Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: lmpaoli94    10/12/2018    0 recensioni
La Terra viveva in pace da un sacco di anni.
Ma le principesse sirene avevano deciso di rimanere lo stesso sulla terraferma perché era diventata la loro nuova casa.
Ma cosa sarebbe successo se un’ombra oscura e minacciosa li avesse convinte a tornare in azione?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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«Allora? Non hai ancora risposto alla mia domanda, Lucia» fece Hanon irritata.
«Ti spiegherò tutto io» fece Rina.
«Cosa? È a causa tua se Lucia ha interrotto la festa?»
«È stata colpa di tutte e due, se così si può dire.»
«Per favore, mi volete…»
«Siamo in pericolo, Hanon. Dobbiamo tenerci alla larga dai guai ed evitare di attirare l’attenzione.»
«E dai chi dovremmo stare attenti, Rina?»
«Da Makoto.»
«Cheee?»
«So che può essere strano, ma Makoto non è quello che dice di essere…»
«… Quel ragazzo è al servizio di una potente creatura oscura di nome Buio Profondo.»
«E chi vi avrebbe detto questa storia?»
«Sono stato io» fece la tartaruga materializzandosi davanti alle tre ragazze.
«Credevo che solo io, guardiana dello smeraldo, potessi vederti.»
«Esiste un eccezione alla regola» mentì la tartaruga.
«Non sei convincente» rispose Lucia.
«E va bene! Carbuncle ti ha mentito, Lucia. Voi guardiane potete vederci… Ma siamo noi bestie cristallo che lo decidiamo» spiegò la tartaruga.
«Bene. Mi fa piacere.»
«Perché Carbuncle mi avrebbe mentito? Non capisco» fece Lucia sconsolata.
«Adesso non è questo il vostro problema» fece l’aquila materializzandosi «Adesso le vostre quattro amiche dovranno trovare gli altri cristalli.»
«La prossima volta che ti materializzerai, non farmi prendere un colpo, va bene?»
«Ci starò più attento, Hanon» rispose l’aquila scusandosi.


 


 

Seira, Coco, Caren e Noel stavano giocando a beach volley sulla spiaggia.
Era una bellissima giornata.
Nessuna nuvola in cielo e un vento piacevole che accarezzava i loro corpi.
«Ciao, ragazze. Vi state divertendo?» domandò Lucia attirando la loro attenzione.
«Moltissimo» rispose Noel «Giocate anche voi?»
«Vorremmo tanto, ma purtroppo se giochiamo tutti assieme saremo in sette, ovvero un numero dispari.»
«Di questo non dovete preoccuparvi, visto che giocherà anche Makoto» rispose Seira.
Il ragazzo misterioso si avvicinò a Lucia con sguardo sorridente e tranquillo.
«Ciao… Makoto.»
«Ciao, ragazze. Come ve la passate?»
«Molto bene» replicò Hanon con sguardo innamorato «E tu?»
«Benissimo. Visto che siete qui, avreste voglia di una partita?»
«Visto che me lo chiedi tu, accetterò volentieri.»
«Benissimo. Allora prepariamo le squadre.»
«Io voglio giocare con te, Makoto» disse Hanon.
«No, ci voglio giocare io!»
«E perché? Chi l’ha deciso?»
«Non certo tu, Caren.»
Hanon, Caren, Noel e Coco si stavano litigando per un ragazzo, tirando fuori tutto il loro imbarazzo.
«Accidenti. Per fortuna siamo sole in questa spiaggia» disse Lucia.
«Le squadre si svolgeranno in questo modo: da una parte Noel, Coco, Caren e Makoto, mentre dall’altra, io, Lucia, Seira e Hanon.»
«Sì! Bellissima idea, Rina.»
«Cooosa?! Non ci penso nemmeno!» protestò Hanon «Perché quelle tre dovrebbero far squadra con Makoto?»
«Alla fine di questa partita, potremmo scambiarci i giocatori… Così va bene, Hanon?»
«Se dico di no cambierà qualcosa?»
«Smettila di fare la difficile e prendi posizione. Abbiamo una gara da vincere» la spronò Lucia.


 


 

