Serie TV > NCIS L.A.
Segui la storia  |       
Autore: Helly_    07/12/2018    0 recensioni
“Ho lavorato come agente di collegamento tra LAPD e NCIS e la nostra collaborazione è durata tre anni.”
“E poi? LAPD sentiva la tua mancanza?", Talia ride, senza immaginare quello in cui potrebbe andare a invischiarsi.
“Poi…poi per me è stato meglio tornare in LAPD…diciamo che non c’era più la condizione adatta alla collaborazione…”
A queste parole Kensi sente un morso allo stomaco. (Tratto dal cap.IV)
Cosa sarebbe successo se Deeks e Kensi, dopo la notte passata insieme, avessero avuto un litigio talmente pesante da comportare un allontanamento apparentemente definitivo del detective?
Full of Densi moments, piano piano...non vi resta che scoprirlo.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G Callen, Kensi Blye, Marty Deeks, Sam Hanna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arrivati alla casa galleggiante, Kensi versa del caffè in due tazze, una per lei e una per Sam. Sono solo le due di notte e ha la vaga impressione che sarà una lunga e difficile notte. Rimpiange il suo letto e le coccole con Grace. 

Raggiungono gli altri seduti attorno al tavolo e l’aria si fa subito pesante. 

“Heilà, come va il braccio?”, chiede Callen non alzando gli occhi da un fascicolo. 

Kensi borbotta qualcosa sedendosi di colpo su una sedia libera in un angolo, “Oh, niente che un paio di punti non possano rimediare, G. Come siamo messi?”, chiede Sam alzando gli occhi al cielo.

“In sala interrogatori abbiamo Carlos, il presunto capo dell’organizzazione, gli altri che siamo riusciti ad arrestare sono fermi all’LAPD. Dobbiamo ancora interrogarlo, aspettavamo voi due. Sam, entri tu con me?”, si guarda intorno valutando la situazione, “Kensi tu potresti chiamare Eric e Nell e aggiornarli, poi magari sentire se c’è qualche novità su Frank, ok?”

“Sì capo, come fatto.”, finalmente contenta di avere qualcosa da fare, contatta immediatamente in vivavoce i gemelli fantastici, mentre i suoi colleghi provano a scoprire qualcosa dall’arrestato. 

“Kensi, pronti per te. Dicci tutto.” La donna racconta quello che è successo fino a quel momento, omettendo la presenza del suo vecchio partner, chiedendo poi loro di scoprire tutto quello che possono su Carlos e su come potrebbe essere legato a Sullivan. Si siede sul divano allungando le gambe e sorseggiando il suo caffè. 

“Ok, ci mettiamo al lavoro. Allora come è andata con l’Agente Del Campo? È ancora così in gamba?”

Talia sorride senza imbarazzo, “Hei ragazzi ciao! Sono qua con Kensi…”

“Oh wow, Talia scusa non lo sapevo!”, si scusa Nell e Kensi la può quasi vedere arrossire e guardare Eric vergognandosi, “…spero tutto bene…”

“Bene ragazzi ok scusate, belle chiacchiere ma abbiamo un caso. Appena Sam e Callen escono dall’interrogatorio vi facciamo sapere. Poi più tardi penso torneremo alla base, altrimenti raggiungeteci qui, ok?”, chiede con un ultima parvenza di forza Kensi, “Ah! Informatevi anche su come sta Frank, per favore! Non riesco proprio ad andare in ospedale…”

“A dopo Kens.”

Kensi si gira per controllare come va l’interrogatorio. Dopo pochi minuti di silenzio, Talia si schiarisce la voce e lei sente che il peggio sta per arrivare. 

“Allora ragazzi…hmm…da quello che ho capito vi siete conosciuti anni fa…”

La bruna annuisce senza spostare gli occhi dallo schermo, ma la sua schiena si fa subito più rigida. 

“…avete lavorato insieme?”

Questa volta prende parola Deeks, non prima di alzarsi in piedi e versarsi una tazza di caffè, “Sì, abbiamo lavorato insieme un paio di anni, come ti ho detto prima. È stato qualche anno fa…”

“Quattro, abbiamo lavorato insieme fino a quattro anni fa”, si lascia sfuggire Kensi restando immobile. 

