Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    31/12/2018    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

----------

Capitolo 25 – Il mistero di Trait d’Union

Dopo che la battaglia tra Vera ed Alain si era conclusa con un'onorevole parità, il gruppo di amici era tornato al Pokemon Center per far riposare un po' Charizard e Blaziken, e per scambiarsi qualche informazione sui loro viaggi e su ciò che avevano visto.

"Capisco... quindi, tu stai viaggiando per sapere quanto più possibile sulle Megaevoluzioni e magari per capire un po' meglio il meccanismo che le regola." affermò Drew, mentre Vera pettinava un po' la pelliccia del suo grazioso Skitty. "Beh, Vera ti ha già detto come ha ottenuto la Megapietra per il suo Blaziken. Io, invece... ho ricevuto la Absolite per il mio Pokemon da una nostra alleata nella resistenza di Reborn. Certo, le circostanze non erano state ideali..."

"Sì, ho sentito parlare di Reborn e della situazione in cui si trovava fino a poco tempo fa." continuò Alain pensieroso. Quel Team Meteora di cui Vera e i suoi compagni gli avevano parlato erano un esempio del tipo di persone alle quali lui avrebbe voluto impedire ad ogni costo di appropriarsi della Mega Evoluzione. "Se siete stati voi a sconfiggere il Team Meteora, allora non mi sorprende affatto che Vera e Blaziken siano riusciti a mettere all'angolo me e Charizard in questo modo."

"Chespin, ches..." affermò il piccolo Chespin, guardando verso il ragazzo vestito di nero. Anche lui, come Marin, si era un po' fatto l'idea che Alain fosse invincibile, o comunque uno dei migliori allenatori del mondo, ed era rimasto un po' sconvolto nel vedere che Vera e il suo Blaziken erano riusciti, pur non senza difficoltà, a tenergli testa.

Una volta che Vera ebbe finito di sistemargli la pelliccia, Skitty si avvicinò con prudenza a Chespin, e lo chiamò toccandogli la spalla con una zampetta. "Skitty?" miagolò il Pokemon Micio, la testa inclinata da un lato con fare interrogativo.

"Ches? Che, chespin..." rispose il buffo Pokemon Castanriccio, scuotendo la testa e sorridendo a Skitty come per dire che non c'era nessun problema. Il gattino rosa accettò la spiegazione, poi cominciò a muovere la coda e agitarla davanti a Chespin, come a sfidarlo a rincorrerlo. Accettata la sfida, Chespin fece uno scatto in avanti, ma Skitty si mosse all'ultimo momento e ritirò la coda, poi la agitò di nuovo dietro di sè.

"Skitty skitty!" Con un acuto miagolio, Skitty scattò via, e Chespin cominciò a rincorrerlo per afferrargli la coda.

"Hey, Chespie! Attenti a non farvi male, tu e Skitty!" lo richiamò Marin. Quando il suo starter continuò senza tanti pensieri ad inseguire il gattino rosa, la bambina sospirò e si mise a posto il cappello. "Ehm... e quindi, Vera, tu sei una coordinatrice di Pokemon? Qui a Kalos abbiamo i Poke Varietà, che immagino siano qualcosa di simile alle gare che fai di solito. Non so se può interessarvi."

"Certo che mi interessa, ma... non sono esattamente le gare di Pokemon il motivo per cui sono qui." rispose tranquillamente Vera, mostrando una mappa di Kalos che aveva con sè. "Anch'io, come Alan, sto cercando di sapere di più sulla Mega Evoluzione. E' vero che io e Drew ce ne siamo serviti per sconfiggere il Team Meteora una volta per tutte, ma abbiamo bisogno di comprendere un po' meglio il fenomeno."

"Per questo siamo diretti a Yantaropoli, e più esattamente alla Torre Maestra." spiegò Max. "Abbiamo sentito dire che è proprio lì che sono custodite numerose Megapietre, e vive il custode che ha il compito di distribuire i Megacerchi a coloro che se ne dimostrano degni."

"Sì, l'ho sentito dire anch'io." affermò Alan, lo sguardo che si perdeva tra i numerosi riferimenti della mappa. Ignorò Skitty e Chespin che passavano rapidamente dietro di lui, e continuò il discorso. "Quando Charizard sarà di nuovo nel pieno delle forze, ripartirò per Yantaropoli. Spero di trovare qualcosa di interessante."

"Hm? Partiamo così presto, Alan?" chiese Marin, un po' sorpresa. "Voglio dire, non è che siamo arrivati da molto qui a Foretville."

"Lo so, ma è necessario." rispose prontamente Alan. Per quanto non volesse ammetterlo nemmeno a sè stesso, il fatto di non essere riuscito a sconfiggere il Mega Blaziken di Vera aveva avuto un effetto non proprio positivo sulla sua sicurezza. Perdere contro un Superquattro come Narciso era comprensibile. Ma essere costretto ad un pareggio contro una coordinatrice che lì a Kalos era una perfetta sconosciuta... certo, era un po' mitigato dalla consapevolezza che era la ragazzina che aveva distrutto il temuto Team Meteora di Reborn, ma in ogni caso...

Il professor Platan aveva dato a lui questo compito. Ed Alan era fin troppo consapevole di quello che sarebbe potuto accadere se la Mega Evoluzione fosse caduta nelle mani di persone senza scrupoli. Per questo doveva diventare forte... il più forte possibile, in modo da poter proteggere il segreto della Mega Evoluzione e tutte le persone a lui care. E questo voleva dire che da quel momento in poi, non poteva più permettersi di fare pause o adagiarsi sugli allori. Lui e i suoi Pokemon, in particolare Charizard, avrebbero dovuto darsi da fare ancora di più e superare i propri limiti, in modo che nessun allenatore, da quel momento in poi, potesse più competere con loro...

"Non ti costringo a venire con me, se non vuoi. Anzi, se vuoi proseguire da sola, non sarò io a fermarti. Da qui in poi diventerà pericoloso." affermò il ragazzo dai capelli neri, lasciando la sua piccola compagna di viaggio confusa e vagamente angosciata. Certo, Alan non era mai stato quello che si dice un estroverso, e neanche una persona troppo amichevole, ma era sempre stato rispettoso, in ogni caso, e non aveva mai cercato di dissuaderla. Adesso, per qualche motivo, la bambina aveva la vaga e sgradevole sensazione che lui stesse cercando di allontanarla...

