Fanfic su artisti musicali > Shawn Mendes
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Autore: Rebelle Fleur 93    26/11/2018    0 recensioni
Avete mai amato un cantante talmente tanto da immaginare come sarebbe stato se lui si fosse innamorato di voi? Io si. Ed è così che è nata la mia FanFiction. E' così che Julia e Shawn sono nati nella mia testa: amici da una vita e pazzamente innamorati l'uno dell'altra. Il successo e la fama scombussoleranno le loro vite, ma riusciranno a fermare il loro amore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
Fallin’ All In You
 

“Allora, che te ne pare?” mi chiede Zoey, stretta in un tubino nero di paillettes a maniche lunghe, aggrappata al mio braccio.
Avrei dovuto capire subito che non sarebbe stata una festa tranquilla, dato che l’ha organizzata quella poco di buono di Lauren.
Ne ho la conferma all’entrata: la calca di gente che spinge per poter passare da una parte all’altra della casa è impressionante.
La musica è talmente alta che credo di star per diventare sorda. Mi guardo intorno per poter definire questo posto, e vedo solo ragazze mezze nude che ballano ovunque, ragazzi già ubriachi alle dieci, tavoli attrezzati per il beer pong, alcol a fiumi e interi divani occupati da persone in piena crisi ormonale.
“Beh, non c’è male dai” rido, cercando di sdrammatizzare. Stasera non voglio pensare a nulla, se non a divertirmi.
“Hai visto Shawn e gli altri?” mi domanda, guardandosi intorno.
Ecco, questo giusto perché non volevo pensare a niente se non a fare baldoria. Grazie Zoey.
“Sinceramente no” affermo.
“Strano…vabè” dice, facendo spallucce.
“Andiamo a prendere qualche drink!” grida, facendomi cenno di seguirla.
Ordiniamo due Long Island e, per la sete, ce li beviamo quasi tutti d’un fiato. Cavolo, questa roba è davvero forte.
“Ci buttiamo nella mischia?” le chiedo, sistemandomi l’orlo del vestito. Ho scelto anch’io un tubino nero molto corto, ma senza paillettes e senza maniche. Ha uno scollo a cuore sul seno, e uno strato di pizzo dietro la schiena e sul petto.
“Andiamo” mi afferra la mano e mi strascina verso la calca di ragazzi. Il ritmo comincia ad impossessarsi dei nostri corpi, facendoci ballare in maniera incontrollata. Cominciamo a muoverci continuando a bere, e per un istante riesco a non pensare a nulla. Mi sento libera, quasi immortale; come se non avessi più nulla di cui preoccuparmi o a cui pensare. Sento solo la musica che mi pompa nelle orecchie, annullando la nascita di un qualsiasi tipo di riflessione.
Io e Zoey ridiamo a crepapelle, così forte da scommettere che domani mattina mi sveglierò senza voce e con un fastidioso fischio nelle orecchie.
Dopo svariati drink, la temperatura della stanza e del mio corpo si alzano notevolmente, tanto che inizio a non sopportare più quello che ho addosso. Mi sventolo con una mano cercando di creare aria e di riprendere fiato, ma con scarsi risultati.
“Zoey, io vado al piano di sopra! Qui non si respira!” decido di allontanarmi per cercare un po’ di tranquillità, mentre lei continua a ballare e a strusciarsi su persone sconosciute.
I piedi mi fanno un male cane, questi tacchi mi stanno uccidendo. Me li tolgo e li porto a mano,  mentre salgo le scale con i piedi scalzi. Tutte le stanze della casa sono aperte, e dentro ad ognuna c’è qualcuno che sta limonando. Tranne una. E’ lei la mia camera. Apro la porta ed entro velocemente dentro, chiudendomela alle spalle. Quando mi giro, rischio quasi di avere un infarto; Shawn è seduto sul letto, chinato sulle ginocchia, che con una mano regge la bevanda e con l’altra si copre il viso. Non vedo la sua faccia, ma lo riconoscerei tra mille.
“Shawn, che ci fai qui?” gli chiedo, quando mi nota e spalanca gli occhi sorpreso.
“No, tu che ci fai qui?” calca la parola “tu”, rispondendo ad una domanda con un’altra domanda. E’ una cosa che odio.
“Cercavo un pò di pace” affermo, sedendomi accanto a lui sul letto matrimoniale.
“Già, anch’io” sospira, poggiando a terra il bicchiere ormai vuoto.
