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Autore: GettAmourZe    27/12/2018    0 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Episodio 33: Un nuovo squarcio nella leggenda!! Spiazientito dal ricatto!

 

"Quando è che posso alzarmi?" chiese Ash impaziente di andarsene dall’infermeria di Floette.

"Ci vuole pazienza" sospirò Floette "Ancora non sono certa che i danni che hai subito siano del tutto guariti. Hai subito dei brutti colpi e il tuo corpo da Pokémon non ha la stessa resistenza comune che dovrebbe avere. Sembra che tu sia un Pikachu ma con le caratteristiche di resistenza fisiche di un Pichu… o comunque molto più basse della norma"

Ash ridacchiò flebilmente, in effetti essendo umano il suo corpo da Pikachu forse ancora non aveva preso a pieno le caratteristiche giuste per sopportare i colpi dei nemici. Collegabile quindi al fatto che sia lui che Serena fossero lenti ad imparare gli attacchi base. "Avanti, è 5 giorni che sono bloccato in infermeria!" protestò lui cercando di averla vinta. "Guarda, sto benissimo!" provò a sforzarsi il Pokémon alzandosi ma sentendo ancora un po' gli arti indolenziti.

"Ammetto che stai guarendo a velocità lampo, ma non dovresti sforzare il tuo corpo..." disse Floette scuotendo il capo.

"Uff.."sbuffò Ash lasciandosi andare all’indietro e sedendosi.

"Facciamo così… puoi alzarti e andare in giro per la Gilda ma non devi fare sforzi o uscire. Nessun incarico fino a domani e devi andare a letto presto. Niente corse o altro. Massimo riposo, ci siamo intesi?” dichiarò Floette.

Ash annuì “Intesi!”

“Oh e a proposito, dovresti andare a trovare la tua amica, a quest’ora di norma è sempre qui”

“Serena? Certo! E’ ovvio che vado da lei. E’ sempre venuta a trovarmi e ha dovuto continuare gli incarichi da sola” Sorrise un po' dispiaciuto. Cercando però di scacciare il pensiero alzò la zampina e saluto Floette “Allora io vado!”

“Mi raccomando torna domani mattina per il check-up!”

“Sicuro!”

A quel punto Ash uscì dall’infermeria ricordandosi però di non correre troppo come gli era stato consigliato. Normalmente se ne sarebbe dimenticato, ma in questo caso voleva rimettersi in fretta per tornare ad aiutare Serena con le ricerche per tornare a casa.
Non fu complicato trovarla, era pieno pomeriggio e anche se in quel momento sarebbe dovuta essere fuori a completare incarichi a quanto pare aveva finito prima. Era impegnata a chiacchierare con Sunflora, Sandile e Salandit ma non appena incrociò lo sguardo di Ash subito si scusò con loro e li lascio indietro correndo verso di lui.

“Buongiorno Serena!" la salutò lui sorridendo.

“Ehi Ash!” rispose ormai di fronte a lui “Sbaglio o Floette aveva detto che fino a domani saresti rimasto sotto controllo?” chiese piegando appena la testa.

“Quello non è cambiato, non posso uscire dalla Gilda o fare sforzi considerati eccessivi… ma credo di averla stressata es esasperata così tanto da farla cedere e lasciarmi almeno uscire da quella stanza. Domani dopo il check-up dovrei essere di nuovo disponibile!” ghignò lui contendo di essere riuscito almeno cambiare aria.

Serena ricambiò il sorriso, sapeva per esperienza che Ash poteva essere esasperante, non che fosse del tutto una cosa negativa ovviamente.

Mentre i due chiacchieravano però dietro di loro i tre Pokémon lasciati da Serena sembravano osservali facendo finta di nulla. L’unica cosa che forse poteva dare all’occhio, ma che non aveva attirato l’attenzione dei due novellini, erano le frecciate di sguardi che arrivavano addosso a loro.

"Di un po', Sanpile..." disse Salandit osservando la scena "Non ti pare che siano un po troppo uniti per essere solo amici come si definiscono?"

"Che intendi TROPPO uniti? Anche noi siamo uniti e..."

"Non in quel senso, insomma da quando sono qui sono sempre insieme, fanno la maggior parte delle cose insieme, insomma qui Glameow ci cova… capisco che siano migliori amici e che ambientarsi non sia facile ma mi pare che abbiano un certo rapporto particolare"

Sunflora portò il braccio foglioso sotto il capo e lo alzo leggermente "Posso dire che abitando nella stanza di fianco noto che il loro comportamento è sia di migliori amici che anche qualcosa diverso. Insomma non sono così uniti e in simbiosi come due amici vicini, sembra che ci sia un muro che li separa e che determina quel qualcosa di diverso”

“E’ un po' complesso… non ci sto capendo molto” mormorò Salandit “Forse c’è qualcun altro a cui potremmo chiedere!”

Sandile abbassò la testa appena “Beh io avevo capito…”

“Non importa! Qui più pareri abbiamo meglio è! Andiamo da Chimecho!” disse trionfante ma con tono sempre abbassato la lucertolina.

Seguirono la Pokémon fino ad arrivare nel banchetto di Chimecho e la guardarono con aria determinata. Subito la campanellina capì che c’era qualcosa in ballo e sospirò rassegnata all’evidenza. “Cosa tramate stavolta?”

“Niente!” Subito si difese Salandit “Vogliamo solamente sapere il tuo parere sui due nuovi arrivati non tanto più nuovi!”

Chimecho alzò appena il sopracciglio con aria sospetta ma confusa “Non capisco se intendi il mio parere generale o… qualunque cosa tu voglia sapere. Sapresti specificare?”

“Vogliamo sapere cosa ne pensi della loro relazione, se sai qualcosa o hai notato dettagli che possano farci credere che siano innamorati!”

"Salandit, sai che non mi piace fare la spia..." subito dichiarò la campanellina.

Sunflora sentì il bisogno di opporsi a quell’informazione con una certa esitazione, non era proprio affar suo ma… “Però ti ho vista più volte tenerli d’occhio e osservarli mentre interagiscono"

"Z-Zitta!" arrossì Chimecho sentendosi in imbarazzo. In effetti non era proprio anche lei nel giusto ma non ci poteva far nulla. A prima vista poteva anche non essere visibile ma conoscendoli quei due erano chiaramente più che amici. Nel modo in cui si atteggiavano l’uno con l’altra si vedeva un imbarazzo e affezione profondi. Posso dirti che c'è bisogno di una smossa, ecco..."

"Una smossa?” chiesero i tre confusi.

Chimecho a quel punto si rassegnò e provò a parlarne senza però farsi sentire troppo. Ormai tanto era già finita in quella storia “E' chiaro che si piacciono in quel senso ma entrambi faticano a fare il passo. A meno che qualcuno non glielo faccia notare, non si accorgono di avere un’intimità che va oltre all’essere migliori amici"

"Allora cosa proponete di fare?" chiese Salandit “Insomma… bisognerà farci qualcosa no?”

"Niente, non dobbiamo fare proprio nulla. Non è affar nostro a dire il vero, bisogna dare tempo al tempo e lasciare che se ne accorgano naturalmente. Non sono stupidi, si saranno accorti di qualcosa di sicuro… o almeno penso che Serena sia sicura di ciò che prova. Per quanto riguarda Ash è solo ingenuo o focalizzato su altro, cerca di non pensarci per paura secondo me di entrare in qualcosa che non saprebbe gestire” spiego Chimeco “Comunque non credo sia il caso di forzarli”

Salandit subito mostrò un broncio di disappunto. Non sapeva se era voglia di aiutare o solo per tenere impegnata se stessa ma voleva comunque fare qualcosa a proposito della situazione “Non li forzeremo, vogliamo solo dare loro una mano. Non è forse il nostro motto da esploratori?”

“Non credo si estenda fino a questo tangente...” mormorò Chimecho un po' perplessa.

“Io penso che stavolta abbia ragione Salandit. N-Non vorrei creare danni tra loro due ma… SHOCK! Se vogliamo vederli felici penso che sarebbe giusto aiutarli… potremmo coinvolgere anche gli altri!” disse Sunflora concordando con la lucertolina.

Chimecho sospirò, sapeva che non poteva fare nulla in merito alla questione. Ormai si erano impuntanti, tanto valeva unirsi a loro e collaborare, magari avrebbe aiutato a non creare casini. In fondo cosa poteva succedere davvero di male? Bastava organizzarsi bene e poi sarebbe stato tutto ok. “Ok… ci sto”

“Evvai!!!” Esclamarono gli altri tre con entusiasmo, pronti ad andare a parlare con gli altri.

Il giorno dopo, Ash e Serena si svegliarono mattutini in modo che il Pikachu potesse svolgere il check-in. Per sua grande gioia fu libero di riprendere ogni attività. In seguito andarono a fare colazione prima che la sveglia Loudred potesse mettersi in azione e appena la loro pancia fu piena raggiunsero gli altri, aspettando il momento di raccogliersi in atrio. Motto recitato, in men che non si dica andarono via quasi tutti, pensando agli incarichi giornalieri.

“Beh, ora che sei di nuovo operativo che ti andrebbe di fare? Vuoi andare in missione in qualche Dungeon o rimanere nel Borgo?” Chiese Serena al compagno.

"E me lo chiedi? Missione!!" rispose lui serrando il pugno.

"Proprio come piace a me! Yuppi!" disse la voce del capitano che era appena apparso davanti loro.

"Capitano!” dissero i due Pokémon sorprendendosi per l’improvvisa entrata.0

Wigglytuff subito li guardò con gioia, era tanto felice di poter mandare anche i suoi due nuovi esploratori in missioni più serie. "Allora, che missione volete prendere? Avete già qualche idea?"

"Beh non sapremmo, dobbiamo ancora controllare la bacheca per decidere se prendere una missione di salvataggio, accompagnamento, recupero oggetti o cattura di criminali"

"Beh siete fortunati, Diglett ha già aggiornato la bacheca! Vi conviene sbrigarvi se non volete che qualcuno vi prenda le missioni più belle!" disse lui intimandoli ad andare.

I due annuirono e lo ringraziarono, per poi allontanarsi mentre il Pokémon rosa ritornò nel suo adorato ufficio alle sue faccende faccendiose.

Ash e Serena andarono al piano superiore dove si trovavano le bacheche di cui si era parlato. Il loro obbiettivo era cercarne una in un Dungeon collegato o possibilmente vicino alle Sorgenti Termali. ancora meglio una missione che portasse proprio in quel luogo, con l'obbiettivo di trovare il vecchio e saggio Torkoal e parlarci.

Arrivarono dunque alle bacheche, prima per controllare le missione di ritrovamento oggetti, salvataggio o incarichi vari... dove sapevano che erano meno richiesti gli scontri diretti con altri Pokémon. Gli altri Pokémon erano andati tutti già in missione, tranne chi veniva da fuori quindi avevo più tempo per scegliere con calma.

"Allora... sto controllando ma per ora non vedo niente che faccia al caso nostro" pensieroso Ash.

Serena inclinò appena la testa "In questo caso forse dovremmo guardare la sezione criminali, se sembrano troppo difficili magari possiamo scegliere una missione facile che si finisca in fretta anche se non è vicina alle Sorgenti. Almeno ci avanzerà tempo per andarci comunque"

"Buona idea!" rispose lui fissando gli ultimi fogli attaccati per verificare non ci fosse davvero nulla di ideale. "Hm, già mi sa che dovremo fare così"

"Beh all-EEP!" esclamò lei all'improvviso facendo un piccolo balzo in avanti, come quando si tocca una superficie bollente o si prende la scossa. Qualcosa o meglio qualcuno l'aveva toccata appena sopra la coda... e non era il classico tocco per richiamare l'attenzione di qualcuno. L'aveva fatta rabbrividire.

Si girò completamente, guardando in direzione di chi l'aveva toccata in modo inappropriato, mentre Ash stesso si mise al suo fianco e alzò lo sguardo "U-Uh?"

Di fronte a loro si trovavano tre Pokémon. Uno Skuntank in posizione avanzata e ai suoi lati ma pochi passi più indietro un Koffing e uno Zubat. Tutti e tre facevano delle piccole risatine che però non davano l'aria che fossero elementi simpatici.

"Scusami Volpina, ma ci sono cose che non si possono solo guardare" sogghignò il Pokémon più grosso.

Subito il muso di Serena divenne rosso. L'imbarazzo era evidente, ma non era affatto come quando accadeva qualcosa tra lei e Ash, non gradiva per nulla ciò che era successo.

Ash guardò un attimo la posizione in cui l'amica si era messa e poi i tre sconosciuti. Due secondi e capì esattamente cosa era successo, a quel punto anche il suo viso divenne rosso fiammante, ma per rabbia. "Come prego!?"

Il Pokémon ignorò totalmente il Pikachu e si avvicinò di più a Serena, che provò a ritrarsi appena "Ti va di fare un bel giretto con noi? Ci divertiamo, potremmo fare qualche giochetto focoso"

"Grazie dell'offerta... ma no" rispose lei con fermezza. Non si era mai trovata in una situazione del genere e aveva fatto di tutto per non dare alla sua voce un tono tremante.

Skuntank alzò il sopracciglio, sembrava ancora più interessato "Sembri avere una personalità piccantella ma scommetto che invece sei dolce come il miele. Penso sia una bella accoppiata la Baccamodoro con il miele dei Combee. Così come faremmo una bella accoppiata io e te"

"Hehe hai ragione capo!" rispose lo Zubat con una certa malizia, mentre il Koffing dietro annuiva.

Serena sentì tremarle appena le zampe. Vide Ash che quasi vibrava ma sembrava fosse più l’impeto di esplodere e saltare addosso a quei tipi. Il topo elettrico si avvicinò e cercò di creare spazio tra la Fennekin e lo scocciatore con uno sguardo fulminante "Lasciala... in... pace"

"Non sto parlando con te... pulce!" Lo guardò Skuntank con una certa sicurezza ma anche beffardamente. Non sembrava dargli la minima considerazione.

Con la sua grossa zampa spinse via Ash e avanzò ancora verso Serena che non aveva grande spazio per andare in giro. "Avanti, non farti pregare"

Serena in quel momento avrebbe voluto tanto farsi aiutare da Ash, ma allo stesso tempo sapeva che doveva cavarsela da sola. Non poteva sempre ripiegare su di lui per qualunque cosa o sembrare la damigella in difficoltà. Forse era difficile trovare le parole per esprimersi, ma in quel caso era meglio risolvere tutto a modo suo ed evitare lo scontro diretto. Aveva anche lei le sue tattiche.

"Sono davvero lusingata, dico sul serio" nel suo tono di voce si poteva intuire una certa ironia e tono sarcastico "Però devo rifiutare. Credo non lo abbiate capito... sono impegnata" rispose enfatizzando sul termine. In quel momento due significati emersero dalle sue parole. Il primo era che non poteva perché aveva delle faccende da sbrigare e il secondo... beh, sperava che la presenza di Ash potesse in qualche modo dare l’illuminazione finale ai tre.

Il Pikachu guardò la scena, indispettito enormemente da quanto quello Skuntank stesse violando lo spazio personale di Serena, da come le stava parlando e ciò che intendeva. Era ingenuo, ma non un mentecatto. Tuttavia il modo in cui Serena si stava difendendo in un certo senso lo rendeva fiero e lo tranquillizzava, l’unica cosa a non farlo respirare per il sollievo era il suo istinto che rimaneva attivo.

Il puzzolone si mosse in avanti di qualche centimetro e questo portò Ash a rialzarsi e andare verso Serena, sfiorando appena la sua coda con la spalla, mentre il Pokémon fastidioso li guardava con un ghigno incancellabile.

Come il contatto tra lui e Serena avvenne improvvisamente il suo corpo si bloccò.

*Tu-Tu*

Sentì un improvviso battito cardiaco, probabilmente il suo, rimbombargli nelle orecchie e intorno a sé. Sembrò fermarsi tutto per qualche istante e i colori scomparvero dai suoi occhi. Il bianco, il nero e il grigio predominavano nella sua vista e sentiva il suo corpo bloccato completamente.

*Tu-Tum*

Lo sentì di nuovo e all'improvviso sentì come una scintilla che sfrecciava nella sua mente e gli squarciò lo sguardo. Tutto sparì dai suoi occhi, non chiuse mai le palpebre.

Ciò che lo circondava cominciò a cambiare e improvvisamente si vide lo sfondo che si tinteggiò di rosso e marrone. Sentiva un grandissimo caldo, il corpo gli pesava e il sudore colava enormemente. Aveva la sensazione di trovarsi in un forno, forse spiegata dalla presenza di alcune fosse e cascatelle di lava qua e là nell'enorme spazio chiuso in cui era.

Tutto sembrava più scuro, ancora i colori non gli parevano accesi.

