Film > Animali fantastici e dove trovarli
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Autore: Claire_Elen    25/11/2018    1 recensioni
''Se ti avvicini ai miei occhi e scruti da vicino, capirai chi sono.
Ma non ti avvicinare troppo, dentro è buio e vi si nascondono i miei demoni.
《 Did I know, in my heart of hearts, what Gellert Grindelwald was? I think I did, but I closed my eyes.
Grindelwald la guardò solo per un istante, poi, rendendosi conto di quello che aveva fatto, distolse lo sguardo e lo riportò su sè stesso, come se stesse disprezzando ogni parte di sè.
''Sei così abituato ad avere sempre tutto quello che vuoi, dal diventare pazzo se alla fine non l'ottieni.
Ora capisci è non potrei mai amarti.''
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gellert Grindelwald
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Lo sguardo di Claire scorse dalla lampadina antica e arrugginita che ciondolava dal soffitto al sottile serpente nero che vi era intrecciato sopra.
Socchiuse gli occhi perché la fioca luce si spostava dal proprio viso al muro in un ritmo quasi nauseante, illuminandone le iridi castane scure e poi tornava indietro, spostata dal ritmo di quell’oggetto penzolante.
<< Salazar. >>
Mormorò lentamente, e come se lui riuscisse a capirla, si srotolò e scivolò fino ai suoi piedi, intrecciandosi lungo la gamba e salendo sullo stivale di pelle scura.
Claire era una rettilofona e quasi nessuno sapeva che lei possedeva un tale animale e un tale dono.
Pensava che Salazar le fosse scivolato fuori mentre la catturavano, ma a quanto pare era riuscito a scappare già molto prima di essere rinchiusa in quelle segrete.
Sibilò tre volte e il serpente aprì la mascella, facendo colare un po’ di saliva sulle catene legate alle sue mani che, in circa dieci secondi, si arrugginirono e si spaccarono a metà come una conchiglia.
Claire procedette a liberare anche i piedi e quando vi riuscì, raccolse il serpente che le si attorcigliò fedelmente intorno all’ambraccio scoperto dalla manica della giacca strappata e rimase immobile, come se si trattasse di una finta.
Aveva trovato quel serpente..o meglio, aveva salvato quel serpente il suo primo anno di scuola ad Hogwarts mentre stava venendo picchiato da dei bambini e l’aveva curato, scoprendo solo dopo di possedere lo strumento necessario per potergli parlare.
Così l’aveva chiamato come il fondatore della sua casata, un serpentello sottile lungo di circa un metro con degl’occhi gialli e neri e un veleno molto potente che sarebbe stato in grado di stendere e uccidere un essere umano in poche ore.
<< Dobbiamo trovare una via d’uscita. >>
L’animale annuì leggermente col muso e Claire si sfilò una molletta dai capelli corti e di un viola acceso e iniziò a scassinare la serratura della cella.
Per essere dei maghi potenti e molto cauti, erano di certo parecchio stupidi per non aver fatto un incantesimo sulla serratura, ma anche quella poteva essere tutta una tattica di Grindelwald.
Salì lentamente i gradini di pietra dai quali il proprio rapitore era sparito mezz’ora prima e lasciato la porta accostata, così Claire l’aprì lentamente e si guardò intorno, trovandosi nel mezzo di due lunghi corridoi dai muri rosso sangue e dalle tende nere che portavano chissà dove.
Girò a destra e percorse i propri passi con estrema lentezza, stando attenta ad ogni passo che faceva per non provocare alcun rumore, in uno scontro aperto sarebbe stata inerme senza la propria bacchetta.
Posò il piede destro su un asse scricchiolante e chiuse gli occhi per qualche secondo, pregando il cielo che  nessuno l’avesse sentita e infatti quando li riaprì, scoprì di essere inaspettatamente ancora sola.
Solo quando arrivò alla fine del corridoio iniziò a sentire delle voci provenire da una stanza, così rimase in silenzio a spiare dalla fessura che produceva l’unica fonte di luce nella stanza, apparte due candele che volteggiavano in mezzo ad essa, sospese nell’aria.
Seduto su una poltrona con lo schienale alto vi era Grindelwald e, poco distante da lui, una donna con capelli corvini e il cappello che le copriva metà viso già parzialmente nascosto dalle tenebre.
<< Cosa dobbiamo farne della ragazza? >>
<< E’ inerme se è tenuta chiusa e senza bacchetta. E’ una strega particolarmente forte se usa i giusti mezzi. >>
<< A me è sembrata solo una ragazzina con dei dubbi gusti sul modo di vestire. >>
Lo provocò la donna, senza aspettarsi che Claire proprio in quel momento la stava fissando con uno sguardo inceneritore dallo stipite della porta.
<< Se fossi sveglia almeno la metà di quanto sei bella, capiresti il peso delle mie parole. Ma a quanto pare sei più stupida di quel che pensassi. >>