Restiamo in silenzio per alcuni interminabili minuti e, non avendo da fare, mi soffermo sul suo abbigliamento: indossa semplicemente i soliti jeans neri, i suoi amati stivaletti, una maglia a maniche corte bianca e una giacca di jeans chiara. Come fa ad essere sempre così attraente con qualsiasi cosa indossi?! Personalmente, penso che starebbe bene anche con una busta dell’immondizia. 
“Shawn, so che quello che è successo a Parigi è stato…strano…però non lasciamo che questo rovini la nostra amicizia, ti prego” rompo il silenzio, attirando i suoi occhi nei miei.
“Perché dici questo?”
“Oh andiamo, abbiamo trascorso tutto il viaggio di ritorno in silenzio e stasera ci siamo incontrati per caso” dico tristemente, mentre lui sospira.
“Hai ragione, dovremmo solo…dimenticare ciò che è successo e…andare avanti” ahia. Le sue parole tagliano più di un coltello.
“Amici come prima?” asserisce.
“Amici come prima” sorrido flebilmente, per poi alzarmi e sedermi sulle sue gambe. Allaccio le braccia intorno al suo collo e lo abbraccio stretto.
“Ti voglio bene” sussurro, nell’incavo della sua gola.
“Anch’io Juls” ricambia, cingendomi la vita con le mani.
Rimaniamo così per un pò, prima di sciogliere l’abbraccio.
Con una mano gioco con i suoi capelli e con l’altra lo accarezzo, mentre lui mi liscia la schiena provocandomi brividi per tutto il corpo.
Ci osserviamo intensamente e, un pò per via dell’alcol, un pò per via delle effusioni, ci baciamo di nuovo; prima lentamente, poi con passione.
“Juls…non posso” mormora sulle mie labbra, interrompendo il bacio.
Leggo nei suoi occhi lo stesso desiderio fisico che provo io, così riprendo a baciarlo ignorando quello che ha detto.
Gli lecco il labbro e lui apre la bocca dandomi libero accesso alle sua lingua che accarezzo subito con la mia, iniziando un bacio che di casto ha ben poco. Mentre lo bacio le mie mani vagano ovunque sul suo corpo, e sento che effetto gli fa tutto questo, che effetto gli faccio io.
“Al diavolo Matt” bisbiglia eccitato, con voce roca. Matt? Che diavolo c’entra? Ignoro la mia testa e continuo ad ascoltare il mio corpo.
Le sue labbra scendono sul mio collo, mentre con le mani abbassa le maniche del vestito e mi bacia la pelle libera.
Lo stringo più forte contro di me, e lo spingo sul materasso.
Mi bacia facendomi aprire le labbra con la lingua, attorcigliandola poi alla mia mentre gli affondo le mani nei capelli.
Mi alzo con la schiena e, seduta a gambe divaricate sopra di lui, gli sollevo la maglietta bianca scoprendo gli addominali ben definiti da tutti gli anni di palestra che ha praticato. Finisce di sfilarla lui buttandola sul pavimento, rimanendo a torso nudo. Successivamente mi solleva l’orlo del vestito scoprendomi le gambe, accarezzandomele, per poi tornare a far salire l’orlo oltre le mie braccia, sfilandomi del tutto il tubino.
Mi guarda sopra di lui con solo l’intimo addosso e scruta ogni centimetro della mia pelle, mi studia, mentre aspetta una mia mossa.
Prima di agire, lo osservo ancora un pò: gli occhi scintillanti e pieni di desiderio, le labbra carnose e rosse per i baci, le guance rosee, il respiro ansimante e i capelli scompigliati.
E’ una visione magnifica.
Accarezzo ogni parte del suo corpo, soffermandomi su uno dei suoi cinque tatuaggi. Sull’avambraccio destro ha un paesaggio riflesso sull’acqua a forma di chitarra, con lo skyline di Toronto e il suono della voce della sua famiglia che gli dice “ti voglio bene” al posto del manico. Il mio preferito. E’ così profondo e ben pensato.
Poi mi chino su di lui, baciandolo con una lentezza esasperante sulla fronte, sulle guance, sul mento, sulla gola, per poi risalire, sfiorandogli appena le labbra. Tenta di baciarmi impaziente, ma io lo schivo e riprendo a baciarlo sul collo, sentendo il suo respiro accelerare sempre di più.
Arrivo al petto prima che decide di cambiare posizione.
Mi sovrasta con il suo corpo e inizia a mordermi il collo, mi sfiora appena la pelle sotto l’orecchio, mi morde le labbra, le lecca, le bacia, sempre mantenendo una presa salda sui miei fianchi, tendendo i nostri bacini premuti l’uno contro l’altro.
