Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: QueensOfFandom94    17/11/2018    1 recensioni
Bobby ha una figlia, Clara, che ha cresciuto da solo dopo la morte della moglie, è cresciuta assieme a Dean e Sam e condivide con loro l'essere una cacciatrice. Dopo anni di silenzio, una serie di sfortunate coincidente fa riunire i tre ragazzi a caccia. Tra mille avventure, sfide, pericoli, Clara ed uno dei due Winchester riscopriranno un sentimento che credevano ormai senza motivo di esistere, l'uno per l'altra.
Il mio vecchio account è andato, ma la creatività e la voglia di condividere e scrivere che ho non si fermano mai.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo ispirato alla 13x11. episodio che personalmente mi ha molto colpita essendo filler. Attenzione spoiler, quindi. 



Passò una settimana esatta dal funerale di John Winchester. Avevano arso il suo corpo dopo averlo adagiato su una pira, come voleva la tradizione quando moriva un cacciatore. 
Dean e Sam decisero di fermarsi per un po' da Bobby, per '' ricaricare le batterie'', ideare un nuovo piano per uccidere il demone ( dopo averlo trovato ovviamente) e riprendersi dal lutto che  li aveva colpiti. 
Sam aveva pianto per un giorno intero. 
Dean invece.... aveva osservato il solito alone di indifferenza. Non aveva versato lacrime, non aveva urlato, e non aveva lanciato maledizioni contro il cielo  come avrebbe fatto una persona che si era trovata a fronteggiare il dolore di aver perduto l'ultimo genitore che gli era rimasto.
Chiunque vedendo quell'aria impassibile, avrebbe detto '' Si vede che non era così legato al padre, non versa nemmeno una lacrima, pensa solo a quella dannata macchina'', ma per chi lo conosceva quel lavorare initerrottamente all'Impala, ridotta ad un cosplay di un rottame, era uno sfogo più violento di mille pianti o di mille sfuriate isteriche.
Quando Dean si sentiva morire dentro, quando sentiva che il dolore era troppo anche per lui e che stava per scoppiare, lavorava all'Impala. Ci passava ore ed ore, e non si fermava fino a quando Sam, Bobby e Clara quasi non lo trascinavano dentro casa ( quasi scalciante) per convincerlo a mangiare qualcosa e riposarsi un po'. 
Clara era entusiasta di avere di nuovo con sè i suoi amici d'infanzia, praticamente i suoi fratelli, ma la gioia di averli era offuscata dall'ombra della morte di John e di un atroce sospetto.
Aveva fatto una copia della sua cartella clinica. Era praticamente morta, ed il fatto che mentre era quasi nell'aldilà avesse visto un mietitore per lei era la prova che ormai fosse giunta al capolinea della sua breve esistenza.... però era ancora lì.
John invece, che nell'impatto si era solo slogato il gomito, era morto poche ore dopo la sua guarigione. 
E  iniziò a cercare una causa medica, una spiegazione razionale per spiegarsi questo fatto, per spiegarlo a Sam e Dean, nella speranza che fosse più accettabile nel sapere la verità.... ma a livello razionale non c'era nulla.
Solo qualcosa di sovrannaturale poteva spiegare una guarigione simile ed una morte così assurda... John aveva stipulato un patto demoniaco. Aveva deciso di sacrificarsi per lei, anche se ancora non riusciva a capire il perchè. Sì, sicuramente a suo modo le era affezionato, in fin dei conti era l'unica figlia del suo migliore amico, che però non vedeva molto spesso ed erano quasi dieci anni che non gli parlava.
Personalmente le pareva un po' poco per giustificare un patto simile.... fosse stato uno dei suoi figli poteva capire.... ma lei?
...
...
...
Tra dubbi, dolore, e la rabbia di non avere nulla in mano per cercare Occhi Gialli e nemmeno per farlo fuori una volta per tutte nel fortuito caso in cui fosse apparso davanti a loro, spuntò fuori un caso. 
- E' sparita una ragazza, diciottenne.- fece Bobby - Stando a quello che dicono i genitori si era presa un anno sabbatico prima di iscriversi al college.- 
- Magari ha solo capito che l'università non fa per lei e ha deciso di non tornare per non farsi stressare dai genitori.... succede.- fece Dean. 
