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Autore: Fafanella    30/12/2018    4 recensioni
Sequel di “ FOTTUTO WAKABAYASHI”
Non ho scambiato che poche parole con Kojiro, mi sbaglierò, ma credo mi stia evitando.
Vediamo, mi va proprio di giocare al gatto e al topo.
Prendo un flute, mando giù un sorso di champagne, spazio con lo sguardo e finalmente lo vedo.
Stasera il cavernicolo è particolarmente attraente...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Kojiro Hyuga/Mark
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'LA TIGRE E LA PANTERA'
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Siamo tutti in tiro, la nazionale ha dovuto presenziare ad una di quelle manifestazioni calcistiche benefiche ed ora, siamo al ricevimento.
Non ho scambiato che poche parole con Kojiro, mi sbaglierò, ma credo mi stia evitando.
Vediamo, mi va proprio di giocare al gatto e al topo.
Prendo un flute, mando giù un sorso di champagne, spazio con lo sguardo e finalmente lo vedo.
Stasera il cavernicolo è particolarmente attraente, credo abbia tagliato i capelli e ora che conosco nel dettaglio il suo corpo, posso tranquillamente lasciarmi andare a qualche fantasia.
Sta parlando con Taro, pensare che è stato proprio lui a creare questa cosa fra noi.
Che fai ti innervosisci kojiro?
So che hai notato che mi sto avvicinando, la tua mano stringe di più il cristallo e i tuoi occhi cercano di guardare il tuo interlocutore, ma è me che stai bramando.
Poggio una mano sulla spalla di Taro e affermo “Gran goal” e lo attiro a me come a volerlo festeggiare.
“Merito del passaggio millimetrico di Kojiro”
A quell’affermazione, alzo gli occhi su di lui e dico con voce serena
“Ultimamente ha imparato a condividere gli spazi”
Vorrebbe prendermi a pugni lo so, ma è più forte di me, non riesco a non pungolarlo.
Ci raggiungono anche Yuzo e Tsubasa, io resto con una mano sulla spalla di Taro, lui la fissa imbufalito.
Con la scusa di qualcos’altro da bere, si allontana, ma è solo l’inizio, faccio altre due chiacchiere e poi lo cerco ancora.
Sta guardando fuori dalla grande vetrata ed io salutando un po' di gente lo raggiungo, mettendomi al suo fianco, ma nella posizione opposta.
Non riesco neanche ad appoggiarmi che vengo aggredito
“Smettila di provocarmi” la sua voce è furiosa
“Non lo sto facendo!” e gli sorrido
“Ma smettila, sei uno stronzo Genzo. Cos’è, sei particolarmente stanco? Avevi bisogno di reggerti a Taro?”
Sorrido sghembo e lui si allontana a passo veloce.
Torno da Tsubasa e chiedo di Sanae, ma lui mi frega come sempre
“Perché lo fai innervosire? Lo sai com’è fatto Kojiro!”
Faccio spallucce e gli sorrido come un bimbo colto in flagrante, mi accorgo con un attimo di ritardo della reazione di Kojiro, poco distante.
Quel coglione ha frainteso.
Non penserà, che abbia detto al capitano, quello che c’è stato fra noi?
Lo vedo uscire dalla sala, lo seguo con discrezione.
C’è solo la toilette, sarà lì dentro.
Sbircio sotto le porte e riconosco le sue scarpe, il cavernicolo ha imparato a vestirsi in Italia.
Controllo non ci sia nessun’altro e dico
“Belle scarpe” mentre giro la chiave nella serratura.
Lo sento grugnire qualcosa.
“Sei un IDIOTA, bifolco e cazzone. Non l’ho detto a Tsubasa” prendo un respiro “Non l’ho detto a nessuno”
“Solo perché la tua fama da sciupa femmine ne risentirebbe, che poi proprio non capisco come tu possa esserlo se…” non termina la frase, si avvicina al lavandino e si lava le mani.
Mi appoggio di fianco a lui, braccia e gambe incrociate e affermo
“Perché sono un grande amatore” e un brivido mi attraversa, quando i suoi occhi fiammeggianti, mi riportano alla mente quella notte.
