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Autore: RosaRossa_99_    01/12/2018    0 recensioni
“Lasciami andare ho detto”
dissi con più convinzione provando a liberare i polsi, ottenni solo che la sua stretta aumentò, scavandomi la pelle e facendo pulsare il sangue sotto di essa. Il mio corpo tremò sotto quel tocco così rude e il suo respiro aumentò lasciandomi andare e allontanandosi, mi diede le spalle e si incamminò verso la strada da cui era venuto.
Non vedevo Seth da così tanto che se non fosse stato per quegli occhi non lo avrei riconosciuto.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Universitario
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Oggi
PDV Hana
Ero sotto di lui, mezza nuda se non per il lenzuolo. I nostri petti si alzavano e abbassavano all'unisono e tutto era così perfetto. Mi sentivo in paradiso.
Mentre i nostri visi si facevano sempre più vicini sentimmo dei colpi di pistola. Sgranai gli occhi, guardando preoccupata Seth che nel frattempo era corso giù dal letto, prendendo la mia biancheria e tirandomela e mettendosi in boxer, lo imitai vestendomi di corsa, indossando la sua maglietta
“Seth...”
“Vai in bagno, fai silenzio, chiuditi a chiave e non aprire a nessuno se non a me. Qualsiasi cosa tu senta non uscire, hai capito?!”
“No Seth… ti prego...”
Provai a convincerlo in lacrime a non lasciarmi, lui doveva venire al sicuro con me. Gli spari e le urla dei ragazzi si fecero più intense. Mi tirò giù dal letto e mi condusse verso il bagno, mi baciò la fronte e mi sussurrò un “Ti amo” prima di chiudere la porta. Mi accasciai contro di essa dopo averla chiusa e mi tappai le orecchie, cercando di estraniarmi da tutto quel fracasso. 

PDV Helija (il giorno prima)
Ieri sera mi ero beccato un bel cazziatone da Seth... ero veramente stufo dei suoi modi di fare. Era così... così... insopportabile. Si sentiva al centro del mondo e dell’universo. Ne avevo le palle piene di ubbidirgli come un bravo cagnolino, ero stufo di essere trattato in quel modo.  In automatico digitai un numero, uscendo da casa furtivamente. Dopo pochi secondi una voce femminile mi rispose
“Helija… quale onore ti devo?”
“Domani mattina. Vi farò entrare dal lato posteriore della casa. All’alba, incontriamoci nel bosco”
Riattaccai il telefono. Ormai il danno era fatto, potevo solo cogliere l’opportunità. 

PDV Seth
Presi la pistola nascosta sotto la scrivania e aspettai, fermo davanti la porta del bagno. La sentivo singhiozzare e questo mi spezzava il cuore, dovevo tenerla salva a tutti i costi. Dopo pochi secondi la porta della mia stanza iniziò ad essere presa a calci fin quando non resse più e si spaccò, permettendo così di entrare.
“Lo sapevo..”
Dissi a denti stretti
“Ciao, tesoro. Ti sono mancata?”
Kirby, una ragazza dai capelli castani a caschetto e con due occhi a mandorla neri come la pece, si ergeva davanti a me.
“Cosa vuoi, Kirby?”
”Lo sai benissimo cosa voglio. Dov’è?”
“Non te lo dirò mai”
“Seth non sto scherzando. Dove cazzo è mia figlia?!”
Ghignai
“Dovrai passare sul mio cadavere, e si da il caso che io sia l’unico a sapere dove si trova”
Nel frattempo si aggregarono a lei due ergumeni grandi quanto un armadio che entrando spararono un colpo di pistola.  Un gridolio uscì dal bagno. Cazzo. Kirby ghignò.
“Che ci nascondi, tesoro?”
Fece cenno ad uno dei due che si avvicinò verso di me ed in un balzo mi sovrastò disarmandomi. Cercai di liberarmi ma questo era il doppio di me
“Non c’è niente che ti interessi. Sono solo io”
"Chissà perché… non me la bevo tesoro"
Lei fece un cenno all’altro di sfondare la porta e quest’ultimo con un calcio la aprì, lasciando vedere la mia bellissima ragazza rannicchiata sul pavimento.
“Oh Seth. Ci sei ricascato? È lei? È lei la mitica ragazza che ti ha fatto addolcire così tanto negli ultimi anni? Beh sinceramente tesoro, mi aspettavo di meglio. Prendila”
L’uomo si avvicinò afferrandola per i polsi e trascinandola nella stanza. Cercai di dimenarmi e di liberarmi ma l’uomo mi stese con una gomitata alla nuca. Prima di svenire vidi Hana essere buttata a letto e sovrastata da quell’essere. 