Alla fine della partita, la squadra composta da Lucia, Rina, Hanon e Seira perse con un netto 7 a 21.
Le ragazze non avevano mai visto giocare come Makoto.
Era bravissimo.
La metà dei punti fatti dalla squadra vincente era merito suo.
«Benissimo, ora che abbiamo perso, propongo di scambiarci le squadre come da comune accordo.»
«Aspetta un attimo, Hanon. Non così in fretta… Chi vuole qualcosa da bere?»
«Io!» risposero in coro tutte le ragazze.
«Molto bene… Makoto, saresti così gentile da venirmi ad aiutare?»
«Con molto piacere» rispose il ragazzo.
«Che diavolo in mente di fare, Lucia? Tu e Makoto da soli non me la raccontate giusta…»
Lucia fissò la sua amica Hanon con sguardo rancoroso e rabbioso.
«Niente di quello che tu stai immaginando, Hanon… Prepara i bicchieri, d’accordo?»
«Va bene.»
Una volta rimasti da soli, Lucia prese in disparte Makoto, portandolo al di fuori della spiaggia.
«Lucia, ma cosa stai facendo? Non dovevamo prendere le bibite?»
Ma Lucia non rispose subito.
Teneva gli occhi nascosti dai suoi capelli per evitare di guardarlo.
«Makoto… chi sei tu?»
«Come? Chi sono io?»
«Lo so benissimo che stai fingendo… Quindi ti prego di dirmi la verità, se non vuoi che le mie amiche non ti vedano mai più…»
«Che razza di minaccia è mai questa?» domandò il ragazzo smorzando un sorriso.
«Allora?»
«Sono solo un ragazzo che è venuto in vacanza da queste parti… Non riesco a capire cosa credi che io sia…»
«Non vorrei avere spiacevoli sorprese da te, quindi parla chiaro.»
Makoto fissava Lucia con sguardo da sfida.
Il ragazzo si avvicinò, emanando in Lucia irrequietudine e paura.
«Brava… hai dei sospetti su di me… Ma le altre ragazze non sono del tuo stesso avviso.»
Lucia rimase allibita.
Aveva confessato.
Non era il ragazzo che diceva di essere.
«Vattene immediatamente dalla nostra vita se non vuoi passare dei guai.»
«Le tue minacce non mi fanno paura… Quando le forze oscure si saranno impossessati dei cristalli, tu e tutta la razza umana scomparirete per sempre.»
«Maledetto!»
Lucia stava per mollare uno schiaffo al ragazzo, ma costui riuscì a trattenerla per il polso.
«Lasciami! Mi fai male!»
«Se solo proverai a dire queste parole ad una delle ragazze, la tua vita non avrà più un senso… E poi non ti conviene farlo visto che nessuno ti crederebbe… Continuiamo a vivere come ottimi amici. È questa la scelta migliore.»
«Tu sei malvagio, Makoto.»
«Hai ragione… Ma ancora non hai visto niente…»
«Che cosa sta succedendo qui?» domandò Rina sorprendendo Lucia e Makoto.
«Stavamo solo mettendoci d’accordo sulla cifra da spendere» disse frettolosamente Makoto «So che voi ragazze state aspettando le bevande… Ma tranquille. Arrivano subito. Vieni con me, Lucia?»
«Scusate… ma non mi sento bene…»
Lucia passò ad essere determinata a scoprire la verità, ad essere completamente triste.
La sua vita e quella delle sue amiche era più in pericolo che mai.
Come avrebbe potuto sconfiggere Makoto e le forze del male?
«Vuoi che ti accompagni a casa?»
«Sì… se per te non ti dispiace…»
«Certo che no. Vieni con me.»
Lucia non aveva salutato nemmeno le ragazze.
Si era limitata a fissare un’ultima volta Makoto, vedendo in lui tutta la crudeltà che poteva manifestare.


 


 

«Allora? Adesso va un po’ meglio?» domandò Rina dopo aver dato un bicchiere d’acqua alla sua amica.
«Sì, grazie.»
«Dimmi Lucia, che cosa è successo tra te e Makoto? Perché stavate parlando di nascosto? Hai scoperto qualcosa sul suo conto oscuro?»
Ma Lucia non rispose subito, comportandosi in maniera molto sospetta.
«Allora?»
«Rina, il tuo custode dello smeraldo si è sbagliato… Makoto non è malvagio come lui credeva.»
«Ne sei sicura?»
«Mai stata più sicura prima d’ora.»
«Credi che la tartaruga ci abbia mentito come carbuncle?»
«A differenza di quell’animaletto, io non mento mai» rispose la tartaruga indignata mostrandosi alle due ragazze.
«Tartaruga, vorremmo parlare in privato, se non ti dispiace.»
«Fate pure. Ma non prima di aver riconquistato la mia lealtà… Non è vero che Makoto non è una cattiva persona… E tu lo sai bene, Lucia.»
«No. Non è così.»
«Avanti Lucia, che cosa credi? Che siamo stupidi? Non sfidare la nostra intelligenza e i nostri poteri.»
«Ti dico che Makoto è una persona normale come dice di essere! Fine della storia!»
La pressione a cui era sottoposta Lucia era troppo grande.
Stava cominciando a piangere dalla disperazione.
«Adesso basta, tartaruga!» tuonò Rina «Se Lucia ha detto che Makoto non è quello che supponi tu, allora io le credo.»
«Come puoi credere ad una bugiarda come lei?»
«Adesso basta! Mi avete stancato!» gridò Lucia lasciando la stanza.
«Lucia, dove stai andando?»
Ma la bionda era scappata chissà dove.
«Lasciala riflettere in pace… Deve capire che difendere un nemico, non è la miglior cosa.»
«Stai esagerando, tartaruga.»
«Io esagerare? Non è vero… Vi ho messo in guardia, Rina. Le forze nemiche si stanno avvicinando… E Makoto è solo l’inizio.»

   
 
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