"C-come?" chiese Marin. Scacciò rapidamente quel sentore negativo, e annuì con energia. "Hey, hey, aspetta un attimo, signorino, non sarò un'allenatrice al tuo livello, ma non sono delicatina come credi! Non mi faccio spaventare da una lunga camminata!"

Alan, Vera e il resto del gruppo rivolsero alla bambina delle espressioni vagamente stupite. Certo, si erano già resi conto che aveva un carattere determinato, ma vederla difendere con tale decisione la sua risoluzione era tutt'altra cosa. Era in piedi davanti ad Alan, con espressione seria e i pugni stretti davanti a sè... e il ragazzo si rese conto che non c'era caso di farle cambiare idea, almeno non così su due piedi. Così, Alan alzò le spalle e accettò la decisione di Marin. Una volta che lei avesse visto di cosa lui parlava, sicuramente avrebbe cambiato idea.

"Ti sei trovato una compagna di viaggio fedele, no?" chiese sarcastica Hitomi, la sua espressione appena un po' cambiata da quello sguardo neutro e vagamente irritato che aveva di solito sul volto. Vera, Drew e Max trattennero una risata, e accettarono la spiegazione del ragazzo dai capelli neri. "Beh, noi sappiamo qual è il nostro prossimo obiettivo. Però... immagino che non sarà un problema se ci fermiamo qui per un po', giusto?"

Max si aggiustò gli occhiali, chiedendosi cosa avesse in mente la sua amica-rivale. Di solito non dava l'impressione di essere molto interessata alle curiosità locali, quindi il fatto che lei esprimesse il desiderio di saperne di più era un po' una sorpresa per lui. "Per quello no, non credo che sarà un problema." disse il ragazzino con gli occhiali. "Ma come mai questa improvvisa curiosità?"

"Chiamalo... un mio interesse. Sono semplicemente curiosa di vedere cosa c'è di interessante da queste parti." affermò Hitomi. Da qualche parte nella sua mente, tuttavia, stava cominciando a ricordare qualcosa. Era sicura che quella non fosse la prima volta che aveva sentito parlare della Valle d'Arco, e anche se Foretville era un luogo a lei sconosciuto... per qualche motivo aveva il presentimento che in quel posto ci fosse qualcosa di familiare. Non era sicura esattamente di cosa fosse, ma sentiva che era lì, da qualche parte...

Beh, inutile stare tanto a pensarci. Forse, avendo la possibilità di stare per qualche giorno in quel posto, avrebbe avuto la possibilità di ricordare qualcosa in più. Chissà, magari avrebbe scoperto qualcosa di interessante. Perchè no, magari anche qualcosa collegato alla Mega Evoluzione? Sapeva che la possibilità era un po' remota, ma non si poteva mai scartare...

 

----------

 

"Allora, vediamo un po'... Petroglifari è in quella direzione, giusto?" chiese Misty, dando un'occhiata alla mappa e poi rivolgendo uno sguardo alla strada che si estendeva davanti a loro.  In lontananza, si vedeva già una grande catena montuosa che delimitava il confine di una nuova provincia, e la città di Petroglifari, nota per il suo acquario e i suoi laboratori di ricerca sui fossili, si trovava da quelle parti, oltre la cosiddetta Grotta Trait d'Union.

Serena disse di sì con la testa. "Esattamente. Se manteniamo il passo, riusciremo a raggiungere Petroglifari nel giro di qualche giorno." spiegò l'amica d'infanzia di Ash, mentre con un dito indicava un altro luogo sulla cartina. "Ho sentito dire... che è da quelle partiche si stanno concentrando le attività di quel misterioso gruppo di individui che rapiscono i Pokemon. E non sono in alcun modo collegati al Team Flare... se non per il fatto che sembrano essere loro rivali."

"Denne..." affermò il piccolo Dedenne, che stava viaggiando comodamente sulla testa della sua piccola allenatrice non ufficiale. Clem si stava mantenendo in equilibrio su un piede solo sul ciglio del marciapiede, e alzò leggermente lo sguardo per assicurarsi che il suo piccolo amico stesse bene.           

"Dedenne?" chiese Lem, con il suo Bunnelby al fianco. Il Pokemon coniglio stava rosicchiando una carota venuta fuori da chissà dove con espressione tranquilla, ma nel frattempo, teneva le orecchie dritte e tese per sentire qualsiasi eventuale pericolo. "C'è qualcosa che vorresti dire, riguardo questi misteriosi individui?"

Il criceto elettrico scosse tristemente la testa. Per quanto volesse rendersi utile, non aveva visto molto bene l'aspetto di coloro che avevano portato via i suoi amici. "De dedenne... ne..."

"Bun bun?" chiese Bunnelby, e alzò la testa in direzione del criceto elettrico. I due Pokemon cominciarono a conversare tra loro, e Pikachu e Froakie, che camminavano a fianco di Ash, tesero le orecchie per cogliere quanto più possibile del loro discorso. Dedenne sembrava in effetti preoccupato ed ansioso, man mano che si avvicinavano alla Grotta Trait d'Union...

"Pikachu..." il topolino elettrico guardò verso il ranocchio azzurro che camminava accanto a lui con espressione concentrata. Da quando Froakie si era unito al gruppo e aveva cominciato ad allenarsi, Pikachu si era reso pienamente conto del suo carattere serio e concentrato, ed ora anche del misterioso potere che Ash aveva percepito in lui. Forse le due cose erano collegate... comunque fosse, quel Froakie non era un Pokemon come tutti gli altri, e anche il topolino elettrico ne era pienamente consapevole. Tuttavia, per qualche motivo, questa consapevolezza sembrava stare creando una distanza tra i due Pokemon. Non una distanza dal punto di vista fisico, certo che no - Pikachu e Froakie non avevano problemi a parlare tra loro, scambiarsi opinioni e allenarsi assieme. Ma questa diversità, per mancanza di un termine migliore per definirla, rendeva un po' difficile per lui avere un rapporto con Froakie, e soprattutto capire quello che gli passava per la testa... Pikachu era convinto che in fondo, anche Ash pensasse cose simili.

"Sentite, resteremo a Petroglifari per un po', giusto?" chiese Misty, cercando di fare in modo che la conversazione non si facesse troppo cupa. "Ne approfitteremo per dare un'occhiata in giro, e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa in più non solo sul Team Flare, ma anche su questi misteriosi rapitori di Pokemon. Soprattutto, che cosa cercano di fare e di ottenere."