Una voce improvvisa richiamò la sua attenzione, portandolo a voltare di scatto lo sguardo per vedere Serena schiacciata contro ad un muro, mentre davanti a lei uno Skuntank molto familiare la schiacciava contro la parete con la zampa, quasi ammassato su di lei. Gli occhi del Pokémon erano pieni di rabbia e cattiveria, la sua risata spietata sembrava mossa da un certo risentimento verso la volpina.

"Lasciami stare!!" provò lei a divincolarsi, ma probabilmente il peso del Pokémon e la sua forza erano nettamente superiori.

"ADESSO TE LA FACCIO PAGARE!!!" ringhiò lo Skuntank estraendo i denti furioso, sul suo muso c'era un piccolo graffio ma sembrava sanguinare un po'.

La zampa del Pokémon divenne sempre più pesante, al punto di riuscire a spingere Serena leggermente dentro la parete sbriciolando il materiale roccioso. La Fennekin sembrava respirare sempre più a fatica e in un grido disperato cercò di chiamare aiuto, mentre Ash ormai fuori i sé cercava di far rispondere il suo corpo pietrificato "AIUTOOO!!!" il grido straziante dell’amica gli arrivò alle orecchie e in quel momento qualcosa cambiò.

Improvvisamente tutto venne risucchiato in un punto invisibile e tutto divenne buio, Ash incominciò a dimenarsi furioso, dominato dalla confusione e la frustrazione. I suoi occhi sembrarono divenire rosso fuoco. Cominciò a fare dei respironi, mentre la testa gli dava degli strani dolori costanti.

Portò le zampe sul capo "Argh!!" e digrignò i denti, sia per rabbia che per dolore.

Scosse un po' la testa e chiuse infine gli occhi non sopportando più il fastidio e i sentimenti che esplodevano dentro di lui. In quel momento sentì di nuovo un cambiamento intorno a lui e appena riaprì gli occhi si ritrovò esattamente dove era prima.

Le zampe erano lungo i fianchi come quando aveva perso la concezione di ciò che aveva attorno per la prima volta e di fianco a lui Serena rispondeva a toni contro i tre Pokémon fastidiosi.

Qualcosa però non cambiò.

Le sue iridi e pupille si erano rimpicciolite per lo shock, non sapeva se per la visione stessa o ciò che era il contenuto, ma qualcosa dentro di lui prese il sopravvento. I suoi occhi ancora sprigionavano un colore rosso acceso e le guance presero ad emettere scintille. In un attimo una ferocia disumana lo sopraffò ed esplose.

"AAARGHH!!!" si lanciò addosso allo Stuntank in un impeto furioso e aggressività. Le scariche emanate lo circondavano e il suo sguardo congelò all'istante il Pokémon nemico ormai a terra rivoltato a pancia in su sotto di lui.

Il corpo del tipo Veleno/Buio sentì una stranissima sensazione guardando negli occhi il Pikachu. Sembrava terrorizzato ma allo stesso tempo no. Quelle iridi rossastre gli stavano trasmettendo qualcosa di incomprensibile a quando pare di potente, espressivo... freddo e caldo allo stesso tempo... e più nel profondo poteva leggere una piccola nota di... oscurità.

Si fece tutto silenzioso attorno a loro, alle orecchie di tutti sembrò quasi risuonare un tuono mai creatosi.

"TOCCALA ANCORA E TI AMMAZZO..." disse lui con voce ringhiante ma bassa. Non stava urlando né alzando la voce, era normale il suo tono... eppure aveva un non so che di agghiacciante.

"C-Capo" disse Koffing un po' titubante, cercando un pretesto per farli andare via, senza però apparire come codardi.

Zubat si guardò intorno e vide che i Pokémon nella sala li guardavano tutti con una certa apprensione. Non sembravano particolarmente curiosi o scioccati però li fissavano. Troppi occhi addosso, stavano dando spettacolo “Meglio andarcene capo”

Skuntank non si mosse di un millimetro, l’unica cosa che fece fu guardare con la coda dell’occhio attorno e vide effettivamente che avevano attirato troppa attenzione. A quel punto ritrovò la forza a spinse via da sé il topino che però non si scompose minimamente e rimase a fissarlo con quegli occhi, senza mai sbatterli o accennare ad una distrazione.

Skuntank si scrollò appena e dopo essersi sistemato il pelo sul petto con la zampa procedette a rompere il silenzio generale, fin troppo intenso “Andiamocene” e con quella frase andarono verso le scale fino a sparire.

Vi fu un lungo silenzio per minuti, silenzio in un certo senso imbarazzante. Ash sentì pian piano qualcosa lasciare il suo corpo e improvvisamente si sentì più leggero e focalizzato a ciò che era intorno a lui. Strizzò gli occhi e scosse la testa riuscendo finalmente a ritrovare se stesso. Sentendo una certa atmosfera tesa e silenziosa il Pokémon si girò appena verso Serena. Forse avevano dato un po' di scena ma non si gli sembrava chissà ché. Era stato tutto molto confuso.

“COSA ERA TUTTO QUESTO BACCANO!?” si sentì una voce gracchiante arrivare dal piano inferiore. Velocemente videro spuntare le ali piumate di Chatot e l’uccello non appena li inquadrò nel suo raggio visivo si precipitò da loro “Non passa un giorno da quando puoi tornare in attività che già mi combini qualcosa?” chiese lui abbassando un po' la tensione nel suo corpo, non notando segni di qualche grosso casino.

“Beh i guai mi rincorrono spesso, ma oggi non è colpa mia… c’erano dei tipi...” iniziò Ash cercando di spiegare “Tre Pokémon che si facevano chiamare Team Teschio e sub-...”

“Team Teschio!?” Chatot subito chiese interrompendolo, sperando di aver capito male.

Ash e Serena lo guardarono un po' esitanti ma non aspettarono ad annuire “Si?”

Chatot scosse la testa, non riuscendo bene a stare fermo. Non era possibile che quei due fossero venuti ancora lì, con che coraggio si facevano vivi? Non era neanche la prima volta dopo… quella cosa “Erano per caso uno Skuntank e i suoi due compagni Zubat e Koffing?” Chiese per sicurezza, ricevendo un altro segno di conferma. “Dannazione...”

“C-Conosce bene quei tizi?"chiese la volpina vedendo la frustrazione chiara sul volto del pappagallo. Il suo becco era corrugato in una smorfia e sembrava essere stato colpito da un forte mal di testa.

“Purtroppo il termine bene è molto riduttivo. Loro tre sono la vergogna degli esploratori… dei mentecatti, sporchi doppiogiochisti...” si calmò appena, ricordandosi che quei due venivano da chissà dove e non potevano conoscerli, quindi spiegare in modo ragionevole era ciò che conveniva meglio “Loro sono il Team Teschio, una squadra di esplorazione nota, ma tristemente. Il loro capo Skuntank è una canaglia di prima categoria, crede sempre che tutto gli spetti di diritto e di essere superiore a tutti. Anche se non lo è prova sempre a mettere in atto i suoi giochetti per un tornaconto personale”

Chatot sembrò quasi avere un flashback di ricordi del passato “Lui e i suoi due compagni si sono sempre divertiti a mettere i bastoni nelle ruote agli altri. Spesso hanno intralciato delle missioni per riceverne il ricavo oppure per trovarsi dei tesori e bottini e purtroppo si può fare raramente qualcosa in merito”

Ash sembrò sorpreso “E’ possibile una cosa del genere?! Si può rubare agli altri senza che subiscano conseguenze?”

Chatot sospirò e scosse la testa “Purtroppo è così. I tesori che vengono trovati da degli esploratori devono essere registrati una volta tornati alle varie basi. Ci sono un po' di centri in cui si possono effettuare queste registrazioni. Tuttavia finché gli oggetti non vengono appunto codificati e resi tuoi ufficialmente possono essere sgraffignati e in quel caso poche son le prove che possono aiutare a recuperarlo. E’ brutto, sporco e scorretto, ma se il tesoro recuperato non è ufficialmente tuo può essere benissimo essere stato preso da qualcun altro. E’ una delle pecche nel sistema degli esploratori”

“Inoltre” aggiunse poi “Sono esploratori ufficiali, quindi a meno che non rompano un’evidente regola e vadano contro la legge, è difficile incolparli. Non possono essere targati come ladri se non hanno fatto nulla di perseguibile e sono anche graziati da un titolo del genere”

Serena ripensò confusa a come quei tre si fossero comportati. Era possibile anche solo di base che dei Pokémon così scorretti riuscissero a diventare esploratori professionisti? “Ma come fanno ad avere il titolo se si comportano in questo modo?” Domandò lei.

“Purtroppo il titolo lo hanno preso da noi...”

“Uh?!” entrambi i due Pokémon esploratori rimasero turbati da quella risposta. La Gilda aveva permesso al Team Teschio di andare in giro a piede libero sfruttando il loro titolo per compiere bravate simili?

“Non che fosse la nostra volontà! O almeno… non erano le conseguenze che ci eravamo aspettati. Dovete sapere che quando quei tre si iscrissero alla nostra Gilda erano già abbastanza forti e il primo impatto li faceva sembrare dei bravi Pokémon con intenzioni buone. Forse anche troppo buone, cosa poi rivelatasi vera, visti i guai che hanno combinato. Purtroppo però quando sono stati smascherati da due nostri altri esploratori ora diplomati, avevano già il Rango Base e sono riusciti a sparire per abbastanza tempo da permettere loro di far cadere le accuse o di rendere poco rilevanti. In tutto questo tempo si saranno anche potenziati, quindi sembrano esploratori più esperti di ciò che pare”

“Erano soliti anche ad aggredire Pokémon solo per il gusto di divertirsi?” chiese scocciato Ash ripensando a quanto era accaduto e che comunque l’advance di Skuntank non pareva lo stesso qualcosa collegato all’essere cattivi esploratori”

Chatot assunse uno sguardo scrutatore, che sembrò chiedere spiegazioni più approfondite senza neanche dargli il bisogno di parlare. Espresse solo un mugugno “Hm?”

Ash dovette emettere un sospiro di rassegnazione, non voleva rievocare cose che lo faceva infuriare in quel modo però non sembrava esserci altra scelta “Il loro capo ha messo le zampe dove non doveva e ci ha provato con Serena contro la sua volontà” disse facendo un cenno con la testa a dietro di lui, dove Serena si sentì estremamente imbarazzata, cosa che purtroppo Ash non notò.

Lo stupore prese leggermente il controllo di Chatot per qualche secondo, finché non abbassò il capo chiudendo appena gli occhi con la fronte aggrottata e la coscienza consapevole “Ora capisco” alzò la testa e proseguì “Purtroppo non sono a conoscenza di loro tentativi di molestie o corteggiamenti verso altre Pokémon. E’ una cosa che mi suona nuova ma non mi sorprende visti i loro caratteri ribelli”

Serena e Ash annuirono, sapendo che non c’era molto da fare sulla questione “Se osano ancora avvicinarsi però...” iniziò Ash, per essere subito interrotto dall’ala di Chatot che lo sfiorò sul capo.

“Ragazzo posso capirti, tu stai certo che qui non metteranno più piede. Chiederà al commissario di ufficializzare un’ordinanza restrittiva che impedisca loro di mettere piedi qui alla Gilda, visto che non era ancora stato fatto nulla di così estremo. Per quanto riguarda voi, non so se li rivedrete, è possibile. In caso cercate di non buttarvi in una mischia o di cacciarvi nei guai. Evitate il confronto e andate dove sapete che non possono dar spettacolo” li avvisò il vice capitano della Gilda. “Ma anche voi dovete evitare di balzare all’occhio per delle zuffe. Detto questo… buona fortuna con i vostri incarichi" gli augurò per poi andarsene a occuparsi di alcune cose.

La stanza rimase silenziosa per un po', l'unica cosa che si potevano sentire erano i mugugni di Ash ancora piuttosto inferocito dalla piega degli eventi "Razza di..."

"Ash?" cercò di richiamarlo Serena notando il suo stato di stress.

"E' una vergogna, si fanno chiamare squadra di esplorazione e dovrebbero aiutare gli altri, ma sono solamente dei furfanti. Non si meritano neanche quell'appellativo...”

Serena lo fissò un attimo, percependo anche il probabile pensiero dell’amico ancora rivolto ai fastidiosi tentativi di Skuntank di corteggiarla. Sapeva bene che Ash prendeva a cuore i suoi amici e vederli infastiditi era qualcosa che non sopportava. Si avvicinò a lui strusciando il musino sul suo corpo. Il contatto durò giusto un paio di secondi, ma fu un modo affettuoso di farlo un po' smuovere e lasciar andare la tensione "Penso di sapere cosa provi, ma per il momento non possiamo farci niente. Chatot farà il possibile, mentre noi penseremo ad andare avanti con le nostre ricerche e il nostro percorso per diventare esploratori”

Il Pikachu sapeva che l’amica aveva ragione, se la stava facendo pesare troppo questa storia, era come se la rabbia precedente non si era del tutto assopita. “Hai ragione...”

Serena sorrise cercando di sdrammatizzare “Vedila così; a me ricordano il Team Rocket. In fondo si comportano in modo molto simile!”

"Magari fossero come il Team Rocket, peccato che loro non li conosciamo e non sappiamo fino a che punto possano arrivare. Anche se pure Jessie, James e Meowth possono avere sbalzi di umore incredibili” sospirò lo pseudo allenatore.

“Inoltre nessuno del Team Rocket mi corteggia...” aggiunse lei trattenendo una risatina.

A quel punto anche Ash dovette ridacchiare. Grazie al cielo nessuno del Team Rocket lo faceva...

“Comunque Ash, grazie di avermi difesa prima” Lo ringraziò lei con un leggero rossore in viso.

Ash si grattò la testa imbarazzato e con un ghignò provò a sminuire il tutto. I due a quel punto tornarono ad osservare la bacheca per decidere l’incarico giusto. I loro occhi si fermarono su uno dei fogli più in altro e si fermarono a leggerlo con curiosità, non badando ai bisbigli e rumori intorno a loro.

Ash tirò fuori la mappa e la osservò un po' di volte, cercando di capire meglio come fossero disposti i vari Dungeon rispetto alla Gilda. I secondi passarono e una volta decisi sulla questione annuirono entrambi scambiandosi delle occhiate determinate. La mappa tornò nel suo posto dentro allo zaino e corsero ad arrampicarsi per le scale, fino a sparire dalla vista di coloro che li avevano osservati in silenzio per una manciata di minuti consistente.

“Avevano ragione… qui decisamente c’è sotto qualcosa...” parlò una voce .

“Direi che è chiaro che qui ci vuole una riunione d’emergenza. Troveremo il modo di agire nel migliore dei modi!”

Ash e Serena alla fine avevano davvero trovato una missione che gli permetteva di passare per le fantomatiche sorgenti termali di cui avevano sentito parlare tanto. Il luogo segnalato era la Grotta della Cascata, un Dungeon non troppo complesso ma che poteva nascondere delle piccole insidie. La loro missione era abbastanza semplice, trovare alcuni semi speciali richiesti da dei Pokémon che però erano troppo spaventati per addentrarsi in quel luogo, che tutto sommato non era poi così pauroso dal loro punto di vista.

Avevano incontrato pochi Pokémon nemici ed erano riusciti a sconfiggerli senza fare troppa fatica. Inoltre recuperare i semi richiesti era stato facile, vista la legenda che era stata data loro per riconoscere i vari vegetali e frutti reperibili.

Arrivare alla fine del Dungeon non fu troppo complesso e i due si ritrovarono all’uscita. Le loro zampe erano immerse nell’acqua e dalle pareti rocciose intorno a loro si potevano vedere altri corsi d’acqua, alcuni più intensi di altri. Anche se il motivo per cui erano tutti bagnati…

"La prossima volta dovrebbero mettere un cartello che avverte delle correnti d’acqua...” si diede una scrollata Serena sentendosi un piccolo ammasso di pelo bagnato e freddo.

“Però è stato divertente!" ridacchiò Ash facendo altrettanto "Non mi ero mai divertito così tanto su degli scivoli d’acqua. Non sono esattamente scivoli, ma più o meno...”

“Direi che ci sia una bella differenza tra delle rapide e gli scivoli di un parco acquatico” rispose Serena ridacchiando “Non ero l’unica a strillare per la paura!”

Ash scrollò le spalle divertito “Urlare è il bello di queste cose! Aumenta l’adrenalina!”

"Ash, ti farai ammazzare così, lo sai?" sospirò l'amica smorzando un sorriso rassegnato.

"Questa è un’esagerazione! Diciamo solo che mi piace provare cose nuove… è che non ci posso far niente!" scrollò le spalle lui con aria sempliciotta “Dovrebbero costruirne qualcuno così nel nostro mondo se già non esiste. Così non dovrei scendere per altre rapide per divertirmi! Mi sentivo come un vero Pokémon di tipo Acqua! In confronto quelle mini discese non fanno un baffo a questa meraviglia!”

Serena scosse la testa ridacchiando e gli fece cenno di guardare di fronte a lui "Parlando di meraviglia… guarda là!" la sua zampa indicava il paesaggio poco più in lontananza dal punto in cui erano sbucati fuori.

