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Autore: Harry Fine    30/12/2018    2 recensioni
Papillon è stato ormai sconfitto da anni. E da altrettanto tempo, Ladybug, Chat noir e gli altri portatori sono scomparsi nel nulla, creando le loro famiglie come persone normali. Ma un'ombra proveniente dal passato si profila nuovamente all'orizzonte. E stavolta, toccherà combattere ad una nuova generazione di portatori.
Saranno in grado di sventare la minaccia?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Davide e Xu stavano passeggiando lungo le strade di Parigi, come ai vecchi tempi. Entrambi avevano affrontato molto negli ultimi tempi e gli ci voleva una pausa.
L'italiano poi era contento che la sua schiena fosse guarita. Il suo amico gli aveva chiesto di fare un giro insieme quella mattina e non voleva sobbarcare lui e gli altri con i suoi problemi più di quanto non avesse già fatto, nonostante si fosse sentito veramente felice quando il cinese lo aveva saputo e si era subito preoccupato per lui.
Ed era una sensazione che stava andando avanti da un po'. La presenza del più alto ormai lo faceva sentire al sicuro. Non sapeva perché, ma anche semplicemente passeggiare con lui era una bella sensazione.

Era da quando il cinese lo aveva aiutato con la storia di suo padre che si sentiva così con lui vicino e non gli dispiaceva affatto.
E per il moro era altrettanto. Stare di nuovo con Davide come quando era una persona comune era una cosa davvero piacevole. E adesso si sentiva anche più sicuro di sé, grazie al Miraculus della tartaruga e a Wayzz.

Erano passate tre settimane dalla battaglia con Lilith e gli attacchi si erano fatti meno frequenti, ma dovevano comunque stare in guardia.
《È una bellissima giornata, vero? Sono contento che siamo usciti insieme.》 Commentò di colpo l'italiano, guardando il cielo azzurrissimo sopra di loro e facendolo annuire ed arrossire. Messa così, sembrava più intima del previsto.
《Hai ragione. Sarebbe un gran bel momento per andare al mare.》 Rispose, ma sembrava avere la testa da un'altra parte.

Non era un caso se aveva chiesto al suo amico di uscire con lui proprio quel giorno. Come aveva pensato, si era fatto più coraggioso grazie ai suoi nuovi poteri, quindi forse sarebbe riuscito a fare… quel passo. Gli sarebbe piaciuto dichiararsi a lui!
Anni ed anni passati nel timore che potesse rifiutarlo e provare disgusto nei suoi confronti non avevano portato altro che gelosia nei confronti di tutte le ragazze e i ragazzi abbastanza coraggiosi per chiedere al ragazzo di uscire. Ma la situazione ora era molto diversa.
Aveva rischiato moltissimo negli ultimi tempi e voleva che Davide sapesse quanto lo considerava bello e quanto gli sarebbe piaciuto se potessero essere più che amici. E se c'era anche una minima possibilità di essere ricambiato… allora l'avrebbe colta!

Entrambi si fermarono su una panchina, il sole che scaldava la pelle, e il cinese si voltò verso il suo amico. La sua pelle abbronzata brillava sotto il sole e i capelli sembravano morbidissimi. Ormai non si poteva più trattenere. Quello era il momento.
《Ascolta, Davide… c'è un motivo per cui ti ho chiesto di fare questa passeggiata. Voglio dirti una cosa importante. Una cosa che ti avrei dovuto rivelare anni fa, in effetti.》 Commentò arrossendo, mentre lo sguardo verde dell'altro lo seguiva attentamente.
Il più grande afferrò le sue mani, prendendo un respiro profondo. 《Davide, io ti…》
Solo che di colpo, un potente botto li interruppe, mentre il coperchio del tombino lì vicino saltava via come un tappo e quella che sembrava una gigantesca ombra nera ne saltava fuori, profilandosi contro il sole in mille volute tentacolari.

I due ragazzi la guardarono sgomenti, mentre acquistava forma, si voltava verso di loro e pian piano rimpiccioliva, raggiungendo la taglia di una persona normale. Una specie di lunghissima veste nera munita di cappuccio e ampie maniche copriva completamente il suo corpo. Le uniche parti visibili erano il mento aguzzo e bianco e due ciocche di capelli argentei che scendevano oltre il cappuccio.
La figura alzò di colpo la testa. Due inquietanti occhi completamente blu si puntarono immediatamente su di loro.
La sentiva, l'energia dei Miraculus. Erano lì! Doveva portarli al suo padrone!

