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Autore: Amabel Hamilton    29/11/2018    2 recensioni
Dovrebbe essere una poesia, ma nella mia testa suonava più come una canzone.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quante volte ancora dovrò mettermi a dormire
Sperando che sia l'ultima prima di vedere ogni cosa sparire

Quante volte ancora io dovrò sperare
Che quel bicchiere di whisky sia abbastanza grande da potermici annegare

E ingerirei anche sale, zucchero e veleno
Se fosse azzurro e fresco come un cielo sereno

Se avesse qualche stella per smorzare anche il dolore
Potrei provare a stare zitta e chiuderei i miei occhi per inventarne il sapore

Ho troppe mappe in tasca che non portano a niente
Perdo pezzi di me, tu non lo vedi, sono quasi trasparente

Vorrei cadere e lasciarmi alle spalle questa riva sicura
Per poi nuotare ed arrancare fino all'onda più scura

Senza una lacrima ad indicare la distanza
Perché per questo, no, non sono ancora abbastanza

Dovrei provare a consolarmi afferrando il sole
Ma nel spiegarmi quanto è caldo io non troverei parole

Guardo tutto con indifferenza e non son sicura
Di poter affrontare i ricordi, legati insieme da ogni mia paura

Che ridono di me e del mio bagaglio pesante
Non so quante cose contiene, ma so che sono già tante

Ed io non ho abbastanza pelle per non farle cadere
Le rovescio a terra, ci inciampo, senza poterle vedere

Perché ogni cosa mi offusca con la sua nera seta
Dovrò stare seduta a spiegarmi perché non c'è nulla qua che io possieda

Così stanca che forse è inutile anche gridare
Così ferita che non riesco neanche a sanguinare

Mi dico "su, stai calma e respira piano"
Che domani ci sarà tempesta per librarti lontano

Dovrai svegliarti ancora ed alzerai il sipario
Di questa sceneggiata che è salvezza e sicario

E dovrai donarmi ancora il tuo bel sorriso
Perché non riesco a sopportare gli occhi spenti sul tuo viso

Dovrò asciugare le tue lacrime senza farti mai sapere
Che questa vita non l'hai scelta, ma non posso spingerci per farci cadere

Perché abbiamo tante strade da percorrere e troppe cose da imparare
Ma lo sai anche tu che se smettessimo ora, solo per questo istante, anche di respirare

Capiremmo quanto caldo ed eccitante è questo silenzio
Quanto è dolce essere il niente senza l'ombra dello smarrimento

E lasciamo allora che la terra completi la sua rotazione
Mescolando le carte tra reale e finzione

Fingiamo ancora per un altro po' di amare questa danza
Fingiamoci liberi di volteggiare e non rinchiusi in questa stanza.

   
 
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