La donna stirò le labbra in una linea sottile senza proferire nient’altro, come se fosse stata una bambina sgridata dal padre.
<< Mi dispiace, non intendevo- >>
<< La ragazza ci sarà utile per trovare Credence. Se la uccidiamo non capiremo mai le ragioni che l’hanno spinto ad andare a Parigi. Ha bisogno di risposte, e sono certo che quei due siano collegati l’uno con l’altro. >>
Claire fece per tirarsi indietro e cercare una via di uscita, ma proprio quando fece per fare un passo indietro andò a sbattere contro una persona, o meglio, contro un uomo che era arrivato giusto in quel momento davanti alla porta.
Cacciò un urlo e poco dopo si ritrovarono entrambi all’interno della stanza, con la bacchetta dell’uomo che premeva contro la gola pallida di Claire, sollevata dalla sua mano.
La donna accanto a Grindelwald sussultò e fece un salto sul posto per lo stupore, mentre lui girò solo lo sguardo da lei alla porta e passò lo sguardo su Claire, alzandosi piano dalla poltrona.
<< Bene bene. A quanto pare il topo ha trovato il modo di uscire dalla trappola. >>
<< Lasciami andare, maledetto. >>
<< Non ho alcuna intenzione di farlo, dolcezza. Al contrario! Credo sia tempo di risposte. >>
E con un solo strattone la gettò sul divano e sfilò la bacchetta di Sambuco dalla tasca, puntandogliela al petto.
<< Sei stata lì sotto troppo a lungo, ancora un altro po’ e avresti perso lucidità. Quindi, anche se non so come diavolo tu abbia fatto ad uscire senza bacchetta e armi, devo ringraziarti. Ci sei più utile così che da morta. >>
Claire strinse i denti e rimase immobile a fissarlo, con quegl’occhi così diversi l’uno dall’altro e d’istinto scostò lo sguardo, era così intenso da rendere l’aria della stanza pesante e tutti se n’erano accorti, erano tesi come una corda di violino.
<< Dimmi dov’è diretto Credence. E perché. >>
<< Te l’ho già detto le prime ore. Non so dove sia diretto Credence, e anche se lo sapessi non te lo direi comunque.  Non sto proteggendo lui, ma me. >>
<< Sei una pessima bugiarda tanto quanto sei pessima a scegliere le parole giuste con cui scalfirmi. >>
<< Può darsi, ma so che stai usando Credence perché vuoi uccidere Silente. Perché non puoi farlo tu stesso… già, perché non puoi? >>
Lo sguardo di Grindelwald ebbe un tremito di stupore per quella domanda e per pochi millesimi di secondo la sua sicurezza vacillò, per poi stringere nuovamente le dita pallide sul materiale della bacchetta, e alzarle il mento con la punta di essa.
<< Non posso entrare ad Hogwarts. Le difese sono troppo potenti e non ho.. i mezzi per poterlo compiere. >>
<< So anche questo. Hai stretto un patto di sangue con Silente, e pare che lui sia l’unico a sapere come scioglierlo. Perché hai stretto un patto del genere? >>
Ora la sfrontatezza di Claire stava mutando in curiosità, c’era un fondo di curiosità che la spingeva ad osare tanto.
Grindelwald strinse i denti e con la mano destra le tirò uno schiaffo che le colpì la guancia e le fece girare la testa, con le ciocche viola sul viso arrossato dal freddo e dall’impatto della sua mano.
<< Non deve riguardarti nulla di ciò che faccio, è chiaro? >>
Nuovamente, strinse il viso della ragazza con le dita e lo portò accanto al proprio, Claire era quasi certa che l’avrebbe uccisa lì e sul posto se avesse posto altre domande.
Poi, inaspettatamente, riprese la sua calma e la sua compostezza e la lasciò, lisciandosi i capelli biondi all’indietro.
<< Non lo sai. >>
<< Come scusa? >>
<< Non sai dov’è diretto Credence, ma hai troppa paura che io ti uccida ora per la tua inutilità piuttosto che darmi un’ informazione sbagliata. Tieni così  tanto alla tua vita? >>
<< Puoi farne ciò che vuoi, Gellert. >>
L’uomo la studiò per qualche istante e poi la fece rimettere composta, sorridendo sotto i baffi a spazzola.
<< Io credo che il tuo utilizzo non abbia ancora raggiunto il suo termine.
State pronti a partire per Parigi, inizieremo da lì….>>
<< Parigi, signore? >>
<< ….Credence verrà da noi per cercarla, e cercare le risposte che tanto brama. Preparate la carrozza con i Thestral. >>
 
 
 
 
 
AHIAAA!
E anche il primissimo capitolo della mia fanfiction è giunto al termine~
Sto diventando veloce a scrivere e ciò mi piace.
Sono molto curiosa e questa storia mi sta piacendo veramente tanto per come sta uscendo, il legame
Di Grindelwald con Silente è molto chiaro, ma è anche chiaro che Grindelwald non vuole ancora uccidere Claire..chissà come mai? Forse ha visto qualcosa in lei che gli servirà in futuro.
Lo scoprirete nel prossimo capitolo! <3
Grazie a chi seguirà questa storia
 
-Claire
 
 
 
   
 
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