Mi risvegliai con un dolore alla testa fortissimo, mi girava tutto e le voci erano confuse, sentivo Hana gridare il mio nome e piangere e sentivo delle risate maschili. Aprii gli occhi di scatto e mi ritrovai legato su una sedia. Non eravamo più a casa mia ma in un seminterrato credo, in una stanza tutta grigia illuminata da una lampadina mal funzionante. Hana di fronte a me su di un letto con mani e piedi legati, mi guardava disperata.
“H-hana..”
mi uscì con un sussurro
“Ma buongiorno, guarda chi si è appena svegliato. Giusto in tempo, non è vero Cori?”
Quella serpe disse rivolgendosi all’uomo il quale annuì fissando attentamente la mia ragazza e leccandosi le labbra.
“Lasciala andare. È una faccenda tra me e te”
“Non penso proprio tesoro.. credo che dovresti dare delle spiegazioni a... come hai detto che si chiama? Hana? Sisi, ad Hana.”
“Hana, mi dispiace… ti giuro che farò tutto quello che è in mio potere per…”
Prima che potessi finire la frase Kirby scoppiò in una risata
“Mi dispiace interrompere questo teatrino, è davvero così commovente. Ma ora dimmi Hana, sai perché vi abbiamo rapito?”
Hana mi guardava terrorizzata, non sapendo cosa rispondere
"Guarda me, non lui"
Proferì Kirby, afferrandole ferocemente il suo viso. Una lacrima le scese sulla guancia e scosse la testa. Lei per risposta rise
"immaginavo! Non le hai detto niente!"
"Kirby… se solo provi a torcerle un capello"
"Sisi seth come vuoi. Ma credo che tu le debba delle spiegazioni"
Hana ci guardava confusi. Dopo un attimo di silenzio ricominciò a parlare, io non sapevo cosa dire ne cosa fare
"Te lo dico io perché tutto questo, cara piccola bambinetta. Il tuo caro amore esattamente sei anni fa… be mi ha scopato come probabilmente non ha mai fatto neanche con te. Ed ha fatto centro! Nove mesi dopo nacque Gioia. Ma non contento due anni fa l'ha rapita, separandola da me!"
Poi rivolgendosi a me
"Tu non sapevi neanche della sua esistenza, perché me l'hai portata via!"
"Perché sei una madre di merda e lei merita di meglio"
Sibilai per poi rivolgermi ad Hana
"Te lo avrei detto… scusami, ti prego. È stato l'errore di una sola notte"
Lei continuava a fissare prima Kirby e poi me, incredula. Gli occhi della mia ragazza iniziarono a lacrimare, avrei dovuto dirglielo tanto tanto tempo fa.
“Seth dimmi dove cazzo è mia figlia, ho finito con le buone maniere."
Non potevo consegnarle mia figlia, non volevo
“Lasciala andare. Ti prego. Lascia andare Hana, è una questione tra me e te!”
Kirby scosse la testa
"Questa è tutta colpa tua Seth"
L’uomo iniziò ad avvicinarsi verso Hana e con le sue manone iniziò a toccarla, mentre lei si dimenava impotente.
“Fermati! Fermati! Ti prego fermati! Non la toccare!!”
Cercai di liberarmi dalla sedia ottenendo solo l’effetto contrario, le corde si strinsero ancora di più intorno ai miei polsi. Kirby rideva di gusto
"Senti come urla! Lo fa anche con te mentre te la sbatti?"
Le mani di Cori intanto vagavano sul basso ventre fino ad intrufolarsi nelle sue mutandine. Non resistetti, non dovevano toccarla. Di getto urlai
“È nel bosco! È nella casa nel bosco!”
Avevo appena perso mia figlia... l’avevo appena data in pasto ai leoni.
Kirby sorrise, guardando l’uomo che nel frattempo si era fermato.
“È stato semplice, grazie Hana. Tu, finisci il lavoro”
“NO, NO!! Ti ho detto dove si trova!! Lasciala andare!! No!!”
Mi imbavagliò la bocca impedendomi di urlare e obbligandomi a guardare quell’uomo che spogliava la mia ragazza.
Piansi, piansi come mai fino ad ora, guardando la disperazione nei suoi occhi verdi, che cercavano aiuto. Ed io impotente non potevo fare altro che guardarla, guardare come quel pezzo di merda la toccava.  Si tolse la cintura ed iniziò a frustarla, uno, due, tre colpi. Poi smise. Lei era svenuta. Ed anch’io di li a poco mi sarei arreso alla disperazione.

 

 

 

 

   
 
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