"Marill, marill!" affermò Marill, tirando leggermente i pantaloncini di Misty. La ragazzina si voltò verso di lui, e vide che il topolino azzurro stava indicando un sentiero tortuoso che a partire da uno spiazzo vicino cominciava a salire lungo un piccolo costone di roccia, fino a raggiungere le stradine contorte che risalivano la catena montuosa. Evidentemente, Marill immaginava che si trattasse di una scorciatoia per raggiungere la Grotta Trait d'Union.

"Credo che Marill voglia suggerirci un'altra strada per raggiungere il nostro obiettivo." affermò Ash. "Lem, tu pensi che si possa prendere quella strada?"

Il ragazzo con gli occhiali consultò rapidamente la mappa, ma si rese subito conto che non era abbastanza dettagliata da consentirgli didare una risposta precisa a quella domanda. Dopo un attimo di esitazione, il giovane inventore si mise a posto gli occhiali ed osservò la stradina che Marill aveva indicato. "A guardarla così, mi sembra che questa strada porti ugualmente alla Grotta Trait d'Union." disse. "Tanto vale provare a seguirla, in caso contrario possiamo sempre tornare indietro, e non dovremmo perdere troppo tempo. Comunque, state attenti a dove mettete i piedi, è una strada che chiaramente non è stata usata granchè."

"Va bene..." disse Misty, mentre il gruppo cominciava ad incamminarsi lungo quella stradina poco battuta. Prestando la massima attenzione, il Bunnelby di Lem cominciò ad andare in esplorazione davanti al gruppo, usando il suo fiuto e la sua vista acuta per assicurarsi che fosse tutto a posto. Quando fu sicuro che quella sezione di percorso fosse sicura, emise uno squittio di approvazione, e fece cenno al resto del gruppo di seguirlo.

"Aspetta, Bunnelby, non andare troppo veloce!" lo pregò Lem, preoccupato per la sua scarsa atleticità. Clem sospirò e controllò che Dedenne fosse bene in equilibrio sulla sua testa, poi i due amici si diedero un cenno di intesa e guardarono verso Ash, Misty, Serena e i loro Pokemon, per controllare che il gruppetto di allenatori fosse ancora bene unito.

Ash e Pikachu chiudevano la fila... e mentre il gruppo cominciava a risalire la stradina ripida che portava alle montagne, il ragazzo si fermò per un secondo a guardare il panorama che si estendeva dietro di loro. Da quella posizione, Ash riusciva a vedere il grande lago sul quale sorgeva il Maniero Lotta, e l'elegante castello nel quale lui e i suoi compagni avevano fatto quell'inaspettato ma gradito incontro con Giselle.

Dietro di loro, si estendeva un panorama impressionante, una grande distesa di verde con accanto un lago dalle acque terse e splendenti, sotto un grande cielo azzurro decorato di nuvole candide, un autentico monumento alla bellezza per cui il continente di Kalos era conosciuto. Per qualche motivo, la vista di quello spettacolo fece sì che Ash e Pikachu si fermassero a guardare come incantati - davano l'impressione di volersi fissare nella mente quella scena, come una fotografia che volevano portarsi dentro come un ricordo indelebile.

"Ash, Pikachu?" Misty si voltò verso il suo fidanzato e il suo migliore amico. "Va tutto bene? Come mai restate così indietro?"

"Froak, froakie?" continuò Froakie, avvicinandosi ad Ash e guardandolo con fare dubbioso.

Il ragazzo sospirò e sorrise, un po' imbarazzato per essersi fatto cogliere così con la testa tra le nuvole. "Va tutto bene, Misty. Tranquillo, Froakie, adesso arrivo. E' solo che... volevo fermarmi un attimo a guardare questo bellissimo panorama. Mi sembra quasi di non essermi mai davvero accorto di quanto bella è Kalos, da quando siamo arrivati."

"Ti capisco... io che vivo qui da un bel po', lo do per scontato, ma so che molti viaggiatori di altri paesi amano Kalos per i suoi panorami, la sua architettura e le sue innovazioni." rispose Serena. Lem, Clem e i loro Pokemon si fermarono ad aspettare, comprendendo quello che voleva dire Ash, e ne approfittarono per dare anche loro un'occhiata al panorama.

"Ora che ci penso... è la prima volta che andiamo così lontano da casa." affermò il giovane inventore biondo. "E' una sensazione un po' particolare, lo devo ammettere. Clem, non ti senti anche tu piuttosto emozionata?"

La bambina bionda si fermò anche lei a guardare il panorama, meravigliata che un simile spettacolo si potesse vedere così vicino a casa sua. Tenendo in braccio il piccolo Dedenne, Clem si fermò accanto al fratello maggiore e rimase ad osservare per qualche secondo prima di rispondere. "In effetti è vero... non ci avevo pensato quando ho accettato di venire con te ed Ash, ma è vero che dovremo viaggiare un bel po'... andremo in tanti altri posti di Kalos, vero?"

"Marill!" affermò il Marill di Misty, strizzando un occhio in direzione della sua allenatrice, che ricambiò il gesto.

"Mi sembra quasi... che tutto cominci da qui." disse Ash tra sè. "Non credi anche tu, Pikachu?"

"Pika pika!" assentì il topolino elettrico, senza immaginare quanto fosse vero quello che il suo allenatore stava dicendo...

 

----------

 

La strada indicata da Marill aveva effettivamente portato i ragazzi e i loro Pokemon alla Grotta Trait d'Union, che si era rivelata fin da subito un luogo più pericoloso di quanto Ash avesse immaginato - a quanto pareva, la grotta era un luogo popolare tra gli Zubat, che avevano messo su un nido dove andavano a riposarsi e a riprodursi, con il risultato che adesso un nutrito gruppo di Pokemon pipistrello usava quelle caverne come tana, e le difendeva da ogni intruso.

Sfortunatamente per Ash e i suoi compagni, gli Zubat avevano incluso anche loro nella definizione di intrusi...

"Aaaargh! Accidenti, qualcuno mandi via questi Zubat! Non riesco a vedere ad un palmo dal naso!" esclamò Misty, infastidita e vagamente impaurita dalla ressa di Pokemon pipistrello che svolazzavano rumorosamente tutt'attorno a lei. Il frullo di ali e il rumore dei loro squittii formavano un miscuglio inquietante che la disorientava. "Marill, non ti allontanare! Adesso vedo di farci largo!"

