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Autore: DarkYuna    19/11/2018    3 recensioni
[Michael Langdon] [Spoiler Apocalypse]
"Mi manca il respiro e non so se è perché il rifugio dove sono stata astrusamente condotta con la forza
è ubicato sotto terra o è colpa del bellissimo uomo biondo elegantemente seduto al di là del tavolo,
dell'ufficio di Miss Venable.".
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Devil Within
 
 
 
 
 
 
"Se potessi rivederti fra un anno,
farei tanti gomitoli dei mesi.
Se l'attesa fosse soltanto di
secoli li conterei sulla mano.
E se sapessi che finita questa vita
la mia e la tua proseguiranno insieme,
getterei la mia, come inutile
scorza e sceglierei con te l'eternità.".
-Emily Dickinson
 
 
 
 
 
 
 
 


Giorno o notte, ho perso il conto del tempo trascorso in questo inferno senza vie d'uscite. Nulla è mutato dopo lo sgancio delle bombe nucleari, ogni secondo si è avvicendato alle ore, ai giorni e in un cumolo di settimane che hanno lasciato il passo a mesi interminabili.
Mi manca il respiro e non so se è perché il rifugio dove sono stata astrusamente condotta con la forza è ubicato sotto terra o è colpa del bellissimo uomo biondo elegantemente seduto al di là del tavolo, dell'ufficio di Miss Venable.
 
 
Per metterlo al centro di ogni possibile ed immaginabile attenzione, basterebbe la sola avvenenza gelida ed oscura, ogni centimetro di pelle levigata e cerea emana una freddezza palpabile, che si incunea nelle viscere e in luoghi inesplorati del mio essere. Gli occhi hanno un colore meraviglioso, ricordano la Scilla Bifolia, una pianta che predilige i boschi di latifoglie, i prati umidi ed ombrosi e le praterie d'altitudine; i cui fiori sono di un azzurro lunare e luminoso, quasi fatato. I capelli color del grano ricadono setosi a sbuffo fin sulle spalle, lasciano scoperto un viso sottile, dai tratti mascolini ed affilati. Ogni cosa in lui, dal completo elegante nero, alle movenze, alla forma pallida della bocca, ha un tocco raffinato e fine, così aggraziato da abbagliare.
Potrebbe avere trent'anni, così come venti o quaranta, è davvero arduo indovinare. Ed è dotato della bellezza più straordinaria che un essere umano possa incontrare nella propria breve vita, non quella di un attore, non quella di un modello professionista, ma quella di un angelo... un angelo caduto. Non esiste persona sulla terra a cui possa paragonarlo, o almeno, non esisteva.
 
 
Sfiora adagio la consistenza lucida del tavolo, su alcune delle dita affusolate sono presenti degli anelli dalla fattura preziosa ed antica, e le mani hanno un non so che di erotico. Ha tre pile di fogli scritti dinanzi a sé e alla sua destra ci sono una serie da sei di candele quasi consumate del tutto.
<< Eileen Jones. >>, pronuncia il mio nome come il più torbido dei peccati della carne, qualcosa da assaporare a rilento, un frutto prelibato da divorare con voracità. La voce è bassa, modulata, calda, le parole sono morbide, dolci, non ha accenti.
Gli occhi astuti sono dritti nei miei, prova ad intimorirmi e ci riesce, perché sono obbligata ad abbassare lo sguardo, completamente a disagio.
Lui si è già presentato in precedenza: Michael Langdon. Giunto per fare una cernita di chi andrà via con lui al Santuario e chi resterà qui a morire di fame o di qualcosa di peggio.
 
 
Nell'Avamposto Tre non sono riuscita a legare con nessuno, mi sento come se fossi un pesce fuor d'acqua, come se un muro spesso e solido mi separasse dagli altri: sono diciotto mesi che sono in apnea. Ho la percezione che qualcosa mi sia stato tolto, il sentore che mi manchi un pezzo fondamentale di me stessa, ed è un vuoto che non riesco a colmare in alcun modo.
 
 
<< Hai paura di me? >>. Ogni parola scandita è come se fosse dotata di un significato recondito che non comprendo appieno.
 
 
Non distolgo lo sguardo, stavolta lo affronto senza timore, proseguo ad osservare e solo dopo capisco che è un errore fissarlo troppo a lungo: resto vincolata nelle iridi d'inverno.
<< Dovrei? >>.
 
