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Autore: Syrendespair    21/12/2018    0 recensioni
Non sarebbe dovuta essere una sorpresa per nessuno il fatto che Dante conosca questo gioco. Dopotutto, gli piace comportarsi da vero duro, ma sanno tutti che la sua specialità è fare il drammatico.
Aka la storia di come Dante, Trish, Lady, Vergil, Nero, Nico e V si sono ritrovati a giocare a un gioco di ruolo tutti insieme.
[Parte del DMC no powers AU | Dante & Trish & Lady & Vergil & Nero & Nico & V]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Giochiamo







 
Non sarebbe dovuta essere una sorpresa per nessuno il fatto che Dante conosca questo gioco. Dopotutto, gli piace comportarsi da vero duro, ma sanno tutti che la sua specialità è fare il drammatico.
 
Si trovavano a casa sua. C’erano Dante, Lady, Trish e una serie di altre persone con le quali avrebbero presto perso i contatti.
Erano tutti annoiati e così Dante fece una proposta: perché non fare un bel gioco?
Quello fu abbastanza da far interessare gli altri e, anche se l’idea di fare un gioco di ruolo spaventava alcuni, avevano deciso comunque di provarci.
Non hanno esattamente giocato secondo le regole – diciamo che ne hanno stabilite altre – ma hanno creato una bella storia; ovviamente Dante era il protagonista, ma era meglio così: era un grande improvvisatore ed era in grado di far proseguire la storia con facilità.
Avevano bisogno di qualcuno che controllasse che le regole venissero rispettate, però, qualcuno che… diciamo poteva fare da arbitro, e Lady si offrì per farlo; non se la sentiva di giocare, tanto.
 
Dunque, una volta stabilito ciò che volevano fare, iniziarono a giocare e beh… è stato più divertente del previsto.
Non sarebbero stati contrari a ripetere l’esperienza; dopotutto, la storia non era finita.
 
“Qual è la storia?” vi starete chiedendo, e beh un buon sommario sarebbe questo: Dante è il cacciatore di mostri più famoso del continente e Trish lo ingaggia per sconfiggere il re dei mostri, e così il duo inizia il suo viaggio verso la tana del boss, incontrando per strada altre persone – e mostri – che potrebbero aiutarli se fanno un tiro abbastanza alto di persuasione.
Non è la storia migliore che sia mai stata raccontata ma l’hanno fatta funzionare; tra l’altro, ci sono stati dei momenti così divertenti che avevano fatto scoppiare tutti a ridere così tanto da non poter fare altro per qualche minuto, come quando Trish aveva deciso di lanciare la sua motocicletta a Dante – sì, avevano una motocicletta anche nel gioco, come? Magia, ragazzi.
 
Dante era davvero bravo in questo gioco, o almeno dava l’idea di sapere ciò che stava facendo.
Aveva detto di averci già giocato con degli amici di vecchia data, e stava usando lo stesso personaggio di quella volta; l’unica differenza era che all’epoca facevamo molto più il dark rispetto a ora ma beh, tutti hanno avuto una fase emo nella propria vita e chi non l’ha avuta sta mentendo.
 
Alla fine Dante era riuscito a sconfiggere il boss con l’aiuto di Trish. Il male fu sconfitto e tornò a regnare il bene. Evviva.
Stavano tutti urlando a Dante e Trish di far baciare i loro personaggi ma avevano deciso di non farlo – soprattutto per far incavolare gli altri che erano molto presi da questa pseudo-relazione. Era più poetico così, dicevano.
 
 
La campagna era terminata con un grande successo, eppure volevano ancora continuare a giocare.
Purtroppo però del loro vecchio gruppo di amici erano rimasti solo Dante, Lady e Trish, e che potevano fare solo in tre?
Facile: bastava solo convincere qualcun altro a unirsi a loro, e Dante sapeva esattamente chi sarebbe stato il fortunato.
 
