Era
una fredda giornata di
dicembre e Rebecca passeggiava per le strade di Blue Garden
osservando affascinata le decorazioni appese ovunque con la mente
immersa in dolci ricordi.
“Cosa
significa tutto
questo? La città è diversa dal solito”
disse a un certo punto
Shiki, che camminava di fianco a lei.
La ragazza, a quelle parole,
si girò lentamente a guardarlo aggrottando le sopracciglia.
“Come
sarebbe a dire? E'
normale visto che siamo sotto Natale” gli rispose confusa.
“Natale?”
ripetè piano
lui senza capire.
“Aspetta
un attimo. Vuoi
dire che tu... non l'hai mai festeggiato?” esclamò
incredula
Rebecca, afferrando improvvisamente la situazione.
L'amico scosse la testa e a
quel punto la bionda, dopo averlo fissato ancora per un attimo con
gli occhi sgranati, cominciò a parlargli del Natale e delle
sue
tradizioni facendogli girare mezza città nel tentativo di
mostrargliene tutti gli aspetti, con la netta impressione, dopo un
po', di essere tornata bambina. Molti anni prima, infatti, il
professor Weisz aveva fatto lo stesso con lei facendole pian piano
amare una festa che prima le aveva sempre messo addosso una grande
tristezza. Era stata abbandonata da piccolissima e l'unico a cui
sentiva di essere legata era Happy, ma poiché vivevano nei
bassifondi della città, dove era già un miracolo
riuscire a
procurarsi tutti i giorni qualcosa da mangiare nella totale
indifferenza della gente, non avrebbero certo potuto permettersi
nulla di ciò che per gli altri era normale in quel periodo,
motivo
per cui aveva sempre osservato dall'esterno qualcosa che temeva per
lei non sarebbe mai esistito.
Le cose però erano del
tutto cambiate quando avevano conosciuto Weisz. All'arrivo di
dicembre, infatti, l'uomo che li aveva ospitati dal giorno
dell'incidente era tornato un pomeriggio da chissà quale
angolo
della casa con dei grossi scatoloni dicendo loro di aiutarlo a fare
l'albero.
I due inizialmente non
avevano capito, ma ben presto non avrebbero saputo dire se fossero
più commossi loro o il professore, che dopo tanto tempo
aveva
ripreso in mano i vecchi addobbi natalizi in compagnia di una bambina
che avrebbe potuto essere sua nipote.
Da quel giorno Rebecca,
grazie alle attenzioni dell'uomo nei suoi confronti e a un giro
turistico come quello, durante il quale le erano stati anche comprati
i cibi e i piccoli oggetti che fino a quel momento aveva solo
sognato, aveva atteso con gioia il ritorno di quella festa
meravigliosa, e dopo un primo attimo di tristezza nel sapere che
Shiki ne era totalmente all'oscuro, si sentiva ora pervasa da una
felicità incontenibile mentre gli spiegava tutto quello che
sapeva
al riguardo osservando, intenerita e divertita, lo stupore che, ne era
certa, l'anziano professore aveva visto un tempo anche sul suo volto.
L'amico infatti era stato a sua volta contagiato dal suo entusiasmo e
da ciò che di bello significava quella festa, al punto che,
una
volta tornati alla loro astronave per la notte, aveva deciso in
segreto di portare il Natale anche sulla Edens Zero ormai prossima a
ripartire.
Per questo motivo, la
mattina dopo, era uscito presto per comprare un abete finto e
decorazioni varie, costringendo persino il giovane Weisz ad
accompagnarlo per essere sicuro di non dimenticare nulla. Sapeva che
a Rebecca sarebbe piaciuto festeggiarlo, pur non avendoglielo detto
esplicitamente, e voleva che tutto fosse perfetto. Senza contare che
lui stesso, dopo una simile lezione, non vedeva l'ora di passare il
suo primo Natale con i suoi amici più cari...
E fu così che quando la
ragazza si svegliò dopo un lungo sonno ristoratore con
l'astronave
di nuovo in viaggio, trovò nel salone in cui stavano di
solito un
enorme albero di Natale appena montato e ben fissato al pavimento per
evitare incidenti, con davanti Shiki e Weisz che osservavano
soddisfatti il frutto del loro lungo lavoro.
