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Autore: Tima_Las    11/12/2018    0 recensioni
"Acqua.
Tanta acqua.
Tanta acqua illuminata d’arancio; il sole che colpiva di striscio la cresta dell’onda prima che questa si scagliasse contro la roccia sotto all'elfo seduto in cima ad essa."
Il principe di Bosco Atro torna nella terra di mezzo diversi anni dopo la sua partenza per Valinor.
Troverà un mondo nuovo, completamente cambiato: intrighi, sotterfugi, nuovi elfi, vecchie storie taciute...e amori.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Eldarion, Elfi, Elrond, Glorfindel, Legolas
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 11
 

L’alba guise presto sul cammino dei fuggiaschi.

Lindir si avvicinò al principe col proprio cavallo cogliendo la sua attenzione.

“Tutto bene?”

“Si, non preoccuparti più per me, guarda Elrond.” sorrise lasciando che l’elfo avanzasse e parlasse col giovane.

Glorfindel, in avanguardia, si guardò indietro, il biondo principe di Bosco Atro lo notò annuendogli con la testa ed accostandosi al compagno.

“È spaesato.” disse cercando lo sguardo di Elrohir.

“Elrond? Sai da quanti anni non esce dai confini di Gondor?” domandò il moro sibilando subito dopo e serrando gli occhi.

“Ehi...” sussurrò Legolas sporgendosi e posandogli una mano sulla schiena “Fermi!” urlò facendo bloccare il gruppo e tirando la cavalcatura dell'altro verso di se così che non si muovesse.

“Elladan...” sussurrò Elrohir passandosi le mani in fronte.

“Hum?”

“Si è svegliato...” sospirò guardandosi attorno quando trovò la forza di sollevarsi.

“Glorfindel! Prendi Lindir, Elrond vieni qui!” disse subito Legolas.

“Cosa?” domandò Glorfindel.

“Abbiamo poco tempo per uscire dai confini.” Spiegò avvicinandosi al cavallo del più giovane e accostarlo al proprio “Sali Elrond...”

"Lo prendo io, si ammazza Legolas. Non ce la fa." disse Elrohir strattonando il cavallo del nipote e avvicinandolo al suo "Vieni da me, sali."

"Il mio cavallo?" domandò il giovane preoccupato per l'animale, per quanto avesse vissuto con gli umani manteneva pur sempre, anche se latente, la sua indole elfica.

"Ci segue, non ti preoccupare." sorrise Legolas lanciando il cavallo al galoppo.

"Da dove vuoi passare?" urlò Glorfindel seguendolo.

"Fangor." rispose Legolas.

"Sei pazzo? Siamo sotto alle tue terre. Attraversiamo il Dagorland!"

"No, voglio vedere che cosa si sono lasciati dietro e voglio vedere Lorien." rispose Legolas "Elrohir?" lo chiamò rallentando appena l'andatura.

"Non mi piace, ma accetto l'idea." disse spronando il cavallo.

"Lindir. Ce la fai?"

"Sono più lento di voi, mi dispiace." rispose preoccupato.

"Vai avanti, Glorfindel supera Elrohir."

"Tu resti per ultimo?" domandò il guerriero.

"Sono il più veloce di voi, vai!" rispose fermando il cavallo e posizionandosi infondo aspettando che tutti l'avessero preceduto di qualche decina di metri prima di riprendere il passo.

Corsero per un paio d'ore prima di ritenersi al sicuro, al di fuori dei confini di Gondor dove, senza permesso, le guardie non sarebbero andate.

Legolas avanzò quando Glorfindel si voltò ad incrociare il suo sguardo.

"Fermiamoci." disse il principe smontando poco distante lasciando il cavallo libero di muoversi e rifocillarsi.

Lindir si avvicinò al ragazzo aiutando Elrond a scendere.

Glorfindel guardò la scena unendo le labbra.

"Non possiamo più correre." sussurrò rivolto a Legolas "E' stremato."

"Non intendo più farlo infatti..." rispose Legolas "Ecco perchè le foreste." rispose guardandolo negli occhi."

"Se non sono maledette."

