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Autore: alessandroago_94    22/11/2018    6 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Libero!

LIBERO!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È arrivato infine l’inverno;

oggi, questo sabato diciassette di novembre,

ha portato il primo freddo,

spazzando via l’ormai macabro autunno dei sentimenti.

 

È sabato sera, ma tu non ci sei più;

ora sono libero da te.

Mai più.

Non cadrò più nelle tue grinfie,

non sarò più la tua scartoffia da cestinare.

 

Durante l’autunno dei sentimenti

ho avvertito un tepore al cuore;

eri tu che bussavi, forse?

Due mesi, due mesi in cui abbiamo fatto di tutto…

per poi chiudere per sempre.

 

Appena è giunto il primo freddo,

le tue parole mi hanno stancato;

ho ascoltato per troppo tempo le tue fandonie

sulle tue fiamme,

ho passato troppo tempo a leggere i tuoi stupidi messaggi

fatti di pura carnalità.

 

Quando ti ho detto; per favore, ascolta

quello che ti devo dire,

puff, non c’eri già più.

Credevo tu fossi gentile,

animo nobile,

eri solo volgare…

non ho mai preteso nulla da te;

tu, invece?

Le tue futili richieste continue di sesso…

non sono, non sarò mai una macchina,

la tua stupida bambola per il piacere

di un attimo di misero godimento;

mi hai chiesto di aver fretta,

che ne volevi fare molto di più,

che dovevo smettere, tagliare i ponti con amici,

scrittura, lavoro, sogni e desideri;

avrei dovuto stringere tra le mani

solo le corna che mi mettevi.

 

Il tuo eterno prigioniero.

 

L’inverno è arrivato, lo senti?

Io sì.

Non ho più calore dentro al mio cuore.

 

Ci credi che non ho sofferto,

quando ho detto basta?

Quando ho detto basta alla puzza di fumo

che portavi in casa, che appestava la macchina,

che riempiva ogni attimo di vita condivisa… mi sono sentito

libero. Libero!

Non ci credevo più.

 

Adesso che il gelido vento del Nord è giunto fin qui,

spero spazzi via anche i tuoi messaggi,

le tue parole,

stupidaggini con cui ti riempivi la bocca.

Ho cercato un dialogo,

ho ricevuto un monologo;

dovrei esserne soddisfatto?

 

Che il vento ti porti via, lontano da me;

ti porti dai tuoi amanti,

mi hai sempre raccontato come sono caldi.

Quei bei ragazzi che raccatti sui peggiori siti d’incontro,

dove la carne la si cede a poco prezzo.

 

Sapevi che questa porta l’avrei sbattuta

alle tue spalle,

oppure credevi che avrei continuato a subire?

Non ti ho mai giudicato…

perché ti ho amato.

Per poco, ma l’ho fatto.

Ci sono persone che sono eternamente perdute,

senza rispetto, manco risolute.

 

E allora ti dico ciao tesoro, trova chi ti va…

ma non tornare mai più qua.

 

Ora sono finalmente libero,

e posso aprire le imposte del mio cuore;

via quel puzzo di fumo,

via quell’odore di marcio.

 

Domani è domenica,

e sarà un nuovo giorno;

festeggerò, mi divertirò,

banchetterò,

sarò…

sarò…

libero!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

Poesia abbastanza delicata, questa volta. Uhm, non so neanche io cosa dire… lascerò tutto al vostro giudizio ^^

   
 
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