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Autore: Simon Kog 95    05/11/2018    2 recensioni
Simon Kog è un nuovo poliziotto, proveniente dall'Italia, della Centrale di Polizia di Tokyo. Figlio segreto del dottor Agasa, è stato assunto dall'Ispettore Megure affinché dia una mano nella lotta contro la criminalità organizzata di quella città.
Affianco a lui, un altro poliziotto è stato appena trasferito nella stessa centrale... un uomo di bassa statura di nome Crilin, che ancora fa fatica a superare gli avvenimenti del Torneo del Potere.
Da questo legame lavorativo, i mondi di Dragon Ball e Detective Conan inizieranno a fondersi creando una storia unica ed avvincente... quella che riguarderà la leggenda di Hunter Warrior, il guerriero cacciatore che tutti gli abitanti del pianeta Terra hanno iniziato a temere per le sue gesta.
Molti personaggi avranno un legame passato con questo assassino spietato...
... una scienziata vittima del suo stesso veleno...
... un cyborg che deve accudire una piccola bambina trovata abbandonata dietro la sua porta di casa...
... un uomo che scopre, improvvisamente, di essere padre...
... un sayan che deve imparare a fare da maestro a delle allieve molto particolari...
... ed infine, una giovane infermiera che riuscirà a rubare il suo cuore!
Il pericolo, tuttavia, è alle porte... e solo Simon Kog, al fianco dei suoi amici, potrà salvare tutti!
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Hiroshi Agasa, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Folds Of Fate - Battle for Supreme God's Throne'
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Rieccomi qui con il nuovo capitolo della storia ‘Golden Bullet – The Hunter Warrior’!

Ci eravamo lasciati con tantissime novità.

La prima riguardava l’arrivo di due note conoscenze del nostro protagonista principale, ovvero i suoi vecchi colleghi Domenico e Claudia. Poi c’è stata la nascita della sezione Anti-Mafia. A seguire, l’attacco della Yakuza che ha ucciso Sonoko Suzuki… ed infine, Conan e Crilin che decideranno di far parte del nuovo gruppo che lotterà contro il crimine.

Come vi ho già anticipato, questo capitolo sarà pesante almeno quanto il precedente, perciò non perderò ulteriore tempo e continuerò con la Sezione/Autore solo al termine dello stesso.

Vi anticipo solo che il prossimo capitolo sarà pubblicato martedì 4 Dicembre!

Detto ciò… buona lettura!

GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR

Ha inizio la guerra... Polizia contro clan Kuchiki!

Giovedì 31/05/2018

CONAN

[Dark Days Are Coming – DRAGON BALL SUPER]

La mattina successiva, ciò che era accaduto in quella villa venne immediatamente comunicato al commissario Kuroda, senza tralasciare alcun dettaglio. L’uomo aveva inviato delle pattuglie a recuperare i cadaveri di tutti i cecchini, ma la polizia dovette constatare la sparizione completa di ogni corpo, oltre che dello svaligiamento della camera blindata di Ichigo.

Venni a sapere solo in quel momento che a far fuori tutti quei criminali fosse stato Simon, completamente da solo, e con me lo vennero a sapere purtroppo anche Ai ed il dottore. Non fu piacevole, per loro, scoprire che una persona a loro cara avesse ammazzato così tante persone, anche solo per salvare la vita a me e ad altri innocenti.

Quindici persone, tutte in una notte… di certo Simon sapeva essere davvero spietato quando voleva. Ecco perché aveva quello sguardo irato nella villa, dopo essere sparito.

Non era soltanto questo, però…

… Simon ci stava nascondendo qualcos’altro! Ne ero certo!

Ma non era il momento giusto per fare indagini su di lui…

[Shittori Tasogare– BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Le due persone che subirono delle punizioni furono Simon e l’agente Takagi. Il primo venne sospeso a tempo indeterminato a causa della strage che aveva compiuto, oltre che per l’ordine dato ai suoi colleghi dei cadaveri, mentre il secondo avrebbe dovuto semplicemente pagare una multa per essersi fatto mettere al tappeto così facilmente. Wataru venne graziato, tuttavia, anche perché nessuno era a conoscenza del territorio in cui eravamo finiti. Non potevamo sapere di essere finiti all’interno di un quartiere malavitoso.

Lo scoprimmo quando andammo a visitare il detective Kogoro e gli altri feriti all’ospedale. Come c’era da immaginarsi, i feriti erano tutti ancora molto scossi per quello che era successo, soprattutto Wataru a cui era stata comunicata la sua punizione. Tutti loro sarebbero rientrati in servizio solo quando avrebbero recuperato completamente le loro forze.

Assieme a noi, a far loro visita, erano venute anche Sera e Kazuha, quest’ultima con i genitori di Heiji e con suo padre. La prima si era gettata in lacrime tra le braccia di Ran per la morte di Sonoko, mentre la seconda era andata prima ovviamente a sincerarsi delle condizioni del suo amico per il quale, sapevamo tutti, provasse più del semplice affetto. Successivamente vennero a farci visita anche i genitori degli agenti Sato e Takagi, i quali rincuorarono subito i loro figli spronandoli a dare il massimo come avevano sempre fatto. Infine, venne a farci visita anche Eri, la madre di Ran ed ex-moglie di Kogoro, che andò subito a sincerarsi delle condizioni fisiche dei suoi familiari.

In tutto questo tempo, Simon non aveva lasciato nemmeno per un istante il suo posto fuori dalla loro stanza. Aveva accettato la sua sospensione senza alcuna protesta e aveva deciso di passare gran parte di quel tempo a sincerarsi delle condizioni dei feriti, aiutandoli quanto più possibile.

Fra tutti, compresi, lui si sentiva il più responsabile. Lo stesso ispettore aveva raggiunto l’ospedale e ci aveva spronato a riprenderci da quell’onta subita. Juzo ci avrebbe provato proprio quel giorno, andando ad incontrare i bambini di prima elementare della Scuola Teitan per un discorso sulla lotta alla criminalità organizzata... che scherzo infame del destino…

Ran venne poi condotta assieme a me, in tarda mattinata, alla centrale, più precisamente nell’ufficio del commissario, davanti al quale fu costretta a raccontare ancora una volta cosa fosse successo. Hyoe si limitò a ripetere che quanto accaduto fosse stata semplicemente legittima difesa e che non sarebbe stata incriminata per questo. Tuttavia lei avrebbe comunque dovuto presentarsi davanti ad un giudice per fare da testimone su quello che era accaduto.

Sapevano già anche la data… il 25 luglio…

Era stato molto delicato e a modo, esattamente come aveva fatto l’ispettore Megure.

[Kokoro o Shihai Shite iku Yami – BOKU NO HERO ACCADEMIA]

L’uomo ci fece accomodare all’interno di un salottino-relax, in attesa dell’arrivo dei genitori di Sonoko. Domenico e Claudia arrivarono prima di loro e ci raccontarono la macabra verità su quanto si celasse dietro la ricchezza dei Suzuki.

Jirokichi e Ichigo avevano istituito un clan Yakuza nel quale erano entrambi capi indiscussi. I loro affari riguardavano gli acquisti illeciti di quadri ed oggetti preziosi, la contraffazione di abiti falsi e, soprattutto, la prostituzione di giovani ed inconsapevoli modelle. I genitori di Sonoko, a quanto pare, non erano affatto a conoscenza di quel lato oscuro del miliardario, che venne immediatamente arrestato per tutti i suoi crimini. Hyoe Kuroda svolse una perquisizione all’interno di tutta la sua reggia, trovandoci dentro centinaia e centinaia di oggetti preziosi rubati dai loro musei.

Solo a quel punto era stata comunicata la verità ai genitori di Sonoko, i quali si disperarono nel sapere quanto fosse accaduto alla loro figlia più piccola. Anche Ayako venne subito a farci visita nella centrale, facendosi raccontare quanto fosse accaduto da Ran. Inutile dire che anche in quell’occasione la figlia di Kogoro non seppe trattenere il suo dolore.

Insieme a loro venne anche Makoto, il fidanzato di Sonoko, il cui viso era la maschera dell’orrore…

… conoscendo la sua immensa forza fisica ed il suo sincero amore per lei, non potevo assolutamente immaginare quello che stesse provando quell’uomo, ed in cuor mio ringraziai il cielo che Ran fosse sopravvissuta a quell’assalto mafioso.

Quando Ran ed Ayako si allontanarono da noi per raggiungere l’obitorio della centrale per i riconoscimenti dei cadaveri, io rimasi assieme a Domenico e Claudia dentro la saletta relax.

[Colonna Sonora – SQUADRA ANTIMAFIA]

Adesso cosa succederà?” domandai ai due poliziotti.

Verrà svolta un’indagine. Tuttavia i nostri nomi non verranno rivelati a nessuno. Ci sarà un processo in tribunale, nel quale il vecchio Suzuki dovrà rispondere dei reati commessi, tra i quali quello di aver mandato i cecchini ad ammazzare tutti noi… dovremo testimoniare quanto accaduto, ma lo faremo senza essere ripresi o senza dover rivelare i nostri nomi, data la pericolosità del nemico che ci siamo messi contro!” mi spiegò tranquillamente Domenico.

E Simon? Verrà licenziato?

… e mandare via l’unico in grado di combattere la Yakuza a viso aperto?” mi fece notare scherzosamente Claudia “Se fosse così, la daremmo semplicemente vinta alla mafia. Non si può più tornare indietro, ragazzino. Da questo momento ogni associazione criminale ha deciso di puntare gli occhi addosso alla nostra centrale. Avere un poliziotto come Simon, per noi, è assolutamente indispensabile!

Voi lo conoscete meglio di me… che tipo è Simon?” domandai con curiosità ai suoi vecchi colleghi “Lui mi ha detto che ha lavorato con voi per combattere contro la mafia italiana. E’ vero?

Non so se ci è permesso parlarti di questo, giovanotto!” ammise Claudia, osservandomi con sospetto “A Simon non piace parlare del suo passato… e purtroppo non ha tutti i torti!

Ma potete parlare del vostro… sempre se volete, questo è normale!” mi affrettai subito a dire, mettendo le mani avanti.

Entrambi si guardarono negli occhi, decisamente sorpresi. Qualche secondo dopo, li vidi ridacchiare tra di loro, divertiti.

Tu sei il tipo a cui piace sempre averla vinta, dico bene?” esclamò Domenico prendendomi in giro e scompigliandomi i capelli con una mano “Ora capisco perché Simon ti ha voluto con noi in squadra… tu al posto delle palle hai due coglioni così!

Domenico!” esclamò imbarazzata Claudia, tappandomi le orecchie “Ti sembrano espressioni da dire davanti ad un bambino?

Questo qui, di bambino, c’ha solo il corpo!” affermò invece Domenico, con soddisfazione “Sta davvero incominciando a piacermi… d’accordo. Adesso voglio raccontarti la mia storia!

Claudia sospirò, arrendendosi davanti al comportamento troppo rozzo del suo compagno.

Sei sempre il solito testone…

Tutti e tre ci sedemmo su delle sedie. Io stavo al centro tra Claudia e Domenico, con quest’ultimo che cominciò a raccontare la sua storia.

[Claudia Mares – SQUADRA ANTIMAFIA]

Sono nato in Sicilia, più precisamente a Palermo, quarant’anni fa. I miei genitori vennero ammazzati dai picciotti di un famosissimo e crudele boss perché si erano rifiutati di pagare il pizzo. Venni cresciuto dal giudice Colombo, il padre di questa strega che… ehm… continuiamo…” esclamò Domenico, impaurito dallo sguardo omicida della sua compagna “… dicevo… è grazie a lui se ho deciso di entrare nella sezione dell’Anti-Mafia di Palermo. Riuscii a catturare il boss che aveva ucciso i miei genitori, ma fui costretto a fuggire a Tokyo per qualche anno così da non farmi rintracciare. Qui sono stato assunto come ingegnere alla Capsule Corporation per cinque anni. Dopodiché sono tornato in Italia, stavolta a Lecce, come semplice Ispettore di Polizia…

Io, invece, sono rimasta a Palermo, diventando vice-questore dell’Anti-Mafia. Abbiamo conosciuto Simon a causa di un’indagine svolta in tutta Italia, quattro anni fa…” continuò a raccontare Claudia “… e ti posso assicurare che non è affatto cambiato dalla prima volta che l’abbiamo conosciuto. Gentile e generoso, ma anche molto calcolatore… se riesci a conquistare la sua fiducia, farebbe di tutto pur di salvarti la vita, anche sacrificare la sua. Ha attraversato dei momenti a dir poco traumatici durante quel periodo, Conan… ma nonostante ciò è sempre rimasto lo stesso uomo che ha raso al suolo per sempre la Mafia Italiana!

Che… CHE COSA?! ALLORA E’ VERO?! LA MAFIA ITALIANA NON ESISTE PIU’?!

Nemmeno l’ombra!” affermò con tranquillità Domenico “E dubito possano ricreare un’altra organizzazione… basta pronunciare il nome di Simon per far tremare di paura tutti i criminali! Nemmeno personaggi come Totò Rina o Giovanni Provenzano erano così temuti… non esiste uomo migliore per combattere la Yakuza in Giappone!

