Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    08/12/2018    1 recensioni
Chris non era mai riuscito a convincersi che non avrebbe mai più rivisto Sonic.
Il suo migliore amico di una vita era definitivamente tornato a casa sua e i smeraldi del caos erano spariti chissà dove.
Ma dopo molti anni e dopo essere diventato uno scienziato brillante, Chris stava provando in tutti i modi per costruire una creatura molto simile a Sonic.
Ma sarebbe riuscito nel suo intento?
O il suo progetto sarebbe sfociato nel fallimento più totale gettando il giovane uomo nella pazzia?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Thorndyke, Helen
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Svegliati, Chris» fece il nonno del giovane ragazzo cercando di scrollarlo dalla sua scrivania.
«Chris! Svegliati!»
«Ahhh! Che cosa…»
«Non ci posso credere… Da quant’è che non dormi?»
«MI sono addormentato un paio di minuti… Che ore sono?»
«Sono le dieci del mattino passate… Non avevi un appuntamento con Helen?»
«Helen!»
Preso dalla foga, Chris schizzò via dalla sua scrivania per raggiungere la sua ragazza che lo stava attendendo nel centro di Station Square.
«So di essere in ritardo» fece il ragazzo mettendo le mani avanti «Ti chiedo di scusarmi.»
«Scusarti non ti servirà a niente» fece Helen con tono truce «Ormai abbiamo perso l’aereo per New York.»
«Possiamo farci portare da mio padre. Lui ci potrebbe noleggiare un elicottero.»
«Lascia perdere.»
Helen era profondamente scocciata dai modi di fare del suo ragazzo.
«Aspettami, Helen.»
Ma la ragazza non si voltò nemmeno per guardarlo in faccia, riprendendo il suo cammino per ritornare a casa.
«Helen, perché non ti fermi?»
«Perché ne ho abbastanza di te! da qualche tempo a questa parte non riesco più a riconoscerti… Mi dici una volta per tutte che cosa ti sta accadendo? Vuoi forse lasciarmi?»
«Certo che no, Helen!»
«Allora ti prego di essere chiaro una volta nella tua vita.»
Ma il Ragazzo non gli avrebbe mai confessato i suoi progetti segreti che avrebbero per sempre cambiato la sua vita.
«Helen, io…»
Chris non riusciva a trovare le parole necessarie.
Il suo segreto l’aveva completamente bloccato.
«Non posso dirtelo. Mi dispiace.»
«Che intendi dire?»
«Mi dispiace Helen, ma io e te non possiamo andare a stare a New York. Non ora, almeno.»
«Perché questo cambiamento repentino?»
«Perché ho alcune faccende da sbrigare che non posso assolutamente tralasciare.»
«E sono così oscuri questi segreti che non vuoi rivelarmi nulla?»
«Sono fatti estremamente privati.»
«Allora deve essere roba grossa…»
«Adesso basta parlarne, Helen.»
«In un’altra occasione me ne avresti parlato senza problemi. Ti saresti aperto a me… Ma adesso vorrei tanto capire che cosa ti succede.»
«Niente di preoccupante. Stai tranquilla.»
«Tranquilla dici? Meglio che io e te non ci vediamo più…»
«Ma Helen…»
«Lasciami in pace! Finché non mi confesserai le tue reali intenzioni, ti prego di non cercarmi più.»
La povera Helen aveva le lacrime agli occhi.
La situazione insostenibile che stava passando con Chris era troppo per lei.
«Va bene. Se è questo che vuoi…»
«Mi sta costringendo tu, Chris. Mi dispiace… Ma io non posso più aspettarti. Addio.»
Una volta rimasto solo in mezzo a quella strada piena di gente, Chris decise di non dare nessun peso alla sua vita sentimentale che stava crollando in maniera irrefrenabile, concentrandosi solamente sul suo progetto.
 
 
«Bentornato a casa, signorino Chris» fece il maggiordomo Tanaka.
«Buon pomeriggio, signor Tanaka. Mio nonno è in casa?»
«Sì. Ma non so precisamente dove.»
