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Autore: principessa1793    12/12/2018    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Roberta]
“ Non ci posso credere! Maledizione,ha solo qualche anno più di nostra figlia!” commenta mio marito disgustato quanto me. Pensare che fino ad un anno fa credevo che quel mostro fosse mio padre! E invece mio padre è di tutt’altra pasta!
“ Spero solo non mi crei rogne per andarsene! E domani,appena Junior metterà piede qui,gli racconterò tutto! Almeno non sarò la sola a volerlo fuori dall’azienda prima della vendita!” rispondo giocando con la peluria sul suo torace.
“ Certo c’era d’aspettarselo! In fondo ha fatto lo stesso con le domestiche in tutti questi anni,no? Lui usa il lavoro per ottenere sesso!” osserva.
“ Solo che le domestiche lavoravano per lui,mentre in azienda non conta un fico secco. Non è la stessa cosa,amore mio! Inoltre ha avuto l’ardire di dare del << coglione >> a mio padre! Giuro che lo sbatto fuori a pedate!” obietto.
“ Sono quasi geloso di tuo padre: non mi hai mai difeso in modo così appassionato!” scherza. Gli strappo un bacio.
“ All’inizio credevo la mamma esagerasse nel dire di vedere lui in me,che fosse l’amore a renderle esagerate le somiglianze fra noi,ma col tempo mi sono accorta che ha ragione lei: gli somiglio. Riesco a capire ciò che lo urta,come ragiona. È strano se pensi che in questi 40 anni non l’avevo mai visto,ma è come se avessi ereditato da lui,prima ancora di nascere,il suo modo di vedere il mondo. E odio quando lo offendono! Prima di conoscerlo sentivo sempre la mancanza di un pezzo ed ora quel pezzo ce l’ho e non me lo farò portare via!” gli spiego.
“ Più di te gli somiglia solo nostra figlia. Clizia è identica a tua madre fuori,ma il carattere è di tuo padre. È più Valencia di te!” replica. In effetti Clizia della famiglia di suo padre ha ereditato solo gli occhi di sua nonna; per il resto è una Valencia e una Mendoza.
“ A te non sembra strana ultimamente?” gli domando delineando la sua mandibola col polpastrello dell’indice.
“ Avrà dei pensieri e spero non riguardino il suo professore. Tutti,ma non quello! Ha l’età di tuo fratello,maledizione!” risponde.
“ Quale dei due?” ironizzo strappandogli una risata.
 
[Patrizia]
Lui in una reggia con quella troia ed io da sola in un buco. Dopo 30 anni di matrimonio,di compromessi,di liti è questo ciò che mi resta. Dopo aver sopportato il suo eterno spasimare per quella donna,il non sentirmi mai all’altezza della perfetta Camilla,ora mi tocca abitare in un buco!
“ Grazie per avermi scarrozzata in giro,John!” esclamo guardando fuori dal finestrino il panorama di un lato della città che ho visitato solo una volta nella mia vita,concludendo poi la serata in commissariato.
“ Ho lavorato per lei per 30 anni,signora! È il minimo…” ribatte cortese. Il suo cellulare squilla e risponde col vivavoce poiché alla guida.
“ Anita mi ha telefonato. Si può sapere dove diavolo è finito con la mia auto e a quest’ora? Doveva solo farle delle dannatissime foto per venderla,l’ha portata da un ritrattista per caso?” sbotta la voce burbera di colui che fino a 6 mesi fa consideravo mio marito.
“ Sto accompagnando sua moglie a casa,dottore!” ribatte il suo autista.
“ Mia moglie,la sola che può ricoprire tale carica e che non ho mai smesso di vedere in tale veste,non può essere fra le mie braccia ed allo stesso tempo in auto con lei. Ha tante virtù,ma non l’ubiquità! Nessuno le ha ordinato di scarrozzare in giro la stronza che c’ha rovinato la vita. Torni ipso facto a casa,è un ordine! Sono io a pagarla e sempre io a decidere! Il carburante che sta sprecando è pagato col mio denaro e quella stronza ha già scialacquato fin troppi soldi miei! La lasci per strada…è il suo habitat naturale!” replica Daniele furioso prima di riagganciare.
“ Credo sia qui. Siamo arrivati,signora!” afferma John. Già. La casa è questa. È rimasta la catapecchia della sola volta che l’ho vista!
“ Grazie,John. E cerchi di conservare il suo lavoro sotto il dominio di quella strega!” lo saluto mentre scarica i miei bagagli poggiandoli delicatamente sul marciapiede. Anche se più che bagagli sono scatoloni e sacchi dell’immondizia. Daniele non mi ha permesso di portare valigie affermando nei giorni passati che,siccome sono state pagate con i suoi soldi,appartengono alla legittima signora Valencia o a colei che lo diverrà. Tutto per colpa di quella stronza!
 
Mancava un’ora alla cena con Roberta e quella stronza e non avevo più notizie di mio marito da quando era rincasato ed avevamo discusso. Bussai alla porta del bagno ed entrai. Aveva solo un asciugamani a coprirlo dalla vita in giù e ancora i capelli umidi.
“ Quando bussi,prima aspetti la mia autorizzazione e poi entri. Siamo ancora a questo? È da quando ci conosciamo,che ti ho illustrato le mie norme: 1) non ti voglio in bagno o in camera mentre sono mezzo nudo quindi niente bagno o doccia assieme; 2) a letto devi tacere; 3) mai indossare i miei vestiti. Non sono tante regole mi pare.” sbottò picchettandosi il dopobarba sul viso in quel bagno pregno del suo profumo.
“ Non avevo mai notato il tuo tatuaggio! << D&C >> sta per? E perché hai messo tanto profumo?” chiesi sospettosa.
“ Così mi andava! << D&C >> non ti riguarda!” rispose scostandomi rudemente dalla porta. Aveva 3 completi appesi all’anta dell’armadio.
“ Vuoi una mano a scegliere?” gli chiesi.
“ Voglio restare solo per vestirmi. Ce la fai a zampettare fuori dalla camera o vuoi la scorta…” lo interruppe il suo cellulare. Sorrise.
“ Ehilà! Sei già pronta?” esordì gentile. Uscii da quella stanza restando però a spiarlo.
“ Io sì. Non è educato rispondere ad una videochiamata mezzo nudo,Valencia! Se fossi stata io a rispondere ad una tua videochiamata in intimo,come ti saresti sentito?” replicò quella stronza. Lui rise.
“ Un uomo fortunato e mi sarei goduto lo spettacolo! È da attuare,Mendoza! Posso vedere il tuo ciondolo?” ribatté Daniele. Mi risentii.
“ Soddisfatto? Hai visto lo scollo dell’abito ed hai rovinato la sorpresa! Uffa!” si lagnò quella donna dopo qualche secondo. Daniele rise.
“ Beato lui!” sospirò.
“ Chi? Beato chi? Dan,ti sei ubriacato per tollerare l’ansia?” chiese quella donna confusa.
“ Il ciondolo! Si trova in un bel posto,una delle cose che apprezzo di te!” rispose Daniele malizioso. Quella stronza rise civettuola.
“ Cretino! Ed io che credevo apprezzassi la mia intelligenza! Dai,torniamo a noi! Mi mostri gli abbinamenti così poi vai ad asciugarti per bene i capelli?” replicò quella donna. Mio marito mosse il display del cellulare mostrandole i vari completi con annesse camicie.
“ Completo blu oltremare,camicia grigio chiara e cravatta paisley dello stesso colore. Ma quella te l’ho regalata io! Credevo l’avessi bruciata! Hai ancora qualcosa di mio!” esclamò lei.
“ E comunque apprezzo pure la tua intelligenza! Anche tu hai qualcosa di mio: il bracciale che hai all’altro polso. Resiste!” rispose Daniele.
“ E siccome vorrei si tenesse bene anche colui che me l’ha donato,fila ad asciugarti e a vestirti,Valencia!” ribatté quella.
“ O vieni tu ad asciugarmi?” le chiese mio marito sfidandola.
“ Dan,mi conosci e sai che se mi lanci una sfida l’accetto senza problemi! O è ciò che auspichi? Vuoi che venga ad asciugarti?” ribatté lei.
“ Impiegheremmo troppo a ricomporci ed è meglio che Roby non sappia già di cosa siamo capaci insieme!” replicò Daniele facendola ridere.
“ Questa è truffa,Valencia! Non è bello far credere a nostra figlia di avere per padre una specie di angioletto del Presepe,mentre in realtà lanci sfide di un certo tenore alla sua innocente mammina! Penserebbe che sono stata io a traviarti!” asserì quella donna.
“ Beh…è opportuno sappia che effetto hai su di me!” rispose Daniele.
“ Meglio che lo scopra un po’ per volta! E comunque sono stata bene oggi con te prima che…” quella stronza si interruppe.
“ Anch’io! Tu mi fai stare incredibilmente bene! Grazie per la consulenza e per essere tornata,Cami!” ribatté lui.
“ Non ringraziarmi! Ci vediamo fra un po’!” rispose quella schioccandogli un sonoro bacio.
“ Non posso averne un altro?” replicò Daniele melenso.
“ Solo se te lo meriti! A dopo,bel panorama!” ammiccò quella facendolo ridere. Mio marito le schioccò un bacio. Stronzi!
 
Tempo di muovere un passo in direzione di quella che sta per divenire casa mia,il mio tacco 15 incappa in un leggero dislivello della strada facendomi quasi inciampare e rompendosi. Riesco a tenere l’equilibrio piantando l’altro piede sul pavimento e allungando le braccia in avanti. Recuperato un minimo di contegno dinnanzi a quella che stava per diventare la figura peggiore della mia vita,riprendo il mio cammino verso la topaia rendendomi però conto di aver calpestato con la scarpa integra un escremento di animale. Che orrore! Questa giungla già la odio!
“ NO! NO! NOOOOOO!” grido già profondamente irritata da questo mio cambio di dimora e di stile di vita. Erano le mie Louboutin preferite!
“ Posso fare qualcosa per lei?” domanda una voce maschile preoccupata. Mi volto di scatto. Ma che diavolo ci fa questo qui?
“ Tipo trovarmi un marito ricco che mi svegli da quest’incubo e mi porti a vivere in una casa degna di tale nome? Abiti qui sebbene tu abbia un lavoro?” gli domando confusa. Non credevo fosse così finanziariamente distrutto. Questo è il quartiere dei derelitti!
“ Non proprio. A due isolati. Non sono un aristocratico come suo marito,quindi il mio lavoro non mi concede una villa!” risponde deciso.
 
[Aisha]
“ Susanna dice che sono normali,ma reputa << normale >> pure se stessa,quindi non mi fido! So che non dovrei essere così acida con lei,ma, sebbene i progressi,le manca molto per essere una tipa normale ed una sorella di cui vantarsi!” racconto al mio ragazzo che ridacchia divertito.
“ La loro condizione di normalità prevede guardarsi sempre come se i vestiti fossero di troppo e questo mi imbarazza,proprio come accade quando lo fanno i miei. Sono più smielati di noi! L’altra sera,quando c’hanno coinvolto per la storia degli inviti di Giulio e Babi in quella catena di montaggio hanno dovuto mettere Junior e quella povera disgraziata della sua cagnetta in mezzo a loro per renderli produttivi ed evitare che iniziassero a sbaciucchiarsi! La metamorfosi di Valencia è da studiare in laboratorio!” replica. Ridacchio.
“ Menomale che si è addolcito o mi avrebbe riso in faccia quando mi ha beccata a piangere per la casa!” osservo. Che figuraccia!
 
Erano trascorsi 2 giorni dal compleanno di Camilla ed ero reduce da una telefonata con l’agenzia immobiliare,che mi aveva detto di aver  venduto la casa  dei miei sogni. Ero scoppiata a piangere col capo poggiato alle ginocchia,accoccolata sull’ottomana dell’atelier.
“ Aisha,ma che…” sentii pronunciare dalla voce di Daniele. Non volevo i suoi << te l’avevo detto di accettare subito i miei soldi >>,sebbene fossi consapevole del suo avere ragione su tutta la linea. Mi ero fatta soffiare la casa dei sogni,quella in cui far crescere gamberetto!
“ Aisha,tesoro,che succede?” mi chiese Camilla inginocchiandosi ai miei piedi. Lui prese posto di fianco a me. Me ne accorsi dai loro profumi diversi provenienti dai lati adiacenti,visto che avevo ancora la fronte poggiata sulle ginocchia. Riuscivo solo a singhiozzare.
“ Hai litigato con Carlos? È successo qualcosa al bambino?” mi domandò mio padre. Scossi il capo.
“ Vado a prenderle un bicchiere d’acqua!” decise Camilla. Schioccò un bacio a Daniele e mi carezzò il capo prima di allontanarsi.
“ Sarò una madre di merda! Per colpa del mio orgoglio del cazzo,gamberetto non avrà un giardino dove giocare!” singhiozzai affranta.
“ Hanno venduto la casa,vero?” mi chiese conoscendo già la risposta. Annuii ancora troppo sconsolata per mostrare il volto.
“ Amore,tu e Carlos ne troverete un’altra più bella. E poi al massimo avrà il giardino di casa nostra dove giocare! Magari riuscirà a trovare le scarpe delle Barbie di Susy che Giulio seppelliva in giardino per dispetto!” asserì. Sollevai la fronte dalle ginocchia.
“ Sono un’orgogliosa del cazzo. Carlos mi dirà che ho rovinato tutto! Era innamorato di quella casa e…” singultai. Mi accarezzò la nuca.
“ Se sopporta un suocero come me,è più innamorato di te che della casa! E smettila di dire parolacce a profusione o gamberetto nascerà sboccato ed io finirò per entrare ancora più in crisi: se non te ne fossi accorta,consolare gli altri non è arte mia! Sì,sei orgogliosa. Lo sono anch’io e lo era pure mia madre. Ha costretto mio padre a rincorrerla fino alla Laguna di Tota per accettare di sposarlo!” replicò. Sorrisi.
“ Davvero? Era già incinta di te?” gli domandai. Annuì.
“ Hai i suoi stessi occhi e a volte il tuo sguardo sembra il suo. Voi donne in gravidanza diventate dei personaggi mitologici!” borbottò.
“ Ma ciò non ti impedisce di volere un bambino dalla tua Camilla!” lo punzecchiai sebbene fossi felice per il nuovo arrivo in programma.
“ Ci sta ancora pensando! Credo sarà un no il suo!” borbottò adombrandosi.
“ Dalle tempo! E poi pensa che sta ritardando di parecchio le urla di Susanna…perché sei consapevole quanto me che griderà comunque: che sia per la gioia o per la rabbia lo farà e nessuno sarà più al sicuro!” replicai. Scoppiò a ridere divertito. Beato lui che rideva!
 
“ Se vuole un figlio dalla sua compagna dovrà abituarsi: già piange ora quando si tocca il loro passato divisi,figuriamoci con gli ormoni instabili! Se per Natale gli regalassimo delle galosce? Avrà un 43 o un 44 di piede?” replica il mio fidanzato ironico. Scuoto il capo divertita.
 
[Barbara]
“ E tu dici che accetterà?” mi domanda mia cugina mentre continuiamo la maratona di video di Diana Moncada. Lo spero! Le sue recensioni sugli abiti acquistati appartenenti ai vari brand sembrano molto schiette e veritiere. Credo che del suo canale colpisca proprio questo. Non è schietta ai livelli di Daniele,che gran parte delle volte sfiora la rudezza,ma non è neppure una a cui piace lusingare la gente senza che lo meriti!
“ Perché non dovrebbe farci da testimonial? E un po’ di pubblicità sul suo canale per la linea curvy non può che farci bene,non trovi?” ribatto.
“ Sì,ma una cosa è parlare dinnanzi ad una videocamera ed un’altra è sfilare. Dovrebbe prendere lezioni!” obietta Giulia. Si sente una musica fischiettata ed entrambe ci voltiamo verso le scale da cui sta arrivando il mio Giulio.
“ Amore,sei pronta? Ciao Giulia!” si rivolge prima a me e poi a mia cugina.
“ Stavamo guardando i video di Diana Moncada,l’influencer!” gli comunica Giulia mentre Giulio mi cinge fra le braccia.
“ Sì,la conosco. E allora?” replica il mio fidanzato.
“ Pensavo che per la prima sfilata curvy potremmo ingaggiarla come modella!” gli spiego.
“ Amore,l’idea è stupenda,ma non vorrei si verificasse una zuffa. Insomma,qui lavora anche Susanna che non è rinomata per il tatto e non vorrei la offendesse perché non è una 90-60-90!” obietta con delle remore.  Effettivamente Susanna e il tatto non camminano a braccetto!
“ Stiamo facendo tardi per la cena dai nostri genitori!” asserisco.
“ La prima volta che hai cenato con i miei non eri così entusiasta!” scherza beccandosi un pizzico all’addome da parte mia.
“ Nessuno di noi lo era,Giulio. E se poi pensi alle urla durante quella cena,capirai che non avevamo torto! Ora le cene con tuo padre sono molto più tranquille… L’elemento di disturbo era tua madre!” interviene Giulia ridacchiando.
“ O il fatto che Daniele non potesse stare con mia madre!” aggiungo.
 
I miei stavano per divorziare e l’avevo scoperto in modo brutale mezz’ora prima a casa dei miei suoceri,che erano passati dall’umiliarmi all’ignorarmi: lei troppo presa ad incenerire mia madre; lui occupato a sbavare sul decolleté della mia genitrice. Vivevo in un incubo!
“ E Junior com’è?” domandò mio suocero a mia madre. Dopo la discussione di qualche minuto prima non mi aveva più rivolto la parola!
“ Dan,l’hai visto pure tu com’è! Giuro che ti chiederà scusa per ieri mattina. Non è cattivo!” gli rispose mia madre.
“ Ieri mattina?” chiese mia suocera sgomenta. Mia madre e mio suocero si guardarono negli occhi.
“ Sì,abbiamo scortato mio marito all’aeroporto e la mamma alla spa!” rispose prontamente Roberta. Io e Giulio sospirammo afflitti.
“ MI HAI LASCIATA SOLA PER FARE DA AUTISTA A LEI? LA COLAZIONE ERA PER QUELLO?” sbottò Patrizia. Non godeva della mia simpatia,ma aveva inghiottito rospi per tutta la sera! Era lampante l’interesse di mio suocero per mia madre,che forse ricambiava!
“ Volevo conoscere meglio il progetto in cui sto investendo! Guadagni,costi,business plan…hai presente? Poi Camilla voleva fermarsi alla spa e l’ho accompagnata passando del tempo con mia figlia. Che c’è di male?” replicò suo marito serafico trattandola come una stupida.
“ PASSI LA NOTTE CON QUESTA,CHE VIVE ATTACCATA A TE,E NON C’È NULLA DI MALE?” strepitò mia suocera stringendo i pugni.
“ NON VIVE ATTACCATA A ME O NON STAREI COSÌ! Non avevo la testa per il sesso con Roby scappata di casa!” ribatté mio suocero.
“ Non te la tocco la tua Camilla! Non vorrei mai ti sentissi male per difenderla! Mi mancava solo questa!” replicò mia suocera urtata.
“ Non rinuncerò a Cami e se non lo accetti,quella è la porta! Non trattengo nessuno. Per non averlo fatto anni fa,ho perso la cosa migliore che avevo nella vita, figuriamoci se lo faccio ora!” rispose mio suocero asciutto. Mia madre chinò lo sguardo visibilmente sconvolta.
“ Non lo farai tantomeno ora visto che non ti è mai importato nulla di me,no? Dillo!” lo istigò mia suocera. Daniele Valencia sbuffò tediato.
“ E sono quasi 3 settimane che non hai la testa per il sesso,a dirla tutta! La tua amica lo sapeva o con lei ci riesci?” gli fece notare la moglie con gli stessi decibel di prima. Mamma e mio suocero erano basiti. Volevo mi accettassero in famiglia,ma non sapere i loro dettagli intimi!
“ Se avessimo una storia non vivrebbe con te! Non divido con nessuno ciò che è mio né potrei accettare un uomo che non mi desidera per poi rendere edotta dei nostri problemi intimi tutta la famiglia come fai tu! Se a renderti così irritabile,fastidiosa e litigiosa è l’astinenza,trovati un amante,visto che non riesci a sopportare la mancanza di sesso! E smettila di urlare,che sembri una cornacchia!” rispose mia madre.
“ Papà,tua moglie ha un modo troppo naif di far sentire la gente a casa! Avresti dovuto educarla o non sposarla! Ti faceva fare figuracce pure agli eventi mondani quando lavoravi al Ministero? Avresti dovuto sposare la mamma,che ha classe da vendere!” esclamò Roby ironica.
“ Roby,non c’è da scherzare! Sono cose che una donna di classe tacerebbe! Questa cena è divenuta un gruppo di auto-aiuto per coppie in crisi!” la redarguì mia madre con le gote vermiglio. Mio suocero proruppe in una fragorosa risata strappando un sorriso a mia madre.
“ Non vuoi sapere se papà è impotente o sai per certo che non è così?” le chiese beffarda mia sorella. Il viso di mia madre prese fuoco.
“ ROBY! Questo vizio di rigirare il coltello nella piaga è di tuo padre!” l’ammonì nostra madre in falsetto.
“ Quando progettavamo di avere dei bambini,te lo dicevo di non pensare troppo a me!” scherzò mio suocero facendola ridere.
“ Perché ti vedi come un ammasso di difetti che io non riesco a scorgere e vedi me perfetta sebbene non lo sia!” rispose mia madre. Lui rise.
“ Signora,quando sono tornata a casa di zio erano assopiti abbracciati,ma vestiti!” asserì mia sorella complicando ancora di più le cose.
“ Amore mio,eri ubriaca. Io e tuo padre stavamo dormendo,ma…” mio suocero interruppe mia madre nel suo discorso a Roberta.
“ Ci siamo assopiti per sfinimento. Siamo morti di paura. C’hai tolto 10 anni di vita ciascuno e che non ti salti più in testa di compiere una follia simile o conoscerai quanto posso essere severo e non te lo consiglio! Finiresti per rimpiangere Trimalcione!” asserì Daniele Valencia.
“ La vedo difficile,papà! Tu sei unico e non sono la sola a pensarla così!” rispose mia sorella sbaciucchiandogli la guancia. Mio suocero rise divertito. Mia madre fece per alzarsi,ma lui la blocco con la mano sul polso.
“ Se ti alzi per andartene,giuro che non mi rivedrai mai più. Prima mi hai ricattato tu ed ora lo faccio io! Siediti,Cami!” asserì mio suocero.
“ Dan,Patrizia è arrabbiata con me perché oggi ci siamo incontrate in un giro di shopping,lei mi ha attaccato insinuando le solite cose e le ho chiesto provocatoriamente se tu fossi felice con lei! È colpa mia!” narrò mia madre rimettendosi a sedere.
“ Forse temeva la risposta a tale quesito più che la domanda in sé. In merito a tuo figlio: non voglio tu lo costringa a scusarsi. Avrai altre cose di cui parlargli a Zurigo e non voglio essere l’ennesimo motivo di attriti fra te e lui. È geloso di te e lo capisco! Chi può capirlo meglio di me?! Sembra avere un bel caratterino…tutto sua madre!” asserì mio suocero rivolgendosi a mia madre. Era davvero lo stesso stronzo che me ne aveva dette di tutti i colori? Come faceva mia madre a renderlo così calmo?
“ Non vedo l’ora di averti 2 settimane tutto per me,papà! Sei contento?” esclamò mia sorella elettrizzata. Daniele annuì baciandole la fronte.
“ Abbiamo una sorella masochista!” mormorò il mio Giulio rivolgendosi a me.
“ Roby,posso farti una domanda?” domandò mio suocero a mia sorella.
“ Certo. Immagino avrai molte curiosità,ma qualcosa mi dice che la mamma ti ha parlato abbastanza di me!” rispose Roberta. Lui sorrise.
“ Non è un quesito su di te,ma su una persona che ti è vicina. Ma non sei obbligata a rispondermi!” esordì il dottor Valencia. Roby lo fissò.
“ Quando tua suocera è tornata col suo primo amore,tuo marito come l’ha presa?” chiese Daniele Valencia. E a lui che importava?
“ Non penso abbia mai amato mio suocero. L’amore fra mia suocera e Abel si è riacceso troppo in fretta per essere rinato da poco! Joseph l’ha presa bene. Ci vedevamo da qualche mese quando è successo,e fra lui e Abel si è instaurata subito una grande complicità. Ha fatto più per lui Abel che suo padre. Per Joseph,Abel è un padre e per Clizia è un nonno. Agnes ha cresciuto Joseph quasi da sola,visto che Elbert aveva difficoltà con una famiglia sola,figuriamoci con 2! Non è facile spiegare ad un bimbo di 3 anni l’arrivo di una sorellina con lo stesso padre,ma con una madre come Melania! Capirai di cosa parlo quando la conoscerai,ma sei abituato a tali tipi di donne! Quando io e Joseph ci siamo conosciuti,c’ha avvicinati questo: l’avere un padre totalmente assente! All’epoca non sapevo fossi tu il mio papà!” rispose Roberta.
“ Papà non è cattivo. È solo che si dedica totalmente al lavoro per essere stimato dalla mamma e da noi!” difesi mio padre.
“ Tuo padre c’ha usato per incastrare la mamma. Io ero un dispetto a papà e tu e Junior l’unica cosa a cui appellarsi perché la mamma non lo lasciasse in mutande (non per piacere sessuale)! Alle mie gare di equitazione non è mai venuto perché non sono sua figlia,ma tu e Junior lo siete! Inoltre l’idea di esiliarti è stata sua! Eravamo tutti contro! Hai fatto una cazzata enorme, ma c’era bisogno dell’esilio? Credi che mio padre avrebbe agito così? Papà,se potessi non ci vorresti tutti con te?” replicò mia sorella prima di rivolgersi a mio suocero.
“ Amore,ma che domande mi fai? È logico che se potessi terrei qui con me sia te che i tuoi fratelli!” rispose il dottor Valencia.
“ Ma non aveva previsto che ti saresti innamorata di Giulio permettendo a papà di tornare nella nostra vita! E ora arriva il bello! Tuo padre è un caso di << profezia che si auto adempie >>. Questo soggiorno a Zurigo sarà spassoso!” replicò Roby con un ghigno divertito alla fine.
“ Ascolta: non trascorrerò la mia prima cena a casa di mio padre a discutere su quali degli innumerevoli difetti di tuo padre tu consideri invece dei pregi,ma ti farò una domanda che spero esaurisca la questione: se Giulio somigliasse a tuo padre,lo sposeresti? Joseph e mio padre hanno molti pregi in comune,quindi la mia risposta ad un quesito simile la conosci già…la tua qual è?” continuò.
“ No. Di Giulio mi hanno conquistata da subito il suo aspetto da principe,la sua eleganza,la sua classe!” risposi diretta. Giulio sorrise.
“ E quando conoscerà Giulio lo umilierà tanto da costringerlo a lasciarti,lo sai! Giulio è il ritratto di mio padre e Guido lo odierà senza attendere neppure che si presenti perché insieme gli ricorderete nostra madre e mio padre. Lo tratterà peggio di come ha sempre trattato Joseph,solo che nel mio caso lo faceva solo per lo sfizio di infelicitare la vita della figlia del suo peggior nemico! Ti adoro e lo sai, quindi ti do un consiglio: munisciti di corazza,tesorino,ti servirà!” rispose. Strinsi d’istinto la mano del mio fidanzato.
“ Io non lascerò tua sorella,che suo padre sia d’accordo o meno! La sposerò anche avendo contro tutto il mondo!” asserì Giulio.
“ Più parla e più ti somiglia! Queste sono frasi tue. Me le ricordo!” sussurrò mia madre a mio suocero. Lui annuì con un sorriso.
“ Lo spero per te o diverrai un eunuco! Non sarebbe bello se fossi costretta a privarti dei genitali per aver fatto soffrire Babi! Ti toccherebbe cambiare il tuo nome da Giulio a Giulia Valencia e papà si ritroverebbe tutte figlie femmine,tesoro!” rispose Roberta.
“ Non difenderò la sua genitorialità,ma perché non provi a capirlo? In guerra e in amore…” Roberta mi interruppe.
“ Tuo padre non ama nostra madre o avrebbe anteposto la felicità di lei alla propria! Per colpa sua non ho mai guardato un cartone animato con i miei genitori o dormito con loro nel lettone. Papà non mi ha mai spinta sull’altalena né letto la fiaba della buonanotte! Stamani quando sono atterrata sul suo stomaco,volevo provare a dormire solo una volta con lui e la mamma e mi sono sentita stupida!” sbottò mia sorella.
“ Amore,tu non sei stupida! È lui che è un pezzo di merda! Roby,magari per la fiaba,i cartoni animati,l’altalena o per dormire con me e la mamma sei un po’ grandicella,ma posso darti qualche lezione di guida (e sarebbe proprio il caso),possiamo guardare un film assieme! Se la mamma vuole,può anche unirsi a noi. Non la mangio mica?! A patto che prepari i popcorn al caramello!” intervenne suo padre.
“ Sì,ma il film lo scelgo io. Roby,mi spiace che tu non abbia potuto vivere certe esperienze con papà,ma nonostante tutto io e tuo padre saremo sempre la tua famiglia! E comunque tuo padre parla parecchio nel sonno…non ti piacerebbe dormire con lui!” rispose mia madre.
“ Nessuno è perfetto! E accetto di vedere un film con voi solo se non litigate nel mentre! Detesto chi parla sui film!” borbottò mia sorella.
“ E tanto per essere chiari: neanche io e Susanna abbiamo mai dormito nel lettone,visto che erano più le volte in cui papà o mamma si rintanavano a turno nella camera degli ospiti che quelle in cui dormivano assieme!” le spiegò Giulio secco.
“ Non avrei dovuto fare domande,vero?” domandò a bassa voce mio suocero a mia madre.
“ Non è colpa tua,pure se non capisco il fine della tua domanda,ad essere sincera. Magari c’è stata una coincidenza del periodo premestruale di Roberta con lo sbalzo ormonale di Babi per via della gravidanza! Di solito non sono così bisbetiche,te l’assicuro!” ipotizzò mia madre.
“ Lo credo bene! O a quest’ora saresti con la camicia di forza!” replicò mio suocero facendola ridere.         
 
