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Autore: Kurita    15/07/2009    0 recensioni
"Mi alzai piano per non fare rumore e mi recai in cucina, dove trovai nella sedia il maglione di Hiruma.
Lo odorai sapeva di Vaniglia.Un odore così era assolutamente favolso.
[MusashixHiruma]
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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•Summer Revelations

POV Hiruma

Era una mattina di Maggio,molto soleggiata.
I ragazzi della squadra dei Deimon Devil Bats si allenavano per l’ennesima partita da disputare il giorno seguente.
Tutti erano sudati come le scimmie, quando ad un certo punto Kurita posò i pesi e chiese esplicitamente a tutti se volevano un panino.
Tutti si girarono verso di lui e approvarono la sua idea mandandolo a comperare i panini. Almeno per un po’ non avrebbero dovuto sopportare la sua presenza ingombrante.
Mi alzai da terra e mi sedetti nella sedia stanco morto, aspettando impaziente che quel ciccione di merda portasse i panini, perché tra qualche minuto mi sarei divorato pure a Musashi.
Ad un tratto ci fù un botto provenire dalla porta della palestra e andai a vedere cosa fosse successo. Quando raggiunsi il corridoio vidi Kurita per terra e i panini sopra di lui (era sudato). Mi passò subito la fame ed entrai nuovamente nella stanza.
Mi accomodai nella sedia reggiendomi la testa tra le mani:”MA PORCA DI QUELLA BUTTANA CHE E’,MAREMMA MAIALA!!KURITA SEI UN AMMASSO DI LARDO NON SAI NEMMENO REGGERE I PANINI MA NON TI VERGOGNI?SEI UN CICCIONE DI MERDA E SE NON L’HAI CAPITO TE LO SCANDISCO C-I-C-C-I-O-N-E-D-I-M-E-R-D-A!SEI UNA CAMIONATA DI LARDOOOOOOOOOOOOO NON FAI UN CAZZO TUTTO IL GIORNO TI GRATTI LA PANCIA E NON SAI NEMMENO PORTARE I PANINI CON IL TUO SEDERE DI MERDA????”.
Musashi intervenne,prendendomi da un braccio e portandomi fuori.
Cercai di rientrare per mettere le mie mani addosso a quell’ammasso di lardo ma Musashi mi bloccò del tutto,tenendomi al muro.
Improvvisamente mi calmai,ma non perché ero in trappola e non potevo muovermi, ma perché sentivo lo sguardo di Musashi farsi sempre più cupo.
Cercai di non agitarmi ulteriormente,perché era meglio non fare arrabbiare un kicker,non volevo essere preso a calci nel sedere visto che nessuno l’aveva mai fatto nemmeno quel ciccione di merda.
Musashi mi strinse i polsi,mi fece male,cercai di liberarmi ma non ci fu verso,chiesi che cosa gli stesse prendendo ma non ricevetti risposta.
Quel fottuto vecchiaccio mi stava facendo male seriamente, stava facendo male ad un Quarterback ,era il colmo.
Mi arrabbiai seriamente e gli diedi un calcio potente per fargli mollare la presa, anche se io non ero un kicker.
Lo vidi stremato al suolo l’avevo preso in parti delicate e adesso lo vedevo urlare dal dolore.
Ma erano così forti i miei calci?
Lo aiutai a tirarsi su,non volevo prenderlo lì ma almeno allontanarlo,cazzo,mi stava facendo male sul serio. Musashi rifiutò la mia mano per alzarsi ed entrò senza nemmeno chiedere scusa.
Entrai anche io in seguito e lo cercai ma non c’era.Dov’era?Non avrei voluto averlo sulla coscienza, non era mia intenzione almeno credo.
Forse l’avevo fatto con tanta foga proprio perché la settimana precedente era successo quel fatto. Ma in quel momento pensavo solo al suo stato.
Vidi avvicinarsi da lontano quel ciccione di merda e già mi cominciarono a girare.
Me ne andai nel bagno convinto che Musashi fosse lì e infatti...
Sentii lo sciacquone provenire dal primo bagno e lo aspettai fuori,quando uscì mi ignorò e si appoggiò al muro accendendosi una sigaretta.
Mi avvicinai con cautela:”Musy?”
Musashi mi guardò come si guarda un cane con il perizoma:”Hai bevuto?Ti ho per caso detto di chiamarmi così?”gettando una nuvola di fumo.
Rimasi sconcertato:”Ma Musy?”
Il kicker era incazzato a bestia e tra un po bisognava mettere un cartello con su scritto “Attenti al cane” Lo guardai curioso:”Ma c’è l’hai con me?Musy-Mu?”
Musashi mi prese dai polsi e mi sbattè al muro:”Shhh”baciandomi.
Rimasi di stucco,non me lo aspettavo ma non mi ritrassi in fondo ,mi piaceva essare baciato da Musashi il kicker.
Ma il suono della campana mi svegliò, ero come in uno stato di trans assoluto.Lo spinsi e corsi in palestra a prendere la mia roba.
Mi avvicinai alla porta della palestra ma in realtà era chiusa.Ero rimasto dentro.
Cosa peggiore ero rimasto dentro con Musashi.
Proprio lui uscì in quell’istante dal bagno,e convinto di fare il figo e di fare un uscita degna di un vip arrivò davanti la porta della palestra e non si aprì…figura di merda.
Mi guardai la scena soddisfatto e mi misi a ridere, fu più forte di me.
Lui si sedette accanto alla porta e sbuffò sonoramente:”Che cazzo ogni volta hanno fretta a chiudere uff…” Non sapevo esattamente cosa rispondere ma tutto quello che riuscii a dire fu:”Già”.
Musashi mi guardò e si girò dall’altra parte seccato.
Mi sedetti accanto a lui:”Sai che ci tocca dormire qua?Il custode non verrà prima di domani”.
Il kicker non era proprio contrario:”Dovremmo stare comodi.”,dando delle pacche sul pavimento.
Obedii semplicemente per il fatto che non sapevo come dormire,e mi accoccolai si di lui.Mi cominciò ad accarezzare i capelli,e a baciarmi il collo.
