Serie TV > 13 Reasons Why - Tredici
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Autore: lmpaoli94    11/11/2018    0 recensioni
Hannah Baker, ragazza timida e introversa senza amici.
Justin Foley, il ragazzo più desiderato e intrigante di tutta la scuola.
Clay Jensen, il salvatore di una causa persa già in partenza.
Tre studenti molto diversi tra di loro.
Chi poteva rovinare la loro felicità?
A volte gli amici sanno essere molto viscidi e cattivi quando c’è da prendere di mira una persona.
E nessuno avrebbe potuta salvarla.
Nessuno…
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clay Jensen, Hannah Baker, Justin Foley, Olivia Baker
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Uscita dal bagno, Hannah credeva che ad attenderla ci fossero le amiche di Jessica intente a fargliela pagare.
Ma fortunatamente per lei, non fu così.
Adesso doveva farsi forza di andare in classe e affrontare le lezioni di giornata con la sua ormai ex amica.
Mentre stava per rientrare in classe, Hannah s’imbatté con Justin.
< Hannah… >
< Lasciami in pace, Justin. Devo tornare in classe. >
< Che cosa ti è successo? >
< Niente di grave. Non preoccuparti. >
< E’ stata Jessica a ridurti così, non è vero? >
Senza riuscire a trovare le parole adatte, Hannah si limitò a rispondere con un cenno della testa.
< Mi dispiace. Avrei dovuto impedirlo. >
< No. Me lo sono meritato. >
< Dovevo chiudere il rapporto tra me e lei ieri sera… Ma mi dispiaceva troppo. Sai quanto io e lei siamo legati… Distruggere quello che abbiamo costruito in pochi minuti è molto doloroso. Mi capisci, vero? >
< Certo… >
< Adesso vorrai sapere chi scelgo tra te e lei, giusto? >

< Hai ragione. Senti, che ne dici se questa sera ti fermi a dormire da me? Ho la casa libera e non mi va di rimanere solo con un cane. >
< D’accordo. Verrò volentieri. >
< Splendido. Mi raggiungi alle nove? >
< Alle nove è perfetto. >
< Adesso però fatti forza, ok? Non vorrei mica farti vedere dai tuoi compagni con gli occhi gonfi e lucidi, spero. >
< Sì, hai ragione > replicò Hannah asciugandoseli e ritrovando il sorriso.
< Bene. Adesso sì che riconosco la mia Hannah… Ci vediamo stasera. >
< A stasera, Justin. >
 
 
Le lezioni di quella mattina non furono così pesanti e terribili come Hannah poteva prevedere,
Anche se era in classe con Jessica, la ragazza non gli aveva degnato di uno sguardo.
Ma la cosa che gli aveva dato più fastidio, era che anche Clay non gli aveva più rivolto la parola da quella mattina.
L’occasiono per chiarire la faccenda gli capitò appena Clay stava per prendere il pullman della scuola.
< Clay? >
Nel sentire il suo nome, il ragazzo si girò forzatamente.
< Che ne dici se andiamo a casa insieme? >
< Non mi sembra una buona idea. E poi Justin potrebbe non essere d’accordo. >
< Justin non è qui. E poi non mi vieterebbe mai di tornarmene a casa con il mio migliore amico. >
< Addirittura adesso sarei diventato il tuo migliore amico? >
< Lo sei sempre, stato, Clay… Allora? Vuoi farmi compagnia o vuoi che vada da sola. >
Sentendosi anche un po’ in colpa per come si era comportato stamattina, Clay accettò la richiesta di Hannah con un sorriso.
< Mi dispiace per come mi sono comportato stamattina. >
< Non ti preoccupare. Ormai è acqua passata… Ma dovrai fartene una ragione se io e Justin stiamo insieme. >
< Per esempio potresti non parlarmene. >
< Scusa. >
< Ahahah non ti preoccupare. Mi piace quando mi racconti le cose. >
< Sai Clay? Mi sarebbe dispiaciuto aver perso un amico come te. >
< Tu non mi perderai mai, Hannah. Lo sai che io ci sarò sempre per te. >
< E’ molto gentile da parte tua > replicò la ragazza sorridendogli.
Nel vedere come la guardava, il cuore di Clay mancò un battito.
In quel momento avrebbe voluto gettarsi tra le sue braccia per assaporare tutto il suo calore.
Ma purtroppo credeva anche che non ci sarebbe mai stato il lieto fine per lui, anche se fosse rimasto sempre con lei risolvendole tutti i problemi e le avversità che le attanagliavano.
< Ho visto come stamattina Jessica ti sbraitava contro… >
< Purtroppo non ha tutti i torti. >
< Diciamo che potrebbe avere tutte le ragioni. >
< Ma Justin non la ama più. Se ne deve fare una ragione. >
< E tu ne sei estremamente certa che sia così? >
< Sì. Io e lui… >
Ma Hannah si bloccò di colpo, ripensando a quel discorso di Justin.
< Hannah, a cosa stai pensando? >
< A niente d’importante. >
< Secondo me dovresti parlarci chiaramente prima che la situazione diventi insostenibile tra te e lei. >
< E come dovrei fare? Non vuole nemmeno vedermi. >
< Tu provaci una seconda volta… Se vedi che è ancora profondamente arrabbiata con te, allora dovrai metterti l’anima in pace. Ma se vorrà parlarti, tu dovrai dirgli le cose come stanno. >
< Ma così si arrabbierà di più! Secondo me tocca a Justin intervenire… >
< A lui non gli importa niente di questa situazione. Anzi, ha fatto di tutto per mettervi contro. >
< Non è vero. Secondo me ti stai sbagliando. >
Per evitare di litigare ulteriormente e mettere la loro amicizia in discussione, Clay interruppe la loro conversazione.
< Stasera che cosa fai?>
< Stasera? Ecco io… >
< Magari potresti venire a casa mia per vedere un film. >
Ma Hannah non rispose, limitandosi a distogliere lo sguardo.
< Guarda che puoi confessarmi benissimo se stasera sei da lui. >
< Scusa. Ma mi hai appena detto che non ne volevi sentire più parlare. >
< E’ vero. Però ogni tanto non mi da così fastidio. >
< Allora sei un controsenso! >
< Divertiti con lui stasera… E se avrai bisogno di me, non esitare a chiamarmi ok? >
< Va bene. Grazie ancora di tutto, Clay > replicò Hannah abbracciandolo.
< Grazie a te. Ci vediamo domani > rispose Clay visibilmente arrossito per aver sentito il suo tocco.
 