“ Ora sono ad alto indice glicemico,ma tollerabili!” commenta il mio ragazzo facendomi ridere.
“ Menomale che non soffriamo di diabete!” scherza mia cugina. Di questo passo saranno loro due a farci ammalare!
 
[Camilla Senior]
“ Amore,pensavo a delle lampade solari per l’esterno. Sai di quelle che si caricano di giorno mediante le celle solari? Che dici?” gli domando spulciando sul sito di arredamento per aggiungere al carrello tutte le cose che mancano per casa nostra. L’interno è quasi perfetto,ma l’esterno va arredato. Non capisco perché Daniele l’abbia trascurato tanto,anche se credo sia stato un bene che quella pazza della Fernandez non l’abbia arredato di suo gusto. La buon’anima di mia suocera si sarebbe rivoltata nella tomba!
“ Cami,sei gelosa di Betty?” replica di botto facendomi quasi cadere il tablet di mano. Mi volto delicatamente finendo sdraiata col petto sul suo petto. Mi guarda negli occhi attendendo una risposta. Poso il tablet sul tavolino basso dinnanzi al divano.
“ Non capisco cosa vuoi dire!” farfuglio imbarazzata da quella domanda.
“ Stamani ti sei irrigidita quando ti ho rivelato di aver parlato con Betty. È per la cena di 37 anni fa?” ribatte carezzandomi i capelli. Annuisco.
“ Dan,reputo Betty quasi una sorella,ma l’idea che abbia diviso il tavolo con te pure solo per 10 minuti mi manda in bestia! Sarebbe stato lo stesso anche se fosse stata davvero mia sorella!” cerco di spiegargli. Sorride compiaciuto e intenerito prima di schioccarmi un bacio prolisso.
“ Non ti entra proprio in testa che le altre donne non hanno valore per me? Io ti amo da sempre e per sempre. L’ho invitata a cena cercando di lusingarla,ma solo perché ero preoccupato per il nostro denaro. Mettiti nei miei panni,amore: aveva aiutato Armando a truffarci e poi era tornata tutta trasformata divenendo il capo della nostra azienda. Fondamentalmente l’Ecomoda era nelle mani di una truffatrice facilmente plagiabile da tuo fratello,che non è mai stato un asso in economia,e volevo cercare di capire. Non c’è mai stato nient’altro da parte mia,Cami! Posso giurartelo su Roby,se non mi credi! E poi ti pare che possa mai sentirmi attratto da Betty? So che l’hai conosciuta solo dopo la sua mutazione,ma prima era una maschera di Halloween vivente e,non so come abbia fatto tuo fratello,ma io non riesco a non ricordare quelle visioni traumatiche,amore!” asserisce. Scuoto il capo rassegnata al suo umorismo pungente che mi è mancato tanto in questi anni.
“ Non credevo saresti mai più stata gelosa di me! È bello!” afferma carezzandomi il viso. Costello il suo volto di baci.
“ Tu sei bello! Il tuo amore è la cosa più preziosa che ho e sì,ne sono molto gelosa!” ribatto attirandomi una serie di coccole.
 
La tensione percepita qualche ora prima nel suo tono di voce era completamente sparita mentre ridacchiava a tavola con me nel ristorante della nostra spa. Mi ero divertita ad imboccarlo e sembrava tutto come 40 anni prima,come fossimo ancora noi. Ma il disagio si palesava immediatamente appena mi cadeva l’occhio sull’anulare della sua mano destra.
“ Adesso tocca a te mangiare. Anche ieri non hai toccato cibo,Mendoza! Dai che ti imbocco!” esclamò porgendomi un crostino intrappolato fra i suoi polpastrelli. Schiusi lentamente la bocca per accogliere quel pezzetto di pane.
“ Non dirmi che dovrò imboccarti ogni volta per farti mangiare! Perché mangi così poco?” aggiunse. << Perché non mi ami più! >> avrei voluto replicare,ma mi limitai a fissare quelle iridi scure sempre più vicine alle mie.
“ I problemi mi serrano lo stomaco. Ora mi spieghi perché eri così angosciato?” replicai. Il calore della sua mano riscaldò il dorso della mia e le mie dita si distanziarono spontaneamente l’una dall’altra per far spazio alle sue come se fosse sempre stato quello il loro posto.
“ Perché? Dopo hai da fare? Se ti sto rubando del tempo,io…” lo interruppi carezzandogli la guancia con la mano libera.
“ Non ho da fare. E mi piace passare del tempo con te,anche se non mi credi. Io con te sto bene,bene davvero!” asserii. Voltò leggermente il viso di lato per posare dei piccoli baci sul palmo della mia mano. Speravo non si accorgesse dei brividi che mi stavano scuotendo.
“ Anch’io. Posso farti una domanda e sperare che tu mi risponda onestamente?” mi chiese carezzandomi le mani con le labbra. Annuii.
“ Sono stati così terribili i nostri anni di fidanzamento? Sono stato un compagno di vita tanto pessimo?” mi domandò. Oltre a distruggergli il cuore gli avevo anche mandato in brandelli l’autostima!
“ No. Quelli sono stati gli anni più felici della mia vita,Daniele. Non colpevolizzarti di nulla!” risposi sfiorando il lobo del suo orecchio con la punta delle dita. Quando stavamo assieme non smettevo mai di accarezzarlo. Adoravo coccolarlo.
“ Ora posso farti io una domanda?” aggiunsi. Annuì con un sorriso.
“ Definiresti mai la nostra storia << un diversivo in attesa del grande amore >>?” gli chiesi. Le parole gettatemi addosso da sua moglie 21 anni prima mi riecheggiavano ancora nella testa. Bastarono i suoi occhi colmi di lacrime come risposta. Ero stata una cretina a crederle!
“ Lascia stare. Ho capito,Dan! È stata una domanda stupida io…” mi afferrò il viso fra le mani passando i pollici sulle mie labbra schiuse.
“ No. Della definizione contenuta nella tua domanda terrei forse solo le ultime due parole per descrivere la nostra relazione o neanche quelle perché non sono indicative per spiegare il nostro rapporto.<< Immenso amore >> è la definizione adatta,Camilla! Magari mi odi per tutto quello che ti ho detto,ma io non potrei mai come non potrei mai definire in questo modo il nostro rapporto!” rispose prendendomi il viso fra le mani. Cercai di non piangere e poggiai la mano sulle sue labbra per interrompere il suo sproloquio.
“ No,non ti odio,Dan! Va tutto bene…quelle cose neppure me le ricordo! Mi hai regalato una figlia bellissima e non potrei mai arrivare ad odiarti. Mai!” replicai. Prese a baciarmi il palmo della mano prima di carezzare con le labbra le mie dita.
“ È così anche per me! Non piangere!” asserì spostando la mia mano dalle sue labbra. Poggiai l’altra mano sulla sua nuca per attirarlo a me infilando le dita nei suoi capelli. Il suo naso prese a giocare col mio mentre un sorriso emozionato aleggiava sul suo volto. Voleva baciarmi quanto lo volevo io…il suo corpo non sapeva mentire. Pregustavo i suoi baci sebbene le nostre labbra fossero ancora divise da qualche millimetro quando un cameriere ci divise con un colpo di tosse sgraziato. Chinai lo sguardo mordendomi il labbro.
“ Sono arrivati questi per lei,signora Mendoza. Lei e suo marito volete qualcosa nell’attesa?” domandò imbarazzato più di noi prima di mostrarmi un cesto in vimini gigantesco stracolmo di rose rosse. Erano più di un centinaio.
“ Sì,non morire d’infarto. Crede sia possibile non arrivare alle nostre spalle così?” ringhiò Daniele infastidito. Risi divertita.
“ Da parte di chi sono?” chiesi curiosa. Come potevo portarle a casa senza attirare domande curiose di Armando e Betty?
“ Di suo marito,credo!” rispose ovvio il cameriere alludendo a Daniele prima di posare il cesto a terra e lasciarci soli. Dan mi sorrise.
“ Sei sempre il solito megalomane,Valencia! Non dovevi!” farfugliai felice. Sorrise mordendosi il labbro nervoso.
“ Spero mi aiuti a farti obliare tutte le cose brutte successe da quando sei qui fino a stamani!” rispose baciandomi il dorso della mano.
“ E vorresti stordirmi col profumo dei fiori? E poi cosa sarebbe successo fino a stamani a parte che sei riuscito a farmi dormire nonostante l’ansia o che mi hai tenuta stretta tutta la notte? Non ricordo altro!” replicai con un sorriso sciocco. Sorrise di nuovo.
“ Meglio così! Ho parlato con Roby cercando di perorare la tua causa e speriamo bene! Ha la testa dura nostra figlia! Si è presentata in azienda nonostante la notte trascorsa a sbronzarsi. Ma va avanti a batterie?” mi spiegò giocando con le mie dita. Sorrisi.
“ Saremo una bellissima famiglia!” mi rassicurò carezzandomi la guancia. La sua fronte si poggiò sulla mia e il mio cuore accelerò.
“ Verresti con me la prossima settimana ad un evento culturale?” mi chiese non distogliendo lo sguardo dalle mie labbra. L’unica cosa che avevo udito bene era << con me >> perché tutto il resto mi era giunto ovattato,in quanto troppo concentrata a studiare il movimento della sua bocca mentre parlava. Quelle labbra erano un pensiero fisso già a Zurigo e il tutto era peggiorato dopo il suo bacio al club.
“ Sì. Cioè no…ti ricordo che la settimana prossima e io e Roby saremo a Zurigo,Dan!” farfugliai. Il suo olezzo mi faceva girare la testa.
“ Già. Dovrò godermi questi giorni!” replicò dolente delineando il contorno delle mie labbra col pollice. Stavo tremando e non di freddo.
“ Dan,sarai sempre il benvenuto a Zurigo! Ci sono una figlia ed una nipote ad attenderti!” lo rassicurai prendendogli il viso fra le mani. 
“ Detesto avervi così lontane! Chissà quando vi rivedrò!” rispose. Aveva incluso anche me,quindi forse provava ancora qualcosa per me!
“ Ed io che credevo di essere un peso per te,una croce!” ironizzai. Carezzò il mio mento col pollice.
“ Che idiozie vai blaterando? Assolutamente no! Mi dispiace davvero per averti maltrattata e spero che tu possa perdonarmi in futuro!” ribatté con uno sguardo dolcissimo e gli occhi stracolmi di lacrime. Carezzai le sue labbra con la punta delle dita per zittirlo.
“ Nessuno ti impedisce di partire con noi. Potresti venire a Zurigo con me e Roby,Daniele! Il posto c’è e Clizia sarebbe entusiasta di conoscerti dal vivo! Parti con noi,Dan! Ti prego,vieni via con noi!” gli proposi di getto. Restò a fissarmi attonito.
“ E tu? Tu saresti felice di avermi con te o sarebbe solo un sacrificio per far piacere a Roby?” replicò. Lo fissai intensamente. Dovevo dirgli della mia separazione. Volevo lo sapesse,che fosse a conoscenza della mia infelicità!
“ Sì,sarei molto felice. Tu non sei un sacrificio. Non sei mai un sacrificio! Mi piacerebbe un sacco averti a Zurigo,poter uscire assieme come stiamo facendo qui,ridere insieme,supportarci a vicenda… Dan,io ti devo…” mi interruppe sfiorandomi gli zigomi con i pollici.
“ Shhh…hai già detto il necessario,Cami! A volte le parole non occorrono! Nel mio caso poi,fanno solo danni!” mormorò. Le sue labbra a pochi millimetri dalle mie mi impedirono di parlare. Chiusi lentamente gli occhi,ma il colpo di tosse del cameriere ci fece allontanare. A Daniele scappò un’imprecazione a bassa voce mentre io trattenni a stento la voglia di gridare.
“ La tartare di tonno con le verdure saltate per lei e sua moglie!” esclamò il tipo. Io e Daniele ci scambiammo un sorriso senza contraddire quel tale. Daniele ricordava ancora i miei gusti in fatto di cibo,ma conoscevo il menù tale pietanza non era contemplata nello stesso.
“ È uno dei miei piatti preferiti,ma non è nel menù,Dan. Come hai fatto ad ordinarlo?” gli chiesi quando l’inserviente si dileguò.
“ Supplemento extra. Volevo farmi perdonare per tutto quello che è successo da quando sei qui!” rispose. Sorrisi intenerita.
“ Grazie,ma non dovevi! Le rose,il mio piatto preferito…non me lo merito!” replicai baciandogli la guancia.
“ Lo meriti eccome! Non è mica finita qua,sai?! Chiudi gli occhi ed apri la bocca!” mi intimò. Scossi il capo divertita prima di ubbidire.
“ Mi stai viziando…buono,ma salato!” esclamai prima di essere interrotta dal suo imboccarmi mediante una forchettata del suo piatto.
“ La salsa di soia sulla tartare è ottima!” mi spiegò. Gli sorrisi cercando di non pensare a quando la vita c’avrebbe divisi nuovamente.
“ Dobbiamo tornare più spesso qui!” asserii quasi ignorando il nostro non essere più un noi da 40 anni e passa.
“ Già! Sono tante le cose che non facciamo da tanto tempo e che dovremmo riprendere a fare con costanza…ad esempio sorridere! E comunque io adoro viziarti!” replicò strappandomi un sorriso divertito. Mi emulò carezzandomi la punta del naso con l’indice.
“ Dan,ascolta,come stai? Due paternità scoperte in poco tempo…come ti senti? Vuoi parlarne?” gli chiesi poggiando la mano sulla sua.
“ Come appena uscito da un tornado. Non per Roby: la sua paternità mi ha sbalordito,ma nei miei pensieri c’è sempre stata anche se ho tentato di soffocarli in ogni modo. È Aisha la doccia fredda! Ha gli occhi di mia madre,di Marce,ma un carattere impossibile. Mi sembra di camminare in un campo minato,Cami! Ma c’è da dire che da quando sei qui,sto decisamente meglio!” si sfogò giocando con le mie dita.
“ Pure i tuoi occhi e quelli di Roby al sole diventano verdi. E comunque,come hai appena detto,in questo campo minato ti tengo per mano io, quindi andrà tutto bene! Vedrai che supereremo anche questa! Te lo giuro!” replicai carezzandogli il volto e strappandogli un sorriso.
“ Se non fossi qui non so come farei a sopportare tutto questo! Mi sembra di sbagliare sempre tutto e che tu sia l’unica a riconoscere il mio lato buono e a farlo emergere! È bello averti accanto!” asserì baciandomi il dorso della mano. Stavo tremando.
“ Devo svelarti un segreto: sono tornata per questo! Sentivo il tuo bisogno di me! Ti leggo nella testa!” civettai facendolo ridere. 
 
“ Tu sei il regalo più bello che la vita mi ha fatto! A che pensi,amore mio?” mi chiede baciandomi.
“ Pensavo al nostro ultimo pranzo da consuoceri!” rispondo carezzandogli il contorno delle labbra col polpastrello dell’indice. Mi bacia.
“ Mai accumulato tanta frustrazione in vita mia come durante quel pranzo. Sembrava una gara a chi rompeva più le palle quando stavamo per baciarci. Ancora un po’ e c’atterrava un ufo sul tavolo!” asserisce carezzandomi le guance. Gli rubo un bacio. Ricambia carezzandomi il viso.
“ Magari il cappello di Bea del matrimonio di Bob. Quello sì che era un ufo!” sghignazzo. Prorompe in una fragorosa risata.
“ Ho detto tante parolacce nella mia testa,amore! Nessuno può impedirmi di fare questo!” replica fra un bacio e l’altro sul mio viso. Sorrido.
“ Qualche parolaccia l’hai detta anche verbalmente,ma non importa perché mentalmente ne ho dette tante anch’io,amore mio. Avremmo dovuto sfruttare l’invito di mia madre ai suoi 80 anni per chiarirci allora senza perdere tanto tempo!” affermo. Mi accarezza i capelli.
“ Tua madre non si è mai arresa. Ha sempre creduto in noi,anche quando non ci credevamo più neppure noi! E invece il risultato di quell’idea è stata un’altra ferita al tuo cuore per opera di quella stronza! Giuro che me la paga! Me le sconterà tutte,amore!” risponde coccolandomi.
“ Mia madre sarebbe felice di vederci assieme…mai più felice di noi,ma sarebbe lieta di riaverti in famiglia. Mi spiace che lei e papà non conosceranno il nostro bambino. Lo immagini gattonare in giro per casa? Anche se forse dovremmo pensare di coprire la piscina che abbiamo in mente con una specie di tensostruttura…non voglio che il nostro bambino finisca in piscina!” asserisco. Mi stringe a sé.
“ Sarà perfetto il nostro piccolo! Lo porteremo alle giostre insieme e gli insegneremo a parlare…non vedo l’ora! Pensavo anch’io di coprire la piscina sia per il nostro bimbo sia per i nipotini oltre che per il nostro cagnolino. Non voglio accadano tragedie!” risponde baciandomi il capo. Mi godo quelle coccole finché il citofono non ci fa allontanare. Dev’essere Susanna! Possibile dimentichi sempre la sua copia di chiavi?
“ Susy fa progressi! È arrivata persino in anticipo! Vedi che la vicinanza di Junior le fa bene?! Se si sposassero,sarebbe la nostra salvezza!”  esclama ironico prima di alzarsi dal divano e recarsi al citofono. Non delle nostre orecchie però…non credo Patrizia la prenderebbe bene!
“ Bene!...Perfetto!...No,mio cognato è un po’ nevrotico,ma innocuo,non si preoccupi!” gli sento dire prima di vederlo riagganciare.
“ Aisha,Carlos,tuo fratello e la moglie. Vorrei capire che ci fanno assieme e come mai stanno salendo! Tuo fratello ha spaventato il portiere, amore! Ti avverto: alla prima battutina di merda sull’arredamento,Armando uscirà dalla finestra!” asserisce. Sorrido.
 
[Carlos]
“ Speriamo bene!” borbotta la mia fidanzata facendosi coraggio prima di suonare il campanello. Il portiere ha detto che li avrebbe avvisati e spero proprio siano vestiti! Mio suocero e la sua compagna sono peggio di due adolescenti con gli ormoni a palla.
“ Venite! Accomodatevi!” esclama il dottor Valencia spalancandoci la porta. Saluta Aisha con un bacio sulla fronte,me con una pacca sulla spalla,zio Armando e zia Betty con una formale stretta di mano. Tutti e quattro baciamo le guance della signora Camilla.
“ Vi abbiamo disturbati?” chiedo. Rispetto alla prima volta che sono stato qui,questo bilocale fa meno schifo!
“ No,stavamo scegliendo come arredare il giardino di casa. I siti di arredamento sono molto utili!” risponde mio suocero.
“ Aisha,hai avuto tempo per passare da Marcella? Avete parlato? Ha mangiato? E tu?” domanda Daniele Valencia al mio tesoro,che annuisce.
“ Tua sorella ha mangiato come un uccellino. Non credevo l’avrei mai detto,ma hai ragione: tocca trovarle un nuovo amore in grado di impedirle di pensare sempre alle stesse cose! Pensa che Charlotte vi ripudierà. Non siete proprio la famiglia modello,ma è cresciuta con voi e non siete mica una cosca mafiosa?! Non capisco come faccia ad essere così pessimista!” risponde la mia fidanzata.
“ Mhmm…che odorino! Che hai cucinato di buono,Camilla?” chiede la mia piccola. Con gamberetto nel ventre sta diventando peggio di me!
“ Tortillas farcite con: crema di carciofi e prosciutto cotto; zucchine e Philadelphia; e pesto e salmone. In realtà ti ho messo nei vasetti un po’ di crema di carciofi e di pesto,così puoi portarli a casa e condire la pasta. E ho preparato anche le verdurine in pastella al forno che ti piacciono tanto. Piacciono anche a tuo padre,ma non deve esagerare con i grassi! Ha già il fegato ingrossato per tutti gli anni sprecati con quella strega!” risponde la signora Camilla con un velo d’ironia sul finale. A zio Armando scappa una risatina.
“ Magari a colazione. Di prima mattina è ottimo il pane tostato col pesto! Dovresti assaggiarlo!” ribatte Aisha entusiasta lasciandola un po’ perplessa. Daniele Valencia,zio Armando e zia Betty la guardano interdetti. Io che vivo con lei ormai sono abituato a tali esperimenti culinari!
“ Benvenuti nel mondo di gamberetto! A proposito,noi avremmo una cosa per voi!” affermo porgendo loro la busta gialla simile a quella che abbiamo in auto per i miei genitori. Spero solo l’apprezzino!
La scritta << Per i miei nonni >> fa quasi cadere di mano la busta a mio suocero,che non facevo tanto emotivo. È la sua compagna a prendere in mano le redini della situazione per aprire il plico e tirar fuori l’ecografia di gamberetto.
“ Lo so che non si vede nulla. Dalla sua fame non si direbbe,ma lui è quel puntino al centro!” cerca di spiegare Aisha.
“ Sì,che si vede. Non lo sminuire,che se è suscettibile come i Valencia va a finire che poi si offende! È…bellissimo!” risponde Daniele Valencia con la voce un po’ incrinata. Come i Valencia no! Se poi mi nasce una figlia come Maria Beatrice Valencia mi rifugio in Cambogia?
“ Possiamo comprare una bacheca. Quando Roby è rimasta incinta,dopo lo shock iniziale,ho comprato una bacheca di legno e ho appeso lì tutte le sue ecografie. Poi quando hanno scelto il nome,ho scritto persino il nome. Amore,tu che dici?” interviene la signora Camilla.
“ Sì,possiamo appenderle in soggiorno. Sia la bacheca di gamberetto che quella di Clizia e degli altri nipotini che verranno! E siete venuti in 4 per portarci questo regalo? Va bene che è prezioso,ma bastavano loro due,no?” borbotta lui visibilmente contento.
“ Io e Betty siamo andati in un mobilificio per vedere qualche culletta per le bimbe di Hermes e ci siamo fermati qui perché vorrei invitarti a colazione domattina. So che da quando hai ritrovato Cami non ti staccheresti mai da lei,ma devo parlarti di una cosa importante!” asserisce zio Armando con in mano ancora il depliant del mobilificio. Spero che il luogo prescelto sia a prova di bomba o finirà per crollare loro in testa!
“ Tu sei sicuro di non avere la febbre o di non aver sniffato farina d’avena? Lo dico per te,Armando!” replica mio suocero. Ma no!
“ Ed io che credevo che il ritorno di mia sorella nella tua vita avesse cancellato quest’umorismo di dubbio gusto!” risponde zio Armando.
“ E ne avete già scelta una? Avete deciso che culla prendere?” domanda loro Camilla. Zia Betty annuisce.
“ Siamo in conflitto sul colore: Armando le vuole color pesca,io bianche!” replica zia Betty mostrando loro la culla segnata sul catalogo.
“ Meglio quella col baldacchino. A Lotte ne regalai una simile per Natale e amava far dormire lì le sue bambole!” asserisce mio suocero.
“ Pure Cami ne regalò una simile a Milla per il suo settimo compleanno. I gusti sono rimasti simili!” risponde zio Armando. Mio suocero e la sua compagna si abbracciando sorridendosi.
“ Maggie le fece la posta per anni e quando passò a lei,divenne un suo chiodo fisso far dormire lì dentro Nick!” sghignazza zia Betty.
“ Le idee geniali dei nostri figli… Ora andiamo! Daniele,ti aspetto al club alle 9. Buona serata!” esclama zio Armando. Daniele annuisce.
“ Buona serata!” gli fa eco zia Betty prima di andar via con lui. Li salutiamo tutti e 4.
“ Amore mio,credi che i tuoi si offenderanno se farò qui l’aperitivo? Camilla mi ha fatto venir fame!” esclama la mia Ginger. E ti pareva!
“ Mio padre sicuramente no,tesoro!” rispondo ironico strappandole un leggero bacio.
“ A proposito di mio suocero,non sapete chi lo voleva come consulente! Quando Pili me l’ha detto sono morta dalle risate!” asserisce Ginger.
“ Chi,tesoro?” le chiede suo padre continuando a rimirare l’ecografia come fosse il Cenacolo di Leonardo.
“ La tua non-moglie. La madre di Giulio e Susanna!” risponde la mia fidanzata. Daniele Valencia e la sua compagna sono basiti.
“ Lui non ha accettato. Temeva lo denudaste lasciandolo a digiuno per mesi prima di fucilarlo! Comunque vorrei capire che consulenza possa mai servirle! Dovrebbe imparare i principi base dell’economia prima di apprendere come si risparmiano ed investono i soldi! Inoltre non ha proprio vergogna quella donna!” continua Aisha. Valencia afferra il suo cellulare smanettandoci sopra prima di portarselo all’orecchio.
“ Lara,sono Daniele Valencia!...Quanto c’è sul conto di Patrizia Fernandez?...Il suo avermi dato 2 figli non la rende una Valencia! Ho già una sorella che mi infanga il cognome!...Non voglio faccia casini per poi andare a piangere dai miei figli!...Bene!...Grazie!” gli sentiamo dire.
“ Due mesi al massimo e sarà rovinata. Ha solo un milione di pesos e nessuna idea di come si viva in maniera parsimoniosa!” asserisce.
“ Non vorrai aiutarla,Daniele! No,perché lei non c’ha teso una mano quando per colpa sua abbiamo passato tutto quello che abbiamo passato! Sai benissimo che lei e Guido sono state due calamità naturali nelle nostre vite!” ribatte la sua compagna.
“ No e poi no! Sarà divertente vederla elemosinare un lavoro con nessuno che la assumerà! Credo dovrà espatriare!” replica il dottor Valencia.
“ Nessuno piangerà per questo!” decreta la mia Ginger prima di allontanarsi con la compagna di mio suocero.
“ Come mai sta così?” chiedo alludendo alla cagnetta di Junior che sembra aver subito un lutto in famiglia. Di solito è così allegra oltre che dispettosa. Una volta ha urinato sulle scarpe di Smeaton,il quale,forse per paura del bis,non ha più messo piede in questa casa!
“ Sta così da quando se n’è andato Junior! Sarà una sindrome dell’abbandono! Mi mancava solo la cagnetta depressa!” risponde.
“ E così andrete a cena dai tuoi! È giusto dar loro un’occasione per…” lo interrompo.
“ Non mi va di parlarne. Non è un bell’argomento di conversazione il passato sentimentale di mia madre!” asserisco. E che cavolo!
“ Allora parlo io. Dai loro modo di spiegarti! Non è bello lasciare un rapporto in bilico se la controparte non ha commesso alcun crimine. Sì,ti hanno nascosto la vita di tua madre da adolescente,ma non hanno ucciso nessuno! All’inizio non mi eri tanto simpatico e tuttora l’idea che ti sbaciucchi con mia figlia non mi fa commuovere,ma mi fa venir voglia di evirarti,però per esperienza personale ti chiedo di fare uno sforzo. Io darei tutto ciò che ho per rivedere mio padre e rimangiarmi le mie ultime accuse nei suoi confronti!” replica. Suo padre?
“ Avevate litigato?” gli domando. Annuisce giocherellando con la pallina di Lucky.
“ Mancava poco al mio matrimonio e rifiutai di partire con Marce per lavoro. Volevo aiutare Cami e lo spiegai a mio padre,che si alterò. Disse che Cami poteva farcela da sola giacché mancavano solo i dettagli. Lo accusai di essere insensibile,di non aver mai provato un amore come il mio…non devo spiegare proprio a te come posso essere quando mi urto. Quando lui e mia madre sono partiti credevo avrei potuto scusarmi al loro rientro,ma sono tornati in due bare. Tuttora non mi perdono sebbene il tempo trascorso! I tuoi non hanno fatto nulla di male. Se tua madre ti ha celato il suo dolore è stato per non caricare pure voi di tale peso! Ai figli si vuole dare solo il meglio!” sproloquia. Annuisco.
“ È che mi sento preso in giro e mi domando chi sia quest’altro,come abbia fatto mio padre a restarsene buono e calmo senza andare a scovarlo per spaccargli la faccia. Io,se solo penso a Thiago Bianchi,mi va il sangue alla testa per ciò che ha fatto alla mia Ginger!” esplodo.
“ Guarda che anche tuo padre è uno passionale e ti assicuro che era furioso quando è venuta fuori questa storia! Non è meglio che vi chiarite? Questa storia ha causato il voltastomaco a tutti proprio perché un angelo come tua madre non meritava di certo questo. Carlos,devi chiarire con i tuoi!” interviene la signora Camilla accomodandosi di fianco al suo compagno prima di baciargli la guancia. 
“ Questo te l’ho detto anch’io,amore!” aggiunge la mia principessa prima di addentare una girella.
“ Facciamo una cosa,visto che per dessert preparo i brownies che piacciono tanto ad Aisha,dopo cena venite qui a prendere il dolce,ok? Così avrai modo di chiarirti coi tuoi e di distaccarti per una mezz’oretta dalla faccenda prima di andare a dormire,almeno non andrai a letto con brutti pensieri e riuscirai a dormire!” propone la compagna di mio suocero. Annuisco prima di sentire il rumore di una chiave nella serratura.
“ Papà,Camilla,sono io!” esclama Miss San Marino. Al suono della sua voce,la cagnetta di Junior anziché agire un comportamento normale e correre a proteggere le proprie orecchie,si alza dalla sua cesta e le corre incontro facendole le feste. Ci mancava la cagnetta masochista!
 