Rimasi impassibile alle sue attenzioni,lui continuò senza esitare forse ne aveva più voglia lui che io.
Da un lato ne avevo una voglia matta ma dall’altra, dentro di me tremavo come una foglia.
Musashi mi distese:”Così stasera staremo comodi.”
Feci un mezzo sorrisetto:”Ehehe già”.
Mi baciò il collo,sbottonando un po’ la camicia,io cominciai a sentire sul mio stomaco la sua eccitazione,arrossii violentemente girando la testa dall’altra parte.
Il vecchiaccio, prese il mio mento tra le mani e mi girò la testa verso di lui,si accorse del mio rossore;”Che ti succede?”.
Non risposi,feci solo un sorriso sghembo.Lui continuò il suo operato e non si curò minimamente del mio stato emotivo.
Mi levò completamente la camicia,io cominciai ad ansimare,lui mi baciava sempre con più foga fino a quando le sue mani cominciarono a cercare la cintura dei pantaloni.
Mi tratteni leggermente ma non al punto tale da impedirgli di toglierla.
Mi sbottonò anche i pantaloni.Forse aveva fretta di vedere se anche io ero eccitato quanto lui.Si lo ero ma non fisicamente solo mentalmente.Mi immaginavo moltitudini di scene erotiche con lui ma non a tal punto da eccitarmi.
Musashi mi guardò:”Se lo vuoi tu…”
Io feci un cenno col capo e lui continuò.
Mi tolse completamente i pantaloni,si vedeva lontano un miglio che ne aveva una voglia matta,mi cominciò a baciare il petto fino a scendere giù,sempre più giù.
Stavo sudando, perché?Avrei dovuto essere contento di fare l’amore con Musashi e sudavo?Ma come cazzo ero combinato?
Musashi pensò che forse era ora, e giù anche le mutande.
Adesso si che mi dovevo spaventare.
In quel momento mi vennero in mente gli episodi della settimana precedente.
FLASHBACK
Erano le 8:00 di sera,quando Musashi mi telefonò a casa.
Io risposi subito e mi accorsi che la sua voce era abbastanza preoccupata tanto che mi spaventai.
Mi chiese di poter venire a casa mia e io fui ospitale.Lo aspettai fino alle 9:00 e proprio in quell’istante arrivò.
Mi disse che aveva una notizia abbastanza importante da darmi.
Chiesi cos’era di così urgente da portare una persona a venire alla 9:00 di sera.
Mi informò che era venuto a conoscenza del testamento di suo padre dove io ero nominato.
Mi chiesi che cosa c’entravo io con il testamento del padre di Musashi.
Mi dichiarò di essere il suo fratellastro.
Mi pietrificai,ero come imbambolato,ma Musashi chiarì subito tutto,:”Noi due con questa storia non centriamo,i nostri genitori hanno avuto un matrimonio finito male e ciò ha portato mio padre a non mettere nel testamento tua madre,noi siamo liberi di fare ciò che vogliamo, possiamo pure sposarci”Ciò mi tranquillizzò e senza che me ne accorsì Musashi mi baciò:”Prometti che non ci penserai più?Che starai tranquillo?”
Feci cenno di si con la testa e dopo un po’ andò via.Da quel momento decisi di non pensare più a quel segreto.Era acqua passata.
L’indomani andai di corsa a scuola dove all’entrata incontrai Rui.
Mi cominciò a fare domande e a darmi fastidio, ciò non l’aveva mai fatto.
Inoltre venne anche Agon e tutti e due mi dissero che avevano una cosa importante da dirmi ma che non potevano parlare lì davanti,la gente si sarebbe incuriosita.
Mi portarono nel magazzino degli attrezzi (un posto insolito per parlare di questioni importanti).
Mi gettarono a terra e Rui mi cominciò a prendere a calci e pugni nello stomaco.
Agon faceva da guardia al magazzino.Mentre Rui proseguiva nel suo intento.
Ai due poi venne in mente un modo per ridicolizzarmi ulteriormente.
Mi spogliarono con violenza e mi fecero di tutto.
Appena finirono mi presero per l’ultima volta a calci nello stomaco.
Stavo malissimo anche se non lo davo a vedere, non riuscivo ad alzarmi mi sentivo una merda.
Ad un tratto mi trovò nel camerino Sena che era entrato per prendere degli attrezzi per la palestra.
Mi vide a terra e preoccupato mi aiutò ad alzarmi,gli feci giurare di non dire niente a nessuno e lentamente mi rivestii.
FINE FLASHBACK
E adesso mi ritrovavo lì ad infrangere la promessa e a rivivere quei brutti momenti, dovevo scacciare quei pensieri e dedicarmi a Musashi.Quella ormai era una storia chiusa.Certamente se mi trovavo Rui e Agon davanti li avrei presi io a pedate e pugni,se ero stato capace di dare un calcio potente a Musashi potevo darlo anche a loro.
Il kicker nel frattempo mi chiese se ero pronto e dato che lui è il mio migliore amico risposi di no. Musashi mi guardò e mi fece un sorriso,:”Tranquillo se non te la senti fa nulla”. Lo abbracciai e lo baciai.Dormimmo tutta la notte abbracciati.

POV MUSASHI
Ci svegliammo di mattina al suono della campana e urtai per sbaglio Hiruma dormiente:”Merda!Scusa!!”. Mi diede un bacio,e si alzò ricomponendosi dalla notte trascorsa.
Mi alzai anche io e mi misi appoggiato al muro della palestra accanto alla porta principale.
Il custode aprì la porta e io mi avvicinai:”WAAAAAAAAAAHH!!!!”urlai per spaventarlo.
Il custode:”AHHHH MAREMMA MAIALAAAAAA CHE TI VENISSE UN ACCIDENTI!”urlò .
Uscii fischiettando e raggiunsi l’aula di Scienze.
Mi sedetti e aspettai Hiruma.
Hiruma non venne alla lezione di scienze e mi preoccupai.
Uscendo dall’aula vidi Hiruma bere dalla fontana.
