Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: zamy88    15/01/2019    3 recensioni
Una volpe ha parecchie difficoltà da affrontare nella sua vita, in particolar modo se è la prima volpe poliziotto di Zootropolis.
A maggior ragione, se è innamorato di una dolce e tenera coniglietta, e specialmente se per la paura e per il suo maledetto orgoglio, ha aspettato troppo a dichiararsi.
Ma il futuro sta preparando delle sorprese che la volpe in questione non avrebbe mai lontanamente immaginato.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Furry, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 2: Ciondolo

Nick e Judy erano in servizio e si trovavano seduti dentro la volante, ovviamente con la coniglietta alla guida. Avendo tutta l'intenzione di fare una breve pausa, si stavano dirigendo verso un bar del centro da quelle parti: l'unica concessione che la volpe era mai riuscito ad ottenere dalla coniglietta durante l'orario lavorativo (una misera pausa di 5 minuti in cui Nick beveva sempre un succo di mirtillo e Judy un succo di carota), ormai era diventata una piccola abitudine per loro.


"Hey Nick! Che hai oggi? Sei stranamente silenzioso."

Il volpacchiotto non rispose, era immerso nei suoi pensieri. Con la zampa destra nella tasca, stava giochicchiando con una piccola scatoletta, contenente un ciondolo: aveva passato mesi a cercarlo, visitando tutte le gioiellerie della città e dando fondo alle sue vaste conoscenze per cercare esattamente quello che voleva.
Alla fine si era arreso, e se l'era fatto costruire da un suo vecchio "amico", un alce molto abile con l'oreficeria, sia a produrla che a farla sparire.
Si trattava di un piccolo pendente in oro bianco, a forma di carota, con in cima due pietre a mo' di foglioline, di un viola intenso, come gli occhi della coniglietta a cui era destinato. Se l'era fatto pagare una vera fortuna, quel vecchio bifolco, però aveva fatto veramente un ottimo lavoro, era esattamente come Nick lo voleva.

Era da tre giorni che se lo trascinava dietro, cercando il coraggio di regalarlo alla sua Carotina, chiedendole di uscire, e non come semplici amici stavolta.

Ormai era più di un anno che dissimulava il fatto di essere innamorato di lei: non le aveva ancora detto niente in parte perché terrorizzato da un suo eventuale rifiuto, in parte per orgoglio.
Figurarsi, lui, che aveva sempre avuto a disposizione tutte le femmine che desiderava, che cadevano ai suoi piedi con un semplice sguardo ammaliatore, doversi esporre e fare il primo passo?
Giammai!
Però più il tempo passava, e più si rendeva conto che per certe cose quella coniglietta era veramente ottusa.
Certo, andava considerato che lui era un ottimo attore, ma davanti all'esuberanza di lei non riusciva sempre a tenere su la maschera, tanto che persino quell'idiota di Clawhauser, a giudicare dalle frecciatine che ogni tanto gli riservava lontano dalle orecchie di Judy, doveva aver mangiato la foglia.
Probabilmente lei non avrebbe mai lontanamente considerato la cosa senza una piccola spintarella, e più il tempo passava, più rischiava di perdere l'occasione.

Ecco quindi che, come detto, da tre giorni si trascinava dietro quel regalo cercando di raccogliere il coraggio e aspettando l'occasione adatta per aprire la sua dannata bocca e darle la scatoletta


"NICK!"
"Eh? Cosa?" disse riprendendosi dal torpore dei suoi pensieri.
"Ecco, per l'appunto. Si può sapere che hai? Sei distratto ultimamente."
"Niente di che Carotina, sono solo un po' stanco... Sarà il cambio di stagione." rispose senza voltarsi.

Una piccola pressione a lato della fronte lo colse impreparato.
"Ma che diavolo..." voltandosi, si trovò muso a muso con la sua partner, col cuore immobile come un inutile sasso.

"Ca-ca-carotina, ma co-cosa..." farfugliò, rendendosi conto di essere stato appena baciato sulla testa.
"Beh, che c'è? Stavo solo controllando se hai la febbre."

Ecco, appunto. Era così spontanea da non rispettare neanche i suoi spazi personali, cogliendolo di sorpresa e uccidendolo ogni volta: una vera tortura, uno dei motivi per cui cominciava a non poterne più di aspettare e far finta di niente.

"No che non ho la febbre Carotina, dovresti pensare a guidare piuttosto." rispose mentre il cuore riprendeva con fatica a battere.
"Guarda che ormai sarà un minuto che siamo fermi: siamo arrivati, volpe ottusa!"


Nicholas smontò silenziosamente dall'auto e si avviò verso il bar.

"Visto che dormi in piedi, oggi ci rimangono solo quattro minuti per la pausa."
"Ma dai, non puoi essere sempre così implacabile..." rispose aprendo la porta per entrambi.

"Buon pomeriggio agenti, il solito?" chiese loro il barista vedendoli entrare.
"Si, grazie Thomas." risposero in coro accomodandosi al loro tavolo.


Qualche istante dopo, mentre sorseggiavano il loro succo, Nick si aggrappò sotto al tavolo con le unghie di una zampa, prese un bel respiro e disse:
"Dimmi un po' Carotina, hai da fare stasera?"
"...beh, a dire la verità... si." rispose lievemente imbarazzata Judy.
"Ottimo, perché stavo pensan... No aspetta, cosa?"
Questa proprio non se l'aspettava. Non si era ancora fatta molti amici, stranamente, e spesso se non uscivano assieme loro due, non aveva molto altro da fare.
Dissimulando la cocente delusione, esagerò teatralmente la sua sorpresa per poi mutare l'espressione in un sorrisetto sornione ed indagatore.

"Dica un po', agente Hopps, c'è qualcosa che mi sta nascondendo?" la punzecchiò.
"Ecco..." rispose lei fissandosi le zampette, strette attorno al bicchiere "in effetti, si."
"Carotina, non mi starai organizzando una truffa o una rapina vero?"
"Certo che no, volpe ottusa... Io, ecco..." tentennò.
"Eddai, non farti pregare, sputa il rospo. Già dovrei ritenermi offeso che hai provato a nascondermi qualcosa, quindi datti una mossa. Anche perché... " aggiunse guardando l'orologio "ormai ci resta solo un minuto di pausa" la provocò.
"..."

Nicholas la stava fissando mantenendo la sua migliore faccia da schiaffi, ma dentro di sé stava urlando: oltre al tentativo fallito, aveva l'impressione che il seguito della discussione non gli sarebbe piaciuto neanche lontanamente.

"Ecco, vedi... Non ti ho detto nulla perchè... si, insomma, non è niente di che, almeno per il momento, però... Da un paio di settimane ho cominciato ad uscire con un ragazzo."



Eccola lì: la sfortuna che con un ghigno malvagio gli poggiava la mano sulla spalla, per poi avvolgerlo in un abbraccio soffocante manco si trattasse della morte in persona.

Aveva aspettato troppo.
"Brutto idiota di una volpe ottusa"







Angolo autore

Ed eccoci col successivo, già il giorno dopo. Questa prima parte della storia mi viene facile, avendoci già rimuginato fin troppo.
Non siamo ancora alla lunghezza che ritengo ideale, ma con calma mi ci avvicinerò man mano, anche se non raggiungerò mai sicuramente le 20-40 pagine di media a capitolo di qualcuno :P

La storia ormai comincia ad avviarsi, giù con le critiche e fatemi sapere dove migliorare :)

Ringrazio intanto Plando per l'ennesimo incoraggiamento. Al prossimo capitolo!



Zamy

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: zamy88