Con un colpo della manica e senza emettere un fiato, estese le sue spire di tenebre verso i due ragazzi, che cercarono di spostarsi, ma vennero comunque afferrati, mentre il corpo del loro nuovo nemico si apriva, rivelando una sorta di spazio vuoto all'interno.
Davide si resse per un soffio alla panchina, mentre Xu si attaccava alla sua caviglia. Entrambi sentirono i loro Kwami venire fuori dalle tasche, ma non potevano trasformarsi in quel modo!
L'ombra dovette capirlo, perché tirò sempre più forte, fino a che il cinese non perse l'appiglio e venne risucchiato lì dentro.

All'italiano parve di vedere la scena a rallentatore. Il suo amico che cercava di trovare un altro punto a cui aggrapparsi, annaspando nell'aria con un'espressione terrorizzata, fino a quando il suo corpo e il suo viso non vennero inghiottiti dal nero.
《XUUUU》 Urlò lui, mentre il corpo del suo nemico non tornava normale.《Ridammelo! Ridammi immediatamente Xu!》 Urlò lui, il volto contratto e rosso per la collera, mentre Trixx usciva dalla sua tasca e si metteva accanto a lui con aria battagliera.

L'ombra, dal canto suo, non fece una piega e disse 《Adesso lui è solo una fonte di potere per il mio padrone. Il suo potere sarà uno dei mezzi per realizzare il suo desiderio.》
L'eroe della volpe digrignò i denti. Non aveva di cosa stesse parlando, ma quella gliel’avrebbe fatta pagare cara! Molto cara!

《Trixx! Trasformami!》 Urlò, venendo avvolto dalla solita aura arancione appena il Kwami entrò nel suo ciondolo, mentre sentiva i poteri di Kitsune accorrere in suo aiuto.
Appena percepì la coda e le orecchie da volpe, strinse il suo flauto e glielo puntò contro, la sua espressione era fin troppo seria. 《Hai scelto la persona sbagliata con cui attaccare briga. Non so chi sei, né mi interessa, ma non ti lascerò andare. Ora, ridammi Xu!》

L'altro non fece una piega. 《Il mio nome è Samael. Sono la Nemesi di Chatte noire e devo recuperare il suo Miraculus, ma anche quelli della volpe e della tartaruga saranno bene accetti》  Disse, facendo scattare le sue ombre verso il ragazzo arancio, che spiccò il volo, scivolando con eleganza attraverso i tentacoli, schivandoli tutti senza troppi guai. Loro poi neanche gli interessavano.
Il suo bersaglio era il loro creatore. Aveva ancora nella mente la scena in cui il suo amico era stato risucchiato dentro il corpo del loro avversario. Doveva essere ancora al suo interno, intatto se la fortuna lo aveva assistito, quindi doveva tirarlo fuori! 

Se solo quelle maledette tenebre non avessero continuato ad ostacolarlo! Non poteva credere che Xu si fosse di nuovo trovato in pericolo a causa del suo ruolo di portatore. Doveva fare qualcosa subito!
Solo che non sapeva che, all'interno del corpo di tenebre dell’essere, il cinese stava combattendo tanto quanto lui contro i tentacoli che cercavano di avvolgerlo, mentre Wayzz cercava di aiutarlo. Ma il ragazzo aveva ancora gli occhi sgranati e la più assoluta confusione.
Poco dopo che quella massa nera lo aveva completamente risucchiato, aveva intravisto tramite uno spiraglio un intenso bagliore arancione avvolgere Davide e una lunga coda e delle orecchie volpine erano comparse sul suo corpo, mentre Kitsune prendeva il suo posto.

Non poteva crederci. I suoi sospetti erano fondati. Davide, il suo Davide, era uno dei suoi compagni di battaglia. Non sapeva se essere felice o meno.
Ma i suoi pensieri furono interrotti dal suo Kwami, che si dibatteva accanto a lui. 《Maestro, la prego, deve trasformarsi! Non potremo aiutare Trixx e Davide se non utilizzerà i suoi poteri!》
Il cinese non seppe cosa dire, ma stese subito il braccio su cui brillava il Miraculus. Non poteva farsi distrarre in un momento, e se Davide era Kitsune… beh, avrebbero dovuto parlarne dopo. 
《Wayzz, trasformami!》 Urlò, mentre un intenso bagliore verde lo avvolgeva e gli abiti di Daimao gli apparivano addosso.