Non molto lontano, seguendo il percorso con la vista, potevo vedere delle pareti rocciose dalle tonalità più calde; sul marrone. Sembravano delimitare una conca.

“Penso che siamo arrivati” decretò Ash inclinando la testa per incrociare il sorriso di Serena. “Per fortuna abbiamo trovato un luogo vicino alle Sorgenti Termali. Dovrebbero essere proprio quelle”

Man mano che si avvicinavano potevano notare che varie pozze d'acqua riempivano delle conche scavate nel terreno e dei getti di vapore si innalzavano nell'aria. Probabilmente in quella più grossa c’era dell’acqua come per le altre.

Non appena raggiunsero il luogo capirono subito la fama che quel posto si era meritato. Sprofondarono le zampe nell’acqua della sorgente e improvvisamente ebbero una sensazione di piacere e sollievo, come se tutte le loro fatiche fossero scivolate via in un attimo.

Ash era stato parecchie volte alle terme ma mai aveva provato tale sensazione di piacere, forse grazie ai suoi sensi da Pokémon svilupati “E' Fantastico..." mugugnò lui man mano che andavano oltre e l’acqua si alzava oltre le zampe.

“Hai ragione, non vorrei mai più andarmene da qui” rispose la volpina troppo allietata dalle acque calde.

"Oh oh oh signorina, questo posto è adatto a tutti!" disse una voce vicino a lei dall'aria anziana ma allo stesso tempo arzilla.

"Oh, mi scusi! Non volevo disturbare la sua quiete" si scusò la Fennekin avendo notato in ritardo di aver urtato leggermente e per sbaglio il carapace di un Pokémon dall'aspetto vissuto.

Questi ridacchiò con voce calda e accogliente e scosse la testa "Tranquilla signorina, anzi è un piacere vedere per questi vecchi occhi la presenza una nuova giovane che si gode i dolci piaceri che la natura può offrire" iniziò a girarsi verso di lei.

“Questo posto è fantastico! Non pensavo di trovarmi così bene in questa acqua! E’ come se una moltitudine di varie sostanze unite in una che rianimano il corpo!” commentò lei socializzando con l’anziano Pokémon.

Lui annuì, gradendo l’entusiasmo della Fennekin “La mia età è anche dovuta a questo! Il bello è che entrambi siamo tipi Fuoco, ma per noi non è fastidioso essere a contatto con questa acqua miracolosa. Vengono tanti Pokémon come noi a rilassarsi anche solo con il vapore per evitare di spegnere delle loro fiammelle! E sono entrambi metodi molto buoni!”

Riprendendosi dallo stato di ammollo della sua testa, oltre che del suo corpo, si accorse della mancanza dell’amica. Si guardò in giro, dovendo alzare il capo per scorgerla vicino al centro dell’enorme pozza o vasca. Vicino a lei vi era un Pokémon e riconobbe subito la specie, dopotutto ne aveva uno al laboratorio del Professor Oak. Come poteva dimenticarselo? "E’ lei il saggio Torkoal?” si avvicinò a loro raggiante il Pokémon giallo con una certa velocità.

Erano fortunati che non ci fosse nessun altro quel giorno, altrimenti l’acqua alzata dalle ondicelle che provocava lui sarebbero state un po' fastidiose per chi voleva rilassarsi e assopirsi.

"Oh addirittura Saggio! Quel termine mi viene spesso addossato da tutti, probabilmente avete già sentito parlare di me allora” si girò poi con la testa lentamente verso Serena “Un un tuo amico?" chiese l'anziana tartaruga ricevendo la risposta affermativa della volpina.

“Beh, ditemi, siete qui solo per rilassarvi o anche per fare due chiacchiere con questo vecchio capoccione?” si fermò un momento prendendo una piccola pausa per poi alzare lo sguardo strizzando ancora di più gli occhi di quanto non lo fossero già. “Oppure… posso fare qualcosa di specifico per voi?"


 

"Tecnicamente si" ammise Ash un po' sorpreso che il vecchio Pokémon avesse una mezza idea che lo volessero incontrare "Vede noi volevamo sapere un po di più sui miti e leggende che esistono in questo luogo. Un po' di storia generale e… ci hanno detto che lei ne sa più di tutti gli altri"

"Ah interessati alla mitologia, eh? Dovete essere esploratori accaniti!” ridacchiò Torkoal.

“Come fa a sapere che siamo...”

“Oh ho notato che laggiù su quella sporgenza dove di norma i Pokémon lasciano la loro roba per non bagnarla c’è una borsa da esploratori. E voi siete gli unici qui al momento. Inoltre questi argomenti di norma interessano molto a chi ama andare all’avventura!”

A quel punto il vecchio alzò appena la testa con sguardo assente, impegnato a riflettere “Quale mito potrei raccontarvi? Vediamo vediamo...”

"Conosce qualche mito sul… ritrovarsi in luoghi sconosciuti?"

"Ritrovarsi in luoghi sconosciuti? Beh è molto vago, essendo ogni Dungeon un possibile luogo sconosciuto in varie epoche. La storia più particolare che ho su ciò questa:...”

I due si misero all’ascolto attenti e attesero che Torkoal parlasse con il uso ritmo rallentato.

“Narra la leggenda che tempo fa, durante un giorno fatidico, l'equilibrio del mondo si spezzò e all'improvviso i cuori di tutti si incupirono come colpiti da una maledizione. Si disse allora che il guardiano delle speranze e gli spiriti provò a contenere i danni usando la sua energia per ripararlo. Tuttavia si rese conto che la sua soluzione era temporanea e che in futuro l'evento si sarebbe ripetuto”

Sembrò quasi che nelle loro testa si formassero delle immagini stilizzate per rappresentare l’evento, sebbene fosse solo la loro fantasia a vagare libera “Per dare una speranza ai futuri abitanti del mondo mandò un messaggio rivolto al cielo chiedendo aiuto. Sapeva che nessuna forza esistente allora sarebbe stata in grado di aiutarlo, in quanto fosse l’unico con certe capacità. Il suo richiamo era più una richiesta disperata che sperava arrivasse dove nemmeno lui poteva giungere. In un posto che non conosceva ma di cui sperava nell’esistenza”

“Non sappiamo se tutto ciò sia davvero successo oppure sia solo un mito, l’unica cosa davvero che so è che ha un non so che di particolare. Ricorda un po' quelle leggende che possono diventare realtà. Ad oggi però nulla è successo per farci credere ciecamente di una sua autenticità”

Ash fece un inchino e ringraziò il saggio Pokémon comunque "E’ comunque stato molto interessante e utile! Non avevamo mai sentito una leggenda del genere!”

Torkoal espirò “Ce ne sono alcune che si sono avverate, sono poche ma hanno avuto delle fondamenta. Mentre invece tanti sono solo miti, alcuni così vaghi da essere un mistero totale, ma comunque di interesse”

Il vecchio carapace li osservò un attimo e rimase un po' confuso nel vedere che entrambi avevano un’aria pensierosa ma non soddisfatta davvero. Alzò inizialmente le sopracciglia e le rughe sulla fronte si inarcarono, mentre la sua bocca si aprì leggermente. Passato qualche secondo sorrise, non si vedevano tutti i giorni giovani così particolari "Non è la storia che cercavate, non è vero?” domandò con consapevolezza.

"Uh?" Entrambi furono presi alla sprovvista da quella domanda.

"Nel senso che ciò che volevate era più specifico, vero?"

Le parole mancarono per un attimo. In effetti ciò che avevano intenzione di chiedere era molto più diretto, ma avevano pensato di procedere in modo diverso perché poteva essere abbastanza rischioso. Inoltre non volevano essere scortesi o tempestarlo di domande per ricevere informazioni su cose strane che potevano portarlo a sospettare della loro identità.

Forse però valeva la pena spingersi appena oltre, visto che sembrava abbastanza fermo sulla sua idea "Beh..." mormorò Ash.

Serena continuò "...In effetti... avevamo qualche interesse per leggende un po' più particolari..."

"Di che genere?" Chiese Torkoal ormai curioso e abbastanza contento di condividere i suoi aneddoti.

"Su... spazio e tempo... tipo... altri mondi e creature mai viste! Tipo umani!"

Torkoal si scurì improvvisamente sentendo l'ultima parola. "Avete detto... umani?"

I due un po' incerti dall'improvvisa aria del vecchio provarono a spiegarsi "Beh siamo sempre stati incuriositi da ogni genere di leggenda o mito, ma questa è abbastanza sconosciuta. Sappiamo che sono creature mitologiche e non si sa quasi nulla ma magari lei è a conoscenza di qualcosa che gli altri non sanno?" provò Serena, realizzando tardi che le sue parole potevano far sembrare che avevano chiesto già ad altre persone in merito.

La tartaruga di sicuro ci aveva fatto caso ma decise probabilmente di ignorare il dettaglio "Gli umani sono creature delle leggende più nascoste..." vide inizialmente gli sguardi dei due diventare appena abbattuti "...Ma..." e subito le loro testa si rialzarono di scatto guardandolo "Credo di avere la storia che fa per voi"

Il vecchio si arrampicò su un masso al centro del piccolo cratere e dopo aver fatto cenno loro di sedersi bene nell'acqua di fronte a lui si accucciò schiarendosi la voce.

"Dovete sapere che tempo fa ci fu il più grande disastro del nostro mondo, sono passati alcuni anni dall'accaduto. Ai tempi circolava un Grovyle che aveva rubato gli antichi ingranaggi del tempo... i quali servivano per mantenere il tempo intatto, senza essi il presente si sarebbe fermato. Il Pokémon che causò questo però aveva delle buone intenzioni. Gli ingranaggi servivano per attivare l'arca arcobaleno e arrivare alla torre del tempo dove Dialga, condizionato dall'oscurità di Darkrai, minacciava di cancellare per sempre la linea temporale. Il suo compito era sconfiggerlo, anche se purtroppo non ci riuscì"

Ash e Serena erano abbastanza confusi, come facevano allora ad esistere in quel presente?

"Il tempi si fermò, ma a prendere il testimone di Grovyle e continuare il suo lavoro furono altri due Pokémon che loro erano esploratori e inizialmente gli avevano dato la caccia, per poi unirsi a lui. Seguivano i corsi della Gilda proprio come voi ed erano dei tipi particolari. Furono loro a sconfiggere Dialga e successivamente anche Palkia. Tutti e due i leggendari sotto il controllo di Darkrai, pure lui sconfitto! Era destino, loro erano eroi scelti dalla leggenda"

"E’ una storia grandiosa!!! Ma questo come può avere a che fare con gli umani?" Chiese Ash confuso. Aiutava per la questione spazio-tempo, ma non sapeva come poteva essere collegato alla loro specie.

Torkoal sorrise appena con voce nostalgica "C'entra perché uno dei due Pokémon in precedenza era un umano"

"Davvero!?"

Lui annuì "Non so bene i dettagli, purtroppo non ne ho parlato molto con loro e so solo i dettagli generali che sanno tutti gli abitanti. Non si confidarono spesso visti i loro impegni"

"Allora potremo andare a chiedere direttamente a loro di più! Dove si trovano?"

"..." il Pokémon tartaruga abbassò lo sguardo e rimase in silenzio, senza dare una risposta immediata alla domanda.

Si sentì una strana atmosfera nel luogo, deprimente e malinconica.

"Per caso sono in viaggio e non si sa?" Chiese Ash speranzoso che non fosse qualcosa peggiore.

Ma purtroppo fu proprio qualcosa di peggiore, la risposta fu accompagnata dallo scuotere della testa di Torkoal “Mi spiace…”

L’atmosfera malinconica e tesa rimase tra di loro, non avevano capito bene se la risposta alla domanda fosse che i due Pokémon erano morti o spariti nel nulla… o altro. “Qualcosa di molto brutto” era tutto ciò che a quanto pare sapeva anche il saggio.

“Non sono in grado di aiutarvi in questo frangente purtroppo. Potrei però raccontarvi di più sulla leggenda e la vita dei due eroi. Ci sono tante cose ancora da dire” provò lui a rimediare vedendo la loro chiara delusione.

“Si figuri, comunque ci farebbe molto piacere!”

E così rimasero almeno un’ora a parlare della famosa leggenda. Ash e Serena vennero a conoscenza di incontri, esami speciali, avventure di cui non potevano avere la minima idea. A tutto si collegavano altre leggende curiose.

Torkoal pareva un nonno in grado di rievocare storie e racconti nostalgici. La sua gentilezza e pazienza lo caratterizzavano tanto e dimostravano l’idea che dava il suo aspetto “Questo è tutto. Di più non so dirvi. Se volete sapere qualche dettaglio in più potresti chiedere al Capitano Wigglytuff, Chatot o i compagni della Gilda. Li conoscono di sicuro meglio di me”

“E’ stato gentilissimo! Le sue storie sono state davvero interessanti!” replicò Ash con cortesia.

Serena gli andò dietro "Le abbiamo rubato tempo prezioso"

"Ma no anzi! Mi fa piacere che ancora oggi qualche giovane abbia tempo di ascoltare le mie storie, oggi come oggi non si ha più tempo per i monologhi senza fine di noi anziani. Ad ogni modo, godetevi ancora un po' le terme se volete, dopotutto tutto il tempo passato qui lo avete fatto ascoltandomi… magari volete un po' stare per i conti vostri. Dopotutto non è tardi e il coprifuoco della Gilda mi pare sia più tardi”

“Ha ragione e la ringraziamo per l’offerta ma dobbiamo ancora recapitare un oggetto recuperato per una missione! Se aspettiamo ancora poi potremmo avere problemi a fare tutto e ritornare in orario per la cena” disse Serena mentre sia lei che Ash si misero retti sulle loro zampe per andarsene.

“Capisco! Allora non vi trattengo! La prossima volta che venite a trovarmi potreste rimanere per cena o per pranzo… e sentire altre storie!” offrì lui.

I due, essendosi sentiti molto a loro agio non esitarono ad accettare “Volentieri!”

Salutarono il vecchio Pokémon e una volta ripresa la borsa i due lasciarono il cratere. Subito la sensazione provata dalla mancanza dell’acqua fu strana e poco piacevole. Era stato davvero un toccasana, ma rimanere in eterno non era possibile.

Era l'imbrunire quando i due si ritrovarono l sentiero principale, ormai a poca distanza dall’incrocio che portava alla Gilda. Potevano vedere in lontananza il colle dove si ergeva la buffa tenda enorme a forma di Wigglytuff.

“Curioso" mormorò improvvisamente Ash.

"Cosa è curioso?" gli chiese l'amica.

"Se un umano è arrivato qui e ha frequentato la gilda perché Wigglytuff e Chatot ci hanno detto che erano solo una leggenda?" rispose pensieroso il topo esprimendo i suoi dubbi.

"E' vero! Perché non ci hanno detto subito che avevano conosciuto un umano? Ho i miei seri dubbi che non ne fossero a conoscenza, Torkoal ne sembrava abbastanza sicuro. Lo dava per scontato" si ricordò la volpina.

"Non ho idea del perché, forse erano informazioni abbastanza private e c’è molto altro che non sa nessuno ma che non possono dire in giro. Quello che però so per certezza è che non possiamo chiedere loro di nuovo spiegazioni, è vero che andando dritti al sodo forse sarebbero appena costretti a parlare ma rimarrebbe strano. Si chiederebbero perché abbiamo insistito con questa storia, da chi lo abbiamo saputo e perché siamo andati così a fondo” spiegò Ash.

E Serena continuò per lui “E forse è presto essendo entrati da poco nella Gilda. Magari gli altri nostri amici potrebbero dirci di più ma è rischioso tentare subito l’approccio con questa domanda”

“Beh” espresse Ash “Almeno un minimo passo in avanti l'abbiamo fatto"

"Cioè?"

"Che è DAVVERO possibile che un essere umano finisca in questo mondo trasformato in Pokémon, per motivi e modi che ancora dobbiamo scoprire… ma comunque possibile. Ora abbiamo delle strade curiose da percorrere, non siamo esperti in materia ma cercando alcune di queste conoscenze leggendarie dei due Pokémon forse avremo modo di tornare a casa"

"Per arrivarci però prima dobbiamo allenarci e diventare esploratori migliori. Non siamo ancora pronti” ammise Serena.

“Già, però ce la faremo!” la incitò con le sue gesta Ash, donandole molta più fiducia e ottimismo.

Serena sorrise per un attimo, tornando però presto ad un’espressione nostalgica "Se ci fosse stata Lidia… forse lei avrebbe potuto darci una mano"

"Ti manca eh?" sorrise mesto Ash. Non poteva dire di provare il contrario. Gli mancavano Lidia, Brock, i suoi Pokémon… e soprattutto Pikachu.

"Esatto, così come mi mancano Brock, i miei Pokémon e Pikachu ovviamente! Anche se.." rispose l'amica trattenendo una smorfia di risata.

