Tennis
Shiho Miyano, nonostante il suo atteggiamento a volte fin troppo spavaldo, si conosceva abbastanza da sapere quali fossero i suoi limiti, sia mentali che fisici.
Per questo preferiva defilarsi se le veniva proposto di fare qualcosa di cui non era esperta.
Con i bambini, con Agasa, persino con Conan non aveva mai avuto grandi difficoltà a riguardo, il più delle volte le bastava dire semplicemente “io passo” o “non contate su di me” per mettere a tacere ogni questione.
Ma con lui non c'era verso.
Era cocciuto come un mulo ed insistente come un bimbo.
Poi se si metteva pure a pregarla con quel faccino da bimbo era peggio che andar di notte.
<< Dai Shiho non è difficile >>
Eh si. Facile per lui.
Alzò gli occhi al cielo e sospirò, poi prese la pallina, la lanciò in alto e la colpì con la racchetta.
La pallina finì nella rete.
Abbassò la testa imbarazzata e delusa. Era proprio negata col tennis.
<< Brava! Hai visto che l'hai colpita? >> disse Rei tutto contento convinto di averle fatto un complimento.
Si perché fin'ora quello si era dimostrato il suo miglior servizio. Fino a quel momento aveva sempre mancato la pallina.
No ragazzi. No comment se no si incazza e comincia a tirare peperoncino.
<< Si... un tiro veramente eccellente... >> disse mostrando tutto il suo sarcasmo.
<< Su non ti scoraggiare... >> il ragazzo le si avvicinò porgendole la pallina << Dai riprova >> disse dolce e paziente.
<< Preferirei star seduta sugli spalti... >>
<< Eh no. Non puoi. E poi l'attività fisica fa bene >> disse con quell'aria da saputello che lo rendeva adorabile e odioso al tempo stesso.
Shiho sbuffò vistosamente preparandosi mentalmente all'ennesima figura da stupida.
Tirò il alto la pallina e si preparò a colpirla con la racchetta ma nella foga le scivolò dalle mani facendo un volo oltre la rete.
Ne seguì qualche istante di imbarazzante silenzio.
<< Beh qualcosa oltre la rete sei riuscita a mandarla... >> questa volta c'era una punta di sarcasmo nelle sue parole.
Shiho arrossì come un pomodoro maturo e strinse i pugni in completo imbarazzo.
<< Ok direi che ho finito di fare sport per oggi. Anzi per tutta la vita >>
Si sistemò il cappellino che aveva in testa e si diresse a grandi falcate verso gli spalti.
Il ragazzo rise prendendole la mano.
<< Su su non fare così >>
<< Ma ci tieni tanto a vedermi fare figuracce? >>
<< Un po' forse... >>
In realtà la trovava adorabile.
L'espressione decisa che aveva poco prima di colpire la pallina e quel faccino rosso erano uno spettacolo indescrivibile ai suoi occhi.
Poi la divisa, composta da una polo viola ed una gonnellina bianca, le stava davvero bene addosso.
<< Solo un'ultima volta >>
<< No >> disse secca.
Lui congiunse le mani chiudendo gli occhi.
<< Ti prego >>
Mamma mia era proprio un bambino...
<< Ok però mi porti il pranzo a lavoro per tutta la prossima settimana >>
<< Ci sto. Però proviamo così … >>
Si mise dietro di lei prendendole la mano con la quale impugnava la racchetta, l'altra la poggiò sul suo fianco.
Lei aggrottò la fronte incuriosita.
<< Tieni il braccio morbido se no rischi di farti male >>
<< Ok >>
<< Pronta? >>
Shino annuì. Lanciò la pallina e al momento opportuno la colpì con la racchetta seguendo i movimenti di Rei.
La pallina andò dritta oltre la rete bloccandosi contro la recinzione.
Shiho fece un mezzo sorriso soddisfatto.
<< Brava >> disse lui sempre con quel suo entusiasmo un po' infantile.
La ragazza alzò un sopracciglio con quel suo solito cipiglio piccato.
<< Smettila. Hai praticamente fatto tu il servizio >>
Rei fece spallucce assumendo un'espressione adorabile.
<< Ho solo dato un piccolo aiuto. Non ti scoraggiare con un po' di pratica diventerai bravissima >>
Si ritrovò a guardare il suo grande sorriso.
Tutto sommato era un bravo insegnante.
Apprezzava davvero che il ragazzo ci tenesse a condividere con lei le sue passioni, come se volesse restituirle tutte le gite, le scampagnate, tutte quelle attività che invidiava a sua sorella e che le erano state negate quando era una ragazzina.
Il realtà quei momenti le erano stati restituiti dai detective boys e dal dottor Agasa quando era sotto le spoglie di Ai Haibara.
Quelli con Rei erano nuovi momenti, nuove esperienze, segnavano un nuovo capitolo della sua vita. Forse il più bello.
Rei inclinò la testa sentendosi osservato.
<< Mh? C'è qualcosa che non va? >>
Shiho scosse la testa.
<< No va tutto benissimo. Aiutami a fare qualche altro servizio, voglio imparare e giocare una partita contro di te >>