Quelle storie mi lasciarono a bocca aperta. Chi l’avrebbe mai detto che Simon fosse tanto conosciuto e famoso?

Io avevo provato a fare una ricerca su Internet, ma non era mai saltato fuori nulla dai giornali italiani o dai tg della stessa nazione. L’unica notizia che mi aveva rubato l’attenzione fu l’arresto di tutti i dipendenti della X-X-I, una nota azienda di informatica e tele-comunicazione giapponese, preceduta dall’arresto di tutti quelli che lavoravano alla Tele-Information, sua sede affiliata di origine italiana. Da quello che si era raccontato, dentro quelle aziende vi stava un’associazione criminale di fama mondiale, talmente temuta e rispettata da non avere alcuna rivale. Si dava a loro il ‘merito’ della creazione del Deep Web, ovvero di tutto il regno di internet celato agli occhi della gente comune, riservato a tutti coloro che intendevano agire contro la legge. Solo due bastardi erano riusciti a fuggire…

… uno era il boss della X-X-I, il cui nome in codice era X-X-I… Ics Ics One…

… l’altro era il criminale più pericoloso e noto di tutti! Mio padre mi aveva raccontato delle leggende sul suo conto e mi aveva sempre ordinato di non impicciarmi mai da solo in un caso se saltava fuori il suo nome…

Hunter Warrior… il guerriero cacciatore di taglie, responsabile della morte di molti famosi criminali ed assassini!

[Kira’s Theme – DEATH NOTE]

Un momento… e se fosse questa la ragione?! Con la storia di Domenico e Claudia, tutto incominciava a collegarsi perfettamente come un puzzle!

Domenico! Claudia! L’indagine che stavate svolgendo riguardava la Tele-Information?

Quella domanda spiazzò completamente i due poliziotti, che sbiancarono davanti a quelle parole.

Lo sapevo! E’ per questo che lui non voleva raccontare a nessuno la verità! In questo modo X-X-I non sarebbe venuto a cercarlo qualora l’avesse scoperto! Ho indovinato? E scommetto che lo fa anche per non farsi scoprire da Hunter Warrior! Lui esiste davvero, non è così?

Ah… ma certo!” esclamò tentennante Claudia, sembrando quasi grata dopo aver sentito la mia spiegazione “Hai davvero indovinato, piccolo! Simon e noi siamo stati degli infiltrati nella Tele-Information ed abbiamo fatto da testimoni ai processi che hanno condannato tutti quei bastardi!

Però devi prometterci di non rivelarlo a nessuno!” mi avvisò Domenico, giungendo supplicante le mani “Se lo venissero a sapere in troppi, più persone sarebbero in pericolo di vita… soprattutto i tuoi amici!

Non preoccupatevi! Il vostro segreto è al sicuro con me! Io sono bravo a mantenerli!” ammisi con sincerità, alzandomi dal mio posto ed indicando la porta “Potete scusarmi? Dovrei andare in bagno!

“Certo! Nessun problema…” esclamò rassicurata Claudia, mentre io mi alzai dalla sedia per raggiungere la porta.

Uscendo dalla stanza, notai il sospiro di sollievo di entrambi…

... possibile avessi sbagliato la mia deduzione?

Lo esclusi a priori. Che motivo avrebbero per raccontarmi una storia così scomoda come quella della X-X-I? Doveva essere necessariamente vera per averli fatti preoccupare così…

… perciò entrambi stavano nascondendo qualcos’altro.

Tuttavia, quello non era senz’altro il momento adatto per pensarci, anche perché ero convintissimo fosse un fatto personale di Simon del quale poteva parlarmi solo e soltanto lui.

La sua bravura nelle azioni anti-mafia era un dato di fatto. Lavorando in incognito per ordine dell’Ispettore Megure, proprio come ci aveva spiegato Simon durante quella strana riunione tenutasi l’altra sera dentro il suo ufficio, le probabilità di imbattersi nell’Organizzazione degli Uomini in Nero aumentavano vertiginosamente. Questo era un altro dei motivi per il quale avevo deciso di entrare a far parte di questa sezione.

Il primo ordine che aveva dato a ciascuno di noi fu quello di trovare un luogo adatto dove poterci incontrare privatamente e dove poter svolgere tranquillamente tutte le indagini sui clan della Yakuza. Collegando queste due situazioni, la mia proposta principale poteva essere casa mia, Villa Kudo, di fronte a quella del dottor Agasa. Lì, avrei tranquillamente potuto discutere con Simon della presenza dell’FBI, i quali sarebbero potuti essere degli ottimi alleati per noi.

Vi era solo un grande problema da non sottovalutare… la presenza troppo vicina di suo padre e di Ai. Per questo avrei valutato prima tutte le proposte degli altri miei nuovi colleghi.

In particolare, l’agente Roshi ci aveva rivelato di conoscere un luogo più che adatto per i nostri incontri ma che avrebbe dovuto organizzare il tutto nei minimi dettagli per parlarcene.

Mi fidavo di quell’uomo… mi sembrava davvero una bravissima persona.

[Soundscape to Ardor – BLEACH]

Dopo essere uscito dal bagno, vidi Ran mentre tornava dentro il salottino-relax. Sembrava stesse leggermente meglio, perciò provai a parlarci.

Ho incontrato i suoi genitori…” mi raccontò lei, riferendosi senz’altro alla sua amica deceduta “…e ho rivelato loro tutto quello che il commissario ci ha detto su Jirokichi. Ho anche raccontato… ho detto loro quello che Sonoko ha fatto per salvarmi… mi hanno detto che la colpa non è mia…

Certo che non è tua, Ran!” la rimproverai io arrabbiato “Sono stati quei cattivoni che l’hanno uccisa! Tu volevi soltanto salvarci!

Ran annuì, prendendomi la mano ed accompagnandomi.

Ho parlato anche con Shinichi, stanotte… mi ha detto che gli dispiace per quanto è successo, ma che non gli hanno dato il permesso per tornare qui. Anche lui ha avuto dei problemi con un caso… dice che riguarda la Mafia Americana!

Oh no! Mi dispiace tantissimo…

Non preoccuparti. Stavolta è stato molto più diretto e sincero con me e l’ho apprezzato molto…” mi raccontò lei, asciugandosi le lacrime agli occhi “… mi ha detto che non può tornare sempre da me fino a quando non riuscirà a risolvere questo caso così complicato e che non può abbandonarlo perché metterebbe a repentaglio la vita di tutte le persone che ama. Io… io forse sto incominciando a capirlo, lo sai? Dopo quello che è successo ieri sera, capisco perché non si fidi ancora abbastanza di me…

Non è vero! Sono sicuro che Shinichi si fidi di te più di qualsiasi altra persona al mondo!

Mi spiace, Conan… ti stai sbagliando… in realtà Shinichi ha ragione a non fidarsi di me, soprattutto se metto sempre a repentaglio la mia vita. Vedi, Conan… io un giorno spero di poter entrare in polizia…

Mi voltai sorpreso verso di lei.

Lei… lei voleva diventare una poliziotta? Non mi aveva mai rivelato nulla di tutto ciò…

… Ran alla centrale di Tokyo…

… si trattava di un semplice sogno… o lei puntava fino in fondo a raggiungere quel suo obiettivo?

… ma adesso non sono ancora abbastanza brava o in gamba da riuscirci. Mentre parlavo con Shinichi mi sono resa conto che ho ancora moltissima strada da fare… la verità è che devo ancora maturare… solo così potrò diventare un vero ispettore di polizia e rendere orgogliosa la mia famiglia di me! Ieri ho agito d’impulso, dimenticandomi di essere diventata più forte grazie agli allenamenti coi maestri Goku e Piccolo… ed una persona ha pagato con la vita per il mio errore. Non importa quante parole d’affetto mi state rivolgendo… io continuo a sentirmi sporca… sento che … io… io avrei voluto agire diversamente ieri sera, ma non ho potuto… e questo sarà il più grande rimpianto della mia vita!

“Ran… ti prego… non…”

… ma non posso più tornare indietro!affermò la figlia di Kogoro, cogliendomi letteralmente alla sprovvista con la grinta usata nella sua voce.

Il suo sguardo era cambiato improvvisamente. Non vedevo più la Ran timida e gentile che piangeva anche per la morte di un attore in un film… non c’era più la ragazza adolescente piena di gioia e spensieratezza…

… davanti a me avevo una donna che stava patendo le pene dell’inferno… vedevo una guerriera che non aveva intenzione di darla vinta alla tristezza…

… se c’era una parola con la quale potevo descriverla…

… quella era predatrice.

“L’unica maniera per sentirmi meglio sarà continuare ad allenarmi per far sì che non accada mai più un fatto simile. Ho appena iniziato a percepire le aure delle persone vicino a me, proprio come sanno fare Goku e Piccolo… non immagini nemmeno lontanamente quanto siano in gamba, Conan… loro credono in me e non posso deluderli mollando alla prima difficoltà!

Ero rimasto senza parole davanti a quelle rivelazioni.

Per l’ennesima volta in quei sei mesi, io rimpiansi di non essere vicino a lei come Shinichi Kudo. Volevo urlarle che l’amavo, che io avevo fiducia in lei, che ci sarebbe riuscita e che l’avrei appoggiata in ogni sua decisione…

… mi resi nuovamente conto di quanto volessi vivere assieme a quell’angelo, di voler passare il resto della mia vita al suo fianco, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, amarla e onorarla…

… ed invece mi trovavo dentro quello schifosissimo corpo, sotto falso nome, e l’unica cosa che potevo donarle era l’incoraggiamento di un bambino conosciuto solo da pochi mesi.

Sono sicuro che ci riuscirai, Ran-neechan! Fa vedere a tutti di cosa sei capace… io sono già orgoglioso di te e lo sarò per sempre… e lo saranno anche Shinichi, i tuoi amici, i tuoi genitori… ed anche Sonoko e la sua famiglia…

Lei, colpita dalle mie parole, si inginocchiò davanti a me con un sorriso dolcissimo, mi abbracciò affettuosamente e mi dette un dolce bacio sulla guancia. Sentivo che il suo calore ed il suo amore stessero sciogliendo il mio cuore regredito.

Ci ero riuscito… dopo una terribile nottata... ero riuscito finalmente a farla sorridere…

Sei davvero un angelo, Conan… ti prometto che ci riuscirò… lo farò per Shinichi, per i miei maestri… per Sonoko… e per tutti quelli che mi vogliono bene!

Io annuii, leggermente contento dal cambiamento in positivo della donna che amavo.

In quell’oscurità che l’aveva avvolta, io avevo intravisto uno spiraglio di luce e mi ero reso conto che lei stesse cercando di raggiungerlo con tutte le sue forze.

Si sarebbe ripresa… ora ne ero certo.

Improvvisamente, però, il mio cellulare cominciò a squillare.

Io entro dentro la sala-relax… ti aspetto lì!” mi lasciò andare Ran, alzandosi da terra e percorrendo il corridoio della centrale di polizia.

In questo modo potei controllare il cellulare e visualizzare il numero che mi stava chiamando.

[Mani sulla Città – SQUADRA ANTIMAFIA]

Era quello di Ai. Decisi di rispondere velocemente, sapendo quanto lei odiasse sentirsi chiudere la chiamata in faccia.

Pronto?

KUDO! SIMON PER CASO E’ DA TE?

Il suo urlo mi colse letteralmente alla sprovvista e rischiai seriamente di perdere i timpani. Non fu questo ad allarmarmi, però, quanto il suo tono agitato ed in preda al panico.

Haibara! Calmati! No, non è in centrale… che è successo?

NON LO SAPPIAMO NEMMENO NOI… ERA RIMASTO SEDUTO FUORI LA STANZA DEI NOSTRI AMICI… QUANDO IMPROVVISAMENTE HA CAMBIATO ESPRESSIONE! SEMBRAVA GLI AVESSERO AMMAZZATO QUALCUNO DAVANTI AGLI OCCHI! HA APERTO UNA DELLE FINESTRE… ED E’ VOLATO VIA SENZA DIRCI NULLA!

Un momento… AVEVO SENTITO BENE?!

EH?! E’ VOLATO VIA… MA VI TROVATE AL NONO PIANO!

KUDO! LUI PUO’ FARLO! E’ UN EREMITA DI ARTI MARZIALI! RICORDATELO E FAMMI FINIRE DI PARLARE!” mi fece ragionare Ai, ricordandomi le capacità del suo fratello adottivo.

Ah già… me ne stavo completamente dimenticando…

… quindi poteva perfino volare?! Ora potevo dirlo con certezza…

… saper usare il KI era assolutamente scorretto!

Peccato che a parlare non era tanto la ragione… quanto la mia cocente invidia!

QUINDI NON SAI IL MOTIVO PER IL QUALE LUI FOSSE FUORI DI SE DALLA RABBIA?!