 
Le lingue di fuoco provenienti dal camino alle mie spalle, colpiscono gli zigomi e risaltano la magnificenza di cui la natura l'ha forgiato, c'è qualcosa di inspiegabilmente oscuro in lui o forse sono semplicemente suggestionata dall'atmosfera sinistra. Sopravvivere alla fine del mondo e trascorrere l'oblio in questo posto porterebbe chiunque a confondere la realtà con la fantasia.
 
 
Un sorriso letale prende forma sulle labbra.
<< No. >>, afferma, con una sensualità fuori dal comune ed una voce che riecheggia erotica nelle orecchie. << Se sarai sincera non avrai nulla di cui temere. >>.
 
 
<< Non ho motivo per mentirti. >>.
 
 
Adesso il sorriso nocivo prende completamente posto, gli occhi brillano di scaltrezza.
<< Lo so. >>. Si alza lentamente dalla scrivania, gli gira attorno e con una nonchalance elegante si accomoda sul tavolo accanto a me, accorciando di netto le distanze. Ha un profumo intenso, inconfondibile, arriva dritto alla corteccia cerebrale e prova a riportare a galla un passato fuligginoso, di cui non ho memoria.
 
 
<< Cosa devo fare? >>. Tutta quella silenziosa attesa mi agita e non poco.
 
 
<< Convincimi che sei una candidata adatta per il Santuario, solo questo. >>.
 
 
Ridacchio appena, è una risata amara, quasi liberatoria, è come se potessi essere totalmente me stessa, senza più maschere o filtri.
<< Io non sono sicura nemmeno del perché sono qui, figuriamoci se posso convincere qualcuno a portarmi da qualche altra parte. Non so la motivazione per cui la Cooperativa è venuta a prendermi a casa... so che la mia famiglia è morta, che sono completamente sola... >>. Lascio cadere il discorso interrompendomi prima di aggiungere qualcosa che possa farmi decretare del tutto pazza.
 
 
<< Ma? >>, incalza lui, fiammeggiante. Le iridi di cristallo sono irrorate di adrenalina, sembra voglia incanalarmi da qualche parte, anche se non ho la più pallida idea di dove.
 
 
Batto più volte le palpebre, mordo tesa il lato inferiore della bocca e decido di vuotare il sacco.
<< Ma ho qualcosa qui. >>. Premo una mano sul cuore, come se toccarlo riuscisse a contenere il dolore ed arginasse il vuoto. << Sto aspettando qualcosa, anche se non so se un evento oppure una persona, però è un pensiero che mi fa sentire meno sola, ecco. Non so se saprò mai cosa sia o se è solo frutto di una speranza nociva, ma non riesco a fare a meno di aspettare. >>.
 
 
Ascolta taciturno, non dice nulla a riguardo, la mano si protrae fino al mio viso, i polpastrelli tracciano una scia sottile calda, ed ho come una scossa che schiude un dèjà-vu insopportabile.
<< Mi hanno incaricato di trovare i semi dai quali sboccerà il futuro dell'umanità. >>.
 
 
<< Mi stai dicendo che sono una candidata? >>, interrogo sorpresa.
 
 
<< Non lo vorresti? >>.
 
 
Piego la testa di lato, ci penso su bene.
<< Non so se essere un'incubatrice vivente sia quello che voglio davvero. >>. Schiocco la lingua al palato, conscia di quel che sto per fare, quindi mi alzo e Michael Langdon ritira la mano, sbalordito dalla reazione. << No, non credo che io sia una buona candidata e, non ti faccio perdere ulteriore tempo: gli altri saranno felici di esserlo. >>.
 
 
Faccio per andarmene, ma lui è più veloce di me, balza giù dalla scrivania e mi blocca per un braccio. Mi è davanti, è davvero molto alto; le iridi di cielo sono due fari in una notte senza luna e, dovrei non provare altro che afflizione, ma è eccitazione ed adrenalina quella che scorre liquida nelle vene, il sangue ribolle e la temperatura corporea aumenta. Cosa mi sta succedendo?
Tale vicinanza è destabilizzante per ogni neurone funzionante nel cervello.
Io conosco questi occhi in tempesta.
Scopro un'attrazione sinistra, osservo rapita il chiarore liscio della pelle levigata, la morbidezza dei capelli lunghi, la bocca dischiusa ed invitante e faccio sul serio fatica a portare la razionalità al mio modo di pensare.
 