La prima volta che chiese a Vergil, suo fratello gli ha risposto con un secco “no” ma, dopo settimane di convincimento da parte di Dante, decise di provare questa cavolata. Tutto pur di far azzittire il gemello.
Quanto poteva essere male, dopotutto? Tanto era convinto che sarebbe durato neanche un giorno prima di decidere di abbandonare tutto. Si sbagliava di grosso.
 
Visto che Vergil non si voleva neanche sprecare a creare una backstory per il personaggio – il fatto che avesse un personaggio era già molto – e visto che Dante non voleva abbandonare il suo vecchio personaggio, avevano deciso di fare un prequel della prima campagna.
Questa volta era Trish a gestire tutto; nonostante non fosse molto convinta all’inizio, col tempo Lady si era appassionata al gioco e voleva provare a giocarci come personaggio e non come arbitro. Non solo, ma voleva anche rendere la vita di Dante difficile – almeno in questo, lei e Vergil potevano andare d’accordo.
 
La storia questa volta s’incentrava sul personaggio di Vergil, gemello di quello di Dante – sì, dovevano essere gemelli anche qui – che voleva aprire il portale tra il mondo dei mostri e quello umano e Dante doveva fermarlo. Nelle sue peripezie incontrò il personaggio di Lady e due decisero di malavoglia di lavorare insieme per fermare i piani di Vergil.
 
Nonostante la riluttanza iniziale di Vergil – e il fatto che il suo personaggio era praticamente se stesso ma andava bene, finché giocava – la campagna andò bene e si fecero rapire tutti dalla storia, sì, anche Vergil, non che l’avrebbe ammesso ad anima viva. Non lo dava a vedere tanto quanto Dante, ma anche lui aveva una passione per il drammatico e questa era l’occasione giusta per dar mostra di questo suo talento.
Dante fece quasi ribaltare il tavolo quando il fratello decise di far morire il suo personaggio invece di unirsi a lui alla fine. Era ovvio che se l’era presa, e chi poteva biasimarlo? Avrebbero potuto interpretare il loro legame diversamente dalla realtà, ma molto, se non tutto, di come interagivano tra di loro era stato preso direttamente dalle loro esperienze nella vita reale.
 
La campagna si concluse in modo dolceamaro perché sì, il mondo era stato salvato, ma Dante non era riuscito a salvare suo fratello.
Quel giorno stesso, dopo che Lady e Trish se ne andarono a casa loro, Vergil aveva preso Dante in disparte per dirgli che non se ne sarebbe andato da nessuna parte, che quello era solo un gioco e non la vita reale.
Dante non gli aveva risposto a voce ma l’aveva abbracciato con forza, un gesto che Vergil ricambiò dopo un momento per riprendersi dall’impatto.
 
Certo, si azzuffavano spesso e non avrebbero sprecato neanche un secondo per insultarsi a vicenda o prendersi in giro, ma alla fine erano pur sempre gemelli e si volevano bene.
Questo era uno dei momenti che lo dimostrava.
 
 
Ci volle un po’ prima che giocassero di nuovo, soprattutto perché Dante e Vergil erano impegnati ad aiutare loro cugino Nero a trasferirsi in città. Hanno più o meno la stessa età e hanno passato gran parte della loro infanzia insieme, e infatti Nero sembra più il terzo fratello che un semplice cugino.
Si era trasferito con i genitori e ovviamente i genitori dei gemelli, Sparda ed Eva, s’offrirono per aiutarli.
Certo, Dante non voleva proprio aiutare – lui e aiuto non andavano bene nella stessa frase – ma alla fine ne era valsa la pena: ora aveva un’altra persona da bullizzare; no, è solo uno scherzo. Voleva bene a Nero ed era felice che ora potevano vedersi più spesso.
Era inevitabile che, con il passare del tempo, anche Nero fu invitato a giocare con loro.
 
La sua prima reazione fu simile a quella di Vergil ma Dante ci mise molto di meno a convincerlo a provarci – che era, un codardo? – e allora avevano deciso di continuare la storia delle campagne precedenti, ma questa volta il protagonista era il personaggi di Nero, che aveva deciso di renderlo figlio di Vergil così, perché gli andava, confondendo tantissimo la cronologia che avevano costruito, ma alla fine stavano giocando per divertirsi, quindi a chi importava?
 