[Ma che minchia beve dalla fontana]:”HIRUMAAAA ASPETTAMIIII VOGLIO BERE ANCHE IO LASCIAMENE UN PO’!!!!!!!”Hiruma mi guardò e rispose:”VA BENE TE NE LASCIO UN PO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” Ci mettemmo a bere come cani.
All’improvviso si sente un botto.
Kurita si era tuffato ed Hiruma ed io eravamo rimasti senz’acqua.
Io ed Hiruma entrammo offesi mentre Kurita giocava con quel poco d’acqua che era rimasta.
Fermai ad Hiruma:”Come mai non sei venuto alla lezione di scienze?La prof è molto arrabbiata con te” Hiruma:”Non me ne frega niente”disse sbuffando,ed entrò nel bagno a lavarsi le mani.
Mi appoggiai al muro del bagno e mentre aspettavo che uscisse Hiruma, mi accesi una sigaretta.
Pochi minuti dopo uscii fuori a prendere una boccata d’aria e incontrai Rui e Agon,mi salutarono e si misero a parlare del più e del meno quando Agon mi chiese:”E Hiruma dov’è?”.
Risposi che era in bagno e continuai il mio discorso con Rui sulle moto.
Vidi con la coda dell’occhio che Agon si dirigeva verso il bagno forse aveva urgenza, ma il suo modo di fare non era normale,lasciai perdere e mi dedicai al dialogo con Rui,quando d’un tratto sentii un grido provenire dal bagno.
Mi diressi correndo verso la porta, ed entrai.Vidi Hiruma per terra e Agon che si lavava le mani guardandosi allo specchio.La scena non era asssolutamente normale:”Che diavolo succede qui?”chiesi irritato,ma non ricevetti risposta.
Aiutai Hiruma ad alzarsi e lo portai fuori davanti allo sguardo di tutti gli studenti del liceo.
Lo feci accomodare su una panchina e chiesi:”Che ti ha fatto Agon?”
L’avevo capito che centrava lui in un modo o nell’altro e cercai,dunque,di comprendere ciò che fosse successo all’interno di quel bagno.
Vidi Hiruma con lo sguardo perso nel vuoto,avevo paura che fosse successo qualcosa di grave,non era da lui buttarsi a terra a gridare come una femminuccia.
D’un tratto vidi passare Agon con aria indifferente come se il discorso non fosse suo.
Lo presi dalla camicia e lo sbattei nel muro violentemente.Non l’avrebbe passata liscia, assolutamente no. Lo guardai in cagnesco:”Tu adesso mi dici che cavolo hai fatto ad Hiruma se non vuoi passare la peggior pausa pranzo della tua vita!”gli dissi.
Hiruma guardava sconcertato,non si sarebbe aspettato una reazione simile.
Agon non parlava ma io non avrei mollato la presa fino a quando non mi avrebbe detto ciò che c’era da sapere.
Mi arrabbiai e gli diedi un pugno violento nello stomaco:”MUORI AGON!”
Il Quarterback mi fermò:”Basta Musashi lascialo stare,non merita nulla, nemmeno i tuoi calci”
Mi fermai per amore di Hiruma ma ciò non mi impedì di dargli l’ultimo calcio.
Agon gemeva per terra dal dolore e pensai che forse era troppo poco.
Hiruma si fermò e mi disse apertamente che era caduto dallo scalino del bagno,ma che si vergognava a dirlo.
Rimasi di sasso,mi aveva fatto prendere a calci e pugni uno stupido solo perché lui era caduto dallo scalino del cesso?
Ero furioso non ci vedevo più dalla rabbia e andai nell’aula di Chimica.
Mi accomodai ai primi posti e misi i piedi sopra il banco :”Ma tu guarda”sospirai.
Entrò la professoressa di chimica che mi rimproverò subito,misi i piedi giù e mi sedetti da bravo studente. In seguito vidi entrare anche Hiruma che si sedette dietro di me.Lo sentii sospirare.
Alla fine della scuola uscii fuori e si avvicinò Rui che mi guardo minacciosamente:”Agon è molto arrabbiato con te e anche io lo sono,tieniti stretto ad Hiruma”
Ecco quell’ultima frase mi faceva venire la voglia di bestemmiare come un turco ma l’unica cosa che potevo fare era farmi spiegare tutto da Hiruma.
Il giorno seguente mi recai a scuola,armato di buone intenzioni,incontrai il demone biondo e mi avvicinai,lo salutai ed entrai.
Mi sedetti al primo banco dell’aula di Arte e aspettai la prof,vidi entrare Hiruma che si sedette accanto a Kurita.
La prima ora passò tranquillamente io ed Hiruma non ci parlammo ma,nella pausa pranzo potevo rifarmi. Giunta l’ora del pranzo mi recai nella mensa e mi sedetti con il mio vassoio,nello stesso tavolo si sedette Hiruma con Kurita.
Hiruma mangiava silenziosamente e io altrettanto, l’unico che faceva rumore con la bocca era Kurita che si stava ingolfando come un porco.
Mi accorsi che Hiruma mi guardava mangiare e ciò mi fece pensare a ciò che dovevo dirgli.
Il resto della giornata passò lentamente.Suonò la campana,mentre ancora Hiruma era nello spogliatoio.
Mi diressi nel camerino ed entrai silenziosamente,tanto che Hiruma non se ne accorse.Chiusi la porta a chiave:”Allora?Non hai nulla da dirmi?”chiesi facendo roteare le chiavi un dito.
Hiruma si voltò verso di me e subito si coprì le parti intime:”M-M-Musashi ma tu che c-c-i fai qui?Che diamine vuoi?”esclamò tutto rosso.
Lo presi dai polsi e lo sbattei nell’armadietto che fece un rumore tremendo,Hiruma gemette dal freddo per il contatto con l’armadietto freddo:”Io non me ne vado di qui se non mi dici cosa è successo davvero in quel cazzo di bagno,intesi?”e ciò lo dissi incazzato nero.
Hiruma era parecchio spaventato dal mio modo di fare,non riuscivo a calmarmi.
Ero furioso nessuno mi aveva mai preso in giro figuriamoci l’uomo che io……amavo.