[Giulia]
“ Che vuol dire che domani verrà qui Diana Moncada Vidal? Intendi quella Diana Moncada Vidal? L0’influencer che ha un blog di moda ed un canale con non so quanti iscritti? La ragazza curvy?” mi domanda il mio ragazzo. Sì,e so già che Roby non apprezzerà! Odia le influencer. Le dà fastidio anche solo il termine e pensa che i seguaci di queste tizie siano un ammasso di pecoroni senza cervello!
“ Sì,ho pensato che la linea curvy potrebbe introdurla lei sfilando durante il prossimo lancio! È famosa,conosciuta e una collaborazione ci aiuterebbe. Anche se dovrò parlarne con gli altri,Junior compreso. Insomma se lui e tua cugina produrranno una linea mare dovranno esserci anche dei costumi per curvy!” rispondo mentre prenotiamo l’ascensore per tornare a casa.
“ Dovrà avere a che fare con Susy? Oh mamma mia! Conoscendo il suo tatto,farà sentire quella tipa un barile,una balenottera…” replica.
“ Ho capito. Non c’è bisogno di sciorinare tutte le possibili metafore! Per questo voglio organizzare una riunione domani e parlarne con tutti, compreso tuo zio! Che poi adesso sarebbe anche un po’ mio zio! Dio Santo,che casino con tutte queste parentele!” ribatto. Si avvicina a noi anche quella Tamara,Tatiana o come diavolo si chiama che fa solo guai.  
“ Ti serve un passaggio?” le domando. Annuisce con un sorriso prima di entrare con noi in ascensore.
“ Theresa,hai scordato il cellulare in atelier!” esclama Bryan correndo verso di noi per darle lo smartphone. Lei lo ringrazia con un sorriso.
“ Mi dispiace per mia cugina. Sembra stronza,ma in realtà è solo molto legata ai vestiti e roba varia,quindi rovinandole il vestito è come se le avessi dichiarato guerra!” esclama Jean per porre fine a quel silenzio imbarazzante.
“ Senza offesa,ma io credo ce l’abbia con me perché pensa che io sia interessata al dottor Lascano! Credo sia gelosa di suo fratello ed è anche normale…anch’io sono gelosa di Augusto,il mio fratello minore!” ribatte lei. Ma se alle nozze di Hermes per poco non si accapigliavano!
“ Sarà così!” abbozzo con un sorriso costruito. Jean alza gli occhi al cielo.
 
[Betty]
“ Dimmi di nuovo che ho fatto bene e che il mio fegato resisterà,amore mio!” mi supplica mio marito mentre usciamo dall’enoteca. Sorrido.
“ Era il tuo migliore amico,Armando. Amore,presto sarà il marito di tua sorella! E credo possa aiutarti con Junior!” rispondo abbracciandolo.
“ Sempre che non sia troppo impegnato a pensare all’erede! Non sai com’era quando Camilla aspettava Roberta: praticamente non parlava d’altro che del bambino. Era fissato! Come scalciava,cosa avrebbero fatto quando sarebbe cresciuto,il nome da dargli,la culla,i ciucciotti,il passeggino! Quando si tratta di Camilla e del loro futuro,si estrania dal mondo!” mi racconta.
“ Sai benissimo come la pensa,amore mio. L’ha detto chiaro: per lui anche Junior e Barbara sono figli suoi. Vedrai che arriverete ad un accordo,amore mio! Pensa a quanto è felice tua sorella da quando si sono riconciliati!” replico. Mi strappa un bacio.
“ Almeno quando quel megalomane le donerà di nuovo 120 rose rosse infesterà con quell’olezzo la loro casa e non la nostra!” ribatte. Rido.
 
Erano stati più di un quarto d’ora in auto da soli e mi chiedevo a cosa avrebbe condotto quell’amicizia fuori luogo. Erano entrambi sposati e la vicinanza di Cullen a Camilla non faceva per nulla bene,dato che qualche ora prima aveva discusso animatamente con Armando!
L’attesi a pochi metri dalla porta d’ingresso quando la vidi scendere dall’auto. E passarono pochi attimi prima di vederla entrare con un cesto enorme di rose rosse e l’aria di chi ha vissuto un sogno o un miracolo. Quell’aria incantata non mi piaceva per nulla e neppure le rose!
“ Betty!” mi salutò sorridente carezzandosi l’angolo destro delle labbra.
“ Sei uscita di nuovo a pranzo con lui! Camilla,chi ti ha regalato quelle rose?” esordii. Arrossì.
“ Dan. Sono per scusarsi per le cose brutte che mi ha detto! So che è ingombrante il pensiero,ma starà in camera mia,tranquilla! Non ne ho mai viste così tante in tutta la vita! Ho paura di sciuparle anche solo con lo sguardo! È stato dolcissimo!” rispose tutta trasognata.
“ E dei fiori di campo non c’erano? Ci volevano le rose rosse! Camilla,che cosa stai combinando?” replicai. Alzò gli occhi al cielo.
“ Non posso neppure uscire a pranzo con un amico? È il padre di mia figlia,Betty! E pranzare con Daniele non è male,ma dovresti saperlo visto che tanti tanti anni fa ha invitato a cena anche te!” rispose. Sembrava la scenata di una donna gelosa!
“ Perché dici così? Sai bene che amo tuo fratello! E poi Daniele Valencia è detestabile!” obiettai.
“ Potevi pensarci prima di accettare il suo invito a cena o ti ha trascinata lì sotto ipnosi?” replicò urtata.
“ Non era una cena romantica,Camilla! Sarò rimasta a tavola con quel borioso 10 minuti in tutto!” mi difesi.
“ E la sua boria l’hai scoperta prima o dopo l’invito a cena? Lo domando perché lavoravi in azienda già da un anno e mezzo! Daniele fa così solo per non mostrare a tutti le sue fragilità e quanto sa essere dolce. Non è giusto giudicarlo!” ribatté astiosa.
“ Non ho mai avuto una storia con Cullen. Andai a quella cena solo per ascoltare le sue motivazioni,nient’altro. Non è proprio il mio tipo, Cami! E a questo punto vorrei tu mi dicessi che non è neppure il tuo tipo!” ribattei. Chinò lo sguardo. E fu solo il suo cellulare a destare la sua attenzione. Non mi sfuggì il sorriso che emise guardando il display.
“ Non sono bravo con le parole,lo sai. Mi conosci tanto bene che a volte ho paura che tu mi legga nella testa e che ciò ti faccia scappar via a gambe levate. Volevo dirti grazie per oggi,per ieri,per 2 giorni fa. Grazie per essere tornata nella mia vita. Grazie per avermi rincuorato quando quella notizia mi ha traumatizzato. Grazie per avermi regalato la serenità dei nostri pranzi assieme. Più tempo trascorro con te,più so che mi mancherai quando partirai! Ti avviso una volta a casa e ricorda il burqa,Mendoza! Dai un bacio alla nostra bambina!” pronunciò la voce di Valencia. Notai i suoi occhi lucidi e fu ancora più importante per me che rispondesse alla mia affermazione precedente. Dovevo dare la certezza ad Armando della fine di ogni sentimento di Cami per quel tipo,che evidentemente non l’aveva mai dimenticata.
“ Cami,dimmi che anche per te è così. Che non è il tuo tipo!” la esortai.
“ Difficile,visto che abbiamo avuto una figlia assieme e non mediante fecondazione artificiale. Se non fosse stato il mio tipo,non sarei stata con lui per 7 anni,Betty!” rispose.
“ Hai capito cosa intendo. Mi riferisco al presente,non al passato,Camilla!” replicai.
“ Non iniziare anche tu. Daniele è pieno di casini e voglio aiutarlo,Betty! Lo so che lo vedi come uno stronzo,ma lui è molto dolce,gentile… Credimi,non è come appare! Devo togliergli quella corazza che ha deciso di indossare da quando l’ho lasciato. Devo farlo,voglio farlo! Daniele merita di essere amato,non odiato!” rispose.
“ Dolce e gentile? Giulio non la pensa così!” obiettai.
“ Ma Roby sì ed ha ragione! Fidati di me: io e Daniele non abbiamo una relazione e non avremo mai più una storia. Gli starò accanto come amica e quando la sua vita si sarà sistemata,torneremo ad essere quello che siamo stati in questi anni: due estranei!” rispose cercando di celare gli occhi lucidi prima di andarsene.  La seguii e mi appostai fuori la porta chiusa della sua camera da letto.
“ Ehi!...No,non sto piangendo!...Non c’è bisogno che torni indietro! Va tutto bene,sul serio! Tu piuttosto non stai parlando al cellulare mentre sei al volante,vero?...Ah hai l’auricolare,bene!...Volevo solo dirti che è stato dolcissimo il tuo messaggio. Che tu sei dolcissimo e che mi mancherai tanto anche tu!...Non dire così,scemo! Hai sentito benissimo!...Non è ancora tornata la tua principessa,ma appena sarà qui le dirò che le hai mandato un bacio!...A me preoccupa la cena di stasera,a dire il vero!...Tipo scudo umano?...Sono così contenta che non so come farò a nasconderlo a Roby,anche se credo lo scoprirà presto!...Sì,che sono contenta! Non saremo sorvegliati speciali e sono sicura che staremo bene!...Spiritoso! Se vuoi passare del tempo con lui invece che con me,sarà felice di fare delle gite con te!...Non fare il cretino! Vai piano,mi raccomando!... Un bacio anche a te,Daniele!...No,non uno solo! Vai piano,per favore! Non vogliamo perderti!” le sentii dire con una voce melensa che non avevo mai udito prima. In che casino si stava ficcando?
 
“ Non puoi negare che sono una bella coppia e che come genitori funzionano!” asserisco. È riuscita a farlo riconciliare con tutti i suoi figli!
“ Cami funzionava pure prima. Lui con il suo aiuto sta migliorando! Assieme riusciremo a dare buoni consigli a Junior!” risponde. Lo bacio.
“ Già. Con due guide caste e pure come voi finirà per sposarsi entro l’anno!” scherzo beccandomi una pacca giocosa sulla coscia.
 
[Mario jr.]
L’amore adolescenziale si è rivelato un’infatuazione!...Sono solo un’infatuazione per lei. Una stupida e dannata infatuazione! Magari non ha lasciato la capretta mezza inglese che si era portata da Londra per me,ma solo perché si era stancata!
“ Amore,stai ancora così? Non hai ancora scelto cosa indossare stasera?” mi domanda entrando in camera da letto.
“ Non mi sento bene. Puoi andare tu dai tuoi!” rispondo. Si accomoda accanto a me sul letto poggiandomi le labbra sulla tempia.
“ Non hai la febbre. Avviso papà e resto con te!” replica.
“ E perché privarti della cena di famiglia per un’infatuazione?” sibilo mordace. Mi fissa confusa sbattendo le palpebre.
“ Infatuazione? E di chi?” mi chiede basita. Incrocio le braccia al petto ancora urtato da come ha definito la nostra storia.
“ Amore,mi rispondi?” mi esorta facendomi voltare il capo verso di lei.
“ AMORE? NON ERO SOLO UN’INFATUAZIONE PER TE?” sbotto incazzato. Mi guarda come fossi pazzo.
“ Ti ho sentita parlare con tua madre. Le hai detto che il tuo amore adolescenziale si è rivelato un’infatuazione ed il tuo amore adolescenziale sono io. Con i sillogismi sono sempre andato fortissimo!” asserisco. Ridacchia.
“ Non il mio,ma il suo,quello che ha ucciso mio fratello. Se devi origliare,fallo bene! Ora scegli cosa mettere per andare a cena,James Bond!” risponde fra l’ironico e l’incredulo. Esce dalla camera scuotendo il capo. La seguo mortificato per la reazione che ho avuto nei suoi riguardi.
“ Amore,scusa! È che ho origliato solo quella parte della conversazione e mi sono fatto dei film mentali assurdi!” mi scuso prendendole il polso. Si stringe a me emettendo un sospiro sereno prima di divorarmi di baci.
“ Credo che per il compleanno ti regalerò un apparecchio acustico perché senti male,amore mio!” asserisce ironica strappandomi un sorriso.
 
[Marcella]
“ Non sei contenta di vedere questa casa?” squittisce Bea,mentre pigio il tasto per arrivare all’appartamento di Daniele e Camilla. Come no!
“ Non ne parlano bene neppure i proprietari,quindi direi di no! Pensi che Lotte sia già atterrata?” replico. La preferivo quasi in Polinesia,al sicuro da quel René! Magari trasferissero lui all’altro capo del mondo!
“ Magari sì! Spero mi abbia portato un souvenir!” esclama tutta contenta. Beata lei che non ha altro da pensare!
“ Sì,sai che ti adora!” rispondo quando usciamo dall’ascensore. Meno da quando è incinta e le sue bimbe mal tollerano l’olezzo forte di Bea!
“ Chissà cos’è! Io…” s’interrompe quando si accorge di Giulio e Barbara intenti a sbaciucchiarsi fuori la porta. Emetto un colpo di tosse finto.
“ Buonasera!” esclama Babi imbarazzatissima. Non sarà mai peggio del video di Daniele e sua madre! Nulla sarà mai peggio di quel video!
“ Zia Bea! Zia Marce! Come state?” bofonchia mio nipote impacciato.
“ Mai meglio di come stavi tu fino a 2 minuti fa!” risponde Bea. Le tiro una gomitata. Cristo Santo,possibile che non abbia un po’ di tatto?
“ Suono io!” afferma Barbara trovando il modo giusto per darci le spalle e celare le sue gote rosse. Pigia il campanello ed attendiamo tutti e 4 che Camilla ci apra la porta. Spero di non aver rotto le uova nel paniere pure a lei e Daniele o mio fratello sarà intrattabile per tutta la sera!
“ Accomodatevi! Pensavamo fossero Susanna e la cagnetta!” esclama salutando tutti e 4 con un bacio sulla guancia. Mio fratello la emula.
“ Carino il cappello a forma di lampada da scrivania! Si accende pure la luce?” domanda Daniele a Bea prendendola in giro. Lei non capisce.
“ Come ha preso la partenza di Junior?” chiede Barbara.
“ Fa finta di nulla,ma secondo me le manca. Non sa bene con chi battibeccare ora che tuo fratello è partito!” risponde Daniele.
“ E da quando Lucky battibecca,papà? E poi Junior parla il linguaggio dei cani?” domanda Giulio confuso.
“ Tuo padre credeva parlaste di Susanna! Lucky è depressa!” risponde Camilla divertita.
“ Cami,e se domani facessimo colazione assieme e poi un giretto di shopping?” le propone mia sorella tutta gasata.
“ A pranzo rivoglio mia moglie. Il 12 aprile si avvicina e dobbiamo ancora preparare tutto per il nostro matrimonio!” asserisce Daniele.
“ Ed io che volevo presentarle un tipo carino!” scherza Bea facendo urtare Daniele fra le risatine di Camilla. Cosa le serve a capire Camilla è l’unico argomento in grado di suscitare sentimenti forti in Daniele? Vuole rimetterci le penne (e non quelle della gonna che indossa!)?
 
