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Autore: Ephiny    21/12/2018    3 recensioni
Ho tentato in ogni modo di nascondere la mia vera identità a Chat Noir per anni, avrò fatto bene? Ora che è tutto svelato mi domando se non sarebbe stato meglio farlo prima.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una leggere brezza spostava delicatamente i miei capelli corvini quella sera,
quando ero solita pensare mi mettevo sul terrazzo da sola a scrutare la luna,
ancora non potevo crederci, quella sera avevo visto io stessa la verità.
L'amore della mia vita altro non era che quel gatto pervertito che diceva di amare così insistentemente Ladybug...
non sapevo cosa fare, il mio cuore venne meno al pensiero che Adrien in realtà fosse qualcuno che non osavo minimamente immaginare.
Perche proprio lui? quel gatto non gli assomigliava per niente, un Dongiovanni di pessima categoria, no, non poteva essere vero, magari
 era un'illusione?? Volpina?? è tornata??? No, era reale... immersa nei pensieri non mi accorsi che dietro di me si avvicinava una vocina dolce al mio orecchio sinistro che bisbigliò, "Marinette... io non ti capisco, hai scoperto che l'uomo che ami è innamorato di te e non sei felice??? Dovresti ritenerti più che fortunata, siete fatti l'una per l'altro, il destino vi ha uniti." Quelle parole mi fecero riflettere ma volevo essere testarda come ero solita essere.
"Ma tikky, lui non assomiglia per niente ad Adrien, lui è cosi diverso...." dissi timidamente, a quel puntoTikky mi guardò severa, "Sei tu a non voler vedere la verità, ti stai autoconvincendo che il tuo Adrien sia perfetto, incredibile e puro, invece tu sai in cuor tuo che nessuno lo è; Guarda in faccia
la realtà, sono entrambi la stessa persona, Chat Noir completa Adrien mostrando la sua parte più intraprendente, è semplicemente se stesso, e ammetti che è un ragaazzo meravoglioso e coraggioso, che farebbe di tutto per proteggere chi ama, tu divresti saperlo più di tutti." io arrosii, e lei continuò "Non gli hai dato modo di parlare prima, era sospreso anche lui di vedere te dietro la maschera,  ma non puoi sapere cosa pensasse dato che sei fuggita via immediatamente."  In quel momento mi sentii una stupida e lo ammisi, "io... mi sento una sciocca... mi sono comportata come una bambina spaventata...". Tikky non disse più nulla e tornò dentro, cominciava a fare freddino ma io mi sentivo accaldata dal mio cuore che batteva forte. Continuavo a rimurginare che nonostante lo respingessi sempre in realtà mi sentivo al sicuro sapendo che lui c'era sempre per me, insieme siamo la coppia perfetta... eh, cosa? " COPPIA PERFETTA...." mmmh quella frase mi fece sorridere, tante volte ci avevano paragonati ad una bella coppia con Chat Noir ma non la avevo mai vista come cosa plausibile, fino ad ora.
Le stelle erano quasi assenti, coperte da quelle nuvole grigie non mi permettevano di scrutare troppo lontano, ma la luna era ben visibile nonostante tutto. 
Quel vento inziava a farmi salire i brividi lungo la schiena, pensai che era arrivato il momento di rientrare e mi voltai verso l entrata, all'improvviso una morsa al braccio mi tenne ferma ed una voce conosciuta mi fece girare di scatto. "Ehi.. Marinette..." il mio cuore che già da prima aveva inziato a battere forte, ora mancò di un battito per poi riprender ancora
piu intensamente in un suono simile ad un rullo di tamburi che potevo sentire fino in gola... "Chat.. " inziai a dire ma mi bloccai subito, non riuscivo a dire nulla davanti a quegli occhi smeraldo che mi scrutavano cosi intensamente quasi disperati... cosa voleva ora chat noir??? perche era venuto??
voleva forse prendermi in giro per come ero scappata poco prima? 
La mia testa inziava a girare al pari con il cuore che stava per scoppiare... non capivo più nulla avrei voluto solo sparire. 
