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Autore: Roxana    12/01/2019    0 recensioni
C'è chi adora le feste paesane e non se le perderebbe per niente al mondo e c'è chi preferirebbe essere altrove, ma si trova coinvolto proprio malgrado...
Genere: Malinconico, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stasera c'è la Festa di Fine Estate!

Sono mesi che l'aspetto e non me la perderei per niente al mondo: la musica è meravigliosa, il cibo è squisito e, cosa ancora più importante, finalmente riuscirò ad incontrare degli amici che non vedo da tempo. Alcuni di noi abitano molto lontano, ma per la Festa di Fine Estate torniamo sempre in paese e ci ritroviamo sulla collina, dove passiamo la notte ballando e cantando alla luce del falò. Non vedo l'ora!

Purtroppo quest'anno non ho avuto il tempo di partecipare all'organizzazione della festa, però ho sentito dire che ci sarà qualche novità. Per esempio, il mio amico Tom si è lasciato sfuggire che avremo un ospite speciale, cosa che non succedeva da un bel pezzo. Pare che abbiano fatto un po' di fatica a convincerlo e nessuno ha voluto dirmi chi sia, ma a quanto ho capito si tratta di un grande musicista. Meglio così: adoro le sorprese, e comunque presto saprò tutto.

Adesso però sarà meglio che mi sbrighi, o rischio di perdermi l'accensione del falò.

Per fortuna sono addirittura in anticipo: manca ancora qualche minuto all'accensione.

Alcune persone camminano tra gli alberi, illuminate dalla luna piena e dalla luce di alcune fiaccole. L'aria è fresca e profuma leggermente di mele. I musicisti accordano gli strumenti, mentre alcuni bambini giocano a rincorrersi e gli adulti li guardano e parlano tra loro. È bello tornare qui anno dopo anno e incontrare tutte le persone a cui voglio bene in quest'atmosfera un po' fatata; mi da quasi la sensazione che i sogni possano realizzarsi e che quella in cui ci muoviamo non sia l'unica dimensione esistente.

Saluto i miei amici e raccontandoci le ultime novità ci dirigiamo verso la catasta di legna al centro della radura e ci disponiamo a cerchio. Tra poco Mary Ellen, la donna più anziana del paese, lancerà la fiaccola e la festa avrà ufficialmente inizio.

Eppure c'è qualcosa che non va, gli organizzatori si lanciano delle occhiate nervose e Tom fa cenno a Mary Ellen di aspettare un attimo. I musicisti smettono di suonare.

C'è del trambusto tra i cespugli, vuoi vedere che sono tornati i cinghiali? Saranno stati attratti dalla mia squisita torta di mele...

- ESCI SUBITO DA LÍ! VOGLIO VEDERTI BENE IN FACCIA!

Questo è Will, quell'uomo proprio non ha idea di cosa sia la delicatezza.

E dai cespugli emerge quello che presumo sia il nostro ospite, con l'andatura traballante e un pallore spettrale. Per un attimo credo che stia per svenire, ma in qualche modo si riprende e trova posto nel cerchio. Nello stesso istante Mary Ellen lancia la fiaccola e i musicisti iniziano a suonare la prima danza. Afferro le mani dei miei vicini e mi abbandono alla musica. Le fiamme del falò si innalzano verso il cielo e sembrano danzare con noi.

Quando i musicisti decidono di fare una pausa mi avvicino al nostro ospite, che sta parlando con Will in tono concitato. Ancora non riesco a ricordarmi chi sia, accidenti alla mia memoria bacata. Eppure il suo viso mi è familiare. Se è vero che è un musicista magari tra un po' ci farà sentire qualcuna delle sue canzoni.

- Cos'hai detto che ti serve? Una chitarra elettrica? Beh, puoi scordartela! Non ne abbiamo, e poi qui sulla collina non c'è la corrente: i generatori rovinerebbero l'atmosfera. Se proprio vuoi farci sentire qualcosa fallo in acustico.

Certo che Will è davvero bravo a far sentire gli ospiti a proprio agio. Sarà meglio che cerchi di salvare la situazione.