 
Quella sera Hannah si sentiva più euforica che mai.
Avrebbe passato la notte con Justin.
Solo lui e lei senza pensare a tutti i problemi che si andavano a creare.
< Eccomi qui > fece appena Justin gli aprì la porta < Le nove in punto.  >
< Sei stata davvero brava a non farmi aspettare… Vieni, accomodati pure. >
Entrando nel suo salotto, Hannah poté sentire quel calore e quel conforto che la casa del suo ragazzo poteva trasmettergli.
< Allora? Che cosa preferisci fare? >
< Dimmelo tu. Sei tu il padrone di casa. >
< E tu sei l’ospite… Vuoi guardare qualcosa alla tv oppure ce ne andiamo diretti in camera mia? >
< Sono venuta qui per rimanere in intimità con te, Justin> gli sussurrò all’orecchio con tono sensuale.
< Bene. E’ quello che volevo sentirti dire. >
Una volta presa per mano e gettata sul suo letto, Justin non perse tempo nel baciarla e nel coccolarla.
< Adesso chiudi gli occhi, d’accordo? >
< Che cosa vuoi farmi? > domandò Hannah in preda all’eccitazione.
< Non te lo dico. È un segreto. >
< Vuoi tenermi sulle spine tutta la sera? >
< Forse sì… Adesso però fai quello che ti ho detto. >
Una volta ubbidito alla richiesta del suo ragazzo, Hannah cercò di sbirciare quello che stava facendo.
< Che cosa fai? Vuoi essere punita per la tua furbizia? > replicò Justin prendendola sullo scherzo.
< Scusa. È che non sto più nella pelle. >
< E’ solo questione di un attimo e vedrai… >
Mentre stava aspettando con eccitazione i suoi tocchi, Hannah ripensò alla conversazione che aveva avuto con Clay.
“Spero tanto di non essermi sbagliata con lui… Io lo vedo solo come un amico, mentre lui è pazzamente innamorato di me… Non vorrei continuare a farlo soffrire.”
< Eccomi qua. Adesso sono pronto per te. >
Senza perdere ulteriormente tempo, Justin cominciò a spogliare Hannah e a massaggiargli il clitoride, facendogli provare un ebbrezza erotica che non aveva mai assaggiato prima.
< Posso riaprire gli occhi? > domandò ansimante.
< Sì. Aprili. >
Con grande sorpresa, vide Justin intento ad entrare dentro di lei.
< Stai tranquilla. Non ti farò del male. >
< Sono solo un po’ agitata… >
< Non devi esserlo… Ti ricordi che cosa mi hai detto ieri sera? Che ti sentivi protetta da me. >
< E lo sono ancora. >
< Allora goditi questi tocchi. >
Inizialmente, Justin cominciò con il muoversi dentro di lei molto lentamente, per poi andare più veloce facendogli sentire quel dolore sopportabile.
Hannah non avrebbe mai dimenticato quei tocchi e quella voglia di fare l’amore.
< Hannah, sto per venire. >
Con uno scatto repentino, Justin uscì dentro di lei facendogli provare un bruciore insopportabile ed esplodere in un orgasmo incontrollato.
Justin cadde sul suo letto stremato e senza forze, mentre Hannah chiuse gli occhi per non dimenticare le scene di poco fa’.
 