Armando e Betty se n’erano andati da una decina di minuti o giù di lì e quel tavolo era muto come un quadro vivente.
“ Credevo fossi solo stanca di un uomo che odi,non mi avevi detto di avere un altro!” squittì Bea facendo trasalire sia Camilla che nostro fratello e ponendo fine alle occhiate maliziose di Daniele alla scollatura di Camilla e agli sguardi melensi di lei indirizzati a lui.
“ SAPEVI DEL DIVORZIO DI CAMILLA? MALEDIZIONE,DA QUANTO TEMPO LO SAI,BEA?” sbottò Daniele inferocito.
“ Che non l’ha mai amato? Da sempre! Quel tipo le ha rovinato la vita…e non solo a lei!” rispose Bea alludendo chiaramente a Daniele.
“ Volevo dirlo,ma poi è emersa la gravidanza di Babi e…! Sei deluso,ma nelle tue invettive hai dato per scontato tu che fossi felice. Volevo confidarmi con te,ma il tuo atteggiamento nei miei riguardi non è stato un incentivo,Dan! E poi cosa sarebbe cambiato?” ribatté Camilla.
“ Credi davvero non sarebbe cambiato nulla? Credi sul serio alla cazzata che hai detto?” replicò Daniele. Camilla lo guardò a lungo.
“ Non usare certe parole,per cortesia! Vorrei che ne parlassimo con calma senza rovinare la prima cena qui di nostra figlia!” rispose lei.
“ Come al solito ha ragione tu! Mi basta sapere che ne parleremo e da soli! Mi è dato sapere se me l’avresti detto?” ribatté Daniele.
“ Era questo che avresti appreso a Zurigo senza poterlo rivelare a nessuno,ma il mio parere non vale molto dato che Guido ha agito di testa sua! In realtà vorrei mi aiutassi a scegliere casa dove vivere,ma se mi tieni il broncio,penserò che mi odi! Mi odi?” ribatté Cami. Lui sorrise.
“ Non ti servirà cercare casa a Zurigo. Ho altre idee in mente: il mio viaggio con voi sarà per conoscere meglio Roby,Clizia e per convincere una testona di mia conoscenza a trasferirsi a Bogotà! Ed ottengo sempre ciò che voglio!” rispose Daniele carezzandole la punta del naso.
“ Questo è tutto da vedersi! E dipende da quanto vuoi ciò e se nutri odio per me!” replicò Camilla maliziosa. Alzai gli occhi al cielo.
“ La tua vicinanza mi migliora,sei la mia medicina contro la malvagità. Vuoi lasciare la gente in balia della mia perfidia? Non ti odio,ma basta segreti! Ti voglio qui!” le rispose Daniele dedicandole un sorriso luminoso da lei ricambiato. Era contento e non riusciva a celarlo!
“ Durante la nostra storia mi hai paragonata al sole,alla luna,alle stelle,ai fiori,all’arcobaleno…ma mai ad una medicina! Sarà la vecchiaia, Valencia? E smettila di sfruttare i miei sensi di colpa!” scherzò Camilla facendo ridacchiare lui e Roberta.
“ Ma tu sei il sole,la luna,l’arcobaleno,le stelle e i fiori,ma sei anche una medicina! La mia medicina!” ammiccò Daniele facendola ridere.
“ L’uomo che ti eccita è Victor,il tizio del matrimonio? E dov’eravate? In ascensore,in un bagno pubblico,dove?” trillò Bea.
“ Mi piacciono gli uomini più possenti,più virili,con delle belle spalle,un torace ampio…lo sai!” rispose Cami. Daniele restò a fissarla.
“ Come Domingo. Era pazzo di te! Non troverai mai un nuovo compagno come lo vuoi tu,sai?” cinguettò mia Bea. Cami alzò gli occhi al cielo.
“ Bea,quel tipo piaceva a te! Non ti avrei mai fatto una cosa simile! E non è mai scattata quella scintilla,lo sai! In sostanza era un clone di ciò che vorrei! Sono difficile da accontentare,ma sono certa dell’esistenza dell’uomo della mia vita. Non esiste solo nella mia testa!” rispose lei.
“ Non esiste solo nella tua testa o Roby non sarebbe qui!” asserì Bea. Daniele e Cami arrossirono all’inverosimile guardandosi negli occhi.
“ Dan,potresti spiegarle che non stiamo tornando assieme?” intimò Camilla a Daniele piuttosto imbarazzata ma in modo poco convincente.
“ E perché dovrei distruggere i suoi sogni? Cami,sarebbe un peccato deluderla!” rispose Daniele criptico. Camilla ridacchiò divertita.
“ Potresti trovarti un compagno. Avrei qualche candidato!” esclamò Roby. Daniele prese a tossire e Cami gli diede delle pacche sulla schiena. Solo un cieco avrebbe potuto non notare la sua gelosia! Era sbiancato quando Roby aveva proposto un nuovo partito per sua madre.
“ Roberta,hai lo stesso vizio di tuo padre di voler accoppiare la gente! Non so se voglio iniziare una nuova relazione!” ribatté lei.
“ Ma hai detto a zio Armando che speri di trovare l’uomo della tua vita! O era una balla o…tu non hai già un altro,vero?” obiettò Barbara.
“ Lascia stare tuo zio! Il mio divorzio non avrebbe suscitato tanto clamore neppure se mi fossi sposata in chiesa! Ora posso sapere solo cosa ne pensate di questa cosa senza commenti fuorvianti?” rispose Cami prima di rivolgersi ad entrambe le ragazze.
“ Mi manca solo che al prossimo giro venga fuori che hai amato un altro per tutti questi anni o che tu ti rimetta con papà!” asserì Roberta.
“ Vuoi che ci rimettiamo assieme?” domandarono mio fratello e Camilla più sorpresi che disgustati da tale prospettiva.
“ Vorrei solo non fosse così schizofrenico il vostro rapporto. In cosa sperate sfoci questa vostra << amicizia >>?” ribatté Roberta.
“ Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda!” obiettarono i due.
“ Originale come frase per non rispondere! Direi che sono proprio figlia vostra visto che la uso anch’io!” sibilò mia nipote.
“ La condivisione non fa per me e a tuo padre non interesso. L’ha detto chiaramente alle nozze di Bob!” rispose Camilla decisa.  
“ Come no! Ad ogni modo,semmai dovesse essere come ho detto,ti chiedo solo di dare a tutti la notizia con più tatto. Di papà l’ho scoperto in quel modo assurdo,del tuo divorzio mediante la sparata cafona di tuo marito…puoi farcela ad essere meno traumatica la prossima volta? Che va bene che sono un muro di gomma,ma Babi è delicata e l’hai traumatizzata con i tuoi colpi di scena da soap opera!” ribatté Roberta.
“ Roberta! Non parlare così a tua madre! Domandale scusa subito!” intervenne Daniele duro. Roby chinò il capo scusandosi contrita.
“ Non ce n’è bisogno!” replicò Camilla.
“ C’è bisogno eccome! Va bene che l’adoriamo,ma ha esagerato! Se la sgridiamo quando sbaglia,non finisce il mondo!” asserì Daniele.
“ No,Dan. Lei ed Armando hanno ragione. Che senso ha divorziare alla mia età dopo aver sopportato per 40 anni in silenzio? Forse dovrei evitare questo divorzio e continuare così per non correre il rischio di invecchiare da sola!” commentò Camilla. Da sola…come no! C’era già mio fratello in agguato! C’avrei scommesso tutto quello che avevo che sarebbero tornati assieme di lì a poco!
“ Meriti di essere felice senza quella zavorra che ti trascini dietro da 40 anni,Cami! Fanculo Armando e le sue prediche! In passato è stato un dissoluto e ci manca solo che tu dia conto ai suoi sermoni! Dovrebbe solo tacere! Riprenditi la tua vita e ciò che è tuo di diritto,Mendoza! Sei sempre stata una donna forte… La mia Camilla non si arrendeva mai e trovava sempre un modo per vincere! Combatti per essere felice, scricciolo! Nessuno lo merita più di te!” replicò mio fratello carezzandole il viso e guardandola con l’aria trasognata.
“ Era da tanto che non mi chiamavi così!” balbettò Camilla ricambiando quello sguardo ammaliato.
“ Lo farò quando tornerai ad essere la donna allegra,entusiasta e briosa che era il mio scricciolo! ” rispose Daniele. Aveva ragione purtroppo: la Camilla cresciuta con noi era un vulcano di entusiasmo,mentre quella che avevamo davanti era spenta e priva di ogni brio.
“ So che non ci state capendo più nulla,ma avevo bisogno che trovaste la vostra strada prima di poterlo lasciare ed essere libera. Fino a qualche mese fa tu vivevi ancora a casa con noi,Babi!” replicò Camilla.
“ Nella tua frase traspare che avresti voluto concepire me e Junior con un altro. Magari col dottor Valencia,no?” ribatté Barbara.
“ Anche uno come Colin Firth o come Ashton Kutcher sarebbe andato bene. Tutti,ma non tuo padre!” rispose Camilla.
“ Posso chiederti solo perché hai sposato papà? Magari in tutto questo tempo avrebbe potuto trovare la donna della sua vita!” esclamò Babi.
“ Quella povera disgraziata dovrebbe ringraziarla: l’ha salvata! Sai che vita di merda con quel cafone!” mugugnò mio fratello.
“ Credevo che Roby fosse sua e non volevo rovinare la vita di Dan! Se avessi trovato una donna in grado di sorbirselo,le avrei donato il mio patrimonio pur di liberarmi di lui. Se potessi tornare indietro,eviterei di presenziare alla festa di compleanno di Calderon perché quella serata mi ha distrutto la vita!” rispose Cami quasi in lacrime. Daniele le carezzò il viso dolcemente strappandole un sorriso.
“ Questo non sarebbe accaduto se non ti fossi concessa a papà. A me non passerebbe mai per l’anticamera del cervello di tradire Giulio! E prima della nostra prima volta ho riflettuto molto sui miei sentimenti proprio per evitare di concedermi a qualcuno senza essere certa di amarlo! Me l’hai insegnato tu!” obiettò Barbara. Un’ombra attraversò lo sguardo di Camilla mentre Daniele stava fumando di rabbia.
“ Cami,ci sto provando a tollerare tua figlia,ma sembra lo faccia apposta a fare domande atte a farmi perdere le staffe!” sbottò Daniele.
“ Con tutto il rispetto,non credo che questo la riguardi. È una faccenda fra me e mia madre!” rispose timidamente Barbara.
“ Se non fossi presa dal tuo mondo fiabesco,ti saresti accorta che tale faccenda non è piacevole per noi! Non so come ti abbiano spiegato il sesso,ma non si resta incinta solo se il rapporto sessuale è consensuale! Quando è successo ciò,tua madre era già incinta e tuo padre avrebbe potuto danneggiare mia figlia. Non ho mai reputato un tradimento quello scempio,quindi trai le tue conclusioni o telefona tuo padre e fatti narrare i fatti,sperando la smetta di nascondersi dietro un dito!” ribatté Daniele prima di cercare di alzarsi. Camilla lo bloccò.
“ Se ti alzi,giuro che non ti parlo più e che non mi rivedrai mai più in vita tua!” lo minacciò lei. Daniele la guardò storto prima di desistere.
“ Amore,Dan non voleva essere brutale,ma tuo padre c’ha fatto del male!” comunicò Cami a sua figlia con un certo dispiacere nella voce.
“ Lui si nasconde dietro un dito e lei? Mi odia perché è ancora innamorato di mia madre. Non a caso,da quando vi siete chiariti,le sue offese sono diminuite! Ma la stupida sono io: dopo tanti romanzi letti,avrei dovuto capire che il suo odio per me scaturiva dal suo amore intatto per mia madre! Almeno ha mai provato a dimenticarla o ha vissuto tutti questi anni aspettando che tornasse? Che poi ha rischiato pure di aspettarla a vuoto: se io e Giulio non ci fossimo innamorati,avrebbe perso sia l’occasione di chiarire con mia madre che di conoscere Roby!” sbottò Barbara verso Daniele. Mio fratello prese a tamburellare le dita sul tavolo. Gli aveva appena fatto un quadro psicologico!
“ Se tuo padre non si fosse intromesso,non le avrei perse! E la donna della sua vita dev’essere chiusa in qualche clinica psichiatrica perché dev’essere totalmente pazza!” rispose Daniele infuriandosi. Cami gli sfiorò la guancia brevemente per poi poggiare la mano sulla sua spalla.
“ Babi,Dan è stato molto male per colpa mia e non lo meritava. Quando scoprimmo la gravidanza di Roby mi disse: << Questo figlio è nostro se vuoi! Io lo amerò incondizionatamente! >> e non è da tutti! Non è un mostro! È sicuramente meglio di tuo padre e di molti altri. La vita è già stata ingiustamente crudele con lui! E se fosse come dici,ci sarebbe da adorarlo non da criticarlo! Non è da tutti amare qualcuno che non è con noi!” la rimproverò sua madre facendo cessare il ticchettare molesto delle dita di Daniele sul tavolo con la mano sul suo polso.
“ Non ti maltratto perché sei la sorella di mia figlia,ma se ti piace essere offesa,riprenderò a farlo. Pure le liti con tuo zio sarebbero un modo di amare tua madre? Armando sarà felice di essere la cavia di un esperimento sociale!” replicò Daniele beffardo dribblando l’argomento.
“ E allora perché mi odia se non per amore di mia madre? Non mi conosce,quindi perché non mi vuole con Giulio?” ribatté Barbara.
“ Perché sei figlia dello stronzo che mi ha rovinato la vita,ti basta? Mi mancava solo la seduta di psicologia spiccia!” borbottò Daniele.
 
“ Come se non lo sapessi che sarebbe del tutto inutile! Io amo solo questo testone qui!” decreta Camilla prima di baciare la guancia di Daniele.
“ Che bello! Non vedo l’ora di disegnarti il vestito,mamma! Sarai la sposa più bella di tutti i tempi!” esulta contenta Barbara abbracciando prima lei e poi Daniele. Noi altri facciamo lo stesso. Il rapporto fra Barbara e Daniele è notevolmente migliorato da quella sera,per fortuna!
“ Su questo non ci sono dubbi: la mia Cami è bellissima!” risponde Daniele guardandola con gli occhi innamorati per poi strapparle un bacio.
“ Viene anche Jorge?” domanda Barbara. Camilla annuisce mentre mio fratello la abbraccia da dietro sbaciucchiandole la guancia.
“ Temerario dopo l’ultima volta in cui Lucky gli ha urinato sulle scarpe!” commenta Babi facendo ridere Daniele e Camilla. Andiamo bene!
“ Marce,vieni…io e Cami abbiamo comprato delle piante bellissime!” mi suggerisce mio fratello col chiaro intento di parlarmi in privato.
 
[René]
“ Non farti ingannare,René. Credimi: quella donna è tutto meno che degna di compassione! Te lo dico per esperienza personale!”… Le parole di Nicola mi risuonano in testa come una cantilena. Ammetto che non è Madre Teresa di Calcutta,ma il marito è uno stronzo! È come se avesse abbandonato per strada un cagnolino da sempre abituato a vivere come animale da compagnia! Come farà mai questa donna ad adattarsi a questo quartiere dopo aver passato 30 anni in una villona col marito benestante che pensava a tutto?
“ Va meglio?” le domando sedendomi accanto a lei sul divano e passandole un bicchier d’acqua. Mi ringrazia prima di trangugiare l’acqua.
“ Non credo di avere scarpe del suo numero,mi spiace!” asserisco. Le sue erano da buttare e spero non fossero le sole lasciatele dal marito! Per quanto è ammaliato dalla sua nuova compagna,quel tipo sarebbe capace di regalarle persino i vestiti di sua moglie per farli bruciare!
“ Come fai a vivere qui? Non ti fa orrore questo posto?” mi domanda. Alzo gli occhi al cielo.
“ Perché dovrebbe? Sono cresciuto in un quartiere simile!” rispondo. Lei evidentemente no.
“ Io no. Sono nata ricca,ho sposato uomini ricchi ed ora guarda. Quando ho conosciuto Daniele vivevo al 102. Non era la Casa Bianca,ma aveva i suoi comforts. Sono caduta più in basso di dov’ero!” si lamenta.
“ C’è gente che non ha neppure questo!” le faccio notare leggermente urtato. Anche se in fondo non ha tutti i torti: è proprio come un cane vissuto in casa tutta la vita e poi lasciato in autostrada dai padroni!
“ Non sarebbe il caso di trovare un lavoro? Anche per dimostrare a quell’essere che ha sposato di non essere una buona a nulla,di non aver bisogno di lui neppure economicamente,di non valer meno della sua attuale compagna,visto che a lui pare il paradiso!” continuo.
“ Pure ad Aisha quella donna sembra il paradiso. Eredità genetica paterna!” ribatte. Non la sento da 11 giorni. Non sa neppure del mio rientro! 
“ Come lo sa?” le chiedo.
“ Sabato le ho viste assieme in un centro commerciale. Ridevano e scherzavano. Se Daniele fosse rimasto con me,credo le cose sarebbero andate diversamente con tua figlia. Non avrei mai potuto accettare la figlia di un tradimento,che non era neppure il primo!” risponde.
“ Crede sia tornato con la signora Camilla per avvicinarsi a mia figlia?” le domando a bruciapelo. Devo sapere se è una tattica la sua!
“ E anche sognare quella sgualdrina di notte era finalizzato a riprendersi sua figlia? È tornato con quella vecchia gallina perché non se l’è mai tolta dalla testa!” risponde urtata. Non capisco perché sia rimasta 30 anni con uno innamorato di un’altra!
 
[Daniele]
“ Marce,ti capisco: quando Cami è partita è stato come se mi avessero strappato il cuore perché sono diventato arido,indifferente,cinico poiché il mio cuore era volato via con lei. Lotte non scorderà la vita trascorsa con noi e non potrebbe mai lasciarti per correre da loro!” la rassicuro mentre guarda l’orizzonte. Spero non voglia passare in stato di mutismo tutta la cena perché non voglio dover raccontare a tutti questa storia.
“ E questo chi lo dice? Daniele,non siamo una famiglia modello. Per colpa del tuo cuore volato in Svizzera,negli anni abbiamo litigato una volta sì e l’altra pure. Credi esista famiglia peggiore di noi?” replica con gli occhi colmi di lacrime.
“ Quelle che finiscono in tribunale per l’eredità di un congiunto?” scherzo strappandole un sorriso divertito. L’abbraccio forte.
“ Quando Michel è morto ho detto che avrei tutelato Jean e Lotte come fossero miei. Lo farò pure se i figli sono aumentati!” le prometto. Ride.
“ Era ciò che hai sempre sognato con la tua Cami! Ed aumenteranno ancora. Cami mi ha detto che avete in mente di farmi diventare di nuovo zia e sono contenta per voi!” risponde. Anch’io lo sono. Non vedo l’ora che nasca il mio bambino! Spero abbia i suoi occhi!
“ A volte penso che una famiglia del genere non me la merito. Ha sofferto così tanto per colpa mia!” le rivelo.
“ La colpa non è tua,ma di quel cretino che si è messo di mezzo impedendoti di crescere tua figlia!” ribatte.
“ La colpa è pure mia. Quando ci siamo fidanzati ho iniziato a chiedermi: << Quanto durerà? Quanto ci metterà a lasciarmi? >>. Sono brutale, talvolta stronzo…lei è un tesoro. Susy la adora,Giulio pure,Aisha le vuole bene…è riuscita a conquistare i miei figli in pochissimo!” mi sfogo.
“ Tu hai conquistato i suoi nel stesso tempo. Il tuo rapporto con Babi sta migliorando e con Junior siete sempre a confabulare! Per non parlare di Roby: quella ragazza si farebbe tagliare un braccio per te,lo sai!” risponde. Ed io per lei! Farei qualsiasi cosa per Camilla e per i nostri figli!
“ Ad ogni modo Trimalcione è un problema superato grazie alla sua dipendenza dal sesso e a Roby! Ma non so come faremo a dirlo a Babi! Non vorrei questo complicasse tutto di nuovo! Come faccio a parlarle della vita sessuale del padre? Quell’uomo è un ergastolo!” ribatto.
“ Dipendenza dal sesso? Che vuoi dire? Che ha fatto quel cretino?” mi chiede incuriosita.
“ Avresti dovuto dirmelo che necessitavi di gossip per uscire dal tuo stato di apatia!” la canzono. Sorride.
“ Lo scoprirai a tavola. A patto che da ora penserai solo che tua figlia,mia nipote,sta per atterrare dal suo viaggio di nozze! Va tutto bene, Marce! Pensa a come stavo io solo un anno fa e a quanto sono felice ora: sono certo che la vita non ti toglierà anche Lotte dopo tutto ciò che ti è capitato!” la rassicuro. Ripenso ad uno degli ultimi momenti in cui sono riuscito a stento a frenare i miei sentimenti per Cami. Tempo perso!
 
Uscii con lei da quel ristorante col solo intento di fermare quel dannato Mora ed evitare che spezzasse il cuore di Aisha. Cami era riuscita a farmi ragionare e non avevo alternative: per farmi accettare da mia figlia,dovevo accettare lui! In fondo non era mica colpa sua se suo padre era stato coinvolto da Armando nella rovina dell’Ecomoda 36 anni prima? Lui non era neppure nei pensieri di suo padre all’epoca!
Attraversai il giardino di quel locale trasportando l’omaggio floreale che avevo donato a Cami trascinato da lei che,forse nella foga del momento,mi aveva preso per mano mentre con l’altra trasportava i suoi acquisti. Magari non se n’era neppure accorta,ma io sì e non riuscivo a non pensarci. Il mio cuore aveva preso a galoppare e tutto attorno sembrava essere ovattato al solo sentire il calore della sua mano nella mia. Anche se il momento era rovinato dalla fede che indossava. Avrei voluto lanciarla lontano per poi stringere Camilla a me e baciarla fino a farle ricordare com’eravamo felici prima che quello rovinasse tutto!
Mi fermai d’improvviso a pochi passi dalla mia auto,spaventato dall’idea di non riuscire più ad uscire dal disastro combinato con Carlos Mora e con mia figlia,e Camilla si voltò a guardarmi preoccupata.
“ Dan,che… Scusa! È per la mano?” farfugliò tentando di sciogliere quella stretta,ma intrecciai le dita con lei sue. Le nostre dita si incastravano ancora alla perfezione proprio come i nostri sguardi.
“ Se dovesse rivelarle il mio ricatto?” le espressi i miei timori. Si poggiò con la schiena allo sportello dell’auto di fianco alla mia e mi fissò.
“ Non è detto! Non immaginare catastrofi che non esistono,Daniele!” mi rassicurò sfiorandomi la guancia con la mano libera. Cercai di non aderire perfettamente al suo corpo per evitare di farle notare l’effetto che avevano su di me i suoi gesti così innocui.
“ Cami,come fai a tollerarmi dopo le cattiverie che ti ho detto?” le chiesi poggiando la mano sulla sua specchiandomi nei suoi occhioni blu.
“ Armando dice che sono masochista,ma ora che sai questo mio macabro segreto dovrò ucciderti!” rispose ironica facendomi ridere.
“ Ci voleva tanto a regalarmi un sorriso,Valencia? Non mi pare di pretendere molto da te! Visto che sono stata brava,non me ne merito un altro?” replicò amorevole sfiorandomi i capelli. Riusciva a strapparmi sorrisi a profusione,proprio a me che ero sempre stato un musone!
“ Questo era ancora più bello. Dovresti sorridere più spesso! Almeno quando sei con me. Mi piace vederti ridere!” asserì dolce. L’amavo.
“ Riprenderò a sorridere quando sarò fuori da quest’incubo!” mugugnai sfiorandole la punta del naso col polpastrello dell’indice.
“ Era da una vita che non lo facevi!” sussurrò con un sorriso. L’incubo era quello che mi vedeva condurre una vita senza lei al mio fianco.
“ Troppo tempo! Ho perso troppo tempo lontano da tutti quelli a cui voglio bene!” replicai triste carezzandole il viso e il profilo del collo.
“ L’importante è averne preso consapevolezza e poterlo recuperare! Risolveremo tutto,Dan!” asserì schioccandomi un bacio sullo zigomo. La strinsi forte a me. Mi era mancata da morire e volevo riprendermela ad ogni costo! Lei riusciva a rendermi migliore!
“ Perché mi aiuti dopo il trattamento che ti ho riservato fino all’altrieri?” le chiesi sfiorando il profilo del suo collo con la punta del naso. In cuor mio avevo la speranza che mi amasse ancora,una speranza nutrita dai brividi che la stavano scuotendo mentre era fra le mie braccia.
“ Perché tengo a te! Ho sempre voluto vederti felice anche a costo di sacrificare me stessa!” rispose con gli occhi lucidi carezzandomi debolmente i capelli. I sette anni con lei rappresentavano quelli più felici della mia vita!
“ Allora saresti dovuta restare qui con me!” replicai giocando con i suoi capelli.
“ Se fossi rimasta,non avresti conosciuto Patrizia!” farfugliò. Ricordavo ancora i suoi nei,il ritmo del suo sonno,il suo vizio di cantare sotto la doccia…e mi mancava. Non aveva mai smesso di mancarmi,quindi come poteva dispiacermi l’ipotesi di non conoscere mai Patrizia?
“ Sai che perdita! Il mio conto in banca ti sarebbe stato riconoscente! O forse questo è tutto un trucchetto perché io,mosso dalla tenerezza,ti faccia guidare la mia auto per ridarti il buonumore come ho fatto con Roby ieri? Scordatelo! Roby è Roby e tu sei tu…avete due valori diversi nella mia vita. Importanti ma diversi,quindi niente auto!” replicai scherzando sul finale. Ridacchiò.
“ Riesci sempre a farmi ridere,Valencia!” asserì stringendosi più forte a me.
“ Ma hai gli occhi lucidi!” asserii. Non mi piaceva vederla tanto triste!
“ Pensavo ai nostri ricordi. Anche se sono belli,mi mettono tristezza!” rispose. La capivo! A me veniva ancora da piangere!
“ Puoi abbracciarmi più forte?” mi chiese. Esaudii la sua richiesta godendomi quel paradiso. Chissà per quanto avrei avuto quel privilegio!
“ La nostra yogurteria ha chiuso,ma nei pressi dell’Ecomoda ce n’è una che prepara yogurt superlativi. Dopo aver parlato con Carlos potremmo andarci,se ti va!” le proposi. Mi carezzò i capelli prima di annuire felice.
“ Spero non ti farai guastare l’umore da Carlos! È un po’ irascibile,sai? Ma sono sicura che andrà tutto bene!” rispose rassicurandomi.
“ Verrò con te e Roby,ma mi piacerebbe fosse lei ad invitarmi. Non perché tu non sia importante per me,ma perché non voglio impormi nella sua vita. Capisci,vero?” le sussurrai a pochi millimetri dall’orecchio. Avevo voglia di mordicchiarne il lobo. Si staccò da me per regalarmi un sorriso entusiasta. Si lanciò fra le mie braccia e la sollevai da terra stringendola a me. Emise un urletto divertito facendomi ridere.
“ Davvero? Possiamo portarla al lago. C’è già stata con dei suoi amici,ma io non l’ho mai visitato,sai? Sarebbe un’altra prima volta per noi due perché tu non l’hai mai visto,no?” chiese al settimo cielo. Annuii sorridente. Mi abbracciò baciandomi la guancia. Ero felice ed euforico.
“ Roby non vorrà staccarsi da te e ti inviterà a seguirci,vedrai! Dan,quando verrai a Zurigo,ti mostrerò una cosa che ti svelerà qualcosa che nessuno sa e che per ora nessuno deve sapere!” esclamò elettrizzata prendendomi le mani prima di tornare seria. Mi rabbuiai.
“ Dimmi che non stai male! Che sei magra perché mangi poco!” replicai in preda all’apprensione carezzandole le mani. Era stata quella paura a tenermi lontano da lei: l’idea di averla per poco prima di perderla per sempre. Avevo temuto fosse malata nel vederla così ossuta!
“ Non sto male,Dan! È qualcosa che 40 anni fa ti avrebbe reso felice,mentre forse ora non ti importa più,ma devi giurarmi che non lo dirai finché non sarò io ad autorizzarti a farlo!” rispose abbracciandomi. Le baciai il capo. 40 anni prima mi avrebbero reso felice il suo divorzio, il suo non matrimonio,il suo amore e crescere con lei Puledrino. Il suo divorzio e il suo amore erano ciò che poteva ancora rendermi felice!
“ Magari m’importa anche ora e potrebbe rendermi felice anche al momento. Giuro che sarò una tomba sempre che Roby m’inviti a seguirvi! Stiamo ragionando per ipotesi!” ribattei prendendole il viso fra le mani. Mi rivolse un sorriso dolcissimo.
“ Non ho dubbi: t’inviterà e tu verrai con noi! Sarà bellissimo! Sulle donne della mia famiglia hai un effetto strano: o ti amano alla follia o ti odiano!” asserì contenta mentre fissavo incantato le sue labbra. Sorrisi distogliendo lo sguardo per guardarla negli occhi.
“ E tu di quale delle due categorie fai parte? Mi odi o mi ami?” replicai carezzandole il viso a pochi centimetri dal mio.
“ Potresti andare per esclusione: ti detto che non ti odio!” civettò carezzandomi il colletto della camicia. Il cuore mi stava esplodendo.
“ Questo prima del nostro diverbio per la casa. Devo aver rovinato tutto!” farfugliai. Mi accarezzò le guance con uno sguardo dolcissimo.
“ Credi che una litigata possa spingermi ad odiarti? No! Anch’io alle nozze di Bob sono stata odiosa con te!” rispose. Sorrisi.
“ Tu non sei mai odiosa! Allora se non mi odi,fai parte dell’altra schiera?” le chiesi sfacciato. Sorrise carezzandomi i capelli dietro la nuca.
“ Quanto tempo ho per pensarci,Valencia?” ribatté beffarda mordendosi il labbro inferiore. I nostri nasi si toccavano e percepivo il suo respiro infrangersi contro le mie labbra. Baciai delicatamente la punta del suo naso.
“ Pochissimo! Non voglio arrivi un cameriere anche stavolta… Non so come mai i camerieri da 40 anni sembrano interessati tutti a noi!” risposi ad un centimetro dalle sue labbra strappandole un sorriso. Feci per accarezzarle con le mie,ma fui interrotto dal vocione di un tale.
“ ANDATE A POMICIARE ALTROVE! POSSIBILMENTE IN UNA STANZA D’ALBERGO! DOVREI USCIRE E VORREI EVITASTE DI USARE LA MIA AUTO COME PUNTO D’APPOGGIO!” esclamò un tizio a gran voce facendoci imbarazzare come non mai. Camilla mi guardò negli occhi e scoppiamo a ridere. Nascose il viso nell’incavo del mio collo imbarazzata.
“ Andiamo,Valencia! Per ora non avrai la tua risposta…non era destino!” esclamò punzecchiandomi.
 
Le sue braccia mi cingono da dietro e le labbra mi baciano castamente il collo. Riconoscerei ovunque quella stretta che per me vuol dire casa. Mi volto verso di lei per abbracciarla forte e riempirla di baci. Vorrei trascorrere ogni attimo così!
“ Susy è tornata,amore! È pronta per la sua lezione di cucina!” mi comunica godendosi le mie coccole col sorriso sulle labbra. Poveri noi!
“ Ma io non sono pronto a liberarti! Cosa vinco se mi arrendo?” le domando divorandola di baci. Ride sulle mie labbra sfiorandomi il viso.
“ Una cena e poi abbiamo dei regali da scartare! Ti amo così tanto!” risponde fra un bacio e l’altro. La stringo a me baciandola a lungo.
“ Anch’io,amore! E comunque accetto la tua offerta solo perché so che sarai mia per il resto della vita! E poi con questo grembiule indosso è impossibile dirti di no!” mugugno donandole una leggera pacca sul sedere. Ci fa separare un colpo di tosse.
“ Marcella,ti sono piaciute le nostre piante?” le chiede il mio tesoro mentre la abbraccio da dietro sbaciucchiandole la tempia.
“ Molto. È venuta a trovarmi Aisha oggi. Quella ragazza ha la parlantina di Bea!” ribatte mia sorella. Camilla ridacchia trascinando pure me.
“ E una fame incontrollabile. Lo sappiamo!” asserisco. Il nostro nipotino è un Mora DOC.
 
[Hermes]
“ Amore,quando atterriamo,passiamo direttamente da tua madre con la scusa del souvenir,ok?” le propongo notando la sua aria assorta.
“ Le sto pensando tutte,ci credi? Che può essere successo da sconvolgerla tanto?” replica poggiando il capo sulla mia spalla.
“ Magari hanno eletto la madre di Giulio Ministro dell’Economia coi suoi semestri alla San Marino e tua madre sta pensando a cosa ne sarà della sua pensione. In effetti,amore mio,devo confessarti che ciò preoccuperebbe anche me! E non poco,se devo essere sincero! Senti,ma non si può chiedere a tuo zio di spedirla in un altro continente?” ribatto strappandole una risatina.
“ Credo sarà il suo desiderio nella letterina per Babbo Natale di quest’anno! Credo che tu e zio Daniele non abbiate mai viaggiato tanto sulla stessa lunghezza d’onda come in queste settimane!” sghignazza prima di strapparmi un bacio.
“ Mio nonno si starà rivoltando nella tomba vedendo quella donna in casa sua! Tuo zio non ha fatto dispetto solo a lei,ma anche ai miei poveri nonni che non gli hanno mai fatto nulla di male!” osservo.
“ Sempre che sia riuscito a farsi restituire la casa! Sì,sono passate 2 settimane,ma con lei non si sa mai. Diciamo che ha sempre avuto poco chiare le definizioni di << prestito >>,<< affitto >> e simili. Ci crederò solo quando lo vedrò!” ribatte scettica. Effettivamente!
“ Le ci vorrebbe un fidanzato ricco!” decreto.
“ Un ricco propenso a divenire povero per una sorta di masochismo. Le sue finanze non resisterebbero a quell’uragano!” replica giustamente.
 