“No, Ai… spero non si tratti del suo lavoro… non vorrei che il commissario lo avesse…”

NON VOGLIO NEMMENO PENSARE CHE SIA UNA COSA DEL GENERE! CI AVEVO PARLATO STAMATTINA CON LUI E MI AVEVA DETTO CHE LA NOSTRA NUOVA FAMIGLIA ERA LA COSA PIU’ IMPORTANTE E CHE NON SAREBBE STATO UN PROBLEMA TROVARE UN ALTRO LAVORO QUALORA LO AVESSERO LICENZIATO! PER FARLO USCIRE COSI’ DAI GANGHERI, DEVE ESSERE SUCCES… dottore! Cosa c’è? Il telegiornale? Perchè… cosa… oh mio Dio… no… cazzo… non può essere…

Incominciai seriamente ad impaurirmi. Avevo imparato a riconoscere il tono di terrore della mia amica, e quelle imprecazioni mi sembrarono troppo familiari…

… come se un membro dell’Organizzazione degli Uomini in Nero si trovasse vicino a lei…

… no… quello che stavo sentendo era un tono perfino peggiore!

Sembrava l’avessero appena trovata!

AI! AI! COSA SUCCEDE?! SEI ANCORA IN LINEA!

Si, Conan… oddio… madonna mia… a… ascoltami… hai un televisore vicino a te?

Un… un televisore?” esclamai io, sbigottito “No, Ai… ma cosa sta succedendo? Non farmi prendere un colpo, ti prego…

Credo… credo sia meglio che tu lo veda con i tuoi occhi… se ne trovi uno, metti al canale principale… io adesso… sì… proverò a chiamare i bambini, ma… loro potrebbero già essere…

I bambini? Non stava per caso parlando di Ayumi, Mitsuiko e Genta?!

Era per caso successo qualcosa a loro?!

No… non dirmi che i MIB…

AI! ASPETTA! COSA E’ SUCCESSO AI RAGAZZI! RISPON…

Conan… scusa… non riesco… sniff… non riesco a dirtelo… sniff… scusami… sniff… sigh… io… io… Ayumi… sigh… Mitsuiko… sigh… Genta… sigh… come è potuto accadere… CRASH…”

Quel suono mi fracassò le orecchie e mi fece saltare il cuore…

... no… non dirmi che…

Qualcos’altro, però, mi fece rizzare i peli per il puro terrore…

… Ai non aveva chiuso la chiamata… il suono che avevo sentito precedentemente era quello del suo cellulare che le cadeva dalle mani…

… ciò che mi terrorizzò fu un grido proveniente da quella chiamata… un urlo animale talmente inumano e pauroso… ma anche ricolmo di disperazione e dolore…

… quel suono atroce mi spiazzò perché non avevo mai sentito Ai urlare in quel modo…

… sentivo la voce del dottor Agasa mentre cercava di consolarla… mentre gli diceva che i bambini, in realtà, potessero stare bene e che non potevano smettere di chiamarli… ma sentivo anche i suoi singhiozzi… i singhiozzi di un uomo che era stato colto dal pieno sconforto…

… riconobbi altre voci in quella chiamata… quelle degli agenti Sato e Takagi, con la prima che incominciò ad urlare come Ai… perfino Wataru produsse un lamento di pura agonia, che mai mi sarei immaginato di sentire da parte sua…

… riconobbi perfino la voce di Heiji… stava urlando a Kazuha di chiamare suo padre per dare una mano nell’emergenza…

… un’emergenza…

… quelle urla… io potevo riconoscerle…

… erano identiche a quelle di Ran mentre si disperava per la morte di Sonoko!

[Riku – GARIK WHEELER (Tribute KH feat Cheyenne Thoms)]

Anche il mio cellulare scivolò dalle mie mani, schiantandosi per terra ed aprendosi letteralmente in migliaia di pezzi. Era irrecuperabile…

… ma non me ne resi nemmeno conto…

… un televisore… dovevo trovare un cazzo di televisore! Dovevo scoprire cosa fosse successo…

La saletta! La saletta-relax aveva un televisore dentro!

Credo di aver scappato pochissime volte a quella velocità, senza guardare su chi sbattessi o cosa calciassi via per liberarmi la strada. Il mio cervello era andato letteralmente in tilt, svolgendo l’unica operazione che gli fosse possibile fare in quel momento…

… ordinarmi di raggiungere la sala-relax senza voltarmi indietro e senza fermarmi per nessun motivo!

Sbattei più volte su molti poliziotti che stavano andando nella direzione opposta alla mia. Anche loro avevano il mio stesso sguardo, ma io non potevo vederlo. Percepivo solo il loro stato di agitazione, la loro frenesia e la loro adrenalina, ma trovandomi nella stessa loro condizione decisi di non dare loro peso.

Non avevo ancora compreso che fosse successo qualcosa di davvero molto grave per far muovere l’intera centrale in quel modo!

Riuscii a riconoscere anche gli agenti Colombo e Da Silva durante la mia fuga, i quali si voltarono verso di me, agitati, e mi ordinarono perentori, urlando a squarciagola.

TU! ENTRA DENTRO LA STANZETTA E NON AZZARDARTI AD USCIRE DA LI’! SONO STATO CHIARO… MI HAI SENTITO?! CONAN!!!”

In quel momento, però, non li avevo minimamente ascoltati…

… la stanza… la sala-relax… perché ci sto mettendo così tanto?! E’ sul mio stesso piano… l’avrei dovuta raggiungere già da tempo! Perché il tempo ha cominciato a rallentare?!

Venni superato anche da Crilin, il quale sembrava il più preoccupato di tutti. Era al cellulare con qualcuno e stava impartendo ordini a non finire.

VEDI DI FAR USCIRE QUANTI PIU’ BAMBINI POSSIBILI DA LI’! MI HAI CAPITO!? SARO’ DA VOI TRA UN MINUTO! FATTI AIUTARE ANCHE DA TUO PADRE! MR. SATAN CI HA GIA’ DATO L’OK PER…

Non riuscii ad ascoltare altro, dato che Crilin mi superò rapidamente senza nemmeno rivolgermi un’occhiata.

… una svolta… manca soltanto una svolta e mi ritroverò davanti all’entrata della sala-relax…

… eccola! Ma prima non era così lontana! E poi i miei passi… perché si erano fatti più pesanti?!

Non potevo perdere tempo! Basta! Velocizzati! Allunga il passo!

No… non bloccarti… o sarà peggio… non inciampare… ma quanto cavolo è lungo questo corridoio!?

Solo uno sforzo… un ultimo sforzo… ormai hai raggiunto il pomello!

Dopo un tempo che per me parve interminabile, il mio cervello tornò in funzione ed io riuscii ad entrare dentro la stanza.

Ran… mi ero dimenticato ci fosse anche lei dentro la sala-relax.

Conan… che succede? Quei due poliziotti sono usciti fuori in preda al…

ACCENDI LA TELEVISIONE! AL CANALE PRINCIPALE!

La giovane figlia del detective Kogoro, leggermente spaventata, si affrettò ad obbedire, recuperando il telecomando e facendo zapping con i canali.

Ecco… aveva acceso il televisore e stava premendo il tasto uno per far apparire il primo canale della città di Tokyo.

Cosa era successo… cosa aveva fatto urlare di dolore tutti i miei amici?!

Quando lo schermo del televisore si illuminò al canale da me desiderato, davanti ai nostri occhi si parò una scena da film dell’orrore…

… una scena che mai avrei cancellato dalla mia memoria…

***

[Kakuzu – NARUTO]

- Siamo in diretta dalla scuola elementare Teitan di Tokyo, dove alle undici e trentacinque di stamattina è avvenuto un attentato terroristico atto ad uccidere Juzo Megure, ispettore della centrale di Tokyo. Dalle testimonianze ci risulta che un uomo ed una donna si siano fatti esplodere all’interno dell’edificio con una bomba nascosta in uno zaino. Al momento i vigili del fuoco riescono a malapena a domare l’incendio spaventoso propagatosi per tutta la scuola ed ancora non si hanno notizie sulla salute dei bambini. Juzo Megure, verso quell’ora, stava tenendo un discorso coi bambini riguardante la legalità. Diamo la linea a te, Rui! Ci sono delle novità al riguardo? –

- Si, Rei! Ci è stato confermato che la maggior parte dei bambini e delle professoresse, più precisamente quelli dal secondo piano in su, sono stati salvati dai due Great Sayaman, ma a loro si è unito anche un uomo con un kimono arancione di cui non sappiamo il nome, il quale sta recuperando quanti più superstiti possibili… e sembra che si sia unito anche un poliziotto proprio in questo momento! Queste quattro persone sono degli eroi! Senza di loro, nessuno avrebbe potuto salvare tutte quelle vittime… un momento! Dal loro labiale sembra che dentro alla scuola in fiamme ci siano anche dei cadaveri! Vi ridò la linea quando avrò notizie più certe! -

- Grazie, Rui… speriamo con tutto il cuore che i nostri eroi siano arrivati in tempo per salvare altre vite umane e che non ci sia stata, come supposto dalla nostra inviata, una tragedia così assurda ed ingiustificata. Un momento… sembra che le operazioni di salvataggio si siano interrotte! Ricolleghiamoci subito con Rui… Rui! Cosa sta succedendo? –

- E’ quello che sto cercando di capire, Rei… oh no… hanno detto chiaramente che non ci sono più persone da salvare! Tutti i superstiti sono stati liberati dalla prigione di fiamme. Hanno richiamato tutti i docenti sopravvissuti, assieme al preside, ed hanno ordinato loro di contare il numero di sopravvissuti… attenzione! Uno di loro si sta avvicinando qui! SIGNORE! LASCI IL MIO… -

- Crilin Roshi! Agente di polizia! E’ una questione di vita o di morte! Voglio avvisare i genitori e comunicare loro che tutti i bambini sopravvissuti saranno portati all’Accademia di Mr Satan, dove riceveranno le cure base e dove potranno essere ripresi! –

- Signor Agente! Ci può dire se vi sono stati dei morti? –

- Purtroppo sì… e sono molti. Ora i professori sopravvissuti ed il preside ci aiuteranno a capire chi e quante persone siano morte… ma la maggior parte dei deceduti riguarda dei bambini di prima elementare! L’esplosione è avvenuta al piano terra, nel teatro, dove tutti i bambini del primo anno stavano ascoltando un discorso dell’ispettore Juzo Megure! -

- Quando noi e i genitori potremo avere informazioni certe? -

- Il prima possibile… attenetevi ai comunicati rilasciati dalla Centrale di Polizia di Tokyo! Ora la cosa migliore che i genitori dei bambini possano fare è raggiungere l’Accademia per ricevere notizie certe sulla sorte e la salute dei loro bambini! Lì, potranno sapere se i loro bambini sono ancora vivi oppure…-

- CRILIN! MIO PADRE E’ PRONTO! DOBBIAMO ANDARE! –

- Mi scusi, ma ora devo andare! Ripeto! I genitori dei bambini si dirigano verso l’Accademia di Mr Satan! Tutti i sopravvissuti si troveranno lì! –

- Signore! Un’ultima domanda! In molti sospettano che Juzo Megure sia… ASPETTI! NON VADA! –

***

Ero crollato a terra in ginocchio, scioccato ed orripilato davanti a quella scena.

La scuola elementare Teitan, dove io andavo ogni giorno da quando ero tornato bambino, era stata attaccata da ignoti…

un attentato terroristico… una vendetta da parte della Yakuza nei confronti della polizia per aver attaccato con fermezza uno dei suoi clan. Questa era l’unica spiegazione che mi venne in mente, davanti a quella notizia.

Ecco perché Ai era rimasta così sconvolta… Ayumi! Mitsuiko! Genta! Loro potevano essere…

… e non solo loro… vi stava anche l’ispettore Megure dentro quella scuola!

Tutti quanti… tutti potevano essere morti…

E’… è un incubo! Non può essere vero… ma cosa sta succedendo a Tokyo!?” esclamò tremante Ran, con le lacrime agli occhi.

Non riuscivo più a respirare normalmente… cosa mi stava succedendo?! Stava di nuovo diventando tutto buio…

… troppo buio…

Conan… CONAN! AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI! C’E’ UN BAMBINO IN IPERVENTILAZIONE! AIUTO! AIUTATEMI!

Ragazzina, cosa… CHIAMATE SUBITO UN’AMBULANZA! DITEGLI CHE E’ URGENTE!

Non riuscii a riconoscere la voce della persona che mi stava aiutando… mi sentii completamente mancare e non ebbi più la forza di riprendermi, perdendo del tutto i sensi.

***

CRILIN

Dopo esserci tutti teletrasportati all’Accademia di Mr Satan, grazie a Goku che era arrivato immediatamente ad aiutarci, il Campione del Mondo, padre di Videl, aveva portato tutti i bambini dentro il suo istituto, ordinando ai docenti di suddividerli per classi e di portarli all’interno delle palestre.

Mezz’ora dopo, i docenti terminarono i calcoli e vennero a comunicarcelo.

La scuola elementare Teitan aveva più di mille cinquecento bambini iscritti, in base a ciò che ci era stato detto dal preside Ryujiro Uematsu, oltre a cento professori ed una ventina di bidelli.