"Non lo sono..." sussurrò il principe avvicinandosi a Lindir ed Elrohir aiutandolo a sistemarsi a terra, seduto contro ad un albero.

"Ehi...sei stato molto coraggioso. Ora riposiamo." disse sollevandosi notando lo sguardo di Elrohir chiedergli di seguirlo.

Il principe si voltò verso l'uccisore del balrog e con un colpo del mento indicargli di vigilare mentre lui si allontanò con il compagno.

"Io ti amo, ma non te lo lascio uccidere." disse Elrohir fermandosi sul limitare di un vialetto all'interno di un piccolo boschetto proprio sul limitare della foresta; la luce del sole ancora filtrava fra le basse fronde.

"Non lo rifaremo più." rispose Legolas "I boschi ci proteggeranno, dovevamo uscire da Gondor prima che Elladan organizzasse una squadra e venisse a cercarci."

"Bhe...l'ha organizzata ed è arrabbiato." sospirò Elrohir "E fa tremendamente male sentirlo così..."

Il principe si avvicinò accarezzandogli il viso.

"Ehi..."

"Ce la faccio." rispose schiarendosi la voce "I boschi? Qui sei tu il maestro..." sorrise appena il moro.

 

**

 

Glorfindel tornò per l'ennesimo giro di ronda.

"Nulla, nulla e nulla." rispose Glorfindel.

"Che ti aspettavi? Orchi? Sono finiti mi dispiace." rise Elrohir.

"Giusto un paio per riscaldarmi." sorrise Glorfindel.

"Un paio? Un paio di centinaia." specificò Legolas.

"Hum si...ci spostiamo?" domandò l'uccisore del Balrog.

"Si..." annuì Elrohir "Siamo troppo vicini ai confini di Gondor, se ricevono il permesso d'uscire qui ci vedrebbero. Ed è quasi buio, meglio non muoversi..." disse il moro alzandosi "E ci serve un fuoco per Elrond, ci serve un posto riparato."

"L'ho trovato!" esclamò Glorfindel indicandolo "Con me." disse fischiando poi ai cavalli che li seguirono. S'addentrarono nel bosco fin a raggiungere una grotta abbastanza profonda e alta per proteggerli tutti.

"Oh...questa...?" domandò Elrohir "Sono uscito spesso dai confini ma..."

"Ma uscivi a cercare posti dove nasconderti Elrohir?"

"Bhe no..."

"E allora." sorrise il guerriero "Non toccate le provviste, ti piace la carne di coniglio?" domandò il guerriero abbassandosi di fronte al più giovane.

"Si..." annuì Elrond.

"Allora vediamo di prenderne uno, Elrohir vieni con me. Legolas accendi un fuoco. Lindir..."

"Immagino prendi dei rami per un letto." sorrise l'elfo.

"Giusto Lindir!" sorrise Glorfindel.

"Mi sei mancato molto Glorfindel, davvero. I tuoi ordini mi sono mancati molto."

 

**

 

Lindir posò a terra delle piccole fascine di legno che avrebbero usato per alimentare il fuoco durante la notte.

Si voltò guardando il giovane profondamente addormentato sul letto di fortuna che si era premurato di sistemargli.

"Legolas..." lo chiamò sedendosi di fronte al fuoco.

"Hum?" domandò il principe.

"Lo sai perchè Elrohir...ti aveva...rifiutato?" domandò Lindir.

"No, ma immagino che tu me lo stia per dire." disse fermandosi e alzando lo sguardo dai ramoscelli di legno secco che stava rompendo per metterli nel fuoco.

"Tuo padre lo scoprì, Elrond ricevette diverse lettere di far desistere Elrohir...ovviamente conosci la tenacia dei gemelli per sapere che non mollano." ammise strappando un sorriso a Legolas "E...diciamo che la questione andò avanti alcuni mesi."

"Si, diversi mesi...credo anni Lindir..." rispose sottovoce il biondo principe.

"Per me mesi o anni è indifferente, finchè non passano i millenni non considero molto il tempo Legolas." sorrise l'altro elfo.