 
<< Non temere Eileen ti sto offrendo la possibilità di vivere. >>.
 
 
<< Non in questo modo, non avendo il seme di qualcun altro dentro di me per far prosperare un'umanità che ha già fallito una volta. Cosa ti fa credere che non lo falliranno di nuovo? Se questo è il tuo scopo, ci sono altri candidati ben felici di assecondarti, il mio viaggio finisce qui. >>. Non è solo questo, il fatto di divenire un semplice oggetto per ripristinare ormai un mondo decadente, è come se fossi leale e fedele ad un'idea, un ricordo, ad una persona di cui inspiegabilmente non ho memoria. Strattono via la presa ferrea, tuttavia Michael Langdon parla nuovamente ed arresta ogni proposito di ritiro.
 
 
<< Non il seme di qualcun altro... >>, inizia con quel tono adulatorio che ha scopi ben specifici, ma che mi sono oscuri, << ... il mio. >>.
 
 
Deglutisco piano, ed affronto lo sguardo oscuro, con un insostenibile tuffo proprio al centro del cuore. Non c'è niente di innocente e puro, è un temibile predatore che ha individuato la preda sacrificale.
Nutro una sinistra connessione imperativa, che non riesco a spezzare, nemmeno se ci provassi con ogni fibra del mio essere e diviene più forte ogni secondo sempre di più.
<< C-che vuoi dire? >>.
 
 
<< Ho bisogno che ti fidi di me, Eileen. >>, prega quasi, abbandonando totalmente l'aria fredda ed austera, adesso i suoi occhi supplicano un amore sconfinato, abissale, di cui non può fare a meno e lo brama dalla sottoscritta. Non appare più l'uomo sicuro di sé e misterioso, ora ha l'espressione di un bambino smarrito. << Loro ti hanno portata via da me, nascondendo la parte più importante per impedirti di ritrovarmi, ma sono io che ho ritrovato te e ti ho portata qui al sicuro. >>.
 
 
Faccio fatica a seguire il discorso e ancor più fatica a dargli un senso logico che possa spiegare quel vaneggiamento familiare.
<< Loro chi? >>.
 
 
<< Non importa, devi fidarti di me, solo di me. Ed è tempo per te di ricordare tutto. Presto ogni cosa ti sarà più chiara. >>. Porge elegante la mano, in un chiaro invito a seguirlo. Dovrei avere paura, diffidare, eppure il cuore mi spinge a seguirlo, ed è quello che mi dispongo a fare.
 
 
Usciamo dallo studio di Miss Venable, risaliamo al primo piano dell'Avamposto Tre, incontriamo un paio di Grigi, tra cui Mallory, la ragazza che ha portato con sé Coco St. Pierre Vanderbilt una terribile dispotica ricca e viziata.
Michael Langdon accede nella sua stanza e si richiude la porta alle spalle, ora siamo nuovamente io e lui da soli, ma l'atmosfera sembra totalmente mutata, più intima, confidenziale e segreta. Non ha smesso di tenere stretta la mia mano nella sua, mi conduce in una limitrofa camera di forma ottagonale, sul cui pavimento sono sparse candele accese, che creano giochi di fantasmi sui muri e sui mobili.
Ci fermiamo al centro di esse e solo in un secondo momento mi accorgo che formano un cerchio.
 
 
<< Devi fidarti di me. >>, rimarca ancora una volta, poi inizia a spogliarsi lentamente, non distoglie mai lo sguardo, è intrecciato a fuoco con il mio totalmente spaesato. Nell'arco di poco i suoi vestiti sono sul pavimento ed è completamente nudo dinanzi ai miei occhi avidi, marcato dalla bellezza devastante di un angelo caduto. << Non aver paura. >>. Prende un pugnale, ed io indietreggio appena, spaventata dalle intenzioni sconosciute.
Michael Langdon mi guarda fisso, avvicina il pugnale al suo polso e mentre sta per iniziare a lacerare la carne, nutro il bisogno connaturato di fermarlo: non voglio che provi dolore.
 
 
<< No! >>, sbotto, quasi perdendo del tutto il controllo.
 