All’appello, mancavano tuttavia più di trecento bambini, una ventina di maestri e tutti gli inservienti. Alla fine, il bilancio totale dei morti fu di 345…

… ma non solo loro…

… ad avere la peggio, per mia grande disperazione, furono anche l’ispettore Megure e le sue guardie!

E’ terribile…” ammise il mio amico Goku, osservando tutti i bambini sopravvissuti che si erano messi a piangere dopo aver vissuto sulla loro pelle quel terrificante incubo “… chi potrebbe mai volere la morte di tutti questi bambini?

Puntavano al mio ispettore…” affermai io, ancora scosso da quella scena “… solo una bambina è sopravvissuta all’interno di quel teatro… ci ha raccontato che quei due bastardi hanno sparato al mio capo… e solo a quel punto hanno azionato le loro bombe! E’ stata un’esecuzione in tutto e per tutto! E non solo… quei figli di puttana stavano perfino registrando tutto con una video-cam…

Se… sen-sei…

[Aku no Shinri – BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Poche volte avevo visto il mio compagno d’armi sayan sbiancare in quel modo. Quando entrambi ci voltammo, trovammo una ragazzina in lacrime davanti ai nostri piedi.

Era la bambina di cui stavo parlando al mio amico… si chiamava…

Ayumi! Piccola… va tutto bene!” la consolò subito Goku, riconoscendo la bambina “Adesso nessuno ti farà più del male…

… tutta la mia classe… sniff… la maestra Rumi… sniff… Genta… sniff… Mitsuiko… sniff… l’ispettore Megure… sniff… sono tutti morti… sniff… non sono riuscita a far nulla…

Ayumi… no. Nessuno avrebbe potuto fare nulla… nemmeno io…” la abbracciò Goku affranto “… nessuno avrebbe mai immaginato che se la sarebbero presa con voi… ti prometto che cattureremo tutti i responsabili…

… sen-sei… sniff… sono stata troppo debole… sniff… non diventerò mai forte come lei o Piccolo… sniff… mi dispiace…

Non è vero piccola… tu non sei debole! So che fa male, Ayumi… adesso aspettiamo i tuoi genitori, d’accordo?

La piccola annuì, distrutta, e si lasciò andare tra le braccia affettuose del mio amico, scoppiando a piangere disperata.

Goku si allontanò da me assieme ad Ayumi, consolandola come un padre fa con una figlia. Notai, sgomento, il suo sguardo carico di rabbia e frustrazione, mentre controllava tutti i graffi e le ferite della bambina, orripilandosi sempre di più quando ne vedeva alcuni a dir poco tremendi…

… l’ultima volta che l’avevo visto così era stata quando aveva creduto che Gohan, durante la nascita di Majin Buu, fosse morto.

Assistendo a quella scena strinsi i pugni per la rabbia così forte che le mie unghie tagliarono i palmi delle mani facendo colare il sangue…

… schifosi bastardi! Prendersela con dei bambini innocenti! Come avevano potuto?! E loro si facevano chiamare uomini d’onore?!

L’avrebbero pagata… MOLTO CARA!

Improvvisamente il mio cellulare cominciò a vibrare, ed io lo estrassi con sospetto dalla mia tasca. Avevo ricevuto un SMS molto strano da parte del mio collega Simon.

- RAGGIUNGIMI A QUESTA VIA, IN VOLO! HO TROVATO I SOPRAVVISSUTI DEL CLAN KUCHIKI! SONO LORO I MANDANTI DELL’ATTENTATO!

Allarmato, uscii dall’Accademia raggiungendo il giardino, tra gli sguardi preoccupati di Ayumi e Goku, dei due Great Sayaman e di Mr Satan, e mi alzai in volo partendo a razzo verso l’indirizzo inviatomi da Simon.

Conoscevo quel numero civico di Tokyo. Si trovava su una parallela alla casa del vecchio Ichigo! Quando li aveva raggiunti?! Non aveva per caso intenzione di fare una stupidaggine?!

Speravo proprio di no! Non era il momento di perdere il controllo!

Arrivai in meno di cinque minuti. Atterrai proprio davanti a Simon, il cui sguardo era l’immagine stessa della rabbia…

… oh no… Simon…

Si trovano tutti qui dentro…” spiegò il mio collega, indicando la villa alle nostre spalle “… ho seguito le loro aure, seduto fuori dalla stanza dell’ospedale, dal momento in cui hanno svaligiato la loro vecchia base. Stavo cercando di capire se erano arrivati tutti, quando… quando ho capito quello che stava accadendo, era già troppo tardi per intervenire! Sono stato un’idiota! Avrei dovuto avvisarvi prima!

Tutti sbagliano, Simon…” lo consolai io, cercando di calmarlo e di percepire le aure dentro la villa.

Erano un centinaio di uomini.

No, Crilin. Mi sono mosso troppo tardi e troppo male… c’è una cosa che voi non sapete! Non so come, ma qualcun altro è entrato dentro la villa del signor Ichigo! Due aure sospette sono entrate durante la notte, dentro la villa dei Kuchiki, ed hanno recuperato un’agendina dal suo ufficio privato, andandosene subito dopo. All’inizio avevo creduto facessero anche loro parte del clan Kuchiki, per questo ho continuato a seguire le loro aure pensando che avrebbero raggiunto gli altri in questa casa… ma la loro aura improvvisamente è sparita! Adesso non ho la più pallida idea di dove si trovino questi due né di chi siano!

Scusa… perché recuperare soltanto un’agendina? C’erano centinaia e centinaia di banconote… non era meglio puntare ad esse?” domandai io confuso.

Non lo so… ma credo riguardi tutti i numeri scritti su di essa. Ora però pensiamo a catturare questi bastardi!” mi rispose Simon, spiegandomi “Al mio via sfrutterò una delle mie tecniche per farli scappare via da quella casa… quando usciranno dalla porta principale, li metteremo semplicemente al tappeto! Ne ho abbastanza di sporcarmi le mani del sangue di questi viscidi bastardi!

… e già che ci stiamo li perquisiamo!” affermai io con decisione, grato non volesse compiere una strage come la sera precedente “Non permetterò che un altro di loro cerchi di suicidarsi! Pagheranno per tutto quello che hanno fatto!

Il mio collega annuì e mi fece segno di mettermi ai lati del cancello principale ed io obbedii all’istante.

Fece il conto alla rovescia con la sua mano.

Cinque…

… quattro…

… tre…

Una strana foschia violacea cominciò a propagarsi attorno a quella casa… di cosa si trattava?

… due…

… uno…

[Boso Suru Akui – BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Improvvisamente, da dentro quella casa, cominciarono a sentirsi delle urla terrificanti.

Illusioni…” mi spiegò semplicemente Simon con un sogghigno diabolico “… adesso non sono più in grado di utilizzare armi o altro… stanno per uscire!

La porta d’ingresso si spalancò all’istante, e da essa uscirono fuori una decina di uomini tutti in preda agli spasmi di dolore.

Sembrava fossero arsi dalle fiamme… urlavano frasi senza senso e maledicevano tutti gli Dei!

Urla del genere le avevo sentite solo una volta… quando Spopovich venne fatto scoppiare in aria dal mago Babidi, gonfiandolo lentamente come un palloncino.

Io e Simon uscimmo fuori dal nostro nascondiglio ed atterrammo tutti i nostri avversari quanto più velocemente possibile. Un minuto dopo, tutti loro erano riversi per terra, svenuti e spogliati di tutti i loro averi. Avevamo utilizzato i loro abiti per imprigionarli, lasciandoli in mutande. Erano in tutto cento sedici.

Ben vi sta!” esclamai io con soddisfazione “E con questo il Clan Kuchiki è mor…

Sangue…

Mi voltai confuso verso Simon… e mi vennero i brividi quando mi resi conto che era circondato da un’aura completamente nera ed oscura!

Ma cosa diavolo…?!

Vi squarterò… vi ucciderò… vendetta… carne… voglio carne…

SIMON!

Quell’aura sparì improvvisamente, come se non fosse mai uscita fuori dal corpo di Simon, il quale sembrò riprendersi dal suo torpore.

Passammo un minuto senza muoverci minimamente. Non mi era mai capitato di assistere ad una scena del genere… cosa era successo al mio amico? Non era da lui questo sfogo…

… possibile avesse dei problemi a controllare la sua rabbia?

Tranquillo, Crilin… ora sto meglio! Chiama il commissario Kuroda. Ora è lui il superiore… digli che sei stato tu a trovare e catturare questi vermi… in questo modo non verrò licenz…

[Itachi Uchiha – NARUTO]

Non ce ne sarà alcun bisogno!

Entrambi ci voltammo sorpresi. Davanti al cancello d’ingresso, infatti vi era proprio il nostro commissario, seguito da una cinquantina di auto della polizia che avevano circondato tutto il quartiere.

I vostri colleghi ci hanno portato qui!” ci spiegò Hyoe, indicando Domenico e Claudia “Hanno tracciato i tuoi movimenti, agente Kog, grazie al marchingegno che il tuo amico italiano possiede. Ci siamo limitati a seguirti!

Simon si voltò offeso verso i suoi compagni.

Con tutta probabilità, le sue intenzioni erano quelle di lasciarmi il merito della cattura dei criminali, poiché a causa della grave sanzione inflittagli dalla centrale, lui non era abilitato per svolgere quell’operazione. Il rischio maggiore, adesso, era senz’altro quello di essere cacciato via dalla polizia…

La tua sospensione è sospesa. Sei reintegrato a pieni poteri!

Tutti noi rimanemmo scioccati davanti alle parole del commissario, che sogghignando motivò la sua scelta.

Mi hai appena confermato che la strage di ieri è stata solo e soltanto attuata per salvare gli innocenti dentro la casa, e mi hai dimostrato di essere in grado di controllare i tuoi istinti omicidi! Avremo bisogno di un uomo come lei, agente Kog! RECUPERATE TUTTI I CRIMINALI E PORTATELI IN CENTRALE! STRAPPEREMO DALLE LORO ANIME TUTTE LE INFORMAZIONI CHE DESIDERIAMO! PAGHERANNO PER LA MORTE DELL’ISPETTORE MEGURE!

Tutti noi ci sbrigammo ad obbedire ai suoi ordini. Mentre ne raccoglievo due afferrando la patta delle loro mutande, notai il commissario prendere in disparte Simon e parlare con lui sottovoce.

Un quarto d’ora dopo, tutti i membri del clan Kuchiki erano stati scortati ed imprigionati all’interno dei camioncini penitenziari. Domenico e Claudia mi raggiunsero subito dopo aver completato l’arresto di tutto il clan, offesi.

Potevate avvisarci di questa storia…” iniziò Domenico, decisamente troppo agitato “In due contro un centinaio di assassini… che vi è venuto in mente?!

Nemmeno a me ha dato il tempo di parlarne con qualcuno… se non lo avessi seguito, avrebbe agito da solo!” ammisi io.

Il comportamento avuto da Simon mi aveva allarmato, e non poco…

… quella che avevo percepito era senz’altro un’aura oscura e malvagia. 

Era un’aura che, a mia percezione, non gli apparteneva affatto. Eppure, ormai, riuscivo a percepirla chiaramente dentro di lui…

… come se, dentro di lui, si trovasse una seconda personalità.

Avevo visto Hunter Warrior?

Io avevo immaginato si trattasse soltanto di un assassino spietato e crudele, ma sempre una maschera del vero Simon Kog. Tuttavia, qualcosa mi stava facendo ricredere su quell’aspetto…

… non era paragonabile, a livello di potenza, con mostri quali Freezer e Black Goku… ma l’oscurità del suo KI, dovevo prenderne atto, era molto… troppo simile alla loro!

Non potevo ignorarlo. Perciò decisi di fare una proposta ai miei colleghi.

Ragazzi… che ne dite se questa sera io e voi due ci incontrassimo a casa mia? Vorrei parlare di…

… di me. Non è vero?

Mi voltai scioccato alle mie spalle.

Accidenti! Ce l’avevo dietro le spalle e non me ne ero accorto! Il motivo era molto semplice… aveva l’aura azzerata!

EH?! SIMON!? DA DOVE…

Ci hai provato… se dovete vedervi, fatelo anche col piccolo Conan e con me… nel mio appartamento!” ci disse lui con preoccupazione “Anche io devo parlarvi di qualcosa… ed è molto importante!

***

SIMON

[Vector to The Heavens – KH Orchestra]

Quella giornata era andata perfino peggio della precedente…

… no… era stata semplicemente un inferno.

Nonostante avessimo catturato un intero clan di mafiosi nel giro di due giorni, le nostre perdite erano state troppo pesanti…

… erano morti centinaia di bambini innocenti… non potevamo sentirci soddisfatti...

… e l’ispettore Megure… era stato ucciso…

… era tutta colpa nostra!

Fui io, dopo aver ricevuto il permesso da parte del commissario Kuroda, a dover annunciare l’accaduto ai feriti in ospedale.