"Cosa?" gli chiese confuso Ash notando l’espressione particolare di Serena.

"Beh un Pikachu ce l'ho davanti… e non è niente male, di certo non uno qualunque” lo prese appena in giro lei, mettendo però in chiaro il tono per far capire che fosse un complimento.

"O-Oh. Beh g-grazie" balbettò appena cercando di non sembrare imbarazzato dalle sue parole. In che senso non era male? Si, non era uno qualunque però…

“Forza, ci conviene sbrigarci! Ormai ci siamo!” lo incitò lei dandogli una spintarella.

Il giorno dopo… in tarda mattinata...

"Il capitano è… incredibile" zampettava Chatot pensieroso "Non so come faccia, ogni volta riesce trovare dei talenti nei Pokémon più bizzarri. Chissà però cosa ci sia davvero di particolare in quei due novellini...”

“Bene allora, programma della giornata di oggi. Il Team Miracolo l’ho già incontrato. E’ stato un piacere rivedere Ledian e Torracat… e’ un peccato siano situati oltremare, ma sono una grande squadra. Ricordo ancora le disavventure contro quel Venomoth criminale...”

Continuò elencando le altre mansioni da svolgere “Ore 11.00: incontro al mercato con Shapple, quel nuovo mercante di confidenza uguale ad una mela… per comprare la nuova riserva di Mele Perfette per il capitano”

Stava camminando con la lista sotto l’ala, quando sentì un rumore di spostamenti e discussioni non a toni alti proveniente dalla sala da pranzo. Subito svolazzò all’interno, chiedendosi chi mai poteva fare così tanti rumore a quell’ora. Non succedeva spesso che tanti esploratori si fermassero a mangiare a pranzo.

“Che sta succedendo qui?" chiese piuttosto scosso vedendo tutti i suoi esploratori meno Dugtrio, Ash e Serena nella sala. “Si può sapere perché non siete ancora al lavoro?! Avete idea di che ore sono!?”

"Ah, finalmente è arrivato!" disse Corphish indicandolo con la chela senza farsi troppo spaventare dal tono del vice capitano.

"Volete spiegarmi che sta...!? E-Ehi!" ripeté il pappagallo mentre veniva tirato letteralmente nel gruppo "Ma insomma che modi!" protestò lui .

Eppure ignorarono ancora le sue proteste “Stia tranquillo, Dugtrio si è proposto di fare da guardia. Noi però vorremmo fare una cosa e ci servirebbe un aiuto...”

Iniziarono a bisbigliare a Chatot, spiegandogli tutto. Appena chiusero le bocche gli occhi del pappagallo si spalancarono iniziò a scuotere la testa furiosamente “ASSOLUTAMENTE NO! NON SE NE PARLA CHE MI LASCIO TRASCINARE IN UNA COSETTA SIMILE!”

I vari membri della Gilda lo guardarono con occhi supplichevoli, tutti assieme… nessuno escluso. Fu come una doccia di sudore estrema, anzi una secchiata rovesciata direttamente su di lui. Nonostante il suo balbettio però la sua decisione fu chiara e decisa “H-Ho detto di no e non mi farete cambiare la mia decisione”

Passarono diversi giorni, Ash e Serena avevano svolto sempre più missioni ed erano migliorati sotto vari punti di vista. Dovevano ancora scoprire alcune delle loro mosse e perfezionare quelle che già conoscevano, ma erano già molto più a loro agio e abili a muoversi nei Dungeon. Il loro lavoro di squadra era ciò che più li aveva avvantaggiati.

Anche il rapporto con Chatot, il Capitano e gli altri Pokémon era diventato molto più confidenziale. Si sentivano come in una grande famiglia e non mancavano i momenti per socializzare.

Era l’imbrunire quando i due neo-esploratori stavano tornando alla Gilda dopo l’ennesima missione. Sapevano che il loro Rango stava per salire e quindi avevano pensato di riposare per bene e prendere una missione più ostica il giorno successivo, in modo da aumentare ulteriormente il loro livello. Tuttavia ancora il loro nome del Team non era stato deciso. Ci avevano pensato ma le idee non venivano.

Arrivarono ai pressi della Gilda, quando videro che l’entrata era chiusa. Strano, a quell’orario non doveva essere ancora chiusa. Di norma aspettavano l’ora di cena o per andare a dormire.

"Ehi, che cosa è?" disse Ash notando un biglietto appiccicato sulla grata. Si allungò, lo prese con la zampa e lo portò al loro livello di vista, in modo da leggere insieme.


 

"Stasera serata al Lago Fluttedolce, il Capitano ha voluto per forza cenare fuori. A tutti i membri della Gilda che leggono questo messaggio: ritroviamoci direttamente là.

Chatot"


 

"Strano..." commentarono entrambi allo stesso momento. Fecero le spallucce e fecero dietro front. La cosa strana era l’orario. Mancavano ancora due ore almeno all’ora di cena, quindi si aspettavano di trovare comunque aperta la Gilda, essendo presto.

Ash e Serena furono rapidi ad arrivare a destinazione, il Lago secondo la mappa non era affatto lontano. Tuttavia i dubbi furono parecchi nel constatare che non vi era nessuno ad aspettarli. Almeno Chatot e il Capitano sarebbero dovuti essere lì.

"Non è che abbiamo sbagliato direzione?" chiese Serena un po' titubante.

"No, no, il posto è questo! C'è anche scritto qui!” indicò un cartello che indicava proprio il luogo in cui si trovavano. “Forse siamo arrivati molto in anticipo?” provò Ash a spiegarsi l’assenza di tutti, eppure a lui stesso pareva strano. Se davvero erano i grandi superiori della Gilda ad aver organizzato il tutto sarebbero dovuti essere loro ad accogliere i membri man mano che arrivavano.

"Ci converrà aspettare allora" disse Serena zampettando in giro "Ehi Ash, guarda!" lo richiamò indicando qualcosa nelle vicinanze.

Sulla riva del lago vi era un pezzo di corteccia molto piatta. Sembrava abbastanza grande e resistente per galleggiare con entrambi sopra. Non servì esprimergli direttamente la sua idea, l’aveva già capita.

"Ottimo!" esclamò il Pikachu "Possiamo usarlo per avere una vista migliore del lago e dintorni!”

Entrambi salirono sul pezzo e con la sua coda Ash diede una spinta contro la terra ferma, abbastanza forte da farli staccare e da poter prendere il largo. La coda di un Pikachu per fortuna era ideale per queste situazioni, funzionava bene sia da timone che da remo.

Non vi era nebbia e questo era molto positivo, potevano vedere tutto intorno a loro. L'acqua era limpidissima, il cielo senza nuvole e nel suo colore rosato ancora lasciato dal tramonto si incominciavano a intravedere le prime stelle.

"Vedi qualcosa?" Chiese Ash essendo un pò più preso a vedere dove virare.

Serena scosse la testa, continuando a girare la testa per guardarsi attorno "A dire il vero no" rispose rizzando le orecchie "Sento la presenza di qualche Pokémon ma non credo siano loro. Penso sia chi abita in questa zona"

"Accidenti... sembra più uno scherzo" Disse Ash frustrato grattandosi il capo "Forse è davvero una burla che ci hanno voluto fare. O hanno cambiato programma. Ci conviene tornare alla Gilda e mangiare noi due, Spectrelish dovrebbe essere ancora là"

La Fennekin sbatté appena gli occhi, cercando di non incrociare lo sguardo dell'amico. Il suo musetto divenne appena roseo e la codina sembrava muoversi nervosa "Beh però potremmo... che ne so... goderci un po' la serata?" disse lei speranzosa. Le piaceva quel luogo, aveva un non so ché di romantico.

Potevano lo stesso riposare e rilassarsi anche in quel modo. Non capitava spesso di aver la serata libera e visto il programma praticamente incognito...

"Oh" mormorò lui guardandosi attorno e pensandoci un attimo sorpreso. Poi qualcosa sembrò convincerlo e si sedette sul tronco smettendo di remare con la coda "Perché no?"

Il lago si divideva in varie zone, quindi non sapevano di preciso dove li avrebbe portati la superficie d'acqua. Non importava gran che, non si sarebbero allontanati troppo.

Più si spostavano, più il paesaggio iniziava a cambiare. Il tronchetto si diresse verso una galleria formatasi probabilmente in una collina rocciosa. Il leggero venticello si raffreddò nel cunicolo largo, dove le gocce lente e lievi cadevano, facendo però risuonare in un eco il motivo ripetuto. Le pareti avevano parecchi rami e foglie di salici che in qualche modo dava l'impressione di rendere il tutto in simbiosi con il lago.

"E' stupendo" mormorò Serena con gli occhi appena illuminati dal piccolo riflesso che arrivava dall'uscita.

Ash girò la testa verso la sua destra per osservarla e nel momento in cui lo fece l'uscita fu nei pressi, permettendo ad un'ondata di luce maggiore di dare un bagliore improvviso alle iridi della volpina. Aprì leggermente la bocca ma non sembrava aver intenzione di parlare o di far nulla, sembrò avere il respiro bloccato improvvisamente, come se l'aria che stava inspirando si fosse improvvisamente bloccata.

"Stupendo...?" ripeté nella mente pensando lui alle parole precedenti dell'amica. Forse però non era l'unica cosa stupenda che poteva notare.

Abbassò di nuovo la testa per non perdere il controllo, volendo evitare di arrossire il più possibile.

Un odorino lo fece distrarre e iniziò a osservare il luogo dove si trovavano. Lo spazio era molto più aperto e c'era molta più acqua del previsto, probabilmente anche più profonda di dove erano in precedenza. Gli alberi che li circondavano erano per lo più salici piangenti e piante di Baccaliegie e Baccapesche. Il profumo veniva dall'incrocio di aromi che emanavano e insieme, doveva dire, erano davvero piacevoli.

Persino la caduta dei petali si aggiungeva allo scenario quasi poetico e fiabesco.

I corpi dei due sembravano più vicini di prima, cosa che non passò inosservata a nessuno dei due. "Avevi ragione... abbiamo fatto bene a restare" rispose Ash con un sorriso mesto in volto. Per fortuna lo aveva fatto, altrimenti non si sarebbero goduti quel momento, che per lui poteva definirsi il migliore di questa avventura, escludendo tutte le esplorazioni interessanti e grandiose che lo avevano emozionato e il tempo passato con i nuovi amici.

"Hm… mh" mormorò lei sentendo una strana e dolce melodia arrivale alle orecchie. Era particolare, non riusciva a capire se fosse una vera melodia cantata e suonata da Pokémon o se fosse la natura a darle quell'impressione. Il punto è... che la stava ipnotizzando quasi. Più procedeva, più sembrava trasportata dall'atmosfera del luogo e la faceva perdere totalmente. Non riusciva a seguire altro che il cuore.

E dall'altro lato Ash aveva lo stesso problema. La sua testa gli strillava "C'è qualcosa di strano!" e "Non è il momento!" ma il suo cuore sembrava mandarlo a quel paese e rispondere "Col cavolo che non lo è"

Era decisamente il momento giusto.

I due si voltarono lentamente, guardandosi dritti negli occhi ormai incatenati l'uno all'altra. Si cominciarono ad avvicinare, sentendosi spinti dal vento dietro di loro che li avvicinava. Il pezzo di legno ora era fermo nello stesso punto ma girava su se stesso lentamente, mentre i petali circolavano in tondo allo stesso modo.

"Baciala..."

Qualcosa in lui lo spinse ad avanzare ancora di più e Serena non fece nulla per evitarlo, fermarlo o spostarsi.

Iniziarono a socchiudere gli occhi, sempre più vicini...

"Baciala..."

Ash non aveva la più pallida di cosa stava accadendo e di cosa sarebbe successo dopo. Non era mai successo di finire in una situazione simile in un momento così... perfetto. Non c'era nessuno ad interromperli e stava succedendo... cosa avrebbe comportato tutto questo?

"Baciala........"

Al diavolo le conseguenze.

“BACIALAAAAAAAA!!!!”

Improvvisamente la loro azione fu interrotta da un insieme di dettagli che fino ad un momento prima erano inosservati vista la loro distrazione rivolta verso l’un l’altra. Tuttavia ora sembrava impossibile come non avessero notato… questo.

Di fronte a loro in alto si trovava Loudred, appeso ad una corda fatta di liane e fermo in una posa da cupido. Teneva un arco e una freccia con una squama a forma di cuore sulla punta e a completare il suo outfit c’erano un paio di ali finte fissate in qualche modo alla sua schiena e un enorme pannolone. Stava cercando di imitare una posa aggraziata che al momento era l’opposto di ciò che erano le sue intenzione.

A tenere la corda erano Sunflora, Zorua, Salandit, Diglett e Sandile. Ormai totalmente visibili e non nascosti. Chimecho che fino ad un attimo prima era svolazzante in aria con dei petali tra le mani adesso era ferma immobile fluttuante. In acqua invece vi erano Bidoof, Croagunk, Corphish e Chatot, che sembravano aver appena cantato qualcosa, con le bocche ancora aperte.

“Come è possibile che mi sono lasciato tirare in mezzo a questa cosa...” pensò Chatot sprofondando nella vergogna e disagio più possibili.

Più Ash e Serena guardavano la scena, più il loro invece di disagio aumentava. I due allenatori erano diventati dei disastrosi balbettatori, rossi come forni in viso e tremanti. Finalmente prendendo atto di ciò che stavano per fare provarono entrambi ad alzarsi, senza un motivo preciso o uno scopo, il che li portò a scontrarsi e la corteggia a ribaltarsi in avanti, facendoli di nuovo cadere uno addosso all’altra e finire nell’acqua del lago.

*Ba-dum*

Di nuovo qualcosa arrivo alle orecchie di Ash e come già accaduto tutto intorno a lui cominciò a diventare più confuso, come se l’acqua e il ruzzolone non fossero bastati a strapazzarlo.

*BA-DUM*

Un rapido flash a forma di saetta o scintilla gli squarciò la vista e perse la cognizione di ciò che lo circondava.

Stavolta però la sensazione era meno vivibile della volta precedente, forse dovuta al fatto che si trovava in acqua. Riusciva meglio a mantenere il controllo, la testa al momento non gli urtava, ma sentiva una strana distanza tra il suo corpo e il luogo in cui era bloccata la sua mente.

L’ambiente intorno a lui divenne chiaro, si ritrovava ancora in quel luogo della precedente visione. E subito i suoi occhi erano caduti sulla scena di fronte a lui. Lì davanti si ripeteva uno spettacolo inquietante e orribile, ma questa volte appena diverso. Serena a terra e una figura ombrosa e massiccia, dall’aspetto crudele e oscuro si avventava su di lei, pestandola e ferendola in maniera feroce e cruenta.

"Serena!" gridò provando a lanciarsi contro di loro, ma il suo corpo sebbene libero di muoversi, passò totalmente attraverso la macchia scura.

“Cosa?!” Riprovò avvicinandosi a Serena per scuoterla e chiamarla disperatamente ma le sue zampe le passavano attraverso e i suoi richiami erano totalmente inascoltati.

Ad un tratto tutto intorno a lui tornò ad oscurarsi ma in maniera estremamente più rapida della prima volta. Quando la visione sparì e nei suoi occhi tornarono i colori bluastri dell’acqua il mal di testa colpì e lo portò ad aprire la bocca preso dalla fitta.

Accorgendosi dello sbaglio cercò di ritrovare la forza nel corpo ancora mezzo assente e in una sola poderosa spinta tornò in superficie per respirare. Non appena il fiato fu ripreso di nuovo lo sguardo di Ash si perse nel nulla ma non come prima, sembrava più scioccato.

"Ma che è successo?!” esclamò Serena ritornando a galla come lui. Inizialmente fu restia dal raggiungere l’amico, ma notando il suo corpo totalmente fermo a galla le venne un piccolo timore e nuotò fino a lui “Ash?"

Ripeté il suo nome un paio di volte ancora, ma non la stava ascoltando. Sembrava perso nel vuoto, con gli occhi vitrei e lo sguardo lontano.

"Ash!?” Lo prese con le zampe e lo scosse sempre più forte “Ash!? ASH!!!!" lo spronò Serena Alzando la voce di colpo, cosa che finalmente funzionò e riuscì a farlo tornare con la testa a posto.

"Eh? Cosa? Che?" scosse la testa lui sentendo il mal di testa che passava "Serena?" la guardò negli occhi, vedendola parecchio preoccupata.

"Mi hai fatta spaventare! Non rispondevi, sembravi totalmente assente come se ti fosse successo qualcosa"

"I-Io non so cosa sia… ma…" si grattò la testa lui ancora stordito. La cosa che subito però gli balzò all’occhio era l’assenza di tutti i compagni della Gilda. Si, era appena confuso ma quello lo ricordava bene “Dove sono gli altri?”