“Pensi
che questo possa
andare bene per i festeggiamenti di quest'anno?” le chiese il
moro
con un gran sorriso, divertito dalla sua espressione stupita,
accennando con una mano all'abete e alle diverse scatole tutto
intorno.
A quel punto Rebecca si
riscosse e osservò il tutto felice, facendo qualche passo
nella loro
direzione per poter vedere meglio.
“Grazie”
sussurrò poi
commossa, con il sorriso più bello che le avessero mai
visto,
abbracciandoli entrambi. “Non me l'aspettavo
proprio”.
“Scusate,
posso servire la
colazione?” li interruppe in quel momento Witch,
affacciandosi
dalla porta, e i ragazzi si diressero insieme in cucina, dove
già si
trovava Homura, rimasta quella mattina sulla Edens Zero per tenere
l'amica lontana dal salone nel caso in cui si fosse svegliata presto.
Shiki voleva infatti che l'albero fosse una sorpresa, e dal momento
che lei aveva già segretamente pensato a dei regalini per
tutti, ora
gelosamente nascosti in camera sua, aveva accettato di buon grado il
compito di non farle scoprire gli acquisti prima del tempo. Purtroppo
o per fortuna, le precauzioni prese non erano servite a nulla e
quando furono tutti sazi, si diresse curiosa nel salone per dare a
sua volta un'occhiata e aiutare i compagni con gli addobbi in un
sentimento di gioia e aspettativa generali.
Tutti collaborarono, chi più
chi meno, per rendere la Edens Zero più natalizia possibile,
ma
Shiki e Rebecca erano sicuramente i più coinvolti. Entrambi
sembravano essere tornati bambini ed era bello vederli mentre si
passavano palline e decorazioni varie, ricorrendo a volte addirittura
all'Ether Gear del ragazzo per raggiungere comodamente i rami
più
alti. A un certo punto, infatti, il giovane Re Demone aveva deciso di
adottare una soluzione alternativa alla scala che avevano usato fino
a poco prima e la bionda, divertita, aveva subito chiesto di provare
anche lei mentre il giovane Weisz la osservava rimanendo appoggiato
allo stipite della porta. Meno coinvolto degli altri dalla magia del
periodo, aveva presto deciso di guardarli un po' in disparte, ma
doveva ammettere di iniziare ad apprezzare l'atmosfera che si era
creata. Non aveva capito molto quella mattina del discorso di Shiki
riguardo a qualcosa che doveva aver fatto il se stesso del futuro
prima che questi lo trascinasse letteralmente fuori, ma quei due gli
facevano stranamente
tenerezza, e tutto sommato era contento di aver deciso di dargli
retta, contribuendo in quel modo a tanta felicità...
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi
sia piaciuta e di aver reso al meglio le scene che avevo in mente. Mi
auguro di non aver provocato fiumi di lacrime a un certo punto (in
quel caso scusatemi, non era certo mia intenzione!) e di avervi
strappato qua e là anche qualche sorriso. Come sempre, vi
esorto a
lasciarmi un commentino, se vi va, in modo da aiutarmi a migliorare,
ma ringrazio ovviamente di cuore anche tutti coloro che si
limiteranno a leggere. Siete sempre tantissimi! *^* <3
Passando
ad altro, informo chi ancora non lo sapesse di aver fondato tempo fa
un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma
anche sugli anime e manga in generale. Siamo ancora in pochi, per
ora, ma se qualcuno fosse interessato a unirsi a noi, saremo felici
di accoglierlo a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/.
Vi aspettiamo numerosi!
Grazie
ancora per il tempo che mi avete dedicato e alla prossima, spero!
Buona
serata e buonanotte per dopo,
Ellygattina
P.S:
Alcune mie amiche hanno deciso di preparare una rivista da consegnare
appena possibile a Hiro Mashima con all'interno fanfiction, disegni e
lettere da parte dei fan di tutte le sue opere. Vi lascio il link
dell'iniziativa con tutte le informazioni
https://globalsorcererfanzine.tumblr.com/,
e se la cosa può interessarvi, contattate direttamente da
qui le
organizzatrici tramite facebook
www.facebook.com/groups/1775814493...80040352477913/.
Alla
prossima e grazie ancora per tutto!