[Carmen]
“ Come ti senti?” mi domanda il mio fidanzato notando il mio colorito pallido da post attacco di nausea. Gli faccio spazio sul divano.
“ Non hai una domanda di riserva?” replico poggiando il capo sulle sue gambe. La mamma mi ha rivelato che quando aspettava me è stata così male anche lei per i primi mesi e spero che anche per me il calvario sia breve. Di questo passo finirò per ammalarmi di pellagra!
“ Tesoro,perché non provi a mangiare qualche patata bollita?” mi propone carezzandomi dolcemente i capelli.
“ Scondite?” gli domando un po’ schifata. Sì,l’altra volta hanno funzionato e non ho vomitato,ma facevano proprio schifo!
“ Amore,con un po’ formaggio! Non puoi mangiare sempre riso scondito! Persino le verdure ti fanno venire la nausea,tesoro!” replica.
“ In realtà ho voglia di cocomero,sai?” mugugno fra me e me. Non ne abbiamo in frigo e non voglio che esca a quest’ora!
“ Vado e torno. Siamo così fortunati da avere il supermercato a 300 metri! Resisti,amore,ok? Pensa ad altro! Non so…al film da guardare assieme più tardi o al colore per la cameretta del nostro bambino! Un quarto d’ora e sono qui,tesoro!” esclama alzandosi dal divano e schioccandomi un bacio prima di uscire come un fulmine. Spero non mi vengano mai voglie di notte o sarebbe capace di uscire in pigiama!
 
[Nicola]
“ Che carino! È da incorniciare questa ecografia!” esclama mia moglie contenta mentre ammiriamo l’ecografia di gamberetto. Non vedo Carlos granché entusiasta di essere qui,ma almeno è un passo avanti!
“ La cornice è meglio riservarla a quella in cui mostrerà la testa e gli arti!” borbotta mio figlio beccandosi una gomitata dalla sua fidanzata.
“ Carlos,a noi dispiace davvero!” farfuglia la mia Asia.
“ A me invece dispiace aver ricevuto una filippica sulle balle,un sermone sulle omissioni quando io e Ginger ci nascondevamo per proteggere Mario e Bianca e scoprire dopo solo qualche settimana che c’avete omesso un fratello mai nato per tutta la vita!” risponde.
“ Magari per la mamma è stato un evento traumatico e la imbarazzava!” interviene Bianca cercando di placare le acque.
“ A parte il nome di questo campione di umanità,c’è qualcos’altro segreto che ci nascondete?” domanda provocatoriamente Carlos.
“ Carlos,il nome di quell’uomo preferiamo non menzionarlo! È orribile anche solo riportare alla memoria tutto ciò che ha fatto!” affermo.
“ Hai paura che se lo nomini si materializzi,papà?” scherza Pilar. Ci manca solo questo!
“ Non scherzare su queste cose,Pili! Questa è una ferita aperta per tuo padre,anche se non ne ha motivo! E lo sai che quando è in balia delle emozioni negative mangia più del normale…rischiamo che qualcuno digiuni!” le risponde mia moglie schioccandomi un bacio sulla guancia.
“ Spiritosa!” le sussurro stringendola a me. 
 
[Susanna]
Lucky continua a starmi attaccata come una cozza non concependo neppure col pensiero l’idea di restare in soggiorno con papà e gli altri. Camilla e papà mi hanno detto che non ha preso bene la partenza di Dodo. Non che io l’abbia presa meglio! Mi manca!
“ Per via della sua ex omonima non ti lasci più avvicinare da lui! E l’altro ragazzo? Sicura che lui non c’entri con quello che ti sta accadendo con Jorge?” mi domanda Camilla mentre sbuccia l’avocado per la pasta. Non so neanch’io cosa risponderle!
“ È  che…prima c’era Jorge,la nostra nuova vita a Londra,mentre ora… Non so più chi ho accanto! Magari voleva andare a vivere a Londra per vederla! Papà è la prova vivente che la coerenza non è maschile: diceva di odiarti e invece ti amava!” rispondo denocciolando le olive.
“ Non dire così! Abbiamo sofferto tanto! E su certe cose è sempre stato coerente: Guido vuole sul serio vederlo morto!” replica. Rido.
“ E in tutto questo ti senti in colpa per i baci che hai condiviso con questo ragazzo del mistero!” aggiunge. Annuisco. È inutile negarlo!
“ Ed è più la colpa per aver tradito Jorge o per quello che hai provato baciando un altro uomo?” mi chiede.
“ Camilla,è che quando lo vedo mi sento il cuore in gola e lo stomaco si annoda tutto impedendomi quasi di respirare! Mi sento una scema quando sono con lui! E sì che con i ragazzi sono sempre stata brava! Sarà anche perché sa così tante cose più di me!” cerco di spiegarle.
“ Hai una confusione in testa,tesoro. Dovrai prendere una decisione! Non puoi continuare così,Susanna!” mi fa notare. Fosse facile! 
“ Sei fortunata a non aver mai avuto questi dilemmi. L’hai sempre saputo che papà era l’uomo della tua vita!” asserisco. Sorride.
“ Sì,ed è per questo che non ho mai pensato neppure per sbaglio di baciare un altro durante la nostra relazione. Quando sono con tuo padre,mi sento completa. E credo ti manchi ciò: magari Jorge è arrivato al tuo cuore,ma non abbastanza da entrarci! Il problema non è il bacio come forma di tradimento,ma cos’hai provato quando hai baciato quest’altro ragazzo,tesoro! Pure se Jorge ti regalasse un diamante,la prenderesti male lo stesso. Quando credevi ti stesse per chiedere in moglie al mio compleanno,sei divenuta pallida come un fantasma. Quando io e papà eravamo giovani ed usò un quadrifoglio di campo per chiedermi di sposarlo avevo 16 anni e non sentii la necessità di un diamante perché il mio diamante è tuo padre. Per me non c’è nulla di più duraturo del mio amore per lui. Sono certa che quando troverai l’uomo giusto,anche a te non fregherà nulla che ci sia o meno un diamante e non avrai crisi di panico!” replica abbracciandomi. Ricambio quella stretta.
 
[Giulio]
Lascio per un attimo Babi da sola con zia Bea (sperando non me la rovini!) per avvicinarmi a mio padre,appostato dietro un pilastro a fare non si sa bene cosa. Trovo risposta ai miei interrogativi quando mi accorgo che sta fissando Susanna e Camilla strette in un abbraccio.
“ Ma le spii?” gli domando a bassa voce facendolo sussultare. Mi lancia un’occhiataccia.
“ Non si compare così! Fra i tuoi propositi per l’anno nuovo c’è quello di farmi morire d’infarto? Non le stavo spiando! È che…Cami è…lei è stupenda!” ribatte con l’aria trasognata sul finale. Devo ancora abituarmi alla faccia da triglia di papà quando ammira Camilla!
“ La guardi come uno stoccafisso da quando è qui! Mi spiace per averti chiesto di rinunciare a lei la mattina prima della cena da te! Non ti credevo capace di amare,papà! Non volevo che per uno sfizio,per un capriccio,rovinassi la mia storia con Babi!” gli spiego. Annuisce.
“ Siamo pari per le volte in cui ti ho ordinato di rinunciare a Barbara! Non potevo tollerare Cami in famiglia senza poter stare con lei,capisci? Sarebbe come se ti imponessi di stare accanto a Barbara senza poterla amare. Una sofferenza gratuita,un dolore che non meritavo!” risponde.
 
Mi sentivo spaesato dinnanzi a quella vetrina tanto da non trovare il coraggio di entrare. Era la prima volta che mi interessavo agli anelli di fidanzamento giacché era la prima volta che provavo qualcosa di tanto forte da farmi quasi male ogni volta che le ero lontano. Mi sentivo come privato di un arto o di un organo vitale quando ero costretto a separarmi da lei per via del lavoro!
Avrei voluto un consiglio,ma Aisha (l’unica sorella normale) pareva stracolma di impegni tanto da rendermi complesso persino vederla nei corridoi. Hermes mi aveva detto di aver scelto l’anello per Lotte assieme a suo padre,ma non potevo emularlo. Mio padre non lo meritava!
“ È bello sapere che la mia famiglia ti paga per fissare le vetrine!” una voce simile a quella di Babi mi fece sobbalzare e mi voltai di scatto imbattendomi negli occhioni blu di mia suocera. Mi fissava con le braccia incrociate al petto ed un’espressione divertita.
“ Ho anticipato di qualche ora la mia pausa pranzo. Lei è qui per fare spese?” le chiesi dopo averla salutata con un guancia a guancia.
“ Aspetto la mia condanna all’ergastolo: tua zia! Come fa ad essere sempre in ritardo?” replicò. Risi divertito.
“ Un anno abbiamo trascorso la sera di Natale a cercarla. La conosce da una vita e sa com’è fatta!” risposi cordiale. Annuì.
“ Come mai guardi anelli? E non dire che ti eri semplicemente incantato!” ribatté senza peli sulla lingua.
“ Crede sia troppo presto? Vorrei mi desse una mano!” replicai.
“ No,non credo sia presto,ma c’è chi sarebbe lieto di aiutarti in questa scelta. Dovresti chiamare tuo padre!” mi consigliò. Sorrisi amaro.
“ Potrebbe avvelenarla prima della richiesta di mano per evitare di farla divenire la signora Valencia!” risposi. Mi ammonì con lo sguardo.
“ Tuo padre non sarebbe in grado di uccidere neanche una mosca! Dovete chiarire! È il suo nipotino quello che sta crescendo nella pancia di Babi ed un giorno ti chiederà del nonno!” ripeté.
“ E lei non può difenderlo sempre!” obiettai. Alzò gli occhi al cielo sfiduciata.
“ Vai in quella gioielleria,chiudi gli occhi e pensa a Babi e vedrai che ti guiderà il tuo amore per lei! Io non posso scegliere il regalo per te. E resto dell’idea che ci vorrebbe la presenza di tuo padre in questo momento!” rispose restando sulle sue posizioni. Aveva una testa dura!
 
“ Beh ora è qui e ti adora! Ti adorava anche prima. Ha sempre cercato di spezzare una lancia in tuo favore!” asserisco. Annuisce commosso.
“ Lo so. Lo stupido ero io! Ora capisci perché non sono mai riuscito ad amare nessun’altra?” ribatte. Annuisco.
“ Non per essere molesto,hai notizie della mamma? Non vorrei gli zii di Babi si beccassero un’ingiunzione dai vicini!” cambio discorso.
“ Accadrà e saranno le mie povere orecchie a dover tollerare le grida di Armando! Immagina tua madre in un quartiere di operai e simili! Se l’è cercata giocando con la mia vita,anche se provo pena per i suoi vicini: avrei dovuto fornire loro dei tappi da processione! Quei poverini si sobbarcheranno una doppia punizione: non sono nati ricchi e dovranno sopportare tua madre… Questa è sventura pura!” replica. Rido.  
 
[Nick]
È bello vederla mangiare qualcosa di diverso dal riso e dalle patate sebbene sia dovuto andare di corsa al supermercato per comprarle questo benedetto cocomero! Non è mai andata matta per questo frutto,ma ora ne ha divorato metà!
“ Amore,non ti farà male?” le chiedo.
“ Al massimo andrò più spesso al bagno stanotte,amore! Ne avevo una voglia,sai?” replica tutta contenta come se stesse mangiando caviale. Il cocomero in pieno inverno! A questo punto spero non le venga voglia di minestrone in piena estate!
“ Carola ignora la variazione alimentare in base alle stagioni!” rispondo leggermente perplesso. Pure se Pilar fa di peggio dai racconti di Bob!
“ Giulia mi ha mandato un messaggio mentre non c’eri. Pare che domani voglia riunirci tutti per parlarci di un’idea avuta da Barbara sulla linea curvy! Speriamo non arrivi nessun’altra gattamorta!” esclama. Ridacchio divertito dalla sua gelosia prima di abbracciarla forte da dietro.
“ A me interessa solo una donna che vuole il cocomero fuori stagione. Sperando qualche cassiere non mi uccida prima o poi!” le sussurro.
“ Ti hanno guardato tanto male?” mi domanda strappandomi un bacio.
“ Più per l’orario che per il cocomero! Mi piacciono queste sfide impossibili!” scherzo facendola ridere.
 
[Bob]
“ E quindi domani avete la morfologica. Siete preoccupati?” domanda Aisha a mia moglie. La pre-morfologica ha escluso ogni forma di malformazione in Dino e questa è solo una conferma in più!
“ No. Avremmo dovuto farla 2 settimane fa,ma con tutto quello che è successo,abbiamo trovato modo di farla solo domani!” rispondo.
“ E hai già deciso quando consegnerai la copia della tua ecografia a René?” le chiede zio Nicola.
“ Quando la smetterà di comportarsi da stronzo,visto che di padre vendicativo ne ho già uno e mi basta! Credevo fosse diverso e se la domanda implicita riguarda una mia eventuale incazzatura con lui,la risposta è sì! Sono imbufalita più che incazzata,ma il motivo non posso svelarlo a nessuno. L’ho promesso!” risponde decisa.
“ Va beh…parliamo della festa di domani al club. Credete sia indispensabile e necessaria la nostra presenza?” interviene Carlos.
“ Io mi domanderei se sia necessaria la festa in sé…come si può festeggiare un anniversario di matrimonio dopo aver scoperto l’adulterio da parte del coniuge,tradimento da cui è nata pure una figlia?!” obietta mia moglie.
“ E che figlia! C’è poco da festeggiare dopo aver scoperto di aver contribuito a quel capolavoro di genetica!” commenta Aisha. Ridacchio. 
 
[Hermes]
Mia moglie suona al campanello e spero solo di non aver fatto una cazzata a fermarla. Non so come suo zio accolga gli imbucati e non voglio cominciare ad imbestialirmi appena atterrato a Bogotà. Ad aprirci è lui.
“ Ciao zio! La mamma è qui?” singhiozza mia moglie oramai completamente preda degli ormoni. Lo stritola quasi lasciandolo sgomento.
“ Sì,tesoro,ma non c’è bisogno di piangere come una fontana! È andato male il viaggio di nozze?” le chiede Daniele Valencia sfiorandole i capelli e guardandomi interrogativamente. Mimo con le labbra la parola << Ormoni >> sperando capisca. Alza gli occhi al cielo.
“ Accomodatevi! Marcella e gli altri saranno felici di rivedervi!” ci invita facendoci passare. Una botta di colore quest’appartamento!
“ Il proprietario è daltonico o semplicemente solidale con la categoria?” chiedo guardandomi attorno schifato.
“ Non lo scopriremo mai perché ha venduto a noi qualche giorno fa e la stiamo rimodernando! Com’è andata questa luna di miele?” mi domanda zia Camilla abbracciandomi come se non mi vedesse da 2 secoli.
“ Bene,zia. Tante lacrime,tanto sole e tante chips di mela. Anche tu avevi delle fisse in gravidanza?” replico. Annuisce con un sorriso. C’è una sequela di saluti che pare una specie di processione infinita. Ma mia suocera è quella più strana di tutti: abbraccia e bacia mia moglie come se fosse appena tornata da un viaggio su Marte!
“ Non c’è bisogno di fare così,però. Non è mica stata vittima di un sequestro?! Siamo solo andati in luna di miele! Vi giuro che era felice,era consenziente! ” esclamo confuso. Mia cugina alza gli occhi al cielo dinnanzi al mio umorismo.
“ Non farci caso. Marcella è sempre propensa al melodramma. Ora aggiungiamo altri due posti,tanto Carlos non c’è e quindi potete nutrirvi anche voi,giacché non c’è stato l’assalto al cibo!” risponde Daniele Valencia.
“ Vanno ancora male le cose?” domando.
“ No,vanno bene,ma Carlos e Aisha sono da Nicola!” risponde mia zia con un tono che non mi piace. Non ci sarà mica aria di burrasca?!
 
[Patrizia]
“ Scusi,se mi azzardo,ma a parte fare shopping e organizzare pranzi,cosa le riesce bene? Insomma non ci sono molte offerte di lavoro che richiedono tali competenze! E ancora non capisco perché abbia smesso di lavorare,anche se il grosso sarebbe comprendere come mai si sia avventurata in un matrimonio con un uomo chiaramente innamorato di un’altra!” esordisce René Vega mentre spadella in cucina.
“ Mi affascinava il suo ruolo nel mondo,il suo potere. Sebbene abbia perso la sua azienda,il suo nome fa ancora tremare molte persone,sai?!” replico. Anche se il timore reverenziale che la gente nutre per lui non so quanto derivi dal suo status e quanto dai suoi modi discutibili!
“ Immagino! Ma perché subire l’umiliazione di essere messa da parte? Ci sono tanti uomini ricchi in questo paese! Non ha mai pensato che prima o poi avrebbero potuto rivedersi e tornare assieme?” ribatte. No,non credevo quella donna fosse tanto sgualdrina!
 
Mancavano 4 giorni alle nozze del figlio di Armando ed ero riuscita a stento a trascinare Daniele al centro commerciale per comprare un regalo agli sposi. Se ne stava lì imbronciato e con le mani nelle tasche con l’espressione in volto di chi sta andando al patibolo.
“ Amore,me lo fai un sorriso?” cinguettai cercando di appoggiarmi al suo braccio. Si divincolò. Da più di una settimana sembrava quasi insofferente nei miei riguardi. Gli dava fastidio anche il minimo contatto. Sembravo essere un elemento di disturbo nella sua vita.
“ Ho poco da sorridere. Odio lo shopping,detesto i matrimoni e per sillogismo le due cose assieme non possono di certo rendermi allegro! Entra in questo negozio,scegli una sciocchezzuola a caso e amen!” asserì anticipandomi in un negozio di articoli per la casa.
Era semi deserto nonostante l’ora e notai una figura piuttosto familiare che mi fece maledire la mia idea di entrare in quel punto vendita e fece irrigidire sul posto mio marito. Era di spalle,ma l’avrei riconosciuta ovunque! E purtroppo anche lui!
“ Voglio il numero del volo perché mi rende più reale il tuo arrivo!...Mi manchi tanto!...A presto,amore!” le sentimmo dire al cellulare.
“ Non ce l’ha in un altro colore che non ricordi un evidenziatore? A mia figlia non piacciono questi colori e non le piace il cappuccino senza schiuma,quindi il montalatte mi serve!” si rivolse al commesso. Emisi un colpo di tosse finto che la fece voltare e alzare gli occhi al cielo.
“ Ciao!” ci salutò a brutto muso. Mio marito mosse solo il capo come cenno di saluto.
“ Cercavamo un regalo per tuo nipote!” esordii cercando di prendere la mano di mio marito,che si sottrasse incrociando le braccia al petto.
“ Bob e Pilar hanno già tutto per la casa. È il giardino che è disadorno dato che prima Bob viveva in una specie di attico!” replicò.
“ Stai preparando il comitato d’accoglienza per quando arriva il maritino? Quando atterra? Almeno sarò pronto ad evitare certi luoghi! Amore,tesoro…che nausea!” esclamò tagliente Daniele. Stentavo a riconoscere in quel tipo l’essere apatico che avevo per casa da 30 anni!
“ Se vuoi entrare a farne parte,ti avviso che devi prenotarti perché i posti stanno finendo!” replicò quell’oca strappandogli un ghigno ironico.
“ In effetti il mio sogno nel cassetto è sempre stato accoglierlo con un manganello!” ribatté Daniele. Quella sorrise mordendosi il labbro.
“ Sai ancora essere molto divertente quando non è mia figlia l’oggetto di derisione! Era Roberta. Che male c’è se la chiamo << amore >> o << tesoro >>? Lo è. È davvero un tesoro. Lo stupido è chi non riesce ad apprezzarla e la rifiuta!” rispose lei urtata.
“ Sarai felice di ricongiungerti a loro e a tuo marito!” m’inserii.
“ Guido non ci sarà. Quella caduta è stata deleteria per la sua gamba!” rispose con disinteresse.
“ Sei proprio disperata!” commentai sarcastica.
“ Diciamo senza Guido respiro lo stesso e che il wrestling non mi è mai interessato. Guido e Daniele allo stesso tavolo sarebbero un mix pericoloso. Capisco che a te non imbarazzi sedere allo stesso tavolo con…Daniele e colui che è stato il tuo amante,ma io ho un certo contegno! Non voglio perderci l’udito!” replicò quella acida.
“ Io avrei finito… Mamma! Papà!” esclamò mio figlio per poi salutare freddamente noi due. Che diavolo ci faceva con mio figlio?
“ Grigio metallizzato va bene,signora?” domandò il commesso a quella.
“ Perfetto. Meglio che verde lime,sicuramente!” rispose la gallina.
“ SI PUÒ SAPERE CHE CI FAI CON CAMILLA? TI HA SCOCCIATO LA FIGLIA E SEI PASSATO ALLA MADRE? PERCHÉ DIAVOLO ESCI CON CAMILLA? MALEDIZIONE,POTREBBE ESSERE TUA MADRE! Non ti propinerò nessuna morale sul tradimento e non m’importa un fico secco della tua storia con la tua bella,ma non puoi vederti con sua madre,per la miseria! È il massimo della depravazione andare a letto con una madre ed una figlia!” tuonò mio marito contro nostro figlio.
“ Giulio voleva solo un consiglio per un…” mio figlio la interruppe.
“ …un regalo per la mia fidanzata! Mia suocera la conosce bene e non sapevo a chi domandare se non a lei. Non volevo aspettare l’arrivo di Roberta per un consiglio. E che male c’è se passo del tempo con mia suocera? O il tuo problema è che io posso mentre tu non puoi più,papà? Ti piacerebbe essere al mio posto,non è così? Sei riuscito a farti detestare anche dalla donna che ti ha rubato il cuore,complimenti!” esclamò Giulio con livore. Daniele ebbe l’istinto di mettergli le mani addosso,ma quella donna si frappose fra i due.
“ Giulio,non dire così! Non ho mai detto di odiare tuo padre perché non è vero! Ad ogni modo,anche prima ti ho invitato a parlarne con tuo padre. A volte pare un po’ anaffettivo,ma un cuore ce l’ha pure lui e non gliel’ho di certo rubato io! È ancora lì!” decretò quella.
“ E lei lo sa bene,visto che l’ha calpestato anni fa!” sbottò Daniele. Quella donna lo guardò irritata.
“ IO TI VENGO INCONTRO NONOSTANTE IL MODO IN CUI BISTRATTI MIA FIGLIA CERCANDO DI MEDIARE FRA TE E TUO FIGLIO E TU CONTINUI INSINUANDO PERSINO UNA RELAZIONE FRA ME E GIULIO? MALEDIZIONE,È UN RAGAZZINO ED È TUO FIGLIO! L’IDEA DI ANDARE A LETTO CON UN CONSANGUINEO DI UN MIO EX NON È UNA MIA FANTASIA EROTICA! Grazie mille per l’opinione che hai di me! Non dico dovresti prostrarti ai miei piedi,ma almeno evitare di rinfacciarmi il male che ti ho fatto e di insinuare tali perversioni! Che poi giocare all’innamorato ferito ti riesce male! In fondo sono stata solo un gioco per te,no? Era lei che aspettavi,giusto?” replicò quella. Daniele la fissò stizzito.
“ Tutto pur di non macchiarti l’aureola,Mendoza! Neanche ti rispondo,guarda!” ribatté mio marito irato.
“ Cami! Scusa! Ho fatto un po’ tardi,ma…” trillò mia cognata abbracciandola.
“ Hai incontrato l’uomo della tua vita. Conosco la solfa e non è il momento,Bea! Tu ti innamori tutti i giorni!” asserì quella. Daniele sorrise.
“ Sei arrabbiata con me? È perché ho fatto tardi? Sai che ero con Fabrizio? Ho una proposta per te,vuoi sentirla?” le domandò mia cognata.
“ No. Ad ogni modo,fai aspettare gli uomini,non me. 2 ore e 45 minuti di ritardo sono un po’ troppi! E in merito alla tua proposta,la risposta è no! Riguardo Fabrizio,l’uomo che ha aperto la lista dei tuoi partner sessuali,sai già come la penso: lui è il fedifrago,tu sei l’amante,la moglie la cornuta e questo è un gran casino! Gli uomini dicono tante cose,ma poi alla fine ti spezzano il cuore e basta!” rispose quella donna.
“ Credo sia più una cosa sessuale. In fondo anche tu e Daniele… Ahi! Devi smetterla di darmi i pizzichi!” obiettò Bea per poi gemere di dolore quando lei le pizzicò il braccio. Lei e Daniele cosa?
“ Impara a contare fino a 1000 prima di dire idiozie! Non esiste e non esisterà mai più nessun << io e Daniele >>! Ti chiedo solo di essere prudente!” ribatté quella stronza. Notai mio marito fissarla con rammarico. Il cellulare di quella squillò e si scusò prima di rispondere.
“ Roby,con tutti gli abiti che hai,devi usare i miei?...Con i consuoceri sono sfortunata: il padre di tuo marito è viscido; i genitori della tipa di tuo fratello non devono essere un granché se hanno tirato su quella ragazza; e per fortuna,Giulio somiglia a suo padre o tua sorella sarebbe rovinata e diseredata! E dopo aver divagato ti dico che non hai bisogno del loro consenso,amore. Sono loro a doverti ringraziare per averli onorati della tua presenza in famiglia!...Usa il punto luce con gli orecchini coordinati e il vestito color grigio acciaio! Fa risaltare la tua pelle e i tuoi capelli!...Raccolti. Hai un viso così bello!...Salutami Joseph e dà un bacio a Clizia!” le sentimmo dire. Mi aveva pure criticata!
“ Con Babi non è così melensa! Ecco perché è gelosa di sua sorella!” le fece notare mio figlio.
“ Non si amano mai tutti i figli allo stesso modo,Giulio,perché sono persone diverse ed hanno su di noi un impatto diverso! Roby è speciale ed è stata la mia ancora di salvezza! Anche per la tua fidanzata e per Junior darei la vita! Solo che io e Roby siamo più affini!” rispose quella lì. 
“ Ho trovato quello che cercavo in questo dannato centro commerciale e per caso ho incontrato tuo nipote,al quale ho spiegato caldamente di non potergli elargire consigli sul regalo per mia figlia,quindi se vuoi possiamo andare!” asserì quella sgualdrina rivolgendosi a Bea.
“ Spero di aver fatto la scelta giusta! E di trovare le parole adatte!” borbottò mio figlio. Quella sorrise intenerita.
“ Se la ami davvero,le parole verranno dal cuore. E piantala con le sopracciglia a tetto spiovente,Giulio! Non andrò a vedere il regalo in anteprima per poi darti un giudizio o un consiglio,sebbene la mia curiosità. Ti sentiresti condizionato dalla mia opinione ed invece certi regali sono istinto puro! Se il mio uomo facesse scegliere ad un’altra persona i regali per me,non la prenderei bene,anche se nel suo caso sarebbe meglio! Ma questa è un’altra storia. Oramai alea iacta est! Hai scelto e dietro non si torna!” rispose quella carezzandogli la spalla.
“ Speriamo bene! Ho scelto con il cuore,ma quando si tratta di Barbara mi sento un cretino! E a volte lo sono stato!” ribatté mio figlio.
“ Ammetterlo è già una gran cosa! Hai buon gusto e andrà tutto bene! A parte qualche caduta di stile,nella tua famiglia hanno buon gusto: tua nonna era una donna di classe,come tua zia Marcella,come tuo nonno…” asserì quella donna.
“ Quali sarebbero le cadute di stile?” chiesi.
“ Una caduta di stile mi ha appena rivolto la parola! O credi di conferire prestigio alla famiglia di Daniele? Sei riuscita a naufragare ad un’azienda con 25 anni di storia! Grazie a te fra casa sua ed un pollaio non c’è più molta differenza!” replicò quella stronza.
“ Sì,ho letto gli articoli sul tuo fallimento,ma solo come economista e non per godere dei tuoi insuccessi. E prima che inizi col sarcasmo: pure Guido toglie prestigio alla mia famiglia,ma non è un dirigente in azienda!” asserì quella interrompendo mio marito che stava per ribattere. 
“ Perché non è così? Non ti piace vedermi a pezzi? Vorrei capire perché mi odi tanto! Cosa ho fatto di grave!” obiettò mio marito collerico.
“ Non giocare alla povera vittima! Con me non attacca! Io non ti odio,ti disprezzo perché quando avevo bisogno di te non c’eri,troppo impegnato com’eri a rotolarti nel letto con altre donne! Quindi avrei preferito non doverti mai più rivedere in vita mia!” sbottò quella.
“ Mia sorella non ha preso di mia nonna,dunque! Andiamo bene! Comunque la ringrazio! I suoi figli sono fortunati ad averla come madre! È davvero un angelo! Sarebbe piaciuto anche a me,credo!” asserì mio figlio interrompendo Daniele nella sua replica e lasciando tutti basiti.
“ Ero troppo impegnativa e troppo monogama per divenire la signora Valencia! Io e Bea abbiamo da fare e tu devi tornare in azienda! Giulia è tutta sua madre,ma a livello di urla è peggio di suo padre e non vorrei diventassi sordo! Buon lavoro,figliolo! E tieni d’occhio Babi: evita che si riempia di dolci,che fanno male a lei e al piccolino!” replicò quella donna baciandogli la guancia.
“ Babi è una testarda e mi sa che l’ha ereditato da lei!” borbottò mio figlio. Quella ridacchiò prima di trascinare via con sé Bea. 
“ Compra tu il regalo. Ho da fare e non ho tempo da perdere con tali fronzoli!” sibilò Daniele sconvolto prima di andarsene di fretta.
 