Serena abbassò le orecchie e si guardò attorno, non notandoli scosse la testa “Sinceramente? Non ne ho idea. Non ci ho fatto caso fino ad adesso ma sono spariti” Era ovvio che se ne erano andati tutti non appena erano caduti in acqua, in modo da filarsela a zampe levate e non sentire le prediche da parte dei due o peggiorare la situazione.

Ancora massaggiandosi la testa Ash abbassò le palpebre e inspirò. I suoi compagni della Gilda seppur fossero la cosa che più avrebbe dovuto dominare la sua mente… non erano al centro dei suoi pensieri. Quelle visioni o sogni lo avevano totalmente distratto. Li avrebbe sistemati dopo gli altri, adesso non riusciva bene a capire cosa fosse successo.

Non era la prima volta, questi incubi a ciel sereno sembravano fin troppo veri. Li poteva udire, vedere e sentire, ma non condizionarli o agirci. Che fosse bloccato o libero di muoversi. Non capiva se fossero vere e proprie visioni su qualcosa che doveva accadere o che era accaduto o se erano solo casuali. Gli sembravano troppo decisivi e particolari per essere dei casi e soprattutto, visto che era la seconda volta che accadevano, non potevano più essere ignorati.

Ne avrebbe parlato di certo il giorno dopo con Serena, una volta ripresosi, però adesso l’unica cosa che voleva fare era tornare alla Gilda e sdraiarsi. Dormire, dormire e dormire. Senza pensare a nient’altro.

"Senti, forse è meglio riposare al calduccio. Torniamo? Mi pare ovvio che qui non ci sarà alcuna cena e sinceramente mi sento molto stanca” provò Serena a smuoverlo vedendolo un po' troppo spaesato.

"S-Si..." mormorò Ash ancora massaggiandosi il capo, mentre Serena lo guidava fuori dall’acqua.

...

Quella notte Ash fece molta fatica a prendere sonno, ma una volta fatto non ci fu niente a disturbarlo. Dormiva pesantemente e profondamente, troppo sopraffatto dalla stanchezza che quella giornata caotica gli aveva portato, specie la serata.

Quando il sole segnò l’inizio di un nuovo giorno Serena era già sveglia, ma Ash non fu assolutamente in grado di svegliarsi prima del dovuto per fare colazione. Comprendendo la situazione la volpina andò da sola a mangiare e prese un po' di cibo da parte per darlo ad Ash una volta decisa la loro mansione giornaliera. Avrebbe mangiato non appena lasciata la Gilda.

Fu la sveglia Loudred a smuovere Ash dal letto, purtroppo rompendogli i timpani e mettendolo in uno status di irritazione estremo. Ora che era arrivato un nuovo giorno il suo malumore era totalmente incentrato sulla questione della sera precedente. Non era per la questione delle visioni, quello aveva ancora intenzione di parlarne a Serena. La vera irritazione era dovuta al piano che si erano preparati gli amici, probabilmente per alcuni scopi che lo legavano a Serena.

Un motivo in più per cui Loudred lo aveva seccato in modo maggiore svegliandolo e un motivo in più per cui il motto recitato dalla sua bocca sembrava più un monologo di un serial killer.

A salvare il suo umore però ci fu Serena, che con l’idea della colazione aveva azzeccato in pieno e salvò lo stomaco del Pokémon elettrico. Si trovavano vicino al pozzo all’incrocio delle varie strade e l’allenatore aveva appena inghiottito l’ultimo boccone.

“Pfui, grazie Serena!”

“Figurati” rispose lei semplicemente, anche se nella sua voce sembrava esserci quel pizzico di esitazione, dovuto evidentemente alla sera precedente e al quasi bacio.

“Ascolta...” Ash incominciò, doveva dirle ora di quelle visioni. Non poteva tenere per sé una cosa del genere, soprattutto se riguardava qualcosa che le succedeva. “Dobbiamo parlare di una cosa importante, un po' strana… Non è la prima volta che mi succ-...” Si bloccò di colpo notando una coda nera familiare scendere nel buco da cui iniziavano le scale per il Bar Spinda.

“U-Uh Serena ti spiace aspettarmi un secondo? Continuiamo dopo! Tu potresti andare a prendere alla Gilda a prendermi il nostro distintivo del Rango? L’ho dimenticato nella nostra stanza!”

Serena lo guardò con incertezza ma concordò lo stesso “O-Ok?”

“Grazie mille! Ci vediamo dopo! Sarò qui in giro!” concluse lui allontanandosi, mentre Serena tornò su per le scale che la conducevano alla base.

"Allora… che piano facciamo la prossima volta capo?" chiese Sandile mentre scolava un bibitone di Baccaprugna.

"Beh... l’ultimo piano è stato un fallimento. Ci siamo andati molto vicini ma credo che abbiamo esagerato sul finale e ora sospetteranno. Chatot mi sembrava abbastanza imbarazzato per l’accaduto. Dubito che ci aiuterà ancora” rispose Corphish.

“Beh non possiamo fermarci così! Prima o poi quei due dovranno scambiarsi qualcosa di più che sorrisi o coccole!” Disse con determinazione Salandit.

Bidoof annuì “S-Si ma come?”

Loudred portò la mano sulla testolina dell’amico e cercò di rassicurarlo "Dobbiamo solo studiare un piano capace di creare romanticismo ma allo stesso tempo non complesso"

Crougant fece un’affermazione che lasciò atterriti e spiazzati tutti “La stagione degli accoppiamenti è vicina...”

Zorua rizzò le orecchie con un sorrisetto furbo. In effetti poteva aiutarli a proporre molte idee. “Sarebbe un peccato non approfittarne" disse con saggezza "Potremmo portarli alla danza degli Illumise e i Volbeat..."

Sunflora arrossì di colpo, sembrando un po' imbarazzata a parlare di certi argomenti e toccare delle idee così profonde. Quegli appuntamenti e attività di norma erano per Pokémon più adulti e maturi oppure in una relazione già stabile.

Chimecho portò la manina sotto la bocca e pensò "E' una buona idea ma bisognerebbe sbrigarsi. La danza avverrà solo tra pochi giorni...” espresse con una certa apprensione.

Salandit incominciò a sbuffare spazientita. Non c’era davvero nessuna soluzione? “Sennò che altro potremmo fare?" domando a tutti ad alta voce cercando di coinvolgerli in un’unica riflessione di gruppo.

"Magari lasciarci un po' in pace?" sorprese tutti una voce familiare che li fece girare di colpo e trovarsi di fronte un Ash parecchio scuro in viso e seccato "G-GAH!" urlarono non aspettandosi la sua presenza improvvisa.

Se ne stava lì, con le zampe conserte e lo sguardo fisso ma duro. Ora si che poteva liberarsi da tutto lo stress che quella situazione gli aveva dato "Spiegatemi un po' che intenzioni avevate voi ieri sera..."

"M-Ma di cosa parli? N-Noi eravamo solo a fare una passeggiata temporanea per… una c-cenetta!" sudò freddo Corphish.

“V-Vero! Noi non a-abbiamo a-assolutamente c-chiamato Chatot a f-fare da vocalist per il v-vostro a-appuntamento sotto l-la luna sul lago n-no... no..." balbettò Bidoof stupidamente con fare estremamente diretto ma ingenuo.

Tutti i presenti lo guardarono allibiti, o almeno una gran parte. Gli altri si limitarono a fare un enorme facepalm di massa. "C-Cosa ho detto?" chiese il castoro.

"Allora eravate voi ad aver organizzato tutto questo, ci avrei giurato!" li accusò il Pikachu. Di norma non erano spaventosi ma l’umore di Ash li portava a temerlo un bel po' "Ma che vi è saltato in mente!?"

"N-Noi..." incominciò a parlare Sunflora cercando di spiegarsi ma troppo impacciata per continuare.

"Oh insomma, volevamo darvi una spintarella! Aiutarvi da buoni amici! Non è chiaro?" sbottò Salandit.

Ash li guardò come se avessero tutti fatto crescere una seconda testa sui loro corpi "Chiaro cosa?"

"Che tu e Serena siete innamorati! Cos'altro no?"

A tal risposta le guance di Ash divennero di un rosso più intenso del solito "N-non è vero! Che pensate! S-Siamo solo amici!” negò lui con una certa difficoltà.

"Certo… e allora spiegaci perché le tue guance si sono accese!” fece notare Zorua, per poi però dover dire per forza un pensierino perverso che aveva nella testa “E non solo quelle probabilmente" le arrivò una gomitata da Chimecho che la rimproverò con lo sguardo. Sperava intendesse solamente gli ormoni e non altro.

Non era il caso di peggiorare la situazione.

“E-Elettricità che non ho scaricato!" si difese l'allenatore.

"Eppure vi vediamo sempre appiccicati e il modo in cui vi parlate fa riflettere. Il tuo modo di guardarla poi… la osservi e fissi come se fosse la tua preda! Eh Pasanova?" lo stuzzicò Corphish.

Ash divenne sempre più rosso e non riuscì a non schizzare "P-PASANOVA!? I-IO!?"

“Come se ieri sera non avessi voluto chiudere quel distacco tra voi due e baciarla, lo abbiamo visto cosa stavate per fare. E non dire che chiudere gli occhi, avvicinarsi così ed essere sul punto di unire le vostre bocche sia solo un rituale d’amicizia...” sottolineò con una certa autorità Loudred.

"Siete anche compatibili nello stesso gruppo di riproduzione Pokémon! Lo so bene, ho controllato! I Pikachu e i Fennekin sono perfettamente accoppiabili!" aggiunse Sunflora.

"IO NON SONO INNAMORATO DI SERENA CHIARO!?" urlò Ash facendo girare incuriositi tutti gli ospiti della sala.

Bidoof alzò la zampina e cercò di fargli abbassare la voce "N-Non c'è bisogno di urlare di fronte a tutti! P-Persino Loudred è più calmo!"

"Ehi! … Aspetta... è vero" Mormorò Loudred pensieroso.

Ash provò in tutti i modi a non esplodere. Provava un imbarazzo così grande e stupore che le parole implodevano in gola ancor prima di uscire, facendogli solo emettere degli striduli "I-Io.. Se... v-voi-bas-smett-"

"Lo hai mandato in tilt... non hai esagerato? In fondo sono ancora giovani" disse Chimecho a Sunflora.

Citare l'accoppiamento non era stata proprio la scelta giusta. In effetti non serviva riprodursi per forza, la stagione egli accoppiamenti si basava in generale sul rapporto e nel loro caso non era forse il momento. E a quanto pare non erano nemmeno lontanamente vicini allo stare insieme visto il comportamento del Pikachu.

Ash riprese controllo della sua voce e dopo aver fatto un respiro profondo riprese a parlare con tono secco e grave "Ok, ve lo dirò un'altra volta: io e Serena non stiamo assieme..."

Gli altri Pokémon si guardarono negli occhi e poi risposero "Non ancora"

"E non staremo assieme" continuò lui con un po' di rimorso ma voce comunque ferma e decisa.

"Ma lo vuoi" risposero in coro, causando semplicemente il facepalm di Ash, il quale sentiva di non avere la forza di ritornare al punto di partenza e convincerli.

...

Intano Serena attendeva passeggiando avanti e indietro sul sentiero che portava al mare. Aveva fatto il suo ritorno alla Gilda e il loro distintivo non era nella stanza. Probabilmente Ash non aveva controllato bene nella borsa oppure voleva solo… che lei si… allontanasse?

Scosse la testa, non credeva fosse davvero così. Intanto le sue zampe si muovevano da sole. Più ripeteva lo stesso tratto, più si avvicinava di volta in volta alla baia. Aveva cercato Ash, ma all’incrocio non c’era e se fosse andata al Bar Spinda di sicuro Wobbuffet l’avrebbe convinta a fermarsi per un drink di bacche, cosa per cui non aveva il tempo in quel momento.

Dopo aver fatto il giro del borgo si era stancata e preso la decisione di aspettarlo lei, magari sarebbe stato lui a raggiungerla. L'unico posto che ancora doveva controllare era la spiaggia, ma temeva di perderlo di vista in caso fosse andata troppo lontana. Dalla spiaggia non era possibile vedere la strada principale.

Ci pensò su e alla fine decise di proseguire nonostante tutto. Era inutile restare lì, si sarebbero incrociati prima o poi.

Zampettò fino a toccare il terreno sabbioso e osservò intorno a lei, non trovando però nessuno. A quanto pare non si trovava nemmeno lì. "Niente, a volte mi chiedo cosa gli passi per la testa" sospirò lei avvicinandosi al mare. Il suo sguardo si bloccò sulle onde marine e rimase ad annusare la brezza appena salata. Era davvero un bel posto, peccato fosse in un altro mondo rispetto alla loro casa, altrimenti lo avrebbe seriamente considerato per una sistemazione futura.

I ricordi della sera precedente le ritornarono alla sua mente. Doveva ammettere che non aveva idea di cosa fosse accaduto o che era vicina a compiere. C'era una grande confusione in testa, il momento vissuto era stato talmente magico da annebbiarle la testa. Si sentiva in grande imbarazzo e sperava che Ash provasse la stessa confusione o meglio ancora avesse dimenticato.

In tutta franchezza, aveva sperato di mettere da parte momentaneamente i suoi sentimenti il più possibile, più di quanto non avesse fatto a Kalos e per un po' a Forsia. Questo perché in una situazione come quella non era l'ideale pensare al romanticismo. Si, voleva mettersi con Ash, ma i suoi sentimenti ultimamente l'avevano distratta troppo. Si sentiva ancora troppo debole, voleva migliorare ed essere utile. Questa esperienza le sarebbe servita un sacco per comprendere meglio i suoi Pokémon. Doveva sfruttare il tempo cercando di capirli, non di lasciare che i suoi nuovi ormoni da Fennekin prendessero il controllo. Se ripensava a come l'avevano fatta comportare...

"E' ora di concentrarsi!" si alzò sulle sue zampine dopo un ultimo sguardo al mare fece per girarsi...

All'improvviso un grosso muso si avvicinò e la squadrò a pochi millimetri da lei. Non fece nemmeno a tempo a capire cosa stava succedendo o a provare qualcosa, che un'improvvisa nube l'avvolse proprio nel momento in cui inspirò per lo shock. Il gesto le fece assorbire direttamente un ondata di quel gas tossico, facendole subito provare un blocco improvviso al petto che la fece cadere a terra. Arrivarono i primi gemiti una grossa tosse, mentre altro di quel gas le entrava man mano che cercava di respirare, peggiorando solo la situazione. L'ultima cosa che vide fu uno scaltro e scuro sorriso, per poi essere sopraffatta da buio.

"Ash..." fu l'ultima e forse unica cosa che il suo cervello riuscì a pensare in quel brevissimo istante di stasi.

...


 

Due occhietti cucciolosi osservavano il paesaggio, in piena pace e tranquillità. Rockruff stava scendendo il sentiero per andare in spiaggia, contento che presto avrebbe rivisto i suoi amici di fronte alla Grotta Marina. Anche se probabilmente avrebbe aspettato un po', visto il suo proverbiale anticipo.

Tutto ad un tratto l'odore di brezza marina venne scavalcato da qualcos'altro che si fece subito serrare le narici. L'impatto fu tremendo, ma per qualche ragione il suo istinto gli disse di riaprire il nasino e provare a capire che fosse. Diede una piccola e rapida annusatina che gli diede un enorme fastidio ma in qualche modo sopportabile. Per la seconda volta riaprì il naso e stavolta inspirò appena di più cercando di ignorare la puzza che un po' si confondeva all'odore di fumo. Gli sembrava una sostanza familiare, non del tutto naturale.

Forse un Pokémon? Eppure era stano, come mai spargerla così largamente nella zona?

Si avvicinò in direzione dell'odore, ma il suo istinto lo portò ad accucciarsi e fare piccoli passi quasi strusciando. Rimase accostato alla vegetazione e i massi per non farsi vedere e quando sentì un ondata decisamente più forte, come se fosse il nucleo del tutto, si fermò di colpo aggrappandosi al terreno. Non poteva tornare indietro, anche se ormai il suo corpo gli pregava di farlo talmente era fastidioso. Correre via però gli dava l'idea di metterlo nei guai.

Scorse appena la testa trattenendo il respiro e bastò una veloce occhiata per portarlo a ritrarre il muso di fretta, pensando di essere troppo esposto.

Parecchi metri più avanti si ergevano uno Skuntank, un Koffin e uno Zubat. Ai piedi del primo si trovava una Fennekin completamente stesa a terra, il suo berretto di fianco sulla sabbia.

Rockruff inarcò appena verso il basso le sopracciglia e allungò il corpo per vedere meglio. Il corpo della volpina era troppo immobile e innaturalmente floscio.

"Forza, è ora di andare. Dobbiamo cercare di evitare l'altra peste e incamminarci verso il Vulcano Gigante. E' abbastanza lontano per divertirci senza che ci dia fastidio nessuno" Sogghignò Skuntank "In caso contrario ci penserà la lava a sistemare i rompiscatole. Per quanto riguarda lei credo che per un po' di ore non ci darà problemi.