"Marill!" esclamò il topolino azzurro, prima di scagliare un attacco Bollaraggio che ebbe l'effetto di mettere al tappeto un paio di Zubat, e costringere parte dell'enorme sciame a disperdersi per qualche attimo. Grazie a questo istante di respiro, Misty riuscì a lanciare una delle sue Pokeball, e far uscire da essa uno dei suoi Pokemon più forti ed affidabili... il suo maestoso Kingdra, la forma evoluta del piccolo Horsea che si era unito alla sua squadra tanti anni prima!

"KING!" esclamò il cavalluccio marino gigante, per poi scagliare una raffica di getti d'acqua veloci come proiettili, che colpirono alcuni degli Zubat con precisione millimetrica e li fecero cadere a terra. Tuttavia, per ogni pipistrello messo ko, ce n'erano molti altri che ne prendevano il posto... e anche Ash, Serena e Lem stavano avendo i loro problemi ad affrontarne così tanti.

"Pika pikachu!" Pikachu fece cenno ai suoi compagni di viaggio di stare indietro prima di scatenare un potente attacco Fulmine, emettendo dal proprio corpo una poderosa scarica elettrica che illuminò la grotta e fece cadere a terra numerosi Zubat... ma i Pokemon ancora in volo erano innumerevoli, e uno di essi cercò di colpire Pikachu con uno Stordiraggio che per fortuna andò a vuoto. Il topolino elettrico scansò all'ultimo momento l'insidioso attacco, e Froakie intervenne rapidamente per dargli una mano.

"Froakie, cerca di confonderli un po'!" esclamò Ash. "E tu, Fletchling... cerca di non farti intrappolare!"

Con grande sorpresa di tutti, Ash compreso, il ranocchio azzurro si drizzò sulle zampe posteriori, in modo da imitare quanto meglio poteva la postura di un essere umano, ed eseguì una rapidissima serie di segni con le mani palmate. Un istante dopo, una serie di sbuffi di fumo esplosero attorno a lui, e crearono una folta nube che avvolse del tutto un gruppo di Zubat, mandando temporaneamente in tilt i loro radar naturali. Allarmati, i Pokemon pipistrello cercarono di allontanarsi, con il risultato di cozzare dolorosamente gli uni negli altri... mentre altri emergevano soltanto per essere colpiti da qualche attacco Beccata o Braciere del piccolo Fletchling.

"Un attacco Murodifumo... ma non l'avevo mai visto eseguito in quel modo!" commentò Serena, ricordando tra sè che simili movenze le usavano soltanto i ninja di cui aveva sentito parlare nelle storie popolari di Kanto e di Johto... e che non facevano parte della cultura di Kalos, che lei sapesse! Tuttavia, decise di mettere da parte quel ragionamento, e si concentrò sugli Zubat che stavano attaccando i suoi compagni. "Ugh... accidenti..." esclamò, mandando via uno Zubat particolarmente fastidioso che stava cercando di farle cadere il cappellino. "Delphox, mandali via con un attacco Psicoraggio!"

La volpe mistica strinse i denti dopo aver ricevuto un Morso da uno Zubat particolarmente ardito. Lo cacciò via agitando la sua bacchetta fiammeggiante, poi illuminò i suoi occhi e scagliò un raggio di energia psichica che disperse uno stormo di avversari.

"Magneton, usa un attacco Scarica!" esclamò Lem.

"Dedenne, riesci a usare anche tu un attacco elettrico?" chiese Clem al suo grazioso Pokemon criceto, che stava in piedi sulla groppa di Magneton e si preparava a rispondere ad un altro attacco. Con un cenno della testa, Dedenne prese fiato e sferrò un suo attacco, quasi in contemporanea con il Magneton del fratello maggiore.

"MAGNETON!" con voce metallica e minacciosa - resa ancora più inquietante dal fatto che il Pokemon in questione non aveva la bocca - Magneton scagliò un'ondata di energia elettrica, e riuscìa colpire diversi Zubat, che si ritirarono con uno stridio infastidito. Nello stesso momento, Dedenne illuminò i suoi baffi, dai quali scaturirono dei veri e propri tentacoli di luce gialla che agguantarono uno degli Zubat e ne risucchiarono l'energia. Una volta completato l'attacco, i tentacoli scomparvero in un lampo di luce, e fecero cadere lo Zubat privo di sensi.

"Quello è un attacco Caricaparabola..." commentò Lem dicendo di sì con la testa. Era una mossa che aveva visto tante volte utilizzata dal suo Heliolisk, ma era impressionante vedere che un Pokemon in apparenza piccolo ed indifeso come Dedenne fosse già in grado di padroneggiare una mossa simile. Tuttavia, anche così, gli Zubat rimanevano troppo numerosi. Restare sarebbe stato troppo pericoloso, e anche Ash se ne rendeva conto.

"Ragazzi... credo che la cosa migliore da fare sia andarcene, finchè ne abbiamo il tempo." propose Misty, il cui Kingdra restava accanto a lei per difenderla nel caso qualche avversario si fosse spinto fin lì. "In fondo... non credo sia sbagliato dire che siamo noi gli intrusi, qui."

Ash scacciò via con una mano due Zubat che cercavano di morderlo. "Ugh... Misty ha ragione, è meglio andarcene finchè possiamo. Continuare a combattere sarebbe inutile... e poi è vero, siamo noi che li abbiamo disturbati." affermò. Il Murodifumo di Froakie aveva un po' confuso i pipistrelli, ma grazie alla loro ecolocazione naturale, questi ultimi stavano già ovviando all'ostacolo. "Aspettiamo il momento giusto, e poi andiamocene di qui!"

"Del delphox!" esclamò la starter di Serena, agitando lentamente la sua bacchetta, e disegnando in aria una serie di cerchietti di fuoco. Guardò verso Serena, che le disse di sì con la testa... poi mosse il braccio e disegnò in aria una sorta di numero 8 fatto di fuoco. "Delphoooox!"

Le fiamme si espansero di colpo e si tinsero di un mistico colore azzurro, per poi volteggiare verso gli Zubat, che emisero uno stridio spaventato e cercarono di disperdersi! Disorganizzati com'erano, non poterono impedire ai ragazzi di prendere una via di fuga... e Lem fu rapido ad indicare una galleria che partiva da lì e si inoltrava ancora di più nella montagna.

