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Autore: CortexiphanAddicted    21/12/2018    0 recensioni
Il mondo di The Walking Dead, come tutti lo conosciamo: ogni personaggio ha la sua storia, il suo passato, i suoi morti. Lo stesso vale per Aria, una ragazzina cresciuta troppo in fretta, come Carl, Enid, Judith o Beth. L'apocalisse vista dai suoi occhi ha una colorazione diversa, si intreccia con la storia principale dei protagonisti della serie e, in particolare, alle vicende del Santuario e del suo tiranno, Negan. Ancora prima di conoscerlo,infatti, sembra che Aria fosse destinata ad amarlo per sempre...
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Negan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono nel mio appartamento, sul nostro letto e rifletto.
Ripenso a tutto quello che è successo finora, a tutto quello che ho perso e a cui ho dovuto rinunciare.
Poi guardo all’altro lato della medaglia, alle poche cose che ho ottenuto e che sono riuscita a conservare.
E poi c’è lui, Negan, che non rientra in nessuna categoria.
Lui è tutto e niente, così straordinario che talvolta non riesco a capire se sia reale oppure no, se tutto questo sia solo un mio sogno e lui soltanto una bellissima proiezione del mio inconscio.
Poi lo vedo nel cortile, camminare, organizzarsi con i ragazzi, fare i suoi discorsi, sorridere.
Quando capisco che è reale, comincio a chiedermi per cosa l’abbia mai potuto meritare.
Certo, centra il fatto che io sia come Lucille, ma lui stesso mi ha fatto capire che c’è dell’altro, forse per il modo in cui lo ascolto e mi schiero dalla sua parte.
Non credo sia mai stato amato nel modo in cui lo sto facendo io, nemmeno da Lucille. “Un angelo” l’ha chiamata, la detesto.
Si può provare odio per qualcuno che non c’è più? Se si parla di lui la risposta è sì.
Tutti nasciamo perfetti, ma nessuno è più tale da subito dopo.
Forse Lucille non era perfetta, ma ai suoi occhi, nella visione soggettiva di Negan, lei era davvero… così.
Io non lo sono e lui lo sa.
Non sono innocente, non sono una principessa da salvare, sono una sopravvissuta, tutti lo siamo, altrimenti non saremmo qui.
Chi lo ha fatto da solo, chi perché si è trovato un buon gruppo, chi perché ha avuto l’intelligenza o l’astuzia di accodarsi a qualcuno che di sicuro ce l’avrebbe fatta: tutti meritiamo di stare qui, di vivere, amare, continuare a lottare.
Da quanto ho capito Lucille non ne era in grado, era… debole.
Se io lo fossi stata, sarei morta e nemmeno lui avrebbe potuto fare nulla per salvarmi.
La morte cammina con noi, è dentro di noi.
Perché quando moriamo anche in maniera naturale ci trasformiamo lo stesso? Siamo marci dentro, siamo noi i morti che camminano.
Ma ormai il pericolo (per fortuna o è il contrario) non sono più i vaganti, sono le persone.
Quelli che mi hanno sparato, quelli che Negan ha dovuto punire, quelli che teniamo prigionieri, ma anche tutto quello che non siamo noi.
Chissà se Negan si fida di me, se ha capito che io non potrei mai fargli del male, neanche se tentasse di uccidermi.
Chissà se lo ha capito che sono legata a lui come lui lo era alla sua Lucille.
Deve mancargli molto, io non riuscirei a fare più nulla senza l’amore della mia vita.
Eppure quando ne parla, mi sembra lo faccia sempre con amarezza, come se lei non fosse mai stata in grado di apprezzarlo e sostenerlo.
Me lo sono chiesta più volte: perché nessuno lo capisce?
Perché nessuno riesce a vedere oltre la maschera di tiranno che si è creato?
Lui fa così in nome di qualcosa di più giusto della moralità e dei sentimenti umani. Si comporta in tal modo per sì placare la sua sete di sangue, ma non solo…
Non lo sto giustificando, ma penso che bisogni apprezzarlo.
Le menti malate raramente hanno un chiaro modello di comportamento in testa, sono volubili, impulsive, distratte, stupide.
Lui non è niente di tutto questo, ha una scala di valori, conosce i suoi limiti, agisce in nome di qualcosa che sa essere più grande di lui.
Sa di essere importante per il ruolo che si è creato con le sue mani. È un uomo intelligente e ambizioso, capace di fare qualcosa di bello e migliore.
Come puoi non apprezzare tutto questo? Questo suo ordine nella follia… è meraviglioso.
Un miracolo quanto la neve d’estate e la vittoria della vita sulla morte.
È una figura poetica e ispiratrice, per quanto sia paradossale dirlo.
Apprezzo tutto questo di lui e non miro a cercare l’uomo dietro la maschera, certo anche quello, ma soprattutto a ritrovare quell’ordine e quella sicurezza superficiali per ottenerle anche io e finalmente trovare la pace.
Voglio raccogliere i suoi incubi e fortificarmi al suono delle grida delle sue vittime.
Voglio poter bere dalla fonte della sua bellezza interiore e addormentarmi nel suo subconscio, così da vedere davvero il mondo per la prima volta e poi risvegliarmi, e disdegnare tanto orrore rispetto alla perfezione che avevo trovato e godere nel lamentarmi del mondo circostante, avendo come unica ragione di vita lui, la persona da cui voglio dipendere e senza la quale non sono nulla e non ho motivo di esistere, a parte i sensi di colpa.
Amore mio, sei così speciale, insegnami ad esserlo, ti prego.
Voglio che mi lasci vedere, voglio che ti abbandoni su di me così che io possa liberare la mia mente da tutto ciò che non sia tu.
Voglio vedere solo te d’ora in poi, fa in modo che sia così, per me, per la mia pelle.
Così che io smetta di sentire il bisogno di urlare, ogni volta che mi viene da piangere.
   
 
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