Rockruff sentì il corpo diventare pesante e allo stesso tempo le zampe intorpidite. Si girò e più piano che poté corse dietro ad un cumulo di rocce che nascondeva un pezzetto di spiaggia dalla vista dei tre e dal sentiero. Si sedette premendo la schiena contro la parete che creava il lato della salita de sentiero e rimase in silenzio.

Guardò attraverso un piccolo spiraglio tra le rocce e vide Skuntunk afferrare con la bocca la collottola della Fennekin, la quale ora si vedeva chiaramente priva di sensi. Il suo corpo era talmente floscio da dargli i brividi.

Di nuovo si rigirò e stavolta rimase in silenzio fino a che non sentì le minacce ormai sparite... attendendo il momento giusto per uscire e pensare a cosa fare...

...

"Ricapitolando... io e Serena non stiamo assieme... e non proviamo quel genere di sentimenti. Siamo A-M-I-C-I. Migliori amici e molto vicini, ma non troppo, non in quel senso..." aveva passato gli ultimi 20 minuti a spiegare la cosa agli altri compagni esploratori, con l'aggiunta di gestualità. Sembrava una lezione per piccoli bambini con dei ritardi mentali.

"Quindi... siete una coppia di soli amici?" chiese Bidoof con una cerca cautela e stato confusionario.

Ash annuì in fretta, cominciando a sentire l'improvvisa speranza che avessero capito "Esatto!"

"Ma allora siete una coppia!" esclamò Loudred riprendendo la parola traditrice e usandola contro Ash.

Stavano giocando la parte degli ingenui e forse all'inizio lo erano davvero, ma a quanto pare nell'ultimo scambio di dialoghi avevano cominciato a prenderlo per i fondelli.

"GAAAAHHH!! NO!!" si mise le mani in testa, se fosse stato umano tra i capelli. Ma chi voleva prendere in giro? Era l'ultimo a poter fornire spiegazioni se lui stesso non aveva ancora trovato una definizione confermata e sicura di ciò che provava. La questione gli stava solo mandando la testa in tilt.

"Ash..."

Si irrigidì di colpo sentendo una strana sensazione. Non era un brivido, più un gelo dentro.

"Cosa hai?" gli chiese Sandile notando la strana espressione.

"Io… scusate, ma devo andare" disse Ash defilandosi alla svelta dal gruppetto di amici, lasciandoli parecchi o confusi. Prima voleva rimproverarli e ora se la filava così?

Perché aveva avuto una sensazione di terrore all'improvviso? Non gli era venuta una visione ma aveva un bruttissimo presentimento. Doveva parlarne con Serena.

Una volta all’esterno Ash notò la mancanza di Serena. Non era ancora arrivata? Eppure era stato dentro al bar per un bel po'. Non volevo perdere altro tempo decise di correre subito alla Gilda e incontrarla lì. Tuttavia quando constatò che pure lì l’amica non era presente iniziò ad essere un po' confuso e preoccupato.

Tornò all’incrocio e passò per tutto il Borgo chiedendo se l’avessero vista e la maggior parte dei Pokémon risposero che sì, l’avevano vista proprio perché era stata lei la prima a cercarlo, tuttavia poi non si era più fatta viva. A quel punto non gli restava che tornare dove si trovava prima e provare a controllare alla spiaggia.

Per andare più in fretta attivo il suo Attacco Rapido, tuttavia l’usare la sua mossa in un attimo di distrazione lo fece sbattere contro qualcosa o qualcuno proprio nel momento in cui stava girando per prendere il percorso diretto alla spiaggia.

“Gah!" si lamentarono sia Ash che l’individuo contro cui aveva sbattuto.

“S-Scusa!” si scusò Ash aiutando il Pokémon ad alzarsi, ma con una certa velocità. “M-Mi spiace ma non ho tempo, sono di fretta..." Mentre mormorava quelle parole pensò a chiedere al Pokémon di fronte a lui se avesse visto Serena, visto che veniva proprio dalla spiaggia.

Però mentre stava per cambiare frase il cagnolino iniziò a parlare "A-anche io h-ho fretta! Dici che posso rivolgermi direttamente alla Gilda? E’ più vicina del commissariato e devo segnalare un rapimento" disse il Rockruff tutto agitato.

"U-Un rapimento!?" incominciò Ash a sudare freddo. Perché quelle parole lo stavano praticamente congelando? E’ vero che era altruista ma non dovrebbe dargli un certo effetto “Io sono un esploratore della Gilda...” gli disse innescando un’espressione sorpresa ma appena sollevata da parte di Rockruff “...Chi è stato rapito?”

"Una Fennekin” rispose immediatamente. In quell’istante il viso di Ash cominciò a diventare bluastro.

Rockruff provò a dare delle informazioni maggiori “Purtroppo non sono riuscito ad intervenire, erano tre Pokémon e io non sarei mai riuscito a sconfiggerli da solo. Ho pensato che sarebbe stato meglio aspettare e avvisare chi di competenza. Ho visto che la Fennekin era svenuta o comunque non si muoveva e l’hanno portata via… e... e-ehi ti senti b-bene?" balbettò trafelato il cuccioletto notando mentre stava finendo di parlare l’espressione del Pokémon che aveva di fronte.

“Chi è stato?” fu la domanda semplice ma scura di Ash.

Il cane deglutì ma non esitò a rispondere “Uno Skuntank, accompagnato da un Koffing e uno Zubat. Parlavano del Vulcano Gigante”

Sul volto del Pokémon di tipo Elettro si leggeva una rabbia immane e una grande paura. Arrabbiato e spaventato erano aggettivi riduttivi in confronto a quello che stava provando adesso. Sapeva che qualcosa non andava, avrebbe dovuto stare con Serena e confrontarsi con lei prima sulle sue visioni. Le orecchie basse e l’ombra del berretto che oscurava gli occhi erano quel qualcosa che impediva a Rockruff di leggere l’espressione del Pikachu, ma aveva intuito le sue intenzioni.

“Aspetta non vorrai... quello è un posto pericoloso pieno di insidie! Inoltre è molto lontano, per arrivarci devi fare tutto il giro della costa e arrivare a nord al litorale artificiale che collega l’isola del fuoco alla nostra terra!"

“Allora vuol dire che faccio a tempo a raggiungerli” rispose determinato Ash pronto a correre.

Rockruff si mise davanti a lui, sebbene non fosse ancora partito “Non è detto! Alcuni Pokémon richiedono passaggi a coloro che sanno nuotare. Ci sono alcuni tipi Acqua che garantiscono dei servizi ufficiali di trasporto e si fanno pagare per portare in giro chi necessita di cambiare zona attraversando il mare! Non ce ne sono tanti, anzi sono rari ma se hanno trovato il Pokémon disposto a trasportarli e pronto a tenere la bocca chiusa allora...”

“Da qui in poi ci penso io, grazie mille per le informazioni” rispose con tono un po' privo di emozioni “Ascolta, ho bisogno di un favore” Disse poi avendo avuto un pensiero improvviso.

Si tolse la borsa dal dorso e l’appoggiò in terra frugandoci all’interno. Tirò fuori un foglio e non disponendo in quel momento di qualcosa apposta per scrivere prese un sasso sporco di terriccio e scrisse come meglio poteva un messaggio.

Finché i suoi compagni della Gilda e i superiori avessero creduto che fosse in missione in un posto un pochino lontano con Serena non ci sarebbero stati problemi. Però in caso contrario…

“Dovresti lasciare questo alla porta del Capitano Wigglytuff oppure in un posto della Gilda frequentato dai suoi membri. Una camera, alla soglia di una porta o un punto di riunione. Non devi farti vedere. Se non mi vedi però alla spiaggia entro 5 giorni avvisa la Gilda di ciò che è davvero successo. Ok? Posso fidarmi?”

Il Pokémon di tipo Roccia inizialmente fu un po' restio dal rispondere, non aspettandosi una domanda simile o tanta fiducia nei suoi confronti. Era un compito abbastanza importante e forse un po' troppo grande per lui, sarebbe potuto finire in guai seri. Però sapeva che era la cosa giusta da fare e non aveva molta scelta al riguardo. Doveva aiutarlo “Si!” Annuì deciso spostandosi appena per lasciar passare Ash con tranquillità.

Anche Ash a quel punto annuì “Grazie di tutto” e partì con un Attacco Rapido, diretto verso nord, sempre costeggiando il mare. Forse la rabbia gli aveva impedito di perdere il controllo o di urlare, ma sapeva che era meglio così. Avrebbe dovuto tenere alto il livello di furia, perché a breve gli sarebbe servito…

Passarono le ore. Il vento soffiava sul muso di Ash, sbuffandogli polvere e cenere addosso. Il mare intorno a lui scorreva veloce, ma le sue zampe erano salde sul dorso di un Mantine che si era reso disponibile ad accompagnarlo. La fortuna era l’aver ricevuto aiuto spontaneamente. Probabilmente la richiesta disperata di Ash al gruppo di Mantine, che riposavano in una baia, era stata così sincera da averli colpiti e portato uno di loro ad offrirsi in aiuto. Ciò però non impedì ad Ash di offrire al Mantine una piccola ricompensa per ringraziarlo del gesto.

Il Pikachu non si fermò lì, dalla spiaggia corse fino al vulcano e continuò con Attacco Rapido a percorrere il Dungeon. Sapeva che il rischio di attirare dei Pokémon aggressivi era molto alto, ma non gli interessava. L’unica cosa che aveva in testa era raggiungere Serena più veloce che poteva ed evitare che le sue visioni si avverassero. In caso contrario non sapeva come avrebbe reagito.

Alcuni Pokémon ostili furono evitati ancor prima che potessero provare ad ostacolarlo, altri riuscirono a mettersi sulla sua strada ma non esitò a battersi con nessuno.

Non demordeva, combatteva con tutte le forze le avversità che provavano ad ostacolarlo. Era determinato, le sue guance erano di un color rosso intenso e incandescente così come le scintille bluastre che stava emanando. Ma soprattutto era arrabbiato, più incandescenti delle sue guance erano i suoi occhi. Sembravano bruciare e divampare di una forza sconosciuta, non erano feroci stavolta, ma erano arrabbiati e furiosi come se inducessero all'obbedienza.

"Intruso Intruso!" boccheggiò qualche Pokémon fuoco che stava nei dintorni ma era come se gli attacchi rimbalzassero sulla foga di Ash che attaccava incessantemente, senza dar tempo a nessuno di reagire. Non erano lotte Pokémon per divertirsi, queste erano solo intralci che lo rallentavano a salvare Serena.

"LEVATEVI DAI PIEDI!" Lo sentirono urlare mentre scagliò un Tuono al suolo che sollevo un polverone e permise lui di infiltrarsi verso un passaggio che lo portava al piano superiore.

Appena il suo muso sbucò in largo stanzone davanti ai suoi occhi si manifestarono decine di Pokémon di tipo Fuoco. Si girò per guardare dietro di lui dove aveva sentito un rumore e vide altri Pokémon che si erano posizionati lì per non farlo fuggire. Doveva essere un covo di Pokémon, probabilmente messo all’allerta dal trambusto fatto durante il tragitto.

C’erano dei Pyroar, degli Slugma e Magmar, un Flareon, un Emboar, un Simisear, un Tortunator e qualche Houndoom.

"Di qui non si passa!" urlò un Magmar vicino a lui. Sembrava parecchio arrabbiato e sicuro che non avrebbe avuto modo di continuare.

L’allenatore inizialmente digrignò i denti e si tirò appena indietro con la testa, rendendosi conto della massa di Pokémon che avrebbe dovuto affrontare da solo. Tuttavia le sue paure furono presto sostituite dall’adrenalina e l’arrabbiatura "Fammi passare!" ringhiò lui.

"Hai causato un macello, disturbando la quiete di tutti!” lo rimproverò Emboar. Il pensiero comune di quei Pokémon però era che di certo non avrebbero esitato ad attaccarlo in ogni modo appena giunto lì.

La sua reazione fu rapida e lanciò il primo attacco, colpendo in testa con la coda un nemico dopo l’altro. Alcuni si scagliarono contro di lui ma gli bastò schivare all’ultimo lasciandoli scontrare.

Il topo strinse i denti, nessun Pokémon si sarebbe intromesso tra lui e la sua amica. Normalmente avrebbe cercato un compromesso ma in questo caso sapeva che era anche inutile ragionarci con loro e non aveva tempo prezioso da perdere. “...E va bene…”

"Facciamo in fretta" si scrocchiò le dite Simisear per poi saltare all’attacco. Ash partì subito con un Attacco Rapido per contrastarlo e lo prese dritto nello stomaco come una cannonata. Simisear venne slanciato via, ma improvvisamente un Lanciafiamme arrivò da dietro il Pokémon Elettrico, il quale per evitarlo dovette buttarsi a terra e rotolare.

Appena si sentì salvo dal quella mossa si rimise in piedi ma un Riduttore improvviso lo colpì da dietro nella schiena. Sembrò fermarsi tutto di colpo, le orecchie di tutti parvero udire un *crack* e si fermarono vedendo il Pikachu a terra.

I secondi che spesero a guardare però costarono loro cari, in quando il topino riuscì a rimettersi in piedi miracolosamente e a saltare in alto. Probabilmente in un caso normale sarebbe rimasto steso a terra con la schiena a pezzi, ma l’adrenalina lo stava portando a reagire senza sosta e combattere come mai prima. Si buttò in picchiata verso un Turtonator che tentò di preparare un Gusciotrappola ma non riuscì a girarsi in tempo.

"Turtonator!" gridarono gli Slugma ma Ash li fulminò al volo con un potente attacco Tuono che non permise loro di attaccarlo. Stava grondando di sudore, ma questa sensazione che provava dentro… un ardore che lo spingeva a muoversi e attaccare… era inarrestabile.

“Vi ho detto… di lasciarmi… passare!!” saltò di nuovo più alto che poté e caricò tutta l’elettricità che poteva nelle sue sacche, per poi rilasciare un Tuono dalle fattezze incredibili, talmente forte da stendere tutti i presenti nella stanza e metterli fuori gioco abbastanza da dargli la possibilità di proseguire e sparire dalle loro viste.

Improvvisamente spuntarono un Graveler e un Magmortar, probabilmente attirati dall’enorme frastuono e le ripetute esplosioni. Si era chiesto in effetti come mai non ne fossero giunti altri di Pokémon del Dungeon.

"Graveler forza! Usiamo i nostri attacchi migliori!" ordinò il Pokémon di tipo Fuoco.

"Si!" eseguì il Pokémon roccioso.

Un Pietrataglio seguito da un altrettanto potente Fuocobomba si muovevano a velocità impressionante contro il topo elettrico. I due colpi erano sempre più vicini e doveva evitarli assolutamente o sarebbe stato messo K.O. Non poteva arrendersi così dopo tutta la fatica fatta per arrivare fin qui, dopo tutti i Pokémon che aveva dovuto sconfiggere e con Serena ancora in pericolo.

Non poteva bloccare il tutto ma poteva sfruttare a suo favore le carte avversarie.

Ash giocò d'astuzia e sfruttando una sua vecchia idea dai tempi di Kalos saltò di sasso in sasso con la coda e le zampe, acquisendo terreno sui suoi avversari e schivando agilmente con una piroetta la stella di fuoco che si spense nell'aria.

"COSA!?" urlarono i due Pokémon stupefatti "Come ha fatto a schivarli!?"

"Non serve essere i più grandi, grossi, veloci o potenti! Io ho la determinazione e sfrutterò ogni cosa per vincere!!" urlò a sua volta Ash lanciando un ultimo potente Tuono che colpì entrambi talmente forte da metterli definitivamente fuori gioco.

Era fatta… Ash aveva letteralmente compiuto un impresa sconfiggendo da solo un intero covo di Pokémon e si stagliava nella sala come un potente guerriero sopravvissuto ad un esercito. “Vi servirebbe un allenatore...” mormorò ironicamente, ma non c'era tempo di festeggiare. Aveva ancora una missione da portare a termine.

...

Serena aprì leggermente gli occhi, sentendo un calore improvviso addosso. Subito i suoi occhi colsero una marea di rosso. C’era rosso ovunque, con l’aggiunta di altre colori caldi, in particolare un marrone accesso.

I suoi pensieri erano offuscati ma la sua prima reazione fu quella di provare ad alzarsi di colpo, subendo solamente una fitta all’addome che la portò a tossire pesantemente “*coff coff*” Non riuscì lei a trattenersi.

“Ben svegliata principessa” una voce le parlò, ma subito provò una certa diffidenza.

Provò di nuovo ad alzarsi per indietreggiare anche se vedeva sfocato ma finì per inciampare e ricadere all’indietro “*coff*” tossì di nuovo.

“Principessa… non devi spaventarti, siamo anche stati così gentili da portarti in un luogo che potesse essere a tuo agio! Qui è tutto un calore” sogghignò di nuovo la voce e a quel punto un piccolo flash apparve nella mente di Serena.