"Delphox, Serena, grazie dell'intervento!" esclamò il biondo inventore. "Presto, andiamo da questa parte! Qui possiamo perderli!"

"Pika pika!" squittì Pikachu, lanciando un attacco Tuonoshock a basso voltaggio per intimorire quei pochi Zubat che continuavano ad attaccare. I Pokemon pipistrello si ritirarono sbattendo rumorosamente le ali, e Pikachu disse di sì con la testa, prima di fare cenno ai suoi compagni di allontanarsi alla svelta. "Pikachu!"

"Ottimo lavoro... presto, leviamo le tende!" esclamò Misty. "Kingdra, ritorna!"

"King!" esclamò il cavalluccio marino gigante prima di essere richiamato nella sua Pokeball, e il gruppo riuscì ad infilarsi nel tunnel e seminare gli Zubat prima che questi ultimi potessero riorganizzarsi e tornare all'attacco. Frustrati, i Pokemon pipistrello svolazzarono verso il soffitto oppure si rialzarono e cercarono di ritirarsi in qualche anfratto per riposarsi.

La grotta ricadde nel silenzio pochi istanti dopo... e per diverso tempo, il silenzio tornò a regnare sovrano.

Almeno finchè qualcosa nell'oscurità non si mosse.

Un tentacolo guizzò silenziosamente tra le rocce della caverna, e un attimo dopo, un'ombra minacciosa, simile ad un calamaro che stava in piedi su quella che sarebbe dovuta essere la sua testa, entrò nella spelonca e si guardò attorno. Un paio di occhi gialli dall'espressione acuta e vagamente feroce si accesero, e il Pokemon a cui appartenevano emise un verso che esprimeva insicurezza,

"Chi sono quegli allenatori? Credevo che sarebbero fuggiti non appena i nostri Zubat li avessero attaccati." si chiese. "Invece, sono rimasti e hanno combattuto... e anche bene, oserei dire. Questa non me l'aspettavo..."

"Che succede, Malamar-Y? Cos'era quella confusione che abbiamo sentito?" chiese un'altra voce innaturale, che suonava come il sussurro del vento, modulato in modo da imitare una voce umana.

Lo strano Pokemon tentacolare si voltò verso un'altra figura uguale a lui che avanzava nell'oscurità in un silenzio quasi irreale. "Chiedo scusa, Malamar-S. Alcuni allenatori si sono intrufolati in questa caverna, e ho mandato contro di loro i nostri Zubat per mandarli via... ma loro si sono battuti, e sono riusciti a passare ugualmente."

L'altro misterioso essere restò in silenzio per un po', come se quelle rivelazioni lo avessero scioccato. "Questo... potrebbe essere un problema." disse infine, cercando già di pensare ad un nuovo piano. "Credi che potrebbero rappresentare una minaccia, se riuscissero a giungere al livello inferiore?"

"Sicuramente non possiamo permettere che si scopra il segreto di queste caverne. Madame X non sarebbe tenera con noi, se la nostra copertura saltasse." affermò Malamar-Y. "Meglio tenerli d'occhio. Se dovessero scoprire troppo, faremo in modo che non escano più di qui. Li elimineremo, o meglio ancora, terremo anche loro come schiavi."

Malamar-S strinse gli occhi, ma si lasciò convincere dal ragionamento del suo compagno. "Capisco. Mi sembra un'idea accettabile." affermò. "Alcune braccia in più ci saranno sicuramente utili. Seguiamoli, e mettiamo anche Malamar-K al corrente di ciò che sta succedendo."

"Ricevuto." affermò il Pokemon emerso per primo, e le due creature scivolarono nuovamente nell'oscurità, pronte ad elaborare qualche nuovo oscuro piano.

 

----------

 

Dopo aver fatto una corsa tra le gallerie e i cunicoli della montagna, Ash, Pikachu e i loro compagni si erano fermati in una caverna un po' più grande, in modo da riprendere fiato ed assicurarsi di non essere inseguiti da quel furioso sciame di Zubat. Per fortuna, dopo qualche secondo poterono appurare che in effetti, i Pokemon pipistrello non li avevano seguiti, e riuscirono a tirare un sospiro di sollievo.

"Uff... puff... accidenti, che corsa..." sospirò infine Serena, facendosi aria con il cappello mentre si appoggiava al muro con la schiena. Dopo aver ripreso abbastanza fiato da parlare, la biondina controllò che non fossestato perso nulla, e poi si rivolse ai suoi compagni. "Ash... ragazzi... va tutto bene? Non ci siamo persi nessuno per la strada, vero?"

"Dedenne!" esclamò Dedenne, come rispondendo all'appello.

Misty si rimise a posto come poteva. "Credo... credo che ci siamo tutti..." affermò la ragazzina dai capelli arancioni. Si guardò attorno, e per un istante si allarmò quando non vide Marill al suo fianco... ma prima che potesse dire qualcosa, il topolino azzurro fece capolino dal suo zaino e la salutò agitando la mano!

"Marill!"

"Phew... bene, a quanto pare ci siamo tutti." disse Misty. Si mise come appunto mentale di ricordare a Marill di non fare più scherzi simili. "Certo che non avevo mai visto degli Zubat così aggressivi. D'accordo che siamo finiti nel loro territorio, ma mi sono sembrati davvero feroci."

"Forse un po' troppo..." disse Lem, cercando come poteva di mettersi a posto i capelli. Non era sicuro di come definirlo, ma gli era sembrato di aver notato qualcosa di particolare, nel modo in cui i Pokemon pipistrello si comportavano. Al momento, tuttavia, era più importante sapere dove si trovavano, e assicurarsi di non essersi persi in quei cunicoli contorti. "Ehm... ad ogni modo... dovremmo essere penetrati un po' più in profondità nella montagna. Non vi sembra che la temperatura sia un po' aumentata?"

"Pikachu." rispose Pikachu con semplicità, sentendo l'aria attorno a sè per assicurarsi che la sua percezione fosse corretta.

"In effeti, mi sembra che faccia un po' più caldo... Lem, hai idea di dove ci troviamo? Non è che ci siamo persi da queste parti?" chiese Ash. Tutt'attorno a lui, tutto quello che riusciva a vedere erano pareti di roccia dai bordi frastagliati, segno che quel luogo aveva visto ben poca presenza umana.