Miwako e Wataru scoppiarono a piangere, disperati. Heiji cominciò a sferrare pugni sul muro con la mano libera. Il detective Kogoro rischiò di avere un infarto, così come mio padre. In quell’occasione, non trovai Ai. Si era rinchiusa dentro al bagno, disperata, cercando in tutti i modi di chiamare i suoi amici dal cellulare.

Quando bussai alla porta e la chiamai, lei uscii lentamente, quasi implorante con lo sguardo… bastò quest’ultimo a farle capire che era tutto inutile…

... ma prima che potesse sfogarsi con me, decisi di alleggerirle, almeno in parte, quel peso straziante nel suo cuore, rivelandole che Ayumi si era salvata e che in quel momento si trovasse a casa.

Il lamento che produsse mi lacerò l’anima… non so quale santo riuscii a farmi trattenere le lacrime.

La cattura dell’intero clan Kuchiki si era rivelata un vero e proprio fallimento. Inutile girarci attorno.

Venni a sapere anche che Conan si fosse sentito male alla centrale di polizia e che fu portato nel nostro stesso ospedale per accertamenti. Per fortuna, non si trattò di nulla di grave e poté essere dimesso in meno di un’ora.

Alla fine io decisi di andare via e con me vennero mio padre, Ai e Conan. Quest’ultimo avrebbe passato le notti successive a casa del dottore, mentre Ran sarebbe andata a vivere da sua madre fino a quando Kogoro non fosse stato dimesso.

Erano le nove e mezzo quando raggiungemmo la casa di mio padre. Prima di salutarli, tuttavia, avevo chiesto a Conan di venire a casa mia e lui venne, lasciando che il dottore ed Ai rimanessero nella loro dimora.

Erano le dieci di sera quando tutti quanti ci riunimmo a casa mia. Eravamo io, Conan, Crilin, Domenico e Claudia, ovvero i membri della Sezione Anti-Mafia, e ci eravamo seduti in cucina, sulle sedie attorno al tavolo.

C’erano molti argomenti da trattare quella sera. Il primo riguardava ciò che non aveva funzionato in questi due giorni, valutando chi o cosa era necessario aggiungere alla nostra squadra. Il secondo riguardava tutti gli indizi che avevamo raccolto. Il terzo ed ultimo argomento riguardava il luogo segreto dove ci saremmo dovuti incontrare.

Come era prevedibile, fu difficile all’inizio intavolare un discorso serio, ma alla fine iniziammo a raccogliere i frutti di quell’incontro segreto.

[Crushing Defeat – DRAGON BALL SUPER]

Conan… quali sono, secondo te, gli errori più grandi che abbiamo commesso?” domandai io al piccolo, che imbarazzato ammise.

Io… io non so cosa dirti, Simon… ora che ho scoperto parte del tuo passato, mi vergogno a farti la paternale…

Non sono un genio… né tantomeno un santo. Anche io ho commesso i miei errori personali, ragazzino, ed i nostri amici lo sanno perfettamente!” lo rassicurai io con sincerità “Quello che ti chiedo sono dei pareri personali, non delle sentenze…

Allora d’accordo… credo che in questo momento siamo semplicemente troppo pochi” propose Conan a tutti noi “Con qualche uomo di esperienza in più, il nostro lavoro sarebbe stato certamente più semplice e preciso…

Sono d’accordo con te, Conan…” confermò Domenico, affermando poi “… il nostro secondo errore è stato sottovalutarli. Simon e noi abbiamo agito, se si può definire così, all’italiana. A differenza dei giapponesi, i mafiosi del nostro paese non possedevano delle tecnologie e delle armi così sviluppate e pericolose. Questo impediva ai nostri vecchi nemici di reagire in poco tempo. La Yakuza, invece, ci ha decisamente anticipato!

Non abbiamo preso in considerazione il fatto che anche altre persone fossero in grado di utilizzare il KI!” ammise Crilin con aria colpevole “Ero così abituato ad essere uno dei pochi uomini ad averlo appreso che non ho pensato esistessero nemici con carte simili da giocare. Domenico ha ragione… li abbiamo decisamente sottovalutati! Poi c’è un altro fattore da considerare… ci siamo fatti prendere troppo dalla rabbia e dalla frenesia. Abbiamo preso decisioni che, in altre situazioni, non avremmo mai preso

Sapevo a chi Crilin si riferisse…

… a me.

Era questo il motivo per il quale lui voleva parlare prima da solo con Domenico e Claudia. Ero io quello che si era lasciato prendere dalla rabbia, proprio davanti ai suoi occhi. Avevo perso il controllo della mia ragione per la seconda volta e, se non fosse stato per il grido del mio amico, avrei compiuto la stessa strage attuata l’altro pomeriggio.

Inutile girarci attorno. Quei tre anni nella Tele Information avevano dilaniato la mia anima e l’avevano destabilizzata, e quando mi trovavo di fronte a situazioni così minacciose, il mio lato da Hunter Warrior cercava di fuoriuscire da me e tenerlo a bada era un’impresa titanica.

Agire in solitario… non avere alcuna pietà del mio nemico… essere pronto ad uccidere senza alcun rimpianto… godere nel farlo…

Ero stato affidato a molti psichiatri in Italia, dopo la sconfitta dell’X-X-I, ma nessuno di essi mi ritenne mentalmente instabile, definendomi invece un uomo dalla mente brillante. Dentro di me, però, continuavo a sentirmi sporco, e gli avvenimenti di quei giorni altro non facevano che confermare quella verità.

Dovevo imparare a controllare quel lato oscuro del mio io… tenerlo a bada per non farlo fuoriuscire mai più!

Senza contare che abbiamo agito tutti in maniera separata…” seguì Claudia con dispiacere “Questa sezione è nata soltanto lo scorso pomeriggio ed eravamo solo in tre… poi si sono aggiunti Conan e Crilin, ma avevamo già preparato la frittata. Oggi la cattura è avvenuta solo e soltanto grazie a Simon e Crilin. Non possiamo continuare a muoverci in questo modo. Dobbiamo stabilire subito dei ruoli ben precisi ed essere tutti partecipi dell’obbiettivo comune!

Dei ruoli, eh?” esclamai io, riflettendo sulle parole dei miei colleghi.

[L’s Theme – DEATH NOTE]

Claudia aveva raccolto in un’unica motivazione tutti gli errori che avevamo commesso e ci aveva già dato uno spunto da cui partire.

Quindici…

Lasciai la cucina, tra la curiosità dei miei compagni che non mi seguirono. Mi affrettai a raggiungere l’armadio della mia camera da letto, recuperando dalla valigia uno dei miei giochi d’infanzia preferiti, regalato da mia madre per il mio decimo compleanno. Poi tornai dagli altri e lo mostrai loro.

Era la mia prima scacchiera.

Avevo sempre amato il gioco degli Scacchi, perché era impossibile barare per vincere. Se eri più bravo dell’avversario, vincevi… e se non lo eri, perdevi. Semplice. Fino a quel momento, non avevo conosciuto nessuno che fosse stato in grado di battermi, e tutti quelli che conoscevano la mia passione mi avevano consigliato di partecipare ad un torneo. Partecipai e vinsi, a livello nazionale, ad un solo campionato, a vent’anni, ma a causa degli avvenimenti della mia vita non potetti continuare.

Partecipare ad un altro di questi tornei non sarebbe stato affatto male. Era un ottimo allenamento per la mente, soprattutto nella situazione in cui ci trovavamo, ed era proprio per quel motivo che avevo deciso di mostrarla loro, parlando della mia idea.

Quale modo migliore di decretare i ruoli se non comparandoli a quelli degli scacchi? Non esiste modo migliore di simulare una battaglia… i Re rappresentano i nostri obiettivi e quelli della Yakuza. Chi cattura l’altro vince! In base a questo, adesso sappiamo che la nostra sezione dovrà contare di una regina, due alfieri, due cavalli e due torri, più otto pedoni! In tutto dovremo essere in quindici!

Poggiai la scacchiera proprio al centro del tavolo, visibile a tutti, e posizionai i due re nelle rispettive caselle di appartenenza. Noi saremmo stati i bianchi, la Yakuza i neri.

Partiamo dalle due torri… possono muoversi liberamente di più caselle ma solo in orizzontale ed in verticale. Se dovessi paragonare la torre ad una persona… sarebbe forte e caparbia, in grado sia di difendersi che di attaccare. Il suo punto debole, tuttavia, è la sua poca libertà di pensiero. Non è in grado di affrontare dei pericoli completamente da sola, e se lo facesse, metterebbe in pericolo sia lei che la sua squadra. Chi tra di voi si sente una torre?

Claudia, come avevo previsto, alzò la mano leggermente indispettita.

Sei perfetta nel ruolo di torre. Non ti sto offendendo… al contrario!” la tranquillizzai io immediatamente “Ogni ruolo avrà i suoi pregi ed i suoi difetti. E’ importante conoscere se stessi, perché solo così potremo migliorare. Ci servirà un’altra torre, ovvero una persona abbastanza forte sia in attacco che in difesa. Non deve essere obbligatoriamente una cima di intelligenza, ma deve conoscere molto bene i movimenti di un agente di polizia!

Io credo di sapere chi possa aiutarci… però devo prima parlarne con lui!” mi rispose immediatamente Conan “E’ anche molto intelligente… farebbe proprio al caso nostro!

Meglio così! Facci sapere la sua risposta quanto prima!” accettò Crilin, prima di domandare “Gli alfieri invece cosa rappresentano?

Posizionai una torre bianca sulla scacchiera, poi risposi alla domanda del mio collega più anziano.

Gli alfieri sono i pezzi che possono muoversi di quante caselle desiderano, ma soltanto in diagonale. Sono molto utili per difendere pezzi importanti o per incastrare il re nemico. Una persona molto simile agli alfieri è la figura dello scienziato, che con i suoi marchingegni può aiutare gli amici e mettere in trappola i nemici. Il loro punto debole è molto semplice: non possono cambiare il colore del loro sentiero… ovvero non sono in grado di agire in situazioni diverse da quelle in cui eccellono. Chi si sente un alfiere?

E’ il mio pezzo preferito!” affermò Domenico, posizionando l’alfiere bianco sopra la scacchiera “Sono curioso di sapere chi sarà il mio compagno…

Perché non chiedi a tuo padre?” mi propose Crilin con rispetto “I suoi gadjet sarebbero perfetti per noi, e lui non correrebbe alcun rischio con questo compito… oppure conosco un’altra mia amica altrettanto in gamba! Accetterà senza pensarci due volte!

Ci avevo pensato anche io, ma non mi va a genio l’idea di mettere in mezzo mio padre…” ammisi io infastidito dall’idea “… perciò preferisco prima conoscere la tua amica, prima di accettare. Magari potrebbero perfino parlare tra di loro per aiutarci, chissà. Adesso tocca ai cavalli… a mio parere ne abbiamo già due perfetti!

Davvero?” mi domandò incredula Claudia “Chi sarebbero?

Io mi limitai ad indicare Conan e Crilin, poggiando i due cavalli bianchi sulla scacchiera.

Eh?! Io un cavallo?” esclamò sorpreso il mio collega.

Perché scusa?” mi domandò invece Conan, con sorpresa.

Voi siete le frecce più imprevedibili del nostro arco. Un passo orizzontale o verticale… poi uno in diagonale. I cavalli sono, a mio avviso, i pezzi più rappresentativi degli scacchi, perché incarnano alla perfezione l’ideale del genio assoluto!” affermai io convinto delle mie parole “Conan… non so quale sia il tuo passato, ma conosco il tuo presente… e questo mi dice che tu sei un bambino prodigio di sette anni in grado di risolvere qualsiasi caso di omicidio tutto da solo. Al lato opposto ci sei tu, Crilin… non hai la stessa intelligenza di questo marmocchio, ma dai tuoi racconti so che hai affrontato dei mostri in grado di radere al suolo il nostro pianeta. Non importa se non hai sempre vinto le tue battaglie… le tue capacità nelle arti marziali e nell’utilizzo del KI, oltre alla tua esperienza nella polizia, saranno decisive per la nostra sezione Anti-mafia! Dubito che la Yakuza possa permettersi dei cavalli così potenti!

Dopo aver detto ciò, mi voltai verso i pezzi mancanti.

Ero una torre, un alfiere od una regina? Perché non chiedere direttamente a loro quale fosse il mio miglior ruolo?

A vostro parere, quale pezzo dovrei essere io?

E’ ovvio! Tu sei la regina!” mi rispose semplicemente Conan con un sorriso sincero “Attacco totale e difesa totale. Puoi muoverti di quante caselle vuoi in orizzontale o in verticale o in diagonale. Sei il pezzo che tutti vogliono distruggere, oltre che il più pericoloso da affrontare. E’ la persona che ha avuto più esperienze tra di noi. Tu sei forte, astuto, intelligente, sei un ottimo combattente e sai muoverti alla perfezione in situazioni di pericolo!

Senza contare che conosci dieci lingue in tutto…” rivelò a tutti Domenico sogghignando.

Ovviamente Crilin e Conan rimasero di stucco davanti a quella notizia, mentre Claudia ridacchiò davanti alla loro reazione.