Non ho il tempo di fare niente, le sue labbra mi stanno già divorando.
Si stacca e mi dice ansimando
“Sei uno stronzo, non è necessario farmi ingelosire. E' solo una follia, una strana follia fra noi e nient’altro”
Mi bacia ancora, ma questa volta con dolcezza, sono totalmente disarmato.
Prende posto fra le mi gambe e mi bacia ancora una volta, allo stesso modo, non mi accorgo che ho iniziato a tremare.
“Solo qualche altro bacio e poi, potrai uscire e tornare a palpare chi vuoi!” mi fa ridere così
“Fottiti Hyuga”
“Fottimi tu” la sua risposta
“Non possiamo, non qui!”
Le mie mani però, sono scese già ai suoi glutei, lo costringo a poggiarsi a me completamente.
Perché mi sta baciando così?
“Perché stai tremando?” mi chiede fra un bacio e l’altro
Scuoto la testa come a dire, non lo so, ma non posso staccarmi da lui.
Sento che traffica con la mia cravatta, scioglie il nodo e la tira via.
Non so come, trovo la forza di ribadire
“Non possiamo qui”
Lui annuisce ma, mi sbottona la camicia e mentre sto ancora tremando, inizia a baciarmi il collo e ad accarezzarmi i pettorali.
Mi morde all’altezza della clavicola
“Non lasciarmi segni cazzone”
Solleva di poco la testa, sorride malizioso prima di farmi un succhiotto da premio nobel.
Riesco a trovare la forza di allontanarlo.
Mi volto e controllo il danno nello specchio.
La zona è già tutta arrossata, si intravede qualche capillare rotto.
Lo vedo alle mie spalle, il suo respiro è ansimante.
Sta cercando di incamerare quanta più aria possibile, ma sembra che la gabbia toracica gli faccia resistenza.
Si avvicina a me e mi chiede ancora
“Perché tremavi prima?”
Cerco di fare lo stronzo, sorrido sghembo e faccio spallucce.
Lui mi afferra i fianchi e mi bacia la nuca, mentre piano mi abbraccia.
Tremo nuovamente.
“Cosa vuoi da me Kojiro?”
Gli chiedo allontanandolo.
“Solo qualche altro bacio”
“Dammi la cravatta!”                   
La sfila dalla sua tasca e la fa penzolare lateralmente alla mia testa, giro il viso e lui me lo afferra per baciarmi ancora.
Diventa più esigente, il respiro più affannoso e mi fa voltare completamente.
“Manchiamo da troppo” gli dico con estrema fatica.
Annuisce e mormora
“Penseranno che stiamo litigando”
“Quindi verranno a cercarci”
Ma lui non si fa fermare dalla mia affermazione ed inizia a slacciarmi la cintura
“Kojiro”
“Si”
“Dobbiamo tornare di là”
“Si” ma non si ferma, anzi mi abbassa la cerniera.
Blocco le sue mani con le mie, alza lo sguardo e gli dico
“Non ci piacerebbe così, toccata e fuga” cerco di convincerlo
“Tu fammelo toccare e vediamo”
Sgrano gli occhi, non è da lui dire questo genere di cose.
“Avevi detto solo qualche bacio”
“Infatti”
I suoi occhi non tradiscono nessuna emozione, in questo momento è la tigre.
Cazzo… Sono la sua preda!
Deglutisco vistosamente e cerco di farlo ragionare
“Allora baciami e lascia stare la mia zip”
“Ti voglio baciare, ma se permetti, decido io dove!”
Alzo un sopracciglio divertito, tolgo le mani dalle sue e gli permetto di continuare.
Lo libera dagli slip e mi chiede di sedermi sul lavandino
“Sei serio?” cerco di capire dove vuole arrivare
“Certo! In ginocchio non mi ci metto, SCORDATELO!”
Scoppio a ridere affermando
“Stai facendo tutto tu, io non ti ho chiesto niente!”
Incrocia le braccia al petto, la giacca sembra quasi non riuscire a contenere la muscolatura.
La giugulare sul collo batte poderosa, il suo viso è contrariato e i suoi occhi fissi su di me, mi fanno sentire sempre di più la sua preda.