“Sì, quattro anni fa…”

“Wow, quindi hai lavorato per l’NCIS! E io che pensavo fossi solamente uno dei migliori agenti sotto copertura. Hai tante altre qualità nascoste quindi…”, ammicca Talia verso il detective. 

Kensi sa cosa sta per fare Deeks un secondo prima che lui lo faccia: spettinarsi i capelli. La certezza di questo comportamento le fa posare un macigno sullo stomaco: lo conosce ancora così bene. Potrebbe ancora prevedere i suoi comportamenti e per un attimo è come se questi quattro anni non fossero mai passati. 

Dopo essersi spazzolato i capelli, sorride in difficoltà. Non è da Deeks essere taciturno e non afferrare al volo la possibilità di fare una battuta su un complimento, ma probabilmente la situazione non è una delle migliori nemmeno per lui, “Ho lavorato come agente di collegamento tra LAPD e NCIS e la nostra collaborazione è durata tre anni.”

“E poi? LAPD sentiva la tua mancanza? Sai essere un tale rompiscatole quando ti ci metti che non ci credo nemmeno per un secondo che ti abbiano rivoluto indietro!”, ride Talia, senza immaginare quello in cui potrebbe andare a invischiarsi. 

“Poi…poi per me è stato meglio tornare in LAPD…diciamo che non c’era più la condizione adatta alla collaborazione…”

Kensi sente un morso allo stomaco: nonostante tutto, nonostante tutto quello che lei ha detto, lui non la sputtana come potrebbe fare. Vorrebbe dire qualcosa, ma la sua bocca è secca e sembra non avere nemmeno fiato nei polmoni, quindi rimane in silenzio, con le spalle rigide e il caffè ormai freddo in mano. 

“E da quel momento sei stato spedito a San Diego, immagino…”

“San Diego?”, l’agente alza la testa di scatto, “sei stato a San Diego?!”

Deeks fissa lo sguardo nel suo, “Avevo bisogno di cambiare un pò aria, quindi ho passato circa due anni a San Diego, alcuni lavoretti sotto copertura…le cose che piacevano a me.”

“Piacevano? Hai cambiato idea?”

“Dopo tre anni in NCIS avevo cambiato le mie preferenze, sì! Ma non cambia mai veramente nulla, son sempre stato più adatto alle operazioni sotto copertura: non hai nessuno a cui guardare le spalle e nessuno su cui fare affidamento. Se sbagli è solo a causa tua, con le squadre invece ho sempre avuto la cattiva abitudine di rovinare qualcosa.”, Deeks cerca di buttare la situazione sull’umorismo, ma stranamente non gli riesce molto bene, “…quindi eccomi qui: agente di collegamento tra LAPD e chissà quali Agenzie americane.”

“Sì ma perché andare a San Diego? Già tornare in LAPD qui poteva essere abbastanza…”

“Kensi, non dobbiamo parlarne per forza. Anzi, nessuno ha voglia di parlarne veramente…”

Kensi si risveglia dalla paralisi che l’aveva colpita e si rende conto che sono nella casa galleggiante e ci sono tre paia di occhi che stanno fissando lei e Deeks alternativamente. 

Si riprende in fretta e in un attimo ha il suo solito atteggiamento da Kensi Blye spacca culi: fredda, controllata e brava nel suo lavoro. Il solito atteggiamento che l’aveva caratterizzata negli ultimi quattro anni. 

“Perfetto ragazzi, cosa abbiamo? Siete riusciti a scoprire qualcosa?”

Callen è il primo a prendere la parola pur guardandola con il suo solito sopracciglio alzato, “Niente di che, l’unica cosa utile che quel coglione ci ha fatto capire è che Sullivan era sicuramente invischiato in qualcosa. Ma Carlos dice che lui non sa nulla. Probabilmente l’ufficiale era collegato a qualche altro suo scagnozzo, ci ha dato qualche nome da controllare”

“Ci conviene mettere sotto controllo i telefoni. Chiamo i gemelli fantastici e dico loro di venire qui. Passiamo la notte a controllare i telefoni qui. Non conviene tornare a casa, a meno che non abbiate di meglio da fare.”

Callen annuisce all’idea di Sam e fa cenno agli altri due di andare al piano superiore per rinfrescarsi. 







Ed eccoci con il quarto capitolo della storia! Qualsiasi critica o consiglio son sempre ben accetti ovviamente! A presto, Hellen.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS L.A. / Vai alla pagina dell'autore: Helly_