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Autore: Hikaru_Tsuki    02/01/2019    0 recensioni
Sapete, dire che non abbia mai voluto diventare qualcuno... è mentire. Chi non ha mai sognato di vivere un'avventura degna di un romanzo? Ed ecco come, io una nerd patentata, sono finita per realizzarlo per davvero il mio sogno. Certo ho sofferto, tanto. Le cicatrici che ho lo dimostrano.
Ma grazie a me, beh i draghi non sono del tutto spariti. Quella che state per sentire è la storia di come una ragazza inutile sia diventata una vera Vichinga.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Drago Bludvist, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Le Disavventure dei Haddock e dei cavalieri di Berk'
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La Riconquista di Berk



















































« Ma stanno bene? » Astrid guardava i due dietro di loro leggermente preoccupata e curiosa.
« Oh si, tranquilla se li sentiamo cadere allora ci preoccupiamo. » Non voleva di certo dirle che era terrorizzata al pensiero, voleva dimostrarsi sicura e calma. Anzi cercava di non ridere, Leonardo era quello che sembrava meglio messo, Astrid gli aveva trovato un Uncinato Mortale dalle squame scure, e i due sembravano andare d’accordo, la bionda non le aveva detto che aveva scelto come primo drago quello per via della sua sicurezza con Tempestosa, il secondo drago che aveva trovato quello di Tommaso era un Gronkio dal colorito grigiastro, scelto anch’esso perché le sembrava il più facile da convincere. Ora la sua paura non era quella dei due ragazzi dietro, ma di arrivare tardi.

« Ora che abbiamo loro due… qual è il piano? » Le chiese dopo alcuni minuti di silenzio.
« Li abbiamo recuperati, perché loro sono la mia gang. Hiccup ha voi, io ho loro, insieme possiamo fare di tutto »
« E perché mi hai portato allora? » Victoria le sorrise dolcemente.
« Se fosse successo qualcosa... se non fossi riuscita a tornare…»
« Credevi che in tal caso li avrei raggiunti a Berk con Fulmine e per combattere. »
« Esatto. » Victoria respirò a fondo prima di girarsi appena ai due che volano dietro di loro, Leonardo sembrava riuscire a volare dritto anche se ogni tanto saliva e poi scendeva, Tommaso era dietro, il suo Gronkio aveva la lingua di fuori e si guardava intorno meravigliato. Sorrise quasi intenerita e raccontò tutto a loro, Astrid guardava affascinata l’amica, sia Victoria che Hiccup conoscevano varie lingue e riuscivano a districarsi tra di esse con una tranquillità degna del loro carattere. La vide zittirsi dopo alcuni minuti con il capo chino mentre i due le parlavano con un tono di voce accusatore, principalmente quello dalla carnagione scura, sembrava preoccupato e allo stesso tempo arrabbiato, l’altro più lo guardava più le sembrava famigliare ma non capiva da dove.

« Allora? » Le chiese dopo che i due si sfogarono nella loro lingua.
« Allora… ho un piano. Un po' strano, ma pur sempre un piano »
« Non dirmelo, comprende i gemelli ed il fuoco. »
« Tu si che mi conosci As. »


-


Moccicoso non capiva, semplicemente osservava le due Teste vuote davanti a se che ridacchiavano a bassa voce. Era ancora scosso per gli ultimi avvenimenti, ma era certo che i due avevano in mente qualcosa. Guardò Valka al suo fianco pensierosa, quei tre avevano un piano e lui non ne sapeva niente, non gli piacque per nulla la situazione.

« Allora…»
« Zitto Moccicoso » Il moro sbuffò contrariato sentendo tutti e tre in coro. Odiava essere trattato cosi, ma doveva ammettere che suo cugino aveva ragione, veniamo trattati come trattiamo gli altri.

« Il piano è semplice, do fuoco alle chiappe di Drago, voi prendete Hiccup e scappiamo » TestaBrutta diede una manata sulla fronte del fratello insultandolo.

« Idiota, la tuta di Drago è ignifuga. » I due ripresero il silenzio finché non fu Valka a saltare sul posto.

« Ecco il piano, gemelli date fuoco a Drago, dovete infastidirlo, Moccicoso tu… darai fastidio alla grande bestia quella senza un corno, io mi occupo della più piccola… quella che può controllare gli umani, domande? » I tre giovani scossero la testa, ognuno che aveva in mente già cosa fare si divisero.

I gemelli trovarono Drago nella Sala Grande seduto nel trono che una volta era di Stoick, che divertito osservava Hiccup chino su un tavolo che scriveva su un foglio. Erano arrivati a Berk da qualche minuto. TestaBrutta si avvicinò all’amico curiosa di sapere cosa mai stesse scrivendo quando riuscì a leggere “Resa di Berk” le venne da piangere.

