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Autore: Giorgia_Nichetti98    17/12/2018    1 recensioni
Hilary dopo cinque anni trascorsi a Manhattan, torna nella sua città d'origine da suo padre e suo fratello.
Qui incontrerà un giovane alpha: Derek Hale.
Un ragazzo dal carattere scontroso, burbero, asociale e antipatico.
Riuscirà Hilary a sciogliere il cuore di ghiaccio del ragazzo?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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POV DEREK
 
 
 
 
 
 
In quel momento molte cose mi mandavano in bestia.
Per prima cosa: sembrava che a nessuno importasse del branco di alpha che stava arrivando e che avrebbe potuto sterminare mezza città.
Seconda cosa: la città non sarebbe stata minacciata solo dal branco di alpha ma anche dai cacciatori che li seguivano.
Terzo ci si metteva pure quel veterinario del sovrannaturale, che mi aveva fatto incazzare con quella sua “diagnosi” di merda.
Sento la rabbia salirmi in corpo, i miei occhi si tingono di un rosso accesso e dalle mie dita escono degli artigli appuntiti.
Io mi reco da lui e gli dico che c’è qualcosa che non va in me e lui se ne esce con il discorso della compagna.
Ma vaffanculo!
E per ultimo: ci sono quei dannatissimi occhi che non lasciano in pace la mia testa, e anche il mio corpo.
Cercai di concentrarmi sull’ odore di Scott, sia per togliermi dalla testa quella ragazza, ma anche per il fatto che dovevo parlare assolutamente con Scott.
Lo cercai di nuovo a scuola, magari si era fermato per gli allenamenti di Lacrosse, ma non c’era.
Così mi diressi verso casa degli Argent, tenendomi sempre ad una certa distanza, ma nulla.
Tentai un ultimo tentativo e andai a casa di Stiles e iniziai a sentire il suo odore.
Ma quando mi avvicinai sentii che non erano soli, al primo momento pensavo fosse lo Sceriffo, ma poi sentii una voce femminile.
Bussai, sentendo dei passi che si avvicinavano alla porta.
Non mi sarei mai aspettato che ad aprirmi la porta ci sarebbe stata lei, la ragazza che mi aveva fritto il cervello era lì, era lì davanti a me.
Rimango in silenzio, ora che ce l’ho davanti, mi sembra sempre più bella e riesco a notare tutti i particolari: occhi grandi di un verde smeraldo, capelli castani con un delizioso profumo di mela, è abbastanza minuta e bassa.
Vidi la sua espressione cambiare, cercava di capire chi fossi e cosa volessi.
“Ciao” dissi cercando di non far tremare la voce.
La vidi rilassarsi e fare un mezzo sorriso.
“Ci conosciamo?” mi disse mentre cercava di ricordare dove mi avesse visto.
“No” dico mentre continuo a fissarla.
Devo capire perché il mio dannatissimo corpo reagisce così quando la vede, per non parlare della mia testa che sembra stia andando a farsi una passeggiata.
Intanto il suo cuore iniziò a battere più forte.
“Stai bene?” No cazzo, non sto bene, e non so il perché.
“Chi sei?” Le chiesi mentre cercavo di smettere di fissarla, alla fine era una normalissima ragazza, solo una ragazza.
Cercai di controllarmi ma senza alcun rimedio, continuavo a guardarla e a sudare.
“STILESSS!” urlò mentre si recava, quasi di corsa, in salotto.
Forse si era spaventava, d’altronde chi non si spaventerebbe a vedere uno che suda e che ti fissa come un pazzo?
Vidi Stiles scendere dalle scale.
“Ehy Derek, come mai sei qui?” chiese stupito.
Poi sentii ringhiare, solo in quel momento mi accorsi di un cane che mi abbaiava contro.
Mi bastò solo uno sguardo per farlo smettere. “Cercavo Scott.”
Vedevo la ragazza, accanto a Stiles, che mi scrutava.
“è di sopra.. Ehm ... posso presentarti mia sorella?” le cinse la vita.
Anche quel contatto tra di loro, riusciva a mandarmi in bestia.
“Sorella?”
“Già, non trovi nessuna somiglianza?” Stiles continuava a sorridere, ma lasciò la vita della ragazza.
“Per niente” gli feci un mezzo sorriso, mi sentì come se mi fossi tolto un peso dallo stomaco nel sapere che fosse solo sua sorella.
“Comunque lei è Hilary. Hilary lui è Derek.”
“Piacere” mi tese la mano, cercando di sorridere.
Probabilmente era ancora spaventata dalla scena di prima, sentivo il suo cuore battere a mille, non che il mio fosse da meno.
Non risposi, mi limitai a stringerle la mano, cosa che avrei preferito non fare, dato che se prima avevo ancora un briciolo di sanità mentale, ora l’avevo persa del tutto.
“Da quanto sei qui?” le chiesi.
“È tornata stamattina, è stata cinque anni a New York per frequentare il liceo di scrittura, comunque cercavi Scott?”
“Devo parlarvi.” Il mio sguardo si dirige verso il suo “in privato”.
Lei mi guardò sbalordita dalla mia sfacciataggine, mentre salivo le scale sentii il suo breve discorso con Stiles.
“Scusalo è un tipo strano, burbero e asociale.”
“Solo strano” la sentii sorridere e mi si sciolse il cuore.
DIAVOLO DEREK che stai facendo? Ti fai imbambolare da un ragazza? Mi passò per la testa il ricordo doloroso di Kate e quando diede fuoco alla mia casa con all’interno la mia famiglia.
Strinsi i pugni cercando di non farmi pervadere dalla rabbia e continuai a salire le scale.
 



 
POV HILARY




Quando aprì la porta rimasi impreparata, non mi sarei aspettata di certo un ragazzo.
Un ragazzo abbastanza strano, moro, alto, con occhi verdi e bellissimo.
Mi spaventai quando vidi la sua espressione dura e i suoi occhi scrutarmi, tanto da chiamare mio fratello.
Il mio cane, Betha, di solito è molto docile, ma con lui no, anzi gli abbaiava contro, gli bastò un solo sguardo e lo fece tacere.
Poi mi venne in mente chi fosse, era quel ragazzo che oggi era partito come un fulmine in macchina senza salutare nessuno.
Quel ragazzo che sembrava stare male, dato che avevo notato che gli tremavano le mani ed era tutto sudato.
Quel ragazzo che voleva parlare con Scott, il mio migliore amico, in privato, proprio come aveva sottolineato lui.
Ero seduta sul mio divano quando sentii dei passi, mi girai e lo vidi, era veramente alto e muscoloso.
Vidi che mi guardava, questa volta non distolsi lo sguardo sebbene le mie guance si tinsero di un colore rosato.
Aspettai che dicesse qualcosa ma ricevetti, in tono molto freddo, un ciao.
Così mi diressi verso la camera di Stiles ed entrai senza bussare.
“Voi due mi nascondete qualcosa.” Li guardai incrociando le braccia.
“Ci siamo sempre detti tutto, quindi sputate il rospo.”
Vidi Stiles alzarsi e posarmi una mano sulla spalla.
“È meglio che ti siedi, sorellina.”
Mi sedetti aspettando che mio fratello e Scott aprissero la bocca per dirmi che diavolo stava succedendo.
   
 
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