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Autore: Nitrotori    07/01/2019    1 recensioni
La Thinker Bell, organizzazione segreta formata da hacker quindicenni, si ritrova a dover risolvere un misterioso enigma, apparso nei forum del Deep Web. Incuriositi e preoccupati di possibili attività illecite, Nitrotori: la punta di diamante del gruppo, nonché geniale e prodigioso hacker, inizia ad avvicinarsi sempre di più al mistero che si cela dietro Cicada 3301.
Genere: Mistero, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Ore: 3:10 AM

21 Dicembre 2029

 

  “Detective, qui abbiamo finito” Disse uno degli ispettori della scientifica.

  “Ok, mandate tutte le prove in laboratorio, tenetemi aggiornato”.

Quel luogo sembrava essere il setting di un film dell’orrore di serie B. Il problema però era che quella era la realtà.

C’era un’ enorme pozza di sangue per terra, davanti alla cassa di quel bar di periferia.

La vittima si era letteralmente sgozzata con un coltello da cucina, davanti alla povera ed inerme commessa, che stava chiudendo il locale.

Una brutta storia, che non trovava alcuna spiegazione logica.

  “Qualche idea?” Una giovane donna dai lunghi capelli neri a coda di cavallo, entrò nella scena del crimine. Si rivolse al detective a capo delle indagini, che fissava la sagoma bianca dove era stato trovato il cadavere, tempestato dai flash delle fotocamere degli agenti della scientifica.

  “Prima che portassero via il cadavere l’ho esaminato. Aveva delle profonde lesioni sulle braccia, probabilmente autoinflitte. Somiglia terribilmente agli altri casi, solo che questa volta non è morto nessuno”.

  “Il che è una cosa buona” Disse lei “Ma togliersi la vita così? Cielo... cosa sta succedendo?”.

  “Tu hai qualche informazione per me Amber?”.

  “Ecco qui” Gli diede il suo tablet “Le informazioni base della vittima”.

Il detective esaminò attentamente i dati della vittima.

 

Nome: James Timber

Età: 17

Sesso: Maschile

Precedenti Penali: Incensurato

Professione: Studente

 

Diagnosi preliminari:

 

Decesso avvenuto per dissanguamento, inflitto con un coltello da cucina, precedentemente usato per provocarsi autolesioni su braccia e gambe.

La vittima, secondo la testimonianza della commessa, era in stato di shock e ha sussurrato la parola “Aiutami” prima di compiere il gesto suicida.

Possibili ipotesi del suicidio: Psicosi dovuta a depressione acuta.

 

  “Ad occhio sembra un caso come un altro no?” Disse Amber “Il Capo ti ha messo sull’attenti?”.

  “Oggi è il 21 Dicembre. Di solito puntalmente, ogni 23 avviene un incidente di questo tipo. L’orario però non combacia, senza contare che non ci sono vittime. È chiaramente simile, ma forse è solo una coincidenza”.

  “Sarà meglio fare rapporto allora. Ci penserà la scientifica a terminare”.

  “Ok, andiamo...”.

Nicholas Jacobson, giovane detective del dipartimento di polizia di Seattle, era alla ricerca di risposte, ai continui bizzarri omicidi che ogni 23 Dicembre, si verificavano nella città. La ragazza al suo fianco, era una sua collega: Amber Thompson, anche lei molto giovane. Entrambi facevano parte di una piccola Task Force, costruita dal Procuratore Miles Jacobson: il padre di Nicholas.

Entrambi erano alla ricerca di possibili indizi per fermare l’avanzata di tali assurdi incidenti, e Amber era entrata da poco, in vista dell’arrivo del Natale.

Quella che doveva essere una festa allegra e gioiosa, si era trasformata in una fiera dell’ansia, che costringeva Nicholas a restare costantemente allerta per possibili informazioni.

Una volta arrivati alla procura, i due agenti entrarono nel grande ufficio del procuratore generale Jacobson, che osservava il panorama di Seattle dalla sua vetrata.

  “Dunque non è da attribuire agli altri incidenti?” Domandò serio.

  “Non credo” Rispose Nicholas “Le dinamiche dell’incidente suggeriscono che non ci sono legami. Tuttavia, la scientifica è già a lavoro per trovare possibili riscontri”.

  “La vittima è uno studente” Disse Amber “Seppur non in modo frequente, anche le vittime passate erano liceali. Tra le vittime però non abbiamo riscontrato dei legami”.

  “Dirò di aumentare la sicurezza delle zone affollate” Intervenne il procuratore. “Fate anche una ricerca sulla scuola di questo ragazzo, oltre che alla sua situazione famigliare, abitudini e quant’altro. Abbiamo bisogno di una pista”.

  “Cosa dicono i federali a riguardo? Si sono decisi ad intervenire?” Domandò Nicholas.

  “Non ancora. Persino il prefetto della polizia è riluttante alla collaborazione. Sembra quasi che stiano nascondendo qualcosa”.

  “Ma la situazione è seria!” Esclamò Nicholas “Potrebbe succedere di nuovo, il 23 è molto vicino”.

  “Lo so bene Nicholas, ma per ora abbiamo le mani legate. Questa Task Force è nata proprio per acciuffare questo criminale. Evitiamo di agitare le acque, a quanto pare questo caso solleva troppe domande scomode”.

  “Cosa facciamo adesso?” Chiese Amber.

  “Aspettiamo. Vediamo i risultati della scientifica e usate massimo riserbo, evitate di fare troppe domande”.

  “Ricevuto, ti terrò aggiornato”.

Il caso stava nuovamente prendendo una piega storta. Per qualche strana ragione, c’era un fitto alone di mistero e silenzio attorno alle misteriose morti del 23 Dicembre. Nessuno era disposto a parlare, forse intimoriti o forse… per celare alla vista un grosso segreto.

Qualunque cosa fosse, i carnefici non potevano passarla liscia.

  “Sembra quasi una maledizione” Disse con un sogghigno Amber “Ogni 23 Dicembre di ogni anno, qualcuno compie un omicidio di massa, per poi togliersi la vita. Per quale dannato motivo? Perché le persone si comportano così?”.

  “Non lo so. Ma non si può continuare così. Amber, pensi tu a interrogare la famiglia?”.

  “D’accordo, lascia fare a me. Ad ogni modo io ti precedo”.

  “Ok, buonanotte...”.

La ragazza si congedò e Nicholas rimase solo, fuori i cancelli della procura. Fece un lungo sospiro e decise di prendersi una boccata d’aria. Per fortuna non nevicava più, ma il freddo era così pungente da congelare il volto in pochi secondi.

  Dalla grossa tasca del suo cappotto tirò fuori il pacchetto di sigarette e se ne mise una in bocca, ma per sfortuna aveva dimenticato l’accendino.

  “Sai dovresti smettere...”.

Dal nulla, arrivò una fiamma da uno zippo ad olio. Nicholas si voltò e vide un volto a lui molto familiare. Alto, snello, capelli corti, sorriso gentile, occhi a mandorla e carnagione chiara.

  “Huang!”.

  “Non ti sei dimenticato di me vedo. Felice di rivederti amico”.

   “Sono anni che non ti vedo. Non ti sei fatto più sentire”.

  “Sì beh, lavorare nell’Interpol non è facile. Mi spiace, però mi fa piacere che stai bene”.

  “Che ci fai qui?”.

Huang fissò l’edificio della procura.

  “Mi consultavo con alcuni miei contatti, riguardo il caso di stasera. James Timber vero? Brutta storia”.

  “Anche l’interpol è interessata?”.

  “Eh, sorpreso?” Allargò appena le braccia con un sorriso “E pensare che fino ad un paio di anni fa eravamo due studenti allegri e spensierati. Bei tempi eh?”.

  “Già, puoi dirlo forte”.

Lang cambiò espressione subito dopo.

  “Ti va di collaborare? So che fai parte di una Task Forse specializzata e tutto il resto, ma in due possiamo pensare meglio, come ai vecchi tempi no? Queste rivalità non sono necessarie, stiamo entrambi lavorando per acciuffare un criminale no?”.

Nicholas spense la sigaretta e fece cenno all’automobile con la testa.

  “Sali”.

I due amici non persero tempo in futili chiacchiere, dirigendosi in un luogo dove entrambi potevano parlare in totale tranquillità: il Lake Union Park.

  “Allora, cosa vuoi sapere?” Gli domandò Nicholas.

Lang si mise le mani in tasca per ripararsi dal freddo e fisso il lago, illuminato dal panorama urbano di Seattle.

  “Hai mai sentito parlare della SP7?”.

  “No”.

  “Sono un gruppo di mafiosi, che operano maggiormente in Cecenia e Russia. Alcuni nostri rapporti, indicano che c’è una grossa attività in corso qui in Seattle, mi hanno mandato qui dopo che c’è stata una attenta esamina delle prove. Nemmeno a farlo a posta, appena arrivo qui succede questo casino”.

  “Cosa c’entra la Mafia Cecena con questo caso?”.

  “Guarda questo” Huang mostrò una fotografia dal suo tablet. Era stata scattata tre anni prima a Urus Martan: una città della Cecenia. Un uomo con un tatuaggio a forma di tigre, aveva appeso un volantino vicino alla fermata dell'autobus. Era l’immagine di una Cicala con sotto un codice QR.

  “Che roba è?” Domandò Nicholas.

  “Apparentemente c’è qualcosa di molto bizzarro sul web, qualcosa chiamato Cicada 3301. Si tratta di uno strano enigma, apparentemente uno scherzo, ma la nostra vittima: James Timber è stato visto strappare uno di questi volantini proprio a Seattle”.

  “Che legame può esserci tra un enigma e una apparente psicosi? Timber si è tagliato la gola con una coltello da cucina”.

  “È quello che sto cercando di capire” Sorrise Huang “Stiamo accertando se la vittima avesse avuto legami con la SP7, ma sembrerebbe di no. È l’enigma ad ucciderli, forse è una sorta di inizializzazione o rituale?”.

  “E qualunque cosa sia, la SP7 ci guadagna”.

  “Detesto dirlo, ma sono sicuro che qualcosa accadrà anche quest’anno. L’attività della SP7 si fa molto frequente, ed è difficile localizzarli. Qualcosa si sta muovendo dalle retrovie, qualcosa di molto grosso e pericoloso, fai attenzione ok?”.

  “Ti ringrazio per l’avvertimento, ma a maggior ragione, non posso lasciar la cosa correre”.

  “Immaginavo avresti risposto così. D’accordo, lascia che ti spieghi allora. L’Interpol ha scelto un approccio diretto” Spiegò Huang. “La SP7 è una traccia diretta verso le chiare intenzioni di chi c’è dietro a 3301. Sono difficili da trovare, ma seguire l’enigma non porterà ai suoi creatori. Vuoi la mia opinione? Se riusciamo in qualche modo a tracciare i movimenti e il pattern della SP7, allora troveremo anche 3301”.

  “Da dove iniziamo?”.

  “Uno dei nostri migliori agenti si è infiltrato nell’organizzazione. Uno dei camaleonti insomma. Vuole vedermi con urgenza domani, al porto di Seattle. Visto il tono della sua voce, qualcosa di grave sta succedendo. Onestamente, mi è stato espressamente vietato di divulgare queste informazioni alla polizia, ma tu sei un tipo in gamba Nick. In passato mi hai tirato fuori dai pasticci un sacco di volte, quindi ti vorrei al mio fianco per questa indagine. Che dici? Ci stai?”.

  “Certo, conta pure su di me”.

Nicholas fece un mezzo sorriso.

  “Non sei affatto cambiato. Vediamoci alle 14:00 qui al parco, ci muoveremo al porto non appena il camaleonte ci darà il segnale. Ti conviene venire con la pistola carica amico mio, non si sa mai cosa ci sarà in agguato lì. Di solito non mi mandano in missioni tranquille...”.

  “Questo perché sei perfetto per i guai” Disse Nicholas con un sorriso.

  “Immagino tu abbia ragione. Bene, ti saluto e occhi aperti… ah, quando sarà tutto finito, rivediamoci per una birra ok?”.

  Huang sorrise e gli diede una pacca amichevole sulla spalla.

 
   
 
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