« Hiccup, Hiccupino, Hiccupone… Sei sicuro che si scrive in quel modo quella lettera? » Il giovane alzò lo sguardo confuso verso l’amica, aveva ancora gli occhi rossi dal piangere, per tutto il viaggio era stato chino su se stesso, maledicendosi.
« Ma che diamine stai blaterando? Ovvio che si scrive in questo modo » Aveva anche la voce rotta dal pianto, le sembrava un bambino, sperduto. La ragazza aveva la voglia matta di abbracciarlo ma aveva bisogno di distrarlo.
« Io dico che si scrive in questo modo! » Gli torse dalle mani la penna che usava per scrivere e scarabocchiò sul foglio, Hiccup ancora sperduto la guardò fare senza nessuna minima reazione. Drago invece si alzò furioso e spinse la ragazza che cadde a terra.
« Hey, sono pur sempre una ragazza eh! »
L’uomo le sbuffò prima di dare a Hiccup un altro foglio, per fargli riscrivere tutto da capo, la vichinga da terra, ne approfittò e prese dalla gamba di Hiccup Inferno.

Si alzò e sbuffò una offesa a Drago prima di uscire andando incontro al fratello.

« Pronto? »
« A dare fuoco? Sempre sorella. »
Premettero prima sul gas che in pochi secondi riempii la sala grande, poi azionarono la scintilla.

Accade troppo in fretta, Hiccup si ritrovò lanciato nell’altra parte della sala, Drago invece riuscì a coprirsi in tempo il viso con il suo mantello di pelle di drago.

I gemelli si diedero il cinque prima di sentirsi tirare indietro, Drago furioso li aveva presi e stava per ucciderli quando il suono di una creatura che soffriva lo fermò. Girandosi vide la sua Bestia che cercava di calpestare qualcosa, ma ogni volta che lo faceva si feriva. Corse urlandole quando vide che era il cugino di Hiccup, Moccicoso, che si metteva sotto la zampa del drago e lo infilzava con una spada come un ago.

Stava per urlare di nuovo alla bestia di fermarsi quando vide l’altra, il suo nuovo campione venir domato da Valka stessa, lei da sopra cercava di parlargli attraverso dei suoni simili a quello dei draghi.

Quello fu il cumolo, la goccia che fece traboccare il vaso.

Urlò alla sua bestia, quella più piccola di comandare tutti, la vide che sembrava indecisa, tra scegliere lui o la vichinga che affettuosamente gli stava parlando. Ma Drago sapeva che quella creatura avrebbe scelto lui, perché gli doveva la vita.

In pochi secondi i quattro vichinghi erano in ginocchio davanti a lui, stava per alzare la spada per ucciderli quando vide Hiccup correre verso di loro, un sorriso macabro gli spuntò. Urlo alla sua creatura di liberare le loro menti, e di controllare invece Hiccup.

« Divertiamoci un po', eh Haddock? Chi vuoi uccidere prima? Tuo cugino? I tuoi due amici idioti? O tua Madre? » Hiccup di nuovo in quel stato catatonico, prese la spada che drago gli offriva e si avvicinò a sua madre, stava per ucciderla quando un colpo al plasma colpì la spada facendola volare via.

« Hiccup, quante volte te lo devo ripetere, non ci gioca con le cose affilate! » Victoria scese dal suo drago e sorrise divertita alla vista di un Drago furioso.

« Tu! » Drago furioso, urlava al suo drago di puntare verso la ragazza ma non succedeva nulla. Quando la vide sorridere radiosa, la sua rabbia aumentò.

« Oh cerchi di controllarmi? Non puoi… sai Tommaso, quello che sta scendendo dal quel Gronkio, mi ha ricordato una storia, non so se conosci i greci. » Victoria prese la lancia che Drago aveva rotto e si mise a camminare attorno all’uomo. « Di Ulisse, che incontrò le sirene, creature che col loro canto rendeva pazzi gli umani… sai cosa fece? Si mise della cera sulle orecchie » Lo vide dallo sguardo, che Drago era furioso. Lo provocò ancora mostrando nelle sue orecchie la cera. Lo vide parlare, insultarla ma non sentiva nulla.

Il suo sorriso scomparve quando vide davanti a se Astrid che placcava il colpo di Hiccup. Stava gongolando fin troppo, un tocco alla sua spalla la fece girare appena il viso e ricevette tra le mani una spada che Leonardo era riuscito a trovare. I suoi due amici avevano un compito ben chiaro, combattere. E principalmente liberare Berk dagli scagnozzi di Ballragi. Sorrise verso di loro e li vide andare via.