CHE?! STA DICENDO SUL SERIO!?

Mi sono dovuto adeguare…” ammisi io, prendendo il pezzo della regina e posizionandolo sulla scacchiera “Il punto debole è molto semplice da intuire… l’eccesso di potere potrebbe portare la regina ad essere troppo arrogante e spavalda, rischiando di essere messa in trappola e mettendo a repentaglio la vittoria del suo esercito. Sì… direi proprio che la regina della nostra sezione sono io. Ora tocca ad otto pezzi molto particolari, ovvero i pedoni. Vi chiedo di fare attenzione, perché i pedoni potrebbero all’apparenza essere pezzi semplici da spiegare, ma non tutti riescono a comprenderne l’importanza. Questi possono soltanto muoversi in avanti, senza mai voltarsi indietro. Si muovono soltanto di un passo, massimo due alla mossa iniziale, e mangiano soltanto in diagonale con la stessa distanza. Se raggiungono l’altro lato della scacchiera, possono trasformarsi in un pezzo a loro scelta. Chi potrebbe rappresentare un pedone, secondo voi?

A rispondere fu ancora Conan, ma stavolta lo fece con incertezza.

[Colonna Sonora – SQUADRA ANTIMAFIA]

Sai… non ne ho la più pallida idea…

I nostri possibili sostituti…” specificai io con fermezza, sbalordendo tutti quanti “… non importa se sono piccoli come Conan o vicini alla pensione… gli otto pedoni sono coloro che dovranno sostituirci un giorno semmai uno di noi non dovesse sopravvivere alla partita. Le uniche qualità di cui hanno bisogno sono il coraggio, lo spirito di sacrificio… e soprattutto la forza di non arrendersi mai. Questo non è un ruolo dal quale si possono escludere le persone a noi care… se un vostro parente od un vostro amico ha queste qualità pretendo che ne diciate immediatamente il nome!

Nessuno si azzardò a parlare per diversi minuti.

Li avevo colti davvero alla sprovvista con quella decisione, ma non potevo fare altrimenti. Scegliere dei pedoni era la decisione più importante da prendere se dovevamo stabilire dei ruoli o se dovevamo combattere contro la Yakuza.

Che ci crediate o meno, i pedoni sono i pezzi più importanti degli scacchi. Adesso ve ne darò una piccola dimostrazione!

Presi tutti i pezzi neri e li posizionai davanti a quelli che avevo precedentemente messo.

Solo a quel punto notai il cambiamento nei loro sguardi… solo a quel punto detti loro la risposta a tutte le domande ed i dubbi che avevano avuto.

Tutti gli errori di cui abbiamo parlato in precedenza erano corretti e questa disposizione ne è la prova schiacciante… osservate! Quella che state vedendo in questo momento è la situazione iniziale con la quale abbiamo affrontato il clan Kuchiki. I neri sono i nostri avversari ed erano posizionati perfettamente, coi loro pedoni che hanno fatto da scudo momentaneo a tutti i pezzi più potenti, mentre a noi mancavano tutte le difese, oltre ad una torre ed un alfiere…

Tu stai paragonando i loro pedoni ai cecchini, non è così?” cercò di capire Claudia confusa.

Si. Ieri, il clan Kuchiki ha mandato tutti i suoi pedoni allo sbaraglio ed io, regina, ho piazza pulita riportando la nostra situazione in parità!

Detto ciò, tolsi tutti i pedoni neri dalla scacchiera.

A questo punto, però, comincia la parte peggiore. Una preda ferita ha solo due possibilità... arrendersi al predatore o lottare per la sua vita! Purtroppo per noi il clan Kuchiki ha scelto la seconda, e lo stesso abbiamo fatto io e Crilin. Alla fine, gli unici a rimanere in piedi sono stati i due re…

Presi la scacchiera e la rivoltai, facendo cadere tutti gli altri pezzi sul tavolo… poi riposizionai i due re su di essa.

… e a questo punto, la partita è terminata in parità. Nessuno di noi ha raggiunto il suo reale obiettivo… e tutti hanno perso! L’unica cosa che rimane da fare è ricominciare a giocare, fino a quando uno dei due pretendenti non si arrende… aumentando il numero delle vittime. Questa battaglia ormai è iniziata e non può più essere fermata. Sarò sincero con voi… io ho già in mente una delle mie pedine, mentre sull’altra sono ancora indeciso… la prima è Son Pan, nipote di Mr Satan! La seconda è Ai Haibara, mia sorella adottiva!

Davanti a quelle scelte, tutti rimasero letteralmente scioccati!

DUE BAMBINE?!” esclamò furibondo Domenico “Vorresti mettere contro la Yakuza due bambine innocenti? Vuoi rovinare loro l’infanzia?!”

Io non voglio rovinare la loro vita… VOGLIO CHE IMPARINO A COMBATTERE PER IL LORO FUTURO!

Domenico sbiancò di colpo notando il mio sguardo carico di rabbia e rancore per tutto quello che era successo quel giorno.

Claudia e Crilin capirono la mia agitazione e si fiondarono subito a trattenermi, ma non ce n’era bisogno. Non avevo perso il controllo questa volta.

Simon… ti prego! Devi essere molto più chiaro! Non ci stiamo capendo nulla!” mi disse supplicante Crilin “Pan ha soltanto cinque anni, ed è la figlia di un mio grande amico! Perché proprio lei? Non sarebbe più saggio parlarne con l’agente Sato o l’agente Takagi?

Semplicemente non sono adatti…” risposi loro con fermezza “… tra un anno loro due si dovranno sposare e dovranno pensare a creare una famiglia… dovranno sacrificare il loro futuro per il bene dei loro figli. Lo stesso potrebbe valere per tua moglie C-18. Mi hai raccontato quanto lei sia più forte di te, ma non posso chiederle di mettere a rischio tutto ciò che ha costruito con te per il bene del Giappone. I pedoni sono pezzi che non possono avere alcun rimpianto perché in gioco ci sarà il loro futuro! Non è tutto… c’è una cosa che non mi avete dato modo di spiegare…

Cioè?” mi chiese sempre più confusa Claudia.

Loro non devono combattere adesso al nostro fianco, e spero non lo facciano in futuro… il nostro compito sarà semplicemente quello di appoggiare tutte le loro scelte, aiutandoli a crescere e a maturare. Mandare un pedone a combattere contro dei nemici senza alcuna preparazione è un vero e proprio suicidio… ciò che dovremmo fare è aiutarli a non inchinarsi davanti al potere della Yakuza! Pan è gentile, generosa, coraggiosa e desidera diventare forte come suo nonno per diventare una grande eroina! Per lei la Yakuza è già una nemica e non accetterebbe mai di farsi comandare da un uomo come quell’imbecille di Aizen Abarai! Ecco cos’è un pedone! Ciò che dovremo fare noi è darle tutta la mano possibile affinché il suo sogno si realizzi!

Allora perché hai scelto Ai? Perché proprio lei? Non vuoi mettere il dottor Agasa in mezzo a questa storia… e ci infili dentro proprio la sua figlia adottiva?” mi domandò sconvolto Conan, incapace di accettare che io avessi preso anche solo in considerazione quell’idea.

[L’aquila – SQUADRA ANTIMAFIA]

Perché quella bambina, nonostante non voglia raccontarlo, ha passato una vita simile a quella che ho vissuto io… ed è un vero e proprio miracolo che ne sia uscita quasi del tutto indenne! Io non riesco più nemmeno a riconoscermi, ma lei… dentro di se, lei ha un coraggio che deve solo lasciar andare! Deve solo comprenderlo, Conan… distruggere quella corazza che ha costruito attorno a se… Ai deve capire di non essere da sola e che tutte le persone vicino a lei l’apprezzano e desiderano soltanto la sua felicità. Solo quando capirà che l’unica maniera di sfuggire alle sue paure è affrontarle e sconfiggerle… solo allora diventerà un pedone perfetto per la nostra lotta contro la Yakuza… e ricomincerà davvero a vivere!

Le braccia del piccolo Conan caddero sui suoi fianchi, mentre tutti gli altri riuscirono finalmente a capire il mio messaggio.

Persone che possano trasmettere il nostro messaggio… ragazzi che desiderano la pace e la gioia… questi sono i pedoni…” comprese finalmente Crilin, sorridendo colpito.

Sono un idiota, lo ammetto…” disse amaramente Domenico, rendendosi conto di quanto fossero importanti le mie parole.

E’ lo stesso sogno che tanti eroi, morti per la mafia, ci hanno chiesto di trasmettere alle generazioni future…” esclamò Claudia commossa, ripensando sicuramente a tutti i colleghi che erano morti per proteggerci durante l’infiltrazione alla X-X-I.

… ed è lo stesso messaggio che ieri l’ispettore Megure ci ha comunicato prima di andare in quella villa…” conclusi io, con una stretta al cuore per la sorte che gli era capitata…

***

“… voglio che mi facciate un’ultima promessa, prima di darvi il mio completo benestare. Se dovesse succedermi qualcosa… qualsiasi cosa… questa sezione dovrà andare avanti anche senza di me! Sono stato chiaro?”

“Mi ascolti molto bene, signor ispettore! Se qualcuno si azzarderà a torcerle anche solo un capello dovrà vedersela con me… mi ha capito?!”

“Può stare tranquillo, agente Kog… non credo che potranno torcermi quei pochi capelli che mi rimangono!”

***

Una lacrima scese lungo il mio viso ripensando ai discorsi che avevamo fatto la sera precedente.

Non ero riuscito a proteggerlo… era morto a causa dei nostri errori, così come tutti quei bambini. Quel peso me lo sarei portato per il resto della mia vita, fino all’inferno.

Tuttavia potevo ancora mantenere la mia promessa… la Yakuza doveva sparire, esattamente come aveva fatto la Mafia Italiana…

… ed ero pronto a tutto pur di vendicare le sofferenze che avevano causato ai miei amici!

Allora io… credo di conoscere una persona… posso scegliere Ran come pedone? Lei un giorno vorrebbe diventare un ispettore… credete che sia adatta?” mi domandò il piccolo Conan, abbassando lo sguardo. Sembrava gli avessero appena strappato un dente senza anestesia.

Io mi avvicinai al piccolo ragazzino e gli accarezzai la testa, comprendendo le sue paure.

Fidati di me, Conan… se c’è qualcosa che una persona apprezza è proprio il sentirsi appoggiata! Non potevi fare scelta migliore!

Allora anche io ho delle persone da proporre…” propose allora Crilin “… una si chiama Bra ed è una coetanea di Pan. E’ forte, proprio come la nipotina di Satan. Anche lei non si farebbe mettere i piedi in testa dalla Yakuza, ma è una piccola testa calda come suo padre… mentre l’altra persona è mia figlia, ma non sono convinto della mia scelta. Vorrei farvela conoscere, così potreste dirmi voi se è adatta…

Tua figlia ha tendenze criminali?” gli domandò Domenico.

ASSOLUTAMENTE NO!

E’ coraggiosa?” gli chiese invece Claudia.

Ecco… non lo so… so che si sta allenando nelle arti marziali col mio amico Ten Shinan ma non so quanto sia diventata forte… so che le piacerebbe diventare una ranger come il mio nuoro, ma…

Allora tua figlia è un ottimo pedone!” lo rassicurai io, poggiandogli una mano sulla spalla “Abbiamo cinque pedoni… ne mancano altri tre e potremo incominciare la seconda partita! Sai a chi stavo pensando, Crilin? Alle ragazze che si stanno allenando all’Accademia di Mr Satan! Una era Ran, mentre le altre due…

… si chiamano Kazuha Toyama e Sera Masumi!” rispose immediatamente Conan alla mia domanda “Insieme a loro ci stanno anche le mie amiche Ai Haibara e Ayumi Yoshida!

[No More – DRAGON BALL SUPER]

Anche quella bambina si sta allenando con Goku? Ora capisco perché si è attaccata tanto a lui quando lo ha visto all’accademia… poverina…” ammise Crilin dispiaciuto prima però di dichiarare allegramente “… per fortuna gli allenamenti del mio amico la faranno diventare molto più estroversa e forte!

Un’idea mi balenò subito in mente.

E se…

Crilin… Conan… quando si allenano di solito le ragazze?

Il sabato, se non sbaglio…” rispose il padre di Marron “Perché?

Semplice… voglio assistere ai loro allenamenti!” risposi loro con fermezza “Voglio vedere la loro reazione quando la prossima volta sarò io il loro insegnante!

Vuoi allenarle tu?” mi chiese sorpreso Domenico “Non immaginavo avresti insegnato loro le tue tecniche segrete…

Non impareranno a copiarmi… ma a trovare una loro strada! Voglio dimostrare loro che non è necessario percorrere la stessa strada di Son Goku o del nostro amico Crilin… è possibile diventare forti anche grazie all’astuzia! Questo è il mio obiettivo per il prossimo sabato!

Decisi di recuperare i pezzi della mia scacchiera e di rimetterli a posto.