- Bella serata, vero? Non farti impressionare da quell'orso di Will, se vuoi farci sentire qualcosa i nostri fantastici musicisti avranno sicuramente una chitarra da prestarti. È vero: non elettrica, ma scommetto che te la caverai lo stesso, non è così? Adesso però non potremmo fare tutti e tre un salto al chiosco, così ci prendiamo un bicchiere di sidro e una fetta di torta di mele prima che questi squali affamati la finiscano tutta?

Ahh, lo sapevo! Tutti adorano la mia torta di mele! Ora che ci penso mi sembra che più di qualcuno abbia alzato un po' troppo il gomito, ma in fondo la Festa di Fine Estate capita solo una volta all'anno.

Il nostro ospite suona alcuni brani per noi. È davvero straordinario, anche se temo che l'effetto non sia proprio quello sperava: è da un po' che continua a guardarsi attorno con un'espressione che non riesco a decifrare e gli è anche tornato l'orribile colorito di prima. A questo punto dovremmo accompagnarlo a casa: è evidente che si sente male. Subito glielo chiedo.

- Un momento, voi siete tutti...

- Ubriachi? Può darsi, ma sinceramente non lo trovo così grave.

- No! Siete tutti...

- Fuori di testa? Anche questo può essere, ma non me ne preoccuperei più di tanto, non vogliamo farti niente di male, lo giuro!

- No! Siete morti! Voi siete tutti morti! Vi ho riconosciuti, sai? Quella laggiù è Christina, andavamo a scuola insieme, ma è morta dieci anni fa in un incidente stradale! Tu invece sei... sei sull'album delle fotografie di mia nonna, mi ricordo di te!

Oh poveri noi! Credevo che lo sapesse fin dall'inizio, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho avuto a che fare con gente come lui, ma se non ricordo male dovrebbero spiegare loro tutto quando li invitano. E adesso come me la cavo? Se gli dico che è vero potrebbe anche rimanerci secco, e non è questo il momento. Se invece gli dico che si immagina tutto potrebbe impazzire veramente e non mi sembra il caso. Perché devono capitare tutte a me?

- Guarda, non so come mai ti sia venuta questa idea ma è tutta la notte che ballo, mi fanno male i piedi e ho una fame pazzesca, ti sembro forse un cadavere?

- Che cosa volete da me? Volete uccidermi? Sono già morto?

- Non sei morto e non vogliamo ucciderti. Volevamo conoscerti e ti abbiamo invitato a ballare, tutto qui!

- Ma perchè proprio io?

- Beh, sai, in paese molti amano la vostra musica, e quando gli organizzatori hanno saputo che eri dalle nostre parti devono aver pensato di invitarti alla nostra festa, magari credevano anche che ti sarebbe piaciuta...

- E ho anche mangiato quell'orribile torta di mele che sarà ridotta in cenere da chissà quanto tempo! Non potrò più tornare a casa, vero?

- Puoi tornare a casa anche subito, nessuno ti costringe a stare qui. E comunque tutto quello che viene servito qui alla festa è cibo normalissimo, sarebbe anche ora di finirla con questa storia della cenere: deve averla messa in giro qualche scrittore da strapazzo, e francamente è davvero offensiva. Chissà per chi ci hanno presi! Certo, su quelli come te il nostro cibo potrebbe avere qualche piccolo 'effetto collaterale', diciamo che crea un legame tra noi e te. Se tu non avessi mangiato nulla, quello che hai visto oggi per te sarebbe rimasto solo un sogno bizzarro e prima o poi avresti finito per dimenticartene. Visto che non è andata così, te ne ricorderai per sempre come dell'esperienza reale che è. Se lo riterrai opportuno potrai anche raccontarla in giro, nulla lo vieta, ma non penso che troverai qualcuno disposto a crederti, tranne, naturalmente, quelli che sono stati o saranno nostri graditi ospiti.

 

Nota dell'autrice: questa storia mi è stata ispirata dalla Danse Macabre di Camille Saint-Saëns e da Dance of death degli Iron Maiden , che poi è il motivo per cui ho deciso di inserirla in questa sezione. Naturalmente non si tratta di una rappresentazione veritiera di alcun membro del gruppo.

  
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