Mi toglie il reggiseno, lanciandolo da qualche parte nella stanza e mi bacia il seno. Lascio cadere la testa all’indietro sul cuscino, stringendo le lenzuola tra le mani.
Riapro gli occhi solo quando sento la sua voce, più roca che mai.
“Cosa stiamo facendo?”
Lo guardo mordendomi il labbro, per poi sorridere.
“Non lo so, ma mi piace”
Mi inarco sotto di lui quando prende a baciarmi la pancia, per poi finire sul bordo degli slip e infilarci una mano dentro, sfiorandomi appena. Mi abbandono a dei rumorosi gemiti, respirando a fatica. Nessuno mi hai mai fatta eccitare così tanto con così poco.
Mentre lui continua a torturarmi con una mano, con l’altra prende un preservativo dalla tasca dei suoi pantaloni adagiati ai piedi del letto.
“Sei sicura?” mi domanda preoccupato, pensando sia la mia prima volta.
“Non è la mia prima volta, Shawn” affermo imbarazzata.
“Sul serio?” chiede, sorpreso.
“Non sei l’unico che si è dato da fare” puntualizzo, con un pizzico di acidità nella voce.
“E con chi scusa? Perché non ne so nulla?” sembra ingelosirsi.
“Matt. Ma ero ubriaca, e non ha significato nulla. Non te l’ho detto perché non parlo di queste cose con i maschi” rispondo ovvia.
“Matt?” spalanca la bocca.
“Non mi ha detto nulla neanche lui…strano!” esclama pensieroso.
“Dobbiamo parlarne proprio ora?” lo interrompo, piagnucolando.
“No, hai ragione. Dove eravamo rimasti?” sussurra facendomi ridere, per poi fiondarsi di nuovo sulle mie labbra.
Mi abbassa piano gli slip, baciando e succhiando ogni centimetro della pelle circostante, facendomi morire dal piacere. Le mie mani si insinuano tra i suoi ricci, tirandoli leggermente. Riporto la sua faccia a livello della mia e mi perdo nelle sue labbra, che mi fanno ubriacare più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Insinuo la mia lingua dentro la sua bocca carnosa, mentre gli levo velocemente i boxer.
Lui, di risposta, fa aderire il suo bacino contro il mio facendomi emettere un piccolo gemito di piacere quando sento la sua erezione contro di me.
“Ti voglio” mi dice, cogliendomi di sorpresa.
Sorrido e lo bacio con più foga di prima. Sapessi quanto ho atteso questo momento.
Sento di non riuscire più a resistere, così gli metto il preservativo e avvicino, piano, il membro alla mia apertura. Mi apre un pò di più le gambe e comincia a penetrarmi delicatamente.
Mi metto tutte e due la mani sulla bocca, cercando di soffocare i gemiti.
Lui comincia a muoversi, ad ansimare e a gemere insieme a me.
Le sue mani si stringono alla testiera del letto mentre aumenta il ritmo delle spinte.
Sono sul punto di esplodere. Va sempre più veloce.
Una forte spinta finale e viene; con gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta e ansimante dal piacere.
“Shawn” ansimo, eccitata nel vederlo così.
Dopo pochi istanti, vengo anch’io.
Stremati, ci lasciamo andare sul letto. Mi sistemo sul suo petto, sentendo il suo cuore battere all’impazzata come il mio.
I nostri respiri sono affannosi, e la pelle è leggermente sudata.
Mi guarda, mentre tenta di riprendere fiato, e noto che i suoi occhi sono…diversi. Il suo sguardo lo è. Non mi guarda più come faceva pochi secondi fa. Che gli succede?
Cerco di non essere paranoica come sempre, e lascio spazio ad altri pensieri.
Non posso credere che sia successo. Finalmente il mio corpo ha avuto la possibilità di gridare il suo amore per lui. Non potrei essere più felice di così.
Mi avvicino e lo bacio sulla fronte, per poi accoccolarmi di nuovo sul suo petto. La mia mano va su e giù e, in pochi minuti, sento le palpebre chiudersi lentamente.
“Juls! Juls, dobbiamo andare!” sento qualcuno che grida. E’ Zoey.
Apro gli occhi e la vedo davanti a me con addosso ancora il suo tubino di paillettes. Dove sono? Che è successo?
“Juls muoviti, dobbiamo andare! Hanno chiamato la polizia!” grida trascinandomi per un braccio, tentando di farmi alzare dal letto.
