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Autore: VelenoDolce    06/12/2018    1 recensioni
Serie di drabble , dovrebbero essere una al giorno fino a natale, ispirate dai prompt lasciati sul gruppo fb The writing spell per il contest calendario d'avvento. Spero di riuscire a scriverle tutte e a farvi divertire nel processo.
Per ora saranno una serie di Thor/Loki, non so in futuro se cambierò coppia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frigga, Loki, Thor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Loki è sempre stato un perfezionista. L'abito adatto, i capelli a posto lo smalto impeccabile, e, sopratutto, i suoi dovevano essere i regali perfetti. Era facile prima, quando aveva tutti i soldi che voleva a sua disposizione, ma ora? Ora era già tanto che non abitassero entrambi sotto un ponte, dove avrebbe trovato i soldi per un regalo perfetto? I guanti che piacevano a Thor erano di vera pelle, una settimana di affitto costava meno. La chitarra valeva quante un rene. L'abbonamento alla palestra? Forse dando sia il rene che un occhio avrebbe coperto un mese...

Loki passeggiava con il suo compagno per le vie notando cosa guardava dentro ogni vetrina, cercando di ignorare dove lo sguardo azzurro si posava con più insistenza, o meglio su chi. Ogni famiglia felice era come se oscurasse il brillante sole invernale.

Il regalo perfetto era a circa centocinquanta chilometri di distanza. E li odiava. O meglio, odiavano sopratutto lui, non il loro figlio perfetto. Lui era stato la rovina, come gli era stato urlato la notte prima che lasciassero quella casa e la loro famiglia. Lui, il figlio sbagliato, quello adottato, malato, lui che, secondo un padre che in realtà non era suo padre, aveva corrotto il ragazzo d'oro. A nulla erano valse le parole di Thor in sua difesa, Odino lo aveva condannato. Solo lui era stato invitato ad andare via. Invece erano andati via insieme, senza un soldo e senza possibilità di tornare.

Sono stati abbastanza fortunati ad aver avuto entrambi una borsa di studio, o il padre li avrebbe tolto anche l'università. In effetti aveva disdetto tutto quello che gli aveva dato già dieci minuti dopo la loro partenza, fregandosene di lasciarli sotto un ponte e senza cibo. Ovviamente aveva tenuto a sottolineare che Thor sarebbe potuto tornare in qualsiasi momento. Da solo, ovviamente.

Loki guarda l'ennesima vetrina, ma ormai vede solo il suo misero riflesso. Sospira, il regalo per Thor è senza di lui. Forse Frigga potrebbe convincere Odino a vedere almeno il figlio. Magari potrebbero andare a pranzo da qualche parte e fingere di essere una famiglia felice, almeno per il giorno di natale. Deve solo dire a Thor che gli hanno cambiato orario di lavoro e che il giorno dopo è occupato, o che ha trovato un altro part time... sì, è la cosa giusta.

Controlla l'ora, nel pomeriggio Odino dorme sempre e mettono la segreteria. Si siede su una panchina del parco, prende il cellulare. Ha ancora trenta minuti prima che Odino si svegli. Prende un respiro profondo e compone il numero.

“Salve, qui risponde la segreteria telefonica di casa Odino, siete pregati di lasciare un messaggio, verrete ricontattati al più presto.” La voce dolce e decisa della madre gli fa venire un nodo in gola. Quasi manca il piccolo bip dell'inizio della registrazione.

“Ciao. Sono...” E lì si ferma. Cosa dovrebbe dire? Le lacrime gli scendono sulle guance. Sembrava tutto perfetto nella sua mente, ma ora? Perso. Sospira, sta per chiudere quando sente un clik.

“Loki!” La voce di Odino sembra strana.

“Non chiudere, ti prego.” Dice ansimando.

“Devo parlare con voi. Frigga sta male.” Si sente il suono di qualcosa che striscia sul pavimento, forse una sedia.

“È in ospedale, ti prego venite a trovarla.” Sta ancora ansimando, come se avesse corso giù per le scale.

“Loki, sei ancora lì?” Domanda incerto.

“Mamma sta male?” Loki non capisce, si agita e cerca di asciugarsi il viso, c'è gente che lo sta fissando.

“Da quando siete andati via è stata sempre peggio. Potete non parlarmi, ma vi prego, tornate per lei. Vi manderò i soldi per venire, ovunque voi siate. Vi prenoterò un albergo se non vorrete stare a casa.”

“Casa...” Loki lo ripete. Tornare a casa?