Immediatamente la presa delle ombre si fece più intensa, ma lui alzò il suo scudo. evocando il suo potere. La barriera si creò immediatamente attorno a lui e iniziò a spingere contro il corpo, che cominciò in qualche modo a lacerarsi.
E da fuori, una gigantesca protuberanza sferica emerse dal corpo di Samael, cogliendo di sorpresa sia lui che Kitsune, che ancora stava cercando di aprire la pancia a quella insopportabile ombra a colpi di flauto, ma non solo lui.

Infatti, neanche due secondi dopo, uno yo-yo e una trottola raggiunsero in fretta la loro posizione e una conosciuta e disgustata voce femminile li accompagnò. 
《Ma che schifezza!》Urlò Chatte noire, mentre arrivava rapida insieme a Coleoptere e Honey Bee e con un poderoso colpo dato dalla sua asta di metallo allontanava la creatura.
L'eroe arancione vide la figura nera andarsi a schiantare con energia, facendo si che la parete del suo stomaco scoppiasse, letteralmente, e una figura vestita di verde ne venisse fuori. Ma non era la persona che si aspettava di vedere.

Daimao atterrò sul terreno praticamente illeso, ma vedendo lo sguardo sconvolto del suo amico arrossì e abbassò lo sguardo. Doveva ammettere che la situazione non era la migliore per scoprire a vicenda le proprie identità. Ci sarebbe voluta una lunga chiacchierata. Ma non era quello il momento.
La nemesi dell'eroina gatto si era alzata di nuovo, il suo corpo completamente intatto e senza segni dello schianto che aveva appena subito e subito rivolse un cerimonioso inchino alla mora. 

《Benvenuta, Chatte noire. Io sono Samael, la tua nemesi. Sono qui per l'anello del gatto nero》 Disse, prima di evocare altre ombre verso i cinque eroi, ma loro le schivarono rapidi. Eppure, i tre ragazzi appena arrivati notarono che i due guerrieri in arancione e verde erano distratti. 
Avevano gli occhi sbarrati, pieni di confusione mentre si guardavano e più di una volta avevano dovuto bloccare degli attacchi a cui loro non avevano prestato attenzione. Doveva essere successo loro qualcosa di davvero tremendo prima che loro arrivassero, ma non avevano tempo di pensarci. 

Mentre Honey Bee distraeva il loro nemico dall'alto con la sua trottola, Chatte noire e Coleoptere partirono all'attacco. Da quando c'era stato quel bacio, nessuno dei due aveva accennato ad altro, infatti non aveva capito cosa fossero insieme esattamente, ma si vedeva che la loro sincronia era migliorata ancora di più. Sembravano essere una cosa sola.
E il ragazzo in rosso sembrava in qualche modo diverso. Da quando avevano distrutto Lilith, lui si sentiva estremamente potente ogni volta che si trasformava. Lo yo-yo emanava un’energia nuova, che l'ombra sembrava evitare con tutta la sua forza.

Stavolta, gli eroi di Parigi erano preparati. Avevano già affrontato una Nemesi, quindi sapevano quanto potessero essere pericolose, ma anche che avevano i loro punti deboli. E a quel punto, avevano tutti imparato a lavorare come una squadra.
Rapide stoccate del bastone e veloci volute dello yo-yo e della trottola lo tenevano lontano, mentre lo scudo e il flauto bloccavano e indirizzavano lontano i suoi colpi.
Samel indietreggiò, il suo corpo di tenebre intatto, ma con gli occhi ridotti a fessure. Quello era il vero potere dei portatori. Doveva ammettere di averli sottovalutati, ma non si sarebbe arreso. Il suo bersaglio era l'anello del gatto nero, quindi lo avrebbe preso.

Scivolando come un serpente, si gettò verso la ragazza felino, ma l'arma del suo compagno lo tenne nuovamente lontano.
《Sei in gran forma oggi, mio signore.》 Disse lei con un sorriso malizioso a cui lui rispose in modo sincero, mentre si correvano fianco a fianco verso il loro nemico e Honey Bee li accompagnava dall’alto.
Solo che l’eroina dell'ape notò che Kitsune e Daimao erano in difficoltà. Per respingere i loro assalti, il loro nemico aveva disseminato la fermata di tentacoli d'ombra, che si stavano accanendo sui due con energia.