 
Era completamente sola in mezzo a quel mucchio di gente che non facevano altro che fissarla.
Se fosse stato per lei, sarebbe scappata.
ma non aveva nessun luogo sicuro in cui nascondersi.
Solo Justin era la sua salvezza.
Almeno era quello che lei pensava.
“Justin, finalmente sei qui” fece la ragazza con tono raggiante.
Ma Justin, completamente insensibile al suo tocco, la spinse per terra malamente.
“Stai lontana da me, puttana. Non voglio più vederti.”
“Ma perché fai così?”
“Perché ti disprezzo!”
“Ma questa notte…”
“Questa notte non ha significato niente tra noi due… Se pensavi che mi sarei innamorata di te, allora hai fatto un grande errore.”
Nel sentire quelle parole, gli occhi di Hannah si gonfiarono di lacrime.
Presa dalla disperazione, si recò in classe per cercare il conforto di Clay.
“Justin è un grande bastardo, Clay. Non lo voglio più vedere” fece la ragazza gettandosi tra le sue braccia.
“Che cosa ti aspettavi da lui? Un amore incontrastato che poteva nascere da un momento all’altro? Allora saresti una sciocca.”
“Ma io…”
“Ti avevo avvertito. Non ti dovevi confondere con uno come lui… Invece tu non mi hai mai ascoltato, calpestando i reali sentimenti che avevo per te.”
“Mi dispiace Clay, ma per me eri solo un amico…”
“Solo un amico? Molto bene. allora da questo momento non sarò nemmeno più un tuo amico. Vattene immediatamente.”
Completamente scossa per gli ultimi avvenimenti, Hannah esplose in un pianto fragoroso dinanzi a tutti i suoi compagni di classe, provando una vergogna che l’avrebbe segnata per tutta la vita.
 
 
< Hannah! Svegliati! > gli urlò Justin.
Appena la ragazza aprì gli occhi, le sue lacrime scesero lentamente dai suoi occhi gonfi.
< E’ stato solo un incubo. >
< Un incubo che sembrava reale… >
< Adesso non devi più preoccuparti. È tutto passato. >
Dopo aver fatto un respiro profondo, Hannah si rigettò sul letto del suo ragazzo, attendendo i suoi tocchi che l’avrebbero consolata definitivamente.
< Aspettami qua sul letto, va bene? io vado a farmi una doccia veloce. >
< D’accordo > replicò la ragazza dandogli un bacio.
Nel mentre il suo ragazzo era impegnato a lavarsi dai segni della scopata, Hannah notò una telecamera che la stava fissando.
Con fare curioso, controllò se era accesa o spenta.
“Adesso è spenta. Ma non vorrei…”
Controllando le ultime registrazioni, vide con grande stupore che Justin aveva filmato il loro momento d’amore.
“Che cosa significa tutto questo?”
Subito dopo, la sua attenzione fu attirata da un messaggio di Bryce sul cellulare di Justin.
“Non vedo l’ora di vedere la tua registrazione con quella troia. Vedrai quando lo saprà tutta la scuola.”
Nel vedere quel messaggio, Hannah rimase completamente scioccata.
“Justin… Justin ha filmato il tutto per ricattarmi e distruggere la mia autostima…”
Mentre la rabbia si stava impadronendo sempre di più di lei, Hannah prese la telecamere dove c’era il filmato per distruggerla e ridurla in mille pezzi.
Sentendo alcuni rumori provenienti dalla sua stanza, Justin corse verso di lei per capire che cosa stava succedendo.
< Sei un maledettissimo bastardo! > gridò inviperita la ragazza < Credevi che non mi sarei accorta che mi avevi filmata e che volevi girare il video del nostro amore a tutta la scuola?! >
< Hannah, posso spiegarti… >
< Che cosa c’è da spiegare?! Volevi distruggere la mia autostima! Ma sono riuscita a fermarti in tempo, stronzo che non sei altro. Non riuscirai a rovinare la mia vita! Mai! >
Mentre era presa da una collera incontrollabile, Hannah prese i suoi vestiti per uscire per sempre dalla casa di colui che l’aveva tradita.
< Aspetta un momento Hannah… >
< Non mi toccare! Sei solo un viscido verme che gioca con i sentimenti degli altri… Ed io non voglio più vederti! >
Senza riuscire a fermarla in nessun modo, Justin vide la sua amata lasciare il portico di casa sua per correre più veloce che poté lontano da lui e dalla sua cattiveria.
   
 
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