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Autore: IWriteToShareFeelings_00    03/01/2019    0 recensioni
"Se in mezzo a tutto il caos che ti porti dentro,
sceglierai me
allora saprò che non mi sono sbagliata,
che sei tu".
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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“Ho scelto me
tanto non capirà nessuno
ed il migliore amico sarà il fumo.
Ho scelto me
e la mia vita già va meglio
da quando sono sveglia e ho capito lui chi è.
Parla di me e non sputare dove mangiavi,
ora che sei esattamente ciò che odiavi.
Sarà un rimorso eterno un amore senza tempo,
t’avrei dato anche la luna se solo l’avessi chiesto” – Rocco Hunt.

 
 


La realtà è che nel momento stesso in cui ti ho visto, ho sentito qualcosa.
Mi sono avvicinata e mi hai lanciato un semplice sguardo, soffermandoti due secondi su di me prima di tornare a guardare il cellulare. In quell’unico istante ho provato qualcosa che non avevo mai sentito.
L’avevo scambiata per semplice attrazione, e ancora oggi ho i miei dubbi a riguardo.
Mi era già capitato di provare attrazione per qualcuno ma nel tuo caso questo sentimento era misto a qualcos’altro.
Credo però che tu non abbia mai sentito lo stesso e se lo hai fatto di certo non me lo hai mai confessato. Nemmeno io l’ho fatto, è la prima volta che lo dico anche solo a me stessa scrivendo queste parole.
Non ti farei mai leggere una cosa così perché non capiresti, oppure la leggeresti interpretandola a modo tuo come al solito. E’ stato proprio questo che alla fine ci ha fatto scoppiare.


Mi hai fatto provare cose che mai nella mia vita avrei pensato di poter provare, ma non ti ho mai visto molto convinto. Dentro di me lo sapevo, ignoravo i segnali perché essendo la mia prima volta non avrei mai saputo interpretarli al meglio. Potevo solamente decidere di vivere questa cosa affondo in modo da poter imparare qualcosa in più sull’amore, che fino a quel momento conoscevo solo attraverso le fiabe della buonanotte.
La verità è che pensavo che il difficile fosse trovare una persona che ricambiasse i tuoi stessi sentimenti e che da quel momento in poi la strada sarebbe stata tutta in discesa.
Alla fine di quella discesa c’era un precipizio, evidentemente.

Non ti dico quante volte mi sono sentita in ansia, quante volte ho deciso di non mangiare perché l’idea di toccare qualcosa mi faceva attorcigliare lo stomaco. Pensare a te mi faceva stare male a livello fisico, e non capivo se questo fosse sintomo di una relazione sana e profonda, oppure di un qualcosa di dannoso e ossessivo.
La realtà forse è che tu avevi una visione idealizzata dell’amore tanto quanto l’avevo io.


Non ho dubbi sul fatto che in un momento tu mi abbia amato, me lo sento. Credo però che forse quel sentimento non era forte tanto quanto lo era il mio. Questo non va bene per niente.
Quante volte ti ho dato ragione, quante volte ho lasciato sì che tu giocassi la parte della vittima per farti vincere, quante volte sono andata a dormire facendo gli incubi dopo un nostro litigio mentre tu forse dormivi beatamente senza nemmeno il minimo ricordo di ciò che era accaduto?


Ti stavi allontanando, ci stavamo allontanando. Tu cercavi solo un pretesto per andartene e lo hai trovato quando hai deciso di non darmi una seconda possibilità dopo il mio primo errore.
Pronunciare quelle parole non è stato giusto da parte mia, ma tu non volevi credere alle mie scuse.
Quante possibilità io ho dato a te, non mi bastano le mani per contarle tutte…


Alla fine forse hai vinto tu, alla fine forse non contavo nulla per te.
Alla fine ho sempre sbagliato io a darti corda e pensare che potessi salvarti dalla confusione che ti portavi dentro.
Una cosa ad oggi te la voglio dire però: è un bene che sia finita così.


Forse sarebbe potuta terminare anche meglio, ma è un sollievo che tu abbia preso la decisione di ricominciare tutto d’accapo, forse alla ricerca di cosa sei e cosa vuoi diventare.
Alla fine hai solo avuto il coraggio di fare quello che non riuscivo a fare io; tagliare i ponti con una persona con cui non si ha un rapporto sano.


Non rimproverarmi però di non averci provato abbastanza, questo non lo posso accettare.
Ho rinunciato ad un possibile futuro molto più allegro e soddisfacente, spero che tu non te lo sia dimenticato. Spero ricorderai come io sia venuta da te quel giorno solo per dirti in faccia che avevo scelto te anziché me. Questo non lo puoi aver dimenticato.


Tu però continui a lanciarmi dei segnali di speranza, o sono forse io quella che li legge in questa maniera perché infondo ci spera ancora in un tuo cambiamento?
In realtà è possibile che non ti piaccia l’idea di chiudere del tutto le porte alle tue spalle, perché chiuderle definitivamente vorrebbe dire non avere più la possibilità di ritornare indietro.
Questa è la semplice realtà, sei un eterno indeciso alla disperata ricerca di una qualche forma di felicità o soddisfazione, un obbiettivo da realizzare e questo ti fa onore.


Non ci si comporta così però. Non posso permetterti di pensare di poter usare le persone, non posso permetterti di pensare che le persone sono oggetti che potresti riutilizzare nel momento in cui quelli nuovi non sono della stessa qualità di quelli che hai accantonato.
Non posso permetterti di pensare che sarò lì per te all’infinito se non te lo meriti per niente.
Forse un giorno capirai che il problema è dentro di te e che cambiare amici e vedere persone nuove non ti libererà da tutta la confusione che ti porti dentro.


Un giorno, nel pieno di un attacco d’ansia che non avevo mai avuto in vita mia, mi sono tranquillizzata pensando che se in mezzo a tutto il caos che ti portavi dentro avresti comunque scelto me, allora avrei saputo che eri quello giusto.
Il tuo tono però parlava chiaro, non avevi scelto me. Chissà se c’era qualcun’altra che ti aveva cominciato ad interessare; chissà se questa ragazza potrà salvarti dallo schifo che ti porti dentro.


Non posso esserti amica, non ora.
Non ti permetterò di pensare che sarò sempre lì nonostante il tuo comportamento scorretto nei miei confronti; non posso starti accanto ora che piango al solo pensiero che tu mi possa dimenticare così facilmente.
Ora ho altri sogni, progetti, ambizioni. Mi piacerebbe condividerli con te da semplice amica e chiacchierare ogni tanto di come vanno le cose. Un giorno se anche tu lo vorrai, forse mi sentirò pronta per farlo.


Mi manchi un po’, soprattutto quando mi sveglio la mattina rendendomi conto che non ci sei più.
Sono tranquilla solo un secondo, appena sveglia con ancora il ricordo del tuo viso nel mio sogno perché poi la realtà mi piomba di nuovo addosso.
Mi manchi un po’, ma ho più bisogno di me stessa in questo momento e credo che per te sia lo stesso.


La triste realtà è che le fiabe mentono. Non sempre ci può essere un finale felice per tutti, non importa quanto arduamente ci proviamo.
Penserò sempre a te, a cosa potresti star facendo, ma soprattutto se sei felice e contento della tua scelta.
Io spero di sì, perché nell’eventualità di un tuo ritorno io non so se sarò lì a tenderti la mano perché chi lo sa a quel punto dove mi troverò io.


Tu hai scelto te, io ho scelto me.
   
 
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