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Autore: Aladidragocchiodiluce    23/11/2018    2 recensioni
Sono passati due mesi da quando i cybertroiani hanno lasciato la Terra, in particolare dalla separazione fra Starscream e Blue.
Ma non c'è tempo per i rimpianti!
La M.E.C.H. è tornata in azione più pericolosa che mai!
Nuovi nemici, vecchie conoscenze e nuovi alleati si uniranno a quest'avventura
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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La settimana passò in fretta.

Blue ingannò l'attesa leggendo i libri che la mercenaria possedeva e si ritrovarono persino a discutere su di essi.

Dal suo canto, Jane cercava di farla parlare del suo passato e di come avesse fatto quel giorno a “volare”, ma otteneva solo risposte vaghe o un totale cambio di argomento.

In quel momento, la blu teneva sulle ginocchia “Harry Potter e i Doni della Morte” e ne stava discutendo con la mora.

-...Fino al sesto mi era antipatico, ma poi ho iniziato a vederlo come un personaggio intrappolato in un destino che non voleva e mi è piaciuto il fatto che alla fine si sia riscattato.-Disse Blue.

-E lo dici senza aver visto i film.

A molti piace solo per l'attore che lo interpretava, comunque non vado proprio matta per lui; preferisco i Gemelli.-Stava commentando Jane quando qualcuno bussò alla porta.

Si trattava degli agenti che controllavano l'appartamento.

-E' già ora?-Chiese la mora.

Alla risposta affermativa, disse:

-Finalmente, non vedevo l'ora di riavere le mie armi.-


 

Stavolta il luogo dell'appuntamento era un vecchio edificio addetto a parcheggio in disuso al di fuori della città.

Dati fatti accaduti nella notte precedente, stavolta i federali si erano muniti di cuffie per comunicare fra loro ma rimanendo isolati da qualsiasi arma ad ultrasuoni.

Blue e Jane avevano una posizione di vantaggio: erano nella parte esterna della balaustra di cemento del secondo piano.

La prima si teneva tramite i vettori, senza comunque dire all'altra come ci riuscisse; la seconda, che aveva riavuto al sua tutta, grazie ad un abilità di essa.

-Jeez, sembri proprio un fantasma.-Commentò la mercenaria, guardando la compagna.

-Mi dici come cavolo fai?-

-No.-

-Jeez!

Questa tuta aderisce bene con le pareti. Però non solo quelle.-Borbottò quando una carta le si appiccicò al braccio e quando tentò di toglierla le rimase appiccicata alla mano.

Era il problema della gelatina che ricopriva la tuta, utile per arrampicarsi ma le rimaneva attaccato addosso di tutto.

Stufa di vedere l'altra scuotere la mano, senza riuscire a liberarsi del rifiuto, la blu lo fece per lei.

-Grazie.

Non sai il fastidio ogni volta.-La ringraziò.

-Sono loro?-Domandò appena udì il rumore di una macchina.

Jane si sporse leggermente; la tuta era munita di visione notturna proprio per situazioni come quella.

-Si, è il camion che ci è sfuggito l'altra volta.

Oh, arriva qualcuno e con un bel rimorchio al seguito.-Disse.

Infatti era appena arrivato un camion da trasporto con un enorme container a seguito.

Si fermò davanti al camion e i loro occupanti uscirono per sistemare gli accordi.

-Non c'è!!-Esclamò Jane.

-Chi?-

-Silas! Non è nel camion!-Rispose, quasi sibilando dalla frustazione.

Senza preavviso, superò la balaustra, attirando subito l'attenzione degli uomini che dopo un iniziale sorpresa estrassero le loro armi per spararle.

Quasi nello stesso istante in cui premettero il grilletto, anche Blue uscì allo scoperto ma dovette constatare che l'altra non aveva bisogno di lei.

Infatti la tuta della ragazza parava bene i colpi degli avversari ed essa aveva già estratto le sue pistole Whalter, mirando principalmente alle gambe in quanto non voleva ucciderli, solo ferirli.