 
Ha un sorriso sollevato e soddisfatto dal fatto che mi angusti per la sua salute, però non si ferma, la lama affonda nella pelle perfetta ed inizia a dilaniarsi ripercorrendo tutta la lunghezza del braccio sinistro. Il suono che produce è raccapricciante.
<< Che tu possa innalzarti dal vuoto, Padre. Che la tua oscurità possa guidarmi. Potere a Satana. >>. È la volta dell'altro braccio, il coltello esegue lo stesso lancinante percorso. << Per sconfiggere le mie debolezze. Potere nel tuo nome, per trovare la forza in me. >>.
 
 
C'è sangue ovunque, il cremisi cola agghiacciante tra le pieghe voluttuose del corpo nudo, gocciolano sul pavimento pulito, creando una pozza impressionante di sangue. Il pugnale cade a terra in un tintinnio sordo.
Michael Langdon trema da capo a piedi e nella stanza si eleva un brusio grottesco raccapricciante, c'è odore di zolfo e morte che cagiona una vertigine feroce. Lui cade in ginocchio, sembra in trance, le mani nuotano nel suo stesso sangue, plasmando una stella a cinque punte.
Sono come immobilizzata nella visione d'insieme, bloccata nel mio stesso corpo, non ho paura, mi avvolge come un incantesimo di sfrenata lussuria, che discende fin nelle viscere e le fanno contrarre a cadenza di una brama irrefrenabile.
 
 
Michael Langdon alza il viso fino a me, ancora in piedi.
Sono pietrificata in quegli occhi celestiali che mi conducono ad un inferno incessante. Ho il cuore in gola e sudo freddo, la bocca è arida, i polmoni non pompano più ossigeno e il sangue ribolle.
<< Spogliati. >>, ordina imperativo e non riesco a far altro che soddisfare la richiesta, non sono più padrona del corpo e delle azioni è lui che mi governa. Non posso opporre resistenza, io devo farlo perché è un suo desiderio.
 
 
Tolgo come un automa l'orribile vestito viola dal taglio ottocentesco che Miss Venable ci ha costretto ad usare da quando siamo qui e ben presto non c'è più niente che mi separi da lui.
Scivolo sul pavimento a gambe oscenamente spalancate, dove Michael Langdon guizza affamato, come un imponente felino. Avanza inesorabile su di me, ho il suo sangue addosso, l'odore sensuale della pelle, le mani risalgono dal ventre, passano a rilento tra i seni nudi, scorrono sul collo e si fermano sul viso.
Gli occhi non sono più azzurri, il nero della pupilla ha divorato l'iride turchese e la sclera bianca. Qualsiasi cosa c'è davanti a me in questo momento, non è umana.
La bocca anelante cerca la mia, il bacio non ha niente di casto, è fame carnale, voglia di farmi a pezzi e divorarmi, annientando qualsiasi cosa di vivo ed innocente ci sia ancora in me. Avverto il sapore ferroso del sangue sulla lingua è un miscuglio di lascivia e profanazione è un assoluto bisogno fisico che deve essere consumato, prima di bruciare in una perdizione infernale.
E, mentre sto ancora assaggiando le labbra peccaminose, l'eccitazione prominente si fa largo dentro di me senza alcun preavviso e mi penetra nel profondo con una singola e dolorosa spinta, che mi strappa un gemito strozzato. Siamo carne ed anima intrecciati, un vincolo di sangue e lussuria che sembra non avere mai fine, è ovunque, immenso, maestoso, provo un piacere mai sperimentato in precedenza, ho bisogno di aggrapparmi alle sue spalle per non affondare in me stessa e nell'oblio che ci avvolge come una carezza perversa.
Vengo con un'intensità brutale, una parte di me si rompe e un'altra prende vita, è come morire e rinascere al contempo e nel momento stesso che anche lui raggiunge l'apice, il fiume in piena dei ricordi mi travolge come una violenta mareggiata.  
 
 
Ricordo tutto ciò che mi è stato celato con un incantesimo di condanna, per il mio tradimento.
Sono una strega.
Ho conosciuto Michael la prima volta quando mia madre Madelyn lo ha portato a casa dalla Chiesa di Satana, era solo un ragazzo smarrito, con un incessante bisogno d'affetto illimitato. Ho promesso fedeltà a lui, inconsapevole di chi io fossi in realtà, ma ben conscia della sua natura demoniaca: l'ho amato dalla prima volta che mi ha guardata.  
Cordelia Goode la Suprema ha punito la mia folle condotta con un incantesimo d'identità, separandomi per sempre da Michael, in modo tale da scoraggiare ogni suo progetto sulla fine del mondo. Non sono stata bruciata al rogo perché non ho mai ucciso nessuno, né umano, né strega.
Alla fine lui mi ha trovata ugualmente, nel caos dell'universo intero.
 
