★★ Calendario dell’Avvento 2018 by Fanwriter.it!
★ Data: 21 dicembre
★ Rating/Avvertimenti: Verde
★ Fandom: Persona 4
★ Due righe sul cosa avete scritto: Una breve storia su Hisano e le sue tradizioni per l'ultimo dell'anno.

Questa storia partecipa anche alla Maritombola del Decenalle indetta da Lande di Fandom.
Prompt 47. Attico

Era un qualcosa che facevano ogni ultimo dell’anno. 
Questo era l’unica convinzione di Hisano quando osservava suo marito aprire la piccola botola che portava al loro attico, per poi tirare giù le scale e voltarsi verso di lei, offrendogli una mano. 
Lei gli sorrideva e declinava il suo aiuto, iniziando a salire i pioli e ritrovandosi presto nella parte più buia della sua casa. 
Mentre suo marito la raggiungeva, la donna afferrava il sottile cavo che pendeva dal soffitto, accendendo l’unica fonte di luce della stanza. 
Era in quell’esatto momento che ogni anno il volto di suo marito sarebbe sbucato dall’entrata, regalandole uno dei suoi bellissimi sorrisi. 
Poi, insieme, avrebbero aperto il piccolo scrigno che tenevano nascosto nell'attico, prendendo il contenuto e esaminandolo. 
Non che la donna non sapesse cosa ci fosse al suo interno. 
All’interno di quel piccolo forziere vi erano infatti tutti i loro ricordi più cari: tutte le lettere che si erano scritti quando lui era via come militare, le loro foto insieme, i regali che si erano scambiati in tutti quegli anni… 
Passavano così l'ultima ora dell’anno, rivivendo i loro ricordi più cari, ripensando a come si fossero incontrati, al loro matrimonio… 
Poi, allo scoccare della mezzanotte, rimettevano tutto quanto all’interno dello scrigno, aggiungendoci ciò che avevano accumulato quell’anno. 
E così andò anche quella volta. 
E quella dopo, e quella dopo ancora… 
Poi, qualcosa cambió.
Suo marito fu colpito da una mortale malattia e Hisano fu costretta a vederlo ogni giorno perdere sempre di più la lucidità, arrivando addirittura a chiederle ogni mattina chi fosse lei. 
Nonostante le condizioni sempre peggiori, la donna continuava la loro tradizione, approfittando di quei pochi minuti per far rivivere al marito i ricordi che ormai aveva perduto, sentendo una fitta di dolore ogni volta che lui dimostrava di non ricordare niente di ciò che lei gli metteva di fronte.
Ma la donna non si dava per vinta. 
Era una cosa che facevano ogni ultimo dell’anno.
Niente avrebbe fermato quella tradizione…
E poi lui morì. 
La notizia fu data alla donna proprio un fatidico 31 dicembre, dall’ospedale di Inaba dove suo marito era stato ricoverato un mese prima. 
Di fronte a ciò, la donna cadde in un baratro di disperazione e, da quel giorno, aveva deciso che mai più sarebbe entrata in quell’attico dove le memorie di lei e suo marito risiedevano… 
O almeno così credeva. 
Alla veneranda età di 80 anni infatti, Hisano si trovava lì, di fronte alle scale che conducevano al suo attico, le mani che non smettevano di tremarle. 
«È sicura di volerlo fare?»
Si voltó verso il ragazzo alla sua destra. 
Aveva conosciuto Yu Narukami solo qualche mese prima, per un completo caso. Eppure adesso era grazie a lui se lei era riuscita a superare quella situazione di dolore che l’aveva costretta a chiudersi tanto in se stessa. 
«Non potrei mai farti venire qui la notte di fine anno per poi non concludere niente, no?– rispose lei –Vieni, ora dammi una mano a salire questa scala. Voglio farti vedere quanto tu assomigli a mio marito da giovane, ho così tante foto lì sopra.»
Lui le sorrise gentilmente, come faceva di solito. 
Poi, senza più dire una parola, la aiutó a salire la scala a pioli.