Era il momento di combattere Drago. Ma prima aiutò Astrid a tener fermo Hiccup, il che non era facile visto che il ragazzo dopo anni aveva imparato a prevedere ogni colpo della fidanzata. Drago che vedeva il tutto da fermo sorrideva fiducioso, era ad un passo dal esultare dalla gioia quando vide Hiccup buttare per terra Astrid, pronto per colpirla ma fu bloccato da Victoria che riuscì a tenere in alto la spada. Doveva ammettere che il vichingo aveva di forza, anni come fabbro non gli hanno dato muscoli evidenti ma era molto forte. Drago si avvicinò al trio, deridendoli, riuscì a buttare Victoria da un lato colpendola sul punto che aveva notato che era ferita, liberando Hiccup.
Un suono famigliare interruppe Hiccup, dentro di se qualcosa si smosse e non riuscì ad abbassare la spada sulla fidanzata. In pochi minuti apparve GambediPesce ingroppa a Sdentato, aveva le mani alzate in segno di pace, pochi secondi dopo apparve Muscolone in posizione di attacco.

« Finalmente, ce ne hai messo! » GambediPesce sorrise alla ragazza, che nel frattempo approfittando del momento di sorpresa della apparsa di Sdentato, era corsa da Hiccup e gli aveva messo della cera sulle orecchie.

« Ma che diamine… Ma perché? Sdentato! Bello… sei vivo! » Il giovane corse dal drago e lo strinse in un forte abbraccio. Nessuno si rese conto di Drago che aveva indietreggiato, borbottando una serie di no. Victoria si girò per guardarlo e sorrise compiaciuta.

« Sai Drago, se non fosse per il tuo odio, la tua paura e i tuoi sogni fin troppo in alto per un essere umano… avresti trovato la felicità, una nuova famiglia. Avresti ritornato a sorridere, ma il tuo cuore ormai è troppo oscuro. » Stringendo meglio la sua spada, Victoria l’alzò verso di lui. « Combatti, da solo. »
Lo vide che si staccava il braccio di ferro, e che brandiva con l’altra mano una spada. Le corse incontro urlando e Victoria si ritrovò a parare il colpo con facilità. Forse era anche grazie all’adrenalina, ma pensava anche che l’uomo senza il braccio aveva più difficoltà nel calibrare la forza. Lo spinse lontano, e quando l’uomo ricaricò non fu l’unica a bloccare il colpo, una lamina infuocata apparve vicino, non le serviva girare il viso per sapere che era Hiccup.

I due lo spinsero di nuovo, e quando Drago stava per attaccare una terza volta, Victoria pensò di lasciare a Hiccup il compito di bloccarlo, mentre lei con lamina puntava nel trafiggerlo, solo che non immaginava che anche Hiccup avesse pensato di lasciare alla ragazza il compito di bloccare Drago. Si ritrovarono con entrambi che avevano infilzato l’uomo. Fu fin troppo veloce, e inaspettato. Non riuscirono neanche a sentire le sue ultime parole che cade di peso morto su di loro. Hiccup fu il primo ad estrarre la spada che si era spenta quando aveva attraversato il fegato dell’uomo, poi fu Victoria che la tolse dal suo petto. Si girò per cercare con lo sguardo Fulmine e lo vide che lottava contro la bestia piccola, mentre Sdentato sfidava di nuovo quella più grande.
Hiccup le stava parlando da tempo prima che si rendesse conto che usava ancora la cera, se la tolse sorridendo appena allo sbuffare divertito del ragazzo.
« Dicevo, è il momento di farla finita per sempre. » Victoria annuì alle parole di Hiccup, i due semplicemente guardandosi si misero d’accordo su cosa fare, ed in pochi secondi ognuno era sopra il proprio drago. Sdentato aveva di nuovo la schiena azzurra accesa quando Hiccup gli era salito dietro, azionando la sua coda, il drago ora poteva combattere in aria. Fulmine invece aveva qualche problema, Victoria gli fu vicina ed il drago non riusciva a concentrarsi, impaurito che lei potesse ritrovarsi ferita di nuovo. Fu quando la bestia puntò di nuovo su di lei, che Fulmine le saltò addosso proteggendola. La ragazza lo guardava confusa, non capiva, quando il drago la liberò, vide che l’aveva protetta da un masso di ghiaccio e ne era rimasto ferito su un fianco. Victoria urlò di rabbia e corse verso la grande bestia con la spada puntata, nessuno osava mettersi davanti a lei ed il suo obbiettivo. La bestia stava per sputare letteralmente un altro sasso, quando un colpo al plasma ricaricato di fulmine lo colpì disintegrandolo prima che potesse colpirla. Victoria girò il viso per capire chi lo avesse tirato quando vide Fulmine caricare un altro colpo, del fumo gli usciva dalla bocca, e la sua schiena divenne viola scuro, un colorito diverso da quello che aveva Sdentato. Sparava un colpo dopo l’altro, e mentre il drago stava per caricare un’altra volta lo colpì dall’interno uccidendolo.

Victoria guardò Fulmine e lo strinse felice.