Rapidissima, volò verso di loro e cominciò a colpirli e tagliarli con l'aculeo e il filo della sua trottola, ma non serviva a niente, perché ogni volta tonrnavano alla carica e questo le fece emettere un sospiro seccato. Certe volte si chiedeva perché i Miraculus non avevano in dotazione armi come spade e lance!
Insomma, il bastone di Chatte era d'acciaio, lo scudo di Daimao era indistruttibile e il flauto di Kitsune era incantato, ma a che diavolo servivano una trottola e uni yo-yo come armi!?  Comunque, non era quello il momento per pensare a cose simili. Chatte noire e Coleoptere stavano tenendo testa a quella cosa, anche se non avevano inferto molti danni, però avrebbero comunque richiesto il loro aiuto.

Dal canto loro, gli eroi in arancione e verde stavano ancora cercando di riprendersi. Avevano appena scoperto che il rispettivo migliore amico era uno degli eroi di Parigi nel peggiore dei modi. E questo poi voleva dire che tutte le ferite che avevano riportato in battaglia le avevano incassate proprio le persone che volevano difendere.
Solo che poi, il cinese notò un tentacolo avvicinarsi troppo al collo dell'italiano e lo tranciò in due col suo scudo. Lui lo guardò con gratitudine, ma anche con imbarazzo, esattamente come lui.

《Senti… mi dispiace tanto di averti mentito. Ti giuro che non volevo, a te io non vorrei mai raccontare bugie e giuro che ti spiegherò tutto, però non è questo il momento giusto per parlarne.》 Disse, cercando di non sembrare indelicato e ricevendo un segno di assenso dal ragazzo volpe.
Aveva ragione lui, pensò quest'ultimo, quello non era un buon momento, non doveva lasciarsi distrarre dalla battaglia. E poi, visto che si stava parlando di Xu, sapeva di potersi fidare di lui, ora più che mai.
Correndo velocissimi, raggiunsero i loro amici, mentre le note del suo flauto creavano illusioni di tutti loro per confondere il nemico e dare loro il tempo di ripiegare.

《Lieti di vedere che vi siete ripresi.》 Commentarono Coleoptere e Honey Bee, ricevendo segni d'assenso dai due, mentre Chatte osservava il suo anello. Esattamente come quando il suo partner aveva affrontato Lilith, il Miraculus aveva iniziato a scaldarsi e pulsare di energia, sembrava quasi che stesse cercando di dirle qualcosa. 
《Ragazzi… il mio Miraculus è strano. Sta pulsando.》 Disse di colpo, richiamando gli altri.

Coleoptere lo guardò e si esibì in un’espressione confusa. Non aveva idea del motivo per cui i Miraculus reagissero così in presenza per le Nemesi, ma forse voleva dire che solo Chatte poteva distruggere Samael.
Disse dunque ai suoi amici di aiutarlo ad aprirle la strada. A Daimao non mancava molto prima di ritrasfirmarsi, solo due minuti, e l'ombra si era liberata di quasi tutte le illusioni, quindi dovevano fare presto.
Kitsune dunque spiccò il volo rapidissimo, creando altre illusioni e suonando il suo flauto a più non posso, mentre i suoi amici lanciavano lo scudo e lo yo-yo attraverso i tentacoli che continuavano ad attaccarli, tranciandoli e dando il tempo alla ragazza gatto di avanzare senza intoppi.

E dall'alto, la ragazzina in giallo volò velocissima, alzando la sua trottola. 《Venom!》 Urlò, mentre la sua arma si trasformava nel pungiglione paralizzante e si accaniva su Samael, che era ancora alle prese con le visioni dell'eroe volpe. Quella era la sua unica occasione. Doveva paralizzarlo e permettere dunque a Chatte di distruggerlo con il suo Cataclisma.
E appunto affondò la punta dentro il suo corpo, ma esattamente come i colpi precedenti, l’arma gli passò quasi attraverso, lasciando la ragazza a bocca aperta e permettendo a lui di creare un'ondata di ombre taglienti che li spedì tutti distesi per terra, mentre il bracciale del cinese dava l'ultimo avviso.

Tutti videro nuovamente la luce verde propagarsi dal suo corpo, mentre il chang pao, la maschera e i pantaloni lasciavano il posto agli abiti di Xu. Kitsune fece appena in tempo a prenderlo e portarlo via, perché la sua trasformazione si sciolse del tutto un attimo dopo.
Il cinese crollò a terra esausto, tanti piccoli graffi addosso, con Wayzz e Davide che lo guardavano preoccupati.