Questa volta era Vergil a narrare la storia, essendosi stufato di giocare. Diceva di preferire osservare – e giudicare duramente – le azioni degli altri.
Gli piaceva fingere di non essere interessato ma in realtà lo era; si sentiva anche stranamente toccato dal fatto che Nero avesse deciso di rendere il suo personaggio suo figlio ma questo non voleva dire che avrebbe fatto favoritismi – anche se aveva reso la vita difficile a Dante un paio di volte ed era stato bellissimo.
 
Allora, il personaggio di Nero lavorava per un ordine che venerava il padre di Dante – ah, sì, il personaggio di Dante è in teoria mezzo mostro, ma lo faceva contare solo quando gli serviva – e doveva trovare Dante perché aveva attentato alla vita del capo del culto senza alcuna ragione apparente.
Col tempo avrebbe scoperto che l’ordine era in realtà cattivo – chi l’avrebbe mai detto – e Nero e Dante dovettero lavorare insieme per distruggerlo, accompagnati da Trish e Lady.
 
La parte migliore di questa campagna – a parte i dialoghi tra Nero e i nemici, neanche fosse posseduto da Dante in quei momenti – fu la relazione sbocciata fra il personaggio di Nero e un NPC di nome Kyrie, che non era decisamente la ragazza nella classe di Nero per cui aveva una cotta, no, affatto.
Non solo questa fu un’ottima occasione per prendersi gioco di Nero, ma fu anche una grande occasione per mettere in imbarazzo Vergil che doveva interpretare la ragazza. Beh, visto che gli altri volevano proprio far arrossire Nero, di solito interpretavano loro la ragazza per poter dire cose romantiche – o più maliziose, dipendeva dal contesto – e ogni volta Vergil si schiariva la gola e confermava che Kyrie aveva detto quelle esatte parole e no non le avrebbe ripetute.
Alla fine erano carini insieme, e Nero e Kyrie riuscirono a baciarsi alla fine. Ora, se solo potesse succedere anche nella vita reale; guardare Nero venir consumato da questa cotta chiaramente corrisposta senza fare nulla a riguardo era molto doloroso.
 
 
Passa il tempo e arriviamo al presente; ormai devono affrontare ancora un altro anno di scuola prima di concludere e pensare all’università. Sono successe così tante cose nel frattempo.
Innanzitutto, Nero e Kyrie – la vera Kyrie non l’NPC – si sono messi finalmente insieme. Non appena hanno sentito la notizia, hanno fatto tutti una colletta per comprare alla nuova coppietta una confezione di preservativi, perché per favore ci hanno messo così tanto a mettersi insieme devono fare sesso subito.
Anche Lady e Trish hanno iniziato a uscire insieme. Dante si è quasi messo a piangere alla notizia e si è già offerto per fare da testimone al matrimonio.
Vergil continua a vincere un torneo di scherma dopo l’altro a tal punto che gli è stata offerta la partecipazione a un’università prestigiosa che, tra le tante cose, ha anche un programma per la scherma, il che sarebbe l’ideale per sfondare nel campo professionale. Vergil sta considerando di andarci.
Dante si è trovato un nuovo hobby; aveva sempre scherzato sul fatto che da grande sarebbe diventato il proprietario del “Devil May Cry”, il club più rinomato della città, ma ultimamente aveva iniziato a pensare che forse avrebbe potuto iniziare a lavorarci come intrattenitore, e così ha iniziato a suonare la chitarra – fare la rock star è un altro dei suoi grandi sogni e quindi perché non provare a vedere se ha la stoffa anche per quello?
All’inizio ovviamente è insopportabile, specialmente per Vergil che ha la sfortuna di viverci insieme, ma è veloce ad apprendere e non gli ci vuole molto per diventare decente. Se solo potesse smettere di suonare alle due del mattino sarebbe ancora meglio…
 
