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Autore: papaverirossicomecuore    06/12/2018    0 recensioni
Tanta delicatezza e nessuna parola.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Senza dirsi niente

Era dicembre. In quei giorni si faceva sentire quell' aria gelida che caratterizza il periodo e che riusciva a penetrare nella pelle e arrivare sino al cuore. Danzavo per quelle strade affollate facendomi spazio tra la gente girando in modo leggiadro su me stessa, le braccia tese verso il cielo che perdeva la sua luminosità e lasciava spazio all' illuminazione della città. Tante piccole lucine colorate illuminavano le vie, le mie preferite erano quelle di luce calda e gialla che contrastavano il gelo invernale e sostituivano i raggi del sole ormai calante. Continuai a danzare e a saltellare per quelle strade, i bambini trascinavano i genitori verso i negozi dei giocattoli. Le calde sciarpe e i cappellini di lana di ogni colore che quei bambini indossavano li rendevano buffi, lasciavano intravedere solo gli occhi e una piccola parte del nasino rosso per il freddo; mentre li guardavo sorridevo nella mia mente e pensavo a quanto fossero carini ed innocenti. Alternavo alle giravolte qualche pausa per ammirare quelle decorazioni natalizie e qualche vetrina colorata, poi riprendevo a volteggiare senza badare agli sguardi delle persone che in realtà sembravano non vedermi.
Il mio cappotto lungo e marrone volteggiava con me, i miei lunghi capelli biondi arrancavano e s' impigliavano tra un respiro e l' altro e con le mie mani nude cercavo di liberarli dalle mie labbra e permettere loro di volteggiare ancora e ancora.
Continuai a passo di questa musica che si ripeteva nella mia testa, ma che nessuno poteva sentire. Ad un certo punto mi fermai e ripresi a camminare procedendo lentamente, quasi in punta di piedi, mi avvicinavo sempre di più a ciò che aveva attirato la mia attenzione. Mi trovai proprio lì vicino, lo guardai dritto negli occhi scuri e lui ricambiò il mio sguardo curioso. Non dimenticherò mai quello sguardo delicato e che mi trasmetteva tranquillità. Lentamente la mia attenzione si spostò sull 'orecchino nero che aveva all 'orecchio destro, non aveva nulla di speciale ma in quel momento ogni piccolo particolare attirava la mia attenzione. Poi, piano piano, i miei occhi decisero di posarsi sulle sue labbra; anche quelle erano solo delle comuni labbra, ma in quel momento sembrava avessero qualcosa di diverso, migliore, rispetto a quelle di tutte le altre persone che camminavano intorno a noi.
Nessuno sembrava fare caso a noi, tutti camminavano verso direzioni differenti, verso mete a me sconosciute, tutti ci passavano di fianco, ma nessuno osava sfiorarci, nessuno osava interrompere quel momento tra noi. Sembrava che nessuno ci vedesse in quell' istante, che fossimo diventati invisibili agli occhi di tutti, eppure noi eravamo lì.
Alzai la mia mano destra e la avvicinai al suo volto senza toccarlo, continuai a guardarlo negli occhi e vidi che lui continuava a guardarmi senza indietreggiare. Poggiai la mia mano sulla sua guancia e sentii il calore del suo corpo raggiungere il mio cuore e allontanare quella gelida brezza che l' aveva invaso poco fa. Iniziai a passare solo la punta delle mie dita lungo il suo viso roseo, dalla tempia sinistra scesi senza troppa fretta verso la guancia, sulla quale non indugiai, insieme alle mie dita anche i miei occhi accarezzavano ogni centimetro della pelle che stavo toccando come se volessero ricordarlo per sempre, scolpirlo nella memoria e portarlo con me per sempre. Lentamente raggiunsi quelle labbra rosee e carnose sulle quali avevo poggiato prima il mio sguardo e con la punta del indice e del medio le accarezzai e le delineai, come se avessi voluto ridisegnarle sul suo volto.
Lui prese la mia mano tra le sue e la allontanò da quella perfezione per portarla sul suo petto. Sentii il suo cuore battere velocemente e nel mentre sentii anche il mio unirsi al suo, ormai non riuscivo a guardare altro se non la mia mano tra le sue e più la guardavo più il mio battito aumentava.
La musica nella mia testa cambiò, ora sentivo solo il ritmo del suo cuore. Alzai la testa e lo vidi guardarmi, avvicinai lentamente le mie labbra verso le sue e mi fermai a metà strada con il dubbio se fosse la cosa giusta. Lui mi sorrise e avvicinò le sue, ora le nostre labbra si sfioravano, sentivo il suo respiro sulla mia pelle, sembrava una carezza, chiusi gli occhi e sorrisi, sentivo che anche lui stava facendo lo stesso.
Dopo poco decisi di riaprirli e lo vidi con lo sguardo su di me, ci guardammo ancora e poi decidemmo di eliminare la poca distanza fra le nostre labbra baciandoci.

   
 
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