- Già, ma la ragazza in questione... è scomparsa nello stesso perimetro in cui da circa dodici anni spariscono diverse persone. E tutti avevano in comune una cosa, chi per un motivo, chi per un altro, erano in viaggio da sole.-  aggiunse Bobby. 
- Pensi ad un fantasma rapitore?- chiese Clara. 
- Non lo so, tesoro.- fece Bobby - comunque sia devi ammettere che è strano....- 
- Ok, ho capito.- fece Dean  uscendo seguito da Sam- L'Impala ha solo bisogno di un giro di prova ed è l'occasione perfetta.- 
- Clara?- fece Bobby trattenendo la figlia. 
- Che c'è, papà?- chiese la cacciatrice. 
- Ascolta, se devo essere onesto, non sono sicuro che dietro a queste sparizioni ci sia qualcosa del nostro settore...- fece Bobby - magari ha ragione Dean ed è solo una bravata... anche se mi puzza che altre persone siano sparite così.... forse è opera di un uomo...- 
- Papà, che stai cercando di dirmi?- 
- Che non ho trovato di meglio per distrarre Dean. Lo conosci: non si sfoga, e piuttosto che ammettere di aver bisogno di aiuto e di star male si farebbe  ammazzare.- fece Bobby - perciò, l'unico modo per distoglierlo è trovargli una distrazione...- 
Clara mise una mano sulla spalla del genitore - Tranquillo papà. Male che vada toglieremo dalla circolazione un pazzo.-
- Sta attenta. Ricordatelo sempre... mostri, demoni, licantropi... non sono nulla se li paragoni a cosa può fare l'ingegno umano votato al male.-
...
...
...
Oshkosh, Nebraska.
Appena arrivati, i tre si diressero al dipartimento di polizia più vicino chiedendo di esaminare tutti i reperti relativi al caso di scomparsa, cosa non difficile una volta esibiti i finti distintivi.
- C'è un taglio sulle gomme.- fece Clara  osservando da vicino le ruote della vettura- Non molto profondo... ma quello che basta per far uscire l'aria poco alla volta e far piegare i cerchioni.- 
- Di certo non è opera di un fantasma.- fece Dean - e nemmeno di qualunque altra cosa con cui abbiamo lottato sinora.... io voto per il maniaco umano.- che per inciso, lo spaventava molto di più di un mostro, un fantasma incazzato con istinti omicidi o di un demone. 
Ricordava ancora con orrore la sera in cui lui e Sam si erano separati per... quanto? Il tempo di andare al cesso. E Sam era scomparso nel nulla. L'aveva ritrovato dopo un paio di giorni, ingabbiato come un animale selvatico, e i responsabili erano umani.... almeno in apparenza. Persone che rapivano ed uccidevano i loro simili per una loro versione della caccia domenicale. 
I demoni al confronto non erano niente a quello che poteva fare un essere umano. 
- Non necessariamente. Ci sono molti casi in cui un demone o un mostro delega ad un essere umano il compito di procurargli le vittime.- fece Sam. 
- In ogni caso, stanotte dormirò meglio con la consapevolezza che non c'è un maniaco assassino in giro quindi...- fece Dean - Io prenderei il caso. Tanto non abbiamo nulla di meglio da fare.- 
- Sono d'accordo.- fece Clara.
- Ehy!- fece un uomo sui cinquant'anni, ben vestito raggiungendoli - Che state facendo?-
I tre esposero i finti distintivi da FBI.
- Detective Plant e Page, FBI.- fece Dean - e lei è la nostra collega, Wendy Benson. Indaghiamo sulla scomparsa di Michelle Henson.- 
- Non mi avevano avvertito che avrebbero mandato dei rinforzi...- fece l'agente.
'' Oh merda...''- pensarono i tre. 
- Meglio così. Un aiuto in più fa sempre comodo.- fece l'agente rabbonendosi - Agente Clegg.- fece stringendo loro la mano. 
- Che cosa sa dirci?- fece Sam.
-Diciamo che ho un'idea molto precisa su chi dobbiamo cercare. Lo chiamiamo, La Falena.-
- Come mai?- chiese Clara. 
- Venite.- 
...
...
...