Nel frattempo Nero si è abituato alla vita di città e si è fatto un po’ di amici. Una di questi si chiama Nico, la sua migliore amica e compagna di classe, ed è così fantastica che ha iniziato a uscire anche con gli altri.
È un genio e non solo: è pazza come pochi. Non importa quant’è stupida la cosa che Dante ha appena proposto, Nico troverà un modo per farla funzionare, il che vuol dire molti mal di testa in più per i membri più responsabili del gruppo – ma siamo onesti, alla fine sono tutti irresponsabili a modo loro – ma è così divertente da farne valere la pena.
A quanto pare anche lei ha giocato al loro gioco, ma ha smesso di recente perché non le piaceva molto il modo in cui giocavano i suoi vecchi amici, il che è fantastico perché vuol dire che adesso può unirsi a loro anche in quel ambito.
 
C’è solo un problema: nessuno vuole narrare la storia, neanche Vergil questa volta, nonostante proclami che non gl’interessa niente del gioco e che, fosse per lui, potrebbe anche non giocare.
Cosa dovrebbero fare?
 
È Nico a trovare la soluzione: c’è questo nuovo ragazzo in classe che sembra fare al caso loro.
Parlano spesso e sa per certo che anche lui ama questo gioco e che è un grande narratore – parole sue, non di Nico – quindi forse, se per lui va bene, li potrebbe aiutare.
Quando Vergil le chiede, sospettoso, come si chiama ‘sto tipo, lei alza le spalle e dice che si fa chiamare V. Uh, questo si che è strano, ma anche intrigante.
 
Certo, perché no, incontriamo pure questo tipo. Se le cose si mettono male possono sempre non vedersi più; non è la fine del mondo.
 
Organizzano dunque un incontro a casa dei gemelli per vedere se la cosa si può fare.
Ci sono tutti tranne V, ma presto sentono qualcuno suonare il campanello; deve essere lui.
È Dante ad aprirgli la porta, e ciò che vede lo lascia a bocca aperta: di fronte a lui c’è un tizio alto, più di lui, con capelli neri e abbastanza lunghi, un cappotto di pelle nero e così tanti lacci e borchie che gli è difficile distinguere cosa diavolo sta indossando.
Ha portato con sé anche un bastone sul quale si sta appoggiando, come se non potesse stare in piedi troppo a lungo.
L’espressione del suo viso è impossibile da decifrare – non che Dante sia così bravo a farlo in generale – ma c’è una sorta di tracotanza non dissimile dalla sua. Beh, dopo una prima occhiata non sembra male.
 
- Sei Dante, vero? -, gli chiede il ragazzo, e wow Dante non si aspettava di certo una voce così sensuale da un tipo che ha quell’aspetto.
- Il mio nome è V -.









Note degli autori: hey efp vaffanculo stavo collegata all'account prima di pubblicare sta fic perché mi hai fatto rifare tutto, sito di merda?
Comunque, come aveva già spiegato nelle note che avevo scritto la prima volta, e che ora mi toccherà ricopiare di nuovo perché non sia mai che efp funzioni decentemente ogni tanto, questa fic dovrebbe essere l'introduzione a un AU che io, VaultEmblem, e il mi* amic* JustAMermaid abbiamo ideato, perciò abbiamo deciso di postarla con quest'account condiviso.
Ci siamo ossessionato con DMC in luce di ciò che è uscito sul nuovo gioco e abbiamo deciso di scrivere almeno questo, anche se ci ritorneremo probabilmente solo una volta che sia uscito il gioco effettivo perché adoriamo già V e lo vogliamo includere nell'AU, ma vogliamo aspettare di vederlo bene nel gioco per poterlo scrivere IC.
La parte in cui parliamo della partita vecchia di Dante è un riferimento a DMC2. Non sappiamo molto del gioco quindi probabilmente non ne parleremo nell'AU.
Abbiamo deciso di rendere V l'effettivo dungeon master perché ci sembra il tipo di persona che sarebbe molto brava a farlo.
Per il resto, ci rivediamo una volta che è uscito il gioco.
   
 
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