“Si un attimo, stai calma!” rispondo assonnata scrutando la stanza, cercando di individuare la mia roba.
“Vedo che ti sei divertita eh? Chi è il fortunato?” mi chiede eccitata, mentre mi rimetto l’intimo. Come? Dov’è Shawn?
Mi giro verso il letto e noto che è vuoto. Ero sola.
“Zoey, ti sembra il momento?” mi infilo velocemente il tubino e i tacchi e la prendo per mano.
“Andiamo” la trascino giù per le scale e per poco non mi viene un coccolone: la casa è completamente a soqquadro, e gli invitati corrono come matti a destra e a sinistra scappando dai poliziotti. Io e Zoey spintoniamo un paio di persone e, in poco tempo, riusciamo ad uscire da casa di Lauren. Corriamo ridendo come matte nella sua auto e partiamo sgommando verso casa mia.
“Oh mio Dio, è stato pazzesco!” grida, sbellicandosi dalle risate.
“Già! La festa più bella a cui io abbia mai partecipato!” sorrido a mia volta, ripensando all’accaduto.
“Immagino” mi strizza l’occhio.
“Hai visto se Shawn e gli altri sono riusciti a scappare?” mi faccio seria, mentre cambio stazione radio.
“Mmmh…no” fa spallucce, con lo sguardo fisso sulla strada.
“Anzi, a dire il vero si. Una mezz’oretta prima di salire, ho visto Shawn scendere le scale e andare via con Matt. Era abbastanza sconvolto, non so cosa sia successo” dice.
Qualsiasi cosa sia successa, dev’essere stata abbastanza importante dato che Shawn non si sconvolge facilmente.
Appena arrivate a casa, ci togliamo i tacchi sul pianerottolo e entriamo in punta di piedi per non svegliare i miei. Sono le tre di notte, dubito siano ancora svegli.
Come immaginavo, la casa è completamente al buio e, per arrivare in camera mia, ci aiutiamo con la torcia del cellulare.
“E’ stata una serata pazzesca!” afferma scoppiando di nuovo a ridere, una volta dentro.
“Oh Zoey, decisamente” ammicco, levandomi di dosso i miei insopportabili vestiti.
“Non mi hai ancora detto chi è il ragazzo misterioso” dice, mettendosi a braccia conserte sul letto.
“Se te lo dico prometti di non prendermi in giro?” le chiedo, mentre metto il pigiama.
“Non penso possa essere peggio di quando sei andata a letto con Matt, perciò…” afferma con la faccia più buffa di sempre, indossando anche lei gli indumenti per dormire.
“Sei una stronza” asserisco sorridendo, sedendomi sul mio letto.
“Vai, spara” viene affianco a me, e mi guarda incuriosita.
Prendo un respiro profondo e parlo.
“Quello con cui sono andata alla festa è…Shawn” confesso, coprendomi il volto con le mani per la vergogna.
“Come?!” grida, tappandosi la bocca un secondo dopo essersi accorta del chiasso che sta facendo.
“Juls, scherzi?”
“Secondo te?” la guardo colpevole.
“Porca troia! Conosco quello sguardo” quale sguardo?
“Non ci credo. Ti sei innamorata di lui?” cerco di non guardare Zoey e mi concentro sulle mie unghie che, fino ad oggi, non sono mai state così interessanti.
“Dimmi che sto sognando” Zoey mette entrambe le mani sulle sue guancie e mi guarda con un insolito ghigno sul viso.
“Juls ti sei innamorata di lui” quasi sussurra. La sua incredulità mista a gioia sta diventando alquanto fastidiosa. Però devo ammettere che è strano sentire ad alta voce queste parole, ma liberatorio allo stesso tempo. E’ da un secolo ormai che mi comprimono il cervello, e sentirle da Zoey mi fa realizzare l’accaduto. Da sola facevo fatica ad ammettere di essere innamorata del mio migliore amico.
Si alza improvvisamente dal letto e comincia a fangirlare come una dodicenne. E’ ufficialmente fuori di testa.
“Zoey!” corro a chiuderle la bocca con una faccia scocciata “abbassa la voce, vuoi che lo sappia tutto il vicinato per caso?”
“Julia Anderson innamorata di Shawn Mendes” mormora ancora incredula.
“È così difficile da credere?” rispondo facendo spallucce.
“In realtà no. Me lo aspettavo” confessa.
“Com’è successo? E, soprattutto, quando?” domanda curiosa.