Hiruma cedette e si rassegnò forse era ora che mi dicesse tutta la verità.
Lo lasciai andare e subito si sedette nella sedia:”Io…”disse parecchio spaventato.
Lo continuavo a guardare fino a quando non avrebbe sputato il rospo:”Io…devo dirti la verità….PERSBAGLIOAGONMIHASPINTO!”esclamò tutto d’un fiato.
Non sapevo se crederci o meno,poteva anche essere ma io non ci volevo fare molto affidamento su ciò che diceva,lo sapevano tutti a scuola che Hiruma era un imbroglione,e non vedo perché adesso avrei dovuto crederci.
Mi arrabbiai seriamente,presi la sedia in mano e la gettai contro il muro dove spunto una crepa:”HIRUMA MI HAI ROTTO CON QUESTE BUGIE ME LA DICI LA VERITA’ SI O NO?”dissi arrabbiato,dando un calcio nell’armadietto.
Il Quarterback se la stava facendo sotto possibilmente,ma a me in quel momento non me ne fragava nulla volevo solo la verità.
Appena il custodè aprì la porta e trovo i due dentro lo spogliatoio (con Hiruma nudo) si meravigliò di ciò che vide.Fummo mandati a casa e l’indomani saremmo dovuti andare in presidenza.Che figura di merda! Il giorno successivo mi recai nella presidenza dove trovai Hiruma già seduto.
Mi sedetti anche io e cominciò a parlare la preside.Una donna alta,bionda con due ciuffi di capelli che coprivano il viso,degli occhiali quasi sotto al naso,occhi azzuri e labbra carnose una bellissima donna.
Cominciarono le solite domande:”Allora Hiruma cosa hai da dire riguardo ciò che il custode ci ha tenuto presente stamattina?Ha qualcosa da dire o sei senza parole?”poi si rivolse a me:”E tu signor Gen Takekura cosa hai da dire?Suppongo nulla dato che il custode mi ha detto che ti ha visto rubare le chiavi dello spogliatoio!”ero con l’acqua alla gola non potevo dire assolutamente nulla [sembra un interrogatorio] pensai.
Ma dato che io non avevo fatto nulla di male e nemmeno Hiruma parlai.
Mi alzai:”Io ero entrato semplicemente perché dovevo dire una cosa al qui presente Hiruma Yoichi!”e sbattei un violento pugno sul tavolo.
Hiruma mi guardava e ridacchiava silenziosamente insieme alla preside [mi stavano prendendoper il culo]:”AHAHAHHHAHAHAHAHA”Hiruma e la preside si misero a ridere:”Ma che cavolo…..”uscii dalla presidenza e me ne andai in bagno.
Mi accesi una sigaretta dal nervosismo.La preside ,la persona più seria [si fa pre dire] si è messa a ridere di me? Non si può assolutamente accettare!
Vidi Hiruma che uscendo dalla presidenza continuava a ridere e a tenersi lo stomaco.Appena mi vide si trattenne,ma si vedeva lontano 10 metri che stava ridendo.Non lo degnai più di uno sguardo,si era messo a fare comunella con la preside era il colmo!
Sentii un forte peso nella spalla,mi girai ed era la manona di Kurita che mi disse:”Dai stai tranquillo,la preside è la zia di Hiruma non lo sapevi?”…
Quella palla di lardo mi aveva svelato un grande segreto!Avrei appeso i manifesti![Naaaa scherzavo!] Vidi Hiruma avvicinarsi,e io mi cominciai ad allontanare piano [traditore!]
Ma allontanandomi sbattei su Kurita e caddi a terra.Cazzo che botta!
Hiruma mi porse la mano e io la accettai molto volentieri perché Kurita pochi secondi dopo che io mi alzai da terra inciampò e cadde.
Entrai nel campo ad allenarmi e notai che Hiruma era seduto in un angolo e leggeva un fumetto.Andai diretto verso di lui.Si accorse di me e staccò l’mp3:”Hei Musy!!!”lo guardai con disprezzo:”La smetti?”dissi. Hiruma mi guardò:”Perché dovrei?”chiese con un sopracciglio alzato.
Sbuffai sonoramente:”Va be lasciamo perdere.Come mai non giochi?”
Hiruma non rispose,non mi sembrava normale dallo sguardo,mi guardava come se stessi parlando talebano o cos’altro.
Si alzò e sorridendomi mi disse”Va bè dai vengo a giocare con te,lo so che senza di me non vivi.”
[Ma che cavolo diceva??Io potevo benissimo giocare senza di lui…..forse]
Vidi Hiruma allontanarsi:”RAGAZZI STO ARRIVANDOOOO KEKEKEKEKEKE!!!!!!”
Lo guardai allibito.Raggiunsi anche io il centro del campo.
A fine allenamento andai nello spogliatoio a cambiarmi, vidi Hiruma uscire dal bagno con un dolcevita nero.Cazzo eravamo a Maggio!
Lo guardai uscire con lo sguardo sorpreso ma come faceva a non sudare?
Poco dopo uscii anche io e mi recai pian piano fuori dalla scuola.Da lontano vidi Rui e Agon che si avvicinavano piano ad Hiruma.
Ebbi un FLASHBACK
Alla fine della scuola uscii fuori e si avvicinò Rui che mi guardo minacciosamente:”Agon è molto arrabbiato con te e anche io lo sono,tieniti stretto ad Hiruma
Mi sentii una stretta al cuore mi precipitai da Hiruma e me lo presi a braccetto prima che Rui e Agon potessero raggiungerlo:”Allora dove dovevamo andare?Certo che potevi aspettarmi!”
Da lontano vidi lo sguardo furioso di Agon.Feci un sorriso soddisfatto!
Nel frattempo Hiruma mi guardò stranito:”Poi ti spiego.Andiamo.”
Lo portai a casa mia non volevo che Rui o Agon lo raggiungessero a casa sua.
Misi le chiavi nella toppa ed entrai.
Feci accomodare Hiruma nel divano ed andai in cucina a prendere dell’acqua.
Lo raggiunsi nel salotto:”Adesso che siamo soli mi dici perché un maglione nero a dolcevita in primavera?”