“ Non avrei mai potuto immaginare che Giulio si sarebbe infatuato proprio della figlia di quella!” borbotto. È ciò che ha dato inizio a tutto!
“ Beh avrebbero potuto anche incontrarsi in un ristorante o per caso per strada! È stata imprudente!” mi rammenta. Questo lo sapevo da me!
 
[Mario]
“ Amore,che c’è? Se non  ti piace la culla che c’ha consigliato Daniele Valencia,non siamo obbligati a prenderla per le nostre nipotine! Ha solo dato un’opinione!” il mio migliore amico si rivolge a sua moglie.
“ No,è che…a Charlotte vuole davvero bene! E anche a tua sorella! Non l’avrei mai detto di uno come lui!” risponde Betty.
“ Erano così melensi anche da giovani,quindi non è la demenza senile!” scherza Armando facendola ridere per poi rubarle un bacio.
“ Confermo. Pure se li ho visti poco assieme,giacché dopo qualche tempo è subentrato Guido e…” m’interrompo notando Armando irrigidirsi.
“ Pensare che alla tua festa neppure voleva venire. Ho costretto io lui e Cami a farlo per salutarci prima che partissero! Da quella festa è nato il disastro. Fa bene ad odiarmi: sono stato la loro disgrazia!” commenta amaro Armando. Si sente in colpa come se avesse spinto lui Guido a rovinare il vestito della buon’anima di Margherita. Dopo di ché c’è stato l’effetto domino e nessuno si è potuto sottrarre a tale disastro!
“ Amore,non sei la disgrazia di nessuno,tantomeno di Valencia! Se non foste stati amici,non avrebbe avuto occasione di conoscere bene Cami e di innamorarsene! E per com’è felice ora di essersela ripresa e di avere con lei una figlia,credo odi solo Guido!” lo rassicura la moglie.
“ E me che ho scelto quella ditta di catering!” intervengo strappando loro un sorriso. Mendoza prende per mano sua moglie.
“ Se penso che abbiamo rischiato di finire pure noi così!” borbotta Armando. Betty gli pizzica la guancia strappandogli un lamento di dolore.
“ Così impari a dire sciocchezze!” lo redarguisce. Mia moglie ridacchia divertita. Il nostro domestico giunge in sala da pranzo.
“ Dottor Calderon,è arrivato il signorino Max!” mi comunica.
“ Lo lasci passare!” gli ordina mia moglie. Non mi aspettavo mio nipote fosse già in città! Poteva fare almeno una telefonata!
 
[Camilla Senior]
“ Deliziosa,amore mio!” mugugna Daniele assaporando la focaccia al rosmarino che ho preparato per farlo contento. Sta piacendo un po’ a tutti sebbene Susanna non sia stata molto attenta alla cottura! Le ci voleva solo il dilemma amoroso a renderla ancora più distratta in cucina!
“ È un po’ bruciata sotto per colpa mia,papà. Camilla mi aveva chiesto di darle un’occhiata mentre stava preparando il condimento per la pasta,ma mi è arrivato un messaggio su whatsapp di Dodo che ha fatto scalo a Madrid e mi sono distratta! Dovrà attendere una cifra di tempo per prendere il volo per Zurigo…è uno scandalo!” interviene Susanna. Il suo ragazzo fa una faccia seccata.
“ Tesoro,è buona lo stesso! Stai facendo grandi progressi! Fino a 2 mesi fa non sapevi neppure rompere le uova! E Junior che dice? Come mai ha chiamato te e non noi?” replica Daniele prima di bere un sorso d’acqua. Mi accarezza la mano sul tavolo. Intreccio le dita con le sue.
“ Stava leggendo un ebook per ingannare l’attesa,ma il suo Kindle era in agonia e quindi ha pensato di spegnerlo! Pare gli sia capitata di fianco una vecchia impicciona che gli ha narrato tutta la sua vita per 9 ore di volo! Aveva mal di testa!” racconta sommariamente la mia figliastra.
“ Il mal di testa per lui è una costante dopo i viaggi in aereo. È il mezzo di trasporto a fargli quell’effetto!” narro.
“ Camilla,la pasta è deliziosa e faccio il bis! E che avete deciso? Tu e papà farete la lista nozze?” mi domanda Giulio per cambiare argomento.
“ Grazie. Sì,abbiamo già adocchiato dei cuscini da pavimento stupendi. Sono perfetti sia da interno che da esterno!” rispondo.  
“ C’è molto da fare,ma avere un nido d’amore con la mia Cami mi rende entusiasta!” aggiunge Dan. Sorrido perdendomi nei suoi occhi.
 
Mancavano meno di 24 ore al matrimonio di Bob e quell’occasione significava rivederlo,trascorrere con lui gran parte della giornata,col suo odio,col suo rancore. Come se fossi stata io a rifiutare nostra figlia,alla quale non potevo dir nulla per non spezzare il suo povero cuore. Già si sentiva poco amata da Guido,non potevo permettere che scoprisse di essere stata ripudiata da suo padre,l’uomo a cui somigliava tanto,ma che non voleva neppure vederla! Disprezzata da 2 padri…un record! Come avevo potuto sbagliarmi tanto? Credevo mi amasse!
“ Mamma,sei ancora lì? Giulio è arrivato? Non posso chiudere Babi nel camerino!” la voce della mia primogenita mi riportò alla realtà.
“ Puntuale come Maria Beatrice. Questo ragazzo è peggio della zia! Amore,pazienta un secondo,ok? Appena termino con Giulio ti mando un sms!” replicai prima di riagganciare. Sentii un dito picchettarmi sulla spalla.
“ Alla buon’ora! Ancora un po’ e…” m’interruppi quando mi accorsi che non era Giulio,ma Daniele. Era dannatamente bello come al solito!
“ Ah…sei tu! Non c’è proprio modo di evitare te e le tue cattiverie,giusto?” esordii acida.
“ Se frequenti i posti che frequento io,la vedo difficile! Aspetti tua cognata anche stavolta?” mi chiese. Scossi il capo.
“ Di nuovo Bea? Se riesci ad insegnarle ad arrivare in orario,ti faccio una statua!” esclamò. Sorrisi.
“ No,dopo una vita di tentativi,mi arrendo. Aspetto Giulio. E non gridare o ti becchi un ceffone! Vuole solo un consiglio,sebbene gli abbia suggerito di domandarlo a te,che sei suoi padre!” risposi. Si mise a sedere di fianco a me. Il suo profumo mi fece tremare le gambe.
“ Prego! Accomodati pure!” esclamai beffarda tamburellando le dita sul tavolo per l’agitazione. Mi rivolse un ghigno sarcastico.
“ Un consiglio… Non è un regalo qualsiasi,non è così?” mi domandò. Scossi il capo.
“ Quando era piccolo mi parlava di tutto. Non muoveva un passo senza il mio sostegno. Ho bisogno di qualcosa di forte!” borbottò.
“ Anche Roby quando era bambina mi parlava di tutto ed ora agisce di testa sua,Daniele. Sono adulti! E poi qualcosa di forte a quest’ora? Non sarebbe meglio un caffè,visto che non è neppure l’ora di pranzo?” obiettai.
“ Signora Camilla,scusi ma… E tu che diavolo ci fai qui?” esclamò mio genero per poi accorgersi della presenza di suo padre.
“ Passavo da queste parti!” borbottò Daniele.
“ Ma guarda un po’! La localizzi col GPS o che? Possibile che tu non riesca a gironzolare a più di 100 metri da mia suocera? Vuoi che suo marito faccia emettere un ordine restrittivo nei tuoi riguardi?” lo aggredì Giulio. Ci mancava solo che si intromettesse Guido!
“ Giulio,tuo padre non ha fatto nulla di male e non è ancora nato l’uomo in grado di decidere chi posso incontrare o no! Per una coincidenza ci siamo incontrati e dovresti vedere in ciò un segno del Cielo. Perché non gli parli? Tuo padre è molto romantico! Organizza delle belle sorprese…tua madre te ne avrà parlato!” intervenni. Daniele scosse il capo prima di passarsi una mano sulla fronte lasciandomi basita. Non aveva mai fatto sorprese a Patrizia? Per gli ottant’anni di mia madre non era impegnato ad organizzare una sorpresa per quella strega?
“ Come no! Aisha è una di quelle sorprese! Conoscendo la propensione al dramma di mia madre,sarà felice di riceverla a braccia aperte! Magari armata di mannaia! Sono le uniche sorprese di mio padre a mia madre,se togliamo gli insulti!” rispose mio genero sarcastico.
“ Aisha è una ragazza in gamba. Tua madre dovrebbe essere lieta di accoglierla come figlia! Io lo farei!” replicai. Daniele prese a fissarmi.
“ Ora che è arrivato vostro figlio,volete ordinare?” ci chiese il cameriere interrompendo la risposta di Giulio.
“ Un caffè amaro e una brioche alla crema senza zucchero a velo,grazie!” asserì Daniele arrestando il mio tentativo di chiarire l’equivoco.
“ Cappuccino con latte tiepido e poca schiuma. E un muffin ai mirtilli senza glassa,grazie!” ordinai come un automa.
“ Un tramezzino prosciutto e funghi e un succo di pompelmo,grazie!” scelse mio genero. Il cameriere si allontanò con le ordinazioni.
“ Fai colazione col salato?” gli chiesi divertita. Come sua nonna e Roby!
“ No,è uno spuntino. Le dicevo che sono contento di non essere stato l’unico seme di mio padre con un cervello ed un’etica. Però immagini un altro fratello col carattere di mio padre e il senso dell’orientamento di zia!” rispose Giulio facendomi tossire. Aveva descritto Roby!
“ Magari questo fratello potrebbe avere altri pregi: tenacia,intelligenza,fiuto negli affari,dolcezza… Il carattere di tuo padre non è malvagio. Ed è sempre meglio avere carattere che non avere spina dorsale e nascondersi dietro un dito!” obiettai.
“ Se allude alla mancata sfrontatezza di Babi,mi piace così! E le assicuro che ha la scorza dura!” si offese Giulio. Era stizzoso come il padre!
“ Non alludevo a Babi. Scatti come una molla per difenderla! Hai mai pensato di prendere una camomilla? Stavo solo dicendo che tuo padre non è il demonio. Ha i suoi difetti e i suoi pregi! E a quanto pare,alcuni dei suoi difetti li hai ereditati tu! Spero tu non abbia tali scatti pure con Babi o in casa vostra adopererete spesso le galosce visto che Barbara piange anche se si urla un po’ di più. È sempre stata così!” risposi.
“ Ora siamo soli: che ne pensi di Roby? Prime impressioni a caldo su di lei!” esclamai curiosa. Si assomigliavano molto!
“ Non è malvagia. Un caratterino non male. Andrebbe presa a piccole dosi! Mi è simpatica. In generale sembriamo parlare la stessa lingua anche a livello di idee. Anche Junior è molto cordiale,gentile. Roby è fortunata! Avessi avuto io dei fratelli così,invece che Susanna!” rispose.
“ Posso solo chiederti di evitare smancerie alla pancia di Barbara in presenza di Roby?” gli chiesi. La mia bambina stava ancora soffrendo!
“ Mi scusi. Cercherò di evitare in futuro. Babi mi ha detto e mi dispiace tanto per lei!” risponde.
“ Come mai? Che l’è successo?” domandò Daniele. Ora gli importava di una figlia che aveva ignorato per anni?
“ Non ti riguarda. Roby non è affare tuo e non ha di certo bisogno della tua pietà!” risposi aspra. Il cellulare di Giulio squillò.
“ Piccola,sono in giro!...Mangia qualcosa e non ti stressare,amore!...Ti amo da morire!...Dille che conosco un ottimo dentista,visto che le si stanno cariando i denti e salutamela!...Un bacio grande,principessa!” gli sentimmo dire. Daniele non faceva che muovere la gamba irritato.
“ Roberta era con lei e mi ha accusato di farle cariare i denti! Avendo conosciuto anche Roberta,mi sembra che lei e Roby vi assomigliate moltissimo,mentre Babi è così delicata…” borbottò Giulio. Roberta assomigliava più a Daniele,a dire il vero!
“ Babi ha il carattere di mio padre con la mia sensibilità!” risposi. Beccai Daniele a fissarmi e lo guardai interrogativamente.
“ Non c’avevo mai pensato alla somiglianza di tua figlia con Roberto! Hai ragione: è pacata come lui,ma sensibile come te!” bofonchiò.
“ Due complimenti alla mia ragazza? Sei certo di star bene?” gli domandò beffardo Giulio. Lo fulminai con un’occhiataccia.
“ Era un’asserzione,non un complimento! La tua ragazza per andarmi a genio dovrebbe cambiare geni paterni!” borbottò Daniele. Magari!
“ Credo sia così timida perché è come se fosse nata figlia unica! Fra lei e Roby ci sono 16 anni di differenza,fra lei e Junior 11. C’è stato un lasso di tempo in cui Junior e Roby hanno giocato assieme o hanno vissuto delle tappe assieme,mentre con Babi no. Mentre Roby cominciava l’università,Babi sapeva a stento pronunciare 200 parole; mentre Junior affrontava la maturità,lei cominciava le elementari. Aveva solo le sue amichette di scuola perché i suoi cuginetti erano a 16 ore d’aereo. E anche con i ragazzi è sempre stata così timida!” narrai a Giulio.
“ Alt! Stop! Non mi dica altro dei suoi rapporti con l’altro sesso! Non voglio sapere del suo primo bacio o finirei per cambiare i connotati a quello stronzo!” mi fermò. Ridacchiai divertita.  
“ Si è pentita di aver aspettato troppo tra Junior e Barbara?” mi chiese. Mi ero pentita di molte cose,ma la mia vita era quella purtroppo!
“ Le cose non sarebbero dovute andare così. Ma passiamo oltre e a quando le darai quest’anello! Mesiversario?” replicai.
“ Il 26 sarebbero 4 mesi. Però con i segreti da tenere a Babi non sono molto bravo. Quando mi guarda,non riesco a non dirle la verità! Non riesco a resistere 3 giorni con quest’anello in tasca. E poi potrebbe scovarlo in un cassetto!” rispose. Io e Daniele ci guardammo negli occhi.
“ Andiamo avanti che Babi e Roberta mi aspettano. Sai quanto può essere pressante Roby? Beh spero non ti tocchi scoprirlo oggi!” ribattei.
“ Che le dico? Come posso… insomma l’è già successo di…?” farfugliò Giulio.
“ Lascia parlare il tuo cuore! Figliolo,fra 50 anni ricorderai con tenerezza tali attimi!” replicai. Daniele s’irrigidì.
“ Dovrei prepararmi un discorso?” mi domandò Giulio dopo che il cameriere ci ebbe portato le ordinazioni.
“ Discorso? Ti hanno eletto Presidente della Repubblica? Giulio,dimmi una cosa: perché sei innamorato di Babi?” replicai pazientemente. 
“ La stessa domanda che mi faccio io!” borbottò Daniele. Lo ammonii con lo sguardo.
“ Lei è tutto ciò che ho sempre voluto: è bella,intelligente,dolce,spiritosa,generosa,interessante,creativa. Non ho mai conosciuto una ragazza simile. Quando è quasi caduta a quel cocktail,è come se si fosse squarciato il velo che avevo dinnanzi agli occhi,capisce?” si sfogò. Annuii.
“ Dillo anche a lei. Ed armati di un pacco di fazzoletti formato famiglia! Ultimamente piange più del solito! Io…io ora devo proprio andare! Roberta e Barbara mi aspettano! Conosci anche tu Robertina e sai com’è fatta!” farfugliai.
“ Robertina? La chiama davvero così nonostante l’età ed il carattere dominante?” scherzò mio genero. Alzai gli occhi al cielo divertita. Mi alzai ed estrassi dal portafogli una banconota, ma Daniele mi fermò.
“ Lascia stare. Faccio io! E poi non hai mangiato nulla!” asserì. Annuii.
“ Ci vediamo domani!” li salutai per poi andar via quasi volando. 
 
“ Con te potrei vivere anche in una baracca in mezzo al nulla,amore!” soffio sulle sue labbra stringendomi a lui. Mi bacia sfiorandomi il viso.
“ Questo si era già capito,Camilla,o col cavolo che saresti venuta a vivere in questa casa variopinta!” sghignazza Giulio. Ridacchio.
“ Menomale che ci sei tu a tirarci su il morale,figliolo!” replica sarcastico Daniele piuttosto divertito prima di carezzarmi i capelli.
“ Meriti di più. Meritiamo di più,soprattutto dopo tutto ciò che abbiamo passato e che io ti aiuterò a dimenticare!” mi sussurra coccolandomi.
“ Piuttosto,tesoro,hai visto che l’anta della cassettiera all’ingresso per poco non ci restava in mano stamani?” replico baciandogli il mento.
“ Sì,tocca farla riparare o cambiarla. Sono passati più di 60 anni da quando i miei la comprarono,amore! Ormai il legno sarà andato a farsi benedire! Mi dispiace,ma mi sa che ci tocca sostituirla!” afferma giocando con le mie dita. Quella cassettiera è sempre stata lì da che ricordo.
“ Per me era << la fortezza delle caramelle >> quando ero bambina!” ricordo carezzandogli i capelli. Annuisce con un sorriso.
“ Se volete vi aiuto io a scegliere cosa aggiungere nella lista!” squittisce Bea. Io e Dan ci fissiamo terrorizzati da tale prospettiva.
“ Babi,noi dovremmo dirti una cosa!” esordisce Daniele approfittando della presenza della famiglia a farle da cuscinetto per questa notizia.
“ Non mi accompagni più all’altare perché ti ho quasi azzoppato?” domanda mia figlia delusa. Daniele ridacchia divertito.
“ Mi sembra esagerato. Non riguarda le vostre nozze. Non c’è modo morbido per dirtelo…Roby ha messo Guido in condizione di dimettersi e credo proprio lo farà o rischia peggio che un licenziamento!” afferma Daniele sondando la reazione di Babi.
“ Perché?” domanda Giulio. Barbara è ancora a bocca aperta non pronunciando neppure una sillaba.
“ Ha agito condotte immorali a livello sessuale! E non chiedere di più perché non voglio parlare della sessualità di quello! ” risponde Dan.
“ Inaccettabili? C’entra una minore?” chiede Giulio.
“ Giulio,a me non importa nulla di questa storia. Ho già tollerato sufficienti scoperte in questi 2 mesi! Roby è una donna giusta e dev’esserci un motivo,quindi ha fatto bene!” esplode mia figlia.
“ L’ha presa meglio del previsto!” mi sussurra il mio tesoro. Annuisco.
“ Bea,ho controllato il tuo conto per tentare di rimediare ai tuoi disastri. 2 milioni li prelevo io e li investo!” asserisce Daniele.
“ Ma così resterò in rosso!” obietta mia cognata.
“ No,così ti eviterò di finire alla mensa dei poveri! Ci penserà Nicola Mora a risollevare le sorti delle tue finanze! Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti ad amministrare il denaro o finirai in mezzo ad una strada! Io non posso farlo perché ho poco polso con te!” le risponde il mio amore.
 
[Asia]
La cena sta procedendo in modo quasi normale fino a quando il cellulare di mia nuora squilla. Aisha aggrotta le sopracciglia con una palese sorpresa nello sguardo prima di rispondere.
“ Daniele,è successo qualcosa?...Sì,tutto bene!...Te lo passo,ma solo se mi spieghi di cosa vuoi parlargli!...Finanze? Davvero?...Sì,te lo passo!” le sentiamo dire prima che passi il suo cellulare a mio marito. La fissa per qualche secondo basito prima di portarselo all’orecchio.
“ Buonasera!...Sì,va quasi tutto bene!...Ah! Sì,sono un po’ pochi,ma possono essere tranquillamente investiti in più settori!...Ed è meglio investirli che farli finire nelle tasche di qualche chirurgo ad opera di sua sorella!...Appunto! Sarebbe capace di rifarsi pure i lobi delle orecchie e non mi pare il caso!...Ah se li è già rifatti!...Perfetto!...Riferirò!” gli sentiamo dire.
“ Dice che vi aspetta dopo per il dolce!” comunica Nicola a Carlos ed Aisha.
“ Che voleva da te?” gli domanda nostro figlio.
“ Chiedermi di aiutare sua sorella a non finire in miseria. Vuole che investa i pochi spiccioli che le sono rimasti per evitare che si rifaccia qualcos’altro! In pratica dovrò mettere sotto chiave il patrimonio di Maria Beatrice Valencia per evitare che sperperi tutto!” spiega Nicola.
“ E perché proprio tu,papà?” domanda Pilar. Mio marito si stringe nelle spalle.
“ Forse perché lui e Camilla hanno perso ogni speranza di farla diventare parsimoniosa. Ha le mani bucate! Spende e spande come una pazza! È come una bambina e a Daniele fa tenerezza. Fa il burbero pure con lei,ma non riesce a darle delle regole,quindi ci vuole qualcuno che le chiuda i cordoni della borsa o finisce che non avrà più soldi!” le risponde Aisha rassegnata e divertita.
“ E questo qualcuno sarei io? Se non ci riesce tuo padre,perché dovrei riuscirci io?” obietta Nicola con una certa cognizione di causa.
“ Perché non è tua sorella,per fortuna! Questa disgrazia è toccata a lui! E perché se sono qui e vi ho dato modo di spiegarvi è per merito suo! Ha perorato la vostra causa!” risponde mio figlio lasciando tutti senza parole.  
“ Perché?” gli domanda Aisha.
“ Ha dei rimpianti con i tuoi nonni,amore mio!” le risponde Carlos. Anche Daniele Valencia è umano!
 
[Max]
“ Buonasera a tutti!” esclama una ragazza dai capelli corvini e dal fisico statuario accompagnata da un ragazzo biondo. Alla faccia! La piccoletta che stava con mio cugino sarebbe questo gran pezzo di donna?
“ Giulia,ti ricordi di Max? Max,lei è la figlia di Armando e Betty e lui è Jean Lou Doinel Valencia,il suo fidanzato!” ci presenta zio Mario.
“ Piacere. Maximilian Wimmer Calderon. Giulia,sei diventata uno splendore!” esordisco.
“ E tu sei sempre il solito Casanova!” ribatte lei a tono. È sempre stata così!
“ Mio cugino non avrebbe dovuto lasciarti!” replico.
“ L’ho lasciato io. Ora se la piantiamo con i convenevoli,dovrei annunciare la riunione di domattina!” risponde.
“ Proprio domani? Come minimo penserà che l’ho fatto apposta per dargli buca!” borbotta suo padre. La moglie di lui ridacchia divertita.
“ Spero tu fossi così ansioso anche durante i nostri appuntamenti o diverrò gelosa di tuo cognato!” scherza lei ricevendo di risposa un bacio.
“ Quale cognato?” domanda mio zio.
“ Calderon,per fortuna,ho una sola sorella e l’uomo della sua vita è uno solo da quando era bambina. L’avevo invitato a colazione per parlargli di Junior. Non mi piace che a 35 anni suonati sia ancora una mina vagante!” risponde Armando Mendoza.
“ Babi ha avuto un’idea e vogliamo presentarvela. Diciamo che è un’idea in carne ed ossa che verrà domani in Ecomoda!” interviene Giulia.
“ Comunque,Armando,tuo nipote non è mica vecchio?! Ha ancora tutta la vita per divertirsi prima di diventare un maritino perfettino o peggio un papà amorevole!” rispondo ammirando di sottecchi le gambe di Giulia. Quel poveretto ha solo 2 anni meno di me e vogliono sistemarlo!
 
