Amore. Quando sentiva quella parola Shun pensava sempre a suo fratello. Era con quel sentimento che lo aveva sempre identificato, fin da quando aveva memoria.
 
Cercando nella sua infanzia, più che ricordi nitidi, trovava frammenti di immagini, stati d’animo, sensazioni tattili.
Una culla, luce soffusa, morbide coperte. Due occhi blu che lo guardavano con affetto. E poi il tepore di quel corpo, di poco più grande del suo, che lo stringeva tra le braccia. Calde labbra gli baciavano la fronte mentre i capelli profumati accarezzavano il suo viso. Ikki era questo: amore, dolcezza, tranquillità.
 
Ma un giorno, all’improvviso, tutto era cambiato. Freddo. Paura. Le stesse labbra erano serrate contro la sua fronte, gocce bollenti e salate gli scendevano sulle guance. Le braccia adesso tremavano mentre lo stringevano "Siamo rimasti soli, fratellino."

"Non preoccuparti, piccolo, mi occuperò io di te." gli ripeteva Ikki mentre lo stringeva e gli accarezzava i capelli.
 
Quelle carezze erano diventate presto pugni, prima contro un albero, poi contro le persone, poi contro il suo stesso cuore. L'odio non nasce mai da solo, cresce dove l'amore non basta. Ikki avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere il suo fratellino.

"Diventerò forte, proteggerò tutti e due!"
 
Prima di partire al posto suo per l’Isola della Regina Nera gli aveva fatto fare una promessa e lui, per sei lunghi anni, aveva lottato per mantenerla. Era in quella promessa che aveva creduto, quando aveva battuto i suoi compagni di addestramento. Ed era da quella promessa che, con l'acqua alla gola, aveva tratto la forza per spezzare le catene che lo legavano agli scogli e ottenere l'investitura. Solo il desiderio di rivederlo gli aveva permesso di superare le prove per diventare cavaliere.
 
Ma al loro incontro, il fratello era cambiato.
In quell’isola maledetta, circondato dal male più assoluto, pareva aver perso sé stesso; accecato dalla rabbia, il cuore divorato dall’odio e dalla sete di vendetta.
Di questo, Shun, sentiva di essere il primo responsabile; era per colpa sua se era finito in quell’inferno. Quell’odio era la conseguenza del suo sacrificio, era nato dalla paura e dall’angoscia, dal desiderio disperato di proteggerlo.
 
Si erano ritrovati a combattere l’uno contro l’altro fin quasi ad uccidersi, poi, per fortuna, Ikki sembrava essere tornato in sé. Un’ombra era però rimasta nei suoi occhi; tormento, rimorso, sensi di colpa, ci sarebbe voluto del tempo per liberarsi del tutto da ciò che aveva sporcato la sua anima.
 
 
 
Shun si sedette sul pavimento, accanto al letto dove il fratello era crollato poco prima, e rimase a guardarlo dormire. Sembrava sereno, si chiese se almeno in quel momento lo fosse davvero. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma non voleva svegliarlo. Adesso finalmente era di nuovo accanto a lui, quella era l’unica cosa importante.
 
Rincominceremo assieme, fratello mio.


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Nota dell'autrice:

Sto riguardando la serie classica e rivedendo i due fratelli rincontrarsi, ho deciso di scrivere questa flash fic e raccontare i sentimenti che li legano. Adoro questi due personaggi e la loro storia quindi non ho proprio resistito! ^_-