Hiruma non parlava.Mi stava facendo arrabbiare di nuovo.
“Allora te le devo tirare fuori con la tenaglia le cose?”mi accomodai accanto a lui,e gli misi un braccio intorno al collo.
Lui si accovacciò nel mio petto:”Ho paura Gen!”
Rimasi di stucco!Nessuno mi aveva mai chiamato per nome:”Di chi?”chiesi.
Si strinse sempre più forte a me:”Di Agon e Rui,non mi lasciano in pace, appena mi trovano solo cercano di avvicinarsi,ed io…”.
Sentii una lacrima percorrere la maglia.Un brivido mi percorse la schiena:”Su dai tranquillo,si risolve tutto ci sono io con te.Adesso me lo vuoi raccontare cosa è successo nel bagno?”
Hiruma mi guardò con gli occhi rossi:”Gen io non ce la faccio.Agon mi stava cercando di baciare e di abbassarmi i pantaloni…”scoppiò a piangere.
Presi il suo viso tra le mani:”Ci sono io con te stai tranquillo,gli darò una lezione ad Agon”
Hiruma mi abbracciò fortissimo:”NO!Non puoi fare niente contro di lui.TI PREGO NON FARLO!”
Sospirai sonoramente.Mi sentivo uno straccio,ed il solo pensiero che non potevo fare nulla per lui mi faceva stare sempre più male,non poter difendere l’uomo che amavo.
Mi alzai:”Adesso distenditi,hai bisogno di riposare”.
Hiruma mi tenne la mano:”No voglio stare con te.Gen…ho paura.”
Mi chinai e lo baciai.Quel ragazzo era difficilmente resistibile.
Il biondino mi mise le braccia attorno al collo:”Gen,mi posso fidare di te io lo so”
Mi sentii sollevato.Mi tirò verso di lui, e finimmo nel divano distesi uno accanto all’altro.
Ci baciammo e ci abbracciammo.Hiruma si avvinghiò a me mentre mi baciava il collo.
Misi le mani tra i suoi capelli biondi morbidi come la seta.
Mi guardò negli occhi e mi sussurrò:”Gen io…”
Gli misi un dito nelle labbra:”Non dire nulla.”
Mi baciò.Sentii la lingua percorrermi la bocca.
Mi sbottonò la camicia e mi accarezzò il petto.
Si mise a cavalcioni su di me,mi baciò il collo.Sentivo leccarmi l’orecchio.
Lo distesi nuovamente e gli sbottonai la camicia.
Ma nuovamente Hiruma si rimise a calvalcioni su di me.
Mi cominciò a baciare il petto,scendendo piano piano.
Raggiunse i pantaloni,cercando la cintura.La slacciò.Era meraviglioso.
Sentii nel mio stomaco la sua eccitazione.
Dal sorriso di Hiruma si capiva bene che lui aveva sentito la mia.
Mi slacciò i pantaloni e mi sorrise.Aveva un sorriso stupendo.
Mi mise le braccia intorno al collo e mi diede un bacio profondo.
Mi morse le labbra ed io sorrisi.
Lo presi dai fianchi e lo scaraventai dall’altro lato del divano.
Lui mi accarezzò il viso:”Ti voglio!”
Lo baciai nuovamente.
Mi riscaraventò di nuovo dall’altra parte.
Questa volta lo lasciai fare,mi piaceva l’idea di essere comandato da un biondino muscoloso un po’ impacciato.
Mi tolse i pantaloni e restai completamente in mutande.
Lui si adagiò su di me,mi leccò nuovamente l’orecchio e subito dopo un altro bacio più appassionato. Era un gioco di lingue.
Il demonietto era troppo impaziente e mi tolse anche i calzoni con un sorrisetto malizioso sul viso. Prese in mano la mia eccitazione.Mi fece sentire ad un passo dal paradiso.Aveva una bocca magica.
Lo guardai:”Piccoletto ma dove hai imparato?Hai una laurea specifica per caso?”
Lui non rispose mi rivolse uno sguardo fin troppo provocante,che mi portò a prenderlo dai fianchi e metterlo a pancia in giù.
Aveva un sedere favoloso sembrava scolpito,era come se mi chiamasse.
Fecimo l’amore sul divano.Era stato favoloso.
Si addormentò appoggiato sul mio petto,aveva un visino angelico.
Per la prima volta in vita mia Hiruma era tranquillo, d’altronde dormiva.
Mi addormentai poco dopo anche io.Dormire accanto a lui sembrava un sogno.
Il giorno seguente mi svegliai presto dal cinguettio degli uccelli.
MI alzai piano per non fare rumore e mi recai in cucina, dove trovai nella sedia il maglione di Hiruma.
Lo odorai sapeva di Vaniglia.Un odore così era assolutamente favolso.
Mi sedetti e feci colazione, ammirando il piccoletto dormire.
Era uno spettacolo ,ed io ero in prima fila,anzi ero il protagonista.
Sentii un botto.
Mi precipitai nel salotto ed Hiruma era a terra.Era scivolato mentre dormiva.
Lo presi piano e mentre era in braccio si svegliò:”Scusa se ti ho svegliato,ma…”non feci in tempo a finire la frase,che subito mi baciò.
Il mio sguardo si incontrò con il suo,era stupendo.
Mi sussurrò una frase all’orecchio:”Gen Takekura…io ti amo”e mi mise le braccia intorno al collo affondandogli il viso.
Non mi sembrava vero.Non riuscivo a rispondere:”A-A-A-A-A-A”
Mi guardò sorridendo:”Shh…tranquillo”
Mi capiva al volo ed era questo che mi piaceva di lui.
Ci capivamo con uno sguardo,con un cenno del capo.
Non c’era bisogno di parlare con lui.
Lo posai nel divano e mi sedetti accanto a lui.
Mi avvicinai piano al suo orecchio:”Yoichi Hiruma…anche io ti amo”e lo baciai.
Erano dei baci molto aggressivi.Morsi sulle labbra.Io cercavo le sue e lui le mie.
Mi sembrava di vivere un sogno ma bastò un morso sulle labbra di Hiruma a svegliarmi.E non c’era risveglio migliore.
