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Autore: BloodyWings    03/01/2019    7 recensioni
{ Storia interattiva | iscrizioni aperte fino a Lunedì }
"Io non sono granché sicuro di questa cosa" osservò Poseidone. "un’altra impresa solo perché ci stiamo annoiando? Non vi sembra esagerato?"
"Non sarà un’impresa" replicò Atena. "sarà una semplice gara. Lasceremo loro la scelta, se andare o meno… ma data l’avidità degli uomini…"
"Di che scommesse parliamo?" chiese Demetra.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Gli Dèi, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio, Semidei Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione





Essere un dio, contro ogni previsione, era estremamente noioso. A meno che non fossi Hermes, non c’era un granché da fare se non gironzolare a fare figli qua e là o a organizzare qualche vacanza. Non che gli servisse, chiaramente, non è che Zeus facesse molto altro nella vita.
Gestire l’umanità e gli déi stava diventando veramente noioso, quasi ripetitivo. Dopo millenni che era lì, era anche giunta l’ora che diventassero autonomi, e lo erano… be’, più o meno. In ogni caso, raramente aveva davvero qualcosa d’impegnativo o perlomeno stimolante da fare, e quasi desiderava tornasse in vita qualche Titano per movimentare le cose.
Ovviamente però, non accadeva un bel niente. Dopo Gea, Apollo e cose varie, da ormai un paio d’anni non accadeva più nulla di eccitante e non era l’unico a essersene reso conto. Atena e Poseidone litigavano in continuazione, Apollo stuzzicava costantemente sua sorella, Ares e Afrodite cercavano ogni pretesto per far infuriare Efesto, che pure faceva le cose solo per noia, Demetra si lamentava senza motivo e con poca energia, nemmeno Era aveva più voglia di prendersela con lui, non era praticamente mai sull’Olimpo. Erano ridotti così male che ogni tanto Ade saliva su per prendere un caffè… un caffè.
Mai avrebbe pensato di fare una cosa simile, e invece… in realtà lo aveva fatto, almeno all’inizio, nella speranza che sorgesse qualche lite, qualche attrito, aveva persino invitato gli altri olimpi più Hestia per smuovere le cose… ma nulla. Ade era sorprendentemente tranquillo, decisamente più innocuo di quanto Zeus non ricordasse e si era dimostrato una persona quasi amabile. Lo stava odiando per non essere odioso, non ricordava nemmeno perché lo avessero confinato là sotto e la cosa non faceva altro che irritarlo.
Si cominciava a parlare di un’ipotetica guerra o di uno scambio di amanti, per creare fratelli ibridi divini che magari sarebbero stati interessanti da guardare, ma l’entusiasmo in proposito era davvero scarso. L’immortalità poteva essere noiosa, specialmente dal momento che l’umanità e il regno animale erano estremamente ripetitivi.
Un giorno però, nella noia, gli era venuta un’idea. A dir di Atena non molto originale, ma agli occhi degli altri déi pareva decisamente sfiziosa.
<< Che ne dite di una gara? >> Aveva detto un giorno.
Ares, che stava pigramente affilando una lama, si risvegliò all'istante. << Che gara? >>
<< Non tra di noi, tra gli umani >>
Ares si sgonfiò, ma l’interesse di Afrodite ed Apollo sembrava essersi acceso. << Che tipo di gara? >> chiese la dea.
<< Una sorta di caccia al tesoro, come quelle che facevamo secoli fa, solo… prendiamo più semidéi, li mettiamo a trovare… non so, qualcosa che tutti gli umani vogliono, e vediamo chi arriva prima. >>
<< E noi che facciamo? >> domandò Dioniso.
<< Noi li guardiamo. >> Zeus alzò le spalle.
<< E se mettessimo degli ostacoli, come un tempo? >> propose Afrodite.
<< Io propongo anche una scommessa >> Hermes alzò la posta.
<< Ci sto >> annuì Ares. << un figlio per ogni dio? >>
<< No, saremmo troppo di parte >> disse Artemide. << lasceremo scegliere a qualcuno. >>
<< O qualcosa >> mormorò Atena. << è un’idea banale, Zeus, ti devo dire la verità… ma anche affascinante. Avrei qualche idea interessante… >>
<< Io non sono granché sicuro di questa cosa >> osservò Poseidone. << un’altra impresa solo perché ci stiamo annoiando? Non vi sembra esagerato? >>
<< Non sarà un’impresa >> replicò Atena. << sarà una semplice gara. Lasceremo loro la scelta, se andare o meno… ma data l’avidità degli uomini… >>
<< Di che scommesse parliamo? >> chiese Demetra.
Hermes fece uno di quei sorrisi che, onestamente, Zeus trovava inquietante, anche se non lo avrebbe mai ammesso. << Non ti preoccupare, ci penserò io >>
<< Dovremmo avvertire anche Ade >> offrì Apollo. << ed Hestia >>
<< Hestia >> Atena rifletté. << lei è una divinità imparziale. Lasciamo che sia lei a scegliere. >>
<< Devono essere per forza semidei? Le mie Cacciatrici non contano? Alcune di loro sono umane >> fece notare Artemide.
<< Vanno bene anche le Cacciatrici dai, e pure le Amazzoni, rendiamolo interessante >> insistette Hermes.
<< Non sono certo un Oracolo, ma prevedo una gara interessante >> Zeus nascose un sorriso sotto la nuvolosa barba, consapevole che la noia era finita. Non vedeva l’ora di dirlo ad Era.
<< Io invece prevedo un sacco di guai >> Poseidone sospirò, preparandosi mentalmente al peggio.