Fanculo tutto
“Vuoi una sveltina? L’avrai” e lo scaravento al muro dietro di lui.
Lo bacio e lo tocco ovunque, mentre lui mi dice
“Pensavo dovessimo rientrare, non manchiamo da troppo?”
“Si”
“Quindi dobbiamo tornare di là?”
“Si”
“Ma mi vuoi?”
Mi fermo, sorrido sghembo
“Mi hai chiesto tu di fotterti!”
Alza le mani in segno di resa e mi bacia, con quella dolcezza estrema e terrorizzante, capace di farmi tremare ancora.
Sibila piano
“Non hai risposto alla mia domanda” rimane immobile.
“Quale?” gli chiedo mentre traffico con la sua cintura.
“Mi vuoi?” mi sussurra all’orecchio
Mi fermo e cerco di chiedere a lui la stessa cosa, ma le mie labbra vengono lambite ancora e ancora.
Sono totalmente in suo potere.
“Se non me lo dici, non mi concederò!”
Lo sbeffeggio “Ti stai già concedendo”
I suoi occhi sono seri e profondi, mi accorgo adesso che ha smesso di toccarmi da un pezzo.
Mi fermo a mia volta e asserisco convinto
“Meglio, tanto ci staranno venendo a cercare”
Non reagisce, la cosa mi innervosisce.
Mi allontano di un passo e vengo assalito da una sensazione di smarrimento.
Lui continua a rimanere immobile.
Inizio a sistemarmi, rimetto il mio amico nelle mutande, nonostante sia ancora duro.
Infilo la camicia nei pantaloni e chiudo zip e cintura.
Poi resto a fissarlo a mia volta, so perfettamente ciò che vorrei, con mio stesso stupore non è il sesso.
Inclina un po' la testa e mi chiede
“Cosa vuoi da me Genzo?”
Mi faccio violenza e asserisco
“Che torniamo di là!” dandogli le spalle
Mi afferra per un polso e avvicinandosi al mio orecchio
“Chiedimelo e lo avrai”
Nessuno mi ha mai baciato come ha fatto lui oggi, nessuno mi ha spaventato ed eccitato allo stesso modo, ma non posso dargliela vinta.
Fa salire la mano dal polso al braccio, fino ad arrivare alla gola, scende lungo la schiena
“Sei così maledettamente eccitante Genzo” e mi sfiora le natiche e ripete “Chiedimelo e lo avrai”
“Non c’è più tempo per la sveltina ormai” stronzo come poche volte sono stato.
Non se ne cura, mi bacia la nuca, mi sorride tramite lo specchio e mi supera, arrivando alla porta.
In una frazione di secondo, ricordo che parte fra poche ore e che non potremo ritagliarci altro tempo per noi, non so neanche quando lo rivedrò.
Merda non posso farlo andar via così.
Voglio che mi baci ancora, ancora in quel modo spaventoso.
“BACIAMI!” chioso e subito mi sento avvampare.
Nessuna rivendicazione di vittoria da parte sua, si avvicina nuovamente a me, posa la sua bocca sulla mia.
La apre di poco ed ingloba il mio labbro inferiore con dolcezza, con la lingua ne segue il contorno e si lascia andare ad un gemito di piacere, che mi fa tremare come una foglia.
Prende il mio volto fra le mani e approfondisce quel bacio che mi sta facendo morire.
Un altro gemito e mi aggrappo a lui, stringendo il bavero della giacca fra le mani.
Si stacca ansimante e ammette ancora una volta
“Sei così maledettamente eccitante Genzo”
Sono ancora aggrappato a lui quando gli sento dire
“Non te lo dirò”
“Cosa?” riesco a chiedergli, fra un respiro e l’altro
“Che quello ad essere stato FOTTUTO sei TU” e mi sfiora nuovamente.
SGrano gli occhi e resto dove sono, anche dopo che è andato via.
 
 
NOTE: AMO MOLTO QUESTI DUE INSIEME, IN TUTTE LE SALSE!
            MANCAVA LA VISIONE GENZO DELLA STORIA E PERTANTO HO DECISO DI SCRIVERLA.
            GRAZIE MILLE PER AVERLA LETTA!
   
 
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