《Maestro...》 Provò a dire lo spirito, ma lui gli allungò una scatoletta con delle foglie di lattuga.
《Mangia in fretta. Dobbiamo tornare ad aiutarli.》 Disse il cinese, mentre osservava Chatte e Coleoptere continuare a distruggere i tentacoli d'ombra.

《Xu, non devi correre questo rischio. Riposati adesso.》 Provò a dirgli l'italiano, ma l'altro negò e gli prese la mano.
《Non ho intenzione di lasciarti solo. Non adesso che so chi sei. Ho intenzione di proteggere te e tutti gli altri fino alla fine.》 disse con aria determinata, facendo arrossire il rossiccio senza nessuna apparente motivazione.

Gli doveva ancora una spiegazione su tutta quella storia di essere Daimao, così come lui la doveva a lui, ma in quel momento non gli importava. Il suo cuore aveva cominciato a battere più in fretta, mentre osservava il cinese richiamare il suo Kwami. Da quando Xu era diventato così… valoroso?


Intanto, Chatte stava ancora lottando contro Samael. Aveva lasciato Coleoptere e Honey Bee ad occuparsi dei tentacoli ed era giunta di fronte alla sua autoproclamata nemesi. Il suo anello bruciava e sentiva una strana familiarità con quella creatura di ombre, ma non aveva tempo di pensarci.
Continuava a esibirsi in parate e stoccate grazie al suo bastone, tenendo lontani gli attacchi nemici, ma senza riuscire ad infliggere alcun danno. E ormai andava così da un po'. Il Cataclisma era la sua unica possibilità, aveva questo forte presentimento, ma doveva avvicinarsi abbastanza per poterlo toccare e non era affatto facile.

Stava continuando a lottare con tutte le sue forze, ma era difficile. Le sue tenebre erano tangibili, ma era inutile distruggerle se il loro creatore era evanescente! Solo che di colpo una freccia azzurra colpì il guerriero d'ombra tra le sopracciglia, facendolo arretrare per la sorpresa, mentre uno sciame di farfalle si dispiegava con forza sulla piazza e tagliava i tentacoli. 
Paon e Mariposa atterrarono subito dopo accanto alla ragazza gatto, le armi bene in pugno e l'aria determinata. Quelle appendici ombrose si erano rapidamente estese per la città e avevano causato più di un problema alla città, ma almeno le avevano condotte alla meta.

《Ben arrivate. Ci serviva giusto una mano.》 Le salutò Honey Bee, portando nervosamente una mano al suo pettinino. Il suo potere era ancora attivo, ma il conto alla rovescia era comunque iniziato. Tra poco sarebbe tornata al suo aspetto normale. Dovevano finire in fretta quello scontro!

Le due eroine più grandi annuirono e volsero lo sguardo a tutti loro, inclusi gli appena tornati Kitsune e Daimao. 《Questa cosa è pericolosa tanto quanto la sua predecessora, ma abbiamo visto che i suoi lacchè possono essere battuti. Quindi, qual è il piano?》  Chiesero all'eroina in nero, sorprendendo tutti.
Le due rimasero zitte, ma capivano il loro sgomento, a causa del loro comportamento passato. Tutt'ora pensavano che i guardiani avessero commesso un'imprudenza nel dare tanti gioielli tutti insieme, ma a furia di combattere con quei ragazzini avevano visto di essersi sbagliate su di loro, anche se costava ammetterlo.

Erano ancora dei ragazzini, lo dimostrava il continuo flirtare di Chatte noire e Coleoptere, ma si erano dimostrati guerrieri capaci che avevano sempre fatto del loro meglio per difendere Parigi e lo avevano fatto in modo alquanto efficiente, quindi si sarebbero unite a loro per distruggere finalmente il loro nemico.

Dal canto suo, la ragazza gatto si esibì in un bel ghigno. Quella era la loro occasione per distruggere quella cosa. 《Allora sapete mostrare umiltà! Comunque, Honey Bee, Kitsune, voi distraete i tentacoli più a lungo che potete. Usate ogni mezzo a vostra disposizione. Daimao, tu difendili. Isa anche il tuo potere se necessario. Paon, tu e Mariposa colpite da lontano. Impeditegli di spostarsi. E mio signore, tu mi devi aiutare ad avvicinarmi a lui. In fretta. Devo usare il mio Cataclisma direttamente se vogliamo che funzioni.》 Disse, mentre gli altri annuirono.