Mi ritrovai sdraiato accanto a lui.Mi alzai e andai in cucina.
Preparai del caffè,presi dei cornetti caldi dal forno,preparai dei bicchieri di succo d’arancia,e una rosa rossa dal vaso sul tavolo.
Mi recai in salotto.Mi sedetti nel bordo del divano,posai il vassoio sul tavolo al centro, e lo svegliai a suon di baci:”Certo che possono darti il primo premio per addormentarti.”dissi sorridendo.
Lui mi guardò e mi sorrise:”Scemo.”
Gli porsi il vassoio e lui rimase stupito:”Gen!!”
Addentò un cornetto al cioccolato,e bevve del caffè.
Io mi rivestii velocemente:”Su dai che siamo in ritardo!”
Posò il vassoio sul tavolo e si rivestì velocemente anche lui.
Io mi rivolsi a lui:”Ma non penserai mica di metterti il maglione stamattina!E poi perché te lo sei messo ieri?”
Lui mi guardò:”Perché ho un graffio nel collo e non mi piace.”
Mi avvicinai per vedere ma lui si allontanò:”Non è niente lascia stare.”disse con un finto sorriso. Andai in camera mia a prendere una maglietta per Hiruma presi l’unica che non fosse larga.
Era una maglietta con scritto “I’m a Killer”
La portai ad Hiruma che se la mise soddisfatto:”Ok adesso possiamo andare”disse sorridendo. Prendemmo lo zaino e ci avviammo a scuola.
Appena entrati vedemmo una gran folla davanti il bagno della scuola.
Cercai di infilarmi tra la gente, appena giunto in prima fila ,rimasi sconvolto.
Sul muro del bagno c’era un’enorme scritta “MUSASHI MERDA!”
Sentivo lo sguardo di tutti addosso.Uscii fuori dovevo prendere una boccata d’aria.Proprio lì incontrai a Rui ed Agon che fumavano.Sapevo che l’artefice di tutto era Agon.Ma non potevo combinare guai a scuola mi avrebbero sospeso.Me la sarei vista fuori.
A fine giornata,tornai a casa.Salutai ad Hiruma con un bacio ed entrai.
Posai lo zaino e mi preparai un panino.Avevo fame.A stomaco pieno le cose si facevano meglio.

POV HIRUMA
Salutai Musashi e mi recai a casa.
[Appena arrivo a casa Cerbero mi mangia,ieri non sono tornato e adesso starà morendo dalla fame poverino].
Arrivato davanti all’albergo presi le chiavi della stanza e salii sopra.
Appena entrai Cerbero cominciò ad abbaiare.Posai la cartella e presi il guinzaglio.
Uscimmo a fare una passeggiata dopo che trovai una cacata sul tappeto della cucina.
Mentre eravamo fuori mi misi a parlare con il cane:”Ah caro vecchio amico mio,non sai che bella nottata che ho passato ieri.Io e Musashi stiamo insieme.”.
Cerbero abbaiò:”Si lo so che sei allibbito ma io sto vivendo un sogno”
Il cane non mi considerò più.
Continuavo a fantasticare in mezzo alla strada.
D’un tratto mi trovai davanti Agon.Stranamente non era in compagnia del signor “lingua lunga”.
Indietreggiai con Cerbero che stava per alzare la zampa per fare il suo bisognino.
Ingoiai sonoramente la saliva.
Agon si avvicinava sempre di più:”Che c’è?Non ti faccio nulla”
Io mi allontanavo e lui si avvicinava sempre di più.
Dalla paura mollai la presa del guinzaglio e Cerbero scappò:” NOOOOO”
Cerberò scappò dietro al viale:”BASTARDO!”dissi ad Agon infuriato.< br> Cercai di calciare ma lui mi prese dal collo:”Stai zitto altrimenti ti finisce male!”disse con tono infuriato. Mi veniva da piangere.Volevo mettermi a gridare,ma quando stavo per farlo,Agon mi mise la mano davanti la bocca.
Mi misi a piangere dalla disperazione.
Agon mi prese a mò di sacco di patate e mi portò con se.Mi butto nel retro della macchina e mise in moto.
Mi portò in un posto completamente isolato.Ero in un manzarda.
Mi gettò come spazzatura.Mi feci male.Dopo di che,si abbassò i pantaloni:”Adesso fai il tuo dovere.”tenendo in mano la sua eccitazione.
Mi veniva il disgusto.Avevo una sensazione di rigetto.
Poco dopo arrivò Rui che entrò.Si mise a ridere.
Non capivo cosa c’era da ridere in quella situazione.Mi guardai intorno ma non mi sembrava che dietro ci fossero saltimbanchi o roba del genere.
Agon si avvicinò sempre di più:”DAI!”
Rui allontanò l’amico:”Lascia stare dai”
Agon si allontanò lentamente.
Rimasi accovacciato in un angolo senza la forza di muovermi o parlare.
La notte passò male.Fù la notte più brutta della mia vita.
Pensavo alla notte con Musashi.In quel momento avevo solo bisogno di lui.
D’un tratto mi venne in mente Cerbero chissà dove si era cacciato.
Feci degli incubi spaventosi.Il caldo soffocava,non riuscivo a stare fermo.
Il giorno successivo mi svegliai molto presto.Sentii la porta che si aprì e mi spaventai.
Chissà quali cose orribili aveva in mente di farmi fare.
Mi stavo mangiando,anzi divorando le unghie dalla paura.
Agon si diresse verso di me:”Buongiorno mio caro”disse con un sorrisetto malizioso sul viso.
Mi veniva letteralmente da vomitare.E la mia faccia mostrava tutto il mio disgusto nei suoi confronti.

POV MUSASHI
Uscendo per buttare la spazzatura vidi Cerbero davanti al portone:”Hei piccoletto!Sei venuto a farmi visita.Dov’è Hiruma?”disse accarezzando il cane.
Cerbero abbaio,cominciò a tirargli il pantalone come se volesse trascinarlo da qualche parte.
Lo guardai:”Che c’è Cerbero?Vuoi portarmi da Hiruma?Come al solito tu sei scappato e lui sarà indietro…monellaccio!”disse sorridendo.