“Più o meno da sempre…ho capito di provare qualcosa per lui quando ci siamo baciati giocando ad “obbligo o verità” a casa di Matt” ammetto.
“Cioè, praticamente sei innamorata di lui da quando avevi dodici anni e non mi hai mai detto niente? Che razza di amica sei?” piagnucola.
“A dodici hanno ho iniziato a vederlo in maniera diversa, quando si cresce lo sai come va a finire no? Però credo di aver capito di essermi innamorata di lui quando è partito” confesso.
“Oddio, che cosa dolce” dice, con gli occhi a cuore.
“E’ tutto così…incredibile!” risponde euforica.
“Cosa c’è di incredibile nell’essere innamorata di un cantante famoso?!” alzo gli occhi al cielo,  tornando a sedermi sulle coperte.
“Tutto, se quel cantante famoso è l’amore della tua vita nonché tuo migliore amico da sempre” dice continuando a guardarmi, sedendosi di nuovo affianco a me.
“Non ne sono così sicura. Cioè, al mondo siamo sette miliardi di persone. Potevo innamorarmi di chiunque, ma perché proprio di Shawn?” rispondo in modo quasi disperato, voltandomi verso di lei.
“Non possiamo scegliere di chi innamorarci Juls, la vita non è una partita a The Sims”
“Sarà…ma sono andata a cacciarmi proprio in un bel casino” ribatto sbuffando.
“Perché non glielo dici?” domanda, come se fosse la cosa più facile al mondo.
“Terra chiama Zoey! Se glielo dicessi rovinerei tutto. E poi mi ci vedi a fare a botte con tutte quelle ragazzine che gli sbavano dietro? Circondata da paparazzi, e quant’altro?” la guardo afflitta.
“Se è questo che ti rende felice…si. E poi, sai benissimo che non sarebbe la prima volta che fai a botte, perciò…” afferma divertita. Non posso far altro che scoppiare a ridere e annuire ripensando ad un episodio accaduto in quarta elementare. Tirai un ceffone ad un’altra bambina perché aveva fatto piangere Shawn. Lo aveva offeso dicendogli che era brutto. Immagino che ora si sia pentita amaramente di aver detto una tale fesseria. Vorrei tanto vedere la sua faccia quando lo googla su internet e vede le sue foto a petto nudo. Comunque, anche se è dura ammetterlo, la pura e semplice verità è quella di Zoey. Cioè che Shawn mi rende felice. Mi hanno resa felice tutti i momenti che abbiamo passato insieme. Mi ha resa felice tutte le volte che mi ha difesa e protetta dalle offese, tutte le volte che si è preso cura di me proprio come fa una mamma con il suo cucciolo, tutte le volte che mi è stato accanto nei momenti peggiori…perché Shawn è così. Sempre pronto a farmi ridere. Mi bastano i suoi sorrisi, i suoi sguardi semplici ma profondi e le sue braccia forti per farmi dimenticare di tutto il resto.
“Ne avete parlato? Quando…si insomma…” mi domanda. Scuoto la testa mandando via i miei stupidi pensieri smielati.
“Mh mh. Ogni volta che fa un passo in avanti, poi ne fa cento indietro. Sento che qualcosa in lui è cambiato, non è più come prima” affermo, mostrandole tutta la mia malinconia.
“Avrà tante cose a cui pensare” dice, sperando di tranquillizzarmi.
“Si…a cose tipo Taylor Swift, Selena Gomez o qualche modella superfiga che non ha niente a che vedere con me” pronuncio, sbuffando.
“Ma smettila! E poi è vero che non hanno niente a che vedere con te. E’ per questo che sei perfetta per lui” risponde dolcemente, strappandomi un sorriso.
“A parte gli scherzi, cosa intendi quando dici che non è come prima?” il suo tono diventa repentinamente serio e teso.
“Non lo so Zoey. E’ sempre così strano…in certi momenti è visibilmente preso poi, improvvisamente, diventa cupo e schivo…i suoi sbalzi d’umore mi fanno impazzire!” esclamo.
“Non hai mai pensato che forse prova le stesse cose per te?” mi chiede. No, a dire il vero no. Per niente.
“No, ma ho pensato a cosa succederebbe se glielo dicessi e non venissi ricambiata” puntualizzo.
“Hai ragione, forse è meglio lasciar passare un pò di giorni. Il tempo ti darà le risposte che cerchi” dice, abbracciandomi. Ma quanto è saggia?
“Già” sospiro, chiudendo gli occhi.
Oh Shawn…se solo tu sapessi.
  
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