 



Sette giorni dopo…
Olaf Berg si stava indubbiamente divertendo. Il classico falò del Sabato sera si stava svolgendo rumorosamente, tra la musica dei figli di Apollo, le piccole battaglie all’ultimo spiedino dei figli di Ares, i pettegolezzi dei figli di Afrodite e i giochi-truffa dei figli di Hermes, le fiamme erano più alte e agitate che mai. Era tutto così pacifico da parer quasi strano. Ancora faceva fatica a credere di aver trovato un posto in cui vivere in una relativa pace, ma cercava di evitare di farsi troppe domande. Dopotutto un regalo non si rifiuta mai, giusto?
Fu proprio per questo che accettò con piacere i soldi che un figlio di Ecate gli stava porgendo, dopo che Olaf era riuscito a fregarlo a carte. Trovava, inoltre, particolarmente soddisfacente quando erano proprio i figli di Ecate a perdere contro di lui. Sin da piccolo, Olaf si era abituato a giocare con le carte per truffare la gente, al puro scopo di sopravvivere, ma non poteva negare che a un certo punto ci aveva preso gusto. Era innegabilmente divertente, per questo era pienamente entrato nel ruolo e raccontava in giro di essere un vero mago, imparando così altri trucchetti. Aveva continuato a farlo anche al Campo, e i figli di Ecate, che era la dea della magia, ovviamente non avevano apprezzato dal momento che lui era figlio di Hermes, ma lui era stato più furbo e li fregava ogni volta. Fino a quel momento, almeno, non c’era nessuno che fosse riuscito a smascherare lui e i suoi trucchi. I più piccoli al Campo lo credevano davvero un mago.
All’ennesimo pollo spennato, decise che aveva guadagnato abbastanza per la sera e raccolse carte e trucchetti vari. Soddisfatto di sé, si alzò in piedi e si stiracchiò, pronto ad unirsi alla gara semi-clandestina di bevute, quando qualcuno chiamò il suo nome.  Si voltò, ma non c’era nessuno nei paraggi. Si guardò attorno, ma nessuno gli stava prestando attenzione. Fece di nuovo per andarsene, ma fu chiamato indietro. Ancora una volta, non c’era nessuno.
<< Olaf… >>
Sembrava essere un brevissimo richiamo, come uno scoppiettio, questa volta continuo. Accigliato, Olaf si avvicinò alla fonte, trovandola vicino al focolare. Girò attorno, ma non sembrava esserci nessuno. Ci volle qualche secondo prima che capisse che il suo nome veniva dal fuoco.
<< Che cosa- >>
Non finì mai la frase, perché all’improvviso una fiamma schizzò verso di lui, inghiottendolo con risucchio. Vide solo nero il tempo di un battito di palpebre, e quando aprì gli occhi non era più in al falò del Campo Mezzosangue, bensì in un’enorme sala. Era tutto lucido e sacrale, con colonne in marmo e una struttura che ricordava molto un edificio greco. Non s’intendeva granché di architettura, a essere onesti, quindi non avrebbe saputo dirlo, ma quel posto gli ispirava grecità.
Un’idea di dove fosse però fece finalmente capolino nella sua testa, quando vide quelli che erano indubbiamente dodici troni ovunque si girasse, più una sediolina pieghevole all’estrema destra. Non era solo, si rese conto. Gradualmente presero ad apparire dal nulla altri ragazzi e, infine, una ragazzina sui dodici anni esattamente di fronte a loro. Era molto graziosa, con i capelli ricci e gli occhi brillanti, ma sentiva che non era tutto lì.
<< Benvenuti, eroi >> declamò la ragazzina con voce profonda, adulta, ma soprattutto imponente, al punto che Olaf sentì un brivido attraversargli la schiena. Il riverbero che dava la stanza non aiutava. << io sono Hestia, dea del focolare, e voi siete i fortunati prescelti dagli déi per una competizione. In palio, ci sarà l’occasione di avere tutto ciò che avete sempre sognato. >>
Cosa diavolo stava succedendo?