Lo seguii curioso di sapere dove mi dovesse portare.
Mi portò vicino casa loro:”Ma Cerbero non sarai mica scappato?”
Proseguimmo passando la casa di Hiruma:”Ma dove mi stai portando?”
Arrivammo davanti casa di Agon:”Ma che ci facciamo qui?Cerbero che è successo?”
Entrammo subito dopo che uscì una signora di bell’aspetto.
Salimmo le scale fino a quando Cerbero si fermò:”Ma che…”mi soffermai a sentire delle voci provenire di lì. Si sentiva chiaramente la voce squillante di Hiruma e il vocione di Agon.Mentre tra una frase e l’altra si sentiva la voce di quello stupido di Rui.
Stetti dietro al muro sentendo ogni singola parola.
Sentivo chiaramente Hiruma che diceva di lasciarlo stare,che gli faceva schifo,che non lo voleva vedere. Mi stavo infastidendo molto.Uscii allo scoperto e raggiunsi i tre.
Ero molto seccato dal fare di Agon:”Allora?”
Agon mi guardò e si rivolse subito ad Hiruma:”Guarda c’è il tuo amichetto”disse sorridendo.
Mi avvicinai lentamente:”Si hai qualche problema in proposito?”
Si vedeva che Agon era parecchio irritato dal mio modo di fare.
Lo presi dal collo:”Ora tu mi stai a sentire.Devi lasciare stare ad Hiruma.Perchè sei così ossessionato da lui.”
Agon sorrise,suonava come una presa in giro:”AHAHAHA ma tu non sai proprio nulla di me.Sei proprio uno sciocco.”
Rui intervenne:”Eh già non sai proprio nulla.Lo sappiamo solo noi TRE”
Mi suonava nuovo questi “TRE”,non sapevo che a loro si fosse unito pure Kurita o Sena.O forse chissà poteva anche essere la prof di Chimica:”Tre?”
Rui continuò:”Eh già proprio tre.”disse guardando Hiruma.
Non avevo capito nulla.Tre,Hiruma.Rui,Agon?
Mi arrabbiai e il mio sguardo si fece più cupo:”Mi volete spiegare?”
Rui si appoggiò ad un muro:”E’ stato più di una settimana fa.Come non ti ha raccontato nulla il tuo amichetto?”
Ero nel pallone.Ma che centrava Hiruma con questi due stronzi!
Rui proseguì:”Ah caro Musashi ti sei fatto prendere per il culo”
Mi stavo incazzando seriamente:”Mi vuoi raccontare tutto?O facciamo a puntate?”
Rui sorrise:”Sei proprio un ciucco!Ebbene sì il tuo caro amico ti dovrebbe dire qual cosina.Vero Yoichi?”disse prendeno il mento di Hiruma tra le mani.
Mi stavano facendo infuriare come non mi ero mai infuriato:”Lascialo stare!Piuttosto raccontami che c’entra lui!”
Rui divenne serio:”Proprio una settimana fa noi e il tuo amichetto abbiamo fatto un gioco.Un gioco davvero divertente.Va bene ti dirò tutto senza mezzi termini.Una mattina abbiamo incontrato il tuo amico davanti la scuola e l’abbiamo invitato a fare un giochino davvero bello.Siamo andati nello stanzino degli attrezzi e l’abbiamo preso a calci,poi l’abbiamo spogliato e tu sai cosa viene dopo…”
Mi disgustai solo al pensiero.Guardai Hiruma con gli occhi rossi:”Perché…”
Agon prese Hiruma da un braccio e me lo scaraventò ai piedi:”Tò prenditelo,prenditi la rivincita”
Mi moriva il cuore al solo pensiero di ciò che aveva fatto,anzi,che mi aveva fatto.Mi veniva voglia di gridare.Di prenderlo a schiaffi.Mentre davanti lui mi guardava con occhi colmi di pietà e lacrime.
Lo presi dai capelli:”TI RENDI CONTO DI CIO’ CHE HAI FATTO!Mi fai schifo sei l’uomo più viscido della terra!”e lo scaraventò nuovamente a terra.
Mi guardò con gli occhi rossi dal pianto:”Musashi io ti giuro che non ho fatto nulla!Io non potevo fare nulla!”
Non lo stetti a sentire.In quel momento la mia rabbia superava tutto!
Lui cercò di avvicinarsi ma Musashi gli diede uno schiaffo:”Non mi toccare.Io con te non ci voglio più avere nulla a che fare.E adesso per me la nostra storia si conclude qui!”
Me ne andai lasciandolo in balia di quei due maniaci.
Percorsi la strada faticosamente come se mi mancassero le forze.Piangevo strada facendo.
Mi sentivo male e mi accasciai su un muro:”Io non posso credere che Hiruma abbia fatto una cosa simile.Ma io lo amo.”
Mi alzai ed entrai in casa.Mi sedetti sul divano e mi misi a piangere come un disperato.
Non ce la facevo senza di lui.
Era come vivere senza aria.
Mi accasciai nel pavimento e piansi per tutta la notte.
Il giorno dopo rimasi a casa,non avevo voglia di vedere nessuno e tanto meno Hiruma.
Sentii bussare alla porta.Mi recai alla porta ed aprii.
Hiruma entrò senza nemmeno salutare:”Noi dobbiamo parlare!”
Si sedette nella poltrona.
Io chiusi la porta:”Non ho nulla da dirti”dissi mentre mi dirigevo nella cucina.
Hiruma si alzò e si recò da me:”Per favore ti siedi e mi dai conto?!”
Non lo ascoltai nemmeno.Solo il suono soave della sua voce mi face venire voglia di lui.Dovevo resistere.
Sembrava uno dei sette peccati capitali.
Poggiai il bicchiere sonoramente nel tavolo:”Mi hai deluso Hiruma”
Hiruma mi prese il polso:”Gen ti prego…”
Lo guardai:”Non chiamarmi Gen…”
Il biondino rimase di sasso:”Ma…Ge…”si zittì prima che il mio nome potesse uscire fuori.
