. Dai, vieni qui, dammi un bacio adesso.
Non sai quanto l' ho aspettato." Disse la ragazza, avvicinandosi al vampiro sempre più in modo sensuale e sinuoso.

Così Stefan non avendo altra scelta, si avvicinò alle labbra della donna e stava per baciarla, labbra che reclamavano le sue da tempo immemore. Quando dal nulla apparve Damon.

- Oddio! Ditemi che ciò a cui sto assistendo è uno scherzo. Bluh! mi viene da vomitare. Fratello, ma che stai facendo?
Continui ancora dopo secoli a farti manipolare? " disse Damon.

- Damon, vattene! Sto facendo ciò che è necessario per ottenere risposte.

- Ma davvero! E questo include sbaciucchiare lei?

- Damon! Perché non te ne vai? Non sei gradito qui. Rispose Katherine adirata.

- Che cosa? Davvero Kit cat! Mi ferisci.
Non giocare con noi tesoro, adesso sei vulnerabile, ricorda. rispose il vampiro con sorrisetto. 

Prima che un'altra persona, dietro Damon, si rivelasse.

- "E io tesoro! Sono gradito?" Disse una voce, sogghignando.

- Kl-Kla- Klaus? rispose Katherine impaurita.
- Ma guarda un po' chi c'è per la tua felicità, l'ibrido che ti detesta più di noi. Disse Damon, sorridendo.
- Klaus! che ci fai qui? disse Stefan.

- Devo scambiare due chiacchiere con Caterina. Ti dispiace Stefan? disse Klaus.
- Stefan! Damon! non potete lasciarmi con lui. Vi dirò tutto, ma vi prego non lasciatemi con lui. disse Katherine, intimorita dalla presenza dell' Originale.
- Ancora oggi dopo tutto questo tempo, la mia presenza ti fa ancora tremare, Caterina. Non sarà perchè sai che devi ancora essere punita per il tuo grande peccato? disse Klaus sorridente, per poi tornare serio e fissare dritto negli occhi katherine.
- Bye bye Kit cat! È stato un piacere rivederti, peccato per poco. rispose Damon andandosene.
- Stefan! aspetta, ti prego, ti dirò ogni cosa. disse la donna con tono quasi di preghiera, cosa strana se pronunciata da lei.
- Mi dispiace katherine, non posso aiutarti.
Klaus, fammi un piacere, non ucciderla, ancora. disse il vampiro seguendo il fratello.
- Non ti prometto niente, Stefan. Disse Klaus, continuando a fissare Katherine, sentendo i passi dei due allontanarsi sempre più.

- Finalmente soli, dopo tutti questi anni, Caterina. Non trovi ci sia qualcosa di poetico in questo?
dopo tutto mi hai tradito, impedendomi di spezzare la maledizione e sei scappata da me per quanto? 500 anni?

Abbiamo un conto in sospeso noi.
Non trovi, dolcezza? Disse l'ibrido sorridente chiudendo la porta dietro sé, guardando la ragazza negli occhi. Occhi che lo fissavano a stento, perché impaurita.



Al piano terra, nella biblioteca, Dean era ancora sconvolto. Dopo aver lanciato qualche sedia e aver dato tre pugni a uno dei tavoli, cosa che attirò l'attenzione dei fratelli salvatore e non solo, guardandosi intorno aveva trovato gli altri componenti che sedevano nei divanetti e poltrone varie, ma cionostante lui gli poneva domande, essi non rispondevano.

- Hei! mi senti? amico mi vedi?
Ma che diamine succede qui? disse il cacciatore. 
- Hei! che cosa è successo al mio tavolo? disse Damon, appena giunto.
- Vampiro! le cose ci sono sfuggite di mano e adesso mio fratello è sparito!. disse Dean furioso.
- Che cosa? che vuol dire è sparito? disse Stefan sopraggiunto.
- Non lo so, so solo che qui prima c'era un' altra di quelle bastarde sirene, la seconda. Adesso è sparita e anche mio fratello!
Ditemi, dov'è mio fratello? perchè nessuno di voi ha visto o sentito niente? porca puttana! non siete vampiri? 
rispose Dean ancora più irritato.
- Calmati! troveremo tuo fratello, non preoccuparti. disse Stefan, avvicinandosi al cacciatore, poggiandogli una mano sulla spalla.
- Già, certo che lo troveremo, però nel frattempo non demolirci casa che diamine!. rispose sarcastico Damon.
- Scusate, il fatto e che se avverto che mio fratello è in pericolo, non ci vedo più e esagero parecchio alle volte. Disse Dean, calmandosi un po'.
- Non c'è problema, ti capisco. Disse Stefan.



intanto, la tanto attesa conversazione fra Klaus e Katherine continuava.


