Atterrati a LA e scesi dal jet, Jess entrò nel terminal affinché chiamassero tre taxi, mentre James, Winn ed Alex scaricavano i bagagli.
Jess ritornò diversi minuti dopo "Miss Luthor!"
"Dimmi." Rispose la mora, che aveva ancora gli occhi arrossati e, per questo, mise gli occhiali da sole. I caldi raggi del sole le davano fastidio.
"Hanno a disposizione un pullmino. Oggi i tassisti sono piuttosto occupati... C'è un evento... Non ricordo bene..."
"Va bene."
Lena prese i due trolley ed Alex, che non aveva bagagli, visto che lei e Maggie avevano portato a LA le loro cose, gradualmente, l'aiutava col terzo.
Usciti dal terminal, l'autista del pullmino fece loro cenno con la mano e, galantemente, aiutò la parte femminile coi bagagli, sorridendo come un ebete a Lena "Ehi, la ragazza non è cosa per lei." Avanzò Alex "Su, si sbrighi... Non abbiamo tempo da perdere."
Il tizio sorrise e si scusò, intimidito dallo sguardo di Alex "Mi scusi."
"Non c'è problema... Gentilmente, io dovrei andare alla L-Corp."
"Alla..." Iniziò senza finire, prendendo un volantino dalla tasca ed aprendolo, poi deglutì "I-Io... Mi scusi! Signorina Luthor..."
Lena annuì e salì sul pullmino e, quando tutti furono a bordo, il tipo partì verso la loro prima destinazione, la L-Corp.
Vi arrivarono in una buona mezz'ora, causa traffico e Lena pagò la corsa, scendendo dal mezzo" Jess, pensa tu ai miei bagagli. Ti aspetto al lavoro per le tre, dopo la conferenza stampa..."
"Bene, Miss Luthor. A dopo!"
Lena la ringraziò e si congedò da lei e dagli altri, entrando nella sede della sua L-Corp ed incrociò gli addetti al catering "Signorina..." La salutò uno di loro, con un lieve cenno del capo.
"Buongiorno. Tutto bene, col catering?"
"Si. Il suo compenso ci ha permesso di organizzare tutto come lei voleva."
Lena sorrise appena "Perfetto. A più tardi."
La mora se ne andò e non si accorse dello sguardo che il tipo le rivolse ed un altro, più giovane, si avvicinò "Dopo... Dopo sarà troppo morta, per parlare o fare altro."
"Si, ma lei questo non lo sa!"
I due ghignarono e, assieme agli altri, continuarono a portare nella grande sala conferenze i contenitori di cibo.
E con l'ultimo contenitore, tutti nascosero una pistola, sotto la giacca. L'artiglieria pesante era già dentro.
Serviva solo il momento giusto per scatenare il caos e compiere il loro piano.