Bevvi del succo d’arancia e me ne andai nel bagno:”Lasciami stare e vattene non voglio vederti.E’ inutile che stai qui!”
Mi diressi verso il bagno e mi chiusi a chiave.
Hiruma cominciò a parlare da dietro la porta:”Musashi ti giuro che io non c’entro nulla con tutto questo.Agon e Rui mi hanno….molestato.T-Ti giuro che io non centro nulla.”
Ascoltai disgustato.Non potevo e non volevo sentire altro.
Detti un pugno nel vetro dalla rabbia e dalla disperazione che l’unico uomo che amavo mi avesse deluso. Mi tagliai profondamente la mano.Cominciò a zampillare sangue.
Uscii fuori dal bagno senza degnare di uno sguardo Hiruma,che mi guardò preoccupato:”Musashi che hai fatto?Stai sanguinando.”
Mi corse dietro:”Musashi per favore ti fermi?”
Mi girai di scatto:”TI HO DETTO DI ANDARE VIAA!”dissi con le lacrime agli occhi.
Andai all’ingresso e aprii la porta:”Prego la porta è questa.”
Andai in cucina chiudendo la porta alle spalle.
Hiruma andò via rassegnato.
Musashi sbattè la mano illesa nel bancone della cucina:”Perché non riesco a guardarlo nella faccia?”
Presi una benda e dopo avere lavato e disinfettato la ferita,la misi.
Mi pulsava la mano.Avevo un dolore tremendo.
Presi il cellulare ed uscii.Avevo voglia di svagarmi un po’ e non pensare a lui.
Ovviamente come volevasi dimostrare incontrai nuovamente Hiruma che aspettava l’autobus.
Mi voltai dall’altro lato.Non riuscivo a guardarlo nella faccia,era come se avessi un blocco.
Hiruma si avvicinò.Mi mise una mano sulla spalla:”Musashi?”
Mi girai:”Ti ho detto di starmi alla larga!Sono capace di fare male.”
Hiruma mi prese la mano fasciata,e come un cretino me la feci prendere senza ritrarla.
La guardò:”Che ti sei fatto?”
Continuavo a guardare altrove:”Non è niente lascia stare.”
Hiruma mi prese il mento tra le mani:”Musashi per favore mi ascolti un attimo?”
Lo guardai,fui costretto.
Sbuffai:”Entriamo a casa”
Entrai tirando e centrando le chiavi di casa nel piattino all’ingresso.
Mi stravaccai nel divano e mi misi comodo:”Allora che vuoi?”
Hiruma mi si avvicinò come un cucciolo in cerca di attenzioni:”Musashi io ti devo spiegare tutto ciò che è realmente successo nello stanzino degli attrezzi”
Lo guardai:”Eh allora?”
Si mise anche lui comodo:” L’indomani del giorno in cui tu mi svelasti quel segreto del testamento di tuo padre, andai di corsa a scuola dove all’entrata incontrai Rui.
Mi cominciò a fare domande e a darmi fastidio, ciò non l’aveva mai fatto.
Inoltre venne anche Agon e tutti e due mi dissero che avevano una cosa importante da dirmi ma che non potevano parlare lì davanti,la gente si sarebbe incuriosita.
Mi portarono nel magazzino degli attrezzi.
Mi gettarono a terra e Rui mi cominciò a prendermi a calci e pugni nello stomaco.
Agon faceva da guardia al magazzino.Mentre Rui proseguiva nel suo intento.
Ai due poi venne in mente un modo per ridicolizzarmi ulteriormente.
Mi spogliarono con violenza e mi fecero di tutto.
Appena finirono mi presero per l’ultima volta a calci nello stomaco e andarono via.”
Lo guardai sconcertato:”Ma certo che tu potevi dirlo prima”
Vidi Hiruma con le mani sul viso che singhiozzava.
Mi avvicinai e lo abbracciai:”Ora non piangere non complicare la situazione ti prego.”
Mi alzai e mi diresso verso la finestra:”Io Hiruma non riesco a crederti.Dovevi discolparti prima se tutto ciò che mi dici è vero.Ma non l’hai fatto.Io non so che fare sono confuso.”
Hiruma mi si avvicinò e mi disse:”Musashi credimi ti prego!Sai che non ti direi mai una bugia.Non ne ho motivo.”
Lo guardai negli occhi:”Hiruma perché non me l’hai detto prima?”
Hiruma non riusciva a rispondere.
Guardai fuori dalla finestra.
Sentii la mano di Hiruma percorrere il mio braccio:”Io mi vergognavo,l’ho fatto per questo.”
Mi girai:”Spero che sia vero,e che non lo sappia nessuno all’infuori di me.”
Hiruma mollò la presa dal braccio:”Veramente….”
Mi voltai di scatto:”Veramente cosa?”
Lui mi guardò:”Lo sa Sena.”
Poggiai la testa nella finestra:”A SENA?!”
Hiruma annuì:”Già Sena.Mi ha trovato nello stanzino sono stato costretto a dirglielo.”
Musashi sospirò sonoramente.
Il demonietto si allontanò da me:”Forse è meglio che me ne vada”
Non risposi non sapevo che dire.
Hiruma prese le chiavi e fece per uscire quando lo presi per un polso:”Stai con me ti prego!”
Lui mi guardò:”Perché dovrei se so che non mi ami più?”
Lo guardai negli occhi:”Chi te l’ha detto che io non ti amo più?”
Mi guardò:”L’ho capito”
Gli presi una mano:”Hai capito male.Io ti amo molto più di prima”
Ci fù un momento di silenzio nella stanza ed un gioco di sguardi.
Fui il primo ad aprir bocca:”Vieni di là con me…”
Il piccoletto mi seguì.Fecemmo l’amore.
Il giorno seguente,quando lui si svegliò mi disse:”Buongiorno Musy-Mu”
Per la prima volta non protestai ero contento.E lo amavo più di me stesso!

Note:
Salve! Questa è la prima fic che scrivo!
Spero che sia di vostro gradimento, e buona lettura!! P.S. Grazie a Axellina (Mia cugina) per aver messo i codici xD

  
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