Per un attimo ci fu solo una gran confusione di spari in quanto anche alcuni cecchini, posizionati in punti strategici negli edifici vicini, si unirono alla sparatoria ma non ci fu nulla da fare, alcuni uomini della M.E.C.H. riuscirono a risalire sul proprio camion e fuggire.

-MA CHE TI È SALTATO IN MENTE!-Urlò Blue in direzione di Jane mentre i federali nascosti nei dintorni intervennero per arrestare gli uomini rimasti sul posto in quanto feriti.

-Il capo non c'era.

Era inutile arrestarli, non parleranno.

Conosco la gente come questa, portano i segreti nella tomba.-

-Ma questo non ti dava il diritto di attaccarli e farli scappare.-Intervenne qualcuno alle spalle della mercenaria.

Si trattava di Andrew Steel, capo della divisione federale con la quale stavano collaborando, raramente Blue l'aveva visto in campo e di certo non era uno con la quale la slipter cercasse di fare amicizia, anzi, lo conosceva specialmente per le sue continue discussioni con Bando.

Corti capelli biondi, occhi azzurri e corporatura muscolosa, tipico aspetto da ex-marine

Attualmente stava indossando una tuta antiproiettile che lo faceva sembrare più imponente e rivolgeva alla mora uno sguardo di pura disapprovazione.

Di certo ciò non serviva a impressionare la mercenaria che si rivolse a lui, dicendo:

-E allora?

Che intendi farmi?

Arrestarmi? Rinchiudere?

Avete altri uomini da interrogare e in più la merce che intendevano sbolognare alla M.E.C.H.

Non è un fallimento e ho mantenuto i patti!-

-Ma non sperare che te la faremo passare liscia per questo.

Avevamo un piano e tu l'hai mandato all'aria.-Le ringhiò.

-Io lavoro con voi, non per voi.

Non sono costretta a seguire le vostre regole.-

Blue si limitava a guardare il battibecco a braccia incrociate.

In parte era d'accordo con Andrew, se Jane avesse rispettato i piani avrebbero avuto più informazioni, ma ormai il danno era fatto, non aveva senso lamentarsi.

Poi era lei la “bambina”.

Per fortuna uno degli uomini di Andrew lo chiamò per fargli vedere il contenuto del rimorchio.

Le due ragazze lo stano per seguire ma lui le fermò con un cenno della mano.

-No.-Disse rivolto a Jane che sbuffò infastidita.

-Nemmeno tu.- Continuò, stavolta a Blue.

Essa incrociò le braccia.

Non le piaceva per niente qual tipo.

Ma appena esso vide il contenuto del rimorchio, la richiamò:

-Ritiro ciò che ho detto.

Vieni.-

La blu avanzò per dare un occhiata all'interno illuminato da una torcia, e quando lo fece, sbarrò gli occhi dalla sorpresa.

In parte nascosta da un telo, c'era un cybertroiano svenuto!

-E' uno dei tuoi “amici”?-Domandò Andrew.

Tralasciando il fatto che la ragazza non avesse idea che anche quell'uomo sapesse, scosse la testa.

-Prima volta che la vedo.

Non capisco se è viva o no.-Spiegò.

-”Viva”?-Ripeté l'uomo.

-Non vedi il viso? Si vede che è femmina.-Ribatté, come se avesse sentito un idiozia.

-Sono robot. Non hanno sesso.-Borbottò.

Blue si trattenne dallo schiaffeggiarlo.

Era così evidente che quell'uomo considerava i cybertoiani come mucchi di metallo e cavi che camminano senza sentimenti o emozioni.

Tornò a guardare la femme.

Notò che era una seeker come Starscream (Al pensiero si chiese per la millesima volta cosa stesse facendo) dalla corazza nera e dorata con qualche dettaglio in viola.

-Chiama Folwer, digli che abbiamo trovato e di contattare Rachet.-Disse.

-Lo sto già facendo e per tua informazione sono io a dare ordini.-Rispose l'uomo, con in mano il telefono.

-In quanto a Jane...-Mormorò, spostandosi solo per avere una brutta sorpresa: la mercenaria era sparita.

   
 
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