[Cassandra]
“ Non l’ha ancora rintracciata?” chiedo a mio marito. Suo fratello è un disastro! Forse ha un figlio e non ne ha ancora parlato con Susanna!
“ Si vede che Susan ricorda bene quanto mio fratello sia entusiasmato dalla caccia,amore mio! Si nega! E ad andarci di mezzo è quel povero bambino! Jorge dice che ha gli occhi di nostra madre e i miei!” risponde poggiando la testa sul mio petto. Gli accarezzo i capelli.
“ Un futuro latin lover!” ammicco facendolo ridere. Un bambino con gli occhioni di mio marito…di sicuro sarà bellissimo!
“ Sempre che ce l’abbia un futuro quando la tua amica lo saprà!” borbotta.
“ Dai,non è mica Erode?! Certo non la prenderà bene!” replico.
“ E del fratellastro ti ha più parlato?” mi domanda interessato. Crede ancora ci sia qualcosa fra i due e comincio a pensarlo anch’io!
“ No,ma continua a lamentarsi di Jorge e forse non ha torto! Avrebbe dovuto dirle prima di avere una ex col suo stesso nome! Non dev’essere facile per Susanna! È facile che si domandi nell’intimità se Jorge evochi il suo nome o quello dell’inglesina!” rispondo.
“ Intimità? Jorge non la tocca da prima che partisse per Londra e lei non è mai stata una suora,quindi c’è qualcosa che non va!” obietta. Già!
 
[Guido]
Percorro l’orlo del bicchiere con la punta dell’indice. L’ultimo whisky decente della mia vita,visto che da oggi in poi non potrò più permettermi neppure quello. O la disoccupazione o la galera…bella prospettiva di vita!
Analizzando la mia vita,non posso che affermare che da quando mi sono imbattuto in Margherita Mendoza e Daniele Valencia la mia vita è andata a rotoli. Loro con la loro spocchia,la loro dannata puzza sotto il naso,la loro arroganza,la loro tracotanza... hanno rovinato la mia vita.
Credevo che,dopo la separazione da Camilla per via del becchino,avrei avuto i miei figli dalla mia parte ed invece,nonostante la riluttanza iniziale,ora sono entrambi pappa e ciccia con quel pezzo di merda lasciandomi al mio destino!
 
Arrivammo in soggiorno e mi accomodai sul divano succedendo di qualche attimo i consuoceri di Camilla con annessi rispettivi partners. Dopo poco arrivarono anche lei e quel becchino che si portava a letto. Continuavano a stare appiccicati come due chewingum!
Quello mi guardò disgustato prima di dirigersi mano nella mano con Camilla verso l’altro divano. Possibile che non riuscissero a fare a meno di toccarsi e di sorridere come fossero sotto effetto di droga?
“ Amore mio,aspetta! Fatti aggiustare un po’ la cravatta!” esclamò mia moglie. Quello se l’attirò addosso per baciarla,ma perse l’equilibrio e caddero sul divano. Lui seduto e lei addosso a lui. Ridacchiarono per poi guardarsi negli occhi.
“ Mi sei mancata,scricciolo!” le confessò quello. Camilla gli carezzò la guancia prima di fiondarsi fra le sue braccia.
“ Tu di più! Però,per fortuna,ora siamo insieme,amore!” rispose lei stampandogli un bacio sulle labbra. Lui la fece accomodare sulla sua coscia prima di carezzarle i capelli e baciarle il capo. A farli staccare fu un colpo di tosse proveniente dall’uscio del soggiorno. Era stato mio figlio,appena giunto con la sua ragazza ed evidentemente nauseato da tale scenetta.
“ Buonasera! Papà,come ti senti?” esordì. Camilla si alzò dalle gambe di quello per accomodarsi di fianco a lui tenendogli la mano.
“ Stavo meglio qualche ora fa! Accomodatevi!” risposi in un mugugno.
“ Quando torna mia madre e sparisce il clone con annessi ospiti?” chiese mio figlio. Sghignazzai.
“ È nostro ospite da 40 anni! Finirei per sentirne la mancanza se sparisse!” borbottai beffardo. Camilla e quello mi trafissero con lo sguardo.
“ L’unico ospite qui sei tu,visto che io e Dan stavamo assieme quando tu ti davi ancora da fare con la mano destra! Sei tu quello di troppo! Junior,sii rispettoso! Dan,lei è Brigitte,la ragazza di Junior. Lui è Daniele Valencia,il mio compagno ed il papà di Roby!” esclamò Camilla.
“ È colui che mi ha dato del cafone,che è piombato a casa dello zio ad un orario inadatto battibeccando col padrone di casa,con sua moglie e con me solo per vederti!” rispose Junior prendendo posto di fianco a lei. Brigitte lo imitò accomodandosi alla fine del divano di fianco a lui.
“ Che poi vorrei capire…lasciamo stare!” borbottò mio figlio.
“ Cosa vorresti capire? Perché amo tua madre?” gli domandò quello.
“ No. Mia madre è una donna meravigliosa e mi lascia perplesso più il motivo che può aver spinto mia madre ad innamorarsi di lei! Lei non ha altri obiettivi nella vita che non siano stare appiccicato a mia madre?” sbottò mio figlio. Camilla si passò una mano sul viso.
“ In realtà tutti i miei obiettivi includono anche la presenza di tua madre nella mia vita,la sua felicità e la sua serenità. E se mi fai questa domanda deduco tu non sia né sia mai stato innamorato o non me lo chiederesti! In merito alle tue perplessità,concordo: neanch’io so cosa la spinga ad amarmi tanto!” rispose quello. Camilla gli baciò la guancia.
“ Se inizio a elencare tutte ciò che mi ha fatto innamorare sempre più di te,facciamo notte! E tu,Junior,smettila!” intervenne Camilla. Sbuffai.
“ Certo che non è stata proprio una trovata geniale scippare la moglie di un altro guastando così 2 matrimoni in un colpo solo!” commentò Brigitte. Quello stronzo e Camilla la fulminarono con un’occhiataccia e fu l’arrivo di Alina ad interrompere la loro replica.
“ Vi porto qualcosa?” chiese. Aveva accorciato di qualche centimetro la divisa e mi fermai a fissarle le cosce.
“ No! In compenso potrebbe imparare ad usare la lavatrice perché il programma adoperato deve averle fatto accorciare la divisa! Vada subito a cambiarsi che questo non è uno strip club né il set di un film pornografico! E prima che tiri fuori sciocchezze: anche se non abito più qui,la pago ancora io,quindi qui si fa come dico io!” rispose Camilla urtata dagli sguardi della cameriera sul becchino. Alina restò a fissarla.
“ Prima l’attesa alla porta,ora non scatta a cambiarsi quando la rimproveri…amore,non sarà un po’ sorda? Ed io che mi lamentavo di Anita che ha avvelenato la tua serata con quel salmone immangiabile! Ha sentito? Vuole il bacio della buonanotte? Vada a vestirsi e ringrazi la sua buona sorte perché se fosse stata la mia domestica a quest’ora sarebbe a spasso!” borbottò quello prima di redarguire Alina,che si dileguò.
“ Nulla sarà mai più fastidioso dei decibel di Patrizia! È stato quello il peggio della serata a casa tua,amore! Anche se l’epilogo è riuscito a cancellare quella specie di allarme antincendio! Ad ogni modo,Alina ti ha messo gli occhi addosso da quando sei qui!” rispose Camilla.
“ Peggio per lei! Si vede che non sa che saresti capace di cavarglieli! E poi io amo te e le altre donne per me non esistono! In merito allo scippo,signorina,Camilla è stata più che felice di lasciarsi << scippare >> ed io di << scipparla >> quindi direi che i nostri matrimoni non erano propriamente felici!” ribatté quello prima di rivolgersi a mia nuora.
 
A fomentare la mia collera è la foto che mi compare nella Home di facebook. Foto in cui è taggata mia figlia. Una foto di tutti loro assieme come fossero una dannata famigliola del cazzo,una famiglia da pubblicità! Quel figlio di puttana che non ha mai fatto il padre in vita sua doveva cominciare proprio ora e con i miei figli,maledizione!
 
[Jean Lou]
La risatina compiaciuta di Giulia mi innervosisce più delle occhiate lascive che quel tipo le ha rivolto. Le fissava le gambe come fossero quelle di una statua ignorando completamente che fosse in mia compagnia. Se non fossimo stati a casa dei Calderon,l’avrei conciato per le feste!
“ Amore,ti prego! Ha 12 anni più di me!” protesta leggermente compiaciuta dalla mia gelosia. C’è poco da lusingarsi di ciò perché se quello dovesse tornare a fare il provolone,finirebbe per scoprire che di pazienza ne ho poca (forse per una leggera somiglianza con zio Daniele!).
“ Ricordalo a lui. Ti spogliava con gli occhi!” borbotto. Mi mordicchia delicatamente il labbro inferiore.
“ L’unico che può spogliarmi e che lo farà per il resto della vita sei tu! Max è fatto così!” replica allacciandomi le braccia al collo.
“ Se lo giustifichi fai peggio!” obietto. Sospira seccata incrociando le braccia al petto.
“ Ho capito: stasera vuoi discutere! Che vuoi che faccia,Jean? Che me ne vada in giro col burqa? O forse anche quello esporrebbe troppo del mio corpo e qualcuno potrebbe invaghirsi dei miei occhi? Quando fai così sembri mio padre!” sbotta. Scuoto il capo con evidente disappunto.
“ Il quale con me all’inizio era un cerbero,mentre a quel cretino non ha detto nulla!” osservo.
“ Perché << il cretino >>,come lo chiami tu,lo conosce da quando portava i pannolini! E poi lo sa che io amo te! Ti prego,amore mio,Max lavorerà con noi e non voglio che questo ti mandi in crisi,visto che non hai nulla meno di lui e che io amo te. Stiamo per sposarci,ricordi?” risponde carezzandomi il viso. Susanna rimpiazzata dalla sua versione al maschile…andiamo bene!
“ Ma se non vuole divenire un puzzle è meglio che tenga gli occhi,le mani e tutto il resto lontano da te!” borbotto cingendola forte.
 
[Jorge]
Sembra San Valentino! L’unico accoppiato e non degnato pure di un’occhiata dalla sua ragazza sono io: mio suocero e la compagna sono intenti ad tubare; alla fine del sofà c’è la figlia di lei affaccendata a amoreggiare con Giulio; al centro Carlos e la sorellastra di Susanna stanno sfogliando un giornale di non so cosa assieme alle zie di Susanna; e la mia ragazza è seduta su una poltroncina presa da quella palla di pelo neppure sua! Da quando ha scoperto che la mia ex si chiamava come lei è scoppiata la guerra mondiale fra noi due!
“ Ecco! Questo mi piace! Tu che dici,Camilla?” domanda la rossa alla sua matrigna passandole il giornale. Quella donna lo esamina.
“ Tesoro,è stupendo,ma è grande per una bavetta! Andrebbe ricamato su un lenzuolo come questo!” obietta passandole uno scatolino.
“ Camilla,è bellissimo! L’orlo color verde menta è stupendo! Grazie!” esclama la rossa abbracciandola dopo aver scartato il regalo.
“ L’abbiamo scelto io e tuo padre qualche giorno fa. Visto che non si sa ancora il sesso!” risponde la compagna di mio suocero.
“ A me piacerebbe un sacco imparare a ricamare. Tu hai imparato da tua madre?” replica lei. La compagna di mio suocero ridacchia.
“ No. Mia madre non era molto portata per i lavori manuali. Ho imparato da tua nonna. E comunque,mi piacerebbe insegnarti e darti una mano con il corredino di gamberetto! E poi almeno potrai aiutarmi a ricamare i sacchetti per le mie nozze. 350 non sono una passeggiata ed il tempo è poco! Secondo te dovrei optare per i petali o dei coriandoli bianchi da lanciare fuori la chiesa?” ribatte la signora Camilla.
“ Se mi insegni,posso aiutarvi anch’io,Camilla!” si offre la mia ragazza continuando a giocare con quel sacco di pulci.
“ Ok. Due delle mie damigelle che mi aiutano…sono fortunata!” scherza lei facendole ridere. La compagna di mio suocero ha scelto la rossa, Susy,Clizia e la signora Maria Beatrice come damigelle per le loro nozze. Chissà che ne penserà mia suocera di tutto questo!
“ Io ti aiuterei volentieri,ma poi non mi guarderesti allo stesso modo,amore!” asserisce mio suocero. La sua compagna ride prima di baciarlo.
“ Ti sottovaluti se credi che basti tanto poco per farti perdere fascino ai miei occhi!” replica lei fra un bacio e l’altro sulle sue labbra.
“ Io e Babi ci siamo innamorati delle vostre fedi e vorremmo qualcosa di simile. Roby si è offerta di regalarcele!” esclama Giulio.
“ Le comprammo a Chia. Possiamo andarci domani in pausa pranzo tutti e 4. Non so se quella gioielleria ci sia ancora,ma possiamo fare un tentativo. Roby è stata molto dolce a scegliere questo regalo di nozze per voi!” risponde suo padre.
“ E non sai cosa regalerà a noi!” allude la sua compagna.
“ Non mi piace il vostro fare comunella tagliandomi fuori!” borbotta mio suocero.
“ Veramente stiamo solo organizzando una sorpresa per l’uomo più importante della nostra vita!” obietta la sua compagna ricevendo un bacio.
“ Sarà uno spasso posizionare 350 invitati giacché ci sono persone che si odiano,altre che hanno un passato sentimentale!” decreta la rossa.
“ Lo so. È che avendo lavorato al ministero,ho avuto modo di intessere molti rapporti amicali e non posso invitare l’uno senza invitare pure l’altro! Devo persino sorbirmi Uribe e consorte. Spero che per quel giorno divorzi o che la imbavagli! Ha offeso Cami quella stronza e dovrà partecipare alle nostre nozze! Tu però devi promettermi di non stancarti per nessun motivo al mondo!” risponde mio suocero.
“ Io e gamberetto siamo contenti di organizzare il matrimonio dei nonni,ma se vuoi lascio tutto nelle mani di tua sorella!” ribatte la figlia spaventandolo. Così il poveretto si ritrova a festeggiare carnevale più che il suo matrimonio!
“ Se lo minacci così,alle nozze non c’arriva!” scherza Giulio beccandosi una cuscinata da sua suocera,che si stringe mio suocero.
“ Quindi non mi odi più!” ne deduce mio suocero rivolgendosi alla figlia.
“ Diciamo che c’è di peggio che avere te come padre!” borbotta quella.
“ Ad ogni modo sarebbe carino scrivere sotto la mongolfiera il nome del nascituro. In modo che abbia la sua copertina da conservare per sempre. Roby,Junior e Babi hanno ancora le loro!” intervenne la compagna di mio suocero.
“ Camilla,però a mettere su carta la scritta ci pensi tu,vero? Hai più fantasia di me!” replica la rossa. Il cellulare di Susy fa un suono strano.
“ Una videochiamata di Dodo!” annuncia. Ecco…mi mancava il suo nome nell’ultima ora!
“ Nana,mi senti? Sono appena atterrato e sto aspettando nostra sorella,come al solito in ritardo,lì come va?” esordisce la voce di quello.
“ Bene! Siamo ancora tutti insieme. Papà e Camilla si sposano il 12 aprile,lo sapevi?” replica la mia ragazza inquadrando pure la cagnetta.
“ No,ma prima si sposano e meglio è. Con quei due cospiratori a piede libero,è meglio fare in fretta!” risponde quello.
“ Tu…la vedrai a breve? Hai già pensato ad un discorso?” domanda Susanna in tono strano.
“ Non vedo l’ora di farmi spappolare i timpani! Nostra sorella sarà in fibrillazione! E niente discorso,Nana! Non mi hanno eletto Presidente della Repubblica! Spero solo non si metta di mezzo pure mio padre! Non ce la posso fare!” risponde quello facendola ridere.
“ Immagino! Volevo parlarti dei modelli,ma possiamo sentirci dopo!” ribatte la mia ragazza.
“ Dammi un paio d’ore e ti contatto su Skype! Ti lascio perché il mio telefono sta morendo e vedo Roby. Sono stato fortunato: Joseph al primo appuntamento l’ha attesa un ora e mezza. Stavo per fargli la carità! Ci sentiamo dopo,Nana! Un bacio!” replica quello lì. Susanna ridacchia.
“ Tanto io resto qui che Lucky è depressa! Un bacio anche a te!” risponde Susanna prima di chiudere.
“ Che vuol dire che resti qui?” domando irritato alla mia ragazza.
“ Che dormo qui. Lucky ha bisogno di sentirsi coccolata! E poi gli animali sono terapeutici ed io ne ho bisogno. Sai non è bello scoprire di non essere la sola Susanna nella vita del mio ragazzo!” risponde acida. Alzo gli occhi al cielo.
“ Susan fa parte del passato,maledizione! Sono anche disposto a fartela conoscere,se proprio ci tieni!” replico.
“ Scusa,ma dopo l’esperienza dei miei ho preso a dubitare che possano essere considerati archiviati temi su cui si è reticenti!” ribatte.
“ Un’ora e mezza? Quel poveretto l’ha aspettata un’ora e mezza?” domanda mio suocero alla sua compagna interrompendo una mia replica.
“ Sì,tesoro. Ma non batterà mai i record di tua sorella,amore mio!” risponde lei. Andiamo bene!    
 
[Roberta]
“ Mi aspetti da tanto?” domando a mio fratello contrita prima di abbracciarlo. Lui ricambia quella stretta baciandomi la tempia.
“ Oramai ci sono abituato. Avevi preso sonno,vero?” replica mentre ci incamminiamo abbracciati verso l’uscita dell’aeroporto.
“ Era un sogno strano: eravamo io,la mamma e papà. Lui mi spingeva sull’altalena ed io ero bambina. Forse ho mangiato pesante!” borbotto.
“ Anche perché adesso a Daniele si spezzerebbe la schiena nello spingerti sull’altalena!” scherza beccandosi uno scappellotto da parte mia.
“ Almeno non ho sognato di nuovo di vederlo sparire dalla mia vita!” mugugno fra me e me. È stato l’incubo più brutto della mia vita.
 
Entrai in cucina della dependance dove alloggiavano i miei e trovai mia madre al tavolo con gli occhi gonfi e lucidi. Non la vedevo così da prima che ritrovasse mio padre, quindi mi spaventai dinnanzi a quella scena.
“ Mamma,che succede? Dov’è papà?” domandai confusa e preoccupata dalla sua assenza. Era palese a tutti che non si staccavano mai come i gemelli siamesi,quindi quella mancanza mi spaventava!
“ Dice che ha già 3 figli perfetti a Bogotà e che non ti vuole per via dell’asma! È andato via!” singultò facendomi crollare il mondo addosso.
“ Aveva detto che non gli importava nulla della mia asma!” farfugliai sotto shock.
“ Dice che una Valencia deve essere perfetta! Mi dispiace!” singhiozzò nascondendo il viso fra le mani.
“ Roby,va tutto bene! È tutto finito,principessa! Sono qua,tesoro! C’è papà con te,amore!” la voce di papà mi destò da quell’incubo. Quando aprii gli occhi mi baciò la fronte. Stavamo vedendo un film approfittando del turno di notte di Joseph e del pigiama party di Clizia.
“ Te n’eri andato per colpa dell’asma. Non mi volevi! Io posso migliorare come figlia,ma tu non te ne andare!” mugugnai ancora scossa. Mi tempestò la fronte di baci mentre la mamma prese ad accarezzarmi il viso poggiando la guancia sulla mia schiena.
“ Ne abbiamo già parlato: l’asma è marginale rispetto all’amore che nutro per te! Sei perfetta e nessuno mi allontanerà da te! Ho già passato tanto tempo senza di voi!” rispose con gli occhi lucidi. Pure se volevo apparire forte,non riuscivo a fermare le lacrime per quel brutto sogno.
“ Sei il regalo più bello che la vita mi abbia fatto. Quando ho saputo di te,mi sono sentito felice: il puledrino che mi aveva rubato il cuore era mio,la mia bambina! Ho avuto paura di non essere accettato da te,sai? Una paura simile l’ho provata solo durante il primo appuntamento con la mamma quando mi sono trattenuto più volte dal baciarla per paura di essere respinto!” mi sussurrò.
“ Perché non avrei dovuto accettarti? Io ti voglio bene!” farfugliai ancora spaventata da quell’incubo. Fu il profumo di papà a calmarmi.
“ Per il modo in cui ci siamo conosciuti telefonicamente quando tua sorella era da zia Marcella 10 giorni prima delle nozze di tuo cugino,per le cose brutte dette alla mamma. Mi dispiace!” borbottò con gli occhi lucidi. Mi strinsi forte a lui.
“ Dispiace pure a me averti trattato male. Nella mia testa eri colui che aveva rotto con la mamma perché c’ero io nella sua pancia,almeno dai racconti della nonna. Mi avevi rifiutata…ma poi ho capito! E ringrazio ogni giorno Dio per avermi dato un papà come te!” risposi. 
“ Dovresti ringraziare anche la mamma oltre che Dio! È stata lei ad innamorarsi di me! Amore mio,io non vado da nessuna parte,capito? Non potrei mai riprendere la mia vita senza te e la mamma,come se tu non esistessi!” mi rassicurò carezzandomi i capelli. Annuii.
“ Pure perché non potrebbe mai trovare popcorn al caramello buoni come i miei!” scherzò mia madre facendomi ridere.
“ Li hai finiti tutti?” chiesi a mio padre. Non me ne aveva lasciato neppure mezzo!
“ Cosa posso dire a mia discolpa?” replicò beffardo.
“ Niente. Che vuoi dire? Li hai finiti,amore!” rimbeccò mia madre ironica. 
“ La prossima volta cucinerò per te,ma non mettere il broncio,amore!” le rispose papà. Mia madre mi scavalcò per sedersi sulle sue gambe.
“ È per questo che ti amo!” esclamò felice baciandolo.
“ Perché mi accingo a cucinare facendoti rischiare la lavanda gastrica?” scherzò papà facendola ridere prima di cingerci fra le sue braccia.
“ Sin da quando ti ho incontrato al matrimonio di Bob,ho visto qualcosa di familiare in te. Non so come spiegarlo,ma è stato facile prendere confidenza con te e mi sono chiesta come mai la mamma non avesse scelto di concepirmi con te con cui andavo più d’accordo che con Guido. Ho anelato averti come padre,ma poi pensavo a Giulio,a Susanna e il giorno dopo anche ad Aisha e loro erano belli,in buona salute,mentre io ho questo problema da quando ero bambina. Quando ho origliato la conversazione tra Nicola e Carlos,mi sono chiesta l’impatto di tale notizia su di te! Sei carismatico,intelligente,spiritoso…io non sono così perfetta. Ho avuto paura!” gli confessai. Mi strinse più forte.
“ Ora però sai che non ho mai smesso di pensare a te e alla mamma! Tu e la mamma mi avete dato la forza di sopravvivere in questi anni. Devi stare tranquilla,ok? Mi rende così felice averti nella mia vita,amore mio! E poi tu sei una Valencia DOC!” mi rassicurò. Annuii prima di notare un librone con la copertina massiccia rossa. Se ne stava sul tavolino della dependance e non aveva un aspetto noto per me.
“ Cos’è quello?” chiesi indicando il librone. Papà sorrise baciando le labbra di mia madre prima che la stessa si sporgesse per afferrare quel mattone e passarlo a me. Mi sfuggirono alcune lacrime quando sollevai la copertina e vidi una foto mia da neonata.
“ << Ciao papà. Mi chiamo Roberta ed ho i tuoi occhi. Peso 3 kg e sono alta 55 cm. Ho 5 giorni di vita ed ho appena conosciuto la mamma. Credo si sia innamorata di me perché mi guarda con lo stesso sguardo trasognato che ha sempre riservato a te. Chissà che faccia avresti fatto nel vedermi e nello scoprire che dormo con la mano sotto il mento come te! Confido prima o poi accadrà! Spero di piacerti perché so che tu piacerai tanto a me! >>…che vuol dire?” singhiozzai leggendo la didascalia sotto la foto prima di rivolgermi a mia madre.
“ Sono foto giornaliere rubate. All’inizio lo facevo perché mi sono innamorata da subito di te,ma quando ho scoperto che eri frutto del nostro amore,ho iniziato a ideare quest’album. Una parte di me sperava di farlo sfogliare a tuo padre un giorno. E sono contenta che sia successo!” mi raccontò schioccando un bacio a papà che ricambiò stringendola a sé. Quella spiegazione diede un senso agli occhi lucidi di mio padre.
“ Mi sarei perso molto se non avessi mai conosciuto Roberta!” affermò mio padre con voce tremante. Gli baciai la guancia. Ricambiò.
“ A che diapositiva eri arrivato?” gli domandai. Mia madre sembrava una fontana rotta e anche mio padre aveva gli occhi lucidi.
“ Ai tuoi 18 anni. Ma posso continuare a guardarlo un altro giorno. Ora voglio stare con te e con la mamma!” mi rispose.
“ Voglio che lo guardiamo assieme! È un modo per riprendermi la vita che quei due stronzi mi hanno tolto!” replicai stringendomi a lui.  
 
“ E come stanno mamma e papà? E Aisha,Giulio,Babi e Susanna? Ma sai che sta già pensando al regalo di Natale per mamma e papà? Mi ha fatto sentire quasi una figlia degenere oggi,sai?” gli domando.
“ Fai più domande di tua zia Bea! Mamma e Daniele sono stucchevoli come al solito. Aisha,Giulio,Babi e Nana stanno bene. Per il regalo di Natale mi auguro non chieda consiglio a sua zia o chissà cosa riceveranno in regalo mamma e Daniele. E no,non sei una figlia degenere,ma una sorella snaturata sì perché mi hai fatto aspettare una vita!” risponde col suo solito umorismo. Gli lancio un’occhiata sconsolata.
 
[Hermes]
Paura. È questo ciò che ho provato quando quell’auto proveniente dalla direzione opposta,per sorpassare quella che stava davanti a lei,ha invaso la nostra corsia venendoci quasi addosso. Per fortuna ho avuto il sangue fretto di buttarmi tutto sulla destra e mi ha solo staccato lo specchietto laterale o a quest’ora… non voglio neppure pensarci!
“ Zio,sì,stiamo bene!...Ma certo! Sono passata dall’ospedale e ci siamo solo presi un bello spavento!...No,domani Hermes la porterà ad aggiustare sperando di trovare uno specchietto del medesimo colore o ci toccherà riverniciarlo!...Forse era ubriaco per sorpassare in quel modo invadendo la nostra corsia!...Zio,a me basta che non lo racconti alla mamma. Non abbiamo chiamato Armando perché lo sai che si agita sempre e che lui e Betty avrebbero avvisato la mamma!... Ah! E grazie per l’auto!...Dormi bene e salutami tutti!” sento dire da mia moglie impegnata in una telefonata con lo zio Vampiretto.
“ Amore,tuo padre è apprensivo ma pure mio zio non scherza! Ha detto che ci presta l’auto che dovrebbe vendere giacché la tua è in quello stato e la mia dall’elettrauto!” mi informa ancora scossa da quello che è capitato. La stringo a me facendola accoccolare fra le mie braccia.
“ Vuoi che ti prepari una camomilla,tesoro?” mi offro. Mi cinge più forte.
“ Sei tu la nostra camomilla. Ho avuto paura di fare la fine di mio padre. Chissà se si è sentito anche lui in quel modo quando gli è capitato! Spero non se ne sia accorto,che non abbia vissuto quegli attimi di terrore. Non lo meritava! Lo so che non avevamo legami di sangue,ma è l’unico padre che ho avuto e l’unico che riesco a considerare mio padre!” mi rivela. Le bacio il capo sfiorandole i capelli.
“ A volte i legami di sangue contano poco. Lui è tuo padre. Credo tu debba smettere di pensare a quando mesi fa hai scoperto quello che hai scoperto!” replico. In questi mesi non c’ha mai pensato,ma quello che è successo stasera l’ha riportata a suo padre e alle sue origini.
“ E come posso non pensarci? Quella scoperta mi ha fatto scoprire quanto sai essere dolce! Senza forse non staremmo qui!” ribatte. Sorrido.
 