"Fratellone... tutto bene, vero?" chiese Clem, tenendo in braccio il suo Dedenne. Il Bunnelby del fratello maggiore si guardava intorno e tendeva le orecchie, mentre Delphox chiuse gli occhi e si concentrò in modo da percepire quanto più possibile dell'ambiente circostante.

"Hm? Che succede? La tua Delphox si è messa a meditare?" chiese Ash, osservando la Pokemon Fuoco/Psico con curiosità.

Serena disse di sì con la testa. "Si può dire di sì... credo che in questo momento, Delphox stia cercando di individuare la presenza di altre creature viventi in un certo raggio d'azione." spiegò la ragazzina. "Non so bene come funziona... ma a quanto pare è molto precisa."

"Hmm... credo di aver già visto delle cose simili, prima d'ora... assomiglia parecchio all'Aura..." commentò Ash tra sè e sè. Forse non era ancora il caso di parlare apertamente dell'Aura alla sua amica d'infanzia, sapeva ancora troppo poco di questo misterioso potere, e di ciò che vi stava dietro. Scacciando le sue preoccupazioni, almeno per il momento, il ragazzo osservò Delphox, che restò ancora per qualche istante ferma al suo posto...

E all'improvviso, aprì gli occhi di scatto e drizzò le orecchie, dando a tutti loro l'impressione di essere allarmata o sorpresa! E in effetti, anche il tono della sua voce aveva qualcosa di strano... si era resa conto che c'era qualcosa di strano da quelle parti, e Serena si premurò subito di vedere cosa ci fosse che non andava.

"Delphox? Che sta succedendo?" chiese ansiosa la ragazzina, appoggiando una mano sulla spalla della Pokemon volpe. "Hai... hai sentito che c'è qualcosa che non va, per caso?"

Ash trattenne il fiato, temendo che Delphox stesse per rispondere qualcosa di veramente grave... e si tranquillizzò un po' quando vide che la volpe umanoide non sembrava poi così spaventata. Delphox fece cenno con la mano di stare tranquilli, e rispose alla sua allenatrice.

"Del... phox... Delphox!" affermò, guardandosi attorno come per confermare quello che aveva percepito. Una volta assicuratasi che fosse tutto a posto, Delphox indicò la direzione dalla quale proveniva quella strana sensazione, e cercò di spiegarsi. "Delphox!"

"Pika pika? Pika pikachu!" rispose Pikachu, mostrando anche lui un pizzico di sorpresa.

Marill mosse la coda dubbioso. "Marill?" chiese, e ai ragazzi sembrò quasi che stesse chiedendo dei chiarimenti.

"Pika pikachu, pika pika!" esclamò il topolino giallo, le orecchie che guizzavano verso l'alto in una vaga espressione di nervosismo. "Pikachu pika..."

"Frooooakie..." Dopo un attimo di riflessione, Froakie si guardò in giro... e le sue pupille si strinsero leggermente quando anche lui sentì chec'era qualcosa di particolare da quelle parti. Anche lui non era sicuro di cosa fosse, ma sicuramente era qualcosa di molto inusuale...

Ash, da parte sua, aveva ascoltato quello che i Pokemon si stavano dicendo... e quando Pikachu si voltò verso di lui per spiegarlo, i suoi sospetti si rivelarono fondati. "Cosa dici, Pikachu? Ci sono dei Pokemon particolari da queste parti?" chiese il ragazzo. "E... ehm... ce ne sono alcuni che hanno formato una colonia e stanno lavorando ai piani  inferiori? E che cosa stanno facendo?"

"Pika pika..." Pikachu scosse la testa - Delphox non era riuscita a capire cosa stesse accadendo esattamente da quelle parti, soltanto che c'era qualcosa di strano, e per quello non era riuscita ad essere più chiara. "Pika pikachu!"

"Mi... mi sembra di capire che potrebbe esserci qualcosa di molto pericoloso da queste parti..." commentò Serena. Non era quello il primo rischio che correva, e come allenatrice di Pokemon già abbastanza esperta, aveva già incontrato un certo numero di situazioni pericolose, ma questo non voleva dire che fosse ansiosa di gettarsi in qualche pericolo. "E non hai proprio idea di chi possa essere, Delphox?"

La volpe psichica scosse lentamente la testa per dire di no, e il gruppo si risolse a cercare di capire cosa non andasse da quelle parti, e possibilmente cercare di risolverlo. "Va bene... in tal caso, è meglio continuare ad avanzare, con prudenza. Vediamo di cosa si tratta... meglio non ignorare cose del genere, potrebbero diventare un pericolo più avanti." commentò Lem

Froakie disse di sì con la testa, e Misty decise di dire la sua. "Potrebbero essere quei misteriosi individui che rapiscono Pokemon? Quelli che hanno preso gli amici di Dedenne?" chiese, guardando il Pokemon criceto che si guardava attorno pensieroso.

"Denne..." rispose il piccolo Pokemon Elettro/Folletto. Da una parte, sperava che lo fossero, perchè così avrebbe potuto giungere a fondo di questa spinosa questione. Dall'altra, non si sentiva ancora pronto ad affrontarli...

 

----------

 

"Che cosa sta succedendo da queste parti? Perchè mi avete convocata?"

"Potente Madame X... siamo in dovere di comunicarle che ci sono degli allenatori che potrebbero rappresentare un pericolo per i nostri piani."

"Degli allenatori? Spiegati meglio, Malamar-Y. Chi sarebbero questi allenatori?"

"Due ragazzi, due ragazze e una bambina, per quello che abbiamo potuto vedere, potente Madame X. Sono entrati nelle gallerie che stiamo occupando, e anche quando abbiamo cercato di mandarli via aizzando gli Zubat contro di loro, sono rimasti e sono riusciti a passare oltre."

"... Meglio non correre rischi. Voglio che siano sorvegliati. Ma non intervenite se non è strettamente indispensabile. Lo sapete che eseguire dei cambiamenti potrebbe avere delle conseguenze imprevedibili e terribili."

"Può contare su di noi, mia signora. Ci atterremo alle sue direttive."

"Faremo in modo che il nostro progetto riesca. Nessuno potrà interferire."