 
Lambisco il volto rincuorato di Michael, siamo di nuovo insieme, non sono più vuota, sola, a pezzi, so perché sono stata portata qui e il perché i miei ricordi sembravano irreali.
 
 
Un secondo pressante pensiero prende rapidamente campo nella testa, afferro il pugnale rimasto sul pavimento, non mi preoccupo di coprire le nudità e sotto il suo richiamo confuso, esco dalla stanza.
Mallory, la ragazza Grigio è in fondo al corridoio, accompagnata da un'altra persona e, prima che lei possa essere sgomenta del sangue sul mio corpo, la pugnalo a morte dritta nel cuore. Affondo la lama in profondità, voglio essere certa che non possa sopravvivere a tale assalto.
L'altra ragazza urla agghiacciata e cade per terra, scioccata da quel che ho appena fatto.
Il cadavere di Mallory è riverso sul pavimento, non c'è più vigoria negli occhi innocenti ed ingenui. Ho ucciso per la prima volta e so che ce ne sarà una seconda, una terza e molte di più. Farò qualsiasi cosa in mio potere per preservare l'uomo che amo.  
 
 
Qualcosa di caldo e morbido si poggia sulle spalle, Michael mi copre indulgente con la sua giacca e mi tiene avvinta a sé. Schiocca le dita e i singhiozzi incontrollati dell'altra ragazza Grigio cessano immantinente, così come la sua vita.
<< Così... patetici. >>, commenta nauseato.
 
 
<< Era una strega. >>, rendo noto rabbiosa, prima che possa chiedere ragguagli sulle mie azioni. << Era con Cordelia quando mi è stato fatto l'incantesimo... anche la sua amica Coco lo è: ucciderò anche lei. Devi annullare le loro anime, ed impedire di essere resuscitate. Se loro sono qui, significa che Cordelia è ancora viva ed ha un piano. >>.
 
 
Le labbra si poggiano lascive sulla porzione antistante l'orecchio, ride trionfante, ha vinto ancora, ha vinto la guerra, ha vinto tutto.
<< Andiamo ora... non dobbiamo farci trovare impreparati quando la Suprema ci farà l'onore di farci visita. Qualcuno deve sporcarsi le mani e qualcun altro deve venire con noi al Santuario: nella mia stanza sarai al sicuro amore mio. >>.  
 
 
Sono pronta a combattere ancora al fianco dell'Anticristo, a proteggerlo, custodirlo ed amarlo più della mia stessa vita.









Note: 
Premetto con l'iniziare che, se non vi piace Michael Langdon, allora questa non è la storia adatta per voi, non c'è bisogno di offendere o di darmi un giudizio negativo per questo: il mondo è bello perché è vario. Passate avanti e love and peace a tutti. 
Detto ciò, avrei preferito scrivere una long, però non riesco e non so il perché, quindi ho optato per una shot senza pretese che desse un finale alternativo e un qualcosa che mi sarebbe piaciuto vedere.

Mi sono molto basata sulla serie, sia su alcune battute, che sull'incantesimo d'identità. 
Ho pensato che, siccome Cordelia è così attaccata alla congrega, non avrebbe mai fatto bruciare una strega che non avesse ucciso un'altra strega, ma l'avrebbe punita in modo differente per la devozione verso l'Anticristo.  

Spero in futuro di scrivere una long su Michael e rendergli un po' più di giustizia. 


Strutturo il testo in questo modo per facilitare la lettura. 
 
Non accetto insulti, commenti idioti, critiche gratuite senza un vero motivo logico. Non verranno accettate nemmeno le critiche pesanti, con i "non ti offendere", sperando che io non mi offenda.Verranno segnalate al sito e poi cancellate. Se non vi piace, nessuno vi obbliga a leggere e soprattutto a commentare.


La storia può presentare errori ortografici, dato che preferisco non sottoporre le mie storie a nessuna Beta. 


Un abbraccio.
DarkYuna.  


 
  
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