LIBERO!
È arrivato infine l’inverno;
oggi, questo sabato diciassette di
novembre,
ha portato il primo freddo,
spazzando via l’ormai macabro autunno
dei sentimenti.
È sabato sera, ma tu non ci sei più;
ora sono libero da te.
Mai più.
Non cadrò più nelle tue grinfie,
non sarò più la tua scartoffia da
cestinare.
Durante l’autunno dei sentimenti
ho avvertito un tepore al cuore;
eri tu che bussavi, forse?
Due mesi, due mesi in cui abbiamo
fatto di tutto…
per poi chiudere per sempre.
Appena è giunto il primo freddo,
le tue parole mi hanno stancato;
ho ascoltato per troppo tempo le tue
fandonie
sulle tue fiamme,
ho passato troppo tempo a leggere i
tuoi stupidi messaggi
fatti di pura carnalità.
Quando ti ho detto; per favore,
ascolta
quello che ti devo dire,
puff, non c’eri già più.
Credevo tu fossi gentile,
animo nobile,
eri solo volgare…
non ho mai preteso nulla da te;
tu, invece?
Le tue futili richieste continue di
sesso…
non sono, non sarò mai una macchina,
la tua stupida bambola per il piacere
di un attimo di misero godimento;
mi hai chiesto di aver fretta,
che ne volevi fare molto di più,
che dovevo smettere, tagliare i ponti
con amici,
scrittura, lavoro, sogni e desideri;
avrei dovuto stringere tra le mani
solo le corna che mi mettevi.
Il tuo eterno prigioniero.
L’inverno è arrivato, lo senti?
Io sì.
Non ho più calore dentro al mio
cuore.
Ci credi che non ho sofferto,
quando ho detto basta?
Quando ho detto basta alla puzza di
fumo
che portavi in casa, che appestava la
macchina,
che riempiva ogni attimo di vita
condivisa… mi sono sentito
libero. Libero!
Non ci credevo più.
Adesso che il gelido vento del Nord è
giunto fin qui,
spero spazzi via anche i tuoi
messaggi,
le tue parole,
stupidaggini con cui ti riempivi la
bocca.
Ho cercato un dialogo,
ho ricevuto un monologo;
dovrei esserne soddisfatto?
Che il vento ti porti via, lontano da
me;
ti porti dai tuoi amanti,
mi hai sempre raccontato come sono
caldi.
Quei bei ragazzi che raccatti sui
peggiori siti d’incontro,
dove la carne la si cede a poco
prezzo.
Sapevi che questa porta l’avrei
sbattuta
alle tue spalle,
oppure credevi che avrei continuato a
subire?
Non ti ho mai giudicato…
perché ti ho amato.
Per poco, ma l’ho fatto.
Ci sono persone che sono eternamente
perdute,
senza rispetto, manco risolute.
E allora ti dico ciao tesoro, trova
chi ti va…
ma non tornare mai più qua.
Ora sono finalmente libero,
e posso aprire le imposte del mio
cuore;
via quel puzzo di fumo,
via quell’odore di marcio.
Domani è domenica,
e sarà un nuovo giorno;
festeggerò, mi divertirò,
banchetterò,
sarò…
sarò…
libero!
NOTA DELL’AUTORE
Poesia abbastanza delicata, questa volta. Uhm, non so neanche
io cosa dire… lascerò tutto al vostro giudizio ^^