 

----------

 

Ash, Pikachu e i loro compagni erano rimasti nel loro rifugio per un po', per cercare di orientarsi e farsi un'idea di dove avrebbero dovuto andare, dopodichè avevano imboccato una galleria abbastanza ampia dal percorso in discesa, con l'impressione che quella poteva essere una via per raggiungere l'uscita e trovare la strada per Petroglifari. Per fortuna, il percorso si stava dimostrando abbastanza semplice da seguire e non c'erano particolari diffcoltà, quindi il gruppetto di allenatori stava proseguendo con attenzione, ma anche con sicurezza. I loro Pokemon stavano attenti ad ogni cosa che potesse assomigliare ad un pericolo, grazie anche alla luce che Pikachu, Dedenne e Magneton stavano emanando per diradare un po' le tenebre.

La piccola Clem camminava nel bel mezzo del gruppo, dove lei e Dedenne erano meno vulnerabili... e dopo un po' di tempo passato a camminare in quelle caverne solitarie, la sua naturale vivacità stava cominciando a venire meno. La bambina bionda si teneva con una mano alla tuta del fratello maggiore, che da parte sua la teneva vicina a sè con aria protettiva, e gettava spesso uno sguardo preoccupato anche a Dedenne.

Finalmente, dopo qualche minuto passato in silenzio, la Delphox di Serena si fermò di colpo e indicò una serie di gallerie che si dipartivano da un punto a pochi metri da loro. "Delphox!" esclamò, cercando di avvertire i ragazzi di qualcosa che aveva percepito.

"Che succede, Delphox? Vuoi dire che quello che hai sentito prima è... in quella direzione?" chiese Serena. Raggiunse rapidamente la sua starter, che stava puntando la sua bacchetta infuocata verso la galleria alla loro destra, e cercò di dare un'occhiata a cosa ci fosse... ma da lì non si riusciva a vedere cosa ci fosse alla fine, visto che il tunnel proseguiva per troppo a lungo.

"Froak, froak..." Froakie gracidò, mentre gettava uno sguardo alla galleria in questione. Con espressione seria, il ranocchio azzurro strinse gli occhi e si concentrò per cercare di percepire qualcosa... e in effetti, dopo qualche attimo di concentrazione, alla sua mente affiorarono le presenze di diverse aure, nessuna di esse troppo grande, ma sicuramente in numero notevole. Il Bunnelby di Lem lo richiamò, in modo che non si disperdesse troppo a lungo, e Froakie si riscosse dalla sua trance e rispose a Bunnelby con un cenno della testa.

"Va tutto bene, Froakie? Hai sentito anche tu la stessa cosa di Delphox?" chiese Ash, mentre Serena guardava incuriosita il Pokemon ranocchio. Ne aveva visti molti di quella specie, certo, ma più restava con il gruppo di Ash, più si rendeva conto anche lei che quel particolare Froakie aveva qualcosa di diverso dagli altri. Che cosa, esattamente, non ne aveva idea... ma era curiosa di saperne di più, e si promise di chiedere ad Ash maggiori informazioni, a condizione che fossero riusciti ad uscire sani e salvi da quel posto inquietante.

Misty cercò di prendere in mano la situazione. "Okay, ragazzi, a questo punto è inutile esitare." propose la giovane maestra di Pokemon d'Acqua. "E' chiaro che l'unica possibilità che abbiamo di sapere cosa sta succedendo da queste parti, è seguire questa galleria e scoprire che cosa ci sia in fondo... la domanda è, ce la sentiamo tutti? Lo sapete meglio di me che potrebbe essere davvero pericoloso."

Lem deglutì nervosamente - il giovane inventore non era proprio quello che si sarebbe definito un cuor di leone, e l'idea di trovarsi di fronte qualcosa di sconosciuto e potenzialmente pericoloso non lo tranquillizzava per niente. "Io... non lo so, ragazzi, forse sarebbe meglio andare da un'altra parte, e avvertire le ufficiali Jenny di Petroglifari." affermò. "Voglio dire, abbiamo già il Team Flare e questi misteriosi rapitori a cui pensare... non so se abbiamo a che fare con una di queste due cose, in questo momento, ma è chiaro che... la questione si sta facendo pericolosa!"

"Fratellone?" chiese Clem, aggrappandosi ancora più strettamente al fratello maggiore.

La verità è che in quel momento, anche Ash si rendeva conto che forse non era il caso di gettarsi nella lizza a testa bassa. Si rendeva conto che non era proprio da lui, ma... probabilmente era anche questo un segno di quanto lui stesse cambiando in questi ultimi tempi.

"Lem ha ragione, potrebbe essere una cosa troppo pericolosa per noi..." rispose Ash dopo qualche istate di riflessione. "Però... allo stesso tempo non mi va di andarmene così, senza almeno cercare di fare qualcosa per capire che sta accadendo. Ragazzi... voi che dite, vorrei sentire anche la vostra opinione..."

"Pika pi?" chiese il topolino giallo. Anche lui era un po' sorpreso dalla reazione del suo migliore amico, e non poteva dire di essere d'accordo al cento per cento. Il suo istinto gli diceva che era meglio intervenire subito e cercare almeno di fare qualcosa, se si fosse scoperto che c'era in effetti qualche pericolo.

"Ragazzi... io sono un po' indecisa." affermò Serena, appoggiata ad una parete della grotta. "Sto cercando di pensare ai pro e ai contro... e non sono sicura quale sia la cosa migliore da fare."

"Del... phox?" mormorò Delphox, lo sguardo rivolto al terreno e le braccia conserte sul petto.

Ma i ragazzi non arrivarono da soli ad una decisione. Improvvisamente, si sentì un forte rumore di roccia sgretolata... e nei tunnel della montagna riecheggiarono dei versi acuti, pieni di paura, che non potevano essere altro che le invocazioni di aiuto di un Pokemon!

"Rooooo! Roooooooo!" esclamò una voce raschiante che suonava come la pietra che si sgretolava sulla pietra, e i ragazzi sentirono qualcosa che si avvicinava sempre più rapidamente! All'inizio si trattava semplicemente di passi, ma ben presto aumentarono di intensità e di frequenza... e nella semioscurità delle gallerie, cominciarono ad apparire delle forme goffe ma imponenti che si dirigevano dritte verso il gruppo!

"Ehm..." mormorò Ash con una buffa espressione di nervosismo sul volto. "E'... è una mia impressione... o ci stanno per travolgere?"