Samael, ormai stufo di essere ignorato, partì nuovamente la carica. Doveva ottenere quei maledetti gioielli il più presto possibile! Dunque, evocò qualcosa di nuovo. Tutte le sue ombre si concentrarono e propagarono di nuovo, creando una specie di enorme serpente nero che si accanì sui portatori, ma loro erano pronti a riceverli.
La melodia “Mirage" di Kitsune creò immediatamente attorno a loro una sorta di esercito di copie di tutti loro, che si accanirono contro Samael, che cercò immediatamente di sbarazzarsi di loro, creando quelle che sembravano due grosse chele nere, dando l'opportunità perfetta ad Honey Bee. 

Il suo pettine ormai stava per esalare l'ultimo respiro, ma riuscì a piantare il pungiglione paralizzante nelle due appendici, bloccandole proprio mentre la luce dorata la avvolgeva e lei ritornava ad essere semplicemente Dalia davanti a tutti. 
《Dalia!?》 Esclamò di colpo Paon, riconoscendo subito la ragazza mentre bersagliava di frecce il loro avversario insieme alle farfalle della sua partner. 

Quella era la figlia della migliore amica di sua madre, Juleka, la conosceva fin da quando aveva quattro anni, praticamente erano cresciute come cugine e tutt'ora andava spesso a trovare lei e i gemelli. Come diamine faceva la bambina con cui giocava da piccola ad essere diventata una portatrice come lei!?
La ragazzina non seppe più che cosa dire. Gli occhi dei suoi amici erano tutti puntati su di lei, ma non era quello il momento adatto. Lei e Pollen corsero immediatamente via a nascondersi. La piccola ape si scusò con lei, mentre la ragazza tirava fuori dei bignè alla crema per lei e tornava a guardare i suoi compagni lottare.

Lei aveva fatto la sua parte appena in tempo, ma ora stava agli altri finire. Vide lo scudo di Daimao tagliare in due le chele mentre Kitsune continuava a suonare, mentre la luce rossa del Lucky charm faceva apparire quello che sembrava un grosso faro da nebbia e gli artigli della ragazza gatto si caricavano dell'energia del Cataclisma.
Quei due si muovevano ad una rapidità incredibile, sembravano danzare mentre, evitando le frecce e le farfalle delle loro alleate, si catapultavano verso  Samael.

L’eroina in nero sentiva l'anello scintillare e scottare sul suo dito mentre dava il segnale al suo compagno. Quel giorno avevano scoperto cose sempre più particolari, ma dovevano restare concentrati e dovevano fare in fretta. I loro gioielli e quello di Kitsune stavano già suonando.
Il faro venne immediatamente attivato, investendo di luce Samael, che si ritrasse come se si fosse scottato e facendo tirare fuori un ghigno soddisfatto alla mora. Quello era il momento giusto per mettere i atto il suo piano.

《È il momento!》 Urlò, mentre sentiva l'ennesimo suono proveniente dal suo anello scintillante, così come dal ciondolo di Kitsune e gli orecchini di Coleoptere.
Al suo segnale, Paon scagliò una gigantesca pioggia di frecce luminose, su cui la luce del farò rimbalzava con sempre più forza.
Samael emise un sibilo, sempre più inferocito, mentre iniziava a ricoprirsi di buchi. Il suo Signore gli aveva detto di stare ben lontano dalla luce artificiale, doveva andarsene subito! Quei fasci scintillanti, simili a quelli delle sfere stroboscopiche delle discoteche, lo tagliavano come se fossero coltelli.

E ogni volta che lui provava a spostarsi, quel maledetto insetto volteggiava col suo yo-yo e continuava a creare luci ovunque. Detestava quella dannata luce!
Scattando con furia, e rimediando una grossa bruciatura sulla spalla, si precipitò contro di lui. Voleva ridurlo in briciole, strapparlo da una parte all'altra e strappargli quegli stupidi gioielli dall'orecchio, così come voleva fare con tutti gli altri. 

