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Autore: resi    26/12/2018    0 recensioni
"City Hunter non esisteva più ormai da anni, la sua vita era un inferno, Shinjuku stessa era diventata l’inferno.
Tutto questo non poteva continuare, doveva far qualcosa per restituire la libertà alla sua città, ma come? Cosa poteva fare lei da sola? Niente.
Purtroppo le restava solo un’ultima possibilità, un’ultima speranza, la quale si trovava all'interno del laboratorio segreto del professor Akinori".
Questo è un racconto un po' diverso dagli altri, un racconto che vede come protagonista una misteriosa ragazza che viaggia attraverso per salvare City Hunter e con lui tutta Shinjuku. Spero che questo racconto possa piacervi, buona lettura!
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Il laboratorio del professor Akinori era veramente ben nascosto, nemmeno Rin sarebbe mai stata in grado di trovare quel posto tra le viscere della terra, ma era stato il professore stesso a concederle l’onore di entrarvi, del resto le doveva molto e non poteva negarle il suo aiuto ora che era lei ad avere bisogno di lui.

Rin era una ragazza estremamente intelligente e abile, era in grado di maneggiare qualsiasi tipologia di arma ed era una stratega molto astuta. Del resto aveva avuto degli insegnati eccezionali, ma questo non poteva bastare a fermare la criminalità. Ormai Shinjuku era proprietà privata della Yakuza, persino la polizia si era piegata al suo potere, gli uomini vivevano nel terrore l’uno dell’altro perché non ci si poteva fidare di nessuno, nemmeno degli amici più cari, e Rin l’aveva capito a caro prezzo.

I suoi genitori erano morti per mano di una persona che aveva amato, e i suoi insegnati erano stati uccisi da coloro che credeva amici.

City Hunter non esisteva più ormai da anni, la sua vita era un inferno, Shinjuku stessa era diventata l’inferno.

Tutto questo non poteva continuare, doveva far qualcosa per restituire la libertà alla sua città, ma come? Cosa poteva fare lei da sola? Niente.

Purtroppo le restava solo un’ultima possibilità, un’ultima speranza, la quale si trovava all’interno del laboratorio segreto del professor Akinori.

Yataro Akinori era uno scienziato eccezionale, dotato di capacità straordinarie. Era in grado di immaginare e realizzare cose impensabili. Per questo era stato costretto a fuggire, a nascondersi, a vivere come un clandestino. La sua arte e la sua maestria erano perle preziose che in mano alla Yakuza potevano trasformarsi in armi terribili.

Akinori si era preso cura di Rin sin da piccola, dalla morte dei suoi genitori, i quali gli fecero promettere di crescere la loro bambina come fosse figlia sua, e così fece. L’accolse nella sua vita senza mai rivelarle però la locazione esatta del suo laboratorio, non per mancanza di fiducia ma perché era più sicuro così per entrambi. Nessuno, nemmeno Rin doveva conoscere un posto così segreto, finché non fu necessario rivelarlo.

Il professore custodiva un tesoro di inestimabile valore, uno strumento che avrebbe potuto cambiare il futuro di Shinjuku e fermare una volta per tutte la criminalità.

Dopo tanto penare Rin era riuscita a convincere Akinori a lasciarla entrare nel laboratorio e ad usare questo prezioso tesoro.

  • Ecco la mia più grande invenzione, la mia IANUS …

Rin guardava questa piccola stanza fatta di specchi rettangolari, e rimase stupita.

  • Me la immaginavo … diversa!

  • Cosa ti aspettavi? Un’auto volante con delle portiere ad ali di gabbiano? Una poltrona attaccata ad un orologio a cucù?

  • No … ecco … sinceramente non sapevo cosa aspettarmi, ma dici che funzionerà?

  • Non ne sono sicuro … fino ad ora ho utilizzando dei droni come cavie.

  • E come si attiva? Cosa devo fare per utilizzarla?

  • Tu dovrai semplicemente entrare dentro la piccola stanza di specchi, esattamente al centro, del resto me ne occupo io …

Rin non se lo fece dire due volte, prese la borsa preparata dal professore, si armò di tutto il coraggio che aveva ed entrò nella stanzetta.

Akinori prese posto nella stanza accanto, dove aveva installato una console per attivare la macchina.

  • Rin, non so se la tua sia una buona idea e non so nemmeno se la mia IANUS funzionerà … ti rendi conto che rischi di non tornare più indietro, lo capisci?

  • Lo so Yataro, conosco i rischi, ma cosa ho da perdere?

  • … la vita …

  • Non importa, i miei genitori si sono sacrificati per salvarmi, per salvare tutti noi. Ora è arrivato il momento di fare altrettanto. Non posso tirarmi indietro … non abbiamo altra scelta.

  • Capisco mia cara, e anche se ho paura ad ammetterlo, credo che tu abbia ragione. Dobbiamo tentare. Metti la fascetta curativa in testa, l’ho studiata appositamente per le situazioni di emergenza, se dovessi ferirti i micro cip che ho inserito si attiveranno automaticamente al primo segnale di dolore, le sostanze analgesiche e curative verranno rilasciate nell’immediato … funziona con le ferite meno gravi come tagli o ustioni, ma non può far nulla contro le armi da fuoco … per quello dovrai indossare il giubbotto antiproiettile che ti messo nello zaino …

  • Grazie Yataro, metto subito la fascetta … il giubbotto per ora non serve.

  • Indossi il mio snakephone? L'hai messo sul polso?

  • Sì.

  • Hai capito come utilizzarlo?

  • Certo.

  • Con quello potrai metterti in contatto con me ovunque tu ti trova. Inoltre, contiene tutte le mappe della città nel caso dovessi perderti. Non dimenticare, il tasto rosso ti permetterà di tornare in dietro, ma dovrai essere sola, nessuno dovrà toccarti in quel momento, o le cellule del tuo corpo non si scomporranno nel modo corretto e rischieresti di tornare … a pezzi. Mi raccomando, ricordi tutte le mie istruzioni?

  • Ricordo tutto Yataro … ora aziona IANUS, non possiamo aspettare oltre … Augurami buona fortuna.

  • Buona fortuna Rin, ti aspetterò qui … forse in un tempo migliore di questo.

  • A presto Yataro …

Il professore fece un breve sospiro, asciugo una piccola lacrima e, una volta indossati gli occhiali impostò tutti parametri della macchina. Gli specchi iniziarono a scintillare e a girare prima lentamente, poi sempre più velocemente fino a creare un vortice magnetico che investì in pieno la ragazza. Il dolore che provò in quell’istante era forte ma Rin era disposta a sopportarlo … d’un tratto le sue gambe, le sue braccia, tutto il suo corpo cominciò letteralmente a sgretolarsi in tante piccole parti fino a ridursi in piccolissime particelle che, d’improvviso, scomparvero.

  • Coraggio Rin, lotta con tutta te stessa e salvaci, salva tutti noi.

   
 
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