Si sente il freddo
sulla pelle bianca,
di ghiaccio.
Proverò a farla sciogliere
con i baci
che corrono
sui tuoi nei,
e sui seni
che ora scopri.
Lascio che le mie mani
raccolgano
il tuo corpo di cristallo,
si abbandona
e lo spoglio.
Con i miei occhi
che seguono la luce
soffusa
sui tuoi fianchi.
Lo spoglio con le carezze,
levo i vestiti
e mi compiaccio
di questo chiarore,
languido e sensuale.
Nuda
assaggio la tua bocca
di menta,
di parole taciute
e ancora tiepide,
di emozioni in contrasto
che ubriacano.
L’eccitazione riempie la stanza
l’atmosfera soffusa
si fa umida dei nostri respiri,
sei oltre quel bianco
svanito il candore
e le maschere.
Le voci si mischiano
in una musica immaginata,
le parole non servono
ci sono i gesti
e le nostre lingue che si inseguono
e marchiano dolcemente
i nostri corpi uniti.