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Autore: yaoifack    24/12/2018    1 recensioni
"Storia partecipante al Master della Gilda indetto dal FairyPieceForum" Creata per la dolce _Kalika_
Rogue si stava comportando in modo strano e Sting si accorse subito di questo fatto e doveva fare qualcosa per aiutare il suo compagno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rogue Cheney, Sting Eucliffe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Storia partecipante al Master della Gilda indetto dal FairyPieceForum" Creata per la dolce _Kalika_

Tu non sei malvagio 

La battaglia contro i draghi era finita, il portale Eclipse era stato distrutto, come ogni cosa che capitava sotto tiro a Natsu. I draghi stavano sparendo e tutti nella capitale, potevano tirare un sospiro di sollievo... ma non fu totalmente così.
 
Rogue si sentiva in colpa, quel disastro l’aveva causato in parte lui stesso, anche se il suo del futuro era di una linea alternativa, dove ogni cosa era stata distrutta da Acnologia. Sting lo vide turbato per tutta la serata, persino quando ritornarono nella gilda per riposare dopo quella faticosa battaglia.
 
Rogue non proferì una parola, e si diresse subito nella sua stanza, ma Sting aveva altri piani in mente. Lo seguì, e solo dopo un paio di minuti entrò dentro anche lui, vedendo il suo compagno disteso sul letto e Frog triste.
 
“Frog pensa che Rogue non sta bene...” pronunciò quest’ultimo.
 
Sting gli rivolse un sorriso di conforto.
“Non ti preoccupare” disse avvicinandosi a lui. “E’ stanco, come tutti noi, e anche tu dovresti riposare. Lascia a me il tuo amico” continuò, cercando di tranquillizzarlo, accarezzandogli la testa.
 
Frog annuì leggermente, lasciando la stanza subito dopo.
“Vattene anche tu” pronunciò Rogue, ancora intento a dargli le spalle.
 
“Rogue, dobbiamo parlare” gli rispose. “Quello che è successo non è colpa tua”  
 
“Davvero? Allora chi pensi chi fosse quello che controllava i draghi per far distruggere tutto?” ribatté ringhiando.
 
“Non eri tu!” esclamò Sting.
 
Rogue si tirò su di scatto, girandosi verso di lui.
“Come puoi dirlo?!”
 
“Ti conosco! Ecco perché posso dirlo!” continuò ad esclamare, avvicinandosi a lui, fino a salire sul letto, e prendergli le spalle. “Non sei quel genere di persone che uccide solo per il piacere di farlo!”
 
Rogue placcò la sua ira, vedendo gli occhi di Sting. Era raro vederlo in quella maniera, serio, invece di scherzare, ma era quello che aveva bisogno adesso, di sentire il suo compagno vicino a sé.
 
“Avevo... i tuoi poteri Sting...” mormorò Rogue, posando la testa sulla spalla di lui.
 
“Te li ho dati io...” provò a ribattere, abbracciandolo, ma sapeva che non era la verità.
 
“Sono arrivato ad ucciderti...” continuò Rogue, ormai le lacrime di frustrazione si stavano formando sui suoi occhi.
 
“Quello non c’entra più niente Rogue, è finita” gli rispose, accarezzandogli i capelli corvini.
 
“Quello ero io del futuro... non è ancora finita” disse, allontanandosi da lui, per pulirsi il volto.
 
“Non diventerai quel mostro crudele e spietato” ribatté Sting, mettendogli una mano sul volto. “Non finché ci sarò io al tuo fianco” avvicinandolo, poi, al suo.
 
Rogue rimase un attimo spaesato, le loro labbra si stavano avvicinando sempre di più, Sting voleva davvero... Alla sua domanda, venne immediatamente una risposta, non sentendo più lo spazio tra di loro.
 
Le labbra si toccavano delicatamente, senza che nessuno dominasse l’altro, le braccia che si avvolgevano in un abbraccio, per sentirsi sempre più vicino, non volendo far passare aria fra di loro. Fu proprio la lingua di Rogue a chiedere il permesso, alle labbra di Sting, di voler entrare per sentire la sua di lingua. Venne concessa senza esitazioni, dischiudendo le labbra, e sentendo subito dopo la lingua del Drago dell’ombra contro la sua.
 
Il bacio stava diventando sempre di più passionale ed eccitante, e come avevano una sincronia perfetta in battaglia, l’avevano anche in quel momento di seduzione, come se con un solo bacio potessero risolvere i problemi del mondo.
 
Si staccarono solo dopo un minuto, il più lungo che avessero mai vissuto, mettendosi subito dopo, fronte contro fronte, cercando di riprendere aria.
 
“E’ stato...” cominciò Rogue, sorridendo.
 
“... bello” pronunciò subito dopo Sting.
 
Aprirono gli occhi a vicenda, guardandosi per capire ancora di più cosa fosse stato effettivamente questo bacio.
 
Sting divenne rosso in volto, cominciandosi a grattare la guancia, come se stesse a disagio.
“Forse non volevi... però io...” cominciò a dire, guardando di nuovo Rogue. “Non voglio vederti in quello stato...”
 
Il Drago dell’ombra sorrise.
“Mi dispiace di averti fatto preoccupare, mi serviva proprio una tua stupidaggine in un momento come questo” rise,  per il suo ultimo commento.
 
Sting rimase perplesso.
“Stupidaggine?” mormorò, realizzando la cosa. “Ehi! Questa non è stata una stupidaggine!”
 
Rogue si stupì per il suo comportamento.
“Eri giù di corda, e dovevo tirati su di morale” continuò Sting, guardandolo dritto negli occhi. “E’ questo quello che fanno gli amici, e soprattutto, un Master della gilda”
 
“Adesso sembra che stai parlando come quelli di Fairy Tail...” commentò Rogue.
 
“Voglio riformare la gilda, Rogue” disse subito dopo. “Non voglio più che ci sia il terrore in questo posto”
 
Rogue sorrise.
“Ti aiuterò in questo”
 
“Lo spero proprio... non posso farlo tutto da  solo” rispose, alzandosi dal letto, ma il Drago dell’ombra lo prese per il polso e lo buttò sopra di esso.
 
“R-rogue?” disse mezzo terrorizzato.
 
“Riguardo a quello che hai detto prima... mica ti metterai a baciare ogni membro della gilda quando è giù di morale, vero?” domandò, mettendo le mani ai lati della testa del suo compagno.
 
“N-no... era solo... perché...” Sting non riuscì a trovare una buona scusa, per potergli rispondere.
 
Rogue però non gli diede importanza, avvicinandosi al suo volto.
“Mi sentirei davvero offeso, Master” pronunciando l’ultima parola con un velo di malizia.
 
Sting non rifiutò le labbra che vennero subito dopo, che lo coinvolsero in un altro bacio pieno di passione. Non voleva per nessun motivo perdere il suo migliore amico, avrebbe fatto di tutto per salvarlo dalla sua oscurità, diventando la sua luce.
  
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