Accelerò ancora di più, la luce che gli bruciava la faccia, guardando quella figura in rosso, ma poi di colpo una figura nera, più piccola e minuta, si mise in mezzo.
《Addio.》 Disse semplicemente Chatte, prima di piantargli gli artigli caricati di energia nera nella faccia.
La sua sorpresa si spense in un attimo, mentre il suo corpo si ricopriva di spaccature e una gigantesca colonna di energia scura emergeva dal suo corpo.
Un'onda d’urto terribile travolse la piazza insieme ad essa, ricoprendola di crepe, mentre la ragazza sentiva il Miraculus scottare sul suo dito e la potenza venire assorbita al suo interno. 
Tutti i presenti vennero scaraventati indietro dalla potenza terribile che venne rilasciata, mentre Samael si riduceva ad un grosso cumulo di cenere.

Tutti e sette i portatori si tirarono con aria alquanto frastornata. L'ultima onda d'urto era stata davvero tremenda, ma erano davvero soddisfatti.
Quella cosa era stata un avversario tremendo tanto quanto Lilith, ma l'avevano battuta. Avevano dato un altro calcio sui denti al loro nemico, pensarono tutti con un sorriso sulle labbra. Ma poi Chatte notò qualcosa.
Le sue mani non avevano più i guanti. Le dita erano nude e l'anello si stava raffreddando sotto i suoi occhi sconvolti. Aveva impiegato troppo tempo! La sua tuta stava sparendo! Doveva andarsene subito!
Con un salto, si scostò rapidissima dai loro compagni, iniziando a scappare sui tetti. Non ebbe nemmeno tempo di sorprendersi dalla vera identità di Dalia come stavano facendo i suoi amici. Doveva solo correre.

Passò attraverso i tetti di Parigi a tutta velocità, cercando di tornare a casa sua sempre più nel panico. La sua tenuta da eroina stava svanendo sempre di più e tra poco sarebbero venuti meno anche i suoi poteri.
Sentì dei passi dietro di lei e il movimento di due lunghissime sciarpe rosse catturò il suo sguardo verde, facendola sobbalzare. Oh no. Non proprio lui! Non poteva ritrasformarsi davanti a Coleoptere. Come si sarebbe spiegata!?

Come poteva raccontargli che Chatte noire, la sua partner di battaglia e… magari amorosa, era in realtà Emma Agreste? Cosa sarrbbe successo se ci avesse parlato senza la maschera di Chatte noire!? Cosa sarebbe successo se lo avesse deluso?!
Continuò a correre come una forsennata, ma poi di colpo una mano si posò gentilmente sulla sua spalla, mentre due occhi grigi si specchiavano nei suoi. Ormai la sua tuta era svanita quasi del tutto e anche quella del suo compagno stava iniziando a scomparire. Mancava giusto la parte superiore del busto e lei trattenne il respiro. Si sarebbero scoperti a vicenda. Questo la eccitava parecchio, ma la spaventava anche di più.

《Coleoptere, io… io non so se sarò qualcuno di adatto a te.》 Disse, per la prima volta senza malizia.
Lui mantenne quello sguardo dolce, mentre la maschera nera e quellla rossa scomparivano e i loro visi rimanevano liberi di guardarsi davvero. 



E intanto, Kitsune e Daimao erano arrivati all'appuntamento del secondo. Appena avevano sciolto la trasformazione, però, un pesante silenzio era sceso tra di loro.
Xu si stava tormentando le labbra per il nervoso. Non poteva credere alla sua sfortuna! Quella mattina aveva finalmente trovato il coraggio per dire tutto a Davide. Voleva guardarlo negli occhi e dirgli quanto fosse speciale e quanto volesse baciarlo ed essere più di un amico per lui, ma quell'attacco aveva rovinato tutto. E con quella storia dell'identità…
《Ti devo chiedere scusa Xu.》 Disse di colpo l'italiano, cogliendolo di sorpresa.
《Cosa?》 Chiese confuso

《Ti devo chiedere scusa! Ho… ho sbagliato a non dirti nulla. Avrei dovuto dirti chi ero e cosa facevo tutte le volte che dovevo piantarti in asso. È solo che… non volevo metterti ancor più nei guai e rovinarti la vita.》
L'altro sospirò. 《Tu nei guai ci sei finito a causa mia. Sei diventato un portatore… quando io e tua madre siamo stati attaccati, vero? Hai preso i poteri per salvarci.》
Il rossiccio annuì e l'altro si passò le mani sulla faccia. Davide era una persona davvero stupenda e molto più gentile di quanto volesse far vedere, ma non poteva credere che si fosse imbarcato in quella follia per… per difenderlo. Il pensiero lo fece arrossire, ma anche inspiegabilmente arrabbiare.