Mi svegliai sdraiata su qualcosa di solido, come se non fossi sul mio caro letto comodo ma in qualcosa che mi sorreggeva il collo e le gambe, aprii gli occhi 
lentamente e vidi dei capelli biondo chiaro, quasi bianchi come il colore della luna di quel giorno... ed uno sguardo  preoccupato ma stupendo che mi face trasalire... "Adrien..??" sbottai, "Ciao Merinette... scusa non volevo spaventarti, sono solo venuto a sapere come stavi... prima sei fuggita via così, avevo paura che non ti sentissi bene.." lo sguardo si face cupo e si spostò verso il basso, come se avesse paura della mia reazione, ma subito dopo continuò riprendendo coraggio "Io me lo sentivo che eri una ragazza fantastica...il giorno del pic nic te lo dissi che per me sei sempre stata la Ladybug di tutti noi... ci sei sempre per tutti, sei dolce, generosa, ingamba, incredibile, intelligente... e a guardarti ora devo dire anche bellissima... " era diventato rosso in viso ma non abbassò lo sguardo questa volta... mi continuava a guardare con un che di dolce e sicuro che mi faceva tremare... perché non dicevo nulla??
mi sembrava di impazzire... nulla come quel momento era mai stato immaginato nella mia testa, il ragazzo dei miei sogni che mi elogiava come una principessa, 
esattamente come il nomignolo che mi aveva affibbiato quando da Chat Noir mi incontrava nelle vesti di Marinette.
"Mi dispiace per essere scappata è solo che non... mi aspettavo di vedere te... " non riuscivo a spiccicare parole, ero troppo tesa, in più mi
teneva stretta a lui come se non riuscissi a reggermi da sola... "puoi mettermi giù.. ora sto bene grazie..." dissi, "oh certo scusami, ma stai bene??" mi chiese preoccupato, "si grazie, solo un pò scoss... emh stanca" mi corressi.
Non volevo far intuire ad Adrien quanto fossi tesa in quel momento. 
"è un problema per te, se sono io?"  disse lui rompendo quel silenzio 
che cominciava ad essere troppo imbarazzante, le parole continuavano a non uscirmi, sentivo il cuore come un martello pneomatico, iniziava a farmi male
dalla tensione, quando all'improvviso scoppiai in un pianto profondo che non riuscii proprio a trattenere, mi sentivo sciocca e impacciata, lui non ci pensò due volte e mi strinse tra le braccia, non capiva cosa avessi ma si vedeva che voleva consolarmi con tutto se stesso... sentivo ora il suo petto caldo e le braccia toniche ben salde su di me, il suo profumo non era molto intenso e metteva in risalto l'odore dolce della sua pelle nivea.
Ad un certo punto mi staccai dalla sua stretta e lo guardai negli occhi... sembrava davvero triste e confuso. 
Sentii di volerlo rassicurare un pò, posai una mano nella sua guancia e singhiozzante dissi, "Perdonami di essere così sciocca, in cuor mio io ho sempre amato le tue moine da gatto, ma nel mio cuore c'era già un'altra persona a cui tenevo da tempo ormai..." strozzai quelle parole, non mi usciva il resto, continuò lui con un vago sorriso per non farmi sentire in colpa, "tranquilla, non ti devi giustificare, sai io mi sono innamorato di ladybug immediatamente, è stato un colpo di fulmine... coraggiosa, intelligente..." il 
suo sguardo si abbassò come sconsolato ma continuò... "...non volevo forzarti ad amarmi, sapevo che c' era un altro ma sono stato comunque egoista... volevo cercare di conquistarti pian piano... scusami..." lo interruppi con un dito sulle labbra, era straziante vedere come il ragazzo che amavo era così triste a causa mia, mi avvicinai tremante e posai le mie labbra sulle sue. Era chiaramente stupito ma subito rispose al mio bacio con un che di disperato che mi faceva male dentro. 
Affondai la mia lingua nella sua bocca e iniziai a cercare la sua per poi perdersi e ritrovarsi in una danza molto sensuale ed eccitante. 
Un calore febbricitante aveva gia fatto strada dentro di me infatti fu difficile staccarmi per continuare a parlare con lui, che di tutta risposta dalla sua faccia mostrava di essere ancora paonazza per ciò appena accaduto. 
Feci un respiro profondo e parlai con gli occhi chiusi e stretti per non vederlo in volto, "sei tu il ragazzo che mi piace". non sentii nessuna risposta e mi feci coraggio, sbirciai il suo viso; Adrien era decisamante sorpreso, la bocca aperta e lo sguardo stupito ne erano la prova. 
Mi fermai un momento a scrutarlo come ero solita fare, era meraviglioso con quei capelli un pò arruffati a causa del bacio di poco prima, dove con le mani avevo frizzionato ed accarezzato con passione quella chioma perfetta. 
Lentamente lui sorrise amorevolmente come se mi leggesse la mente e mi sentii rabbrividire dalle sue seguenti parole.. "Tutta questa felicità potrebbe uccidermi...".
   
 
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