"Vero..." sorrise "Che successe?"

"Delle guardie di Bosco Atro arrivarono a Imladris una notte. Visto che le parole non erano bastate..."

"No..."

"Ebbene si, Elrohir desistette e ti disse di no solo perchè queste puntarono una decina d'archi e due pugnali alla gola di Arwen."

"Valar." sospirò Legolas chiudendo gli occhi e passandosi una mano sulla fronte.

"Non andarono da Elrond, non presero suo fratello...andarono..."

"Dalla più indifesa! Perchè faccio parte di un popolo di maledetti bastardi!" ringhiò il principe sottovoce.

"Ti ha sempre pensato Elrohir..." ammise Lindir "Anche se...non ha mai detto nulla..."

"E io che...no lascia perdere..." sospirò.

"Ormai quel che è fatto è fatto." rispose Lindir "Però era giusto che lo sapessi. Non...parlo dei fatti degli altri, non l'ho mai fatto. Mai. Ma...questo...dovevi saperlo."

"E sono contento che tu me l'abbia detto." ammise Legolas riprendendo a rompere i legnetti “Grazie...”

“Prego...” sorrise Lindir “Io...sono molto legato a loro...e...bhe non farlo soffrire.”

“Non è mia intenzione.” annuì Legolas.

"Cena!" esclamò Glorfindel comparendo all'ingresso della grotta seguito da Elrohir "Chi vuole del coniglio?"

 

**

 

Elrohir raggiunse Legolas sul limite della grotta, il fuoco era stato abbassato così che emanasse meno luce, ma che mantenesse il suo calore dovuto alla brace che bruciava ancora. Si sedette al suo fianco estraendo dalla tasca una piccola pipa.

"Oh no..." sorrise Legolas.

"Solo la sera dopo cena." rise Elrohir.

"Puzza..."

"Non è una cosa da elfi puri infatti." sospirò Elrohir prendendo una prima e lunga boccata.

"Mi ricorda Aragorn." rispose Legolas.

"E' la sua." ammise Elrohir voltandola e mostrandogliela "Almeno...una delle sue."

"Oh..."

"Mi manca..." sussurrò Elrohir.

"Non dirlo a me..." ammise Legolas "E ora Gimli...non so neanche se è ancora vivo."

Elrohir l'abbracciò sistemandolo contro di se, accomodandolo al suo petto e baciandogli la tempia.

Il principe si lasciò cullare del dolce abbraccio, abbracci che spesso gli erano mancati per tutta la sua vita e di cui, col passare degli anni, ne avvertiva sempre di più la mancanza. Forse uno dei motivi per cui non aveva neppure pensato alle conseguenze del suo gesto e aveva detto immediatamente si al legame con Elrohir. Avventato? Forse, ma di una cosa ne era certo: l'amore non sarebbe mai mancato. Poteva essere sopraffatto da una miriade di problemi, ma quello non gli sarebbe mai mancato.

Glorfindel li notò, li guardò per alcuni momento e poi si alzò avvicinandosi ai due.

"Sto io di guardia." disse guardando di fronte a se la fitta boscaglia.

"No, vai a riposare. Noi siamo svegli." disse Legolas.

"No, vai a riposare. Elrohir con lui, forza. Il vostro legame ha solo un giorno, oggi avete già azzardato troppo e domani dovremo muoverci, dai..." disse toccando una spalla ad entrambi fin quando i due non si decisero ad alzarsi.

"Grazie." sorrise Legolas.

"Vai a riposare principino."

Elrohir si rifugiò nella grotta sistemando a terra un mantello per poi stendersi sopra di esso e lasciare che Legolas si stendesse al suo fianco coprendolo con un secondo mantello.

Sorrise quando il biondo l'abbracciò.

"Promettimi una cosa..." sussurrò sfiorandogli con le labbra l'orecchio.

"Cosa?"

"Che faremo di tutto per far si che le nostre famiglie si parlino." disse allontanandosi un poco guardandolo negli occhi "Non devono...amarsi, ma solo parlarsi..."

"Te lo prometto." annuì Legolas.

   
 
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