- Che vuoi delle scuse, Klaus? beh, non le avrai mai. Ho fatto quello che dovevo. Non mi scuserò con te per questo. rispose Katherine ostinata.
- Caterina, quanto tempo. Sempre più bella vedo, sembra che la morte ti doni. Disse Klaus, ignorando le parole di katherine, cosa che faceva intimorire ancor di più la ragazza.

- Kl-Klaus? Cosa fai qui? che vuoi da me? Disse Katherine balbettando.
- So che finirei all'inferno, prima di ricevere delle scuse da te , Caterina.
Buffo! dopo tutto questo tempo...eccoci di nuovo qui, insieme.
Sembra come se, non fosse passato neanche un giorno da allora, non trovi tesoro? Disse Klaus, avvicinandosi alla ragazza, sedendosi sul letto, con lei che indietreggiava piano piano.

- Cosa vuoi, Klaus? Vuoi, uccidermi? Fallo in fretta, non chiederò la tua pietà. Disse Katherine spaventata.
- Tu cosa pensi voglia, tesoro? Disse l'ibrido. Che di scatto gli mise la mano intorno al collo, quasi a strangolarla.
- La m-mia mor-te, dopo tutti questi anni. La tua vendetta. Rispose la donna, secca con ancora la mano dell'ibrido intorno al collo che la spingeva sul letto.

- Si, forse qualche anno fa, avevi ragione, era così. Andiamo, non credi che se ti avessi voluta morta, lo avrei fatto molto tempo fa? Disse Klaus, mollando la presa, ma restando sempre vicino alla ragazza.
Ne ho avute di occasioni per ucciderti, cara.
Sai a essere sinceri, ho sempre sperato in una fine diversa per la nostra storia. Tempo fa ti avrei uccisa di sicuro, per il tuo affronto e per il tuo tradimento. Rispose Klaus, avvicinandosi sempre più al viso della donna, che impaurita indietreggiava a poco a poco.

- Ma la verità e che non sono più quella persona, adesso grazie alla mia famiglia, sono una persona completamente nuova. Alla fine come vedi mio fratello è riuscito nel suo intento, farmi cambiare. Diventare patetico come tutti voi, come te. disse l'ibrido ridendo. Allontanandosi dalla ragazza.

- Caterina! non devi temermi, non più, non voglio farti del male. Disse Klaus, avvicinandosi tenendo le mani all'altezza del busto, per tranquillizzare la ragazza, che impaurita non lo guardava nemmeno negli occhi. Volevo solo...vederti, dopo tutto questo tempo.
Tu sei stata una vera spina nel fianco per me in tutti questi anni, e me ne prendo parte di merito...
Caterina, ci tenevo a vederti per dirti, dirti che mi dispiace per la tua famiglia, davvero. Mi pento di aver fatto, quel...di averti ferita, così profondamente in modo indelebile. Io, ho esagerato...perdonami, Caterina.
Disse l'ibrido per poi girarsi e andarsene.

- Klaus! Aspetta. Vieni, devo dirti una cosa. Disse Katherine.
- Che c'è, tesoro? Disse Klaus avvicinandosi, fermandosi davanti alla donna.
- Perchè scusarti dopo tutto questo tempo? Non ti capisco.
- Sai, la verità è che quando mi hai conosciuto, non avevo compreso il vero valore di una famiglia. Ma da quando sono tornato a New Orleans, tutto e cambiato. In questi anni, anche se con alti e bassi con i miei fratelli, ho capito che in questo strano mondo non c'è niente di prezioso come i propri cari, niente.
Una cosa detta tempo fa da mio fratello Elijah, ancora mi rimane impressa, "la famiglia è potere". Solo adesso, comprendo di cosa ti ho privata, di quello che ti ho strappato via e mi dispiace molto, Caterina. Disse l'ibrido, girandosi fissando negli occhi Katherine, scioccata quasi, dalle parole di Klaus. Non si sarebbe mai aspettata delle parole, così intense, così inverosimili da parte dell'uomo che l'aveva costretta a scappare per quasi tutta la sua vita.

- Cavolo! Mi cogli del tutto impreparata, non mi sarei mai e poi mai immaginata questa rivelazione, specie poi da parte tua. Sei davvero, cambiato. Disse Katherine alzandosi dal letto, avvicinandosi all'ibrido. Klaus non rispose limitandosi a sorridere.
- Sembra che per tutto questo tempo io mi sbagliassi, hai un cuore dopotutto e batte anche, batte come tutti noi. Disse la ragazza sarcastica. Tranquillo per la mia famiglia, Klaus. Non era poi un granché.
In ogni caso... io, io ti ringrazio...Ti perdono. disse la donna sorridendo. Sorriso ricambiato dall' ibrido che stava per andarsene.
- E' vero, che hai una figlia? Disse la donna, afferrando il braccio di Klaus, fermandolo..
-Si, è vero, lei è tutto per me. Disse Klaus sorridendo, rimanendo girato, con ancora la mano di Katherine sul braccio.
-Come si chiama? Disse Katherine, sorridendo.
-Hope! Il suo nome è Hope. Anche se era stato preso in considerazione anche Katherine, ma ho optato per altro, dato che di te c'è né una sola. Disse, girandosi sorridente.