Nel mentre, incominciai già a pensare ad una possibile sfida da proporre alle giovani allieve, una prova in grado di stimolare non soltanto la loro forza e la loro astuzia, ma anche il loro carattere nascosto…

… un combattimento uno contro tutti era l’ideale per loro. Io, al massimo della mia potenza e delle mie capacità, contro le ragazze e i loro maestri…

… sarebbe stato davvero divertente! Avrei finalmente valutato la potenza di tutti gli amici di Crilin!

Tornai dai miei colleghi e domandai ancora.

[Terror – DRAGON BALL SUPER]

Adesso voglio parlarvi di una scoperta che ho fatto di recente… prestate il massimo dell’attenzione!” iniziai io, cominciando il mio racconto “Ricordate l’incontro segreto di ieri sera? Mentre stavamo discutendo, due aure sospette sono entrate dentro la villa di Ichigo Kuchiki. Hanno raggiunto il suo ufficio, riuscendo ad eludere tutte le trappole. Hanno recuperato l’agendina che tu, Claudia, hai memorizzato. Dopodiché sono fuggiti senza lasciare alcuna traccia del loro passaggio. Improvvisamente questi tizi hanno azzerato la loro aura, dissolvendosi nel nulla. Ora non ho la più pallida idea di dove si trovino!

Tiro a indovinare… non facevano parte del clan Kuchiki, non è così?” affermò Claudia.

Lo penso anch’io…” ammise Conan riflettendoci su “… per quale motivo avrebbero dovuto recuperare un’agenda personale del loro boss quando il pericolo maggiore riguardava la cassaforte con dentro i soldi? Scommetto che i suoi compagni non sapevano nemmeno della sua esistenza!

Indovinato!” confermai io “Un’ora dopo, infatti, tutti i membri rimanenti del Clan Kuchiki sono entrati nella villa e non hanno minimamente toccato l’ufficio, fiondandosi invece dentro la camera blindata e recuperando tutti i soldi che vi erano all’interno. Hanno portato il loro bottino dentro un’altra villa, la stessa nella quale li abbiamo catturati. Lo ammetto… all’inizio avevo pensato che i primi due sconosciuti facessero parte dello stesso clan. Per questo, invece di andare ad attaccare i Kuchiki, ho atteso che questi due li raggiungessero nel loro nascondiglio… quando poi mi sono reso conto che i kamikaze si trovassero già a scuola e che le due aure si fossero completamente azzerate, ho compreso il mio sbaglio. Per fortuna Crilin, i due Great Sayaman e Goku sono riusciti a salvare quante più vite possibili e a portare tutti i sopravvissuti all’Accademia di Mr Satan. E’ solo a quel punto che io ho chiamato Crilin, l’unico tra di voi in grado di raggiungermi in pochi minuti… per il resto sapete cosa è successo. Claudia… tutti i numeri di cellulare che hai memorizzato… potresti scriverteli su un quaderno? Quando ci incontreremo al prossimo meeting, vorrei controllarli e leggerli tutti…

Avevo già iniziato questo pomeriggio perché sapevo me lo avresti chiesto…” mi rivelò la mia collega alzando il pollice all’insù “… domani sera sarà pronto!

Meglio evitare di comunicare con i cellulari o i computer per questioni legate all’Anti-Mafia…” decretò Domenico con fermezza “Dobbiamo pensare ad un modo per rimanere aggiornati senza farci beccare da altri personaggi scomodi!

Ecco… grazie Domenico! Mi hai dato lo spunto per parlarvi di un argomento ancora più importante! Vedete di ascoltarmi con attenzione!

Quando ricevetti l’attenzione da parte di tutti i miei compagni, affermai loro.

[Golden Frieza Takes the Stage! – DRAGON BALL SUPER]

Qualunque cosa accada o vi dica… non fidatevi di Hyoe Kuroda fino a un mio differente ordine!

E’ successo qualcosa mentre parlavate dopo la cattura del clan Kuchiki, non è così?” capì Crilin.

Mi ha detto esattamente queste parole…” raccontai io riferendo il messaggio di Hyoe “– Non so cosa tu o i tuoi amichetti stiate architettando… ma dato che l’ispettore Megure si è fidato così tanto di voi, non posso fare altro che appoggiarlo nonostante sia morto. Ma vi avverto… non tollererò che avvenga un’altra strage del genere! Ricordati sempre che i Corvi sono sempre appollaiati sui loro trespoli, in attesa dei vostri cadaveri! –“

Tutti gli altri mi guardarono confusi. Solo Conan cambiò letteralmente espressione del viso…

… sembrava lo avessero minacciato con una pistola!

Non so voi… ma a me sono venuti i brividi!” affermò Crilin “Soprattutto la parte dei corvi…

Proprio per questo sarà meglio lasciar perdere gli aiuti di Kuroda… ho il sospetto possa fare il doppio gioco!” affermai io, trattenendo un grosso sbadiglio “Direi che si è fatta una certa ora… sarà meglio riaggiornarci la prossima volta. Non comunichiamo coi cellulari, incontriamoci di persona qui un giorno a settimana. Abbiamo già una prossima data, ovvero sabato mattina all’Accademia. Vedete di non mancare… Crilin! Potresti invitare anche tua figlia, Pan e Bra all’allenamento? Voglio vedere anche loro all’opera!

Sì, ma certo!” esclamò subito il mio collega accennando un cenno con la testa “Credimi… ti lasceranno a bocca aperta!

Lo spero con tutto il cuore…” affermai io speranzoso.

Quelle otto giovani ragazze potevano davvero diventare la nostra ancora di salvezza nel momento del bisogno.

***

CONAN

[Kokoro o Shihai Shite iku Yami – BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Avevo avuto un attacco di panico subito dopo aver sentito quella notizia al tele-giornale. Ero stato aiutato da Ran e, scoprii con mia grande sorpresa, dal commissario Kuroda, i quali furono tempestivi e chiamarono immediatamente l’ambulanza.

Quando avevo riaperto gli occhi, Ran si era gettata tra le mie braccia assieme ad Ai, la quale aveva saputo quello che mi era successo. I medici dell’ospedale mi avevano detto che era tutto apposto e che potevo già uscire dall’ospedale.

Avevo ricevuto il permesso, da parte di Ran, di passare la notte a casa del dottor Agasa per stare vicino ad Ai, mentre lei sarebbe andata a dormire da sua madre per quei giorni. Prima, però, avevo deciso di passare a casa di Simon, assieme a Crilin e i nostri nuovi amici italiani. Qui, tutti noi avevamo discusso di quanto fosse successo e di quanto dovessimo ancora migliorare.

Era stato un incontro molto fruttuoso. Mi era davvero piaciuta la sua spiegazione attraverso i pezzi degli scacchi. Era riuscito a farsi capire molto velocemente, riuscendo a trasmetterci tutto il suo desiderio di vendetta nei confronti della Yakuza.

Solo la spiegazione dei pedoni ci aveva lasciato senza parole. Delle persone a cui lasciare in eredità l’esito di quella battaglia terribile e cruenta… delle otto scelte, cinque di queste facevano parte della mia vita quotidiana. Sarebbe stata la scelta più giusta? Oppure le stavamo condannando ad un destino troppo crudele?

Poi c’era quella scelta, presa da Simon, di prendere il controllo provvisorio dei loro allenamenti…

… desiderava osservarle in battaglia… e solo a quel punto avrebbe dato carta bianca sulle nostre decisioni.

Ciò che invece ci aveva rivelato sul commissario Kuroda mi aveva fatto venire i brividi.

Quello non era un messaggio qualsiasi e solo io potevo saperlo…

… Hyoe Kuroda conosceva gli Uomini in Nero!

Era Rum? Non era Rum? Non potevo ancora saperlo. Sapevo che una delle sospettate, la professoressa Rumi, fosse morta durante l’attacco della scuola, dato che si trovava al piano terra insieme all’ispettore Megure e a tutti i bambini e professori delle prime elementari. Ora rimanevano soltanto quel cuoco davanti casa del detective Kogoro, Kanenori Wakita, e Hyoe Kuroda come sospettati.

Tutti quanti uscirono dall’appartamento di Simon, salutandolo ed augurandogli buonanotte. Solo io rimasi dentro casa, dato che il figlio del dottor Agasa mi avrebbe riaccompagnato a casa del mio amico.

[Soundtrack 11 – DETECTIVE CONAN]

Cinque minuti dopo eravamo fuori dagli appartamenti, in mezzo alla strada.

In quel momento ero troppo scosso dalla morte di Sonoko, dell’ispettore, di Mitsuiko e di Genta per poter pensare lucidamente.

La scuola elementare Teitan di Tokyo aveva perso tutti i suoi bambini della prima elementare, più alcuni di seconda che si trovavano proprio sopra il teatro. Le bombe, esplodendo, avevano fatto crollare anche il soffitto facendo precipitare sotto le macerie altre vittime innocenti.

Solo Ayumi era riuscita a sopravvivere a quella deflagrazione improvvisa, probabilmente grazie ad una barriera di KI che aveva eretto per istinto di sopravvivenza, senza nemmeno rendersene conto, come mi aveva rivelato Crilin subito dopo averla vista.

Io, Ai e la professoressa Kobayashi eravamo stati graziati dal destino. Il sottoscritto si era salvato perché era assieme a Ran alla centrale di polizia. Ai si trovava col dottore Agasa all’ospedale, vicino a Simon. La maestra aveva il giorno libero.

In meno di due giorni la mia vita era di nuovo cambiata completamente, esattamente come era successo sei mesi prima… e per la prima volta non sapevo più come agire!

Simon… posso farti una domanda?

Certo, piccolo… cosa vuoi sapere?

Quando hai lavorato nell’anti-mafia… non hai mai avuto paura per la sorte dei tuoi amici?

Mi voltai preoccupato verso di lui.

Mia madre non è stata colta da un ictus… ma è stata uccisa davanti ai miei occhi a causa di un attacco mafioso da parte della Tele-Information. Da quel giorno non c’è stato un momento in cui non abbia provato il terrore di svegliarmi e di vivere ogni giornata… o l’incubo di addormentarmi e non riaprire più gli occhi…

Allora perché hai deciso di entrare nella Tele-Information come infiltrato? Avresti potuto vivere una vita tranquilla…

Tu accetteresti di vivere una vita tranquilla adesso? Dopo che così tante persone così care a te sono state ingiustamente uccise? Ran accetterebbe di non lottare e di non vendicare la morte della sua migliore amica?

Compresi le parole di Simon, e scossi il capo lasciando che qualche lacrima rigasse il mio viso.

Questo però non cancellava la mia paura…

Quando ti succedono dei fatti così brutti, Conan… degli avvenimenti tanto traumatici… le uniche due scelte che ti rimangono sono… arrendersi all’inevitabile… o diventare ancora più forte, reagire e renderti invulnerabile! Solo in questo modo sono riuscito a vendicare la morte di mia madre! E’ vero… non passa giorno che io abbia paura per voi o per la mia vita… ma la mia paura più grande… quella che più mi strazia l’anima da quel giorno… è di essere dimenticato dalle persone a cui voglio bene…

Dimenticato?” domandai io stranito.

Si…” mi disse lui, stringendosi il petto con una mano “… Conan. Tu non sai ancora tutta la verità, come io non so tutta la tua. A causa del mio passato, esiste una probabilità, seppur remota, che, un giorno, io sparisca senza lasciare alcuna traccia o spiegazione… e ho paura della sofferenza che procurerei ad Hiroshi e Ai. Tu riesci a comprenderlo, piccolo Conan?

Annuii con sincerità.

Sì, anche io avevo quella paura. Se l’organizzazione dei MIB fosse riuscita a trovarmi come Conan e ad uccidermi, Shinichi e Conan sarebbero spariti per sempre dalla vita di Ran, ed il solo pensiero del dolore che le avrei procurato mi faceva tremare di paura.

Lo immaginavo… facciamoci una promessa! Un giorno, quando ci fideremo completamente l’uno dell’altro, entrambi saremo sinceri l’uno con l’altro e ci racconteremo i nostri segreti… ci stai?

Io annuii, alzando il pugno verso di lui.

Anche stavolta i pugni vennero collegati all’unisono rafforzando ancora una volta quel legame che si era creato.

Eccoci qui! Io vado a casa!” mi avvertì Simon dopo aver raggiunto la dimora di suo padre e dopo aver suonato il citofono “Mi raccomando… vedete di dormire questa notte! Siete rimasti svegli per più di un giorno! Se ci dovessero essere dei problemi, non esitare a chiamarmi!

D’accordo… tu non vuoi rimanere qui? A tuo padre farebbe piacere…

Dopo l’attacco di stamattina preferisco rimanere nel mio appartamento… ho bisogno di recuperare completamente le mie energie… buonanotte!

Come vuoi… buonanotte Simon!

Varcai il cancello d’ingresso, mentre il giovane si allontanò lentamente senza voltarsi nemmeno una volta, dalla parte opposta di casa sua.

Questo fece nascere in me dei sospetti, che si rivelarono esatti quando mi resi conto che qualcuno ci aveva seguiti nel frattempo, celandosi dietro ad un palo.