《Non avresti dovuto! Ti sei messo in un pericolo inutile! Io… io non mi merito che tu rischi tanto per salvarmi. Ti sei infilato in una follia solo perché mi volevi aiutare quando avresti potuto risparmiarti tutte queste lotte.》
L'altro lo fissò un attimo, poi gli diede un pugno sulla spalla e poi un altro e un altro ancora. 《Non. Dire. Più. Queste. Scemenze.》 Disse, accompagnando ogni parola con un pugno.
《Tu sei più che degno di tutto questo! Anzi, non ho esitato un solo minuto a d indossare la collana perché sapevo che ti avrei salvato. Xu, tu sei una persona importante per me! Troppo importante anche!》 Disse, con le guance ormai roventi. Il cuore batteva forte, tanto quanto quello del cinese.

Davvero aveva appena sentito quello che aveva sentito? Un rossore tenue si diffuse sulle guance pallide, prima che l'italiano ricominciasse a parlare. 《E poi… tu ti sei infilato nella stessa identica situazione! Sei stato ferito più volte a causa mia, ma hai comunque deciso di usare i tuoi poteri. Quindi non mi puoi criticare!》
Xu inghiottì pesante. 《Non è stata colpa tua se sono stato ferito.》

《Ah no? Io direi di si. Quelle cicatrici sulla tua gamba te le sei fatte perché mi hai accompagnato a quel dannato incontro con mio padre! Tu e la mamma siete quasi morti a causa mia. E anche oggi. Sei stato fagocitato da quella cosa perchè non sono stato abbastanza svelto.》
《Non è vero. Non è stata colpa di nessuno. E poi… non mi interesserebbe neanche se fosse stata colpa tua.》 Disse, arroventandosi sempre di più. 《Tu… tu sei speciale per me Davide. Sei… prezioso per me. Quindi non voglio che ti incolpi più. Nessuno qui ha mai pensato che la responsabilità fosse tua.》

Il rossiccio sentì distintamente gli occhi inumidire. 《Perché sei così paziente? Io ti ho portato solo guai fin da quando eravamo bambini.》
Il cinese gli prese le mani fra le proprie. 《Ho scelto io di essere un portatore, così come ho scelto di essere tuo amico. Non sei stato tu ad obbligarmi. E sia come Davide che come Kitsune mi sei sempre stato vicino. Sei una persona speciale. E io… io sarò sempre felice di proteggerti. Non pensare mai il contrario.》. Ormai i loro volti erano entrambi rossi e vicini. Molto molto molto vicini. Potevano sentire il proprio respiro mescolarsi.

《Xu… io… io…》 Tentò di dire il più basso, ma le labbra soffici e confortevoli del cinese lo zittirono. 
Il più giovane non seppe perché, ma si rilassò all'istante. Quel bacio… quel bacio spense definitivamente ogni pensiero nella sua testa e lui semplicemente si lasciò andare. Poteva solo dirsi quanto quel contatto fosse piacevole. 

E Non contava nient'altro. Non gli interessava se erano due uomini o se avevano appena scoperto di essere Kitsune e Daimao. Voleva sentire quel dolce sapore ancora di più.
Il loro contatto si fece più appassionato, mentre i loro respiri si facevano pesanti e i cuori battevano come non mai. I loro corpi sembravano di colpo combaciare perfettamente e lo trascinavano in contatti mai sperimentati prima, mentre entrambi non potevano credere a quel che stavano facendo.

Il cinese aveva desiderato così a lungo quegli occhi concentrati su di lui in quel modo. Quelle iridi verdi, ora così piene di confusione, piacere e affetto, lo stavano guardando come se fosse l'unica cosa che contava al mondo. E Davide… era ancora sotto shock.
Quelle carezze… sembravano così naturali per lui. Lui che aveva sempre considerato Xu niente più di un amico, lui che aveva sempre avuto un gran successo tra le ragazze… ora stava pensando che non ci fosse niente di meglio rispetto a quella sensazione.

Le dita del moro lo accarezzavano con la stessa dolcezza di sempre, suscitando sospiri e battiti sempre più forti, come gli succedeva da un po'. Le grandi braccia del cinese lo facevano sentire al sicuro e la sua espressione beata lo deliziava.
Non sapeva neanche se stava andando troppo in fretta dandogli quei baci e lasciandosi andare a quella sensazione, ma era certo che in quel momento, mentre lo baciava di nuovo, non voleva stare da nessun'altra parte.
   
 
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