Cominciava a ricordare cosa fosse successo. Era stata stordita da un attacco e messa fuori gioco da qualcuno e ora che ripensava al suo aspetto era sicura di chi fosse. La sua vista diventava man mano più a fuoco e riconosceva la massa viola e pelosa di fronte a lei “Stammi lontano *cough*”

“Vedo che la mia tossina è ancora nel tuo corpo, ci vorrà un po' prima che tu possa liberartene. Un altro dei motivi per cui abbiamo scelto un luogo con mancanza di acqua” disse Skuntank con furbizia. “Non credo ci voglia un genio per capire del perché ti abbiamo portata qui”

“Credo di saperlo bene...” rispose freddamente lei “Ma non perché proprio in questo luogo”

“Pensavo che sarebbe stato molto più… romantico e caldo” provo a farsi capire con qualche modo di dire “E ovviamente perché avevo bisogno di sfruttare la tossina che non ha ancora smaltito il tuo corpo… inoltre conosco l’ambiente ed è lontano da Borgo Tesoro" sorrise beffardo Skuntank. “Tu invece quanto puoi resistere? Per quanto ti avvantaggi essere un tipo Fuoco il tuo corpo non può sopravvivere senza acqua, inoltre le tossine in un ambiente del genere di certo non ti aiutano a smaltirle, ti continuerebbero a danneggiare. Faresti una fine lenta ed estenuante” commentò non sembrando poi tanto dispiaciuto, ciò che davvero la spaventava. “Io ho l’acqua e basterebbe fare a turni per tenerti qui buona mentre gli altri si rinfrescano”

Dopo un attimo di silenzio riprese "Però una soluzione a tutto questo ci sarebbe… per evitare le maniere forti…" iniziò lui anche se sapeva che la Fennekin non aveva bisogno di farselo dire “Ovviamente se accetti di diventare la mia...”

“SCORDATELO!" ringhiò lei rifiutando sotto ogni circostanza di cedere ai desideri di Skuntank. Non era un giocattolo. "Non ve la caverete cosi facilmente. Vedrete che..."

“Che cosa? Che il tuo ragazzo possa aiutarti?” la prese in giro Zubat notando l’espressione seria di Serena al riguardo. A quanto pare ci credeva davvero, anche se i dubbi c’erano nella sua testa.

“Arh arh arh! Questa è buona!” iniziò Koffing a ridacchiare.

Skuntank sbuffò con un ghigno e si avvicinò “Desolato cocchina, ma non credo riuscirà ad arrivare qui in tempo. E’ molto distante e anche se fosse già nel vulcano ci sono pericoli dietro ogni angolo” Iniziò a camminare un po' a caso mentre parlava “Il terreno è instabile. Ci sono dei punti dove basta appoggiare la zampa per far sgretolare il terreno e finire sommersi dalla lava o cadere in una pozza incandescente. Solo chi è già esperto o abituato al luogo sa che punti evitare e come muoversi in questo ambiente. Finirebbe carbonizzato in un istante”

Le lanciò un’occhiata “Inoltre qui è pieno di Pokémon aggressivi; sarebbe massacrato”

Serena fece il possibile per rimanere arretrata ma il corpo massiccio di Skuntank continuava ad spingerla verso la grande parete della cava di fuoco. A passi lenti si spostava indietro e si sentiva sempre più in trappola.

Sapeva per certo che Ash la stava cercando, però in effetti aveva dubbi su come sarebbe arrivato fino a lì in tempo. Era fenomenale ma non onnipresente.

Il fumo era ancora in circolo nel suo sangue e sapeva che gli effetti sarebbero solo peggiorati sforzandosi, ma non poteva assolutamente lasciare che quei tipi facessero come volessero con lei. Provò a stare in piedi in equilibrio, sebbene la sensazione era di avere attaccati pesi ovunque.

"*Cough* Devo fare qualcosa... devo..." dalla preoccupazione passò istintivamente ad uno stato di determinazione e subito si lanciò all'attacco con Lanciafiamme.

Skuntank rimase sorpreso e con una certa fretta si spostò per schivare il colpo, senza per preoccuparsi troppo. Sembrava che anche in caso fosse stato colpito non avrebbe subito grandi danni. Si girò osservando il Lanciafiamme sparire nel nulla e poi rivoltò la testa verso la volpina che notando il suo sguardo malizioso balzò verso il lato del nemico.

Le faceva ribrezzo quello sguardo, ma doveva reagire per non farsi contrastare. Aveva detto che sarebbe stata utile per Ash, non poteva essere sopraffatta in quel modo, tanto meno voleva essere oggetto del desiderio in quel modo di un tale Pokémon.

Attinse alle energie ormai sempre meno presenti e con un grosso sforzo trattenne la tosse.

"PRENDI QUESTOOO!!!" gridò scagliando un altro Lanciafiamme con rapidità, riuscendo a centrare il bersaglio con abbastanza potenza da farlo ribaltare. A quel punto iniziò un altro colpo di tosse e le sue zampe posteriori iniziarono a tremare, costringendola a piegarle appena.

"Capo!!" gridarono i due sgherri andando verso il loro boss, il quale però non sembrò intenzionato a farsi aiutare. Si rimise sulla sue zampe e scrollò appena il pelo scuro per la bruciatura. I suoi occhi incrociarono quelli di Serena, la quale sentì un brivido percorrergli lungo tutta la schiena.

Improvvisamente l'aria era diventata più afosa e la pesantezza difficile da sopportare. Non era solo l'habitat, il quale per di più sarebbe dovuto essere a favore di un tipo Fuoco come lei. No, era quell'aria che emanava Skuntank. Aveva un non so ché di terribilmente inquietante.

"Ogni attacco che lanci è sempre più forte" commentò lui con testa bassa, formando però un ghigno evidente "Ma per me il calore dei tuoi attacchi che lanci diventa sempre più piacevole" ridacchiò.

Serena digrignò appena i denti, sentendosi messa alle strette. Non era arrabbiato... era peggio... quasi incoraggiato.

Sentì un'altra fitta prenderla e iniziò a tossire. Di nuovo il corpo voleva accasciarsi per il peso che provava.

"Perché continui a ribellarti? Non faresti prima ad accettare tutto? In fondo ti sto solo chiedendo di essere la mia ragazza" provò lui a dialogare per abbassare la guardia della Fennekin, la quale però aveva ben capito il suo gioco e nonostante le sue ribattute rimaneva all'allerta.

"Attaccarmi, rapirmi ed esasperarmi... per non parlare di rapirmi e portami qui. Non mi pare proprio una richiesta, che comunque ho già rifiutato. Non vi lascerò fare quello che volete, non ho intenzione di accettare le tue advance, né ora né mai. Puoi attaccarmi quanto vuoi ma non cederò solo perché questo è il tuo desiderio e per quanto le cose per te sembrino divertenti io continuerò lo stesso a resistere perché è la cosa giusta da fare" disse lei con il muso che esprimeva una ferma serietà.

Skuntank rimase in silenzio, osservandola mentre parlava. Koffing e Zubat ridacchiavano appena ma stranamente il loro capo non faceva altrettanto.

"Per te sarà un gioco, ma sei troppo sicuro di avere la vittoria in pugno e della riuscita del numero magico dei tuoi dadi... ma io attaccherò fino a che i tuoi dadi non saranno distrutti completamente" aggrottò le sopracciglia, dimostrando un certo ardore nelle sue iridi "E allora vedremo se per te sarà ancora divertente quando ti avrò battuto a forza di resistere"

Il viso del Pokémon moffetta diventava sempre più scuro, il fatto che non reagisse alle provocazioni aveva iniziato a preoccupare i suoi compagni, ora zitti e quieti. Avevano un brutto presentimento sulla questione.

Serena si chinò appena in posizione d'attacco "Non mi arrenderò mai fino alla fine!!" dichiarò poi in un grido di battaglia. Scagliandosi contro il nemico.

A quel punto anche Skuntank scattò, tenendo un ghigno scuro e quasi innaturale sul muso. Non si capiva se era davvero intenzionato ad attaccare o no, sembrava ancora in un certo senso diretto al gioco, eppure qualcosa cominciava a mutare.

Non proferiva parola dalla sua bocca, vi era solo un continuo scambio di attacchi tra lui e la volpina, in un certo senso molto ambigui. Sembravano ricordare una danza per i movimenti del maschio, che pareva volerla solo fermare e non proprio attaccare in un primo momento, fino poi a prendere sempre di più una vena aggressiva.

"Smettila di scappare..."

"Non mi arrenderò!"

"Sei proprio una tipetta..."

Il corpo del tipo Veleno-Buio iniziò ad emettere una strana aura oscura.

"Non ho intenzione di mollare!!"

Aumentò sempre di più.

"Così mi fai solo divertire di più..."

Gli occhi di Skuntank iniziarono a divenire sempre più ossessionati.

"COMBATTERO’ CON TUTTE LE MIE FORZE!"

"FINISCILA DI FUGGIRE!"

Il ruggito di Skuntank intimorì sia Serena che i compagni, ma il suo urlo venne ben presto sommosso...

"Arrrrrghhh!!!!" Serena si scagliò con tutte le sue forze verso il Pokémon, una delle sue zampine divenne improvvisamente bianca e il suo scatto prese completamente alla sprovvista il rivale che non riuscì a difendersi. La zampina si scontrò contro il muso nemico e il bagliore saettante permise a Serena di fare poi uno scatto indietro e di mettersi a distanza di sicurezza per un momento.

Calò un silenzio tombale, si sentiva solo il flusso delle cascatelle di lava, persino le bollicine bollenti avevano smesso di scoppiare. Zubat e Koffing rimasero parzialmente sconvolti e si impietrirono di fronte al silenzio emanato dal loro capo, ora con la testa rivolta appena in alto e di lato, coperta quindi alla visuale per via dei suoi ciuffi.

L'ammasso di energia oscura divenne sempre più constante e iniziò a diffondersi attorno a Skuntank. Non sembrava venire dall'esterno, ma dal suo corpo. Forse erano le sue tossine? O la sua aura che pareva venire allo scoperto talmente era la sua intensità?

Il silenzio fu rotto dall'improvvisa risatina malata del Pokémon che pian piano iniziò a raddrizzarsi.

"Ah...”

“Ah... ahah…”

“Ahahahah… ahahhahahahah!!! MUAHAHAHAHAHAHAH!!" quando l'angolo del suo capo fu di nuovo abbastanza normale si vide il chiaro taglio sulla guancia prolungato fino al muso del boss del team Teschio. Sembrava essere appena sanguinante, ma di certo nulla di così estremo.

Tuttavia qualcosa sembrò scattare improvvisamente nel corpo del cattivo. le sue pupille si restrinsero e aguzzarono in mezzo alla grande massa bianca dei suoi occhi ora molto più feroci ed espansi. Il suo sorriso prima maniacale divenne un misto tra un ghigno e una smorfia di pura rabbia, messa sempre più in esalto dalle fauci scoperte. Gli artigli erano espansi al massimo, il pelo era ritto e la sua massa sembrava molto più imponente di prima, anche se non era cambiata.

Koffin e Zubat si tirarono appena indietro e cercarono di allontanarsi dalla scena, completamente terrorizzati, mentre Serena rimase agghiacciata dove si trovava. Al minimo passò che provò a fare un altro colpo di tosse la bloccò, rendendole possibile solo di distogliere un momentino lo sguardo dalla figura in avvicinamento che di nuovo la bloccò completamente guardo si incrociarono di nuovo i loro occhi.

Il nemico si gettò contro di lei con una velocità tale da impedirle di reagire e una zampata la prese in pieno scaraventandola a terra e facendola rivoltare più volte su se stessa. Non le diede tempo di rialzarsi e o fermarsi del tutto che un’altra zampata la colpì e di nuovo la fece volare a metri di distanza, sempre però a raso terra, facendola così strusciare sul pavimento ruvido.

“A-Ah...” Provò lei a rimettersi almeno dritta sulla pancia ma un ulteriore colpo la prese al fianco e, sebbene lo spostamento fu molto minore, stavolta volò appena più in alto, risultano così molto più doloroso l’impatto.

Il suo corpicino cadde al suolo, ma questo non segnò per nulla un attimo di tregua anzi, in quei pochi frangenti in cui aprì uno dei suoi occhi vide con orrore e paura Skuntank che si preparava ad un ulteriore attacco.

"TI DISTRUGGOOOOO!!!!" Urlò con una rabbia e ferocia tale da far addirittura cadere qualche sassolino dal soffitto. La sua carica iniziò e prima ancora che Serena potesse rialzarsi e muovere un muscolo fu travolta dal nemico e scaraventata insieme a lui decine di metri più indietro rispetto a lei, finendo direttamente contro la parete della grotta situata al centro del vulcano.

L'impatto fece tremare tutto e crollare alcune rocce, delle crepe si formarono nella parete alle spalle di Serena, la quale ora si trovava completamente schiacciata tra il terreno ed essa,

Il suo corpo era a pancia in su, ma era poco ciò che rimaneva libero. Alcune rocce uscite direttamente dal terreno la circondavano e sopra i lei si trovava Skuntank, il quale premeva con le sue grosse zampe sul corpo della volpina. Un arto posizionato sul torace e l'altro sullo stomaco della Fennekin, mentre tutto il corpo e le zampe posteriori facevano da flessori per sporgersi in avanti e fare pressione con tutte le sue forze.

Provò a ribellarsi appena ma durò tutto pochi istanti. I danni subiti e la forza del Pokémon rivale erano devastanti "Ferma" fu l'unica cosa che disse lui, ma stranamente efficace.

Le mancava il respiro, non riusciva ad inalare aria talmente la pressione era esercitata addosso a lei. Sentiva gli artigli del nemico aggrappati saldamente a lei e sapeva che pian piano si sarebbero stretti. Dietro di lei iniziava a formarsi un solco mentre il suo corpicino veniva spinto all'interno del terreno.

Non voleva più corteggiarla, voleva distruggerla davvero e ci stava riuscendo. Il suo corpo non poteva resistere oltre, ben presto sarebbe ceduto, la prova era l'immobilità ormai di ogni parte di sé, il respiro assente e la sensazione di essere completamente fatta a pezzi. Non aveva più forze...

"A-A… A-A"

Raccolse l'ultimo briciolo di voce, sperando o pregando che chiunque la aiutasse... che fossero i due sgherri magari impietositi, uno sconosciuto, amici della Gilda.... o Ash...

"AIUTOOO!!!"

Proprio quando le zanne di Skuntank erano a pochi centimetri da Serena si sentì una ventata improvvisa che portò il Pokémon a fermarsi e sorprendentemente qualcosa collise contro il tipo Buio e Veleno, spingendolo decine di metri più lontano. Sembrava fosse un Pokémon che si era scagliato dritto contro il lato di Skuntank e gli aveva dato una testata poderosa.

Skuntank continuò a ruzzolare lontano fino a che la sua testa non incontrò un macigno che lo fermò e lo fece rimanere a terra tramortito.

*SBAM* si sentì il rumore dello scontro tra il nemico e il masso, mentre ancora in aria il salvatore di Serena veniva appena sfiorato dalle piccole scie di polvere causate.

La volpina dovette rilasciare un respiro improvviso e subito inspirare abbastanza velocemente, con una certa foga, come se a sua vita dipendesse da esso… cosa abbastanza vera. La quantità di aria improvvisa le fece male all’addome ma non era nulla in confronto al sollievo e la gioia immensa che provò al cuore quando riconobbe Ash di fronte a lei.

Il suo sguardo era così determinato e deciso…

"C-CAPO!?" gridarono i due sgherri, i quali però fecero appena a tempo a girare le facce su di lui. Egli toccò il terreno con una zampa e, dopo aver fatto mezzo giro su se stesso senza fermarsi nemmeno un istante nella stessa posizione, appena fu rivolto verso di loro scagliò il suo Tuono già caricato nel momento della caduta.

L’enorme energia elettriche li avvolse e li stese in un secondo, lasciandoli di sicuro molto storditi.

“V-V-Vedo i C-Cleffa..." cantilenò Zubat prima di stramazzare completamente addosso al compare.

"A-A-Ash *cough*?" lo richiamò lei con voce rauca ma provando a sorridere. Non erano allucinazioni per il caldo e la mancanza di aria, era davvero lui.

Subito l’amico si precipitò al suo fianco e l’aiutò sia a liberarsi che a stendersi sul terreno. Notava la preoccupazione nel suo sguardo, ma sembrava coperta da tanta rabbia e determinazione “Scusami se ci ho messo tanto” le disse con voce confortante e calda.

Gli bastò uno sguardo veloce alle ferite che aveva Serena sul corpo a farlo implodere letteralmente. Se da una parte si odiava per aver lasciato che le sue visione diventassero realtà, allo stesso tempo odiava quei tre, soprattutto Skuntank. Vederlo addosso a lei, che le faceva del male lentamente ma intensamente con quei suoi sporchi artigli lo faceva ribollire. L’avrebbe pagata cara…

"Ora ci penso io… tu riposa" si staccò da lei, dandole prima però una strusciatina con la testa contro la sua.