“Loki, mi senti? Tornate. Farei qualsiasi cosa per vederla sorridere di nuovo.” Odino è sconvolto.

“In che ospedale è?” Loki si riscuote, non può perdersi, non ora che sa che lei vuole vederli.


Un ora dopo ha già fatto rifornimento alla macchina, ha preparato le valige ed è quasi pronto a partire, si guarda attorno quanto staranno via? Esce sul pianerottolo e suona dalla vicina, le chiede di controllare l'appartamento, che staranno via forse qualche giorno o fino alla fine delle vacanze invernali, le dice che la madre di Thor sta male, che devono partire di corsa. Lei annuisce, Thor le è simpatico, quindi gli controllerà l'appartamento. Thor arriva ed entra in casa mentre la saluta. Lo segue subito.

“Devi fare la doccia?” Domanda andando a mettere una bottiglia d'acqua nello zaino, poi apre la credenza e prende tutto quello che andrebbe a male, fa lo stesso con il frigo.

“Thor...” Si rende conto che non ha ricevuto risposta. Thor è in effetti rimasto accanto alla porta.

“Cosa succede?”

Loki si ferma un secondo a quella domanda spaventata. Poi guarda il trolley e sorride.

“Partiamo. Devi fare la doccia?” Non riceve parole in risposta, solo un vago cenno del capo.

“Ok, in marcia. Prima partiamo meglio è.” Si mette lo zaino sulla spalla e spinge il suo ragazzo fuori dalla porta insieme al trolley, poi chiude bene e spera che a nessuno venga in mente di rubargli i pochi averi che ha lasciato in casa.

“Dove... dove andiamo?” Thor si riscuote quando si siedono in macchina.

“Dal tuo regalo di natale, che sarà un po' strano, e non proprio come lo avevo programmato... ma in fondo basta il pensiero, no?” Loki si gira e fa un mezzo sorriso. Meglio non dire davvero dove stanno andando, Thor tende a reagire male quando ci sono di mezzo ospedali e famiglia, gradirebbe non finire in un incidente per l'eccesso di velocità e una curva presa male.


“Devi dirmi qualcosa?” Thor guarda l'enorme ospedale.

“Sarebbe il momento, sai? Mi vuoi vendere a qualche associazione mafiosa che esporta gli organi?” Non sa se ridere o preoccuparsi della possibilità.

“Dobbiamo passare a salutare una persona. Ti gradisco con tutti gli organi, per questo natale eviterò di venderti al mercato nero.” Loki sorride, ma è teso.

Cammina sicuro per i corridoi, sa dove deve andare, ma non sa come verrà accolto. Odino era stato educato al telefono, quasi gentile. Ma era solo una farsa per fare tornare suo figlio. Ora ha paura. Il piano è il sesto, ci mettono una vita ad arrivare, poi a destra, l'ultima stanza in fondo. Loki si blocca, la porta è accostata. Fa un respiro profondo bussa e spinge dentro Thor, poi chiude gli occhi ed entra anche lui.

“Thor...” La voce di Frigga è debole. Apre gli occhi per vederla allargare le braccia e stringere il figlio, prendergli il viso tra le mani e sorridere. Poi lo sguardo di lei si posa su di lui, ma il sorriso non svanisce come pensava, la vede tendergli le braccia. Lo vuole? Quasi inciampa nei suoi piedi mentre si avvicina.

“Il mio piccolo Loki” Frigga lo sussurra quando lo stringe tra le braccia.

Finiscono in un abbraccio a tre, piangendo.

“Ero così disperata, pensavo di non potervi più riabbracciare.” Gli accarezza i visi.

“Come avete saputo che ero qui? Dove eravate?”

“Ho chiamato a casa, pensavo ci fosse la segreteria.” Loki tentenna.

“Volevo che vedeste Thor per natale. Come regalo per lui.” Stropiccia il bordo del maglione.

“Invece ho risposto al telefono.” Odino si avvicina, poggia una mano sulla spalla di Thor.

“Ho pregato Loki di tornare.” Sospira.

“Nonostante quello che gli avevo detto lui è tornato.” Alza la mano libera per poggiarla sulla sua spalla.

“Ho sbagliato figli miei. Sono solo un vecchio pazzo.” Sorride ripetendo le parole del figlio.

“Ora che siamo tutti insieme possiamo festeggiare il natale.” Frigga sorride. Ha di nuovo i suoi amati figli. La sua stramba famiglia è ancora unita.






Rieccomi! Ho saltato un giorno, ma sono tornata. >.< Speriamo in bene per domani.


A presto (si spera)

Veleno

   
 
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