[Shittori Tasogare – BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Non ebbi tempo di pensarci. Ai uscì fuori da casa e mi fece entrare dentro, non lasciandomi il tempo di avvertire Simon. Non potevo nemmeno pensare di chiedere aiuto alla mia amica o a suo padre, o si sarebbero preoccupati.

Dopo essere entrato dentro casa, mi arrivò un messaggio sul cellulare da parte di Simon.

- L’ho visto… me ne sbarazzo immediatamente ;-) Saluta mio padre ed Ai da parte mia e dì loro che sto bene e che non devono preoccuparsi di me! Ci vediamo sabato all’Accademia! -

Quel testo riuscii a calmarmi. Avevo conosciuto Simon solo da poco, ma già avevo imparato una cosa importante di lui…

… non faceva mai promesse a caso!

Conan… stasera possiamo dormire assieme al dottore?

Accettai senza problemi la supplica della mia amica, cingendole un braccio attorno alla sua spalla.

Aveva pianto da poco…

Era ingiusto. Lei voleva soltanto una vita felice e senza sofferenze… ed ogni volta il destino cercava di voltarle le spalle. Cosa aveva fatto di così male per meritarsi tutto questo?

Mi fermai improvvisamente e l’abbracciai dolcemente, cogliendola alla sprovvista.

Ku… Kudo-Kun…

Non l’avranno vinta…” le sussurrai io nell’orecchio “… per quanto possano essere forti… nessuno di questi bastardi l’avrà vinta contro di noi… ti avevo promesso di proteggerti e continuerò a farlo nonostante tutto! D’accordo?

Lei accettò il mio abbraccio e le mie parole, ricominciando a piangere di dolore.

Nemmeno io, stavolta, riuscii a trattenermi… e potei dare sfogo a tutto lo strazio che avevo provato in quei giorni…

***

SIMON

[Itachi Uchiha – NARUTO]

Dopo aver mandato un messaggio a Conan, mi accinsi subito a controllare l’aura del nostro stalker.

Non era così malvagia come pensavo. Assomigliava più all’aura di un poliziotto. Non era in grado di utilizzare il KI, perciò sarebbe stato molto più facile scappare da lui.

Tuttavia i miei piani erano molto differenti…

… quando meno se lo aspettò, decisi di attaccarlo e di metterlo al tappeto senza dargli il tempo di reagire. Un colpo di taglio alla nuca da dietro le sue spalle, dopo essergli sparito davanti agli occhi, fu più che sufficiente.

Il povero malcapitato cadde per terra, privo di sensi, mentre io mi accinsi subito a controllare le sue tasche.

Fui fortunato. Vi trovai una pistola ed un portafoglio, con all’interno una carta d’identità ed un distintivo…

… FBI… Andre Carmel…

Sospirai con disappunto, rimettendo tutto dentro le sue tasche ed incamminandomi definitivamente a casa mia.

Ci mancava soltanto la polizia americana a darmi le tracce in quella situazione complicata… possibile mi avessero già scoperto?

Non ero ben voluto dallo stato d’oltre oceano. Nel corso della mia infiltrazione, molti degli obiettivi si erano rivelati politici americani, sia democratici che repubblicani, corrotti e senza scrupoli. Erano, purtroppo per il sottoscritto, uomini con tante persone a proteggere le loro schiene, e ciò portò Hunter Warrior ad avere quella taglia spaventosa.

Dopo essere entrato all’interno di casa mia, tuttavia, percepii l’aura di un’altra persona avvicinarsi allo svenuto agente americano, facendolo entrare nella sua abitazione.

Sorrisi, riconoscendo l’energia di quell’uomo.

Ora capivo il motivo per il quale Conan si fidava molto di quel tizio… perché avevo il sospetto che la nostra torre sarebbe stata proprio lui?!

***

Ammettetelo… in quanti di voi si aspettavano un simile scenario già nel sesto capitolo? Sono stato parecchio cinico…

SONOKO – Anche parecchio stronzo, se posso permettermi!

AUTORE - Ehm… Sonoko… è stata solo una scelta di…

SONOKO – SCELTA DI TRAMA UN CORNO! HAI TOLTO DI MEZZO IL PERSONAGGIO FEMMINILE PIU’ AMATO DI QUESTA SERIE!

AUTORE – ( Seh… come no… )

JUZO MEGURE – Sonoko, non farti prendere dalla rabbia… l’autore deve aver avuto le sue buone ragioni per far questo…

GENTA – Io, ad essere sincero… vorrei tanto capire perché se l’è presa proprio con noi! Non ci ha nemmeno fatto fare qualcosa di grandioso… e poi volevamo partecipare alle lezioni del signor Goku, come Ayumi ed Ai!

MITSUIKO – Ben detto, Genta! Questo è stato un colpo basso, signor Autore! Un gesto simile non ce lo saremmo mai aspettato da parte sua!

AUTORE – ( E che p****… ed ora che mi invento… ma certo! ) GIUSTO! Mi stavo proprio per dimenticare delle nuove novità! Da questo momento, voi quattro aiuterete i nostri lettori con gli indizi! ( Ti prego… fa che se la bevano… fa che se la bevano! )

GENTA & MITSUIKO – CI STIAMO! NON POSSIAMO TIRARCI INDIETRO COME MEMBRI DEI DETECTIVE BOYS!

JUZO MEGURE – ( Poveri ragazzini, ci sono cascati subito… ) Allora ci sto anche io!

SONOKO – Scordatelo, autore da strapazzo! IO PRETENDO DI ESSERE RESUSCITATA CON LE SFER…

AUTORE – ALT! ALLARME SPOILER! Non aggiungere parti della storia che non possiamo ancora raccontare… o dirò a Re Yammer di spedirti negli inferi! E poi... ( a questo punto, dovrò andarci sul pesante con lei… ) tu sei la famosa detective Sonoko Suzuki! Tutti vorranno sapere le tue deduzioni! Certo, potrei anche resuscitarti al volo, se proprio ci tieni… ma ti conviene davvero indossare quegli scomodi Kimono per sudare come i maiali!

SONOKO – Mmmmhhhh… interessante… d’accordo! Ci sto!

JUZO MEGURE – (Non ci credo… ci è cascata anche lei… )

Perfetto! Direi di annunciare subito una grande notizia. Questo è l’ultimo capitolo nel quale aggiungerò i nuovi indizi sui due manga/anime che inserirò come Crossover! Chi è sicuro della risposta, può scriverla nella recensione… e chi indovinerà entro la pubblicazione del prossimo, riceverà un’anticipazione sul ruolo in questa storia!

Riepiloghiamo gli indizi per il primo Manga!

1. Il suo manga-ka ha ancora 31 anni, il giorno della pubblicazione di questo capitolo.

2. E’ un manga in cui, a farla da padrone… sono gli EROI!

3. 47-6C-69-20-65-72-6F-69-20-73-6F-6E-6F-20-6F-72-64-69-6E-61-74-69-20-69-6E-20-62-61-73-65-20-61-64-20-75-6E-61-20-63-6C-61-73-73-69-66-69-63-61-2C-20-65-64-20-69-6C-20-70-69-F9-20-66-6F-72-74-65-20-E8-20-72-69-6E-6F-6D-61-74-6F-20-70-65-72-20-65-73-73-65-72-65-20-75-6E-61-20-6C-65-67-67-65-6E-64-61-20-6E-65-6C-20-73-75-6F-20-6D-65-73-74-69-65-72-65-2E .

MITSUIKO & GENTA – Ehm… E’ TROPPO GENERICO! E POI L’ULTIMO INDIZIO E’ IMPOSSIBILE DA DECIFRARE!

AUTORE – Lo ammetto, per voi bambini è un tantino troppo generico…

SONOKO – SOLO PER LORO?! NEMMENO NOI ADULTI POSSIAMO…

JUZO MEGURE – MA CERTO! Scommetto che è un codice informatico, dico bene?!

AUTORE – Esattamente! L’ultimo indizio è un codice ESADECIMALE, che sfrutta 16 caratteri (quelli numerici da 0 a 9, e quelli letterali da A ad F) per tradurre dei comandi ad un computer! Il miglior consiglio che posso darvi è quello di andare a cercarvi un sito che traduca dal codice esadecimale a quello letterale, oppure di andare a cercarvi una TABELLA ASCII per il codice Esadecimale!

MITSUIKO – AH! Ora è più leggibile!

AUTORE – Però devo ancora aggiungere l’ultimo indizio! Spero che, con questo, io possa chiarire tutti i vostri dubbi su questo manga. Pronti?!

4. La serie Anime è in fase di riproduzione in Italia da settembre 2018!

SONOKO – Pronto?! NOI QUATTRO SIAMO GIAPPONESI! COME DOVREMMO FARE A SAPERE QUALI ANIME FANNO NELLA TUA NAZ…

GENTA – ECCO! Ho trovato! E’ stato semplicissimo!

JUZO MEGURE – Bravissimo Genta!

SONOKO – EHHH?! MA MI PRENDETE IN GIRO?

AUTORE – ( Persino un bambino di sette sa fare delle ricerche su internet con il suo smartphone ) Ebbene sì… è proprio quello!

MITSUIKO – Abbiamo davvero fatto in tempo… qui dice che il compleanno dell’autore è tra quattordici giorni a partire da oggi!

AUTORE – (FACEPALM) Ottimo… altro indizio spifferato al pubblico senza permesso. Allora passiamo direttamente al secondo manga/anime!

1. E’ edito dal 12 Giugno 2013 ed ha due protagonisti principali.

2. Questo è l’ultimo kanji (credo sia un kanji, non linciatemi se non fosse così XD)…

3. Da quest’opera viene tratta anche un suo spin-off, con tre personaggi secondari come protagonisti

JUZO MEGURE – Devo proprio ammetterlo… stavolta è proprio difficile!

MITSUIKO & GENTA – Un altro indizio, per favooooooooore!

AUTORE – Ok… ok… non fate quella faccia bastonata, ho capito! Ecco il quarto ed ultimo indizio!

4. In realtà, gli spin-off sono due! L’altro che non è stato descritto, parla dei due protagonisti che si sposano e che hanno una piccola bambina di qualche anno!

SONOKO – Ehi! Stavolta lo so io! Non è per caso quella storia dove il ragazzino viene sempre…

AUTORE – EHM… RE YAMMER…

SONOKO – Ops… per fortuna mi sono bloccata in tempo!

MITSUIKO – Ci sono arrivato! Quel manga piace tanto ad Ai…

AUTORE – Ok… questa mi è nuova… perché dovrebbe piacerle proprio quella storia?

GENTA – E’ facile… PERCHE’ IMPARAVA TANTISSIMI TRUCCHI PER IMBARAZZARE CONAN DAVANTI A TUTTA LA CLAS…

AUTORE – STOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOP! DOVEVAMO DARGLIENE UNO, NON CENTO MILA! COSI’ MI RIEMPIRANNO DI RISPOSTE NELLE E-MAIL!

SONOKO – Seh… come no! Solo ‘Shinichi e ran amore’ ti risponde! Lui è l’unico santo che ti dà importanza…

AUTORE – QUESTO E’ TROPPO! RE YAMMER! PORTA QUESTA ANTIPATICA NEL PARADISO DELLE DONNE… IN COMPAGNIA DI DARBULA!

SONOKO – Ehm… insieme a chi, scusa?

DARBURA – Con me, tesoro… ahi ahi! Mi sa che quegli abiti, nel Paradiso delle Donne, non sono affatto ammessi! Solo tuniche bianche… e mi raccomando! Senza trucco!

SONOKO – CO… COSA?! NOOOOOOOO! AUTORE! PERDONO… PERDONO… NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…

Fiù… per il momento è sistemata!

Ritornando alla questione nuovi manga, li annuncerò comunque nel prossimo capitolo, perciò il primo giochino terminerà il prossimo mese.

Per quanto riguarda le recensioni, spero si capisca che quella riportata di sopra sia soltanto un modo per scherzare e per far divertire, e sia, più precisamente, un modo per auto-ironizzarmi.

Non punterei alcuna pistola addosso ai miei lettori per recensire (Sonoko lo farebbe, ecco perché mi stava provocando prima… quella malata di celebrità… -.-‘ ), e di certo non obbligo ‘Shinichi e ran amore’ a farlo, al quale continuo sempre a mandare dei ringraziamenti per i suoi complimenti.

I miei avvisi, perciò, rimangono sempre gli stessi, ovvero vi chiedo di recensire o meno la mia storia, ma solo se vi sentite in piacere di farlo, anche perché sono già felice per come sta andando avanti. Per come sono fatto, sono già soddisfatto se ai miei capitoli ci siano delle visualizzazioni costanti, a dimostrazione che, comunque, il mio racconto ed il mio lavoro viene apprezzato da qualcuno.

E’ tutto! Vi do appuntamento al 4 Dicembre per il nuovo capitolo di ‘Golden Bullet – The Hunter Warrior’, nel quale Simon Kog darà a tutti una dimostrazione sulle sue reali capacità nelle arti marziali!

Alla prossima! ;-)

   
 
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