« Ma guarda… hai raggiunto la classe titano! Sono cosi fiera di te! » Fulmine le lecco appena la guancia e si girò verso Sdentato, che con un ultimo colpo ruppe anche l’altro corno, la bestia finalmente libera dall’ultima catena che aveva, si rifugiò nel mare.
Mancava solo un nemico che doveva essere sconfitto, e lo vide che lottava contro Valka. Astrid che si era liberata da due scagnozzi di Ballragi era corsa ad aiutare la donna.
« Due Valchirie, che onore. »
« Zitto, non sei degno di parlare » Astrid semplicemente lo odiava e mentre l’uomo rideva gli diede un pugno ben dato sul naso, si sentii lo sbriciolio del suo naso ed il sangue, l’uomo dal dolore perse i sensi e svenne.
« Ricordami di non darti più fastidio » Hiccup si avvicinò all’amata sorridendo appena

« Ti potrei abbracciare, ma cancellerebbe tutte le prove e non voglio » La giovane sorrise divertita mentre il fidanzato sbuffava contrariato.
« Cancellare le prove è un buon eufemismo per dire sangue e forse del fegato »
« Non capisci la situazione, hai idea di quanto io sia incazzata con te? »
« Uhm… no neanche per idea. » Si stava preparando per ricevere uno dei pugni di Astrid quando invece ricevette un abbraccio.
« Avevi detto che non volevi abbracciarmi »
« Chiudi il becco Haddock. » Hiccup rise e la strinse con forza.
« Ti devo ricordare che presto sarai anche tu una Haddock? » Astrid rise divertita e lo baciò sulla guancia.

Victoria stava per avvicinarsi a loro quando vide i suoi migliori amici correre verso di lei, si ritrovò in pochi secondi stretta in un abbraccio da entrambi i ragazzi e rise divertita.
« Ti abbiamo visto da lontano! Dio, Victoria eri spaventevole e allo stesso tempo eccitante! » La giovane arrossì alle parole di Leonardo, e lo spinge giocosamente via.
« Voi come ve la siete cavata? » Chiese poco dopo, Tommaso sorridendo le mostrò che era intatto, non tanto Leonardo che aveva qualche graffio qua e là, a detta sua era colpa degli jeans che rallentavano i suoi movimenti. Victoria non chiese ma sospettava, che non avessero davvero combattuto, probabilmente Leonardo si, conoscendolo. Con Tommaso invece aveva dei sospetti che il ragazzo si era occupato a difendere l’amico, visto la sua natura impulsiva.

Stava per complimentarsi con loro quando si sentii tirata indietro da un abbraccio, la giovane strinse con forza Hiccup e le sorrise dolcemente.

« Capo non voglio romperti le scatole… ma c’è una regola che… » Stizzabifolco che era da poco arrivato, sorrise tristemente a Hiccup che lo guardava confuso.
« Dimmi, qual è? »
« Secondo una legge di tuo padre… Un forestiero non può vivere a Berk per oltre un anno se non è della famiglia… Ma per quello Victoria ha altri sei cicli lunari… la cosa è che non si possono essere più di tre forestieri che vengono dalle stessi parti… dovrebbero… insomma hai capito… e i suoi amici potrebbero essere…»
Hiccup rimase in silenzio, Victoria guardò il ragazzo e gli sorrise appena pronta per parlare fu interrotta da un colpo di tosse.
« Hai ragione, io mi prendo lui. Ho visto da lontano come combatte, ha fegato. Un ottimo Hofferson… » Astrid ruppe il silenzio avvicinandosi a Leonardo e gli diede un pugno giocoso sulla spalla. Il ragazzo guardò Victoria in cerca di traduzione e quando comprese sorride fiero.
« Lui invece… sarà un ottimo Ingerman già me lo vedo, no Vic? » GambediPesce tese la mano a Tommaso, e la giovane tradusse anche quello.
« Lei invece è… » Prima che i gemelli potessero parlare Valka prese Victoria per l’orecchio davanti a tutti.
« Tu, pazza… scervellata… di una vichinga non vichinga! Mi hai fatto perdere no dieci ma venti anni di vita quando hai sfidato quel drago! Hai dato ascolto ai tuoi istinti omicida e non hai pensato che i draghi combattono da soli! Potevi venir ferita o peggio potevi morire! » Victoria rimase in silenzio abbassando il capo. « Ecco perché sei una perfetta Haddock. Victoria Haddock. »

Sentendo quelle parole la ragazza alzò lo sguardo e strinse Valka in un abbraccio. Pianse appena dalla gioia. Finalmente era a casa. Finalmente era felice.



















_-_-_-_-_- Angolo del futuro -_-_-_-_-_-


Ed eccoci ragazzi, chiedo scusa del ritardo… l’epilogo è vicino… Are you ready?









   
 
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