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
Buona sera!
Eccomi qui con un progetto poco impegnativo ma molto divertente! Qualcosa alla quale tutti possono stare dietro, me compresa! Irregolare, ci tengo a precisare, ma divertente. Avete mai visto il film “Rat Race”? Se no, vi consiglio di vederlo, è molto carino e divertente. Non serve averlo visto per capire la trama, ma ve lo consiglio ugualmente.
Questa storia vuole coinvolgere il lettore a trecentosessanta gradi! Non solo i vostri personaggi potranno concorrere per vincere, ma si può anche votare! Parto col dire che le recensioni non sono obbligatorie, mi accontento anche di due righe in privato o simili, giusto per avere indicazioni migliori sui vostri personaggi. Nemmeno votare è obbligatorio, ma fortemente consigliato. Vi spiego in breve: alla fine di ogni capitolo, in privato o in recensione, votate un personaggio, anche in qualità di solo lettori, senza partecipare. I voti vengono messi in conto e chi ne guadagna di più riceve un vantaggio. Alla fine, chi ne avrà di più di tutti vincerà. Non si può votare il proprio personaggio.
Questo detto, ci sarà una selezione di personaggi, non più di nove se serve e vorrei fare alcune precisazioni: questa è una storia comica, quindi è preferibile la creazione di personaggi non troppo drammatici. Ogni problema sarà trattato in chiave comica o perlopiù ironica, i difetti saranno enfatizzati e ne richiedo il più possibile, anche ridicoli, e probabilmente ci sarà linguaggio “volgare” (ma comunque leggibile, diciamo qualche parolaccia) e allusioni o ridicolizzazioni sessuali. Tratto fondamentale deve essere perlomeno un po’ di egoismo, anche in termini romantici, comunque un po’ di egoismo è necessario. Altra cosa: se non si fosse capito, i personaggi dovranno cercare qualcosa e, chi vince, riceverà in premio la possibilità di chiedere agli déi un qualsiasi desiderio di ogni genere.
Ecco, nella scheda vi verrà chiesto il desiderio… qui non vogliamo buoni samaritani, quindi niente pace nel mondo, curare la madre da una malattia rara, riportare in vita persone morte e simili… no, vogliamo desideri egoisti a vari gradi: voglio essere ricchissimo, voglio che Tizio mi ami follemente, voglio che a Caio vengano le emorroidi, voglio essere un dio, voglio essere immortale, voglio vincere la lotteria, voglio Nutella gratis a vita, voglio essere bellissimo, voglio parlare e ballare con l’anima di Elvis Presley, voglio una notte con Jennifer Aniston etc. naturalmente, omicidi esclusi. Li vogliamo egoisti, non omicidi. E comunque non lo accetterei. Sulla cattiveria però possiamo lavorarci.
Personaggi stravaganti, magari addirittura stupidi o psicopatici, della serie stalkerare l’ex che ti ha tradito con un elicottero (chi ha visto il film capirà). Insomma, originali ma non troppo irrealistici. Solo un po’. Siamo qui per divertirci! Se v’interessa, qui la scheda per inviare il personaggio in privato entro Lunedì prossimo, al limite Martedì. Ogni voce è importante ed essenziale per la trama, accetto solo greci per motivi logistici.
 
  • Nome e cognome:
  • Età, luogo e data di nascita: (specificate il nome della città)
  • Aspetto fisico:
  • Prestavolto:
  • Carattere: (ricordate che siamo in una storia comica! Siate originali! Ricordate che dovete attirare l’attenzione mia, di Hestia e dei lettori!)
  • Storia:
  • Famiglia e rapporti: (possibilmente, ma non necessariamente, qualche aggettivo per dirci il carattere dei membri della famiglia)
  • Genitore divino e rapporti:
  • Desiderio:
  • Debolezze, fobie e paure: (essenziali, servono a dare supporto comico alla trama)
  • Cosa odia:
  • Cosa ama:
  • Con che tipo di persona potrebbe essere amic@: (essenziale, i personaggi possono anche decidere di gareggiare insieme e spartirsi il desiderio, magari condividono lo stesso)
  • Di che tipo di persona potrebbe innamorarsi: (stessa cosa)
  • Che tipo di persona potrebbe odiare/stargli antipatica: (stessa cosa)
  • Curiosità:
  • Altro:
Grazie a chiunque parteciperà!
   
 
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