Nell'ufficio di Clegg erano appese foto prese da vecchi articoli di giornale che raffiguravano persone di ogni tipo: uomini, donne, giovani, vecchi, neri, bianchi.... tutti spariti nel corso degli ultimi dodici anni. Stando ai moduli per le denunce di scomparsa, nessuno proveniva da una famiglia ricca o che comunque non se la passava male, e nessuno dei loro familiari era mai stato contattato per un riscatto.
- Come potete vedere il nostro amico segue una specie di modello migratorio. D'inverno si sposta verso sud, e rapisce persone che viaggiano da sole, sicuro che nessuno di loro abbia familiari o amici che si preoccuperanno eccessivamente se non hanno loro notizie per periodi eccessivamente lunghi... e nelle stagioni calde torna verso sud.- spiegò Clegg.
- Ok, ho capito come mai questo soprannome.- fece Clara. 
- Sono dodici anni che lo piantono.... ma quel tizio è un fantasma, ogni volta che sto per catturarlo, sparisce come una nuvola di fumo.- fece Clegg. 
- E le vittime?- fece Sam. 
- Purtroppo non abbiamo mai ritrovato nemmeno un corpo.- fece Clegg. 
E purtroppo azzardare l'ipotesi '' allora non ci sono certezze che siano morti'', purtroppo era ottimismo disperato ma senza ragione di esistere. 
Nessun rapimento durava così tanto. Le possibilità di ritrovare viva una persona scomparsa già iniziavano a diminuire dopo quarantotto ore, figurarsi dopo un decennio. 
Michelle era scomparsa da circa diciassette ore però.
C'era ancora speranza.
Almeno per lei. 
E per tutti gli sfortunati che avrebbero potuto patire il suo destino... e quello delle vittime ormai perdute per sempre.
...
...
...
Quella sera, i due fratelli si misero al lavoro alla ricerca di un possibile collegamento tra le vittime, spulciando il diario del padre per scoprire un possibile coinvolgimento di un fantasma vendicativo locale.
Clara invece era andata a procurarsi le fotocopie di ogni dossier relativo alle vittime delle misteriose sparizioni. Dai moduli non sarebbero saltati fuori grandi collegamenti, ma conoscendo l'anamnsi '' giudiziaria'' di ogni persona sicuramente sarebbe saltato fuori qualcosa in più. 
- Ti posso chiedere una cosa?- fece Sam.
Dean lo fissò male - Se stai per chiedermi di nuovo come sto riguardo a tu hai capito cosa, giuro che stanotte dormi fuori.- 
Sam alzò le mani in segno di resa - Ok, calmati... non volevo chiederti questo... anche se parlarne ti farebbe solo bene...
Volevo sapere... quello che ha detto il demone... prima dell'incidente voglio dire....- 
- Vuoi sapere se è vero che mi sarei già scopato Clara senza troppi complimenti se non fosse che la conosco da quando avevamo io cinque anni e lei quattro?- fece Dean con nochalance. 
-Beh... il succo è quello...- fece Sam - però... il demone l'ha messa un po' più seriamente.... diceva che volevi una vita normale... e magari....-
- Sul serio?- fece Dean - c'è una ragazza in pericolo, che sta per morire, se non è già troppo tardi, c'è qualcosa che uccide dei poveri disgraziati a spasso... e tu vuoi parlare della posta del cuore?-
- Beh, per ora non abbiamo nulla su cui focalizzarci, e non sono nemmeno sicuro che sia il nostro genere di caso, quindi...- fece Sam - Senti, onestamente... che la guardavi in un certo modo, se proprio lo vuoi sapere, l'avevo notato. E non come una delle tue solite conquiste, di quelle a cui fai due moine, gli offri un drink e poi finite a letto assieme.
Anzi, ho come l'impressione che sia proprio lei il motivo per cui ti fai tutte le belle donne che ci stanno.- 
- Sai, forse dovremmo controllare gli spostamenti della carta di credito di Michelle, magari se sappiamo dove si è fermata e cosa ha comprato abbiamo un indizio da dove iniziare a cercare...- fece Dean.
- Insomma, è davvero così terribile ammettere che ti piace solo lei e che le altre sono quel che si dice.... un diversivo?- continuò Sam. 
- Ti ricordi la tua prima caccia?- fece Dean. 