"Froooo..." Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Froakie, che aguzzò la vista e vide finalmente di chi si trattava - era un gruppo di Pokemon, e a giudicare dalle apparenze ce n'era uno più grande che ne inseguiva un gruppo di più piccoli. Non appena i Pokemon si furono avvicinati abbastanza, i ragazzi riuscirono a vedere che si trattava di un piccolo gruppo di Roggenrola - dei Pokemon di tipo Roccia che Ash, Pikachu e Misty avevano visto per la prima volta ad Unima, dall'aspetto di grossi sassi blu di forma sferica che camminavano su due piccoli piedi marroni privi di gambe, una cresta marrone in cima al corpo, e una sorta di grande occhio di pietra scavata sulla parte frontale del corpo.

E ad inseguirli, c'era un enorme Golem i cui passi scuotevano l'intera galleria!

"Rola!" Con una collettiva esclamazione di paura, i Pokemon Roccia più piccoli fecero irruzione nella spelonca, costringendo i ragazzi ad indietreggiare per non essere travolti! Froakie spiccò un salto enorme e si aggrappò ad una stalattite con le sue zampette piene di ventose... e un attimo dopo, il Golem entrò a sua volta, spaccando una sezione di muro con la sua mole e la sua forza sovrumana! Con un'esclamazione di orrore, Ash vide che c'era qualcosa che decisamente non andava in quel Golem...

"Ah! Santo cielo, ma che cosa... che cosa è quella roba?" esclamò Misty, la sua espressione spaventata riflessa sui volti di tutti i presenti. Certo, la forma era quella basilare di un Golem - un macigno con una testa, due braccia e due gambe - ma la somiglianza con un Golem normale finiva lì. Il suo corpo era di uno strano, innaturale colore grigio piombo, e tra le placche della sua corazza filtravano dei raggi di una fioca luce bianca, come se sotto la protezione naturale, il corpo del Golem non fosse altro che pura energia. Ma la parte più scioccante era sicuramente la testa. Quel Golem mutato non aveva occhi: la sua faccia era composta esclusivamente dalla sua bocca, e al posto degli occhi c'era solo epidermide rocciosa. Ma non era solo l'aspetto mostruoso del Golem a fare paura: c'era qualcosa di innaturale in lui, qualcosa di incredibilmente alieno e... sbagliato!

Sì, era questa l'unica parola giusta da usare. Quel Golem non era semplicemente mostruoso in sè, non era il suo aspetto terrificante a spaventare: soltanto a guardarlo, ad Ash veniva la pelle d'oca, come se il ragazzino percepisse per istinto che quella cosa non sarebbe dovuta esistere. E non era il solo ad avere questa impressione: i suoi compagni erano tutti rimasti sbalorditi e scioccati davanti a quella creatura innaturale.

Il Golem allungò una zampa artigliata verso uno dei Roggenrola, che emise un'esclamazione di terrore e cercò disperatamente di fuggire, andando a sbattere contro i suoi compagni. Frustrato, il Golem mutato aprì la bocca  e lanciò il verso più spaventoso che Ash e Pikachu avessero mai sentito in vita loro - un urlo dissonante, un suono che sembrava distorto, metallico e stridente, come se provenisse da una radio difettosa! Con un brivido, i ragazzi indietreggiarono, e il Golem mutato cercò nuovamente di afferrare un Roggenrola.

"Froakie!"

Ma qualcuno non era rimasto bloccato. Il Froakie di Ash, ancora aggrappato alla stalattite che pendeva dal soffitto, scagliò un attacco Idropulsar, e una raffica di anelli d'acqua sfrecciò verso la creatura innaturale e la colpì in pieno! Per fortuna, il Golem mutato condivideva con i suoi simili l'allergia all'acqua, visto che indietreggiò di diversi passi e lanciò uno stridio di dolore, annaspando furiosamente!

"Che... che sta succedendo? Cos'è... cos'è quella... quella... COSA?" esclamò Misty.

"Pi... Pikachuuuuuu!" In preda al panico, Pikachu scagliò una scarica elettrica che raggiunse il Golem mostruoso... ma sfortunatamente, la creatura innaturale restava comunque immune all'elettricità, visto che il colpo si disperse sulla corazza di pietra della mostruosità, e quest'ultima strinse i denti e si preparò ad attaccare! Con un altro di quei suoi versi strani e dissonanti, il mostro scagliò una raffica di pietre dal proprio corpo, centrando Pikachu e tutti i Roggenrola... tranne uno, che era riuscito a ripararsi dietro una stalagmite!

Il Bunnelby di Lem riuscì a riprendersi dallo spavento... e il suo allenatore deglutì e diede l'ordine di attaccare. "Er... B-Bunnelby... usa... usa... il tuo attacco... Colpodifango! Sì, quello!" balbettò il ragazzino biondo. "E... Magneton... usa... usa... Cannonflash!"

Anche se erano altrettanto spaventati, i due Pokemon fecero come gli era stato ordinato. Bunnelby congiunse le orecchie sopra la testa e spruzzò un potente getto di acqua e fango che colpì il volto della creatura innaturale, che emise un gorgoglio inumano un attimo prima che un raggio di energia argentata scagliato da Magneton lo colpisse in pieno! Con un'esclamazione stridula, il Golem mutato si ritirò, colpendo i muri e facendo cadere delle rocce dal soffitto mentre si ritirava. I ragazzi non poterono fare altro che guardarlo ritirarsi, scioccati da quella improvvisa apparizione.

"Che... che diavolo era? Da... da dove viene fuori quel... quella specie di Golem?" si chiese Ash, passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore. La Delphox di Serena, sempre con gli occhi sgranati, disse di sì con la testa... e poi guardò i Roggenrola che giacevano a terra svenuti, tranne per l'unico che era riuscito a nascondersi e sottrarsi alla Cadutamassi del Golem mutato.

"Ro... gen... rola?" chiese la piccola creatura rocciosa, la cui voce fievole interruppe il terribile silenzio che era calato sulla sala.              

   

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Beh... credo che non molti si aspettassero quello che è successo in questo capitolo! Se qualcuno riesce ad indovinare da dove viene quel Golem mostruoso che abbiamo visto a fine capitolo... beh, ho un premio in mente per lui o lei!

Non ho molto da dire se non... grazie a tutti coloro che continuavano a seguire questa storia, per la quale ho ancora un bel po' di colpi di scena in mente! Detto questo... vi faccio tanti auguri, e ci vediamo il prossimo anno! XD

Grazie ancora a tutti... e arrivederci a presto!

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam