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Autore: WCLO    07/01/2019    0 recensioni
Ancora una volta le Winx si ritrovano a dover salvare la Dimensione Magica, questa volta da una minaccia molto antica e al di sopra dei loro poteri: la ninfa Taleia, che ha preso in ostaggio una persona a loro molto cara. Cosa saranno disposte a sacrificare per ottenere un potere in grado di sconfiggerla?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le nuvole si erano aperte del tutto, inondandole finalmente di sole.

L’adrenalina le aveva abbandonate, lasciandole stanche e vagamente assonnate a sedere sul fondo del terrazzo, incuranti della scenetta romantica che si stava consumando a pochi passi da loro.

- Un’altra vittoria...- mormorò stancamente Aisha, la testa poggiata sullo stomaco di Flora. Le dita della fata dei fiori erano intrecciate tra i suoi capelli, nonostante la ragazza sembrasse a malapena cosciente.

- Non posso credere che ce l’abbiamo fatta!- esclamò Bloom, la cui adrenalina sembrava tener duro - Fino all’ultimo ho avuto paura che Taleia venisse a sapere di Daphne e decidesse di reincarnarsi nel bambino.

- Non sono certa che avrebbe potuto farlo- mormorò distrattamente Tecna a occhi chiusi – Griffin non ci aveva detto che la ninfa sceglieva qualcuno con lo stesso spirito per reincarnarsi?

- Buffo che Meliade abbia scelto Meanna, allora...- mormorò Musa lanciando un’occhiata alla donna – Io non le trovo affatto simili.

- Forse lo sono in un modo che noi non possiamo vedere...- mormorò sorridendo Stella, giocherellando con il gioiello della sua nuova trasformazione - Passando alle domande importanti… come pensate che si chiami questo potere?


- Ripetimi perché siamo qui…

La voce di Musa era poco più di un sussurro, un sussurro carico di scetticismo e ironia. Stella si voltò per lanciarle un’occhiataccia e Aisha le diede una minuscola spallata, più per simpatia che per rimprovero.

- Siamo qui perché prima della cerimonia manca ancora un’ora abbondante.

- Non potevamo andare a sentire qualche altra lezione? Ho sentito che uno degli studenti di Monteluna è stato assunto ad Alfea e insegna… Magimusica? Musimagia? Una cosa simile…

Bloom scosse la testa.

- Siamo qui per mostrare a Meanna il nostro appoggio e perché siamo grate di quello che ha fatto per Alfea.

- Ma sono le quattro, la scuola dovrebbe finire alle quattro!

Madame Meanna si interruppe per un istante, guardando nella loro direzione. I suoi ricci blu erano raccolti in una cascata splendente di treccine e il suoi occhi chiari brillavano divertiti.

- ...ma visto che hanno tanta voglia di parlare suppongo che possano spiegarvelo loro. Vi presento le Winx, salvatrici della Dimensione Magica ancora una volta.


Sembrava che ci fossero tutti.

Specialisti e Paladini indossavano le versioni formali delle loro uniformi, scurissime e con bottoni dorati: in piedi immobili, dritti come fusi, erano l’incarnazione stessa dell’orgoglio e Codatorta, dietro di loro, era per una volta altrettanto elegante. Perfino Saladin aveva abbandonato la sua solita palandrana per una tunica molto più formale e adatta al preside di una scuola.

Griffin vestiva un abito nerissimo che sembrava accompagnare bene la sua espressione.

Anche il gruppetto di professori di Alfea era particolarmente elegante ma ognuno di loro aveva due gigli neri appuntati sul petto e nessuno dei loro sorrisi si estendeva fino agli occhi.

Magister Aemil e Madame Meanna erano semplicemente meravigliosi: il vestito di lei riprendeva l’abito da ninfa che le avevano visto addosso alla fine della battaglia contro Taleia, in un tripudio di veli bianchi, mentre quello di lui era riuscito a riprenderne in qualche modo lo stile pur utilizzando solo stoffa nera. Un grosso monile argentato gli pendeva sul petto, il profilo di quello che sembrava un castello. Le Winx avevano optato per la loro trasformazione più recente e splendevano come non mai nel sole pomeridiano.

- Amici!- iniziò Saladin guardandosi intorno: l’uomo era salito su una delle panchine che circondavano l’aiuola centrale del parco di Alfea e tutti gli si erano radunati davanti.

- Un altro nemico è stato sconfitto, grazie alla lealtà e all’amore. Una delle più antiche minacce della Dimensione Magica è stata nuovamente sigillata e di questo ringraziamo le nostre amatissime fate, il fiore all’occhiello di questa scuola di magia.

I presenti applaudirono con calore, sorridendo ai visi imporporati delle ragazze.

- Purtroppo c'è sempre un prezzo da pagare per le vittorie e stavolta quello che abbiamo pagato è stato troppo, troppo alto. Le nostre amate Faragonda e Griselda hanno perso la vita nel tentativo di proteggere la Dimensione Magica e questo la scuola non lo dimenticherà mai.

L’uomo fece un gesto con la mano e l’aria, alle sue spalle, sembrò brillare: una statua scintillante prese forma lentamente dietro di lui, una statua che ritraeva le due incredibili donne che Saladin aveva appena nominato.

Griselda indossava la sua uniforme da capitano e impugnava una spada per difendere la sua protetta e Faragonda, dietro di lei, era stata ritratta a meta di un attacco nel quale si librava in aria.

La composizione era insieme molto dinamica e aggraziata e per quanto fosse un po’ strano vederle così giovani non c’erano dubbi che quello fosse il modo migliore per rendere loro onore.

Tutti i presenti applaudirono di nuovo, più d’uno con le lacrime agli occhi.

- E infine...- riprese l’uomo molti minuti dopo, quando l’applauso fu scemato – abbiamo un paio di annunci da fare.
   
 
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