[Bianca]
“ Bella serata,no?” esclamo una volta entrata a casa assieme al mio Mario. Alla fine Carlos non ha incenerito con lo sguardo i nostri genitori.
“ Sì. Domani scopriremo che faccia avrà il nostro nipotino!” risponde. Già! Essendo in 3d,si vedrà benissimo il piccoletto!
“ Il goleador. Hai sentito che calci che tira? Sembra un cucciolo di canguro più che un bambino!” ribatto divertita. Il mio fidanzato mi attira a sé e mi bacia delicatamente.
“ Sarai una zia fantastica e potrebbe risultare un valido allenamento per quando toccherà a noi!” asserisce strappandomi qualche bacio.
“ Tu vuoi un bambino da me?” gli domando sbigottita. Non me l’aspettavo!
“ No,da mia zia! Sì,da te. Certo,magari dopo il matrimonio perché già 2 su 3 figli di tuo padre hanno concepito prima delle nozze,se fecondo anche te,tuo padre ammazza prima me,poi te e alla fine si suicida con l’arsenico!” risponde. Ridacchio.
“ Secondo te perché Daniele Valencia ha chiesto a mio padre di investire i soldi di sua sorella?” gli domando liberandomi delle scarpe.
“ Perché ha le mani bucate,amore mio. Sembra una bambina intrappolata nel corpo di un’adulta!” mi risponde.
“ Quindi non credi sia un ramoscello d’ulivo verso mio padre per il bene del bambino che aspetta Aisha? Non sarebbe bello se i suoi 2 nonni biologici si odiassero!” replico.
“ Magari ha unito i due motivi,pulcetta. La signora Camilla lo sta aiutando a ragionare,visto che prima pareva un robot!” risponde. In effetti!
 
[Betty]
“ Dici che penserà che l’abbia fatta apposta a cancellare la colazione con lui?” mi domanda mio marito mentre sono stretta fra le sue braccia.
“ No,amore. In fondo ci saranno anche lui e Camilla quando arriverà quella ragazza su iniziativa di nostra figlia e di Barbara!” lo rassicuro.
“ Speriamo solo che la figlia di Daniele conti fino a 1000 prima di aprir bocca e non offenda quella tizia! Pare sia un po’ in carne!” afferma.
“ Su questo c’è già da preoccuparsi!” replico.
“ Amore,so che sono l’ultimo che può giudicarla perché prima di conoscerti ero come lei,ma questo è un affare…” lo interrompo con un bacio.
“ Non dirlo neppure per scherzo! Tu non eri come lei. Sì,con me non sei stato delicato,ma hai una coscienza e sei dolce. Forse anche quella ragazza ha bisogno del vero amore per tirar fuori un po’ di bontà d’animo!” replico.
“ Povero ragazzo! Un’altra vittima! Non lo conosco e già mi fa pena!” commenta strappandomi un sorriso.
 
[Aisha]
“ Avremmo dovuto dirglielo,Ginger! L’effetto sorpresa non sempre è positivo!” decreta Carlos mentre piego il lenzuolino di Gamberetto.
“ Non ho intenzione di far loro una sorpresa! Semplicemente vorrei che la visitassimo prima di dir loro che stiamo per trasferirci di fronte casa loro! Non credo la prenderanno male! Spero solo di non avere la vista sulla loro camera da letto!” obietto.
“ Sì,quello anch’io. Non voglio altri dettagli sulla loro vita sessuale!” conviene. Ne abbiamo avuti già troppi!
“ Naturalmente chiarirò a Daniele e Camilla che non dovranno sentirsi obbligati a fare i nonni full time se non vogliono o a doverci prestare per forza il denaro per acquistarla se hanno cambiato idea. Non voglio malintesi!” asserisco.
“ Figurati se non vorranno fare i nonni full time! Sempre a casa ce li ritroveremo! E sommergeranno Gamberetto di regali!” ribatte.
“ Si accapiglierà con tuo padre!” mugugno. Spero proprio di no o le grida del signor Armando le sentiranno fino in India!
“ Alla loro età i capelli si perdono abbastanza in fretta,quindi spero di no o resteranno calvi in breve tempo!” scherza strappandomi un bacio.
 
[Asia]
“ Smettila di prendermi in giro!” protesta mio marito dinnanzi alle mie risate. È divertente tentare di immaginare quanto poco tempo rimarranno investiti i risparmi di Maria Beatrice Valencia prima che lei li rivoglia indietro per l’ennesimo intervento chirurgico!
“ Dovrai esercitarti col pugno di ferro,lo sai?” insisto punzecchiandolo.
“ Io non ho mai avuto pugno fermo con nessuno e lo sai. Sono fortunato perché i nostri figli non hanno mai avuto grilli per la testa o non avrei saputo come gestirli!” ribatte. Mi stringo a lui baciandogli il mento.
“ È un segno di stima,lo sai? Il fatto che abbia dato a te l’incarico di investire sia i soldi suoi e di Camilla sia quelli di sua sorella,vuol dire che ti stima e che si è gettato alle spalle la storia della Terramoda!” lo rassicuro.
“ Sperando che sua sorella non ci provi pure con me,visto che non sarebbe neppure la prima volta e che quella tizia si innamora di tutto ciò che si muove e che ha la parvenza di un homo erectus di sesso maschile!” replica. M’irrigidisco.
“ Vuoi dire che lei ha avuto una cotta pure per te? Prima o dopo che modificassi il tuo look? E quanto è durata?” gli chiedo.
“ Amore,ti prego! È stato prima che iniziassimo una relazione e dopo il mio cambiamento di look. Me ne sono accorto,ma non le ho mai dato corda perché non è il mio tipo e perché suo fratello mi avrebbe ucciso nel modo più cruento in natura!” mi spiega. Roba da matti!
 
[Daniele]
L’unica entusiasta di quella notizia era la figlia piccola di Nicola Mora. Invidiavo il suo essere tanto sprovveduta. Conosceva bene suo fratello e c’era poco da rallegrarsi per una gravidanza di mia figlia ad opera sua! Non riuscivo a crederci! Ero piombato in quell’atelier con Cami per fermare Carlos Mora dal commettere stronzate e dalla borsa di mia figlia era spuntato quel dannato test! Che ne poteva sapere quel ragazzo di cosa volesse dire diventare padre proprio lui che aveva smesso da poco di volare di fiore in fiore?
“ Dan,stai meglio?” mi chiese Camilla carezzandomi la nuca mentre ero ancora stretto a lei. Inspirai a pieni polmoni il suo olezzo.
“ Non mi lasciare!” mormorai istintivamente. Mi baciò dolcemente la guancia.
“ Shhh…sono qua! Non vado da nessuna parte,ma calmati! Calmati,Dan! Ci sono io con te!” tentò di rassicurarmi. Mi staccai leggermente da lei per sfiorarle il viso,ma il colpo di tosse dell’ultimogenita di Nicola Mora pose fine a quel momento tenero. Che ragazzina petulante!
“ Vuole che le chiami Roberta?” mi chiese Barbara. Cami poggiò la mano sulla mia che stava carezzando il suo viso.
“ No,grazie. È meglio non allarmare pure lei. Meno si diffonde la voce prima che si concretizzi e meglio è. Vorrei solo ubriacarmi!” risposi.
“ Direi che basta la sbronza di Roby di ieri sera! Andiamo a casa? Tanto è inutile stare qui,Dan!” intervenne Camilla. Non che fossi entusiasta di tornare a casa mia lontano da Camilla e in balia delle grida di Patrizia!
Sospirai seccato alla sola idea di dover affrontare pure il terzo grado e le grida nevrasteniche di Patrizia. Camilla,siccome ero ancora seduto,s’inginocchiò per potermi guardare negli occhi e mi regalò una carezza sulla guancia. Chiusi gli occhi godendomi quella coccola. 
“ Non fare quella faccia: se abitassi da sola,ti ospiterei pure per ascoltare le tue sventure,ma già ieri tu e Armando avete resistito a malapena dal picchiarvi e non è il caso di sfidare molto i vostri livelli di pazienza dato che stasera ci sarà la cena!” asserì notando la mia espressione.
“ Cami,certo è che questa convivenza fa male alla salute di entrambi e alla stabilità mentale di Betty!” rispose quello. Lei rise. M’irritai.
“ Betty la stabilità mentale l’ha persa quando ha sposato mio fratello. Non era in sé!” scherzò Camilla. Non potevo che concordare!
“ Veramente al suo matrimonio quello ubriaco ero io. Credevo sarei rimasto solo per sempre,ma poi ho incontrato la mia Asia!” rispose lui.
“ Ma,essendo tu il testimone,sei sicuro che le nozze di Betty siano valide?” replicò Cami facendolo ridere. Detestavo la complicità palpabile fra loro e vederla scherzare con un altro. Odiavo che avesse tanta confidenza con quello! Magari lui era stato infatuato di lei o lei di lui!
“ Tu ti fermi o vieni via,Cami? Mi sta scoppiando la testa e vorrei riposare (pure se dubito che a casa mia sia possibile)!” m’intromisi urtato.
“ Vengo con te. E conviene che tu ti faccia passare quest’emicrania prima di stasera o sarà destinata ad aumentare: pensa all’incontinenza verbale di Patrizia mista al sarcasmo pungente di nostra figlia e alle battute al vetriolo di Hermes! Vorrei tanto fuggire su un’isola deserta!” rispose. Sorrisi. Aveva pienamente ragione!
“ Se trovi un biglietto in più,portami con te! Giuro che non do fastidio!” replicai facendola ridere. Si sollevò da terra e mi porse una mano per farmi alzare dalla sedia. Mi avvalsi del suo sostegno non perché ne avessi bisogno,ma solo per avere l’occasione di prenderle la mano.
“ Lo so: tu non dai mai fastidio! Babi,tesoro,hai mangiato?” mi rispose prima di rivolgersi a sua figlia. Lei annuì.
“ Ho preso anche una torta Oreo buonissima,mamma! Roby però è rimasta sconvolta!” narrò lei.
“ Non stento a crederlo. Lo sai che lei non ama molto i dolci e tu con questa gravidanza mangi solo dolci! Amore mio,riguardati,ok? Ci vediamo stasera,cucciola! Buon prosieguo di giornata!” rispose Camilla baciandole la fronte prima di congedarsi da tutti.
“ Buon prosieguo di giornata!” le feci eco porgendole il braccio. Cami accettò di buon grado l’invito poggiandosi a me.
“ Anche a voi!” replicarono i presenti con tutti gli occhi fissi su di noi come fossimo animali estinti.
Salimmo le scale e percorremmo il corridoio che conduceva all’ascensore in religioso silenzio come per un tacito accordo.
“ Tra te e Nicola Mora c’è stato qualcosa?” le chiesi a bruciapelo una volta in ascensore lasciandola di sasso. Inarcò un sopracciglio.
“ Non so se ritenermi offesa dalla tua accusa o lusingata per un’improbabile gelosia da parte tua nei miei riguardi!” rispose urtata.
“ IMPROBABILE? GUARDATI! CREDI CHE LUI POSSA VOLERTI SOLO COME AMICA?” sbottai voltandola verso lo specchio. 
“ Anche per te sono un’amica,o no? E non gridarmi addosso! Che c’entro se tua moglie c’è andata a letto? Non sono come lei!” replicò voltandosi verso di me. La cinsi in una stretta facendola accoccolare fra le mie braccia. Mi scusai più volte baciandole la tempia.
“ Ce l’ho con quel tipo per l’Ecomoda,non per Patrizia. E lui ha potuto passare del tempo con te in questi anni,io no!” borbottai. Sorrise.
“ Però è con te che esco a pranzo sfidando Armando!” mi fece notare beffarda. Le carezzai la fronte con la punta delle dita.
“ E comunque fra me e Nicola non c’è niente. Non sono il suo tipo e lui non è il mio. Aveva dei gusti più simili ai tuoi,anche se poi sono cambiati!” asserì. Non aveva gusti simili ai miei o sarebbe finito al cimitero perché l’avrei ammazzato se fosse stato interessato a Camilla!
“ Cami,io…” m’interruppe poggiando le dita sulla mia bocca. Le scostai per poter assaporare le sue labbra,ma non mi fu possibile dare seguito al mio volere per via del suono meccanico antecedente all’apertura delle porte dell’ascensore. In garage c’erano Giulio e Aisha.
“ Sempre insieme…” sibilò Giulio. Camilla,per imbarazzo,fece per staccare la mano dalla mia,ma rinsaldai la presa. Non volevo lasciarla!
“ Giulio,devo chiederti una cosa: tu e Babi avete un rapporto trasparente,pulito…quando suo padre stamani l’ha chiamata,cosa le ha detto di preciso? Insomma era triste Babi?” chiese Camilla. Quello stronzo era sempre fra noi. Riusciva comunque ad essere presente.
“ Non era felice,ma ha capito che a farvi passare la notte assieme è stata l’agitazione per la scomparsa di Roby! La mia Babi è intelligente! Ora dovrei portarle le vitamine che le sono cadute in auto e accompagnare Aisha a casa! Ci vediamo stasera!” rispose mio figlio.
“ Porto io le vitamine a Barbara e magari anche qualche antidoto contro il veleno che le inietteranno stasera! Povera ragazza! Se la ami davvero,salvala con una cenetta a lume di candela!” intervenne Aisha pungente. Io e Cami ci lanciammo un’occhiata esasperata.
“ Aisha,vengo con te! Dan,mi aspetti in auto?” si offrì Cami per poi rivolgersi a me. Annuii intimorito da quel loro viaggio in ascensore.
“ Non devi avere paura! Ti fidi di me?” mi chiese Camilla prendendomi il viso fra le mani. Mi sfuggì un sorriso che lei ricambiò.
“ Naturalmente sì. Con tutto me stesso!” risposi deciso regalandole una carezza sul mento. Sorrise teneramente.
“ Andrà tutto bene! Torno presto,Daniele!” mi rassicurò carezzandomi debolmente la guancia e baciandomi l’altra prima di allontanarsi.
“ TI AVEVO CHIESTO DI STARLE LONTANO,MA TU PROPRIO NON CI RIESCI AD ESSERE PADRE ANTEPONENDO IL BENE MIO E DELLE MIE SORELLE AL TUO! TI RENDI CONTO DI COME LA GUARDI?” sbottò Giulio.
“ E come la guardo?” gli chiesi spazientito.
“ Come io guardo Babi,solo che lei è la mia donna; Camilla è sposata con un altro! Ama il marito e tu stai facendo di tutto per confonderle le idee!” rispose. E allora perché era felice di passare del tempo con me? Perché mi aveva chiesto di seguire lei e Roby a Zurigo?
“ Forse non le faccio così schifo se desidera la mia compagnia e magari non lo ama poi così tanto se basto io a confonderla!” replicai infuriato prima di andarmene.
 
Ogni suo regalo scartato mi ha fatto sentire sempre più un verme per tutto il male che le ho fatto,per non aver capito nulla. Mi domando cosa ci faccia qui e quanto sia masochista l’amore che nutre per me,dato il suo desiderio di allargare la nostra famiglia!
“ Amore,dai! Abbiamo quasi finito di mettere a posto tutti i regali! Ti sei sbizzarrito con i capi di vestiario negli anni e se fossi ingrassata? Non puoi leggere domani quel libro di poesie? Perché piangi,amore mio?” esclama notando poi una lacrima sfiorarmi il viso. Le indico la scritta sulla prima pagina. << Al mio grande e solo amore. Sarai sempre con me anche se non ti rivedrò mai più. >>
“ Fermati a << Sarai sempre con me! >>. << Sempre >> suona così bene quando si tratta di te! Perché è meglio che te lo metta in testa: io non ti lascio,Daniele Valencia,perché ti amo da morire!” asserisce abbracciandomi. Poggio il libro sulla cassettiera per sollevarla portando le mani sotto i suoi glutei ottenendo una sequela di baci languidi. I suoi mugolii mi mandano fuori di testa quasi quanto i suoi baci.
Non c’è millimetro del mio viso che non venga coccolato dalle sue labbra fra un << ti amo >> e l’altro mentre la poggio sul nostro letto non staccandomi da lei. Il nostro talamo è ancora costellato di fiocchi e carte da regalo,ma m’importa poco.
“ Amore,dobbiamo togliere i fiocchi e le carte! Se non tieni a posto le mani,non resisto!” protesta debolmente protendendosi alle mie carezze.
“ Ti amo da morire,scricciolo! Sai che Giulio si è scusato per le volte in cui mi ha chiesto di starti lontano?!” le racconto. Sorride.
“ Giulio è un bravo ragazzo e ti vuole bene. Ora ha capito. Tutti loro hanno capito che c’amiamo!” risponde prima di baciarmi.
“ Vuole bene anche a te. Tutti loro ti vogliono bene!” osservo stringendola a me per poi tempestarla di baci.
“ Questa è stata una delle serate più belle della mia vita. Eravamo una famiglia: un padre,una madre,dei figli… È tutto ciò che ho sempre sognato! Tu realizzi i miei sogni! Sei una madre stupenda,tanto che i ragazzi ti adorano! Non potrei anelare madre migliore per i nostri figli e moglie migliore per me! Sei perfetta,amore!” asserisco fra un bacio e l’altro. Mi sorride con gli occhi lucidi.
“ Noi siamo una famiglia. All’inizio è stato complicato. È ancora complicato,ma possiamo farcela! La copia dell’ecografia che abbiamo ricevuto oggi lo dimostra,Dan: un paio di mesi fa saresti mai riuscito anche solo ad immaginare un gesto simile da Aisha?” replica.
“ Forse sotto effetto di stupefacenti sia per me che per lei. Anche se l’effetto Camilla è più efficace su di me!” ribatto ironico. Ridacchia.
“ Aisha sta imparando a volerti bene e non potrebbe essere altrimenti perché sei il miglior marito e padre del mondo!” asserisce.
“ Non c’era marijuana su quella focaccia anziché rosmarino,vero?” scherzo attirandomi una serie di baci sulle labbra. La stringo forte a me ricambiando quei baci e quei leggeri morsi.
“ Sei sicuro che Charlotte,Hermes e le bambine stiano bene,vero? Quando lo saprà Armando darà di matto!” mormora stringendosi a me.
“ E perché Marcella? È una madre decisamente ansiosa! Comunque stanno bene! Menomale che Hermes ha avuto i riflessi pronti ed ha evitato il peggio! Avrebbe potuto prenderli in pieno!” replico cingendola forte ancora scosso da quello che sarebbe potuto accadere ai ragazzi.
“ Avremmo dovuto parlare a Carlos ed Aisha della casa in vendita di fronte casa nostra,amore!” afferma. Le accarezzo i capelli.
“ Non voglio pressarla. La prende male quando mi impiccio della sua vita. Non voglio che pensi che siccome presteremo loro del denaro ci sentiamo autorizzati a decidere dove dovranno vivere!” obietto. Mi bacia il mento. Alle nostre coccole fa da sottofondo la risata di Susanna.
“ Sono ancora in videochiamata?” domando a mia moglie. Annuisce divertita. Mai sentita Susanna ridere tanto!
“ Com’era la storia di Cenerentola narrata da Susanna a Lucky?” domanda ridacchiando e strappandomi un sorriso.
“ Le ha detto che la fata madrina per andare dal principe le aveva donato una borsetta di Chanel in edizione limitata! Una storia tutta sua… Poveri fratelli Grimm! Spero che si attenga alla tradizione per i nostri nipotini!” rispondo carezzandole il viso e giocando con i suoi capelli.
“ Per il nostro piccolino però favole tradizionali,ok? Niente borsette di Chanel in edizione limitata!” replica divertita. Annuisco ridendo per poi attirarla fra le mie braccia. Non vedo l’ora di avere quel piccoletto qui con noi! Credo che lo vizierò parecchio!
“ Io lo voglio questo bambino!” asserisce seria accoccolandosi a me con lo sguardo incatenato al mio. Le strappo un bacio.
“ Anch’io. E lo avremo! Lo avremo,angelo mio!” rispondo deciso.
“ Sai,in questi anni,una piccolissima parte di me credeva tu non mi avessi mai amato e mi dicevo: << Le sarebbe bastato solo dirmi di non corrispondere i miei sentimenti. Non l’avrei di certo costretta a cominciare una relazione con me…che bisogno aveva di farmi tanto male illudendomi per poi lasciarmi? Cos’ho che non va? >> E invece mi hai sempre amato!” continuo carezzandole i capelli e il viso. Mi bacia.
“ E mai smetterò perché sei perfetto per me. Non hai nulla che non vada,amore mio! Ti amo da morire,Daniele! Ma ora devo discutere con quella parte di te che ha insinuato quelle cose facendoti soffrire! Devo confutare le sue illazioni non veritiere!” replica per poi adoperare un tono malizioso che conosco bene. Il mio sorriso divertito viene accarezzato dalle sue labbra.
 
[Junior]
“ Quindi non si è fatta ancora vedere!” ne deduce Nana alludendo alla mia ex. Confermo la sua constatazione.
“ Non che sia mai stata la tipa che spacca il secondo…figuriamoci arrivare in anticipo!” ribatto deciso.
“ Tua madre dice che è maleducazione! Ma lo sai che vuole insegnarmi a ricamare?” mi racconta. Sorrido.
“ Bene! Avrete altro in comune a parte lo shopping,almeno! Roby vuole licenziare mio padre,sai?” replico. Mia sorella ha ragione!
“ Papà c’ha accennato qualcosa! E tu che ne pensi? Che effetto ti fa la cosa?” mi domanda.
“ Schifo. Non per l’idea di Roby,s’intende. Mi fa schifo ciò che lui ha fatto. E anche se fra poco venderemo,non me la sento di appioppare questo elemento ai nuovi acquirenti. Sarebbe come truffarli! Oltre al fatto che mi va il sangue alla testa se penso che ha vomitato di nuovo i suoi problemi addosso a mia madre. Le ha rovinato il periodo della gravidanza di Roby,che avrebbe dovuto essere il periodo più bello della sua vita dato che nostra sorella è il frutto del suo grande amore,ora le guasta il periodo dei preparativi delle sue nozze…che croce!” rispondo.
“ Spero solo non si faccia trovare sotto l’albero chiuso in un pacchetto per guastarle pure il Natale!” ribatte. Scoppio a ridere divertito.
“ Non credo tuo padre apprezzerebbe. E neanch’io! Potrebbe finire in un tritatutto!” affermo.
“ Ce l’hai con lui per tutto quello che ha fatto a tua madre?” replica.
“ Tu ti sei limitata alla prima giornata di quel diario. Io l’ho letto tutto e se mi stai chiedendo se tornerò mai ad avere un rapporto civile con mio padre,la risposta è no! Mia madre voleva morire ogni giorno ed io non potrò mai perdonarglielo!” rispondo deciso.
“ Credo che Lucky senta la tua mancanza!” mi informa. Sorrido.
“ Solo Lucky?” le chiedo provocatoriamente. Avvampa chinando lo sguardo.
“ No. Anche papà,Camilla,Aisha,Barbara,Giulietto e…anch’io!” farfuglia con le gote rosse.  
“ Secondo te,un paraorecchie potrebbe evitare a Lucky di udire i rumori provenienti dalla camera da letto padronale?” mi chiede. Rido. Hanno preso alla lettera il mio consiglio di darci dentro e concepire il fratellino approfittando della mia assenza!
“ Beh…è normale che si impegnino a…” vengo interrotto dall’entrata dell’ultima persona al mondo che vorrei vedere in questo momento.
“ Nana,scusa,ma ti devo lasciare. I modelli sono stupendi e anch’io sento la mancanza di tutti voi. Dormi bene!” esclamo.
“ È arrivata quella?” mi domanda. Mio padre si stravacca sulla poltrona di fronte a me come se stesse a casa sua.
“ No. Poi ti spiego! A domani!” la saluto prima di chiudere. Guardo seccato mio padre.
“ Immagino ti sia venuto a raccattare le tue cose. Hai sbagliato ufficio. O forse pensavi le avessi prese io per risparmiarti la fatica? Mi spiace, ma mi provoca disgusto anche solo avere una parte del tuo sangue,figuriamoci toccare le tue cose! Ti rendi conto di quanto sei caduto in basso? Di quanto faccia schifo ciò che hai fatto a quella povera Hariette? Per non parlare poi di quello che hai fatto a mia madre perché se ci penso mi va il sangue al cervello! Poi ti stupisci del fatto che la mamma preferisca Daniele a te: lui non farebbe mai una cosa del genere con una che potrebbe essere sua figlia! Ma che razza di persona sei?” sbotto. Ogni volta che lo vedo,ripenso alle parole di dolore di mia madre!
“ Junior,tu sei mio figlio. Devi far cambiare…” lo interrompo.
“ Io non ti devo nulla. Roby è stata molto gentile a darti un ultimatum perché io ti avrei semplicemente denunciato senza pensarci due volte e cacciato di qui senza farti toccare terra con i piedi per aver sporcato il nome di mia madre e di mio nonno. Porta via le tue cose e,se vuoi un consiglio saggio: trovati una casa più modesta ed un lavoro con cui mantenerla perché la dimora dove alloggi non potrai tenerla per molto (economicamente parlando)! Esci da quest’ufficio e lascia in pace me e Babi!” asserisco mettendolo alla porta. Ma roba da matti! Poi si lamenta che la mamma l’ha mollato per Daniele…lo credo bene! Solo una pazza avrebbe preferito lui a Daniele,che,per quanto abbia commesso un bel po’ di cazzate nella sua vita,non potrebbe mai agire una condotta del genere!
 
 
Capitolo terminato! Lo so che manco da una vita,ma ho avuto abbastanza impegni ed ho dovuto scrivere con la lentezza di una lumaca,ma alla fine ce l’ho fatta a terminare questo benedetto capitolo,che ha già introdotto un personaggio: Max. No,non è innamorato di Giulia,tranquille! È più simile a suo zio alla sua età,quindi ne vedrete delle belle!
Alla fine Patrizia ha fra i vicini di casa il povero René,che l’ha salvata mentre era in una situazione disastrosa. Il suo arrivo nel quartiere è iniziato di merda (nel vero senso della parola)! E vi assicuro che ne accadranno di peggio alla cara Patrizia!
Vi avviso che dovrete avere un po’ di pazienza perché con il Natale alle porte andrò ancora più a rilento,ma mi impegnerò per aggiornare quanto prima! Alla prossima!

 
  
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