Era una bomba ad orologeria, avrebbe ripagato Skuntank di ogni singolo graffio addosso alla sua amica.

"C-Chi osa?" si alzò sulle sue zampe il moffettone infuriato, i suoi occhi alla ricerca del colpevole. "Tu..." sibilò a denti stretti.

Ash non si lasciò intimorire minimamente dal tono del nemico "Credevo di esser stato chiaro sulla faccenda. Se solo tu o un altro di voi avesse osato toccare la mia amica... vi sareste dovuti tutti preparare a passare dei guai... dei guai molto grossi..."

"Io non prendo ordini da nessuno, specie da un soldo di cacio come te... e inoltre non credere che mi sia dimenticato quello che è successo una settimana fa... mi hai disonorato davanti a tutti e questo non te lo posso perdonare" rispose ferocemente la puzzola.

"ONORE!? Con che coraggio vieni tu a parlarmi di onore quando sei il primo che si diverte a compiere cattiverie e meschinità come se niente fosse!? Rapinate Pokémon innocenti, vi prendete i meriti degli altri e infastidite chiunque! Ma soprattutto arrivate a aggredire, rapire e torturare qualcuno senza il minimo ripensamento! Questo non è il valore di una squadra di esplorazione! Una squadra di esplorazione dovrebbe aiutare chi ne ha bisogno, non il contrario!” gridò lui con rabbia “E soprattutto vivere godendo nell’urtare qualcun altro non arriva nemmeno nel minimo stardard di un essere vivente! Non avete onore, rispetto o dignità! Siete solo dei luridi vermi!" sbottò il Pikachu non riuscendo più a controllare la sua bocca. C’era un tale veleno nella sua voce da intimorire e far vergognare anche Zubat e Koffing, i quali avevano da poco ripreso i sensi ma se ne stavano in disparte.

Skuntank iniziò a ridere con ferocia "Puah, che paroloni! Vuoi un consiglio spassionato? Anche se probabilmente non ti servirà a niente dato che presto affonderò i miei denti su di te... il mondo è dei furbi; solo coloro che lo sono possono sopravvivere perciò ti devi ingegnare e cercare di esserlo più di loro. Bisogna sfruttare chi è più debole, solo così ti puoi affermare e diventare il migliore, ovvero chi ottiene quello che vuole”

Rilasciò un sogghigno schifato in direzione dei suoi compari “Sei proprio come quei due… anche loro erano degli stupidi idealisti! Ma alla fine sono inutili!”

Koffing e Zubat divennero dei blocchi di ghiaccio. Era vero, Skuntank li aveva cambiati e spesso sfruttati, ma vi erano state volte in cui sembrava tenere a loro… avere a cuore nel profondo della loro amicizia, se così si poteva definire. Sembrava diverso, totalmente. Il suo sguardo, parole, aspetto e animo.

Ash non poteva credere a tali parole, il mondo dei furbi? Insultare i propri compagni? Digrignò i denti e si mise sulle 4 zampe "Tu, lotta con me. Ora" Non aveva altra scelta. Doveva fargli capire tutto attraverso una lotta, fargli comprendere che sbagliava. In caso contrario almeno sconfiggerlo e permettergli di fuggire con Serena.

"Molto volentieri” rispose lui mettendosi in posizione, gli artigli ben saldi nel terreno e le fauci spalancate “Così ti farò capire cosa significa sfidarmi”

Topo e moffetta si studiavano girando in cerchio, nessuno voleva dare il tempo di agire all'altro, ed entrambi erano pronti ad azzuffarsi. Poi la puzzola decise di attaccare e fece un salto in direzione di Ash, il quale schivò di qualche centimetro in modo da poterlo attaccare da vicino con Tuono.

Tuttavia Skuntank giocò sporco e con una zampata lanciò in faccia al topo della cenere bollente e lo portò mettere le zampe sul volto e urlare “Gargh!!”

Subito un’altra zampata lo colpì sul capo e lo sbatté in terra, facendolo rivoltare più volte su se stesso e lasciandogli un segno di graffio nella soffice pelle gialla.

"L'avevo detto che il mondo è dei furbi!" rise Skuntank "Maledetto..." sibilò Ash cercando di reagire ma la cenere gli bruciava ancora e impediva alla sua mente di ragionare e di cercare una soluzione. Chiuse gli occhi volutamente e rimase in silenzio senza muoversi.

"A-Ash..." lo implorò Serena da lontano.

Skuntank saltò di nuovo verso di lui per colpirlo ancora ma come si avvicinò il suo corpo fu preso in pieno da una scarica elettrica che lo immobilizzò e lo fece indietreggiare “GAAAARGH!”

"Mi avrai anche limitato la vista ma ho ancora le orecchie e soprattutto l'olfatto! Ho dovuto adeguarmi alla puzza di zolfo in questa zona ma alla fine ho capito dove eri e ti ho riconosciuto! Avere un odore così caratteristico di tuo è un vantaggio anche per me!" sorriso sempre con gli occhi chiusi, aspettando qualche momento ancora per far riposare gli occhi.

"Grrr.… AHHHHHH!!!!” Si arrabbiò e lanciò un Fangobomba. "Prendi questo e questo e questo!" urlò la puzzola continuando a bombardarlo di palle di fango ma Ash le schivava tutte.

"Maledizione! Sta ferm...gahhhh!" urlò dalla rabbia e poi dal dolore ricevendo una feroce codata sul muso da parte del Pokémon che lottava brutalmente ma con molta abilità.

“Ne vuoi ancora?" disse Ash tornando in posizione pronto a colpire.

Skuntank non osò calmarsi, continuò a reagire furiosamente e la sua ferocia stava tornando come quella che lo aveva dominato negli ultimi momenti dello scontro con Serena. Non reagiva più a parole, solo con le sue mosse e gli attacchi molto crudeli.

L’allenatore sotto forma di Pokémon dovette rallentare un momento, completamente scioccato nel vedere la massa di Skuntank circondata da una strana energia oscura che faceva venire i brividi. Di fronte a quella vista gli venne un attimo di esitazione e fermò la corsa.

Fissava dritto negli occhi il rivale che avanzava in maniera lenta ma intimidatoria, sembrava quasi che fosse in balia di un qualcosa a guidarlo. Era totalmente accecato dal rancore e dall’oscurità. Il silenzio che c’era nella stanza era inquietante. Si sentivano la lava e i passi di Skuntank, poi il resto era tutto insignificante.

“ROOOOAAAAAAAAAHHHHHHH!!!” la ripartenza fu impressionante, il suo scatto prese in pieno Ash e lo buttò a terra violentemente dando poi la chance a Skuntank di rilasciare la sua tossina addosso all’allenatore.

Il tanfo era pestilenziale e gli sembrò addirittura di morire respirando tutta quell’immissione di gas.

La dose continuò ad aumentare e il veleno iniziò a spargersi non solo addosso a lui ma anche per il resto della zona. Serena, Koffing e Zubat furono costretti a riparare le loro teste a terra, ma serviva a poco perché non poteva impedire loro di respirare quell’odoraccio. Nemmeno lee ali di Zubat che sbattevano con forza riuscivano ad allontanare la nube.

La volpina voleva fare qualcosa ma non riusciva, già il suo corpo era debole… le minime tracce di quella tossina stavano peggiorando il suo stato aggiungendosi a quella che aveva già in corpo.

Sembrò passata un’infinità quando Skuntank si fermò e ancora di più quando la nube sparì, curiosamente però lasciando posto ad un rumore di lava che scorreva più intenso.

"*Anf*..." boccheggiò la puzzola aspettandosi di trovare il suo nemico sconfitto. Invece al posto della nube trovò Ash in piedi, pronto a reagire e danneggiato al minimo dalle tossine.

"COSA!? COME HAI FATTO A...!?" ma la sua domanda non ebbe risposta.

"E' FINITA PER TE!" urlò Ash usando Tuono, il più potente che avesse mai generato prima d'ora. L’attacco andò a colpire direttamente il capo del Team Teschio e la vicinanza aumentò ulteriormente i danni, mandandolo finalmente K.O.

Fece qualche respirone "Ora è per davvero finita..." poi si tolse il cappello rivelando un oggetto curioso "Alla fine questo Velopesca non mi è servito… meglio così" aveva portato per sicurezza il particolare oggetto in modo da proteggersi o curarsi di eventuali avvelenamenti da tossine durante lo scontro che aveva previsto. Non era servito però, in quanto usare il cervello e la strategia era stato molto meglio, anche se era un’idea venuta al momento dell’attacco pericoloso.

Mentre la nube si diffondeva Ash aveva tenuto la testa basse e aveva usato la coda per limitare la quantità di tossine intorno al suo corpo. Curiosamente, era più facile coprirsi ed evitare un flusso di tossine vicino alla sua fonte che più lontano. La coda davanti al suo muso aveva fatto da muro e le tossine si erano quindi sparse sopra e ai suoi lati, fondendosi con l’aria.

Ash si lasciò cadere sul sedere e con le zampe appoggiate dietro di lui iniziò a respirare stanchissimo dalla lotta. Ora che l’adrenalina e la rabbia erano sparite tutti gli acciacchi e la stanchezza erano stati bombardati su di lui. Era incredibile quanto ciò che aveva dentro lo aveva portato avanti.

"A-Ash” lo chiamò Serena da dietro. Si girò all’istante, incontrando gli occhi dell’amica ora più vicina. Non appena vide il suo tentativo di proseguire il Pikachu le fece un gesto per dirle di fermarsi a cui lei obbedì.

Corse da lei e si tolse il cappello, rivelando al suo interno due bacche: una Baccapesca e una Baccarancia. “Mangia. Non sono efficacissime contro le tossine di Skuntank ma di sicuro ti aiuteranno a riprenderti un po'. Quando saremo fuori da qui ti sentirai molto meglio!” le disse dolcemente.

Serena sbatté le palpebre confusamente “Come hai fatto a tenerle lì sotto senza perderle mai?”

“Portare la borsa con la fretta che avevo era scomodo e… con me i berretti hanno una capacità misteriosa, possono andare contro la forza di gravità” ridacchiò ricordando le varie volte in cui l’aveva constatato “Ora però mangia, dobbiamo andarcene”

L’amica annuì e mangiò velocemente le due bacche. Lentamente sentì le energie tornare, anche se non del tutto. Per lo meno la tosse era passata e la sensazione di inibizione si era attenuata “Grazie mille Ash, davvero. Se non ci fossi stato tu...”

“Non devi ringraziarmi, se non ti avessi lasciata sola in primo luogo non sarebbe successo tutto questo. Hai sofferto per colpa mia” rispose lui subito con un grosso senso di colpa.

“No” prontamente ribatté lei “Ho sofferto perché non sono stata in grado di difendermi abbastanza, né quando sono stata rapita né quando tu stavi arrivando. Non sono abbastanza forte” scaricò su se stessa le colpe.

Ash però non voleva sentire da parte sua sensi di colpa o che si sminuisse “Ser-...”

“Ma lo diventerò” aggiunse interrompendolo e sorprendendolo positivamente.

Gli lanciò un sorriso al quale il topino ricambiò, gettandosi poi addosso a lei e abbracciandola “Sono solo felice che ora tu stia bene” disse con voce un po' tremante e finalmente libera di sfogarsi.

EHI!" gridò qualcuno alle loro spalle facendoli separare e girare di colpo "NON HO FINITO CON TE!" Skuntank faceva fatica ad alzarsi e cercava di rimettersi sulle sue zampe, chiaramente incapace però di farlo.

"Io però ho finito con te..." disse Ash con semplicità, ormai privo di rabbia ma serio "Sparisci e non farti più vedere. Io ho chiuso"

"Grr..." ringhiò la puzzola notando a terra il Velopesca "HAI BARATO!"

Non l’aveva usata ma in quel momento Ash non riuscì a trattenersi dal rispondere a modo, anche se significava mentire "Il mondo è dei furbi, ricordi?" disse pacatamente.

“No… NON LO POSSO PERMETTERE!" gridò Skuntank sparando un ultimo Fangobomba, senza però prendere una mira minimamente decente. Il colpo andò da tutt’altra parte e finì dentro una delle buche di lava più grosse.

Inizialmente si sentì solo il *ciuf* e un lungo silenzio. Poi però arrivarono le conseguenze.

Tutto intorno a loro iniziò a tremare. Il rumore delle bolle di lava scoppiettanti divenne frenetico e le crepe già presenti nel muro si propagarono ovunque. Il sudore diventava sempre più presente addosso ai Pokémon, man mano che il calore aumentava.

Quello era il segno che qualcosa stava andando storto e non conveniva restare lì.

"Dobbiamo andarcene capo!" gridò Zubat cercando ancora di far calmare Skuntank, riuscendo ben poco nell'impresa.

"Non ho ancora finito con voi due!!!" Skuntank ruggì cercando di saltare addosso ad Ash, il quale non si mosse di una virgola e incassò il colpo, tenendosi però rigido sulle zampe.

Guardò con la coda dell'occhio dietro di sé, da dove Serena osservava preoccupata. Sembrava che gli chiedesse di lasciare tutto e fuggire, comprendendo una certa fretta nell'animo di tutti. Qualcosa diede un briciolo di fermento in Ash che rifocalizzando sul nemico diede forza alla testa e le braccia per spingerlo indietro e tenergli testa, come se fosse un vero Pokémon Alfa.

Skuntunk incrociò lo guardo di Ash per un breve istante e di nuovo rivide lo stesso sguardo rosso intenso del Pikachu. Non fermò il contrasto immediatamente ma pian piano sentì l'energia dentro il suo corpo affievolirsi e sparire, fino a cadere seduto con una semplice spintina di Ash.

Dopo un breve momento di shock da parte di tutti, Koffing e Zubat raggiunsero Skuntank e cercarono di farlo alzare per andar via "Capo qui si mette male! Dobbiamo andare via subito" intimò Zubat.

Koffing annuì subito. Nonostante tutto, loro non lo volevano abbandonare "Salire e scendere nel vulcano è pericoloso in entrambi i modi, l'unica è uscire dal litorale da una di quelle sporgenze esterne. Ci sono dei cunicoli che portano lì"

"Serena dobbiamo fuggire” disse Ash avvicinandosi a lei su quattro zampe e facendole cenno di correre via insieme.

“Ok ci so-...”

*TRUUUUMMM*

Si sentì una violenta scossa che fece cadere tutti a terra e improvvisamente le rocce cominciarono a cadere dal soffitto.

"CORRIAMO VIA!" gridò Ash rimettendo in piedi se stesso e Serena per poi cominciare a correre entrambi verso l'uscita del cuore del vulcano.

Skuntank rimase un istante fermo, per qualche motivo il suo sguardo sembrava ancora focalizzato su Ash. Un ringhio soffocato gli uscì dalla bocca, spingendolo ancora a partire alla carica.

Koffin e Zubat non fecero a tempo a dire nulla che le rocce divennero massi enormi. I due Pokémon volarono in panico verso il loro boss e scontrandosi con lui finirono per rotolare fino ad una delle pareti che si ruppe all'impatto e li fece sbalzare all'aperto e cadere giù dal vulcano, sparendo così dalla vista dei due esploratori.

Ash e Serena cercarono di correre vicino a quella stessa uscita per verificare che fosse possibile prendere anche loro la stessa via e usarla per mettersi in salvo ma la distanza non fu loro favore.

Presero a correre più rapidi e cercarono di evitare man mano i vari pezzi di soffitto che crollavano ovunque. Ash alzò la testa e vide con orrore tutto collassare. La lava straripava dalle sue conche e a piccoli fiumiciattoli si spargeva.

"Corri Serena!!!" gridò Ash incoraggiandola o forse per la preoccupazione generale.

Improvvisamente una strana sensazione si formò sotto le loro zampe. Cercarono di ignorare ma quando i blocchi di soffitto collisero vicino a loro il terreno provò la su instabilità e anche esso iniziò a collassare su se stesso.

Non poterono saltare e nemmeno schivare il tutto anzi, andarono a finire dritti direttamente nel punto più caotico e la loro via iniziò ad essere risucchiata in un buio confuso, quasi mascherato dall'enorme quantità di terreno e rocce che vi finivano. Fu come prendere direttamente una seconda via e il pavimento crollò direttamente con loro, inghiottendoli come se vi fossero caduti apposta o come se il terreno fosse scomparso da un momento all'altro portandoli con lui.

"AHHHHHHHH!!!!!!!" fu il loro ultimo grido, accompagnato da massi e terriccio che precipitavano con loro e dietro di loro, dando l’idea che tutto il vulcano si stesse smantellando addosso a loro, portandoli in una voragine senza fine.

Ebbero un solo istante per pensare l'uno all'altra e a loro stessi...

Poi il buio…

.

.

Continua...


 

   
 
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