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Autore: Aladidragocchiodiluce    13/11/2018    2 recensioni
Sono passati due mesi da quando i cybertroiani hanno lasciato la Terra, in particolare dalla separazione fra Starscream e Blue.
Ma non c'è tempo per i rimpianti!
La M.E.C.H. è tornata in azione più pericolosa che mai!
Nuovi nemici, vecchie conoscenze e nuovi alleati si uniranno a quest'avventura
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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-Sinash, alias Jane Castely 21 anni.

Mercenaria nota per aver rubato un prototipo. Esperta nelle uccisioni furtive e furti di ogni genere.-Confermò l'agente Folwer, rivolto a Blue.

Dopo aver catturato la donna, l'avevano portata all'interno di una struttura federale per poterla interrogare e ora essa si trovava seduta con una mano ammanettata al tavolo in un una stanza adiacente a quella in cui si trovavano i due, separati solo da un vetro che li permetteva di vederla e di non essere visti.

Blue si trovava un po' a disagio.

Le ricordava troppo la stanza di uno dei Centri in cui veniva osservata, l'unica differenza stava nel fatto che la persona dietro il vetro non poteva vederla.

Anche l'aspetto della ragazza la stupiva, una volta tolta la tuta sembrava una persona come tante altre.

-Riguardo quello che è successo all'incontro...-Chiese.

-Suoni ad alta frequenza, utili per mettere ko un gran numero di persone.

Probabilmente nella tuta avevano qualcosa che gli impediva di risentire degli effetti.-Spiegò l'uomo.

-Io non ho sentito niente.-

-Forse l'essere slipter ti permette di sentirli in altra maniera.-

-E la merce?-

-Non ti piacerà: midollo spinale, probabilmente di dicronicus.

I venditori sono stati collaborativi, ma venivano pagati solo per consegnare la merce.-

-Quindi non abbiamo nessuna pista.-

-Non proprio, forse lei sa qualcosa che noi non sappiamo.-Commentò l'uomo, guardando Jane mentre nella stanza entrava qualcuno.


 

Jane fissava la propria mano mentre ticchettava con la punta delle dita contro il tavolo.

Aveva fatto una mossa azzardata, lo sapeva, avrebbe dovuto prevedere che il furgone sarebbe stato ben difeso ma non poteva farci nulla.

Il suo piano originale consisteva nell'assassinare il capo M.E.C.H. da lontano durante lo scambio, sono stati la comparsi dei federali e quella “ragazza volante” a fare casino; allora aveva pensato di prenderlo di sorpresa, seguendolo ma ancora una volta quella ragazzina aveva rovinato i suoi piani.

Sollevò lo sguardo quando un uomo entrò.

Doveva avere sui cinquant'anni, occhi grigi e capelli biondi con qualche chiazza più scura ai lati e il volto impassibile.

Lo guardò sedersi tendendo lo sguardo fisso su di lei.

-Non mi avete letto i diritti.

Ma so di avere diritto ad un avvocato.-Iniziò la ragazza.

Non era la prima volta che finiva in questo genere di situazioni, ma mai per un affare così grosso se ciò di cui era a conoscenza era vero.

-Non sei sotto arresto, non ancora almeno.-Rispose l'uomo.

-Meglio.

Per rispondere alle domande che sicuramente mi farai: si, collaborerò e no, non lavoro con la M.E.C.H.-

-Bene, ci risparmi un sacco di tempo.

Ma se non sei loro alleata che ci facevi lì?-

La ragazza rise.

-Sono una mercenaria!

Secondo te?

Un cliente vuole che Silas sparisca dalla circolazione.-

Anche se non poteva vederla, oltre il vetro, Blue sobbalzò e si avvicinò alla finestra all'udire quel nome.

-Silas è già morto.-Ribatté l'agente.

-Sbagliato, Leland Bishop è morto.

“Silas” è lo pseudonimo che ogni leader della M.E.C.H. usa, e in questo caso la vera identità del nuovo capo è Pandora Reyna.

E' lei il mio bersaglio.-Rispose con calma.

-Allora saresti così gentile da fornirci anche il nome del tuo cliente.-

La ragazza mormorò un “Tz” prima di spostarsi con la sedia in modo da poter accavallare le gambe e guardare l'agente di sbieco.

-Anonimo.

Potrebbe essere un membro non troppo soddisfatto della propria leader come il capo di un organizzazione rivale.

Ma ho una proposta che non potete rifiutare.-

-Sentiamo.-

La mercenaria si voltò per guardarlo negli occhi.