Katherine alla risposta dell' ibrido, gli si avvicinò e dopo avergli sorriso guardandolo negli occhi, chiuse gli occhi e lo baciò. 
Bacio che Klaus approfondí, per poi staccarsi e andarsene, sparendo. Lasciando Katherine ferma, ancora con gli occhi chiusi, che sorrise dopo qualche secondo. 

da un altra parte, Ares dopo aver salvato Seline da morte certa era furioso con quest'ultima.

- Cosa pensavi di fare?
come vuoi mettere in atto il tuo piano e così servirmi, se muori per mano dello stesso cacciatore che ha ucciso tua sorella?
Volevi raggiungerla? perchè la tua è stata una decisione stupida e sconsiderata. Se proprio vuoi morire, ti accontento io. disse Ares adirato.

- Non sarei morta, avrei ucciso quel cacciatore! Io lo avrei distrutto!
- Adesso basta perdere tempo! se continuerai su questa strada, con questa vendetta, non mi resta che desintegrarti.
Sparisci! non mi servi più a niente. Concluse Ares, prima di infilzare Seline con la sua spada e bruciarla viva con un solo gesto della mano.
- Alettrione! vieni qui! disse Ares, chiamando uno dei suoi sottoposti, il più fedele.
- Si, mio signore! rispose Alettrione.
- procedi, trovami un altro servo, fin quando la guerra non sarà presente ovunque sulla terra, io non possiedo i miei pieni poteri.
ah! assicurati che stavolta sia affidabile.
- Si, mio signore! sarà fatto! rispose Alettrione.

Intanto, Il viaggio di Elijah, Hayley, Rebekah e Megh si avvicinava alla conclusione, dato che avevano da poco sorpassato il cartello con scritto: "benvenuti a Mystic falls".

- E così, voi siete i fratelli di Klaus! Andate daccordo con lui? Disse Megh curiosa.
- Con alti e bassi... ma si, diciamo. Tu hai sorelle? rispose Elijah.
- No, nessuna, nemmeno fratelli. rispose Megh
- Capisco, come conosci Nicklaus? disse Rebekah.
- Meglio se cambi domanda, Rebekah. Disse Hayley.
- No vabbè, non fa niente, anche se non è stato un incontro molto piacevole, dopo tutto all' inizio non era così male.
Se proprio volete saperlo, io amavo Klaus, forse anche troppo. rispose la strega.
- Ne parli con nostalgia, deduco che non è finita bene. Disse Rebekah.
- Già, neanche lontanamente, visto che mi ha uccisa. disse Megh.
- Quindi cerchi vendetta contro nostro fratello? disse la bionda Originale
- No, assolutamente. Voglio solo parlargli, per questo sono qui.
- Scusa la nostra diffidenza, ma per come ne parli, non credo tu voglia solo, parlargli. si intromise Elijah.
- E vero, forse hai ragione, voglio delle sincere scuse, da lui. rispose Megh
- E se per caso non dovessi ottenerle? sai, mio fratello non è molto incline a scusarsi dei suoi, peccatucci. disse Elijah.
- In quel caso me ne andrò, non mi rivedrete più. rispose la strega.
- Chi ci assicura che dici il vero? Chi mi dice, qualora tu non fossi accontentata, che non pianifichi un attacco contro la mia famiglia? 
disse Elijah
- Non lo farei mai. Io non ho niente contro voi. disse Megh.
- Ma hai un conto in sospeso con mio fratello, però.
Voglio avvisarti cara, qualora le tue intenzioni nei confronti di Niklaus, dovesserò malauguratamente rivelarsi come dire, ostili, beh in quel caso ne dovrai rispondere a me. Sono stato chiaro? disse Elijah con sorrisetto.
- Sarebbe una minaccia, questa? disse la strega.
- Assolutamente, solo un consiglio gratuito. disse Elijah girandosi.
- Tranquillo Elijah è un amica. disse Hayley
- Non ho dubbi, sia così. disse Elijah sorridendo,  fissando Megh, seduta nei sedili posteriori.
- Eccoci! guarda Elijah, siamo arrivati. disse Rebekah.
- Certo che è davvero da tanto, che non vedevo questo posto. disse Hayley.
- Su! scendiamo, quella è la villa dei Salvatore. disse Elijah.
- Cavoli! me la ricordavo più grande. disse Rebekah.

- Coraggio, Rebekah suona il campanello.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Fanamatore