Romano sì guardò in torno, tutto era sfuocato e confuso "Antonio mi senti?". L'occhio dell'italiano si spostò sull'uomo a pochi centimetri da lui "Antonio?" L'italiano ripeté con voce tremante, ma nessuna risposta egli udì. Romano aprì gli occhi di scatto e si guardò attorno "Antonio!" l'italiano urlò, era già la seconda volta che faceva quell'incubo terribile. Lo spagnolo d'altro canto stava sonnecchiando acconto a lui, lo sguardo del giovane italiano si spostò su Antonio e sorrise leggermente "Solo un fottuto incubo" si disse tra sé e sé. L'italiano si alzò dal letto e sbadigliò borbottando un "Bastardo svegliati che ho fame" però lo spagnolo come di routine non si svegliò, perciò Romano sospirò e si spostò in cucina determinato a prepararsi la colazione. Dopo qualche ora anche Antonio si svegliò e Romano non fece altro che lamentarsi come al suo solito, ed Antonio, nonostante le poco delicate parole dell'italiano, lo abbraccio stretto stampandoli un caldo bacio sulle labbra "Buenos dìas!" lo spagnolo sorrise come un ebete, mentre, invece l'italiano arrossì come un pomodoro "Fottiti!" li rispose acido. L'italiano si scostò bruscamente dalla presa dell'altro e sbuffò "Vestiti, più tardi dobbiamo uscire". Romano non sapeva perché, ma era certo che qualcosa di molto brutto stava per accadere, anche se non riusciva a spiegarselo. Nel suo incubo erano presenti molti particolari che però al momento non riusciva a ricordare, ma una cosa era certa le cosa che riusciva a ricordarsi più nitidamente erano il sangue sulle sue mani ed il corpo esanime dello spagnolo accanto a lui ovviamente ricordava anche le voci, le urla e le persone che si avvicinavano. "Romano?" lo spagnolo chiamò il più giovane vedendolo così immerso nei suoi pensieri "Lovinito!" questa volta scosse l'italiano che finalmente si riscosse dai pensieri "Che diavolo vuoi bastardo?" L'italiano disse con tono irritato "Stai bene?" Chiese Antonio con voce leggermente preoccupata. "Sì, certo che sto bene mo' vatti a cambiare" rispose con voce irritata. Lo spagnolo annui e baciò la guancia dell'italiano dirigendosi in bagno. "E se fosse un sogno premonitore?" Romano di chiese tre sé e sé, per poi scartare la teoria con un sorrisetto "Nah, è impossibile". °~//Angolo dell'autrice~° Sì lo so è un po' corto come inizio ma i capitoli si allungheranno mano a mano che scriverò la storia. Scusate se troverete molti errori grammaticali, ma purtroppo ho molti problemi con la grammatica al momento ma farò il possibile per migliorarmi sempre di più! Spero soprattutto che questo inizio vi sia piaciuto! –L'autrice 💗