-Nelle mie intercettazioni, quello di oggi era solo uno di tanti incontri.

Ce ne sarà un altro e, se ciò che so è vero, sarà materiale di origine aliena.-

Blue e l'agente Folwer si scambiarono un occhiata molto eloquente.

-Da quando sei interessata a complotti, cospirazioni e altro?-Le chiese l'uomo, mantenendo il tono impassibile.

Essa scrollò le spalle.

-Francamente, non me ne frega se lassù ci sta vita, l'importante è che stia dove stia e non venga qui a rompermi le scatole o gli pianto una pallottola in fronte.-Disse, mimando con le dita una pistola per sottolineare il concetto.

Da dietro il vetro, l'agente Folwer si mise a ridacchiare nell'immaginare quella ragazza di fronte a Bulkhead o persino Megatron.

-In ogni caso...-Continuò.

-Posso darvi data, ora e luogo d'incontro e in cambio mi unirò a voi; ma rivoglio la mia tuta e la possibilità di andarmene senza impedimenti di alcun genere a fine operazione.-

-Nel caso accettassimo, ci stai chiedendo di chiudere un occhio di fronte ai tuoi crimini.-

-O chiudi un occhio di fronte ai miei, o entrambi di fronte a quelli della M.E.C.H.-Rispose con un sorriso.

-Devo parlarne con i miei superiori.-Rispose l'uomo alzandosi.

-Una settimana.-

-Cosa?-

-Avete tempo una settimana per decidervi, è la distanza fra oggi e il prossimo incontro.-


 

-Cosa le rispondiamo?-Chiese l'uomo che aveva interrogato la mercenaria, rivolto all'agente Folwer.

L'agente parve pensarci su.

-Non si può negare che abbia ragione.

La M.E.C.H. è il problema più grave ma non sappiamo se si tratti di una trappola.-Rispose.

-Ha accettato di collaborare in fretta.-Mormorò l'uomo.

-Non vuol dire nulla.

Alla gente come lei interessa solo completare il proprio compito e intascare la ricompensa; per lei questo si tratta solo di un imprevisto.-

-Non so se significhi qualcosa...-Si intromise Blue, rimasta in disparte ad ascoltare.

-...ma quando mi è saltata addosso, avrebbe potuto eliminarmi con facilità, ma ha rinunciato quando si è accorda che non ero il suo bersaglio.-

-Potrebbe non voler dire nulla.-Disse Folwer.

-No, in genere i mercenari non lasciano che qualcuno si intrometta fra loro e l'obbiettivo, sarebbe da principianti e lei non lo è.

Non avevi la possibilità di usare i tuoi...poteri?-Chiese l'uomo, usando un tono dubbioso per l'ultima parola.

Essa scosse la testa.

-E' accaduto troppo in fretta per usarli.-

-In ogni caso, ha informazioni che noi non abbiamo.

Accettiamo l'accordo ma sarà sempre tenuta sotto controllo da almeno un paio di nostri uomini.-Concluse Folwer.

-Mi offro volontaria.-Esclamò Blue mentre l'altro uomo andava ad avvisare Jane.

Sarà il fatto che era stata lei la prima ad incrociarla o il pensiero che se quella non le fosse saltata addosso, avrebbero già catturato la nuova leader; in ogni caso si sentiva coinvolta in quella storia fino al collo.

-Non se ne parla.-Rispose l'agente.

-Mi lasciate venire in missione contro un organizzazione terroristica e non mi fate fare la guardia ad una mercenaria?-

-Per la prima, sei coinvolta in quanto potrebbero usare dei dicloni contro di noi ma lei è una normale umana e potrebbe essere una trappola o manipolarti, lascia fare ai professionisti.-

-E quando arrivano?-

L'uomo strinse gli occhi.

-Non scherzare su queste cose.

Ti atteggi da ragazza adulta e responsabile e ne hai anche l'aspetto, ma sei solo una ragazzina di 14 anni.-

-15, compiuti due giorni fa.-

-Non cambia nulla.-

A porre fine alla loro discussione fu l'uomo che aveva parlato con Jane.

-Scusate se interrompo.

Ma lei vuole che una delle sue guardie sia colei che le ha impedito di portare a termine il suo compito.-


 


 

Angolo Autrice

Sorpresa!

Oggi ho avuto la possibilità di pubblicare prima, per motivi che non andrò a spiegare, ma nel prossimo vedremo altre interazione fra la mercenaria e la slipter.

Ma prima di salutarci


 

R.I.P. Stanley Martin Lee/Stan Lee 28/12/1922 12/11/2018 


 

   
 
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