«Grazie.»
Una volta risalito le scale, Chris riuscì a notare suo nonno che stava tenendo in mano un oggetto d singolare.
Un oggetto che avrebbe concluso il suo progetto.
“Mio nonno con uno smeraldo del caos… Ma com’è possibile?”
Il ragazzo non voleva credere ai suoi occhi.
La soluzione ce l’aveva avuta sempre sotto il suo naso.
Ma perché suo nonno non lo voleva aiutare?
«Che cosa stai tenendo in mano?»
«Chris. Mi hai spaventato.»
«Rispondi subito alla mia domanda. Che cosa tieni in mano?»
«Non sono fatti che ti riguardano. E adesso fuori immediatamente da qui.»
Spazientito, Chris sottrasse con la forza l’oggetto a suo nonno, mandandolo su tutte le furie.
«Ridammelo immediatamente!»
Guardandolo con attenzione, Chris notò che era una perfetta copia.
«Credevi che fosse vero? Pensavi davvero che i tuoi amici fossero di nuovo qui tra noi? Chris, dammi retta: devi farti vedere da uno psicologo. Stai impazzendo.»
«Questo non è vero!»
«Ah no? Stai facendo soffrire tute le persone che ti stanno intorno e non fai altro che pensare a quel tuo progetto che ti sta mandando fuori di testa… Credi davvero di stare bene?»
«Tu non puoi capire come io possa sentirmi solo.»
«Ti capisco benissimo! Ma non puoi creare una creatura dal nulla rimpiazzandola con Sonic. È impossibile.»
«Ma grazie a questa copia di smeraldo del caos sarà possibile.»
«Non succederà mai. Quella copia non ha l’energia adatta per svegliare la tua creatura.»
«Bisogna solo stare a vedere.»
Preso dall’euforia, Chris raggiunse il suo laboratorio azionando le sue macchine.
Dopo aver inserito la copia dello smeraldo nella macchina, l’energia emanata mandò in sovraccarico l’intera abitazione distruggendo l’intero impianto elettrico.
«Che cos’è successo?»
«Lo vedi? Te lo dicevo che non avrebbe mai funzionato.»
«Ma non è possibile…»
«Chris dai retta a me una buona volta: ferma questo tuo progetto prima che tu impazzisca una volta per tutte.»
Allibito per quello che era successo, lui e suo nonno dovettero spiegare al Signor Tanaka e ad Ella il motivo dell’interruzione dell’energia elettrica.
«Domani chiamerò immediatamente i tecnici. Basterà avviare il generatore d’emergenza e vedrete che la corrente elettrica tornerà.»
«L’aiuterò io» fece il Signor Tanaka.
«Grazie.»
Rimasto insieme alla domestica, Chris dovette assorbirsi il suo terzo grado sulla sua vita sentimentale.
«Non voglio fare l’impicciona… È solo che tu ed Helen siete una bella coppia.»
«Ce lo dicono tutti…»
«Ma allora perché ti comporti…»
«Se mi comporto così sono solo affari miei. Tu e tutti gli altri dovete lasciarmi in pace. Sono stato abbastanza chiaro?»
Ella rimase sconvolta da come gli aveva parlato colui che l’aveva visto crescere.
«Certo. Scusami.»
«Adesso me ne vado in camera mia. Stasera non rimarrò a cena» si limitò a dire prima di scomparire nella sua stanza.
 
 
Alcuni rumori provenienti dal laboratorio svegliarono Chris in piena notte.
Incuriosito e per timore che potesse svegliare tutta la casa, andò immediatamente a controllare.
Sembrava tutto stranamente in ordine.
Ma guardando più a fondo, vide che il computer era acceso.
“Processo di risoluzione 100%”
Subito dopo, la capsula contenente la creatura di Chris iniziò a prendere vita.
“Non ci posso credere… Ce l’ho fatta…”
IL riccio somigliante in maniera incredibile a Sonic si alzò in piedi fissando Chris con sguardo serio.
«IL mio nome è Sonic… Sonic il riccio bianco.»
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94