Serie TV > The White Queen
Segui la storia  |       
Autore: Anonima Italiana    25/11/2018    7 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se, oltre a Giorgio, anche Riccardo avesse sfidato il divieto di Edoardo IV ai fratelli di sposare le sorelle Neville?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anne Neville, Elizabeth Woodville, George Plantagenet, Isabel Neville, Richard Plantagenet / Richard III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Qualche giorno dopo….

Richard Neville, conte di Warwick, stava esaminando alcuni documenti quando uno dei servitori bussò alla porta con un annuncio.

- Milord, Sua Grazia il Duca di Gloucester è qui e chiede di essere ricevuto con urgenza.-

- Fallo passare. –

Dunque Riccardo era già tornato…non aveva certo perso tempo, pensò Warwick con un sorrisetto, mentre si accingeva a ricevere il suo ex pupillo e futuro genero, preparato a ciò che sicuramente egli aveva da dirgli.
Non fu deluso, Riccardo irruppe nella stanza  e non perse tempo in convenevoli.

- Cos’è questa storia della proposta di matrimonio? Perché non mi avete detto nulla? Pensavate forse che non sarei venuto a saperlo?!- 

- Affatto, mio caro Gloucester, ma dato che ormai sei un uomo e sei capace di ragionare con la tua testa,  non ho ritenuto necessario informarti di quanto accaduto il mese scorso tra me e vostro fratello il Re. O forse il tuo interesse per mia figlia è stato intaccato ora che hai scoperto che tuo fratello non considera le mie figlie all’altezza dei suoi fratelli?-

Riccardo fece un profondo respiro.

- Non si tratta di questo, lo sapete bene. Amo Anna, ma Edoardo è mio fratello e il mio re , e gli devo la mia lealtà. Avrei preferito sapere prima cosa era successo per non essere colto di sorpresa e sapere cosa replicare. Così invece….-

- …comunque  ormai quel che è fatto è fatto-

Warwick troncò l’obiezione del giovane, dato che gli interessava andare subito al nocciolo della questione.

- Dunque, sua Maestà ti ha informato di quanto accaduto, del fatto che io ho chiesto come mariti per le mie figlie voi due fratelli, e che lui ha sdegnosamente rifiutato facendomi chiaramente intendere che pretendevo troppo, e che le mie figlie non erano alla vostra altezza..perchè, in parole povere, è questo che è accaduto.-

- Sono sicuro che mio fratello non intendeva mancarvi di rispetto…- lo interruppe Riccardo, rendendosi conto che era inutile cercare di giustificare l’ingiustificabile.-

- Credetemi, ho inteso perfettamente. Intendeva proprio quello. Comunque… sono curioso di sapere cosa ha ribattuto quando l’avete informato della proposta di matrimonio ad Anna. Perché gliel’avete detto, vero….?- domandò Warwick scrutando il viso del giovane.

Riccardo non rispose. Dal giorno del colloquio con il fratello si sentiva in colpa per non aver avuto il coraggio di ribellarsi subito, di cercare di farsi ascoltare, di imporsi in una questione così importante per l sua vita.
Warwick lo guardò severamente.

- Lo immaginavo.  A quanto pare, forse ti ho giudicato male: pensavo che saresti stato in grado perlomeno di difendere l’onore della tua futura moglie e ribattere a chiunque la offendesse ritenendola non degna. “La lealtà mi lega” – recitò con un sogghigno- ma…lealtà verso chi? E’ questo il punto. Non certo verso mia figlia-

Riccardo stava per rispondere quando l’attenzione di entrambi fu catturata da un improvviso e sommesso vociare dietro la porta d’ingresso.   Richard Neville andò immediatamente ad aprire per vedere cosa fosse, e fu così che entrambi poterono vedere chiaramente  Anna  e Isabella che cercavano di allontanarsi in gran fretta per non dare l’impressione di essere state appena dietro la porta della stanza (come invece era stato realmente).

- Stavate origliando?!- gridò arrabbiato Warwick all’indirizzo di entrambe le figlie.- Vergogna, non è un comportamento degno di due giovani lady bene educate come voi!-

Isabella si fermò un attimo e volgendosi verso il padre cercò di superare il senso di timore che egli spesso le ispirava:

- Perdonateci, padre, non volevamo origliare, ma eravamo nella stanza del ricamo quando Anna ha visto in cortile il cavallo di Sua Signoria il duca, ed è corsa subito qui per salutarlo e io l’ho seguita e…-Neville liquidò con un gesto sgarbato la figlia maggiore, zittendola.

- Le tue giustificazioni non sono di alcun interesse in questo momento-

Mentre Isabella si zittiva mortificata, Anna si era fermata per aspettare la sorella, e senza avvicinarsi guardava dalla parte di Riccardo con uno sguardo ferito e arrabbiato, pieno di lacrime, in cui si leggeva una profonda delusione.  Solo in quel momento Riccardo si rese conto che doveva aver sentito perlomeno l’ultima parte della conversazione; e aveva sicuramente inteso male tutto ciò che era stato detto.
Ma dopo averlo fissato in quel modo per qualche doloroso secondo, Anna si voltò e corse via uscendo dalla stanza.
Superando in malo modo la sorella maggiore che cercava di seguirla, Riccardo provò a rincorrerla e chiamarla a gran voce, ma inutilmente: Anna sparì dietro a una delle porte che davano sui numerosi corridoio del grande castello, lasciandolo lì da solo, dato che anche Isabella uscì dalla stanza  senza nemmeno una parola di saluto, non prima però di avergli rivolto una sdegnosa occhiata di disapprovazione.
Che si vergognassero, lui e suo fratello, pure se era il re d’Inghilterra: non avrebbero trovato una moglie migliore di Anna nemmeno se fossero andati fino a Gerusalemme!

(fine quarta parte)

 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The White Queen / Vai alla pagina dell'autore: Anonima Italiana