- Dean.- fece Sam a muso duro - Sto cercando di aiutarti, e tu continui a parlare di casi, lavoro e caccia.... se è perchè hai passato più tempo a flirtare che corteggiare realmente una persona che ti interessa non solo per passarci la notte assieme.... so che non posso vantare una love story in stile Walt Disney, ma qualche consiglio te lo posso dare...- 
- Mi fai parlare?- fece Dean - Papà aveva deciso di portarti a caccia.... Bobby aveva un fantasma vendicatore a Cleveland.... io invece sono rimasto a casa di Bobby, perchè se ti ricordi una settimana prima avevo avuto uno scontro con un lupo mannaro e mi ero rotto la gamba.- 
- Sì... mi ricordo... e Clara si era presa cura di te mentre nessuno poteva...- fece Sam. All'epoca lui aveva quattordici anni, Dean diciotto e Clara diciassette.
- Quella sera avevamo deciso di non parlare di caccia, di mostri... solo birra, pizza e qualche filmetto comico di quart'ordine... per ridere un po', per illuderci almeno qualche ora che eravamo adolescenti normali.- fece Dean - Ed io ho bevuto due o tre birre... non ero ancora abituato a bere troppo, così mi sono ubriacato... mi è bastato poco...- 
- Oddio, non mi dire che....- fece Sam.  
Dean arrossì per poi dire - No. Certe cose non le faccio da sobrio, figurati da ubriaco... no. Non l'ho baciata e non abbiamo fatto sesso. Però sai come si dice.... solo chi beve acqua ha qualcosa da nascondere, in vino veritas, solo ubriachi e bambini dicono la verità ed altre stronzate...-
- E le hai detto che l'amavi.- fece Sam.
- Tombola. Solo che io... al mattino dopo non ricordavo nulla... ci ha pensato lei a riportarmi alla schifosa realtà.... '' Ehy Dean, lo sai che da ubriaco mi hai detto che eri innamorato di me? Io invece sono alta un metro e settantacinque con i tacchi''. E lì io... non ho avuto la forza di controbattere.- 
- Dean, senza offesa, ma cosa ti aspettavi?- fece Sam - forse non ricordi, ma una volta per scommessa volevi bere dieci shottini in dieci minuti... e ci hai provato persino con l'attacca-panni.- fece Sam sforzandosi di non scoppiare a ridere al ricordo - quel che voglio dire... è che ora non siete più adolescenti ubriachi, e se glielo dici...- 
- Ci sono ampie possibilità che pensi che io la ritenga solo l'ennesima conquista, e non voglio che lo pensi... e  non voglio stare male un'altra volta.- 
- Solo perchè non ti ha creduto quando da ubriaco le hai detto che l'amavi?- fece Sam - Come scusa regge come un castello di carte.-
- Non è solo questo... mi sono aperto con Clara, ed ero sincero anche se in stato alterato, e ha risposto con una battuta.
Ho provato ad innamorarmi di nuovo, e per un attimo ho pensato che con Cassie avrebbe funzionato... le ho detto cosa facevo e perchè dovevo andarmene, e mi ha preso per un codardo che non era nemmeno capace di inventarsi una scusa decente per sparire dalla sua vita...  vorrei evitarmi altro per quello che posso, se permetti.- fece Dean guadagnando l'uscita.
- Dove vai?- fece Sam.
- Al bar del motel.... ho bisogno di un goccio.- fece il maggiore chiudendo la porta dietro di sè. 
Sam tornò alle sue ricerche, ma non poteva fare a meno di pensare a quello che il fratello gli aveva confidato. Per certi versi capiva come si sentiva... Dean non era una persona che si apriva facilmente, quelle due parole che si desiderava sentire da lui bisognava tirargliele fuori con le tenaglie e pareva aver fatto della rassegnazione la propria religione e bastava veramente poco per farlo chiudere sempre di più a riccio e il non essere preso sul serio da qualcuno che poteva vantare di avere le chiavi del suo cuore non migliorava di certo la situazione.
Certe volte pensava che il fratello esagerasse nel dire che per loro non c'era speranza per un barlume di normalità... ma forse aveva ragione.... insomma, la loro madre era morta, lui aveva perso Jessica nello stesso modo in cui aveva perso la madre.... sperava che almeno Dean avesse più fortuna nel trovare qualcuno con cui portare quel peso, e che non fosse uno della famiglia... ma evidentemente era chiedere troppo.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: QueensOfFandom94